Guedj, Denis (1940 - ) Il teorema del pappagallo, Longanesi, 2000

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Guedj, Denis (1940 - ) Il teorema del pappagallo, Longanesi, 2000
Guedj, Denis (1940 - )
Il teorema del pappagallo, Longanesi, 2000
[Le théorème du perroquet, 1998]
[34] […]
Mentre disegnava, Ruche fu colpito dall’interesse che Talete mostrava per i rapporti che univano tra
loro gli oggetti matematici.
[42-43] […]
Quando il sole rischiarò l’orizzonte, Talete si alzò. Osservando la propria ombra che si allungava
verso occidente, rifletté che, per quanto un oggetto sia piccolo, esiste sempre un sistema
d’illuminazione che lo fa apparire grande. […] “Se la mia mano non può effettuare la misurazione,
lo farà il mio pensiero”, si ripromise. […] Trattando allo stesso modo l’uomo minuscolo e la
piramide gigantesca, il sole stabiliva la possibilità di una misura comune. E Talete rifletté su questa
idea: “Il rapporto tra me e la mia ombra è uguale a quello tra la piramide e la sua. Se ne può dedurre
che, nell’attimo in cui la mia ombra sarà uguale alla mia statura, l’ombra della piramide sarà uguale
alla sua altezza!”. Eccola, l’idea . Tuttavia doveva ancora metterla in atto. […] Misurate il ‘grande’
per mezzo del ‘piccolo’; misurare l’‘inaccessibile’ grazie all’‘accessibile’; misurare il ‘lontano’
grazie al ‘vicino’.
[47] […]
“La formula di Talete ci annuncia che la prima coppia e la seconda hanno lo stesso rapporto”,
proseguì il signor Ruche. “Il dado è tratto. Questo teorema, che sembra insignificante, si applica a
tutti i problemi che mettono in gioco i rapporti: i cambiamenti di scala, i modellini in miniatura, le
mappe, le carte geografiche le riduzioni, gli ingrandimenti …” […]
[138] […]
“Le città”, precisò poi, “non le nazioni. Le nazioni sono una farsa, esistono soltanto sulle carte
geografiche. Le città, quelle sì, esistono davvero”.
[200][…]
Comunque, un bel giorno Ramses decise di assegnare a tutti i suoi sudditi piccoli appezzamenti di
terreno identici: quadrati e con la stessa superficie, per cui tutti i sudditi dovevano pagare la stessa
imposta. Ma ogni anno le inondazioni del Nilo erodevano una parte dei lotti di terreno, riducendone
l’estensione. Ramses inviava alcuni scribi per misurare questa diminuzione di superficie, in modo
che l’imposta fosse ridotta in proporzione alla perdita subita. E’ questa l’origine della geometria, e
non sono io a dirlo, bensì uno storico greco che lo ha scritto nelle sue Storie: si tratta di Erodoto,
[…].”
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