Relazione Tecnica Illustrativa
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Relazione Tecnica Illustrativa
COMUNE DI LEGNARO PROVINCIA DI PADOVA PIANO DI RECUPERO “CENTRO DI LEGNARO” RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Legnaro li’ 17/09/2014 Il Progettista (Geom. Ermes Salmaso) Il Committente (Ravagnan S.p.a.) 1 File: PDR_CentroLegnaro_RelazioneTecnica2014.doc4 RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA Premesse Il presente progetto riguarda la realizzazione del Piano di recupero di iniziativa privata denominato “Centro di Legnaro”. Il Piano di recupero secondo la zonizzazione del PRG vigente ricade in zona Centro Storico, Comparto 5, edificabilità su sagoma limite D), E); in area posta sull’incrocio fra la Strada Statale n. 516 e la Strada Provinciale n. 35. L’area interessata, denominata A/2.3 ha un’estensione di mq 534,13 reali. L’area confina a nord con la strada statale 516, Padova - Piove di Sacco; ad ovest con la via Roma; a sud ed est con la Zona Territoriale omogenea A/2.5. La realizzazione del Piano di Recupero è prevista mediante l’esecuzione di un Piano Guida da realizzarsi in due stralci identificati con le lettere “ D” e “E1” con una volumetria pari a mc. 3624, ed un secondo stralcio individuato con la lettera “E2” con una volumetria pari a mc. 579. Il presente Piano Guida è presentato e sottoscritto dal proprietario del 1°stralcio ditta RAVAGNAN SPA con sede in Limena (PD) Descrizione sintetica del fabbricato esistente Sull’area di cui alle premesse si erige di un edificio d’angolo, posizionato fra la SS 516 Romea e la Strada Provinciale 35 – via Roma. La costruzione si eleva a filo marciapiede delle suddette vie, in allineamento con il fabbricato di altri proprietari posizionato a sud (lungo via Roma). L’immobile è composto da due unità commerciali; una delle quali con ex alloggio dell’esercente al piano primo, attualmente in disuso. All’interno dell’area di proprietà vi è inoltre un piccolo corpo di fabbrica pertinenziale ad uso magazzino. Il tutto risulta meglio descritto graficamente negli elaborati, di cui alla Tavola 7 “Stato di fatto con volumi esistenti e destinazioni”.. L’immobile è strutturalmente composto di murature portanti in mattoni pieni, solai in legno e copertura a falde con struttura in legno. L’edificio non presenta aspetti costruttivi e decorativi di pregio architettonico. Lo stato di manutenzione è mediocre Il volume attuale complessivo dell’edificio è di mc 1.402,78, come risulta dal calcolo del volume della Tavola 7. 2 File: PDR_CentroLegnaro_RelazioneTecnica2014.doc4 Excursus storico - catastale A livello catastale, ogni volta che il territorio di uno Stato preunitario entra a far parte del nuovo Stato Unitario Italiano porta con se il suo particolare Catasto. Alla fine del processo di unificazione, pertanto, in Italia sono in vigore tutti i catasti precedentemente presenti nei territori acquisiti e, nel 1866, sono ripartiti seguenti nove compartimenti catastali: Piemonte e Liguria, Lombardo – Veneto, ex Ducato di Parma e Piacenza, ex Ducato di Modena e Reggio, Toscana, ex Stato Pontificio, ex Stato Napoletano, Sicilia, Sardegna. Dopo la prima guerra mondiale sarà istituito un decimo compartimento comprendente le nuove Province della Venezia Tridentina (Trentino Alto Adige) e della Venezia Giulia. Il Catasto Lombardoveneto a sua volta era suddiviso in tre parti: - Antico Censo Milanese (Carlo VI o Teresiano), con periodo di vigenza 1760 e Napoleonico – Restaurazione. - Censo Mantovano con periodo di vigenza Settecento; - Nuovo Censo Milanese (Lombardo - Veneto) con periodo di vigenza Napoleonico – restaurazione (1846 – 1853). Il catasto Napoleonico rimase in vigore dal 1807 al 1846, allorché entrò in funzione il Catasto stabile Austriaco, il quale, nonostante si differenzi dal napoleonico per alcune particolarità tecniche, ne è in pratica un semplice aggiornamento. Il Catasto Italiano, per quanto riguarda le regioni del Lombardo - Veneto, dove esisteva già un Catasto geometrico particellare, non consistette che in una forma estimativa secondo quanto già praticato dall’Austria. Le mappe riportate nella Tavola 1 derivano dall’Archivio di Stato di Padova, in particolare quella denominata Catasto Austriaco comprende gli anni dal 1828 al 1845, quella denominata Austro Italiano comprende gli anni dal 1846 al 1889. Con riferimento alle mappe catastali possiamo affermare che nell’area interessata dal Piano di Recupero, nel periodo 1828 – 1845, non esistesse alcun fabbricato. Nel periodo 1846 – 1889 esisteva un fabbricato di entità notevolmente inferiore a quello esistente e non configurabile con lo stesso. Si può affermare pertanto che l’immobile esistente sia stato costruito sicuramente dopo il 1889. Dalle caratteristiche intrinseche e dalle memorie storiche popolari, si può affermare che la costruzione sia avvenuta verso la metà degli anni ‘30. In epoca non ben identificata è stata costruito, limitatamente al piano terra, una saletta di m 3,70 x 4,18 con tetto piano. Nel 1984 è stata rilasciata una Concessione Edilizia (n. 23 del 07/05/1984) per l’esecuzione di lavori di ristrutturazione e risanamento igienico sanitario di porzione di fabbricato. Nel 1989 è stata 3 File: PDR_CentroLegnaro_RelazioneTecnica2014.doc4 rilasciata una concessione edilizia (n. 131 del 22/12/1989) per eseguire i lavori di ampliamento ad uso servizio igienico, da eseguirsi al piano terra affianco alla saletta summenzionata. Nel 1992 è stato rilasciato la Concessione Edilizia (n. 81 del 06/081992) per lavori di ristrutturazione di porzione di fabbricato ad uso commerciale con fusione di due unità ad uso negozio. Identificativi catastali attuali del fabbricato Il fabbricato è attualmente censito come di seguito descritto: Catasto Terreni: - Comune di Legnaro - Foglio 7 – particella 141 – Ente Urbano – mq 480; Catasto Fabbricati, Comune di Legnaro: - Foglio 7 Mappale 141 Sub 8 – cat. C/1 Classe 3 – Consistenza mq 110 – RC € 1.687,26 via Roma piano: S1-T-1; - Foglio 7 mappale 141 Sub 9, cat C/6 CL 1 Mq 37 RC 68,79- via Roma piano T; - Foglio 7 mappale 141 Sub 10 – cat. C1; Cl 5; mq 122; RC 2539,21 – via Roma piano T – 1; Destinazione storica del fabbricato. Il fabbricato è stato storicamente destinato ad attività commerciali ed abitativa e precisamente: un bar – trattoria, con abitazione del gestore al piano primo ed un negozio al piano terra e primo, di abbigliamento pellicceria. Dai primi anni 2000 il fabbricato è in disuso, in precarie condizioni per alcune parti di esso, soprattutto per la copertura ed il locale sottostrada attualmente è inagibile. Descrizione dell’Intervento Secondo le Norme Tecniche di Attuazione e Quaderno Tecnico, le modalità d’intervento previste sono il Piano di Recupero in quanto l’area è dichiarata degradata dal vigente PRG ai sensi dell’Art. 27 della Legge 457/1978. Il Piano di Recupero prevede: la demolizione totale dei fabbricati esistenti e la ricostruzione nel rispetto delle norme del PRG vigente e delle N.T.A. del P.D.R.. Il progetto previsto dal Piano di Recupero avrà le seguenti caratteristiche: - al Piano Terra, prospiciente la Strada Statale 516 e la via Roma l’obbligo di un portico ad uso pubblico della larghezza di m 3; - il Piano Terra, destinazione completamente ad uso commerciale, con ingresso dal portico e vano-scala per accesso ai piano primo e secondo; 4 File: PDR_CentroLegnaro_RelazioneTecnica2014.doc4 - per la sagoma limite D) ai piani primo e secondo è prevista la destinazione d’uso direzionale; - per la sagoma limite E) al piano terra è prevista la destinazione d’uso commerciale, al piano primo è prevista la destinazione residenziale con sovrastante sottotetto. La zona edificabile in sagoma limite E), è stata suddivisa dal P.D.R., zona E1 (area in disponibilità della ditta Ravagnan S.p.A.) e in zona E2 (area in disponibilità della ditta Ferro Gina). Considerata l’esigua entità della superficie dell’area a disposizione del Piano di Recupero, la particolare ubicazione dell’intervento che non permette di individuare un accesso carraio compatibile con la viabilità esistente in modo funzionale, visto che l’intervento confina con la SS 516, con la via Roma e con la nuova rotatoria, l’impossibilità di recuperare le aree a standard all’interno dell’ambito d’intervento, si prevede la monetizzazione di tutti gli oneri a norma di Legge. Disponibilità delle aree L’intervento oggetto del Piano di Recupero ricade: - 1° Stralcio in di proprietà della società Ravagnan S.p.A. con sede in Limena (PD), via XXV Aprile 4, P.IVA 00230620288 rappresentata dall’Amministratore Delegato Ravagnan Alberto, nato a Chioggia (VE) il 23/12/1937; la società risulta iscritta presso il Registro delle Imprese di Padova al n. 113377. Con osservanza Legnaro lì 17.09.2014 Il tecnico Geom Ermes Salmaso 5 File: PDR_CentroLegnaro_RelazioneTecnica2014.doc4