Acquisizione dati modello 2N

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Acquisizione dati modello 2N
Seminario catastale di approfondimento e aggiornamento
3° seminario: Strumenti della conservazione del catasto dei fabbricati
Giovedì 06 giugno 2013
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Argomenti trattati
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Dichiarazione di fabbricato urbano o nuova costruzione
Denuncia di variazione di unità immobiliari
Denuncia di unità immobiliari afferenti ad enti urbani
Beni comuni censibili e non censibili
Planimetrie ed elaborato planimetrico
Casistica errori più frequenti
Eventuali quesiti
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Cenni sul Docfa
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Gli art. 20 e 28 del R.D.L 13 aprile 1939, n. 652 convertito in legge,
con modificazioni, con L. 11 agosto 1939, n. 1249, prevedono
l’obbligo della dichiarazione al catasto edilizio urbano dei fabbricati
nuovi ed ogni altra stabile costruzione nuova che debbono
considerarsi immobile urbano, dei fabbricati che passano dagli
esenti (rurali ed ex rurali) ai soggetti all’imposta e delle variazioni
nello stato e nel possesso degli immobili.
Prima dell’ 1/1/1997, la dichiarazione in catasto delle nuove
costruzioni e delle variazioni delle unità immobiliari urbane già
censite era presentata su moduli cartacei, compilati e sottoscritti
dalle parti e dal tecnico incaricato.
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Il decreto del Ministro delle Finanze 19 aprile 1994, n. 701, ha
dato l’avvio alla informatizzazione del documento di
aggiornamento del catasto edilizio urbano dando la possibilità al
professionista di dichiarare la rendita proposta.
La procedura informatica adottata è stata denominata DOCFA.
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L'acronimo DOCFA non è altro che l'abbreviazione di DOcumento
Catasto FAbbricati. Sono passati ben sedici anni da quando uscì la
prima versione DOCFA 1.0 trasmessa agli uffici in data 12
novembre 1996 e l'Agenzia del Territorio ha fatto da allora passi da
gigante, creando una banca dati censuaria fabbricati informatizzata
ad oggi molto attendibile.
Con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del Territorio del
15/10/2009 n. 54666 è stata resa disponibile la Ver. 4.00 della
procedura informatica, integrata, a partire dal 4 settembre 2012
dalla nuova versione 4.00.1, oggi l’unica versione vigente da
utilizzare.
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DOCFA (Documenti Catasto Fabbricati) è un prodotto informatico
di ausilio ai tecnici professionisti quali geometri, architetti,
ingegneri, ecc., per la compilazione e presentazione agli uffici
dell’Agenzia delle Entrate - Territorio del modello di
"Accertamento
della
Proprietà
Immobiliare
Urbana".
Con tale modello si possono presentare al Catasto:
- dichiarazioni di fabbricato urbano o nuova costruzione;
- denunce di variazione;
- denunce di unità afferenti ad enti urbani.
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La versione 4.0 di Docfa non presenta differenze sostanziali
nell'utilizzo del prodotto e nelle modalità di predisposizione degli
atti tecnici di aggiornamento del catasto fabbricati rispetto alla
versione precedente (ver. 3.0.5).
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Le funzionalità presenti nella versione 4.0 sono state realizzate
principalmente per consentire:
- l'invio dei Docfa attraverso il sistema telematico del territorio
"Sister", in un formato compatibile con le norme che regolano
la conservazione elettronica dei documenti. Con questa
versione i documenti prodotti dalla procedura sono, oltre che in
formato compresso per la presentazione agli sportelli degli
uffici del territorio, anche in formato PDF (Portable Document
Format). Questo formato consente al professionista di
visualizzare il contenuto del documento su cui appone la firma
elettronica;
- l'uso di nuovi stradari comunali certificati, dai quali selezionare
gli indirizzi delle unità immobiliari presenti nell'atto di
aggiornamento. I nuovi stradari verranno continuamente
aggiornati, anche attraverso una collaborazione diretta con i
comuni, responsabili del dato relativo alla toponomastica.
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Le funzionalità aggiuntive presenti nella ver. 4.00.1 sono state
realizzate principalmente per consentire:
1 - Dichiarazione presentata ai sensi del DM 26/7/2012
2 - Dichiarazione presentata ai sensi dell’art. 13, comma 14- ter,
del DL 201/2011.
E' stata inoltre introdotta una nuova causale di variazione,
“Richiesta ruralità”, che può essere utilizzata solo in
combinazione con la tipologia di documento 1 sopra
menzionata, e permette, nel caso di unità immobiliari già
censite nel gruppo delle categorie D (eccetto la D/10), la
presentazione di variazioni semplificate, per la cui
compilazione sono richiesti solo i dati identificativi
dell’immobile.
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Le principali disposizioni normative e di prassi di riferimento sono :
· circolare 19.01.1984, n.2 del Min. Finanze–Catasto e Servizi
Tecnici Erariali;
· Legge 17/2/1985 n. 17 di conversione del D.L. 19/12/1984 n. 853;
· D.M. 19.04.1994, n.701 Min. Finanze;
· Legge 23/12/1996, n. 662;
· D.P.R. 23.03.1998, n.138;
· circolare del 09.04.1999, n.83/E/T;
· circolare 26.11.2001, n.9;
· nota circolare prot. n.36363 del 31.05.2002 DC CCPI;
· nota prot. n.15232 del 21.02.2002 della DC CCPI;
· circolare n.1 del 13.02.2004 AdT;
· circolare n.1 del 03.01.2006 AdT;
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· circolare n.4 del 13.04.2007 AdT;
· circolare n.4 del 29.10.2009 AdT;
· nota prot. n. 17471 del 31.03.2010 della DC CC;
· circolare 2 del 09/07/2010 AdT;
· circolare 3 del 10/08/2010 AdT;
· circolare 2 del 10/03/2011 AdT;
· circolare 6 del 18/11/2011 AdT;
· circolare 7 del 22/09/2011 AdT;
· circolare 2 del 07/08/2012 AdT
· nota prot. n. 31892 del 22/06/2012 DC CC;
· D.M. del 26/07/2012 Min. Ec. Fin. “Individuazione delle modalità
di inserimento negli atti catastali della sussistenza del requisito
della ruralità”;
· nota prot. n. 43927 del 17.09.2012 AdT.
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Per la corretta utilizzazione della procedura sono state emanate:
1 - Circolare n. 9 del 26 novembre 2001 dell’ Agenzia del
territorio “Attivazione della procedura DOCFA 3.0”;
2 - nota prot. n.15232 del 21.02.2002 della DC CCPI “Casi
particolari di intestazioni catastali e disposizioni inerenti le
categorie fittizie F/3 e F/4”.
3 - Circolare n. 4 del 29 ottobre 2009 dell’ Agenzia del territorio
“Attivazione della procedura DOCFA 4.0”;
4 - Lettera circolare n. 17471 del 31 marzo 2010 - Adozione
versione 4.0 della procedura DOCFA. Chiarimenti operativi.
5 - Circolare n. 2 del 7 agosto 2012 dell’ Agenzia del territorio
“Nuova disciplina in materia di censimento dei fabbricati rurali
ai sensi dell'art. 13, commi 14-bis, 14-ter, 14-quater del decreto
legge 6 dicembre 2011 n. 201 e del Decreto del Ministro
dell'Economia e delle Finanze 26 luglio 2012”;
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L’ utilizzo della procedura informatica è da considerarsi solo uno
strumento di ausilio ai tecnici professionisti per la compilazione e
presentazione agli uffici dell’Agenzia delle Entrate - Territorio
degli elaborati richiesti dalla normativa vigente, ma, ovviamente,
non prescinde dalla conoscenza di tutta la normativa, prassi
catastale e Leggi dello Stato necessarie per la corretta
individuazione, censimento e classamento delle unità immobiliari
urbane.
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Installazione del Software
Il software è scaricabile gratuitamente dal sito internet
dell’Agenzia del Territorio.
Per il suo corretto funzionamento devono essere scaricati:
1 – Programma docfa ver. 4.00.1
2 – Archivi tariffe (della provincia su cui bisognerà lavorare)
3 – Run-time JAVA 1.4.x o superiore
4 - Software per la lettura di file in formato PDF (per la stampa)
Il software non presenta particolari incompatibilità con le versioni
di windows dalla ver. windows 2000 fino alla ver. windows 8
(NB: sulle versioni Vista/7/8 deve essere installato ed eseguito
con i diritti di amministratore).
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Schermata Iniziale a documento chiuso
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Le icone principali del programma
Le icone presenti nella schermata principale servono per la
creazione o la modifica dei documenti sia che essi siano nuovi
accatastamenti, sia variazioni, sia unità afferenti.
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Schermata Iniziale a documento chiuso
Duplica
ImportaDocumentoElimina
Nuovo Apri
Esporta Documento
Documento
Documento Documento
Documento
Help
Guida
20
Schermata Iniziale a documento aperto
Chiudi
Documento
Elenco
Documenti
Stampa
Subalterni
Modelli
Modifica Pregressi
Elaborati Controllo
Documento
1n
e
2n
Modello D
GraficiClassamento
Formale
Automatico
Documento
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Durante la compilazione di un nuovo documento le icone centrali
devono essere utilizzate in sequenza, da sinistra a destra.
1 - Nuovo documento – Compilazione modello D1
2 – Elaborati grafici
3 – Modelli 1n e/o 2n
4 – Elenco subalterni (in presenza di elaborato planimetrico)
5 – Eventuale classamento automatico (opzionale)
6 – Controllo formale
7 – Stampa documento
L’esecuzione dei punti dal 2 al 7 è uguale per tutte le casistiche,
sia che trattasi di nuove denunce, sia di variazioni, sia di unità
afferenti.
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Vedremo ora nell’ordine:
- Denunce di fabbricati urbani o nuove costruzioni
- Denunce di variazioni
- Denunce di unità afferenti
- Planimetrie ed elaborato planimetrico
- Beni comuni censibili e non censibili
- Mod. 1n e 2n
- Documenti pregressi
- Classamento automatico e controllo formale
- Esporta ed Importa documento
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Denuncia di fabbricato urbano o nuova costruzione
procedura da utilizzare per denunciare un fabbricato o altra
stabile costruzione di nuova o vecchia edificazione e per la
denuncia al catasto fabbricati dei fabbricati già esistenti nella
banca dati del catasto terreni (rurali ed ex rurali) .
L’atto di aggiornamento include, per ogni unità immobiliare
urbana presente nel nuovo fabbricato, sia i dati amministrativo
censuari (consistenza, categoria, classe, rendita catastale) che le
rappresentazioni grafiche.
Prevede obbligatoriamente la preventiva presentazione di un atto
di aggiornamento al catasto terreni (Tipo mappale).
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Compilazione del modello D1
quadri A, I, U, D
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Numero delle u.i. a
destinazione ordinaria e/o
speciale da censire esclusi i
beni comuni
Dati del tipo
mappale
Data di ultimazione
lavori o perdita
requisiti di ruralità
Tipologia del
documento
In questi campi
vanno inseriti il
numero degli
intestati oppure i dati
catastali per
identificare la ditta
già presente al
Catasto Urbano o
Terreni
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QUADRO A
Tipologia Documento
Nella compilazione della denuncia Docfa riveste particolare
importanza selezionare, tramite l’apposito menù a tendina la
corretta tipologia del documento.
Per la denuncia di nuova costruzione deve essere selezionata una
delle seguenti opzioni:
· dichiarazione ordinaria;
· dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, comma 336, L. n. 311/04;
· fabbricato ex rurale – art. 2, comma 36 o 37, D.L. n. 262/06;
· fabbricato mai dichiarato – art. 2 comma 36, D.L. n. 262/06;
· dichiarazione resa ai sensi del D.M. 26/7/2012;
· dichiarazione resa ai sensi dell' art. 13, comma 14 ter, del
D.L. 201/2011.
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• Dichiarazione ordinaria: riguarda tutte le dichiarazioni
presentate ai sensi dell'art. 28 del RDL 13 aprile 1939, n. 652 e
non ricomprese nei casi successivi.
• Dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, comma 336,
Legge n. 311/04: deve essere selezionata in presenza di una
comunicazione da parte del Comune alla proprietà avviata ai
sensi dell’art. 1, comma 336, della legge 311/2004. Tale
notifica viene inviata dai Comuni quando è constatata la
presenza di immobili di proprietà privata non dichiarati in
catasto ovvero la sussistenza di situazioni di fatto non più
coerenti con i classamenti catastali per intervenute variazioni
edilizie;
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• Fabbricato ex rurale – art. 2, comma 36 o 37,
D.L. n. 262/06: deve essere selezionata per la dichiarazione di
fabbricati iscritti al Catasto Terreni (rurali) per i quali siano
venuti meno i requisiti per il riconoscimento della ruralità ai
sensi dell’art. 2, comma 36 o 37 del D.L. n. 262/2006 ed
inseriti in apposite liste pubblicate in Gazzetta Ufficiale e
consultabili sul sito dell’Agenzia del territorio.
• Fabbricato mai dichiarato – art. 2 comma 36,
D.L. n. 262/06: deve essere selezionata per la dichiarazione di
fabbricato urbano mai dichiarato in catasto, presentata ai sensi
dell’art. 2, comma 36 del D.L. n. 262/2006 ed inseriti in
apposite liste pubblicate in Gazzetta Ufficiale e consultabili sul
sito dell’Agenzia del territorio.
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• Dichiarazione resa ai sensi del D.M. 26/7/2012: è utilizzata
per le dichiarazioni di unità immobiliari di nuova costruzione o
oggetto di interventi edilizi, per le quali sussistono i requisiti di
ruralità, ai sensi dell’art.2, comma 5 del decreto del Ministro
dell’ Economia e delle Finanze 26 luglio 2012, ovvero del
successivo comma 7 dello stesso articolo. Per tali unità
immobiliari devono essere allegate le autocertificazioni redatte
utilizzando i modelli B e/o C previste dal Decreto del Ministro
dell’ Economia e delle Finanze 26 luglio 2012;
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• Dichiarazione resa ai sensi dell' art. 13, comma 14 ter, del
D.L. 201/2011: è utilizzata per le dichiarazioni al Catasto
Fabbricati di fabbricati rurali già censiti al Catasto Terreni, per
le quali sussistono i requisiti di ruralità, purché costituenti
unità immobiliari ovvero immobili o loro porzioni che, nello
stato in cui si trovano, sono di per se stessi utili ed atti a
produrre un reddito proprio, ai sensi dell’art. 13, comma 14ter, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con
modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. Per tali
unità devono essere allegate le autocertificazioni redatte
utilizzando i modelli B e/o C previste dal Decreto del Ministro
dell’ Economia e delle Finanze 26 luglio 2012.
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Data ultimazione lavori
Per data ultimazione lavori deve intendersi la data in cui le u.i.
oggetto di denuncia sono divenute abitabili o servibili all’uso cui
sono destinate.
Per i fabbricati ex rurali, già censiti al catasto terreni, corrisponde
alla data di perdita del requisito di ruralità.
Per i fabbricati che mantengono il requisito di ruralità, ed erano
già censiti al catasto terreni, corrisponde alla data di scadenza
dell’obbligo di denuncia prevista del decreto n.201/2011, ovvero
il 30 novembre 2012, prorogata al 31 maggio 2013 per i
fabbricati presenti nei comuni dichiarati terremotati
(legge 7 dicembre 2012 n. 213).
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Per i fabbricati mai dichiarati oggetto di rendita presunta
ex art. 19, comma 10, DL.78/2010 la data di ultimazione lavori
corrisponde al 01 agosto 2012 (tranne per i comuni terremotati).
I fabbricati presenti nell’elenco dei comuni terremotati sono stati
individuati dall’art.1, comma 1, del DL 6 giugno 2012, n.74,
convertito, con modificazioni, dalla legge 1 agosto 2012, n.122.
Per la provincia di Reggio Emilia sono tredici
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Elenco dei comuni terremotati
1- Boretto,
2 - Brescello,
3 - Campagnola Emilia,
4 - Correggio,
5 - Fabbrico,
6 - Gualtieri,
7 - Guastalla,
8 - Luzzara,
9 - Novellara,
10 - Reggiolo,
11 - Rio Saliceto,
12 - Rolo,
13 - San Martino in rio.
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Per date di presentazione dichiarate maggiori di trenta giorni
(circolare n.3/2006) dalla data di scadenza fissata dalla norma per
i singoli adempimenti è prevista l’applicazione di una sanzione
per ritardata denuncia. Con l’art. 2, comma 12, del decreto
legislativo 14 marzo 2011, n.23, gli importi minimo e massimo
della sanzione, a decorrere dal 1 luglio 2011, sono stati fissati in :
- Minimo: Euro 1.032 (ad unità immobiliare)
- Massimo: Euro 8.264 (ad unità immobiliare)
Entro un anno dalla data di scadenza fissata dalla norma per i
singoli adempimenti è possibile pagare la sanzione,
contestualmente alla presentazione della denuncia docfa,
avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso, con riduzione
ad 1/10 del minimo entro tre mesi ed a 1/8 del minimo entro un
anno dalla predetta data.
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Ravvedimento operoso: corretta liquidazione della sanzione e degli
interessi nell’invio telematico
Termine perentorio per
disposizione di legge (es: fabbricati
rurali o mai dichiarati).
Presentazione entro le ore 24 del
giorno del termine stabilito dalla
norma
Data di ultimazione lavori: termine
stabilito dalla norma anticipato di
30 (trenta) giorni
Le u.i. sono divenute abitabili o
servibili all’uso cui sono destinate.
Presentazione entro trenta giorni
dall’abitabilità o servibilità d’uso.
Data di ultimazione lavori effettiva
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Specificare il tipo
di soggetto
Inserimento
nuovo soggetto
Elimina soggetto
corrente
Campi dati
anagrafici
Campi titolo di
possesso
Eventuale specificazione del diritto
(es: quote provvisorie da definire con
atto legale)
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QUADRO I
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QUADRO I
Identificativi
catastali della u.i.
Per inserire una
nuova U.I.U.
Per cancellare la
U.I.U. corrente
Di default C - Costituita.
E’
possibile selezionare anche
R
- Recuperata, cioè unità immobiliare
che risulta soppressa in Catasto e che
deve essere ripristinata/recuperata.
campo categoria
Il campo zona Ilcensuaria
è
catastale
deve essere
disabilitato nel
caso sia
Per le categorie D o E
selezionato
unica, altrimenti
si devetramite la
inserire qui il numero dei
selezionaretendina
tramiteolapremendo la
modelli 2NB-parte II da
lettera iniziale della
Associazione
tendina
compilare
categoria
con i beni
Scegliere il toponimo della via dal menu a
comuni censibili
Dati
delpresenti
piano in
tendina premendo il pulsante a forma di busta
già
che devono
da lettere dopo aver digitato nel campo
banca dati
corrispondere
a
indirizzo la prima lettera del nome
quelli inseriti
dell’indirizzo da inserire.
nella scheda
planimetrica
I dati relativi alla classe e consistenza possono essere, in questa fase, omessi. Il
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Classamento della u.i.u. può essere effettuato dopo nella finestra del classamento
QUADRO U
automatico.
Inserire qui gli identificativi dei beni
comuni non censibili
Foglio, particella, sub, piano.
Inserire qui
informazioni
particolari sulla
denuncia che si
sta effettuando
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QUADRO D
Dati del
dichiarante
Cliccare su
attestazione per
invio telematico se
il documento sarà
spedito
telematicamente
dalla piattaforma
“SISTER”
Inserire qui i dati del tecnico.
Possono essere anche inseriti nel
menu opzioni/dati del tecnico e
successivamente richiamati in tutti i
documenti creati semplicemente dal
menu a tendina cliccando sul
cognome
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A documento aperto, cliccando sull’icona
“Modello D”, riavremo questa stessa finestra e
sarà possibile effettuare le operazioni pima
descritte
Chiudi compilazione del
modello D1 per poter
passare all’inserimento
delle schede planimetriche
ed al calcolo dei poligoni
Selezionando un campo in
questo riquadro sarà
possibile, premendo il
pulsante “Modifica”,
rientrare in quella specifica
finestra del modello D1 per
poterne modificare i dati
inseriti
43
Denuncia di variazione
procedura da utilizzare per denunciare variazioni nello stato e/o
nella consistenza di unità immobiliari già censite, avvenute in
seguito a trasformazioni edilizie che comportino aumento o
diminuzione della rendita catastale o una diversa distribuzione
degli spazi interni (modifiche nella rappresentazione).
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Compilazione del modello D1
quadri B, U, D
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Dati del tipo mappale
obbligatori per modifiche che
interessano la mappa
(ampliamenti, demolizioni)
Data di effettuazione
delle variazioni
Tipologia del
documento
Numero delle u.i. soppresse,
variate e/o costituite. Dipende
dal tipo di modifica da
effettuare alle unità già censite
e dalla causale di variazione
Causali di
presentazione
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QUADRO B
Tipologia Documento
Deve essere selezionata una delle seguenti opzioni:
· dichiarazione ordinaria;
· dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, comma 336, L. n. 311/04;
· dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, comma 340, L. n. 311/04;
· stralcio da categoria E – art.2, comma 40, D.L. n. 262/06;
· dichiarazione resa ai sensi del D.M. 26/7/2012;
· dichiarazione resa ai sensi dell' art. 13, comma 14 ter, del D.L.
201/2011.
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• Dichiarazione ordinaria: riguarda tutte le dichiarazioni
presentate ai sensi dell'art. 20 del RDL 13 aprile 1939, n. 652 e
non ricomprese nei casi successivi.
• Dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, comma 336,
Legge n. 311/04: deve essere selezionata in presenza di una
comunicazione da parte del Comune alla proprietà avviata ai
sensi dell’art. 1, comma 336, della legge 311/2004. Tale
notifica viene inviata dai Comuni quando è constatata la
presenza di immobili di proprietà privata non dichiarati in
catasto ovvero la sussistenza di situazioni di fatto non più
coerenti con i classamenti catastali per intervenute variazioni
edilizie;
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• Dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, comma 340, L. n.
311/04: deve esser selezionata quando l’atto di aggiornamento
è presentato a seguito della notifica effettuata dal Comune ai
sensi dell’art. 1, comma 340, della legge 311/2004. Tale
notifica viene inviata dai Comuni quando è constatata la
mancanza, negli atti catastali, degli elementi necessari a
determinare la superficie catastale. Il comma 340 stabilisce che
la planimetria catastale dell’immobile oggetto della notifica
venga presentata secondo le modalità stabilite dal D.M.
701/94. L’opzione viene resa selezionabile in automatico solo
in abbinamento alla causale “per presentazione di planimetria
mancante”.
50
• Stralcio da categoria E – art. 2, comma 40, D.L. n. 262/06:
deve essere selezionata per la dichiarazione di variazione, per
stralcio da categoria “E”, cioè per il riclassamento di quelle
porzioni di unità immobiliari, che finora facevano capo ad
immobili censibili nel gruppo E (ad esclusione delle E/7 ed
E/8), aventi autonomia funzionale e reddituale, ai sensi
dell’art. 2, comma 40 del D.L. n. 262/2006 (Provvedimento
Agenzia del Territorio del 2 gennaio 2007 pubblicato in G.U.
n. 6 del 9 gennaio 2007).
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• Dichiarazione resa ai sensi del D.M. 26/7/2012: è utilizzata
per le dichiarazioni di unità immobiliari oggetto di interventi
edilizi, ovvero unità afferenti un lotto urbano già censito, per
le quali sussistono i requisiti di ruralità, ai sensi dell’art.2,
comma 5 del decreto del Ministro dell’ Economia e delle
Finanze 26 luglio 2012, ovvero del successivo comma 7 dello
stesso articolo. Per tali unità immobiliari devono essere
allegate le autocertificazioni redatte utilizzando i modelli B e/o
C previste dal Decreto del Ministro dell’ Economia e delle
Finanze 26 luglio 2012;
52
• Dichiarazione resa ai sensi dell' art. 13, comma 14 ter, del
D.L. 201/2011: è utilizzata per le dichiarazioni con le quali si
acquisiscono fabbricati rurali censiti al Catasto Terreni (e
contestualmente variano unità già censite al Catasto
Fabbricati), per le quali sussistono i requisiti di ruralità, purché
costituenti unità immobiliari ovvero immobili o loro porzioni
che, nello stato in cui si trovano, sono di per se stessi utili ed
atti a produrre un reddito proprio, ai sensi dell’art. 13, comma
14-ter, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito
con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. Per
tali unità devono essere allegate le autocertificazioni redatte
utilizzando i modelli B e/o C previste dal Decreto del Ministro
dell’ Economia e delle Finanze 26 luglio 2012.
53
Data di variazione
Per la data di variazione valgono le stesse regole esposte per la
denuncia di fabbricato urbano o nuova costruzione.
54
Causali di presentazione
La causale deve essere strettamente collegata al tipo di intervento
che si sta dichiarando. È obbligatorio utilizzare le causali già
codificate fatte eccezioni, per alcuni casi di incompatibilità tra le
causali codificate e per casi particolari, ove risulta più coerente
l’utilizzo di una causale non prevista, comunque da concordare
sempre prima con l’ufficio (es: Rettifica alla var xxxxx/2013),
oppure nuove causali imposte dalle norme e non codificate come
per la denuncia di u.i. soggette a rendita presunta
(DICHIARAZIONE UIU ART 19 DL 78/10). Nel campo della
relazione tecnica devono essere aggiunte tutte quelle
informazioni che chiariscono l’uso di causali non codificate.
55
Le causali di presentazione codificate sono:
1 - Planimetriche
2 - Toponomastica
3 - Ultimazione di fabbricato urbano
4 - Di destinazione
5 – Presentazione planimetria mancante
6 – Modifica identificativo
7 – Richiesta ruralità
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Variazioni planimetriche:
a – Divisione. Causale da utilizzare ogni qualvolta una unità
immobiliare è oggetto di frazionamento e genera due o più
porzioni
b – Frazionamento per trasferimento di diritti. Causale da
utilizzare nel caso in cui occorre frazionare un unità in due o
più porzioni immobiliari di cui almeno una non è
funzionalmente e redditualmente autonoma. Tale operazione
consente l’attribuzione di una rendita a ciascuna unità
derivata (quota parte di quella complessiva) in vista di
trasferimento dei diritti. Nel caso in cui l’unità costituita
costituisce una porzione non definibile (porzione di muro,
vano scale, terrazza, portico o comunque non definibile) va
assegnata la categoria F/4.
c – Fusione. Da utilizzare esclusivamente quando due o più unità
(di qualsiasi categoria e partita speciale) vengono fuse in una
sola unità.
57
d – Ampliamento. Da utilizzare nei casi in cui vi è un aumento
di superficie e/o volumetria dell’unità. Se l’ampliamento
modifica la sagoma dell’immobile e’ necessario presentare un
tipo mappale.
e – Demolizione totale. Da utilizzare esclusivamente nei casi in
cui si interviene per demolire totalmente il fabbricato e farne
derivare un’area urbana.
f – Demolizione parziale. Da utilizzare quando viene demolita
parte della consistenza dell’unità originaria. E’ necessario
presentare un tipo mappale.
g – Diversa distribuzione degli spazi interni. Da utilizzare per
quelle variazioni che non comportano variazioni della
muratura perimetrale della u.i.
h – Ristrutturazione. In caso di ristrutturazione totale
dell’immobile.
58
i – Frazionamento e fusione. Da utilizzare nei casi in cui
vengono soppresse 2 unità e costituite altre 2.
59
Variazione toponomastica. Da utilizzare per variare i dati di
ubicazione delle u.iu. presenti nella banca dati censuaria.
Ultimazione di fabbricato urbano. Da
utilizzare
esclusivamente per definire le unità precedentemente
accatastate in qualità di “unità in corso di costruzione” (u.i.
denunciate in categoria F/3).
Variazione della destinazione. Da utilizzare per variare la
destinazione d’uso di una u.i.
Presentazione di planimetria mancante. Da utilizzare nei casi
di planimetria mai presentata o di smarrimento della
planimetria da parte dell’ufficio.
Modifica identificativo. Da utilizzare nei casi di dover
modificare l’identificativo catastale già in atti.
60
Richiesta ruralità. Da utilizzare solo nel caso si voglia
dichiarare la ruralità di una u.i.u. già censita in una delle
categorie del gruppo D (diversa dalla D/10). – allegato 3
circ.2/2012. Con tale causale va selezionata obbligatoriamente
la tipologia documento: “dichiarazione resa ai sensi del D.M.
26/07/2012”. Devono essere allegate la dichiarazione modello
C e copia del documento d’identità.
Altre. Causali non codificate:
1 - “fraz. con cambio di destinazione” (Circolare n.1/2006);
2 - “fusione con cambio di destinazione” (Circolare n.1/2006);
3 - “dem. parz. con cambio di destinaz.” (Circolare n.4/2009);
4 - “ampliamento con cambio destinaz.” (Circolare n.4/2009);
5 - “fraz e fus. con cambio di destinaz.” (Circolare n.4/2009);
6 - “dichiarazione di porzione di u.i.” (nota prot.n.15232/2002);
61
7 - “esatta rappresentazione grafica” da usare solo per
correggere piccole imperfezioni grafiche
8 - “dichiarazione u.i.u. art. 19 D.L. 78/10” da utilizzare per le
dichiarazioni di unità a cui è stata attribuita dall’Ufficio una
rendita presunta (circ.7/2011)
9 - “per migliore identificazione planim.” da utilizzare nei casi
di variazione di toponomastica, qualora si intende aggiornare il
dato della toponomastica anche nella scheda (circ.2/2012).
10 - “Rettifica alla var xxxxx/2013”
11 - altre causali per casi particolari da concordare con
l’ufficio
62
Puo’ essere S – Soppressa,
V
– Variata, C – Costituita a secondo
dell’operazione da effettuare sulla
U.I.U.
Da attivare obbligatoriamente se l’u.i.
è un BCNC o BCC
63
QUADRO U
Inserire qui
informazioni
particolari sulla
denuncia che si
sta effettuando
64
QUADRO D
Dati del
dichiarante
Cliccare su
attestazione per
invio telematico se
il documento sarà
spedito
telematicamente
dalla piattaforma
“SISTER”
Inserire qui i dati del tecnico.
Possono essere anche inseriti nel
menu opzioni/dati del tecnico e
successivamente richiamati in tutti i
documenti creati semplicemente dal
menu a tendina cliccando sul
cognome
65
A documento aperto, cliccando sull’icona
“Modello D”, riavremo questa stessa finestra e
sarà possibile effettuare le operazioni pima
descritte
Chiudi compilazione del
modello D1 per poter
passare all’inserimento
delle schede planimetriche
ed al calcolo dei poligoni
Selezionando un campo in
questo riquadro sarà
possibile, premendo il
pulsante “Modifica”,
rientrare in quella specifica
finestra del modello D1 per
poterne modificare i dati
inseriti
66
Denuncia di unità afferente
procedura da utilizzare per denunciare una unità afferente (che fa
riferimento, che concerne) a mappali già censiti in banca dati.
Con il docfa 4 questo tipo di denuncia è diventata una causale
delle denuncie di fabbricato urbano (unità afferente con intestati)
e delle denuncie di variazione (unità afferente).
67
Unità afferente con intestati
L’unità afferente con intestati è da utilizzare nei casi in cui la
nuova u.i.u. non varia nessuna unità già presente in atti:
Unità afferenti edificate in sopraelevazione. Si utilizza quando
si accatasta una nuova unità immobiliare edificata al di sopra di
un fabbricato esistente.
Unità afferente edificata su area di corte. Si utilizza quando vi
è una nuova edificazione su un Bene Comune Non Censibile.
Altre. Causali non codificate
1 - “costituzione di area urbana” per accatastare aree urbane
stralciate da bcnc.
2 - Altre causali da concordare con l’ufficio.
3 – “dichiarazione di porzione di u.i.u.” per dichiarare porzioni
di u.i. unite di fatto. (nota 15232/2002 casi particolari)
68
Compilazione del modello D1
quadri A, I, U, D
69
Numero delle u.i. a
destinazione ordinaria e/o
speciale da censire esclusi i
beni comuni
Dati del tipo
mappale
Data di ultimazione
lavori
Identificativo
mappale già in atti a
cui la nuova unità è
afferente
Tipologia
documento come
per NC
Causale di
presentazione
In questi campi
vanno inseriti il
numero degli
intestati oppure i dati
catastali per
identificare la ditta
già presente al
Catasto Urbano o
Terreni
70
QUADRO A
Unità afferente senza intestati
L’unità afferente senza intestati è da utilizzare nei casi in cui la
nuova u.i.u. varia una unità già presente in atti:
Edificate su area urbana. Si utilizza quando si accatasta una
nuova unità immobiliare edificata su di una u.i. area urbana
categoria F/1 già agli atti.
Edificate su lastrico solare. Si utilizza quando si accatasta una
nuova unità immobiliare edificata su di una u.i. lastrico solare
categoria F/5 già agli atti.
Altro tipo di edificazione. Causali non codificate. Si utilizza
quando non si ricade nelle due causali precedenti.
(es: costituzione bcnc non presenti agli atti)
71
Compilazione del modello D1
quadri B, U, D
72
Dati del tipo
mappale se richiesto
Numero delle u.i. a
destinazione ordinaria e/o
speciale da sopprimere o
costituire
Tipologia
documento come
per variazione
Data di ultimazione
lavori
Causale di
presentazione
73
QUADRO B
Planimetrie
Alcune indicazioni da seguire per la redazione delle planimetrie:
1 - Le planimetrie devono essere disegnate normalmente in scala
1:200, mentre per le unità di dimensioni contenute è consentita la
scala 1:100 o 1:50. Per le u.i. di grandi dimensioni è invece
consentita la scala 1:500 o superiore (1:1.000, 1:2.000); la scala
di rappresentazione deve essere corretta ed unica all’interno della
singola scheda;
2 - Il simbolo dell’orientamento (Nord) è parte integrante del
disegno
3 - E’ obbligatorio scrivere l’altezza dei locali in metri arrotondata
ai 5 cm ed ad ogni cambio di locale con altezza variabile.
Indicare l’altezza minima e massima e l’altezza ad 1,50m;
74
4 - La rappresentazione delle corti esclusive deve essere redatta
senza interruzione delle linee di confine; nel caso di corti
esclusive di estensione tale da eccedere il formato disponibile, la
corte potrà essere rappresentata in una scheda separata, nella
scala più opportuna;
5 - Indicare la destinazione di tutti i vani accessori diretti e indiretti
e della cucina.
6 - L’unità rappresentata deve contenere l’indicazione dei muri
delimitanti gli ambienti ivi compresi quelli perimetrali, anche se
in comunione;
7 - Il disegno non deve contenere retinature, arredi, indicazioni dei
nominativi dei confinanti, campiture, riempimenti che pongono
in evidenza muri portanti e pilastri o altri manufatti edilizi;
8 - L’indicazione del piano deve trovare corrispondenza con i dati
del quadro “U”;
75
9 - Le dizioni piano “sottotetto” o piano “rialzato” devono essere
accompagnate dal numero di piano, ad es: “piano terzo
(sottotetto)”, “piano terra (rialzato)”,“piano primo sottostrada
(seminterrato)”. Sono accettabili nell’elaborato grafico le
dizioni di piano “soppalco” o piano “ammezzato”;
10 - Il disegno dell’unità immobiliare deve essere essenziale nella
rappresentazione della parte esclusiva di proprietà, accennando
la posizione del vano scale comune e della sagoma del
fabbricato;
11 – Indicare l’eventuale via ed i sub e/o mappali confinanti.
12 – In presenza di elaborato planimetrico, l’esatta consistenza
delle parti comuni deve essere rappresentata solo
sull’elaborato.
13 – I poligoni per il calcolo della superficie catastale devono
essere redatti in base ai dettami del D.P.R. 138/98 e della
circolare 9/2001.
76
Esempio di scheda planimetrica
77
Elaborato planimetrico
alcune indicazioni da seguire per la redazione dell’elaborato:
L’elaborato è obbligatorio:
1 – Se nelle unità in costituzione ci sono dei BCC o BCNC.
2 - Se nelle unità in costituzione ci sono delle categorie F
3 – Agli atti del catasto esiste già un elaborato planimetrico;
78
- E’ obbligatorio indicare nella descrizione dei subalterni la
destinazione di ognuno di essi (abitazione, autorimessa,
negozio, cortile esclusivo, ecc.) e per i B.C.C. e i B.C.N.C. è
obbligatorio oltre alla descrizione (ripostiglio, alloggio
portiere, vano scale, corte, portico, centrale termica, ecc.)
anche l’indicazione delle comunioni (comune ai sub ...).
- Se non esiste agli atti dell’Ufficio un E.P., qualora il
professionista non sia nelle condizioni di poterlo redigere
completo, può essere predisposto come singola pagina
riguardante esclusivamente la porzione del fabbricato
interessata dalla variazione, con l'obbligo però di rappresentare
l’ingombro dell'intero piano.
- L’E.P. riguarda la descrizione di un solo mappale, quello
indicato nel frontespizio. Gli altri mappali descritti non
verranno riconosciuti dal sistema e quindi non saranno
successivamente consultabili.
79
- La dimostrazione grafica e l’elenco dei subalterni assegnati,
sono da considerarsi un unico documento e pertanto dovrà
considerarsi incompleto l’elaborato planimetrico mancante di
una delle due parti;
80
L’elaborato planimetrico deve contenere
1 - Il simbolo dell’orientamento (Nord);
2 - La rappresentazione della sagoma del fabbricato per ogni
piano, con l’indicazione dell’accesso alle u.i. ed il numero
corrispondente del subalterno, i riferimenti di piano e per ogni
piano le parti coperte e scoperte;
3 - Le linee di confine tra le u.i. di cui si è a conoscenza e delle
u.i. in categoria F;
4 - Non va indicato alcun elemento interno alle singole unità
immobiliari (scale esclusive) o descrizioni (bcnc, etc.);
5 - I BCNC devono essere rappresentati interamente con linea
continua, senza interruzioni;
6 - Il subalterno in ogni porzione immobiliare identificata;
7 - L’indicazione del numero di almeno due particelle o la
denominazione delle strade e delle acque (fiume, lago, ecc.) a
confine del lotto.
81
Esempio di elaborato
planimetrico
82
Acquisizione delle schede planimetriche
Collegare qui
l’elaborato
planimetrico
Compilazione
poligoni
Collegare qui le
singole schede
planimetriche
Tasto per acquisire
le immagini delle
schede
Stampa delle
planimetrie
Tasto per eliminare
la planimetria
corrente
83
Acquisizione delle schede planimetriche
Identificativo
dell’immobile per
l’E.P. oppure della
u.i. corrente
Scala di
rappresentazione
Associazione
immagine da
scanner o file
esterno (Tif oppure
dxf/dwg)
Fine acquisizione
collega l’immagine
Tasto per acquisire
una ulteriore
immagine alla u.i./
E.P correnti
84
Redazione dei poligoni
Vertici di aggancio
per costruzione
poligoni contigui
Trasla i poligoni
all’interno della
scheda planimetrica
nei 4 assi cartesiani
Tipologia di
poligono
Nuovo poligono
Poligono in
detrazione
Elimina poligono
corrente
Tipologia del poligono calcolato, area
calcolata, area dichiarata modificabile
+o-5% rispetto all’area calcolata, altezza
(valida o <1.50m)
85
Alcune precisazioni:
- Se viene modificato nel modello D1 l’identificativo o
l’indirizzo di una U.I. la planimetria deve essere riacquisita.
L’E.P. deve essere riacqisito anche se viene modificato il
numero del T.M.
- Le schede planimetriche possono essere in formato Tif o
dxf/dwg (per le specifiche consultare la circ. 9/2011). Se la
scheda dxf/dwg acquisita presenta una doppia cornice più o
meno accentuata, l’immagine risulterà non in scala corretta.
Corregge l’errore e riacquisire la planimetria.
- Le schede planimetriche devono essere leggibili con scritte
eseguite con una dimensione del carattere adeguata.
- Le stampe devono essere timbrate e firmate dal tecnico
professionista.
86
Elenco subalterni
L’elenco subalterni riporta l’elenco della subalternazione assegnata
dal professionista. Può essere compilato aiutandosi con la
compilazione automatica oppure importato da un file esterno
richiedibile agli sportelli del catasto. In ogni caso deve essere
sempre aggiornato manualmente con le ultime informazioni
conosciute.
87
Importa elenco da
file esterno
Inserisci nuovo sub
manualmente
Importa/aggiorna
elenco dai dati del
quadro U del modello
D1
88
Beni comuni censibili e non censibili
I BCNC sono porzioni di fabbricato che non presentano
autonoma capacità reddituale e sono comuni ad alcune o a tutte le
u.i.u. del fabbricato (accesso al fabbricato, androne o atrio, scale,
ascensore, locale C.T., corsia garage, corridoio cantine o soffitte,
aree cortiliva, ecc). In generale, sono da considerarsi BCNC tutte
le porzioni che non possono essere ascrivibili nelle categorie
catastali A, B, C, D, E, F e sono comuni a più unità immobiliari.
Non costituiscono u.i.u, per cui sono privi di rendita catastale,
scheda planimetrica e mod. 1NB-parte II. Devono essere
dichiarati, rappresentati per intero, solo sull’elaborato
planimetrico. Nell’elenco subalterni devono essere dichiarati sia
nella loro destinazione (vano scala…) che nell’associazione alle
u.i. (comune ai sub…). Circ. 9/2001.
89
I BCC sono quei beni, costituenti u.i.u. in quanto presentano
capacita funzionale e reddituale autonoma e sono ascrivibili nelle
categorie catastali A, B, C, D, E, F, e sono comuni ad alcune o a
tutte le u.i.u. di un fabbricato (alloggio del portiere, cantine,
soffitte, ecc.). Costituiscono u.i.u, per cui devono avere una
rendita catastale, la scheda planimetrica ed il mod. 1NB/2NB.
In caso di denuncia di BCC collegato ad una denuncia di nuova
costruzione, questi deve essere dichiarato acquisendo un ulteriore
modello D1 dopo aver completato la compilazione del primo
modello D1 con schede planimetriche e mod. 1NB/2NB.
Come per i BCNC nell’elenco subalterni devono essere dichiarati
sia nella loro destinazione (vano scala…) che nell’associazione
alle u.i. (comune ai sub…).
90
Cliccare qui per
avere un ulteriore
modello D1 e
compilarlo come
per la NC
91
QUADRO A
Cliccare su Bene Comune
Censibile. In questa finestra non ci
sarà altro da compilare.
92
QUADRO I
Casi particolari di intestazioni catastali
nota 15232/2002
La normativa catastale prescrive che la fusione tra porzioni di
immobili possa avvenire solo qualora i diritti reali di possesso
siano omogenei (cioè solo se tutti i beni da fondere appartengano
alla stessa ditta e vi sia quindi coincidenza di soggetti, titoli e
quote).
Per procedere nell’iscrizione in catasto di beni, che di fatto e non
di diritto, costituiscono una unica unità immobiliare, il
professionista incaricato deve redigere due dichiarazioni di
variazione distinte. Ogni porzione è iscritta autonomamente in
banca dati con causale di presentazione “DICHIARAZIONE DI
PORZIONE DI U. I.”.
93
Ai fini del classamento, ad entrambi i beni è attribuita la categoria
e classe più appropriata, considerando le caratteristiche proprie
della u.i. intesa nel suo complesso, mentre la rendita di
competenza viene associata a ciascuna di dette porzioni, in
ragione della relativa consistenza.
Nel riquadro “Note relative al documento” è posta la dizione
“Porzione di u. i. u. unita di fatto con quella di Foglio xxx Part.
yyy Sub. zzzz. Rendita attribuita alla porzione di u.i.u. ai fini
fiscali”.
Nelle planimetrie di ciascuna porzione è peraltro rappresentata
l’intera u.i., utilizzando il tratto continuo per la parte associata a
ciascuna titolarità e quello tratteggiato per la parte rimanente. Un
tratteggio a linea e punto è riportato per meglio distinguere e
delimitare ciascuna delle parti da associare alla ditta avente
94
diritto.
95
96
Esempio di grafica per u.i.
unita di fatto
97
Modelli 1NB e 2NB
I modelli 1NB e 2NB servono per descrivere le caratteristiche
tipologiche e costruttive dei fabbricati e delle aziende oggetto di
denuncia.
Nel Modello 1NB-parte I vanno indicate le informazioni di
carattere generale relative al fabbricato.
Nel modello 1NB-parte II vanno, invece, indicate le informazioni
relative alla singola U.I.U.
Nel Modello 2NB-parte I vanno indicate le informazioni di
carattere generale relative all’azienda e va compilata la tabella
per la stima diretta dell’immobile.
Nel modello 2NB-parte II vanno, invece, indicate le informazioni
relative al singolo corpo di fabbrica.
98
I modelli 1NB e 2NB devono, obbligatoriamente, essere
compilati in ogni loro campo, in quanto servono per inquadrare il
tipo di immobile oggetto di denuncia e pervenire così ad un
classamento più congruo.
Devono essere compilati solo quando vi è la presenza di u.i.
ordinarie o speciali con rendita e solo per la casistica di u.i. che si
sta descrivendo.
Di modello 2NB-parte II è possibile compilarne più di uno per
singola u.i., in quanto, essendo relativo alla descrizione del
singolo corpo di fabbrica, specifica nel dettaglio le tipologie
costruttive e gli anni di costruzione/ristrutturazione delle singole
porzioni. Al quadro A “Riferimenti grafici al corpo di fabbrica”
del modello indicare i riferimenti letterali e/o numerici alle
porzioni indicate nella scheda planimetrica.
99
Acquisizione dati modello
1N visualizza
La procedura
i quadri obbligatori
della prima parte non
compilati
Per compilare il
mod. 1N prima
parte premere
questo tasto
Per compilare il
mod. 1N seconda
parte premere
questo tasto
100
Acquisizione dati modello 1N parte I
La navigazione attraverso
i quadri avviene
I quadri
contenenti
campi
premendo
i tabs
obbligatori sono
sottolineati
Oppure compilando un quadro
e premendo il tasto Ok: la
procedura porterà
automaticamente al prossimo
quadro con campi obbligatori
non compilato
101
Acquisizione dati modello 1N parte I
La compilazione dei
quadri viene
evidenziata dal pallino
verde
102
Acquisizione dati modello 1N parte II categorie A - B
La compilazione del
modello 1N seconda
parte si effettua con le
stesse modalità della
prima parte
La superficie lorda viene
calcolata automaticamente e
deriva dai poligoni costruiti
sulle immagini raster
Queste superfici
vengono calcolate
automaticamente e
derivano dai poligoni
costruiti sulle
immagini raster
103
Acquisizione dati modello 1N parte II categorie C
Le superfici lorde
vengono riportate
automaticamente dal
calcolo dei poligoni…
104
Acquisizione dati modello 1N parte II
Inserire una ulteriore
descrizione della u.i. e/o
osservazioni in merito al
classamento proposto
105
Acquisizione dati modello 1N
E la consistenza in
metri quadri
calcolata
automaticamente
A fine acquisizione
vengono riportati i
quadri del modello
1N prima parte
compilati
I quadri dei
modelli 1N
seconda parte
compilati
106
Acquisizione dati modello 2N
Selezionando solo la parte di
tendina relativa al mod. 2N
parte prima e premendo il
tasto compila si accede alla
compilazione della prima parte
107
Acquisizione dati modello 2N
Selezionando anche il corpo di
fabbrica premendo il tasto
compila si accede alla
compilazione della relativa
seconda parte
108
Acquisizione dati modello 2N parte I – Quadro H1
Indicare i singoli elementi omogenei per
caratteristiche costruttive ed anno di
costruzione che compongono la u.i.u. e ne
definiscono il costo di
costruzione/ricostruzione globale ed il
valore della area complessiva del lotto.
109
Acquisizione dati modello 2N parte I Quadro H2
Vene resa disponibile la facoltà, oltre
che per aziende a destinazione
singolare, di utilizzare la valutazione
sommaria dell’immobile mediante
comparazione con altri similari di cui
è nota la redditività
110
Acquisizione dati modello 2N parte I
La compilazione del
modello 2N prima e
seconda parte avviene
con le stesse modalità del
modello 1N
111
Acquisizione dati modello 2N parte I
La compilazione del
modello 2N prima e
seconda parte avviene
con le stesse modalità del
modello 1N
112
Acquisizione dati modello 2N parte II
Inserire i riferimenti
numerici o letterali alla
scheda planimetrica di
riferimento in cui è
contenuta la porzione di
fabbricato che si sta
descrivendo
113
Acquisizione dati modello 2N parte II
Inserire la descrizione degli
impianti fissi presenti nella
porzione di fabbricato che si
sta descrivendo
114
Acquisizione dati modello 2N
Alcuni campi
segnalano l’avvenuta
compilazione del
mod.2N prima parte
E seconda
parte
115
Documenti pregressi
Ha la funzione di allineare la banca dati di una u.i. per
aggiornarla prima di presentare pratiche docfa, in presenza di
documenti precedenti che non sono ancora agli atti (volture,
variazioni, nuove denuncie).
La compilazione avviene con le stesse modalità dei modelli D1
del docfa. Deve essere effettuata dopo aver interamente
completato la compilazione della denuncia a cui sono allegati.
Attivabile solo per denuncie di variazione o unità afferente senza
intestati.
116
Documenti Pregressi - Volture
117
Classamento Automatico
Il classamento automatico (solo per u.i. censibili nelle categorie
A, B, C) delle u.i. avviene mediante un algoritmo che prende le
informazioni dai modelli 1NB-parte I e II.
Deve essere considerato solo un ausilio al classamento e non la
procedura obbligatoria per dichiarare la rendita proposta, che
resta in capo al tecnico professionista.
E’ possibile validare il classamento automatico oppure
modificarlo con la propria proposta.
118
Per la denuncia di
variazione è possibile
inserire qui la categoria è
classe e consistenza
presenti nelle u.i. variate
o soppresse
119
Per la denuncia di
variazione è possibile
inserire qui le categorie è
classi presenti nel
fabbricato
120
Classamento automatico
redatto dal docfa in base
ai dati inseriti nei mod
1NB-parte II e nelle
schermate precedenti
Convalida classamento
Automatico o Proposto
da effettuare
obbligatoriamente prima
di chiudere la schermata
Visualizza l’ammontare
della rendita della u.i.
evidenziata sia per il
classamento automatico
che per il classamento
proposto per poterle
confrontare
Classamento proposto
dal tecnico professionista
già inserito nel quadro U
delle u.i. oppure redatto
in questa schermata
mediante il tasto
“Modifica…”
Modifica il Classamento
automatico con il
classamento proposto dal
tecnico
121
Controllo formale
Ha la funzione di verificare se il documento compilato è
formalmente corretto. Restituisce un avviso con controllo
formale correttamente completato oppure una lista con gli errori
rilevati.
NB. Se alla chiusura della finestra del controllo formale
correttamente completato il programma attiva un avviso di errore
“ ret code…” bisogna manualmente svuotare la cartella OUT
presente all’interno della cartella di installazione del Docfa.
122
Con questi tasti è
possibile visualizzare o
stampare l’elenco degli
errori formali individuati
123
Esporta e Importa documento
L’icona “Esporta” ha la funzione di esportare su un supporto
esterno un documento per la presentazione al catasto (file
formato DC3) o per l’invio telematico con la piattaforma
SISTER (file PDF). I file da inviare telematicamente dovranno
essere oppurtunamente firmati con la firma elettronica prima
dell’invio.
L’icona “Importa” ha la funzione di importare un documento (file
DC3 o PDF) all’interno del programma.
NB: se dopo l’importazione il programma restituisce un avviso di
non corretta importazione di alcune planimetrie questo è dovuto
ad una protezione del programma stesso che non sovrascrive le
planimetrie presenti nel database con lo stesso none di file di
quelle importate.
124
Importa documento
125
Esporta documento
Selezionare
Accatastamento o
variazione
Evidenziare il
documento da esportare
Da flaggare se il
documento dovrà essere
inviata telematicamente
attraverso la piattaforma
“SISTER”
126
Vantaggi presentazione telematica documenti
-
Minori spese (risparmio di tempo e costi trasferta)
Eliminazione tempi di attesa allo sportello
Possibilità di invio documenti tutti i giorni (festivi compresi)
Risposta (di norma) entro il giorno successivo all’invio
Risposta entro lo stesso giorno dell’invio per documenti
Pregeo ad approvazione automatica
- Nei casi di scadenze perentorie per Legge possibilità di invio
entro le ore 24 del giorno stesso della scadenza senza incorrere
in sanzioni per ritardata denuncia
127
Le più frequenti cause di rifiuto dei documenti Docfa
Numero Documenti rifiutati nell’anno 2012 nella provincia di
Reggio nell’Emilia
Front Office
Telematici
580
3382
Controlli Catastali
Documenti non registrabili
Controlli Planimetrie
Controlli Elaborato Planimetrico
Controllo formale
Totale
3962
2919
590
1175
620
1
128
12%
0%
22%
55%
1
Controlli Catastali
2
Documenti non registrabili
3
Controlli Planimetrie
4
Controlli Elaborato Plan.
5
Controllo formale
11%
129
Dettaglio Controlli Catastali
Assenza di relazione tecnica (quando prevista)
Errata attribuzione degli identificativi e della zona censuaria e/o della sezione
Incongruenza tra n. piani dichiarati nel modello D1 e nel modello 1N
Utilizzo di causale non codificata in presenza di causale codificata
Mancato o errato pagamento dei tributi catastali o errata esenzione dei tributi
Errata indicazione della causale di dichiarazione della variazione
Errata redazione dei modelli di preallineamento
Numero documenti
654
29
251
37
78
272
5
130
Dettaglio Controlli Catastali
Mancata compilazione dei campi obbligatori richiamati nei modelli di
dichiarazione Docfa
Omessa descrizione del/i subalterno/i (Elenco subalterni)
Numero documenti
58
283
Assenza in banca dati dell'unita immobiliare in trattazione o sua incoerenza
con la documentazione agli atti
632
Intestazioni relative ai soggetti espresse non coerentemente alle normative
vigenti
59
Subalterno/i soppresso/i inesistenti in banca dati
Omessa presentazione dell'elaborato planimetrico previsto per questa
tipologia di documento
20
51
131
Dettaglio Controlli Catastali
Modello 3SPC incompleto o errato per intestatari - incoerenza tra la ditta
dichiarata al catasto fabbricati e terreni
Errata compilazione dei subalterni
Subalterno/i costituito/i gia esistente in banca dati
Errata indicazione degli estremi del tipo mappale
Errata indicazione dell'unita immobiliare a cui e asservito il bene comune
censibile (per variazioni con diritti comuni riconosciuti a sistema)
Soggetto dichiarante non avente titolo
Autocertificazione assente
Numero documenti
2
41
27
38
3
17
127
132
Dettaglio Controlli Catastali
Autocertificazione non congruente
Mancanza del collegamento dell'unita immobiliare con l'utilita comune
censibile
Dettaglio Controlli Planimetrie
Immagini raster o vettoriali non leggibili
Errata indicazione dei piani
Errata descrizione dei poligoni per il calcolo delle superfici, in conformita
con quanto disposto dal DPR 138/98 - Errata indicazione delle altezze
Mancata indicazione dell'altezza dei vani
Numero documenti
234
1
Numero documenti
23
217
68
44
133
Dettaglio Controlli Planimetrie
Errata descrizione dei poligoni per il calcolo delle superfici, in conformita
con quanto disposto dal DPR 138/98 - Errata indicazione della
tipologia
Errata descrizione dei poligoni per il calcolo delle superfici, in conformita
con quanto disposto dal DPR 138/98 - Errato calcolo grafico delle
superfici
Errata rappresentazione dell'esposizione grafica
Sagoma totale delle unita costituite non corrispondente a quella presente in
banca dati nei casi di variazione
Indicazione nella planimetria catastale di elementi architettonici o
informazioni che non sono di stretta pertinenza della planimetria
stessa
Numero documenti
346
140
175
9
13
134
Dettaglio Controlli Planimetrie
Mancata indicazione del simbolo di orientamento
Sagoma della particella non corrispondente al tipo mappale (nei soli casi
di mappale intero)
Errata rappresentazione della corte esclusiva
Inesatta indicazione dei subalterni
Errata indicazione della scala di rappresentazione
Utilizzo di diverse scale di rappresentazione in una singola scheda
Assenza della definizione del perimetro delle attinenze scoperte
Numero documenti
50
44
10
13
6
6
6
135
Dettaglio Controlli Planimetrie
Assenza dell'indicazione del toponimo o toponimo diverso da quello
dichiarato nel modello D1
Presenza dei nomi dei confinanti
Dettaglio Controlli Elaborato Planimetrico
Inesatta redazione dell'elaborato planimetrico e/o dell'elenco subalterni
Errata indicazione dei piani nell'elaborato planimetrico
Mancata indicazione del simbolo di orientamento nell'elaborato
planimetrico
Numero documenti
3
2
Numero documenti
371
35
39
136
Dettaglio Controlli Elaborato Planimetrico
Sagoma della particella non corrispondente a quella di catasto terreni
presente in banca dati (in assenza di tipo mappale)
Errata rappresentazione dell'esposizione grafica dell'elaborato planimetrico
Sagoma della particella non corrispondente al tipo mappale
Elaborato con immagini raster o vettoriali non leggibili
Indicazione nell'elaborato planimetrico di elementi architettonici o
informazioni che non sono di stretta pertinenza della planimetria
stessa
Utilizzo di diverse scale di rappresentazione in una singola scheda
dell'elaborato planimetrico
Numero documenti
10
120
22
5
5
2
137
Dettaglio Controlli Elaborato Planimetrico
Numero documenti
Errata indicazione dei subalterni rispetto a quelli attribuiti nelle singole
planimetrie
9
Assenza della definizione del perimetro delle attinenze scoperte
nell'elaborato planimetrico
1
Presenza dei nomi dei confinanti nell'elaborato planimetrico
1
138