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La ragazza di Fregene di Michele Camillò Una volta tornato da Dakar, rimasi nell’incertezza di confessare alla polizia le mie colpe. Avrei voluto tergiversare, nella speranza che i miei reati non fossero mai scoperti dalle autorità. Un mercoledì mattina di fine giugno, decisi di recarmi a Fregene, al fine di riflettere e prendere una decisione. Mi diressi verso la spiaggia soltanto nel primo pomeriggio, dopo un pranzo leggero a base di pesce. Nonostante il mio animo fosse turbato, mi abbandonai amorevolmente a quella piacevole brezza marina. Camminando lungo la spiaggia, udii da lontano una vecchia canzone: “Total eclipse of the heart” di Bonnie Tyler. Mi commossi dinanzi a quelle note, perdendomi in quella dolce atmosfera. Ad un tratto, poi, dei singhiozzi femminili. Mi girai e mi accorsi che si trattava di una giovane ragazza. Era bellissima. Capelli e occhi neri, con dei lineamenti delicati. Notai le sue braccia piene di tatuaggi. Uno ritraeva Amy Winehouse. “Ciao!”, esordii avvicinandomi a lei. “Io sono Riccardo”. “Veronica, piacere!”, replicò lei asciugandosi in fretta le lacrime. “Che ti è successo Veronica?” “Niente. E tu come mai sei qui?” “Volevo fare una passeggiata. Ho bisogno di riflettere…” In quel momento, Veronica mi regalò un sorriso così radioso che pensai di rimanere in silenzio riguardo a ciò che avevo commesso. In fondo l’estate era appena cominciata e non avevo alcuna intenzione di finire dentro. “Posso offrirti un caffè? Potremmo parlare un po’ se ti va…”, le domandai sicuro di me. “Beh, non so se sarebbe giusto…” “Perché?” “Perché sono fidanzata. Abbiamo litigato, ma voglio far pace con lui. E non credo che la situazione possa migliorare se lui ci vedesse insieme…” “E allora che facciamo?” “Ti auguro buona passeggiata”, esclamò lei alzandosi di scatto. Poi mi strinse la mano e se ne andò. Deluso ed amareggiato, presi la sofferta decisione. Sarei precipitato al più vicino comando di polizia, confessando i reati commessi nei mesi precedenti. Senza un possibile amore, non mi importava più della mia libertà.