9MAG novembre 2014
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9MAG novembre 2014
MAG nove 9 info&news dal mondo del business news letter informativa NOVECONSULTING NOVEMBRE 2014 DOSSIER SPECIALE DESTINAZIONE CAMERUN. UN PAESE IN CRESCITA E LA PORTA D’ENTRATA DELL’AREA CEMAC pag. 3-6 INCONTRI: ANDREA DAL PIAZ COORDINATORE BUSINESS INCUBATOR DOUALA pag. 10-11 LE NOSTRE INIZIATIVE: CLUBITALIAEXPO AL SALONE DELLE COSTRUZIONI IN ETIOPIA pag. 12 mensile INCONTRI: S.E. AMBASCIATORE D’ITALIA IN CAMERUN SAMUELA ISOPI pag. 7-8 MAG nove 9 info&news dal mondo del business novembre 2014 secondo me... di Fabio Santoni Founder&Managing Director NOVECONSULTING L’AFRICA SUB SAHARIANA CONTINENTE E MERCATO DEL PRESENTE E LA CECITA’ ITALIANA Tutte le informazioni reperibili in rete, tutte le statistiche disponibili e realizzate dalle più autorevoli e accreditate organizzazioni di studio economico internazionali parlano in maniera assolutamente chiara: è l’Africa, soprattutto quella Sub Sahariana il continente che sta crescendo più velocemente di tutti e che rappresenta l’area di mercato più promettente del secolo. I mercati BRIC hanno registrato una lieve ma significativa flessione in termini di crescita, legati come sono alle economie più sviluppate e dalle quali sono dipendenti in termini di export, investimenti e crescita; i mercati tradizionali sono ancora alle prese ( USA, forse, a parte) con le code di una crisi che non accenna a lasciare il passo alla ripresa, mercati che risentono dei rallentamenti determinati dall’attuazione di rigide politiche di austerità, ristrutturazione e attuazione di politiche di breve-medio periodo che possano rilanciare le economie interne. Nuovi protagonisti si affacciano prepotentemente sulla scena economica mondiale, palesando ricchezze naturali ambite da tutti, nuove posizioni geo-politiche di forte impatto, una classe media che cresce in numero, istruzione ed ambizioni. E’ l’area del presente, quella del SubSahara, finora scarsamente considerata se non per essere depredata di sole materie prime, ma che ora si presenta sulla scena convinta, sicura e ambiziosa verso uno sviluppo economico sociale che merita tutte le attenzioni. Investimenti a parte ( cinesi, indiani, turchi, Usa ed Europa), questi paesi e mercati stanno offrendo a chi si rivolge a loro, una crescente capacità di spesa, una sempre migliore capacità di selezione di beni e servizi, una maggiore attenzione alla qualità e richiesta di servizi. Non si possono trascurare questi mercati, non si deve perdere questo «treno» ora che sta praticamente partendo; per l’Italie e le imprese italiane è tempo di arrivare (una volta tanto non per ultimi) su quei mercati e presentare quanto di meglio possono offrire. Tutti i settori sono appetibili, tutto il nostro «made in Italy» può trovare spazio, ovviamente in misure e quantità variabili, ma con la consapevolezza che quando i numeri saranno ancora più interessanti di adesso, noi saremo già li, con le nostre quote di mercato già consolidate, e non costretti a rosicchiare quote da altri o cercare nicchie piccolissime nelle quali inserirsi. In Africa SubSahariana ci vogliono, ci cercano, ci bramano, hanno bisogno di noi, delle nostre capacità(produttive, relazionali, di qualità), ma le nostre imprese sembrano troppo volte insensibili a questo richiamo. Certo, sono mercati difficili, nuovi, con abitudini e culture molto distanti dallo standard a cui molti sono abituati. Ma esistono mercati facili? Esistono mercati che si sono presentati, storicamente, come semplici? Il mercato è competizione, quotidiana, ed ha bisogno di imprese che ci credano, che investono tempo e risorse nel conoscerlo e nel presentarsi; ecco che gli imprenditori italiani devono ricominciare a credere in se stessi e nelle proprie aziende, ed affrontare il mercato con la grinta ed il coraggio che altrove hanno mostrato, spesso e volentieri, vincendo. Ed il compito delle Associazioni di Categoria è quello di informare, aiutare, formare gli associati verso le nuove mete, assecondando il mercato, non le vecchie tendenze che spingono verso un vecchio modello di opportunità su mercati che hanno ampiamente dimostrato la loro attuale pochezza e la loro totale saturazione. Diceva Albert Einstein «Il mondo che abbiamo creato è il prodotto del nostro pensiero e dunque non può cambiare se prima non modifichiamo il nostro modo di pensare.......non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose»; se non cambiamo il nostro modo di pensare ai mercati, i mercati non cambieranno, il coraggio di nuove azioni porterà le nostre imprese a riprendersi quel posto da protagonisti che da sempre ci meritiamo. 2 nove 9 MAG info&news dal mondo del business novembre 2014 DOSSIER POCO CONOSCIUTO DALLE NOSTRE IMPRESE : SCOPRIAMO UN PAESE INTERESSENTE SPECIALE CAMERUN:MERCATO E PORTA D’INGRESSO PER IL CEMAC capitale:Yaoundé Sigla automobilistica CAM Prefisso telefonico internazionale 00237 Documenti d’ingresso Passaporto con Visto Vaccinazioni richieste febbre gialla (obbligatoria) Tensione elettrica (Volt) 220 Patente di guida internazionale Corsia di guida destra Codice internet .cm Ora GMT +1 Ora legale non applicata Temperatura media annua (°C) Yaoundé 23,3 Temperatura media gennaio/luglio (°C) Yaoundé 24/22 Moneta: FrancoCFA (FCFA) Cambio: fisso contro Euro 1€=656FCFA La Repubblica del Camerun (Camerùn o Càmerun) è una repubblica unitaria dell'Africa equatoriale. È delimitata a nord-ovest dalla Nigeria, a nord-est dal Ciad, a est dalla Repubblica Centrafricana, a sud-est dalla Repubblica del Congo, e a sud dalla Guinea Equatoriale e dal Gabon. La costa del Camerun s'affaccia sul golfo di Guinea, nell'oceano Atlantico. Il suo territorio si allunga per quasi 1.000 chilometri dalle regioni dell'Africa sudanese fin quasi all'Equatore e vede una notevole varietà di climi e ambienti, che passano dalla savana arida del nord, alla savana arborata nelle zone centrali, alle lussureggianti foreste pluviali equatoriali del centro e del sud. Il territorio è costituito per la maggior parte da un vasto altopiano ondulato, che ricopre pressoché tutta la regione centrale e meridionale; pianure alluvionali si estendono lungo la costa atlantica e nel nord, dove il rilievo digrada verso la depressione del lago Ciad. In Camerun sono presenti oltre 200 diverse etnie e gruppi linguistici. Il paese è anche conosciuto per i suoi stili musicali nativi, in particolare il makossa e il bikutsi. Gli esploratori portoghesi raggiunsero la costa nel XV secolo e denominarono l'area Rio dos Camarões ("Fiume dei Gamberi"), nome da cui deriva Camerun. Il Camerun divenne colonia tedesca nel 1884, Deutsche Kolonie Kamerun, ma dopo la prima guerra mondiale il territorio venne suddiviso tra la Francia e il Regno Unito, con mandati della Lega delle Nazioni. Nel 1960 il Camerun francese divenne indipendente con il nome di Repubblica del Camerun sotto la guida del Presidente Ahmadou Ahidjo. La parte meridionale del Camerun britannico si fuse nel 1961 per formare la Repubblica federale del Camerun. Il paese venne rinominata Unito, Repubblica Unita del Camerun nel 1972 e la Repubblica del Camerun nel 1984. Il Camerun è una Repubblica presidenziale monocamerale il cui presidente è Paul Biya. Il Camerun è suddiviso in cinque grandi zone geografiche distinte per peculiarità fisiche, climatiche ed ambientali: - la piana costiera si estende dai 15 ai 150 chilometri partendo dal Golfo di Guinea e le altitudini medie sul livello del mare si aggirano intorno ai 90 metri - l'altopiano del Camerun meridionale s'innalza dalla piana costiera mediamente ad un'altezza di 650 metri sul livello del mare. La foresta pluviale equatoriale domina questa regione, anche se l'alternanza tra stagione asciutto e piovosa rende il clima meno umido rispetto alla costa. - una catena di montagne irregolari, colline e altipiani e conosciuta come Monti Camerun si estende dal Monte Camerun sulla costa, che rappresenta il punto più elevato del paese con i suoi 4.095 metri, fin quasi al Lago Ciad, il punto più settentrionale. - l'altopiano del sud s'innalza salendo verso nord verso un altro altopiano erboso, il massiccio dell'Adamaoua. - la regione settentrionale si estende attraverso una pianura che va dal Massiccio dell'Adamaoua al Lago Ciad, con un'altezza media compresa tra i 300 e i 350 metri. La maggioranza della popolazione è cristiana (53%), soprattutto nella fascia centro meridionale (cattolici 38%, protestanti 15%); seguono poi l'islam (22%) e l'animismo(15%), soprattutto nel centro-nord dello stato. Lingue ufficiali sono il francese e l'inglese; quest'ultimo è concentrato nelle due regioni del Nord-Ovest e del SudOvest, confinanti con la Nigeria, mentre il resto del territorio (comprendente i quattro quinti della popolazione) è francofono. Inoltre esistono più di 200 minoranze linguistiche tra cui il tedesco, e altre prettamente locali. Il 78% degli abitanti del Camerun è francofono e il 22% anglofono. Le città principali, oltre alla capitale, Yaoundé (1.700.000 abitanti), e Douala (2.500.000 abitanti, gemellata con Roma e Trieste dal 1971), la capitale economica del paese che con uil suo porto rappresenta la porta d'ingresso delle merci per l'intera area. Altre città sono sono: Bafoussam, Bamenda, Bertoua, Buea, Ebolowa, Edéa, Eséka, Garoua, Guidiguis, Kaelé, Kousseri,Kumba, Maroua, Mokolo, Mora, Moutourwa, Ngaoundéré, Touloum, Yagoua e Yokadouma. 3 nove 9 MAG info&news dal mondo del business novembre 2014 DOSSIER POCO CONOSCIUTO DALLE NOSTRE IMPRESE : SCOPRIAMO UN PAESE INTERESSENTE SPECIALE CAMERUN:MERCATO E PORTA D’INGRESSO PER IL CEMAC 4 nove 9 MAG info&news dal mondo del business novembre 2014 DOSSIER POCO CONOSCIUTO DALLE NOSTRE IMPRESE : SCOPRIAMO UN PAESE INTERESSENTE SPECIALE CAMERUN:MERCATO E PORTA D’INGRESSO PER IL CEMAC ECONOMIA: UN PAESE RICCO DI MATERIE PRIME E CON UN TESSUTO INDUSTRIALE PRIVATO IN FORTE CRESCITA Con un PIL 2013 del 4,9% ( dati di Banca Mondiale e Banca Africana di Sviluppo) e con una tendenza confermata verso la crescita per il biennio 2014-2015 (5,3%, anche se l’Istituto di statistica Camerunense indica per l 2014 una previsione del 5,6%), il Camerun è nell’intera area uno dei paesi politicamente più stabili e finanziariamente più un attività. Un buon tessuto privato ( grandi aziende gestite da locali e frutto per lo più di investitori esteri, ma anche tante medie imprese che occupano i più diversi comparti dell’attività produttiva e dei servizi) di discreto livello, la presenza di grandi investitori internazionali ( cinesi, indiani, turchi hanno affiancato la «tradizionale presenza francese», ma anche Italia, con Ferrero e Pirelli), una popolazione giovane ( quasi il 50% in età lavorativa e che abita nelle zone urbane) scolarizzata e che per lo più formata, una «diaspora» (emigrati in altri paesi) che inizia a tornare a casa trasferendo quel «savoir-faire» appreso all’estero, hanno determinato un quadro di sviluppo socio-economico potenziale tra i più interessanti e promettenti dell’intera Africa-Occidentale. Il forte piano di crescita infrastrutturale voluto fortemente dal Presidente Biya ( che presentato con grande enfasi e con lo spirito giusto, ha, a dirla tutta, mostrato segni di forte rallentamento a scapito degli investimenti locali ed a vantaggio solo degli investimenti stranieri) sta creando dighe e centrali idroelettriche ( il problema energetico distributivo rappresenta uno dei più importanti gap da colmare), infrastrutture stradali ( una buona rete di comunicazione interna e regionale mira all’accellerezione degli scambi commerciali) e si è fortemente concentrato sullo sviluppo della piccola e media imprenditoria, finalmente posta al centro come il vero volano dello sviluppo. Il settore dell’agricoltura dell’allevamento e dell’agribusiness (dalla coltivazione/allevamento, alla trasformazione fino alla conservazione) rappresentano ancora il principale e più interessante settore di sviluppo; banane, cacao, olio di palma, gomma, the, zucchero, caffè, tabacco, ma anche cotone, riso ed arachidi, senza dimenticare mango, papaya ed agrumi. Il settore si presenta ancora molto poco meccanizzato, occupa quasi il 70% della popolazione, scarsamente organizzato e soffre soprattutto dell’incapacità di conservare e trasformare i propri prodotti, creando una forte offerta durantela stagione del raccolto ( e conseguentemente bassi prezzi alla vendita) ed una assenza nel fuori stagione ( obbligando l’import e conseguentemente i prezzi più alti). Il settore del Legno rappresenta un altro «volano» importante, che recentemente è stato anche affiancato dal settore degli idrocarburi e dei servizi locali. Servizi di telefonia mobile ( tre i principali gestori, uno locale CAMTEL, due Internazionali, la francese ORANGE e la SudAfricana MTN), accesso internet diffuso, una grande sensibilità (ed apprezzamento) verso tutto ciò che è italiano, una struttura universitaria di accettabile livello, una propensione al lavoro superiore alla media riscontrabile in Africa, fanno del Camerun un paese che non solo, e nonostante, cresce in PIL e popolazione, ma anche un paese «gateway» (porta d’ingresso) per lo sviluppo commerciale sull’intera area CEMAC ( accomunata dalla stessa valuta, ne parleremo a parte) che usa il Camerun come via d’ingresso delle merci e delle «tendenze» di consumo. CEMAC Comunità economica degli Stati dell'Africa centrale La Comunità economica e monetaria dell'Africa centrale (in inglese: Economic and Monetary Community of Central Africa; in francese: Communauté économique et monétaire de l'Afrique centrale - CEMAC) è un'organizzazione di stati dell'Africa Centrale costituita da Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Congo, Guinea Equatoriale e Gabon per promuovere l'integrazione economica tra paesi che condividono una valuta comune, il franco CFA. L'UDEAC sottoscrisse un trattato per la costituzione della CEMAC e promuovere l'intero processo di integrazione economica sub-regionale attraverso la formazione di un'unione monetaria che avesse il franco CFA dell'Africa Centrale come valuta comune; fu ufficialmente rimpiazzato dal CEMAC nel giugno 1999. Nel 1994 la CEMAC riuscì ad ottenere l'introduzione di restrizioni nel contingente di importazione e riduzioni nell'ampiezza e nell'ammontare delle tariffe doganali. Attualmente, i paesi della CEMAC condividono una struttura comune in materia finanziaria, regolamentare e legale, e mantengono una tariffa doganale esterna comune sulle importazioni dai paesi al di fuori della comunità. In teoria, le tariffe doganali sono state eliminate per le transazioni commerciali interne alla CEMAC, ma la piena implementazione di tale provvedimento ha subìto dei ritardi. La movimentazione di capitali all'interno della CEMAC è libera 5 nove 9 MAG info&news dal mondo del business novembre 2014 DOSSIER POCO CONOSCIUTO DALLE NOSTRE IMPRESE : SCOPRIAMO UN PAESE INTERESSENTE SPECIALE CAMERUN:MERCATO E PORTA D’INGRESSO PER IL CEMAC GICAM- LA PIU’ IMPORTANTE ASSOCIAZIONE IMPRENDITORIALE DEL PAESE DICE LA SUA SULLA SITUAZIONE DEL PAESE E SUL PIANO "VISION 2035" DEL GOVERNO Febbraio 2014, dopo la presentazione del piano governativo "VISION2035" lanciato dal Presidente Biya, l’Associazione imprenditoriale privata GICAM presenta un proprio studio realizzato da un gruppo di lavoro formato dai più importanti ed influenti imprenditori privati del paese coordinati da un docente universitario economista, denominato « 100 proposte del GICAM per lo sviluppo del Camerun». Si tratta di un documento che risponde in maniera critica e costruttiva al piano del Governo lanciato nel 2009, e che secondo la confederazione degli industriali ha disatteso in molti punti le aspettative. Sono le stime di crescita del paese le prime ad essere messe in discussione, contestando il tasso del 9% per il 2013 dichiarato dal Governo comunque già sconfessato anche da Banca Mondiale e FMI che lo hanno riportato verso più contenuto ma comunque interessante 5%, un valore di circa la metà delle attese. GICAM pone al centro della discussione la necessità di insistere sul settore Agricolo, come unico e autentico volano della crescita socio-economica del paese, capace di creare valore aggiunto, occupazione, miglioramento delle condizioni sociali e miglioramento delle performance di mercato interno ed export. Il rapporto di GICAM, si concentra anche sul piano di sviluppo industriale, indicando nelle PMI la fonte primaria ed imprescindibile di valore aggiunto, lavoro e sviluppo che deriverebbe dal settore della manifattura e trasformazione. Il rapporto, poi, indica al Governo i punti sui quali è assolutamente necessario porre attenzione, risorse e azioni: la distribuzione ( e i costi) dell’energia elettrica, un vero punto debole dell’economia camerunense che spesso ha messo in seria difficoltà la continuità ( ed i costi) della produzione locale; la rete infrastrutturale, che troppo spesso carente non facilita la movimentazione e la scambio di merci e prodotti sia all’interno del paese che verso l’area geografica limitrofa. Non mancano, in chiusura, forti richiami al sistema creditizio, che anche in Camerun deve essere pronto a sostenere imprese ed imprenditori, e che deve vedere il Governo centrale, in questa fase di rilancio, protagonista e garanzia per un facile e migliore accesso al credito. A GICAM sono iscritte circa 200 imprese nel settori più diversi di attività, ha una TV interna, un proprio autonomo centro di formazione (Università) ed ha sede a Douala. alcune notizie business BOLLORE Il gruppo francese Bollore ( già presente nel paese con attività di gestione logistica) ha lanciato nel settembre 2014,una linea di minibus elettrici all’interno del Campus Universitario di Yaoundé1. Si tratta del primo esperimento di introduzione di mezzi elettrici nel paese destinato a mezzi di pubblica utilità, e che servirà la mobilità degli studenti all’interno del campus. CAFFE’ E CACAO. Rilancio in grande stile per due settori di punta della economia e dell’agrucoltura del Camerun. Sono attesi grandi finanziamenti pubblici allo scopo di migliorare e rafforzare le due filiere produttive ( dalla coltivazione alla prima trasformazione) con l’ambizioso piano di arrivare a produrre entro il 2020, 600mila ton di cacao ( attualmente la produzione si attesta intorno alle 210mila ton) e 150mila ton totali di caffè qualità robusta ( ad oggi 15mila ton) e caffè qualità arabica ( oggi 3mila ton). COPPA D’AFRICA 2019 Il Camerun si aggiudica l’edizione 2019 della CAN, l’equivalente africano del torneo continentale per nazioni, battendo la concorrenza della favoritissima Algeria, della Costa d’Avorio ( che ha però guadagnato l’edizione 2021), della Guinea (che organizzerà l’edizione del 2023) e dello Zambia. Si tratta di una occasione importante per il paese per rilanciare il proprio settore sportivo, accellerare la realizzazione di infrastrutture (non solo sportive) e tornare al centro del progetto sportivo africano catalizzando interesse di sponsor ed investitori. L’ultima edizione organizzata in Camerun risale al 1972. 6 nove 9 MAG info&news dal mondo del business novembre 2014 RECENTE CAMBIO DELLA GUARDIA ALL’AMBASCIATA DI YAOUNDE INCONTRI NUOVI IMPULSI GRINTA E FORTE PRESENZA S.E. AMBASCIATORE SAMUELA ISOPI ALLA GESTIONE DI UN «HUB DIPLOMATICO» IN AFRICA CENTRALE Incontriamo con enorme piacere l’Ambasciatore Samuela Isopi, da pochi mesi nostro nuovo Ambasciatore in il Camerun, e competente per il Ciad, la Repubblica Centrafricana e la Guinea Equatoriale. Ambasciatore Isopi, benvenuta in Camerun. Sono solo pochi mesi che Lei è a Yaoundé, quali le prime impressioni? Decisamente positive. Di un Paese anzitutto di giovani e di giovani ben formati che ne costituiscono la principale risorsa. E di un Paese innamorato dell'Italia che ha lasciato un'impronta profonda grazie al ruolo che abbiamo avuto nella cooperazione allo sviluppo negli anni e nei decenni passati e grazie alla presenza, storica, capillare dei nostri religiosi. Italia per i camerunensi vuol dire amicizia, solidarietà, fiducia e qualità. Dell'Italia ricordano le grandi realizzazioni, ancora oggi considerate tra le migliori del Camerun, come la Strada Yaoundé-Douala costruita dall'allora Cogefar e gli ospedali regionali di Bertoua e Maroua, solo per citare le principali. Oggi il rapporto è cambiato, continuiamo a fare cooperazione ma in modo diverso, con la cooperazione decentrata, promossa dalle Università, dalle ONG, dalla società civile, dagli enti locali. E facciamo cooperazione, non lo dimentichiamo, attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo, gestito dalla Delegazione Europea ma alimentato e concordato con tutti gli Stati Membri. Il nostro rapporto è oggi più vicino a quello che potremmo definire paritario, che poggia su due colonne principali: la cooperazione economicocommerciale e la cultura e formazione. Il Camerun è tra i Paesi dell'area quello che con una base economica diversificata, dotato di risorse naturali e umane pregiate. L'interscambio è ancora poco significativo in termini assoluti (230 milioni di euro nel 2013) e ancora sbilanciato a favore del Camerun dal quale importiamo petrolio e altre materie prime. Ma le prospettive sono interessanti per il Made in Italy soprattutto nel settore dei beni strumentali, della meccanica e della tecnologia e, vista la popolazione giovane e occidentalizzata e la nascita di una classe media, si aprono spazi promettenti anche per i beni di consumo. In Camerun abbiamo una presenza economico-industriale di tutto rispetto con almeno 60 imprese italiane e con interessi italiani, dalla piccola alla grande industria, che opera con successo in diversi settori da quello tradizionale dello sfruttamento forestale e della trasformazione del legno, all'agroindustriale, ai trasporti marittimi, alle costruzioni. Il secondo settore strategico è quello della formazione, strategico perché importante per lo sviluppo del Paese e della sua classe dirigente e per creare un bacino di futuri manager pubblici e privati, imprenditori o semplici consumatori legati all'Italia. I camerunensi sono la prima comunità studentesca africana iscritta alle nostre università con poco meno di 3000 studenti. Siamo partiti con un censimento di tutti gli ex-alumni italiani e mi aspetto di superare i 10.000. La Sua esperienza, seppure Lei sia un “giovane diplomatico” vanta presenze in un'altra area di grande sviluppo come il Sud Est Asiatico ( fino al 2009) con l'importante e difficile lavoro a Kabul (2009-2012); un'altra “sfida”in questa parte dell'Africa l'attende Come diceva un mio Ambasciatore, la gioventù è una malattia da cui si guarisce presto! Ho fatto delle bellissime esperienze prima di approdare in Africa, diverse tra loro e per questo complementari, passando da Paesi in confitto o appena usciti dal conflitto, come la Bosnia Erzegovina ad inizio carriera e l'Afghanistan in epoca recente; Paesi emergenti come il Vietnam e un partner consolidato e importante per l'Italia e anch'esso in qualche modo un'economia emergente come la Russia. Sono esperienze dalle quali ho imparato moltissimo e ho tratto degli strumenti di lavoro che saranno utili anche per questa nuova sfida. Penso all'esperienza maturata negli scenari di crisi che spero mi aiuteranno a seguire, con l'attenzione che merita, la Repubblica Centrafricana, dove l'Italia è presente con un contingente militare, con attività di cooperazione e di assistenza alla popolazione e con un forte impegno politico a sostegno del processo di transizione. Camerun, Guinea Equatoriale e Ciad stanno attraversando tutti e tre una grande fase di sviluppo e sono alla ricerca di nuovi partner politici ed economici, con spazi interessanti per l'Italia e per le imprese italiane. Avrà capito che la nostra Ambasciata è un piccolo “hub” diplomatico con competenza su 4 dei 7 Paesi dell'Africa Centrale. Davvero una bella sfida! Pochi mesi in Camerun, ma già molti incontri istituzionali. Ministero Lavori Pubblici, Ministero del Commercio, Ministero Arti e Cultura, Ministero dell'allevamento pesca ed industria animale,Ministero della Sanità. Quali le impressioni ricavate, ma soprattutto quali le istanze e le richieste che Le sono state sottoposte? Anzitutto ho raccolto una grande simpatia e con mio stupore una grande conoscenza dell'Italia. Alcuni Ministri mi hanno parlato di partenariati che hanno espressamente voluto con imprese e partner italiani dicendomi “sappiamo cosa vogliamo e sappiamo che l'Italia può darci quello che vogliamo”. Grazie alle opere che abbiamo realizzato in passato, alle “success stories” delle nostre aziende che operano in Camerun in modo discreto ma molto efficace, ci siamo costruiti un patrimonio di credibilità e di fiducia che in questa parte di mondo conta moltissimo per stringere rapporti e fare affari. Dagli incontri ho avuto conferma delle potenzialità legate, come dicevo, anche al fatto che il Camerun ha una base economica diversificata e il Presidente ha dato espressamente indicazione di rafforzare la base industriale, di favorire rapporti d'affari che non si limitino ad acquistare ed esportare le materie prime camerunesi ma a realizzarne in loco almeno il 25% della trasformazione. E' l'unico modo per crescere davvero e per dare lavoro ai giovani. Questo ci apre spazi interessanti negli investimenti e nella fornitura di macchinari e tecnologie industriali, in tutti i settori. I camerunensi conoscono la qualità, hanno una cultura europea e una sensibilità di tipo europeo per la qualità. Ma bisogna farsi vedere, promuoversi, essere presenti. Nostri concorrenti nei settori che ci interessano, come la Cina ma anche la Turchia, sono aggressivi. continua pagina seguente 7 nove 9 MAG info&news dal mondo del business novembre 2014 INCONTRI NUOVI IMPULSI GRINTA E FORTE PRESENZA S.E. AMBASCIATORE SAMUELA ISOPI ALLA GESTIONE DI UN «HUB DIPLOMATICO» IN AFRICA CENTRALE Anche noi dobbiamo imparare a prenderci le opportunità. I settori sono tanti: ne cito alcuni, energie rinnovabili ed energia idroelettrica; materiali da costruzione (il Ministro delle Miniere sta censendo le cave di marmo e altre pietre ornamentali che sarebbero almeno una trentina); trasformazione di minerali (alluminio, ferro) e del legno (quindi semilavorati e mobili); agroalimentare (meccanizzazione agricola, tecnologie per l'allevamento e la trasformazione delle carni, pesca etc), e poi telecomunicazioni, e naturalmente costruzioni, edilizia, arredamenti, trasporti. Anche nel settore sociale, ci sono spazi per formazione e trasferimento di macchinari e knowhow. E poi la nuova classe media camerunese, i giovani formati all'estero cercano la qualità anche nei beni di consumo. Quindi alimentari, abbigliamento. E poi non dimentichiamo che il Camerun è la porta di accesso e il motore dell'area CEMAC. A Dicembre, si svolgerà il SALONPROMOTE, una “fiera”, un evento triennale che offre alla comunità trans regionale ed internazionale la possibilità di presentarsi al paese offrendo beni, tecnologie, servizi ed allo stesso tempo alla comunità locale ( estesa a tutta l'area Africa Occidentale) di entrare in contatto con realtà straniere capaci di aiutare quel processo di crescita e sviluppo socio-economico già fortemente in atto. Lei si è impegnata in prima persona per promuovere la partecipazione italiana all'evento: quali a Suo avviso, i vantaggi e i benefici che se ne possono avere? Il presupposto per un rapporto d'affari in questa parte di mondo (ma vi assicuro che in Asia e anche in Russia non è molto diverso) è conoscersi, vedersi, instaurare un rapporto. La stretta di mano, il guardarsi negli occhi, hanno un valore molto forte. Promote è esattamente questo: essere a Promote è considerato un segnale di fiducia. Promote ha due grandi punti forti: è un salone multisettoriale, dove si presentano tutti. Ed è il più grande evento espositivo di riferimento per tutta l'Africa Centrale, non solo per il Camerun che lo promuove. Essere a Promote vuol dire avere accesso potenzialmente a partner di tutti i settori di tutti Paesi dell'area, con oltre 1200 espositori, 400 imprese, 30 Paesi. Quest'anno, in collaborazione con NOVECONSULTING ( società specializzata nella promozione sui mercati africani, concessionaria in esclusiva per l’Italia per l’organizzazione della presenza italiana) abbiamo deciso di partecipare con una identità e un messaggio forte e unitario di qualità ed eccellenza, organizzando sotto il marchio “Casa Italia” la presenza delle imprese italiane interessate a presentarsi su questo mercato e sul mercato dell'Africa Centrale. Abbiamo già raccolto molte adesioni. Casa Italia offre non solo uno spazio espositivo condiviso e ispirato ad una immagine coerente, ma accanto ai servizi tradizionali di una fiera anche una campagna di comunicazione comune che prevede la predisposizione di materiale promozionale comune, l'organizzazione di una conferenza stampa di presentazione alla vigilia di Promote e di un “Italian Day” (9 Dicembre) durante l'esposizione articolato in presentazioni, incontro con la stampa, degustazione e momento di animazione. Con qualche sopresa. L'Ambasciata curerà inoltre la promozione di Casa Italia con i media camerunensi. E' un'occasione che consiglio di cogliere per non aspettare la prossima edizione che non sarà prima dei prossimi due anni. Dei macro dati del paese parliamo ampiamente su questo numero di 9MAG, delle osservazioni e richieste fatte dalla comunità istituzionale Camerunense abbiamo già detto, quali a questo punto, secondo Lei, i settori più interessanti e promettenti per le imprese italiane, sia per export che per un futuribile investimento? Quelli che dicevo prima: la base economica del Paese è tra le più diversificate della regione. Quindi sia per investire che per esportare citerei energie rinnovabili, agro-alimentare, macchinari per industria alimentare, tessile, materiali da costruzione, tecnologie in genere, mobili e arredamenti, abbigliamento di fascia media, prodotti alimentari, costruzioni e relative forniture. Sviluppo, un ambiente d'affari ben avviato, un livello di impresa privata ben sopra la media rispetto ad altre aree africane, un livello medio di preparazione decisamente buono, molti settori produttivi in cerca di tecnologie e nuove idee, un'area che guarda all'Italia con grande interesse e ne riconosce le qualità; abbiamo dimenticato qualcosa? Che essere in Camerun vuol dire essere e vendere nella CEMAC. E con l'entrata in vigore dell'APE, l'Accordo di Partenariato Economico con l'UE, i beni prodotti in Camerun potranno essere esportati sul mercato UE senza dazi doganali da subito mentre per i prodotti europei ci sarà una fase transitoria con una liberalizzazione graduale. Ma la direzione è quella di un'area di libero scambio. Il Camerun è l'unico Paese dell'area ad aver compiuto questo passo, che è uno sviluppo storico per i rapporti tra Camerun e UE. L'UE è il principale partner commerciale del Camerun: questo a conferma di quello che dicevamo e cioè del livello di integrazione nell'economia europea, non solo in quella francese, e della naturale propensione al prodotto e a modelli di consumo europei. In occasione di Promote ci sarà un importante seminario organizzato dalla Delegazione dell'Unione Europea e dal Ministero del Commercio camerunese per spiegare agli operatori la portata davvero “rivoluzionaria” dell'APE. Non possiamo,in ultimo, non parlare di Ebola,che sebbene nella sua gravità stia interessando un'altra area africana, crea problemi di “appeal” anche verso il Camerun, allontanando alcuni imprenditori dalla partecipazione alla fiera. Quale la situazione in Camerun? Il Camerun non ha avuto nessun caso di Ebola ed ha da subito adottato le misure di prevenzione richieste dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che sono in piedi. Non vedo pertanto motivi di preoccupazione. L'OMS stessa, le Nazioni Unite e l'Unione Europea sottolineano al contrario l'esigenza di non isolare i Paesi africani, perché si rischia di innescare conseguenze gravi e non volute, che nulla hanno a che fare con gli effettivi rischi sanitari. Invito a consultare il focus Ebola del Sito Viaggiare Sicuri che è l'unica fonte attendibile di informazioni sull'epidemia e sulle misure raccomandate. Grazie per il Suo tempo, Ambasciatore, ed a presto al Promote. A presto. Vi aspetto a Casa Italia, dove spero di trovare molti di voi. Visitateci per informazioni anche sul nostro Sito [email protected] e sulla nostra pagina Facebook. 8 Giulio Barbieri S.r.l. Sede Legale: Via Ferrara ,41 44028 POGGIO RENATICO (FE) ITALY Tel. + 39 05 32 82 15 11 Fax + 39 05 32 82 15 55 www.giuliobarbieri.it [email protected] nove 9 MAG info&news dal mondo del business novembre 2014 ANDREA DAL PIAZ - PRESIDENTE DI MICROPROGRESS ONLUS INCONTRI BUSINESS INCUBATOR MADE IN ITALY CREATO A DOUALA UN CENTRO INCUBATORE DOVE L’ITALIA TRASFERISCE IL PROPRIO KNOW-HOW IMPRENDITRIALE C'è una impronta italiana a Douala, capitale economica del Camerun, dove è stato creato un Business Incubator Center dalla fortissima impronta tricolore. Un eccellente esempio di come il nostro “savoir faire” in termini di creazione d'impresa e di modello PMI possa realmente ed efficacemente contribuire allo sviluppo economico, sociale ed imprenditoriale in Africa. L'incubatore d'impresa di Douala è uno spazio a disposizione dei giovani talenti locali che vogliono definire e sviluppare la propria idea d'impresa innovativa, e di raccordo con il mondo dell'imprenditorialità italiana. Raccoglie anche progetti imprenditoriali da tutto il Camerun e dall'Europa, dando una chance anche ai tanti camerunensi altamente qualificati residenti all'estero per tornare nel proprio Paese e utilizzare la loro professionalità per realizzare i propri progetti e contribuire allo sviluppo del paese. Mette a disposizione degli imprenditori e degli aspiranti imprenditori servizi di coworking, networking, accesso ai finanziamenti e mentoring. E' un progetto italo-camerunese nato dalla collaborazione di 4 istituzioni: il Comune di Douala 5, il Centro per le Relazioni con l'Africa della Società Geografica Italiana (CRA-SGI), il Parco Scientifico Europeo di Biotecnologia di Tor Vergata (Eurobiopark) e Micro Progress Onlus. Attualmente è finanziato dal Comune di Douala 5, dalla Fondazione Nando Peretti e dalla Chiesa Valdese Italiana. Il Comune di Douala 5 ha messo a disposizione una villa e una sala all'interno del Comune, mentre CRA-SGI, Eurobiopark e Micro Progress hanno progettato l'intervento, stretto le partnership con i soggetti già attivi localmente, definito con loro una metodologia di lavoro ad hoc per il contesto di Douala e iniziato ad assistere 5 progetti d'impresa e 2 neo-imprese. L'incubatore di Douala si avvale della collaborazione dei tre maggiori acceleratori d'impresa romani (Luiss Enlabs, Working Capital e Impact Hub Roma) e di una piattaforma per l'innovazione sociale in Camerun (IT-Kola), di due Università pubbliche romane (Tor Vergata e Roma Tre) e di due università camerunesi (Université de la Cote e Université de Dschang), oltre che del maggiore emittente televisivo del Camerun. Incontriamo Andrea Dal Piaz, coordinatore dell'incubatore di Douala (e Presidente di Micro Progress Onlus) al quale chiediamo: Come avete progettato e sviluppato questa idea, e perché il Camerun? L'incubatore di Douala nasce come progetto di cooperazione internazionale allo sviluppo in risposta a problemi estremamente diffusi - in Camerun, come nella maggior parte dei Paesi dell'Africa dell'Ovest - quali l’alta disoccupazione giovanile e la forte difficoltà nel valorizzare i giovani talenti, con la conseguente fuga di cervelli verso l'Europa. L'obiettivo dell'incubatore è di dare ascolto ai talenti camerunensi e sostenere le loro idee innovative, selezionandoli e accompagnandoli nel percorso di strutturazione dell'impresa e di creazione di nuovi posti di lavoro. La scelta del Camerun è dovuta prima di tutto ai molti progetti di cooperazione internazionale già portati avanti dal nostro team in quella zona, in particolare dal prof. Colizzi, direttore della UNESCO Chair di biotecnologia all'Università di Roma Tor Vergata, nonché ideatore e supervisore dell'Incubatore di Douala. L'esperienza maturata nei precedenti progetti in quell'area, ha orientato il progetto verso un intervento che potesse raggiungere l'autonomia finanziaria nel giro di alcuni anni e che soprattutto potesse a sua volta stimolare la sostenibilità economica di tutti i progetti incubati al proprio interno, innescando così un circolo virtuoso di riduzione della dipendenza economica e di valorizzazione delle proprie risorse umane e materiali. Il network consolidato di Università, Istituzioni pubbliche, aziende, associazioni della società civile, professionisti e diaspora camerunense in Italia, ha permesso un rapido inserimento all'interno del contesto locale. Come giudicate il Camerun? Il Camerun presenta forti problematiche politiche, economiche e sociali, legate alla corruzione, a una iniqua distribuzione della ricchezza e a uno scarso sfruttamento delle proprie risorse. Ma al tempo stesso è un Paese politicamente stabile (il Presidente Paul Biya è saldamente a capo dello Stato da 22 anni), con una crescita economica costante (da tre anni il PIL è attestato tra il 4% e il 5%). La comunità camerunense in Italia è costituita in buona parte da studenti universitari, intenzionati ad acquisire nuove competenze da poter utilizzare al loro rientro in patria. Ma molto spesso il rientro è più complicato del previsto, dal momento che le aspettative dei familiari e degli amici di chi ha studiato in Europa diventano altissime. Da qui l'intenzione dell'Incubatore di Douala di sfruttare le competenze della diaspora camerunense in Italia e rendere loro protagonisti dello sviluppo del proprio Paese. Come avete individuato e selezionato imprese ed imprenditori da inserire nel progetto? Abbiamo stretto un accordo con Canal 2 International, la principale emittente televisiva del Camerun, che per tutto il mese di Febbraio di quest'anno ha teletrasmesso quotidianamente uno spot di 1 minuto. Al nostro arrivo a Douala per l'apertura dei lavori, abbiamo incontrato i tanti aspiranti imprenditori che ci avevano contattato e ne abbiamo selezionati 7 per partecipare a un primo percorso pilota di assistenza all'avvio di impresa, che si concluderà a Dicembre di quest'anno. Nel frattempo siamo intervenuti ai giochi universitari di Douala (Aprile 2014), dove abbiamo raccolto quasi 200 candidature spontanee di giovani che vorrebbero sottoporci la propria idea di impresa, in corso di selezione. continua nella pagina seguente 10 nove 9 MAG info&news dal mondo del business novembre 2014 ANDREA DAL PIAZ - PRESIDENTE DI MICROPROGRESS ONLUS INCONTRI BUSINESS INCUBATOR MADE IN ITALY CREATO A DOUALA UN CENTRO INCUBATORE DOVE L’ITALIA TRASFERISCE IL PROPRIO KNOW-HOW IMPRENDITRIALE Che tempi avete stimato circa la capacità di uscire dall'incubatore e camminare sole per le imprese che state seguendo? A livello internazionale, i cicli di incubazione e accelerazione sono convenzionalmente di 6 mesi, e prevedono una supervisione giornaliera delle attività, se non addirittura una compartecipazione alle scelte. Dopo i 6 mesi, la startup esce dal programma di incubazione e può scegliere (come spesso accade) di rimanere per qualche altro mese all'interno degli spazi dell'incubatore, continuando a usufruire di buona parte dei servizi. L'incubatore di Douala offrirà invece un percorso di incubazione di 9 mesi, per venire incontro alle forti difficoltà burocratiche e alle lentezze del contesto. Per quanto riguarda la capacità delle imprese di camminare con le loro gambe, questo è legato strettamente a diversi fattori, in particolare: lo stadio iniziale di sviluppo del progetto al momento dell'ingresso nell'incubatore, il grado di difficoltà nel realizzare l'idea di impresa e la velocità e la cura con cui gli imprenditori realizzano i vari passaggi del percorso. Il livello delle “persone”, degli imprenditori arrivati da Voi? E' difficile sintetizzare un livello medio delle persone che ci hanno contattato. Alcuni di loro sono già stati imprenditori, hanno già una professionalità forte e riconosciuta e un buon network. Altri hanno solo uno di questi. In generale, uno dei primi requisiti che chiediamo è la coerenza tra il proprio percorso privato e professionale con l'idea di impresa proposta. Prossimi obbiettivi e passi? Il professor Colizzi ed io da Agosto avremo impostato la metodologia di incubazione insieme ai nostri tutor locali. Nel frattempo il Comune di Douala 5 sta ultimando i lavori nella sede fisica dell'incubatore prevedendo l'inaugurazione per questo autunno. A Dicembre, al SALONPROMOTE, la vetrina fieristico/espositiva più prestigiosa del paese e di tutta l'area CEMAC, parteciperete come espositori nel programma NOVECONSULTING/Ambasciata Italiana CLUBITALIAEXPO. CASAITALIA, il padiglione italiano sarà, oltre che una vetrina per l'Incubatore e le Imprese, anche l'occasione per lanciare qualche nuovo programma? Per ora posso dire che siamo molto felici di essere presenti a SalonPromote, che consideriamo un'ottima opportunità per ampliare il nostro network, entrando in contatto con imprese, sia locali che internazionali, con investitori e con chiunque sia interessato a collaborare allo sviluppo di nuove attività imprenditoriali con un buon impatto potenziale sulla società camerunense. Ringraziamo Andrea per la disponibilità, ovviamente facciamo a lui ed agli imprenditori “incubati” i ns migliori auguri di successo, continueremo a seguire l'attività dell'incubatore e gli diamo appuntamento al SALONPROMOTE di Yaundè dal 6 al 14 Dicembre. 11 nove 9 MAG info&news dal mondo del business novembre 2014 LE NOSTRE INIZIATIVE SI E’ SVOLTA A SETTEMBRE LA 11° EDIZIONE DELLA FIERA ETHIO-CON2014 SETTORE COSTRUZIONI IN ETIOPIA: GRANDE SUCCESSO DELL’ITALIA CON LA FORMULA CLUBITALIAEXPO 8 AZIENDE ITALIANE GUIDATE DA NOVECONSULTING HANNO PRESO PARTE CON SUCCESSO ALLA FIERA, VINCENDO IL PREMIO PER IL MIGLIOR STAND 8 aziende ( ACO, Giulio Barbieri, Bongioanni Macchine, Icobit,IPP/Tiemme, Proras Srl, Scarabeo Ceramiche e Ing Tasso&Candeloro), 6 delle quali per la prima volta in Etiopia hanno presentato i loro prodotti e le loro tecnologie alla comunità business del settore. 410 visite allo stand ( tra le quali quella del Ministro del Urban Development e rappresentanti dell’Associazione Costruttori Etiopioca), incontri con le principali aziende del settore costruzioni e con l’agenzia per la promozione degli investimenti. Una presenza che si è fatta sentire ( ClubItaliaExpo ha ricevuto il premio come miglior stand, radio Tv e gionali hanno parlato di noi) e che soprattutto ha aperto un nuovo mercato per alcune aziende partecipanti. Ancora una volta il mercato etiopico ha palesato ancora una volta il forte interesse verso prodotti e tecnologie italiane, in particolare in un settore dove l’expertise italiana è assolutamente apprezzata e ricercata. Un sentito ringraziamento per la disponibilità, la collaborazione e l’eccellente lavoro svolto al personale della nostra Ambasciata in Addis, l’Ambasciatore Mistretta, il Primo Segretario Dott. Pianca, l’assistente al Commerciale Azieb e l’instancabile ed efficentissima Dott.ssa Elisa Rossetto che ci ha seguiti negli importanti meetings istituzionali. ETIOPIA 2015 organizzazione ESCLUSIVA NoveConsulting 20-22 FEBBRAIO 2015 8° Edizione ALL AFRICAN LEATHER FAIR Salone Internazionale specializzato nel settore della pelle, attrezzature, macchinari, chimici, prodotti ed accessori 11-14 giugno 2015 3° Edizione HOTEL SHOW ETHIOPIA Salone Internazionale specializzato nel settore delle forniture per hotel resort, ristoranti e grandi comunità Salone dello scambio e della promozione turistica 12 Telephone numbers and Fax: +251-461191181 +251-461191466 Fax: +251-461191467 Postal Address: Sabana Beach Resort P.O.Box 460 Addis Ababa Ethiopia www.sabanalangano.com [email protected] In un ambiente confortevole ed accogliente l’hotel offre ai suoi ospiti: camere con Addis Abeba letto king minibar e L’Hotel ideale per il tuo cucina business in Addis Abeba wifi internet www.reliancehotelapartment.com gratuito tv satellitare bar ristorante palestra navetta gratutia