Il LogoCounseling non

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Il LogoCounseling non
Il LogoCounseling non-verbale:
la AptoBioNomia, o Tocco Consapevole
L’aptonomia è la scienza dell’affettività espressa attraverso il contatto.
L'AptoBioNomia è la scienza che studia come la relazione interpersonale, l'affettività ed il rispetto
espressi attraverso il contatto, possano favorire il manifestarsi della vita, il mantenimento ed il
recupero naturale della salute in senso lato, secondo la definizione dell'OMS del 1948. Il senso di
ben-essere, una buona qualità di vita.
Il termine deriva dalla congiunzione di parole greche: hapsis, che significa "il tocco", "il tatto",
"stabilire un contatto", nomos, che significa "regola", bios, che significa "vita".
In sostanza il significato pieno del termine si può definire come un approccio all’essere umano nella
sua interezza che, esprimendo interesse, rispetto e considerazione, conferma l’altro nel valore della
sua esistenza. Le conseguenze di tali vissuti grazie alla relazione mediata dal tocco sono
primariamente legate al favorire lo stato di calma e, dal punto di vista fisiologico, al rallentamento
delle dinamiche correlate allo stress (funzionamento dell’Asso HPA), e viceversa all’attivazione
della produzione di ormoni del benessere (endorfine)
L’AptoBioNomia, nella sua pratica attualmente più diffusa a livello mondiale, ha coniugato una
serie di tecniche relazionali con i principi del Tocco Terapeutico, strategie di counseling e
comunicative associate al tocco/massaggio secondo la Biofield Medicine
(http://nccam.nih.gov/health/massage/).
Questa combinazione di tecniche può contribuire a modificare stati d’animo ed emozioni e
sensazioni negative, associate a svariati problemi esistenziali anche correlati a stati di malattia,
supportando i soggetti nella ricerca di auspicati cambiamenti emotivi, cognitivi e comportamentali,
nell’ambito del recupero e mantenimento del benessere. Non si tratta di tecniche verbali di
psicoterapia, ma di dinamiche relazionali, soprattutto di natura non-verbale, atte a riportare
nell’ottica del counseling una maggiore capacità di affrontamento di situazioni esistenziali difficili.
L’aptobionomia non è solo una tecnica ma un "modo di essere", qualcosa che non si può apprendere
ma che è un divenire aprendosi in profondità. È imparare a percepire con tutti i sensi, ed anche
utilizzando i “Sensi spirituali”.
Che cosa percepiscono i sensi spirituali
I sensi spirituali permettono la percezione della realtà invisibile. La parola senso (plurale sensi) è
capace di esprimere realtà diverse. Dire senso può significare innanzitutto il sentire: l’uomo sente.
Questa esperienza è espressa attraverso molte parole: sensibilità, sensazione, sentimento, sensualità,
risentimento. I sensi dell’uomo percepiscono dunque la realtà complessa: la vista percepisce
l’immagine, l’odorato percepisce i profumi, l’udito percepisce il suono, il palato il gusto, il corpo,
tramite il tatto, tocca ed è toccato. Non possiamo dimenticare che la parola senso può anche
significare direzione, orientamento nello spazio. Così diciamo senso vietato. Ma è proprio tramite i
sensi che individuiamo l’orientamento: normalmente con la vista, ma anche con l’udito, con
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l’olfatto o con il tatto. Infine, la terza possibilità di intendere la parola senso è quella di significato.
“Che senso ha?”, ci chiediamo di fronte ad un evento. Noi cerchiamo il senso profondo di quanto ci
circonda, e anche questa ricerca di comprensione del significato richiede l’esercizio dei sensi di cui
è dotato l’uomo. Attraverso i sensi, l’uomo percepisce, prende le distanze, concettualizza, fa
discernimento: tutta la nostra conoscenza viene dai sensi, quella più empirica come quella più
spirituale. Dire sensi, significa evocare un corpo e una psiche in funzione, un essere umano vivo
nella propria singolare identità. Molti cristiani si sentono incapaci di stabilire un contatto con il
divino. I loro sensi sono paralizzati, atrofizzati, o spenti, e resi incapaci di apprezzare i segnali che
giungono dallo Spirito Creatore del mondo
L’organo di percezione è la pelle (che ha una memoria) e che registra tutte le percezioni dal
concepimento, conservandone l’impronta (enigramma). Nelle persone sofferenti si acuiscono le
capacità percettive e quindi è importante la "qualità" del tempo che gli si dedica: un tempo anche
limitato ma tranquillo, avvolgente come una seconda pelle, proteggerà il malato dall’angoscia come
una presenza materna.
E’ evidente come questa giovane scienza (nata 50 anni fa ma applicata fino a 10 anni fa solo al
rapporto tra genitori e figlio dal concepimento alla nascita ed al periodo post-natale (primo anno di
vita), sia perfettamente aderente al modello di filosofia dell'Istituto per il LogoCounseling.
Al punto tale che potremmo rileggerla come: LogosAptoBioNomia.
Il Contatto che favorisce la calma e la serenità, affinché la scoperta (o riscoperta) di un Senso per la
propria vita ridoni anche al corpo il giusto stato di salute per poterlo raggiungere.
Laddove la sola sensazione di avere una vita piena di senso può appagare l'animo e la psiche, anche
indipendentemente dal raggiungimento oggettivo del fine: essere e sentirsi appieno sulla strada
"giusta", può già offrire un buon senso di pienezza...
Nell’ambito dell’aptobionomia applicata all’accompagnamento del malato in una relazione "Io-Tu",
possiamo quindi concludere che l’approccio aptobionomico, che sottolinea l’aspetto fondamentale
della sensorialità umana e della capacità di stare in contatto con l’altro attraverso i sensi, è valido
non solo per le persone che presentano una malattia del corpo ma anche per quelle affette da un
malessere esistenziale.
Infatti questa disciplina è mirata a ristabilire il benessere dell’essere umano nella sua integrità di
corpo, anima e psiche, nous (la dimensione del Significato per l'esistenza).
Istituto per il LogoCounseling 2014 – www.logocounseling.org – www.paologiovanni.it
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Training Autogeno
Il training autogeno, metodo sperimentato dal neurologo berlinese J.H. Schultz nel 1932, è una tecnica di
rilassamento che permette di rilasciare le tensioni quotidiane e recuperare l'energia vitale. "Training" significa
"allenamento", cioè apprendimento graduale di una serie di esercizi. La parola "autogeno" sta a significare
"che si genera da se", come i miglioramenti che conseguono alla pratica regolare della tecnica. E' un metodo
di auto-distensione che consente di allentare tensioni psichiche e fisiche, e permette, attraverso il completo
controllo del proprio corpo, di raggiungere un elevato livello di rilassamento psichico e di realizzare
spontanee modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell'attività respiratoria, cardiaca e
degli organi interni. La pratica consiste in una serie di posizioni del corpo e di frasi di auto-convincimento
pronunciate come i "mantra" dello yoga. Il training autogeno può essere praticato in completa autonomia a
casa o in qualsiasi altro ambiente dove ci sia tranquillità e ci si possa mettere in una posizione comoda.
Schultz stesso definì il training autogeno un metodo di auto-distensione che consente di modificare
situazioni psichiche e somatiche. E' particolarmente indicato per atleti e sportivi in genere: favorisce il
recupero di energie permettendo una migliore gestione delle proprie risorse, migliora la concentrazione e
contribuisce al conseguimento di alte prestazioni. E' utile nella cura di ansia, insonnia, mal di testa, asma,
ipertensione, attacchi di panico, disturbi psicosomatici in genere. Migliora l'autostima e aumenta la sicurezza
in se stessi.
Quali sono gli esercizi
Il cardine su cui ruota il training autogeno è la calma, stato che si raggiunge progressivamente in sei esercizi
(stadi) che agiscono su muscoli, vasi sanguigni, cuore, respirazione, organi addominali e testa. Gli esercizi si
suddividono in inferiori e superiori. Nei primi, l'attenzione mentale viene rivolta a particolari sensazioni
corporee; nei secondi, invece, l'attenzione viene posta su particolari rappresentazioni mentali. Il training degli
esercizi superiori, proprio perché rivolto alla mente e all'inconscio, richiede la presenza di un terapeuta,
mentre gli esercizi inferiori possono essere eseguiti anche da soli.
I sei esercizi sono:
1 - esercizio della pesantezza, che agisce sui muscoli.
2 - esercizio del calore, che agisce sulla dilatazione dei vasi sanguigni periferici.
5 - esercizio del plesso solare, che agisce sugli organi dell'addome.
3 - esercizio del cuore, che agisce sulla funzionalità cardiaca.
4 - esercizio del respiro, che agisce sull'apparato respiratorio.
6 - esercizio della fronte, che agisce a livello celebrale. Dal punto di vista fisico, con la pratica della tecnica
si manifesterà: la diminuzione della tensione muscolare, il rilassamento dei vasi sanguigni e il miglioramento
della circolazione, un calore generalizzato dovuto alla migliore diffusione del sangue, una migliore efficienza
respiratoria, il rilassamento dell'apparato digerente.
Prima di iniziare...
1.posizione supina: gambe leggermente divaricate con la punta dei piedi rivolta verso l'esterno, braccia
distanti dal corpo appena flesse ai gomiti, con le dita delle mani rilassate che formano un piccolo arco. La
testa può essere appoggiata su un cuscino, oppure sullo stesso piano del busto, importante è che la
posizione permetta il rilassamento di collo e spalle.
2.posizione seduta su una poltrona: schienali e braccioli devono essere tali da consentire l'appoggio della
testa e degli avambracci. Vanno evitate poltrone troppo morbide o basse. Le mani poggiano inerti sul bordo
dei braccioli, le gambe non si toccano tra loro e i piedi sono appoggiati comodamente a terra.
3.posizione seduta su una sedia: detta anche posizione del "cocchiere". I piedi appoggiano a terra, mentre
le ginocchia, flesse a circa 90°, vanno mantenute leggermente divaricate. La posizione corretta del busto è
quella che si ottiene lasciando cadere le braccia lateralmente, lungo il corpo, inspirando profondamente,
estendendo il torace e la nuca. Quindi lasciarsi ricadere su se stessi, espirando profondamente in modo che
la testa e le spalle ricadano in avanti. Raggiunta questa posizione, portare gli avambracci sulle coscie.
Nota: questa posizione, che esercita una pressione sull'addome e sulla gabbia toracica, è sconsigliata agli
obesi, alle donne in stato di gravidanza e a chi soffre di disturbi della respirazione ed alle vertebre.
Esercizio preparatorio
Chiudo gli occhi effettuando qualche respiro profondo. Non offrire resistenza ai pensieri che arrivano alla
mente, lasciali scivolare via da soli. Ora, ripeti più volte e molto lentamente le parole: "Io sono calmo...
calmo... perfettamente calmo... calmo, sereno... rilassato...".
Al termine di ogni seduta
Esegui dei piccoli movimenti detti esercizi di ripresa. Consistono in movimenti di flessione ed estensione dei
piedi e delle mani, fino al coinvolgimento delle braccia e delle gambe, prima lievi, poi, via via, sempre più
energici. Quindi respira profondamente e apri gli occhi.
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La tecnica dell'ABBRACCIO CONSAPEVOLE
o Con-Tatto spirituale, o calma noetica
* "Il cammino della calma spirituale" *
(sulla base della tecnica di rilassamento di Schulz, elaborato da Monformoso & C.)
Si inizia con alcuni momenti di silenzio interiore: momenti in cui lasciamo che la tempesta dei pensieri si
calmi… magari immaginiamo di essere su una barca in mezzo al mare in tempesta e ci stiamo avvicinando al
faro…la luce ci dice che stiamo andando avanti bene…arriviamo infine all’isolotto ed entriamo nel faro: un
sereno e silenzioso e caldo ambiente ci accoglie: là fuori la tempesta continua, ma noi qui siamo al caldo, al
sicuro, poi…
(mani sulle caviglie/piedi) ( mani sul pube)
"il corpo è pesante" - 6/10 volte, con lentezza –
# e tu sei calmo come un bimbo tra le braccia di chi lo ama - 4/5 volte – (tenendo le mani)
(mani sulle ginocchia) (mani sotto l’ombelico)
"il corpo è caldo" – idem
# e tu sei calmo come un bimbo tra le braccia di chi lo ama - 4/5 volte – (tenendo le mani)
(mani sul ventre, o sui fianchi) (mani sotto lo sterno)
"il ventre irradia calore" – idem
# e tu sei calmo come un bimbo tra le braccia di chi lo ama - 4/5 volte – (tenendo le mani)
(una mano sul cuore e l'altra al costato) (mani sul cuore)
"il cuore batte calmo e regolare" – idem
# e tu sei calmo come un bimbo tra le braccia di chi lo ama - 4/5 volte – (tenendo le mani)
(le mani sulle spalle) (mani dietro la nuca)
"il respiro è calmo e regolare" – idem
# e tu sei calmo come un bimbo tra le braccia di chi lo ama - 4/5 volte – (tenendo le mani)
(le mani sul capo) (mani sugli occhi/fronte)
"la fronte è piacevolmente fresca" – idem
# e tu sei calmo come un bimbo tra le braccia di chi lo ama - 4/5 volte – (tenendo le mani)
Poi...
Tenendo le mani tra le mani, oppure abbracciando con la semplicità di posizione che è possibile, si
recita ancora 4/5 volte: # e tu sei calmo come un bimbo tra le braccia di chi lo ama
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Il TOCCO AFFETTIVO-ASSERTIVO DELLA MANO E IL T.A.
Trae origine da un’antica tecnica naturale (il massaggio di S.V. Govindan del piede) punto
d’incontro tra la riflessologia, la digitopressione cinese, il massaggio indiano e la filosofia
tibetana.
Facile da apprendere, produce effetti pressoché immediati, ma anche stabili nel tempo
breve e medio, sia sul piano fisico che mentale.
La tecnica da cui trae spunto e che lo giustifica, è una tecnica al contempo di
guarigione, meditazione e disciplina spirituale, tanto da essere definita “massaggio
dell’anima”, ma i suoi effetti psico-spirituali si traducono presto nei benefici
psicoimmunologici della Risposta da Rilassamento e conseguenti all’inversione (in senso
positivo) del funzionamento fisiologico dell’Asse Neuroendocrino dello Stress (Asse HPA):
è lo stato di calma opposto all’ansia.
È un massaggio-messaggio di duplice natura:
- affettiva: manda all’altro la sensazione di disponibile presenza:
ti voglio bene - voglio il tuo bene.
- assertiva: comunica all’altro:
per me tu vali.., affermandone la presenza e la dignità, nonostante la condizione in
cui si trova
TRAINING AUTOGENO E MANO
TRAINING AUTOGENO J. SCHULTZ POSIZIONE MANO SINISTRA
1.
IL CORPO È PESANTE TRA MEDIO E ANULARE
Io sono completamente calmo
2.
IL CORPO È CALDO ESTERNO SOTTO MIGNOLO
Io sono completamente calmo
3IL PLESSO SOLARE IRRADIA CALORE BASE MANO - SOPRA POLSO
Io sono completamente calmo
4IL CUORE È CALMO E REGOLARE MONTE SOTTO POLLICE
Io sono completamente calmo
5IL RESPIRO È CALMO E REGOLARE I° ARTICOLAZIONE POLLICE
Io sono completamente calmo
6LA FRONTE È PIACEVOLMENTE FRESCA II° ARTICOLAZ. POLLICE
Io sono completamente calmo
7LA LUCE (l’Amore) ENTRA IN ME APICE POLLICE
Io sono completamente calmo - Io mi sento bene
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