Cetsir impianti di raffredamento

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Cetsir impianti di raffredamento
CE.T.S.I.R.
Centro Tecnologie Servizi
Impianti di raffreddamento
Acque Industriali ha istituito al suo interno una specifica divisione unicamente
dedicata alle problematiche connesse con l’utilizzo dell’acqua e dei ricambi nei
circuiti di raffreddamento.
PREFAZIONE
CHI SIAMO
Acque Industriali è parte integrante del gruppo Acel. Gruppo che opera nel settore del
trattamento e del raffreddamento dell’Acqua da oltre un ventennio con conoscenze
dirette, grazie al proprio know-how ed indirette, grazie a partner che sono leader
internazionali nei vari settori.
Acque Industriali è in grado di proporre soluzioni che comprendono apparecchiature,
impianti, installazioni, manutenzioni, gestioni e consulenze.
La nostra peculiarità è non essere legati ad una soluzione di ufficio ma avere la
possibilità e la capacità di scegliere la migliore tecnologia disponibile per risolvere il Vs
specifico problema secondo le Vs priorità.
IL MERCATO
RICHIESTE E TENDENZA
Questo particolare mercato è carente di figure che si propongano in modo globale con
competenze ed esperienze dirette nei suoi diversi settori: impiantistico, manutentivo,
trattamento chimico e trattamento fisico dell’acqua, legislativo e ambientale.
Per questo motivo il terzializzare la gestione di certi servizi tecnici ad un unico
referente esperto e coinvolto in tutti gli aspetti di questo determinato segmento
impiantistico risulta una scelta vincente.
DISSERVIZI
ANALISI
Una dettagliata analisi di tutti i possibili malfunzionamenti di un impianto di
raffreddamento, secondo la filiera: problematiche – effetti – disservizi, permette di
individuare meglio le soluzioni ottimali per le esigenze dell’utente.
APPROCCIO
APPROCCIO E STRATEGIA
Il nostro approccio verso i circuiti di raffreddamento è di tipo globale e sistematico.
Attraverso una strategia innovativa di tipo progettuale, impiantistico e gestionale,
definita strategia NO.S.CO.FO.S. (NO Scale, Corrosion, Fouling, Slime), vogliamo
applicare quelle che sono le soluzioni più innovative e adattarle su misura al Vostro
impianto.
L’ACQUA
PARAMETRI E CARATTERISTICHE
La perfetta conoscenza dell’acqua che è, insieme all’impianto tecnologico, uno dei
parametri fondamentali del sistema di raffreddamento, risulta indispensabile.
Conoscere le sue caratteristiche chimiche, fisiche e fluodinamiche è una peculiarità
imprescindibile nella stesura delle valutazioni e delle soluzioni.
TRATTAMENTI
TIPOLOGIE
Considerando tutti i trattamenti fisici e i trattamenti chimici disponibili sul mercato, le
soluzioni possibili sono molte. È la capacità e l’esperienza dei tecnici preposti che,
nell’applicare la soluzione giusta, fanno la differenza.
CAUSE
CONDIZIONI E VARIABILI
Non è praticabile una proposta tecnica che non tenga conto di condizioni particolari e
di variabili intrinseche del singolo progetto. Noi cerchiamo di applicare un meccanismo
che possa essere sia deduttivo che induttivo considerando equamente sia gli aspetti
teorici generali che lo specifico caso pratico.
VALUTAZIONI
TRE PUNTI CHIAVE
Quotidianamente un impianto industriale deve confrontarsi con quelle che sono le
valutazioni di: consumo energetico, consumo idrico, impatto ambientale e
mantenimento della funzionalità impiantistica.
STANDARDIZZAZIONE
PRODOTTI E SERVIZI
Acque Industriali ha standardizzato quelli che sono i prodotti tecnologici e i servizi che
ha nel tempo sviluppato. Questa standardizzazione non è un sistema chiuso perché
annualmente viene revisionato per controllarne l’aggiornamento con gli sviluppi del
mercato e perché vengono sempre valutate nuove varianti che possano meglio
adattarsi alle Vostre richieste.
PRODOTTI E TECNOLOGIE
IMPIANTI DI TRATTAMENTO ACQUA DI PROCESSO E RICIRCOLO
REINTEGRO
-
STAZIONE
DI
STRUMENTAZIONE DI CONTROLLO
DOSAGGIO
-
-
SPURGO
-
PRETRATTAMENTO ACQUE DI
AUTOMATICO
-
IMPIANTI COMPLETAMENTE PREMONTATI
QUADRI
ELETTRICI
-
GRUPPI DI POMPAGGIO.
SERVIZI E CONSULENZE
PROBLEMATICA LEGIONELLA E KIT MODIFICA IMPIANTI
SANIFICAZIONI IMPIANTI
SERVIZI DI MONTAGGIO
-
-
-
CONSULENZE TECNICHE
ANALISI DI IMPATTO AMBIENTALE
-
ANALISI CHIMICHE E MICROBIOLOGICHE
FORNITURA E GESTIONE PRODOTTI CHIMICI.
-
LAVAGGI E
CONTRATTI DI MANUTENZIONE,
-
RICAMBI ORIGINALI EVAPCO
-
PREFAZIONE
La nostra azienda...................................................................................1
Esperienze dirette ed indirette..................................................................2
Conseguenze primarie.............................................................................3
IL MERCATO
Tendenza del mercato.............................................................................4
Terzializzazione......................................................................................6
Considerazioni di mercato........................................................................7
I nostri interlocutori................................................................................8
La nostra credibilità................................................................................8
DISSERVIZI
Cause di disservizio................................................................................9
Problematiche......................................................................................10
Effetti.................................................................................................11
Cause dei principali disservizi dei circuiti di raffreddamento........................12
Impianti di pretrattamento.....................................................................13
Sistemi di dosaggio dei condizionanti chimici............................................14
Sistema di spurgo.................................................................................15
Elementi caratterizzanti.........................................................................16
La nostra proposta................................................................................17
APPROCCIO
Approccio globale e sistematico..............................................................18
L'ACQUA
Conosciamo meglio l'acqua....................................................................20
TRATTAMENTI
I trattamenti dell'acqua...........................................................................24
Principali trattamenti esterni mediante meccanismo fisico chimico................25
Sintesi dei pretrattamenti delle acque di reintegro.....................................29
Principali trattamenti interni con i prodotti chimici.....................................30
CAUSE
Principali problematiche dei circuiti di raffreddamento...............................31
VALUTAZIONI
Impatto ambientale...............................................................................44
Risparmio consumi idrici........................................................................45
Risparmio energetico.............................................................................46
Lavaggi-Bonifiche-Sanificazioni...............................................................47
STANDARDIZZAZIONE
La standardizzazione dei prodotti tecnologici proposti da CE.T.S.I.R. ...........49
I nostri controlli standard nei contratti di gestione e monitoraggio...............55
PRODOTTI E TECNOLOGIE......................................................................56
SERVIZI E CONSULENZE.........................................................................57
Gruppo ACEL
PROGETTUALI
GESTIONALI
ESPERIENZE
MANUTENTIVE
TECNOLOGICHE
DI
PRODOTTI
CHIMICI di
PROCESSO
IMPIANTI
di
SCARICO
IMPIANTI
di
PROCESSO
TEAM di TECNICI
e
MAESTRANZE
CON OLTRE 20 ANNI DI ESPERIENZA
PARTNERSHIP con
LEADER INTERNAZIONALI
FORNITORI di PRODOTTI
e
TECNOLOGIA
IMPIANTI
TRATT. ACQUE
PRIMARIE
IMPIANTI
di
RAFFRED.
LAVAGGI
e
BONIFICHE
DOVE
INDUSTRIA
STRUTTURE
COMUNALI
I NOSTRI
INTERLOCUTORI
UFFICI
TECNICI
FRIGORISTI
INSTALLATORI
INDUSTRIE
SOCIETA’
INGEGNERISTICHE
SOCIETA’
GESTIONE
LA NOSTRA AZIENDA
Il nostro gruppo opera nel settore del trattamento e raffreddamento dell’acqua da oltre
un ventennio con specialisti che hanno collaborato a livello tecnologico, gestionale e
commerciale con i leader internazionali dei settori:
TRATTAMENTO ACQUE PRIMARIE, DI PROCESSO E DI SCARICO
TORRI DI RAFFREDDAMENTO
PRODOTTI CHIMICI DI PROCESSO
GESTIONE DI IMPIANTI
APPARECCHIATURE DI CONTROLLO E MONITORAGGIO
Acque Industriali è parte integrante del GRUPPO ACEL, gruppo che comprende anche altre
realtà aziendali, ognuna unicamente dedicata a singole aree quali quella commerciale,
quella impiantistica o quella analitica.
Grazie alla sinergia di esperienze e competenze delle diverse aziende, il GRUPPO ACEL
intende offrire un servizio organizzato e completo. Indipendentemente dal tipo di necessità,
il GRUPPO ACEL è in grado di proporre offerte che comprendono apparecchiature, impianti,
installazioni, manutenzioni, gestioni e consulenze.
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ESPERIENZE DIRETTE ED INDIRETTE
Oggi, più che mai, le problematiche TECNOLOGICHE – IMPIANTISTICHE – PROGETTUALI
necessitano di un approccio globale e sistematico.
Solo in questo modo possono essere tenuti nella debita considerazione tutti gli elementi
che caratterizzano questa complessa realtà e soprattutto le specifiche priorità dell’utente.
ECONOMICI
NORMATIVI
TECNOLOGICI
LOGISTICI
ASPETTI
CONDIZIONANTI LE SCELTE
PROGETTUALI
FUNZIONALI
MANUTENTIVI
SICUREZZA
- PREVENTIVI
- PROGRAMMATI
- STRAORDINARI
GESTIONALI
Tali aspetti devono essere considerati contemporaneamente e devono rispettare le reali
esigenze e le effettive priorità del destinatario dell’impianto.
SOLO CHI CONOSCE PROFONDAMENTE I LIMITI
DELLE VARIE TECNOLOGIE E DELLE LORO INTERAZIONI,
PUÓ EFFETTUARE
UN APPROCCIO TECNOLOGICAMENTE MEDIATO ED INTEGRATO
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Difficilmente si trovano figure aziendali che possano offrire un’approfondita esperienza nei
diversi settori quali:
SPECIALISTI DEL TRATTAMENTO ACQUE (tipologie e limiti)
SPECIALISTI DEI CHEMICALS DI PROCESSO (tipologie e meccanismi d’azione)
SPECIALISTI DI IMPATTO AMBIENTALE (problematiche e normative)
SPECIALISTI DELLA SICUREZZA
SPECIALISTI IN PROBLEMATICHE GESTIONALI
Normalmente tali competenze sono suddivise fra diverse figure che non interagiscono le
une con le altre.
Si può affermare quindi che sostanzialmente manca, nella gestione industriale dell’acqua
un approccio
GLOBALE E SISTEMATICO
CONSEGUENZE PRIMARIE
La logica conseguenza della mancanza di un approccio di questo tipo è evidenziata da una
serie di aspetti critici e problemi impiantistici.
DISSERVIZI
NELL'UTILIZZO
DELL'IMPIANTO
PROBLEMI
GESTIONALI
AUMENTO DEI
COSTI
SICUREZZA
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TENDENZE DI MERCATO
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Relativamente alla progettazione, alla realizzazione e alla gestione di impianti industriali
si osserva un crescente trend verso:
MANUTENZIONE
specifica preventiva
programmata
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MERCATO
TECNOLOGIE
innovative
e
integrate
PROGETTAZIONE
integrata
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Concentrare tutte le migliori risorse tecnologiche e le più qualificate e specializzate risorse
umane nell’ attività produttiva aziendale primaria (core-business) è una strategia in continua
fase di consolidamento nelle industrie e nelle strutture comunitarie.
Nelle aziende accade spesso che personale non specializzato venga delegato a svolgere
mansioni non proprie, o quanto meno con richiesta di competenze ed esperienze estranee
al grado di professionalità sviluppate. Questo è causa di prevedibili conseguenze sulla
qualità dei servizi dati.
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La motivazione delle comprensibili impossibilità, di certi quadri destinati alla gestione dei
servizi tecnici ausiliari, di potere avere gli strumenti e le capacità idonei a dare risposte
e prestazioni adeguate è legata a:
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LIVELLI DI SICUREZZA fficile com
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(legge 626/94)
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RIPROFESSIONALIZZAZIONE
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La maggiore difficoltà è possedere un back ground di esperienze tale che possa far fronte
alla varietà di tematiche coinvolte.
Pochi altri settori, come il trattamento acqua, implicano una conoscenza che riguardi
argomenti così diversi fra loro.
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TERZIALIZZAZIONE
I motivi principali per i quali un’azienda tende a terzializzare a strutture esterne, operanti
con servizi di global service, sono collegati a tutta una serie di benefici.
Competenze
specialistiche
Previsione
costi
manutentivi
Da
costi variabili
a
costi certi
Riduzione
costi operativi
TERZIALIZZAZIONE
Miglioramento
del servizio
Fondi nel core
business
Unico referente
Previsione
consumi
Stop spesa
servizi ausiliari
La terzializzazione risulta la normale conseguenza della scelta aziendale sul tipo di
amministrazione.
L’avvento negli ultimi anni di amministratori di estrazione PRETTAMENTE FINANZIARIA,
al posto di una ESTRAZIONE TECNICO-FINANZIARIA, ha stravolto
la strategia gestionale
soprattutto dei comparti impiantistici dei servizi ausiliari.
Questo cambiamento ha fatto sì che oggi siano usuali le situazioni di depauperamento dei
programmi di manutenzione e delle figure di gestione, con
la logica ricaduta di avere
impianti in condizioni operative più stressate.
La criticità e le problematiche degli impianti
non possono essere compresi o generalmente alienati
generalmente solo entro una logica di budget di
spesa manutentiva.
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CONSIDERAZIONI DI MERCATO
PROGETTAZIONE-REALIZZAZIONE-GESTIONE-MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI DI
RAFFREDDAMENTO ED UMIDIFICAZIONE
Alcuni elementi nell’odierno scenario di mercato devono essere presi in considerazione con
maggiore attenzione rispetto ai vecchi standard di approccio:
il dlgs. 626/94 sulla sicurezza sul lavoro ha di fatto stravolto la responsabilità
progettuale – gestionale – operativa e di monitoraggio. Oggi a tutti i livelli
si deve assicurare la massima sicurezza tecnicamente praticabile;
l’autorità pubblica sarà sempre più coinvolta nell’ effettuare sempre maggiori
controlli, dovuti alla normativa vigente e in divenire sugli impatti ambientali
(rumore, scarico delle acque di spurgo, impatto atmosferico, ecc.);
i nuovi scenari nazionali ed internazionali sui costi energetici, costi di prelievo
e scarico acque obbligheranno a breve a nuovi approcci di valutazione per il
contenimento dei costi;
i risparmi energetici, di acqua e gli impatti ambientali a bassa criticità sono
elementi che saranno sempre più qualificanti per la certificazione ambientale
e di qualità;
la legislazione europea, tramite la commissione EWGLI nel luglio 2002 ha
approvato la nuova normativa di contenimento della legionella (già introdotta
in Gran Bretagna, legge L8).Questa appunterà modifiche impiantistiche,
gestionali, operative e di controllo non indifferenti.
In mancanza di una cultura in termini di TRATTAMENTO ACQUE – IMPATTI AMBIENTALI
– SICUREZZA e di una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti e delle varie ricadute,
solo una struttura specialistica che opera, non per compartimenti stagni, ma uniformemente
a 360 gradi, potrà far fronte a queste variegate richieste.
RITENIAMO CHE SIA NECESSARIO UN APPROCCIO A TUTTO TONDO,
DIVERSO DA QUELLO CHE ATTUALMENTE VIENE PRATICATO.
LA MANCANZA DI UNA CULTURA GLOBALE DEL TRATTAMENTO DELLE ACQUE
E DEI DISSERVIZI CONNESSI É UNA DELLE PRINCIPALI CAUSE DEI
PROBLEMI EVIDENZIATI.
Se molti utenti ed installatori sono passati da impianti di raffreddamento ad acqua a
impianti ad aria è anche per le problematiche che si sono riscontrate.
Queste sono conseguenti ad una gestione non corretta dei sistemi di spurgo, del
pretrattamento acque, del dosaggio prodotti chimici, nonché di una manutenzione sommaria
ed insufficiente.
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I NOSTRI INTERLOCUTORI
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Il segmento di mercato, in cui siamo inseriti e in cui vogliamo svilupparci comprende:
INDUSTRIE
FRIGORISTI
IMPIANTISTI INSTALLATORI INDUSTRIALI
SOCIETÁ DI GESTIONE IMPIANTI
UFFICI TECNICI E PROGETTAZIONE
SOCIETÁ ENGINEERING
STRUTTURE COMUNITARIE
- OSPEDALI - CLINICHE PRIVATE CASE PROTETTE
- BANCHE
- ALBERGHI E VILLAGGI TURISTICI
- CENTRI COMMERCIALI
UFFICI PUBBLICI DI CONTROLLO (Ausl, Arpa, ecc.)
LA NOSTRA CREDIBILITA'
La nostra credibilità e le nostre referenze derivano da una pratica quotidiana che ci hanno
permesso di avere conoscenze sui principi e sui limiti delle varie tecnologie.
La curiosità e la capacità di ricercare, selezionare e testare le innovazioni che questo
mercato chiede e vuole implementare.
La lungimiranza nell’aver interpretato la necessità di una strategia di approccio globale e
di un servizio gestionale completo.
L’aver collaborato e il collaborare con partners internazionali leader dei loro settori.
Tutte queste esperienze ci hanno permesso di analizzare i problemi e i conseguenti disservizi
degli impianti di raffreddamento, risalendo fino alle cause primarie dirette o indirette.
Questa è esattamente la nostra peculiarità. Difficilmente infatti un utente finale o un
dipartimento tecnico aziendale possiede tutto questo patrimonio di informazioni, ma
soprattutto, le chiavi di lettura che sono l’esperienza di chi opera giornalmente con tecnologie
diversificate e con molteplici punti di vista.
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CAUSE DI DISSERVIZIO
Se si considerano le installazioni sul territorio nazionale, sia negli impianti di raffreddamento
industriali, che di condizionamento civili, la statistica mostra un livello di gestione corretta
che non supera il 22%.
Ciò significa che il 78% di tutti gli impianti funzionanti, pur con performance diverse, opera
in condizioni operative non ottimali e quindi con tutta una serie di effetti.
Figura 1
Figura 2
L’importanza della valutazione delle problematiche sta nel fatto che queste non sono mai
fini a se stessa, ma presentano sempre delle logiche conseguenze negative.
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PROBLEMATICHE
Nell’immagine sottostante sono presentate in modo grafico le principali problematiche
gestionali che si riscontrano nei circuiti di raffreddamento.
DETERIORAMENTO E
ROTTURE DELLE PARTI
MACCHINE O IMPIANTI
IMPATTO AMBIENTALE
LEGIONELLA
FANGHI
DEPOSITI
NORME DI
SICUREZZA
CRESCITE
MICROBIOLOGICHE
INCOSTRAZIONI
SLIME E FANGHI
CORROSIONI
BIOFOULING
Concettualmente questi sono i punti nodali riguardanti le difficoltà che ruotano attorno al
funzionamento di questi impianti e che concernono l’acqua.
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EFFETTI
In modo analogo al paragrafo precedente, in questo sono presentati i principali effetti
dovuti alle problematiche gestionali precedentemente evidenziate.
AUMENTO DEI
COSTI GESTIONE
IMPATTO
AMBIENTALE
CRITICO
MINOR VITA
DEGLI IMPIANTI
PROBLEMATICHE
TECNOLOGICHE
PRODUTTIVE
RISCHIO
LEGIONELLA
MINOR SICUREZZA
OPERATIVA
MAGGIORI
CONSUMI IDRICI
ED ENERGETICI
DIFFICOLTA’
GESTIONALI E
MANUTENTIVE
MINOR SCAMBIO
TERMICO
RISCHIO FERMO
IMPIANTO
Anche per gli effetti, questi illustrati sono i punti nodali riguardanti le conseguenze coinvolte
in una errata gestione dell’acqua e degli impianti di raffreddamento.
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PRINCIPALI CAUSE DEI DISSERVIZI DEI CIRCUITI DI
RAFFREDDAMNETO
In un’analisi di questo tipo, una delle prime cose per importanza è ricercare dove e quali
possono essere gli elementi più deboli e più a rischio dell’impianto inteso come sistema.
I quattro gruppi seguenti rappresentano i comparti in cui può essere suddiviso il sistema
impianto di raffreddamento.
In base ad un’ analisi statistica effettuata su oltre 310 impianti di raffreddamento, di vario
tipo, dimensione e applicazione (industriale o civile), si è evidenziato che le principali cause
di disservizi erano così suddivise:
Grafico 1
Le stesse cause, pur con percentuali diverse, sono state evidenziate anche a carico dei
circuiti tecnologici interni dei raffreddatori a circuito chiuso.
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IMPIANTI DI PRETRATTAMENTO
Cause del disservizio
Tra le cause principali dei disservizi dovuti al pretrattamento delle acque di reintegro
abbiamo:
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SPORCAMENTO
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DIMINUZIONE
PRESSIONE
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DISTRIBUTORE
Come è stato mostrato, il 26% dei principali disservizi è dovuto al cattivo controllo e
monitoraggio dei suddetti parametri dei comparti di filtrazione, di addolcimento o di qualsiasi
altro pretrattamento dell’acqua.
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SISTEMI DI DOSAGGIO DEI CONDIZIONANTI CHIMICI
Cause del disservizio
Tra le cause principali dei disservizi dovuti al dosaggio di prodotti chimici abbiamo:
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Indipendentemente dalla tipologia dei vari condizionanti chimici, per una corretta gestione
dell’impianto, la loro efficacia è strettamente connessa all’affidabilità e alla verifica del
regolare funzionamento dei sistemi di dosaggio.
Le apparecchiature preposte a questa funzione sono la causa del 29% dei disservizi.
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SISTEMA DI SPURGO
Cause del disservizio
Tra le cause principali dei disservizi dovuti al sistema di spurgo abbiamo:
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DISPOSIZIONE
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La conoscenza dei limiti di solubilità dei vari sali e della composizione chimica dell’acqua
di reintegro è fondamentale per individuare il livello di concentrazione critica del circuito
(NC numero di concentrazione) e prevedere un idoneo regime di spurgo.
Il livello di criticità di questo sistema è pari al 33% dei disservizi.
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ELEMENTI CARATTERIZZANTI
Vengono riportati in questo paragrafo alcuni elementi caratterizzanti che condizionano a
livello gestionale gli impianti di raffreddamento e a cui può far seguito una o più condizioni
di rischio.
Questa immagine può essere considerata come il compendio di tutto quello che è stato
introdotto e illustrato finora che riguardi l’impianto di raffreddamento nel suo insieme.
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LA NOSTRA PROPOSTA
Adesso che sono stati identificati i principali aspetti delle criticità del sistema connesse
con:
TRATTAMENTO ACQUA DI REINTEGRO E DI PROCESSO
DOSAGGIO CONDIZIONANTI CHIMICI
SISTEMA DI SPURGO
LOCALIZZAZIONE IMPIANTO
PROTOCOLLI DI GESTIONE E MANUTENZIONE
CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE DELL’IMPIANTO
e abbiamo contemporaneamente verificato gli effetti più rilevanti,
IL NOSTRO GRUPPO PROPONE
una nuova strategia di approccio che sia:
PROGETTUALE
IMPIANTISTICO
GESTIONALE
MANUTENTIVO
DI CONTROLLO E MONITORAGGIO
che assicuri attraverso una
GESTIONE GLOBALE AD ALTA SICUREZZA
una serie di risultati, quali:
MINOR COSTO ENERGETICO
MINOR CONSUMO D’ACQUA
SCAMBIO TERMICO STABILE E OTTIMALE
MAGGIORE DURATA IMPIANTI
RIDUZIONE FERMO IMPIANTI
POSSIBILITÁ DI OPERARE IN REGIME DI SICUREZZA
IMPATTI AMBIENTALI NON CRITICI
RISPARMI SULLA MANUTENZIONE.
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APPROCCIO GLOBALE E SISTEMATICO
Prima dell’installazione di un impianto nuovo, la ristrutturazione di un impianto esistente
o l’adeguamento ad una nuova normativa ci sono tutta una serie di valutazioni a cascata
che anticipano la scelte finali e che definiscono il nostro approccio globale e sistematico.
VALUTAZIONI
IMPATTO AMBIENTALE
E IDONEA
LOCALIZZAZIONE
DELL’IMPIANTO
DATI DI LAVORO DELLA
MACCHINA
ACQUE DI REINTEGRO
E IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
ESISTENTI
Vanno considerati la
rumorosità, l’impatto della
corrente umida e la
destinazione delle acque
di spurgo in funzione delle
normative.
Va studiata esattamente
l’entità dell’aspetto tecnico,
(portata acqua e kcal/h da
smaltire). Va scelta una
soluzione sicura con
consumi energetici ridotti.
Va analizzato il tipo, la
qualità, e la variabilità
delle acque di reintegro
utilizzate e controllato
l’eventuale impianto di
trattamento esistente.
INDIVIDUAZIONE DI
UN TIPO DI MACCHINA
CONSONO
IDENTIFICAZIONE DEI
PRETRATTAMENTI
CONSIDERAZIONI
AMBIENTALI E
NORMATIVE
É eventualmente da
modificare il progetto o
l o c a l i z z a z i o n e
dell’impianto per operare
in regime di sicurezza.
É da individuare una scelta
di macchina idonea alle
necessità ed al bisogno
del cliente.
Va identificato anche come
gestire i consumi
energetici ed idrici.
.
É da identificare il migliore
pretrattamento delle
acque di reintegro o di
circuito, del gruppo di
spurgo automatico, dei
sistemi di dosaggio.
.
con questo intendiamo un
APPROCCIO GLOBALE E SISTEMATICO
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Questa metodologia è la logica conseguenza di una serie di esperienze:
UNA PRATICA QUOTIDIANA SUI VARI IMPIANTI
L’UTILIZZO DI VARIE TECNOLOGIE INNOVATIVE
L’UTILIZZO DI PRODOTTI CHIMICI TESTATI
L’UTILIZZO DI PROTOCOLLI GESTIONALI, MANUTENTIVI E DI
MONITORAGGIO EFFICACI
Questi sono gli aspetti vincenti per mettere in atto un modello di approccio multidisciplinare
ed interattivo, definito protocollo NO.S.CO.FO.S.: No Scale, No COrrosion, No Fouling, No
Slime.
E’ una strategia innovativa che comprende diversi aspetti:
PROGETTUALE
IMPIANTISTICO
TECNOLOGICO
GESTIONALE
OPERATIVO
e che assicura una gestione che può essere, a ragion veduta, definita di
HIGH SECURITY
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CONOSCIAMO MEGLIO L’ACQUA
Analizziamo meglio adesso quelli che sono i principali parametri analitici
e le più significative caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua.
SOLIDI SOSPESI O SEDIMENTABILI
Normalmente sono portati nel circuito come particolato atmosferico (sabbia, polvere,
insetti, polline, foglie, ecc.), ma talvolta possono essere presenti anche nelle acque di
reintegro non filtrate.
Provocano incrostazioni, depositi, occlusioni, intasamento dei filtri, corrosioni, abrasioni
e concorrono alla formazione di microrganismi e schiume.
TEMPERATURA DELL’ACQUA DI PROCESSO
La temperatura dell’acqua di processo, ma particolarmente quella di parete, rappresenta
un elemento decisivo per l’innesco, più o meno rapido e più o meno evidente, di fenomeni
corrosivi, incrostazioni e crescite microbiologiche.
pH
Esprime il grado di acidità o basicità dell’acqua ed è collegato alle caratteristiche degli
acidi, delle basi e dei sali disciolti.
0
acque acide
7
acque neutre
14
acque alcaline
Il pH è uno dei parametri base per la valutazione delle corrosioni dei materiali a contatto
con acqua o umidità (ogni metallo o lega ha dei valori di pH critici sia in ambiente acido
che alcalino), ma è anche un parametro fondamentale per i fenomeni di precipitazione
salina e di crescita microbiologica.
Il suo valore, se superiore a determinati limiti, denota che non è in atto un programma
di spurgo corretto.
CONDUCIBILITA’ ELETTRICA
Parametro che viene espresso in µS/cm (microsiemens per centimetro) ad una determinata
temperatura. Fornisce un dato relativo alla concentrazione di sostanze dissociate nell’acqua.
E’ un valore direttamente proporzionale alla salinità totale dell’acqua e si presta quindi
20
abbastanza bene ad un monitoraggio indicativo della concentrazione di tale parametro
nell’impianto. La sua misura è fortemente influenzata dalla temperatura ed è anche
direttamente proporzionale ai fenomeni corrosivi che, essendo fenomeni elettrochimici,
sono esaltati dalla conducibilità elettrica.
TDS: TOTALI SOLIDI DISCIOLTI
Si intende come somma di tutti i sali disciolti nell’acqua e si esprime in mg/litro o in ppm.
Normalmente questo valore è direttamente proporzionale alla conducibilità elettrica. Valori
elevati di TDS, o salinità totale, favoriscono l’innesco di fenomeni di incrostazione e di
corrosione.
ALCALINITÁ TOTALE O ALCALINITÁ M(metilarancio)
Rappresenta la somma di tutti i sali alcalini presenti nell’acqua quali: bicarbonato, idrati,
carbonati, fosfati alcalini e si esprime in mg/litro o ppm, come CaCO 3 .
L’aumento di alcalinità provoca: schiumeggiamenti, aumento di pH, incrostazione e
corrosioni.
SILICE SiO2
La silice proviene prevalentemente dalle acque di reintegro e si esprime in mg/litro o ppm
di SiO2.
A causa della sua resistenza chimica, se la presenza di questo ossido è elevata si possono
avere depositi e incrostazioni difficilmente rimovibili o solubilizzabili.
DUREZZA
La durezza di un’acqua esprime il contenuto di sali di calcio e magnesio che si trovano
disciolti in essa. Si esprime in mg/litro, come ppm di CaCO3 o come gradi francesi °F.
1° Francese corrisponde a 10 mg/litro o ppm di durezza espressa come CaCO3.
1° Tedesco corrisponde a 17,85 mg/litro o ppm di durezza espressa come CaCO3.
1° Inglese corrisponde a 14,3 ppm o mg/litro di durezza espressa come CaCO3.
1° Americano US corrisponde a 17,1 mg/litro o ppm di durezza espressa come CaCO3.
La presenza di durezza è la principale causa delle incrostazioni.
Essendo quindi il calcio l’elemento più critico per fenomenologie di incrostazioni, è utile
calcolare anche solo la durezza calcica che si esprime anch’essa come ppm o mg/litro di
2 +
CaCO3 o direttamente come calcio Ca.
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Relativamente alla conducibilità termica, 1 mm di calcare corrisponde alla
conducibiliità termica di uno spessore di 144 mm di acciaio al carbonio.
I principali indici utilizzati per valutare il potere incrostante o aggressivo di un’acqua sono:
l’indice di Langelier, l’indice di Ryznar , l’indice di Tillmans.
CLORURI
-
I cloruri provengono dall’acqua di reintegro e si esprimono in mg/litro o ppm di Cl.
In assenza di aggiunte prodotti a base cloro o cloruri aggiunti all’acqua o a disservizi degli addolcitori,
il loro valore nel circuito, essendo sali molto solubili, serve a rilevare il numero di concentrazione
salina definito N.C. (numero di concentrazione).
Tenori medio alti di cloruri causano corrosioni diffuse nei circuiti aumentando, più che proporzionalmente
rispetto ad altri sali, la conducibilità elettrica.
Anche gli acciai inossidabili AISI 304 mal sopportano, specialmente per temperature medio-alte,
la presenza di sensibili valori di cloruri.
FERRO
Questo elemento può essere presente già nelle acque di reintegro o derivare da processi corrosivi
in atto in seno al circuito. Si esprime in mg/litro o ppm di Fe.
I suoi depositi, come ossidi di ferro idrati, possono dar luogo a corrosioni di tipo secondario dovute
ad aerazioni differenziate e/o crescite microbiologiche.
Risulta necessario trattare le acque se vengono superati dei valori critici di concentrazione.
MANGANESE
Solitamente è presente, nelle acque che contengono ferro, con valori molto bassi (0,2-0,3 ppm).
Il manganese tende a formare patine e depositi con conseguenti corrosioni secondarie.
Come per il ferro, conviene pretrattare le acque di reintegro con un impianto di deferromanganizzazione
a biossido di manganese MnO2.
RAME E ZINCO
Si esprimono entrambi in mg/litro o ppm di Cu o Zn.
Questi elementi difficilmente sono presenti in quantità apprezzabili nelle acque di reintegro se non
si utilizzano, come approvvigionamento, acquedotti industriali.
Si deve ovviamente ritenere che la presenza nei circuiti di raffreddamento di questi elementi siano
da addebitarsi a fenomeni corrosivi in atto.
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La loro persistenza può dare origine a pericolose corrosioni secondarie di tipo elettrolitico estremamente
gravi in quanto sono di tipo localizzato.
SOSTANZE ORGANICHE
Nelle acque di reintegro è possibile che siano contenuti alcuni ppm di sostanze organiche
(es. acidi fulvici, acidi umici, ecc) derivanti da:
Apporti atmosferici (insetti, spore, foglie, pollini, ecc.);
Proliferazioni microbiologiche (alghe, batteri, funghi, muffe, ecc.);
Inquinamento da sostanze provenienti dal processo;
Sostanze organiche dei prodotti chimici utilizzati.
Si esprimono in mg/litro o ppm di KMnO4 o in mg/litro o ppm di O2 consumato.
Le sostanze organiche provocano schiumeggiamenti ma soprattutto sono il substrato ideale
per una proliferazione batterica che può dare luogo a depositi, a corrosioni e può diminuire
l’effetto di biocidi.
GAS DISCIOLTI (CO2, O2, H2S, NH3, idrocarburi,ecc.)
Questi gas provengono in parte dall’acqua di reintegro, in parte dal contatto acqua
atmosfera (una torre di raffreddamento opera praticamente come scrubber o lavatore
d’aria) e in parte da eventuali inquinamenti di processo. Si esprimono in mg/litro come
tali.
Possono essere causa di corrosioni anche importanti.
Nei circuiti a serpentino, se gli impianti non sono pressurizzati ed esiste la possibilità di
continui contatti con l’aria, si verificano sovente fenomeni corrosivi.
GRASSI ED OLI
La provenienza di oli e grassi può essere varia: infiltrazioni, perdite, inquinamento, ecc.
Si esprimono in mg/litro o ppm come tali.
La presenza di queste sostanze provoca depositi che favoriscono la proliferazione batterica,
compromettono sovente il trattamento chimico utilizzato, ma principalmente provocano
intasamenti.
NITRATI E FOSFATI
Se non sono presenti in concentrazioni medio-alte, non sono da ritenersi elementi
particolarmente problematici.
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I TRATTAMENTI DELL’ ACQUA
Possiamo a grandi linee suddividere i vari trattamenti per diverse tipologie: tipo di acqua,
tipo di meccanismo, tipo di azione.
ACQUE DI RICIRCOLO
ACQUE DI
O PROCESSO
REINTEGRO
TRATTAMENTI
FISICO - CHIMICI
TRATTAMENTI
CHIMICI
TRATTAMENTI ESTERNI
REALIZZATI CON MPIANTI
ED APPARECCHIATURE
TRATTAMENTI INTERNI
REALIZZATI MEDIANTE
DOSAGGI
-filtrazione
[filtri]
-degasazione
[degasatori]
-adsorbimento
[filtri a carbone attivo]
-chiariflocculazione – flottazione
[chiariflocculatori flottatori]
-deferromanganizzazione
[filtri deferrizzanti]
-addolcimento – decarbonatazione
[addolcitori e decarbonatatori]
-ultrafiltrazione - osmosi inversa
[impianti membrane]
-ciclonatura
[cicloni]
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-correzione alcalinità e pH
[acidi o basi]
-stabilizzazione della durezza
[antincrostanti]
-dispersione dei depositi organici ed
inorganici
[disperdenti]
-dispersione biofouling
[biodisperdenti]
-inibizione della corrosione
[inibitori catodici e anodici]
-azione batteriostatica o battericida
su vari microrganismi
[battericidi e disinfettanti]
PRINCIPALI TRATTAMENTI ESTERNI MEDIANTE MECCANISMO
FISICO CHIMICO
FILTRAZIONE
La natura dei solidi presenti nell’acqua di un circuito di raffreddamento ed in un’acqua di
reintegro è estremamente variabile per cui a seconda della loro tipologia e quantità, si
utilizzano diversi tipi di sistemi di separazione:
Filtri a cartuccia;
Filtri a quarzite;
Filtri a cestello o griglia;
Cicloni;
Filtri autopulenti.
In funzione delle problematiche che sono state illustrate è necessario che i solidi vengano
eliminati il più possibile per evitare depositi, corrosioni, coprecipitazioni e proliferazione
biologica.
ADSORBIMENTO SU CARBONE ATTIVO
Quando nelle acque sono presenti sostanze organiche che potrebbero dare luogo a corrosioni,
depositi, crescite microbiologiche o formazione di fouling organico, è necessario eliminarle
utilizzando la proprietà che hanno alcuni materiali di trattenerle .
La tecnologia prevalentemente usata è quella dell’utilizzo di filtri in pressione a carbone
attivo a medio-bassa velocità di filtrazione.
DEFERRIZZAZIONE E DEMANGANIZZAZIONE
Il ferro ed il manganese, presenti nelle acque di reintegro insieme all’ossigeno, sono
responsabili di diverse problematiche, per cui, se tali presenze superano i valori critici è
necessario eliminarli. I trattamenti classici erano quelli di una filtrazione previa ossidazione
con aria, con ipoclorito o con un altro forte ossidante.
Attualmente il sistema di filtrazione in pressione, con filtri a biossido di manganese, è la
tecnologia più affidabile.
Per quanto riguarda le acque di processo, la presenza di ferro denuncia fenomeni di
corrosione in atto non risolvibili mediante filtrazione, la quale può solo ridurre la formazione
di depositi.
In questo caso risulta più opportuno un idoneo trattamento chimico.
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CHIARIFLOCCULAZIONE O FLOTTAZIONE
Nelle acque superficiali, di acquedotti industriali e, a volte, di pozzi sono presenti sostanze
colloidali o sospensioni finissime che non possono essere eliminate con i metodi classici
di filtrazione o adsorbimento. Queste particelle o colloidi (es.: limo) vengono trattenute
sfruttando fenomeni di coagulazione e flocculazione realizzabili attraverso l’utilizzo di
prodotti chimici specifici e azioni meccaniche di sedimentazione o di filtrazione. La filtrazione
può riguardare solo le acque di reintegro all’impianto o anche tutta l’acqua di processo,
in porzioni del 10 – 15% ca. della portata principale.
Tali impianti sono piuttosto onerosi, ma sono necessari ove la presenza di questi prodotti
provocasse intasamenti, formazione di depositi, di biofilm e di fanghi estremamente critici
per i circuiti di raffreddamento.
Se non si usano tecnologie di sedimentazione ci si serve invece della flottazione che consiste
nel portare in superficie, in una vasca, tramite aria insuflata, tutti i fanghi di chiariflocculazione.
ADDOLCIMENTO SU RESINE ANIONICHE
É il trattamento più utilizzato per eliminare dall’acqua i cationi calcio e magnesio , sostituiti
dal catione sodio.
DIVERSE FORME DELLA DUREZZA CALCICA E MAGNESICA
Mg (HCO3)2
molto solubile
Ca(HCO3)2
molto solubile
NaHCO3
molto solubile
MgSO4
solubile
CaSO4
solubile
MgCl2
molto solubile
Mg(NO3)2
molto solubile
CaCl2
molto solubile
Ca(NO3)2
molto solubile
Mg(OH)2
insolubile
CaCO3
insolubile
MgCO3
insolubile
Ca(OH)2
insolubile
L’acqua da addolcire passa attraverso un
letto di resine anioniche che trattengono
calcio e magnesio rilasciando il sodio.
Dopo un certo volume di acqua trattata le
resine devono essere rigenerate con il comune
sale (NaCl).
Durante il periodo della rigenerazione l’utenza
potrà continuare a ricevere acqua addolcita
solo se viene utilizzato un impianto a due
colonne.
Queste colonne funzionano in modo alternato,
assicurando 24 ore su 24 il fabbisogno di
acqua addolcita.
Tabella 1
La capacità di scambio della resina, oltre a diminuire per usura fisica della resina stessa,
dovuta alla pressione e al passaggio dell’acqua (calo medio del 5-10% annuo) può essere
notevolmente limitata da inquinamenti dovuti a impurezze sospese, presenza di ferro e
manganese, sostanze organiche o cloro libero.
Se si sostituiscono completamente il calcio e il magnesio vi è la possibilità che le acque
possano diventare aggressive e quindi potenzialmente in grado di innescare fenomeni
corrosivi. Per questo motivo talvolta è utile mantenere un minimo di sali di calcio e magnesio
in circolo.
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Non bisogna dimenticare che il valore dei cloruri presenti nelle acque di rigenerazione delle
resine, essendo una soluzione satura, è fuori dai limiti previsti dalla normativa degli scarichi
in acque superficiali. Statisticamente, anche negli impianti serviti con addolcitore, se non
vengono effettuati controlli frequenti di funzionalità, si hanno potenziali incrostazioni a
causa di disservizi o mancanza di manutenzione.
IMPIANTI A MEMBRANA DI ULTRAFILTRAZIONE OD OSMOSI INVERSA
I trattamenti di ultrafiltrazione e osmosi inversa consentono di separare sostanze disciolte
nell’acqua anche a livello molecolare e ionico.
Entrambi i sistemi, concettualmente diversi, si basano sul passaggio dell’acqua a medio
- alta pressione attraverso speciali membrane sintetiche di porosità e struttura diversa.
Si può dire che l’ultrafiltrazione, comportandosi come un filtro, trattiene le macro molecole
(es. proteine) mentre non trattiene i sali presenti nelle acque che vengono invece eliminati
in proporzioni del 97% circa, dagli impianti ad osmosi.
Quando si è di fronte a concentrazioni saline particolarmente rilevanti (es. acque salmastre)
questa tecnologia, che oggi sostituisce la tradizionale tecnologia della demineralizzazione
su resine cationiche ed anioniche, praticamente si impone.
Non appena saranno livellati i costi delle acque di reintegro raggiungendo quei valori che
sono già in atto in alcuni paesi occidentali, queste tecnologie risulteranno particolarmente
interessanti per l’enorme risparmio delle acque.
È importante sottolineare che questi impianti permetterebbero di fatto di eliminare molte
delle problematiche che abbiamo illustrato.
Vediamo ora un confronto delle principali caratteristiche di due famiglie di membrane per
osmosi inversa: acetato di cellulosa e poliammide.
Tabella 2
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TRATTAMENTI DI DEGASAZIONE
La presenza di gas quali: anidride carbonica, idrogeno solforato, ammoniaca, metano, ecc.,
può rappresentare un fattore di rischio nella gestione degli impianti, pertanto deve essere
contenuta entro limiti non critici.
Il sistema in uso più semplice è lo strippaggio a freddo, o degasazione forzata, che viene
effettuato in torri di degasazione dove scorre in controcorrente all’acqua una corrente
d’aria all’interno di particolari corpi di riempimento.
PRINCIPALI METODI DI TRATTAMENTO DELLE IMPUREZZE TIPICHE DELL'ACQUA
La presenza di gas quali: anidride carbonica, idrogeno solforato, ammoniaca, metano, ecc.,
può rappresentare un fattore di rischio nella gestione degli impianti, pertanto deve essere
contenuta entro limiti non critici.
Il sistema in uso più semplice è lo strippaggio a freddo, o degasazione forzata, che viene
effettuato in torri di degasazione dove scorre in controcorrente all’acqua una corrente
d’aria all’interno di particolari corpi di riempimento.
Tabella 3
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SINTESI DEI PRETRATTAMENTI DELLE ACQUE DI REINTEGRO
FILTRI A QUARZITE, A CARTUCCIA O CICLONI
Eliminano la frazione presente di solidi sospesi o solidi
sedimentabili.
Non eliminano le sostanze quali limo o colloidi.
FILTRI ADSORBITORI A CARBONE ATTIVO
Per eliminare sostanze organiche, tensioattivi e
cloroderivati.
DEFERRIZZATORI DEMANGANIZZATORI
Per l’eliminazione di ferro e manganese nelle acque di
reintegro presenti in quantità critiche.
ADDOLCITORI CON RESINE
Per la eliminazione totale o parziale dei cationi calcio
e magnesio dalle acque ed eliminare quindi i principali
elementi responsabili delle incrostazioni.
CHIARIFLOCCULAZIONE O FLOTTAZIONE
Quando sono presenti nelle acque superficiali o industriali
o di pozzo, delle sostanze colloidali, microelementi,
metalli pesanti, limo alluvionale ecc., che non possono
essere eliminate da altri sistemi più semplici.
ULTRAFILTRAZIONE ED OSMOSI INVERSA
Per eliminare tutte le sostanze disciolte nelle acque
anche a livello salino e quindi per effettuare una vera
e propria dissalazione dell’acqua dove vi sia presenza
di particolari valori di salinità critica.
DEGASAZIONE ATMOSFERICA
Dove è necessario eliminare il più possibile quei gas
disciolti
che potrebbero creare nei circuiti di
raffreddamento seri problemi di corrosione.
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PRINCIPALI TRATTAMENTI INTERNI CON PRODOTTI CHIMICI
Questi trattamenti hanno lo scopo di prevenire o di correggere gli effetti indesiderati di
alcune delle caratteristiche delle acque di reintegro, di alimento o di ricircolo con l’aggiunta
di particolari condizionanti chimici.
Oggi queste tecnologie integrano sempre di più, a volte sostituendo radicalmente, il
pretrattamento esterno grazie alle particolari e specifiche proprietà dei chemicals utilizzati.
A prescindere dall’efficacia dei singoli prodotti presenti sul mercato, la validità di queste
tecniche dipende da:
CONOSCENZA DELLE
VARIE TIPOLGIE
DI PRODOTTI
CONOSCENZA DELLE
TECNOLOGIE
INNOVATIVE
CONOSCENZADELLORO
MECCANISMO
DI AZIONE
OSSERVANZA DELLE
PRESCRIZIONI D’USO
E DI DOSAGGIO
CONOSCENZA DEI
LIMITI DI
IMPIEGO E DI AZIONE
AFFIDABILITÁ DELLE
ANALISI CHIMICHE E
MICROBIOLOGICHE
AFFIDABILITÁ E
FUNZIONALITÁ DEI
SISTEMI DI DOSAGGIO
CONTROLLO ANALITICO
PERIODICO DELL’ACQUA
DEL CIRCUITO
Per correggere il pH con acidi o basi e riportarlo su
valori non critici per la metallurgia del circuito.
Questi prodotti, definiti anche antincrostanti, inibiscono
la formazione di strati di carbonato di calcio,
comunemente conosciuti come incrostazione.
Sono inibitori catodici ed anodici, che proteggono la
superficie di contatto metallo/acqua/aria. Si possono
utilizzare insieme in varie combinazioni.
Sono prodotti utilizzati per la distruzione e il successivo
controllo della crescita dei vari microrganismi, quali
batteri, alghe, spore, legionella, ecc.
Biocidi che inibiscono la proliferazione di solfobatteri,
ferrobatteri, batteri nitrificanti e denitrificanti, che
possono dare luogo a fenomeni di corrosione biologica.
Sono trattamenti complementari ai più comuni
trattamenti con antincrostanti e biocidi. Agiscono nei
confronti di tutte le sostanze non solubili in acqua
mantenendole in sospensione al fine di prevenire
depositi.
Tabella 4
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PRINCIPALI PROBLEMATICHE DEI CIRCUITI DI RAFFREDDAMENTO
INCROSTAZIONI
Le incrostazioni sono costituite da depositi, più o meno compatti a seconda della loro
composizione, stratificazione ed età, derivanti dalla precipitazione di composti salini che
non riescono più ad essere mantenuti disciolti in acqua.
Fra le incrostazioni più conosciute vi sono:
CaCO3 carbonato di calcio
Ca3(PO4)2 fosfato di calcio
Sali di magnesio
SiO2 silice
Alcuni elementi risultano determinanti per la fenomenologia delle incrostazioni:
TEMPERATURA
SINERGIA CON ALTRI
MATERIALI DISCIOLTI
O SOSPESI
CONCENTRAZIONE SALI
ALCALINITÁ
CONDIZIONI
FLUIDINAMICHE E
TERMODINAMICHE
PH DELL’ ACQUA
E’ estremamente importante nei circuiti di raffreddamento valutare la criticità del sistema
in base a tutti questi elementi. Per questo motivo può capitare che, avendo a disposizione
dati parziali, si possano fare solo delle valutazioni di massima circa la potenzialità incrostante
o corrosiva di un’acqua.
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E’ estremamente importante nei circuiti di raffreddamento valutare la criticità del sistema
in base a tutti questi elementi. Per questo motivo può capitare che avendo a disposizione
dati parziali si possano fare solo delle valutazioni di massima circa la potenzialità incrostante
o corrosiva di un’acqua.
Gli indici di LANGELIER (di saturazione) e di RYZNAR (di stabilità) consentono a priori, ma
in linea generica, di determinare la potenziale tendenza di un’acqua ad essere AGRESSIVA
o INCROSTANTE.
Come si possono tenere sotto controllo le incrostazioni negli impianti?
- Effettuando un preciso programma di spurgo in regime di sicurezza, per mantenere la
concentrazione salina entro limiti predeterminati;
- utilizzando apparecchiature quali addolcitori o in casi particolari impianti ad osmosi
inversa;
-dosando speciali prodotti chimici antincrostanti ;
- immettendo acidi per tenere condizionato il pH e l’alcalinità e mantenere quindi disciolti
i sali teoricamente più incrostanti;
- modificando gli impianti per ridurre il rischio potenziale di incrostazione.
È importante sottolineare che l’interazione dei vari sistemi può creare effetti sinergici ma
anche effetti deleteri. Non è sempre detto che vi possa essere la compatibilità delle varie
metodologie. È indispensabile sempre e comunque uno studio di fattibilità per applicare
la soluzione più idonea.
CURIOSITÁ E NOTIZIE UTILI DA RAMMENTARE SULLE INCROSTAZIONI
Alcune considerazioni sono estremamente utili per capire meglio cosa significa avere un
circuito incrostato, corroso, con presenza di alghe o bio-film.
Normalmente non si ha la possibilità di capire o di verificare l’aumento dei consumi
energetici o la diminuzione del rendimento di scambio degli impianti.
Infatti la tipologia di conduzione dell’impianto (monteore di lavoro, condizioni meteorologiche,
variazione della produzione, ecc.), essendo molto variabile, non permette confronti
chiarificatori.
Si possono allora usare dei dati fissi che sono indipendenti dal variare delle condizioni di
utilizzo.
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La tabella sottostante dà una indicazione e un raffronto dei valori di conducibilità termica
di alcune sostanze.
-2
-1
-1
Tabella 5
Grafico 2
Questi dati rivelano che:
1 mm di incrostazione di carbonato di calcio CaCO3 corrisponde, a livello di conducibilità
del calore, a
144 mm di spessore di acciaio al carbonio.
1 mm di spessore di ossido di ferro (ruggine), prodotto di corrosione, ha una conducibilità
termica che può essere paragonata a
48-54 mm di acciaio al carbonio.
Nell’elenco di sostanze considerate in tabella manca però un valore molto interessante.
Da studi effettuati a livello di scambio termico in USA, è stato riscontrato che il coefficiente
K di trasmissione del calore dei bio-film organici, a seconda della loro composizione, ha
valori che variano da 0,07 a 0,12.
Questo spiega perché anche solo una lieve patina di bio-fouling ha un effetto coibente
molto elevato:
1 mm di patina biologica o bio-fouling, a seconda della tipologia compositiva, può
corrispondere a spessori di
380-620 mm di acciaio al carbonio.
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Le figure sottostanti evidenziano alcuni interessanti aspetti che riguardano concause ed
effetti delle incrostazioni e dei depositi.
La
velocità
dell’acqua e le
c o n d i z i o n i
idrodinamiche del
circuito possono
favorire
o
sfavorire
le
incrostazioni e i
depositi.
La tipologia della
tubazione diventa
quindi un aspetto
non secondario da
tenere ben in
considerazione
ogni qualvolta si
progetti o si
modifichi un
impianto.
Figura 5
Figura 6
Figura 7
Raramente si fanno calcoli di quanto costa in termini economici avere un minor scambio
termico.
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Osservando questi grafici si intuisce invece di quanto venga sottostimata l’importanza di
avere una superficie di scambio pulita ed efficiente.
Figura 8
CORROSIONE
La corrosione è un fenomeno elettrochimico attraverso il quale il metallo che viene corroso
torna al suo stato “naturale”.
Affinché avvenga il fenomeno della corrosione deve esistere una cella di corrosione
consistente in un anodo, un catodo e un elettrolita.
Il risultato di questa cella è la corrosione (asportazione) del metallo da certe zone e la
formazione di depositi in altre (deposizione).
In generale rame, leghe di alluminio, acciai inossidabili e superfici zincate si corrodono
più lentamente rispetto all’acciaio.
Esistono molti tipi di differenti attacchi corrosivi che però vengono genericamente classificati
come:
CORROSIONE GENERALIZZATA
CORROSIONE LOCALIZZATA
CORROSIONE SELETTIVA
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PRESENZA DI O2 E CO2
QUANTITÀ E TIPOLOGIA
SALINA (TDS)
STRUTTURA
METALLOGRAFIA
NON UNIFORME
AERAZIONE
DIFFERENZIATA
CONDUCIBILITÀ
DELL'ACQUA
SORGENTI ELETTRICHE
(CORRENTI VAGANTI)
CONTATTI FRA METALLI
DIVERSI
VELOCITÀ DELL’ACQUA
PH DELL’ACQUA
TENORE DEI CLORURI
TEMPERATURA
MICRORGANISMI
(SOLFORATI,
FERROBATTERI, ECC.)
Data la grande complessità di questi fenomeni e la potenziale concomitanza di questi
fattori, non è possibile fare delle previsioni puntuali e precise sulla reale potenzialità
corrosiva di un’acqua in un sistema di raffreddamento.
La corrosione si esprime in millesimi di pollice di asportazione di materiale metallico per
anno.
Per un controllo più accurato e preventivo si possono inserire nell’impianto dei particolari
provini di corrosione (coupons di corrosione pre-pesati) che periodicamente vengono
analizzati (essiccati e pesati con bilancia gravimetrica) per riscontrare l’entità e a volte
la tipologia delle corrosioni in atto.
I fattori principali per prevenire questa fenomenologia estremamente complessa, sono la
conoscenza dei vari parametri critici intrinsechi sia all’acqua che all’impianto, le potenziali
sinergie di questi fattori e la conoscenza approfondita dei meccanismi di azione dei vari
sistemi di prevenzione quali ad esempio l’utilizzo di condizionanti chimici, anodi sacrificali,
coating, ecc.
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CURIOSITÁ E NOTIZIE UTILI SULLA CORROSIONE
La corrosione, essendo un fenomeno elettrochimico, può essere, in modo sintetico,
schematizzato da due semplici reazioni di riduzione dell’ossigeno e di ossidazione del
metallo (in questo caso il ferro).
Durante queste reazioni avvengono due passaggi di stato, l’ossigeno passa da gas disciolto
in un liquido a soluzione mentre il metallo passa da stato solido a soluzione.
Figura 9
a
b
c
Figura 10
Figura 11 a-b-c
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Come conseguenza della sinergia dei dodici fattori che possono influire sulla fenomenologia,
la corrosione risulta una problematica molto complessa e molto varia anche come tipologia.
Ci se ne rende conto studiando tutte le possibili forme e varianti (cfr fig. 10).
I DEPOSITI
I depositi sono il risultato di PRECIPITAZIONE o COPRECIPITAZIONE (precipitazione di più
prodotti organici od inorganici presenti nel circuito) di vari tipi di solidi sospesi, sostanze
organiche od inorganiche non solubili in acqua.
Essi hanno origine da più cause primarie che insieme potenziano il fenomeno:
Caratteristiche delle acqua
Fenomeni di corrosione
Particolato atmosferico e solidi sospesi
Prodotti di incrostazione
I depositi sono causa di riduzione dell’efficienza dell’impianto poiché sono in grado di
intervenire pesantemente sia sul corretto scambio termico , ma ancor più nel condizionare
e a volte impedire il flusso normale dell’acqua (frequentemente per motivazioni idrodinamiche,
come colpi d’ariete o vibrazioni, si possono verificare dei distacchi di depositi con accumulo
massiccio in prossimità di curve delle tubazioni).
Sovente i depositi che vengono definiti misti (per la presenza contemporanea di sostanze
organiche, incrostazioni, prodotti di corrosione, inquinamento atmosferico e particolato
di vario tipo) sono più dannosi delle incrostazioni calcaree coerenti, poiché sono dotati di
grande potere isolante e anche perché, essendo quindi mobili, sono capaci nel tempo di
accumularsi nelle zone a minor flusso.
La valutazione della esistenza di tali depositi si realizza con la valutazione dell’INDICE o
FATTORE DI SPORCAMENTO (definito anche FOULING FACTOR) che è una valutazione
2
molto complessa vista la necessità di disporre di non meno di 12 parametri non sempre
di facile identificabilità.
La tabella seguente mostra l’aumento dei consumi energetici in funzione del fattore di
sporcamente delle superfici di scambio e quindi dello spessore del deposito.
Questi dati sono calcolati assumendo che il deposito che sia capace di produrre una
resistenza di 2,69 Kcal/h/m.
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Per comprendere meglio questo concetto bisognerebbe approfondire l’approccio con il
concetto di FOULING.
0,0005
0,001
0,002
0,003
0,004
BIOFOULING
Per BIOFOULING si intende un accumulo in circuito di materiale ORGANICO che va ad
interessare tutte le superfici dell’impianto.
Alcuni elementi caratteristici che compongono il biofouling sono:
Limo o fango (slime)
Materiali organici naturali
Masse microbiologiche
Quali sono i principali elementi che influenzano la presenza di BIOFOULING nei circuiti di
raffreddamento e più specificatamente nelle torri di raffreddamento, condensatori evaporativi,
raffreddatori a circuito chiuso e umidificatori:
TEMPERATURA
CARATTERISTICHE
MICROBIOLOGIE
DELLE ACQUE
CRESCITA
MICROBIOLOGICA
CONDIZIONI
IDRODINAMICHE
IMPIANTO
LOCALIZZAZIONE
DEGLI IMPIANTI
PERDITE DI PRODOTTI
ORGANICI DAL
PROCESSO
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COME POSSONO ESSERE TENUTI SOTTO CONTROLLO IL FENOMENO DEL FOULING
E DEL BIOFOULING
Possono essere tenuti sotto controllo MECCANICAMENTE o CHIMICAMENTE.
Per controllo MECCANICO si deve intendere l’utilizzo di qualsiasi procedimento o tecnologia
che, usando comparti di filtrazione, pulizia meccanica nonché sistemi di lavaggio e bonifica
circuiti, eviti che queste sostanze entrino nel sistema o si muovano in esso una volta
staccatesi da tubazioni o da apparecchiature,.
Per controllo CHIMICO si intende l’utilizzo di prodotti chimici denominati disperdenti,
surfattanti, agenti bagnanti, che agiscono in modo da mantenere in sospensione tutte le
sostanze presenti che sedimentando, potrebbero dare origine a depositi organici e/o
inorganici. Queste sostanze sono poi eliminabili attraverso lo spurgo.
Culturalmente questi fenomeni erano sempre stati percepiti in netto subordine alla
problematica più evidente ed immediata delle incrostazioni.
Oggi, ben conoscendo a livello scientifico gli effetti del fouling e del biofouling, e’ necessario
invece intervenire a livello impiantistico e gestionale per minimizzare le loro pericolose
conseguenze.
CRESCITA MICROBIOLOGICA
Per crescita microbiologica si intende la crescita nei circuiti di microrganismi che possono
portare alla formazione di biofouling, corrosioni e problematiche connesse con la presenza
di legionella.
I microrganismi tipici presenti nei sistemi idrici degli impianti di raffreddamento e
umidificazione sono:
batteri
funghi
alghe
muffe
lieviti
spore
Questi microrganismi, sviluppandosi, producono una sorta di fango o limo organico (definito
anche slime) che contiene anche i prodotti del metabolismo cellulare delle varie specie.
La crescita di questi microrganismi crea un habitat ideale per la proliferazione della
legionella.
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CALORE
LUCE
PRESENZA DI
NUTRIENTI E OSSIGENO
PRESENZA DI
INQUINANTE DAL
PROCESSO
PRESENZA DI
NICCHIE DU DEPOSITO
MICRORGANISMI
DAL REINTEGRO
LUMINOSITÀ
PH DELL’ ACQUA
Questi fanghi, limo o slime possono creare o accelerare tutte le altre problematiche, per
questo motivo vanno tenuti in serie considerazione.
A livello di intervento chimico per inibire la crescita di questi microrganismi si usano diversi
tipi di biocidi (ossidanti e non ossidanti,) e biodisperdenti, ognuno dei quali ha una sua
specificità di azione.
I pacchi di scambio, per la loro conformazione strutturale, tendono, specialmente nelle
zone di saldatura dei fogli di PVC o PP, a formare delle aree preferenziali di sporcamente
che difficilmente riescono ad essere poi rimosse.
Se non si adottano dei sistemi di controllo microbiologico, dopo un lasso di tempo di 2-3
anni, sarà necessario intervenire sostituendo i pacchi con fermo impianti e costi ragguardevoli.
Figura 12
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LEGIONELLA
Una menzione ed attenzione a parte riguarda la problematica della legionella, che a livello
internazionale rappresenta una valutazione primaria dei rischi connessa con l’utilizzo di
torri di raffreddamento, condensatori evaporativi, raffreddatori a circuito chiuso nonché,
umidificatori.
La LEGIONELLOSI è un problema emergente sempre più evidente e la conferma di questo
sta nelle normative che fra il 2000 e il 2003 quasi tutti i paesi occidentali industrializzati
hanno messo a punto.
La problematica della legionellosi ha una criticità maggiore in questi ambienti:
OSPEDALI -- CASE DI RIPOSO -- CLINICHE PRIVATE -- ALBERGHI -- VILLAGGI E CENTRI
TURISTICI -- CENTRI COMMERCIALI -- VARIE STRUTTURE COMUNITARIE.
Le normative internazionali vigenti più aggiornate (esempio la legge L8 Gran Bretagna)
inseriscono questi tipi di impianti nella fascia primaria dei rischi di contaminazione.
E’ sufficiente valutare come si stanno muovendo le altre Nazioni per verificare l’importanza
di una nuova considerazione nell’approccio a questa problematica.
In Spagna, per esempio, sono state censite tutte le macchine e gli impianti presenti nel
territorio nazionale. Molte altre nazioni occidentali si stanno apprestando a fare lo stesso.
Al momento in Italia sono disponibili le LINEE GUIDA del MINISTERO SANITÀ, pubblicate
sulla G.U. 05/05/2000.
Tali linee guida contemplano una pulizia semestrale e una strategia indicativa di gestione
che di fatto è DISATTESA, dal momento che il mercato ha difficoltà ad accettare e soddisfare
le normative cogenti, come ad esempio la legge sulla sicurezza 626/94.
Figura 13
42
Una commissione Europea denominata EWGLI (European Working Group for Legionella
Infection), ispirata a standard internazionali gestionali, RHEVA-Europa ASHRAE-USA, ha
legiferato e approvato nel luglio 2002 la legge europea relativa al problema del CONTENIMENTO
DELLA LEGIONELLOSI.
La ricaduta impiantistica e manutentiva sarà molto consistente, infatti gli interventi di
ristrutturazione e adeguamento degli impianti non saranno più solo un suggerimento delle
linee guida di riferimento ma una normativa cogente, come massima sicurezza tecnicamente
praticabile, da allineare alla legge 626/94.
La ricaduta operativa permetterà dei business aggiuntivi molto interessanti:
Nuove strategie gestionali degli impianti (vedi strategia NOSCOFOS);
Possibilità di lavaggio impianti e conseguente sanificazione;
Pulizia e sanificazione almeno due volte l’anno della macchina e degli impianti;
Valutazione di impatto ambientale ed eventuale nuova localizzazione macchine;
Potenziamento e direzionamento degli separatori di gocce;
Installazione di louvers in PVC al posto di sistemi ad alette o bacini aperti;
Parziale ricirclo acqua dal pompaggio per evitare sedimentazioni nei bacini;
Scarico di fondo per pulizia totale del bacino;
Eventuale sistema antiscroscio con pacco in PVC sostenuto da telaio;
Altri interventi.
Il vero business sarà nel mettersi in comunicazione con il responsabile della sicurezza sia
dell’industria dove la macchina e’ installata , sia della struttura comunitaria che la utilizza.
Crediamo fortemente che il proporre ad un cliente un intervento globale, quale quello
offerto dalla nostra organizzazione, ovvero ristrutturazione e messa in sicurezza dell’impianto,
esecuzione dell’intervento, proposta gestionale e fornitura di prodotti, tecnologie nonchè
servizi ed accessori, possa essere particolarmente apprezzato dal mercato.
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IMPATTO AMBIENTALE
Per impatto ambientale di una torre si intendono sostanzialmente questi elementi:
Impatto ambientale di tipo architettonico
rumore
ricaduta corrente umida (fall out)
scarico dello spurgo
Oggi, sempre di più, vengono tenuti in evidenza questi aspetti che a livello progettuale
non potranno più essere trascurati, viste le pregnanti normative in tema ambientale.
Per esigenze architettoniche gli ingombri e la localizzazione rendono spesso necessario
prevedere macchine più basse e compatte.
A livello rumore esistono già precise direttive e normative (UNI, 626/94, zonizzazione
comunale) per cui nelle aree vicine alle macchine non è più accettabile una rumorosità
superiore a definiti standard fonometrici.
Anche lo spurgo dell’acqua dal momento che contiene tutto il particolato presente nell’aria,
ma anche i vari condizionanti chimici, non può, senza una previa valutazione, essere
scaricato in acque superficiali.
La corrente umida (microgocce di trascinamento e vapore) di espulsione dalla torre può
creare problemi sia a livello di apporto di umidità nelle zone di ricaduta ma ancor più per
le problematiche connesse con la contaminazione da legionella.
Figura 14
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RISPARMIO CONSUMI IDRICI
Alla luce degli aggiornamenti delle tariffe del consumo e prelievo acque, che visti i
presupposti legislativi Europei si devono a breve considerare ineludibili, il discorso del
risparmio dell’acqua di reintegro dei circuiti di raffreddamento è un problema che comincia
ad essere molto sentito.
In tabella 7 sono calcolati i consumi e gli spurghi in funzione dei numeri di concentrazione
salina (NC) con cui si vuole gestire l’impianto. Si evidenzia che la strategia gestionale
comporta fondamentali differenze di consumo acqua di reintegro.
L’ottimizzazione dei criteri di gestione, quindi del NC operativo e della tipologia di
pretrattamento o di condizionamento chimico, va valutata volta per volta in funzione di
tutte le peculiarità del circuito, delle analisi delle acque, dei costi sostenibili e delle
problematiche potenziali.
Solo chi non ha interessi commerciali legati ad una precisa
tecnologia può proporre il miglior criterio di gestione.
Un esempio può dare immediatamente la percezione dei livelli di consumo d’acqua.
Una torre evaporativa da 1.000.000 kcal/h ad un livello di scambio termico con trascinamento
ed evaporato massimo di 1830 litri/ora gestito tramite prodotti chimici per un’acqua
abbastanza critica, operando con un NC di 1,45 e lo stesso impianto gestito con addolcitori
e prodotti chimici gestito con NC 2,1 ha UNA DIFFERENZA DI CONSUMI D’ACQUA DI CIRCA
3
14.000 m anno.
Tabella 7. Legenda: NC numero di concentrazione; VS vecchi separatori; RS recenti separatori; NSM nuovi
separatori maggiorati, R Reintegro, S Spurgo.
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RISPARMIO ENERGETICO
Solitamente questo aspetto, se non assurge a valori macroscopici, vista la varietà dei
programmi di gestione e le variabili condizioni operative degli impianti, NON VIENE
QUASI MAI APPROFONDITO e si da per scontato che gli impianti consumino energia.
E’ però necessario fare alcune
considerazioni visto che il consumo è
a carico dell’utente finale e non sempre
risulta agevole individuare nella non
corretta strategia gestionale la causa
primaria di aumento della spesa
energetica.
I dati e gli studi, effettuati dal COOLING
TOWER INSTITUTE USA, sono
significativi relativamente ai cali di
rendimento, quindi all’aumento dei costi
energetici, in funzione del coefficiente
di sporcamento.
Alcuni segnali di problemi di rendimento dello scambio termico sono visibili. I più comuni
ed evidenti sono:
pellicole viscide nel condensatore;
formazione di depositi sulle superfici dell’impianto;
crescite verdastre (alghe) nella torre o nei serpentini.
È anche utile ricordare a titolo di esempio, che una torre da 500.000 kcal/h utilizza circa
3
35.000 m di aria all’ora e quindi sulle 24 ore di fatto tutto il particolato presente in
3
840.000 m di aria, operando la torre come un lavatore d’aria, tenderà ad inglobarsi nel
circuito.
Esempio: uno stabilimento avente un impianto di raffreddamento con un livello di
sporcamento (incrostazioni, pellicole organiche, crescite microbiologiche, slime inorganico)
definito MEDIO, ha costi a livello energetico di 90.000 €/anno ca.
Dopo un lavaggio chimico, una sanificazione e ripassivazione di tutto l’impianto e una
gestione improntata secondo il protocollo NOSCOFOS, ha avuto un risparmio annuo medio,
relativamente a tale consumo, di circa il 21%.
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LAVAGGI - BONIFICHE - SANIFICAZIONI
- RIDUZIONE DEGLI ONERI DI MANUTENZIONE;
- RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI;
PERCHÉ CONVIENE
UN LAVAGGIO
UNA BONIFICA
UNA SANIFICAZIONE
- RIPRISTINO CONDIZIONI OTTIMALI DI SCAMBIO TERMICO;
- RIDUZIONE DEI RISCHI DI DISSERVIZIO AGLI IMPIANTI;
- MAGGIOR RESA DEL SISTEMA;
- RIDUCE RISCHI DI FERMATA IMPIANTI E,DI CONSEGUENZA,
DELLA PRODUZIONE;
- PERMETTE DI OPERARE IN REGIME DI SICUREZZA GESTIONALE;
- AUMENTO DELLA VITA MEDI DEGLI IMPIANTI;
- NESSUN PROBLEMA DI CORROSIONE - DEPOSITI - FANGHI.
Mantenere in efficienza gli impianti è, da un punto di vista economico, un ritorno
d’investimento, anche se di difficile e complessa valutazione
SU QUALI TECNOLOGIE INTERVENIAMO
- torri di raffreddamento
- scambiatori di calore - compressori
- camice raffreddamento
- evaporatori
- condensatori
stampi
- caldaie industriali
- condensatori evaporativi
- linee piping
PER RIMUOVERE I PRODOTTI DI DEPOSITO - INCROSTAZIONI - CORROSIONE
- idrocarburi
- sostanze oleose e
grassi
- ossidi di ferro
- calcare
- ossidi di rame
- organici di varia natura
- patine microbiologiche
- film lipidici di trafilatura
- patine mistorganiche
TENENDO CONTO DELL'IMPATTO AMBIENTALE CONSEGUENTE ALLO SMALTIMENTO
DEGLI ELUATI DI LAVAGGIO, CI SIAMO ATTREZZATI PER POTER GESTIRE TALE
SMALTIMENTO CON UNA STRUTTURA CONVENZIONATA.
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n.b. I prodotti di risulta del lavaggio, bonifica o sanificazione, anche se neutralizzati
chimicamente, sono considerati rifiuti pericolosi, pertanto non possono essere scaricati
in acque pubbliche o in contesti fognari, salvo particolari autorizzazioni allo scarico.
NORMATIVE
DI RIFERIMENTO
Legge 319/79; legge 626/94; legge 494/96; Legge 22 5/02/97;
Legge 128/98; Dlgs 389 8/11/96; D. M. 145/98;
D. M. 148/98;
Direttiva CEE 91/136 – 91/689 – 94/62
Attraverso una strategia di intervento con lavaggio chimico, o bonifica o sanificazione
riusciamo ad intervenire su vari impianti e su varie problematiche.
PROBLEMATICHE E RISCHI
- Nicchie di Legionella Pneumophila
- Presenza di ossidi di corrosione,
patine organiche, incrostazioni
- Minor portate idrauliche
- Minor scambio termico
- Disincrostazioni e bonifiche
- Sanificazioni impianti e linee
tecnologiche
- Strategia noscofos antilegionella
- Bonifica e passivazione impianti nuovi
- Aumento costi gestionali
- Problemi sanitari per crescite
microbiologiche
e vecchi
- Smaltimento eluati in struttura
convenzionata
DOVE INTERVENIAMO
-
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SERVIZI PROPOSTI
Torri di raffreddamento
Condensatori evaporativi
Scambiatori di calore
Caldaie
Camicie di raffreddamento
Circuiti acqua calda
Impianti tecnologici
Umidificatori
Compressori
Vasche di stoccaggio
TECNOLOGIE
- Mix di acidi inorganici e organici inibiti
- Passivanti organici
- Sanificazione a base:
- Isotioazolinone
- Acido per acetico
- Prodotti base bromo
- Biossido di cloro
- Inibitori di corrosione
- Chelanti specifici
- Soluzioni alcaline biodisperdenti
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LA STANDARDIZZAZIONE DEI PRODOTTI TECNOLOGICI PROPOSTI
DA CE.T.S.I.R.
La nostra filosofia è dare al cliente una unica interfaccia di riferimento riguardo i circuiti
di raffreddamento.
Con questo obiettivo abbiamo raccolto tutti i dati necessari a circoscrivere completamente
il sistema “Impianto di raffreddamento” e riteniamo di poter proporre una offerta completa.
PRODOTTI
PRETRATTAMENTO ACQUE DI REINTEGRO E TRATTAMENTO ACQUE DI
PROCESSO DI VARIA PROVENIENZA:
filtri;
addolcitori;
osmosi;
filtri a carbone;
trattamento per produzione sterilizzanti tipo ClO2, ozono, UV;
chiariflocculazione;
trattamento biologico.
La fonte di approvvigionamento per il reintegro può essere acqua di pozzo, di acquedotto,
acque superficiali, di scarico o di processo industriale.
SISTEMI DI SPURGO AUTOMATICI PREMONTATI;
SISTEMI DI DOSAGGIO E CONTROLLO DEI CONDIZIONANTI CHIMICI;
QUADRI ELETTRICI DI COMANDO;
SISTEMA DI POMPAGGIO E ALIMENTO ACQUE DI REINTEGRO;
KIT DI ADEGUAMENTO PER PROBLEMATICHE DI LEGIONELLA;
PRODOTTI CHIMICI DI PROCESSO;
KIT PER CONTROLLO REMOTO IMPIANTI.
Di fatto il CE.T.S.I.R. sarà l’unico Vs. responsabile di tutta la filiera
tecnologica proposta.
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PRODOTTI GIÁ STANDARDIZZATI
FILTRI....................................................................................................................ACIFIL
FILTRI
FILTRI
FILTRI
FILTRI
A CARBONE ATTIVO AUTOMATICI;
DEFERROMANGANIZZATORI;
A QUARZITE AUTOMATICI DA 5 a 100 m3/h;
A CARTUCCIA CON CONTENITORI IN INOX.
ADDOLCITORI.......................................................................................................ACICAL
ADDOLCITORI AUTOMATICI AD UNA COLONNA (è necessario uno stoccaggio
che copra 120 minuti di richiesta dell’utenza);
ADDOLCITORI IN DUPLEX A VOLUME ALTERNATO PREMONTATI SU SKID.
STAZIONI DI DOSAGGIO..................................................................................DOSATRON
STAZIONI DI DOSAGGIO, PROPORZIONALE O TEMPORIZZATO, PER
CONDIZIONANTI CHIMICI DI PROCESSO MONTATI SU SKID METALLICO A
NORMA 626/94, CON 1 o 2 o 3 GRUPPI DI DOSAGGIO
SPURGHI AUTOMATICI........................................................................................ACISPUR
IMPIANTI DI SPURGO AUTOMATICI COMPLETAMENTE PREMONTATI SU
ARMADIO PVC.
QUADRI ELETTRICI...................................................................................ACIQUEL
QUADRI ELETTRICI DI COMANDO:
VENTILATORI
inserimento motori a 2 velocità
pompe di spruzzamento
pompe di processo
strumentazione di controllo
monitoraggio impianto (T, Pressione, pH, ecc.).
50
GRUPPI DI DOSAGGIO
In base alle problematiche evidenziate nelle gestioni si sono apportate delle modifiche per
assicurare performance più funzionali e affidabili.
Gli impianti vengono forniti completamente premontati su skid in AISI 304
pronti per essere immediatamente e correttamente utilizzati;
Tutti gli impianti sono gia concepiti a norma 626/94 sulla sicurezza, con doppio
bacino di stoccaggio reagenti ed eventuale barriera antiurto;
Sistema elettronico di sicurezza di flusso che assicura, indipendentemente dal
tipo di anomalia del sistema, un segnale di allarme che indica il mancato
dosaggio del prodotto (optional);
Pompe dosatrici estremamente affidabili con varie dotazioni per evitare tutte
le potenziali criticità tipiche dei sistemi di dosaggio.
Sono stati standardizzati gruppi da 1 o 2 o 3 unità di dosaggio. C’è la possibilità di gestione
con dosaggio proporzionale o temporizzato ed esiste anche la possibilità di portare a quadro
strumenti di controllo.
SPURGHI AUTOMATICI
In base alle principali cause di disservizio precedentemente descritte, sono state previste
soluzioni tecniche innovative in grado di minimizzare i rischi di iper o ipo concentrazione
salina negli impianti.
Conduttivimetro termocompensato con display a cristalli liquidi di elevata
affidabilità;
Sonda e portasonda speciali per evitare che le acque di processo sporchino
la sonda falsando la lettura;
Valvola di spurgo con attuatore servocomandato pneumatico o elettrico di
tipo inintasabile;
Valvola di spurgo manuale di bypass per evitare il rischio che il circuito vada
in iperconcentrazione;
Set di allarmi per varie anomalie potenziali del sistema.
Questi gruppi vengono offerti completamente premontati in armadio PVC e sono offerti
con un contatore contabilizzatore per valutare l’entità dello spurgo e quindi dell’impatto
ambientale dovuto a quest’ultimo.
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QUADRI ELETTRICI
I quadri elettrici di comando che abbiamo standardizzato possono gestire unità di
raffreddamento con 1/2/3 motori ventilatori, a una o due velocità, con sistema di inserimento
ciclico della potenza installata tramite PLC in funzione della temperatura dell’acqua di
processo. Tali quadri possono essere forniti anche per la gestione delle pompe di spruzzamento
e delle pompe di processo.
Sono possibili optional che controllano:
Temperatura acqua entrante T1;
Temperatura acqua uscente T2;
Pressione agli ugelli PU;
Pressione al serpentino P1 entrata;
Pressione al serpentino P2 uscita;
Portata del serpentino;
Portata acqua di processo;
Gestione in scambio pompe di processo.
Verranno standardizzate anche le gestioni con motori comandati da inverter.
A seconda delle esigenze del cliente possono essere apportate modifiche e varianti.
SISTEMI DI PRETRATTAMENTO ACQUE
In base alle evidenze critiche che si sono statisticamente riscontrate, sono state prese
tutta una serie di precauzioni tecnologiche.
I filtri e gli addolcitori plurivalvole sono realizzati in acciaio S235J con fondi
bombati, sfiato superiore e due passi d’uomo;
Il metallo è zincato a caldo per immersione con trattamento interno ed esterno
con fondo epossidico bicomponente e verniciatura con resina bicomponente;
Utilizzo di valvole fleck 5 cicli;
Tutte le valvole acquamatic sono trattate prima della verniciatura con zinco
a freddo;
Le valvole di scarico sono fornite di limit stop;
Piastre di fondo con filtrini in plastica per ottimizzazione flusso;
Strumenti elettronici per controllo durezza e torbidità;
Impianti possono essere forniti completamente premontati su skid in AISI
304 sia che si tratti di filtri, addolcitori o entrambi.
52
Sono stati standardizzati impianti sia a colonne singole che in duplex a volume alternato,
3
per portate fino ad un massimo di acqua di reintegro di 90 m/h.
Possono essere forniti anche dei sistemi automatici di by-pass per fare una miscelazione
di acque grezze e acque addolcite per utilizzi tecnologici particolari.
I PRODOTTI CHIMICI
Utilizziamo da sempre una tipologia di prodotti di società leader a livello internazionale,
che rappresentano, in assoluto, un contributo tecnicamente innovativo all’approccio che
viene denominato NO.S.CO.FO.S..
Prodotti antincrostanti;
Inibitori di corrosione;
Biocidi ossidanti e non ossidanti;
Biocidi specifici anticorrosione biologica;
Disperdenti;
Prodotti antilegionella;
Chelanti per pulizia in marcia;
Prodotti passivanti;
Acidi organici e inorganici inibiti con anticorrosivi;
Miscele alcaline con tensioattivi per rimozione patine organiche;
Sanitizzanti ossidanti e non ossidanti.
IMPIANTI PREMONTATI SU SKID METALLICI
Gli impianti di raffreddamento di media potenzialità possono essere forniti su skid metallici
comprendenti tutti i componenti richiesti completamente premontati.
Nell’impianto sono presenti una flangia di entrata, una di uscita per le utenze e una flangia
di prelievo acqua di reintegro per la torre di raffreddamento, condensatore evaporativo o
raffreddatore a circuito chiuso che sia.
Componenti
Unità pretrattamento acqua;
Unità di dosaggio chemicals;
Impianto di spurgo automatico;
Quadro elettrico;
Gruppo pompe di processo;
Torre di raffreddamento.
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SE LA LOCALIZZAZIONE LO PERMETTE, AVERE GLI IMPIANTI COMPLETAMENTE
PREMONTATI SIGNIFICA AVERE COSTI DI INSTALLAZIONE INFERIORI, FACILITÀ DI
AVVIAMENTO, IMPIANTO PRECOLLAUDATO E OTTIMIZZAZIONE IMPIANTISTICA.
STANDARDIZZAZIONE IN VIA DI DEFINIZIONE
Il prossimo passo sarà il prosieguo dell’azione di standardizzazione per tutte la componentistica
che può essere utilizzata e richiesta quale:
Filtri di processo autolavanti;
Filtri speciali a gravità per alte portate;
Cicloni per trattamento acqua di reintegro e di processo;
Impianti ad osmosi inversa;
Impianti produzione, distribuzione e controllo biossido di cloro per gestione
antilegionella negli impianti di raffreddamento;
Kit di adeguamento impianto antilegionella;
Gruppi di pompaggio per impianto di processo con relativo quadro elettrico
di comando;
Gruppi di controllo strumentale delle acque di torre;
Gruppo di strumentazione per gestione con controllo remoto.
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I NOSTRI CONTROLLI STANDARD NEI CONTRATTI DI
GESTIONE E MONITORAGGIO
ANALITICO
CIRCUITI CHIUSI
SISTEMI APERTI
- Analisi chimico-fisiche e microbiologiche - Analisi chimico-fisiche e microbiologiche
dell’acqua di spruzzamento e acqua di dell’acqua di torre;
processo;
- Analisi dei condizionanti chimici
- Controllo coupons di corrosione.
- Analisi dei condizionanti chimici;
- Eventuale controllo dei sistemi di
filtrazione o cicloni presenti.
MECCANICO
TORRI DI RAFFREDDAMENTO, CONDENSATORI EVAPORATORI,
REFFREDDATORI A CIRCUITO CHIUSO, GRUPPI DI POMPAGGIO
- ritensionamento cinghie;
- controllo vibrazioni alberi o macchina;
- ispezione serpentini o pacchi alveolari;
- ispezione bacino acqua;
- pulizia sonde di livello;
- pulizia resistenze di bacino;
- pulizia filtro di bacino;
- controllo valvola galleggiante;
- controllo cuscinetti e lubrificazioni;
- controllo degli ugelli spruzzatori;
- controllo stato metallurgia e verniciatura;
- controllo ventole e filtranti;
- controllo pompa di spruzzamento;
- controllo pompe di processo;
- controllo impurità dei ventilatori;
- controllo separatori di goccia;
- controllo louvers.
GESTIONALE
IMPIANTI PRETRATTAMENTO ACQUE
- Controllo periodico dell’efficienza degli
impianti e pretrattamento acque e
manutenzione preventiva;
- Eventuale pulizia e controllo dei filtri di
processo.
IMPIANTO DI SPURGO AUTOMATICO
- Controllo delle portate di spurgo e del
consumo d’acqua;
- Manutenzione e pulizia delle sonde
strumentali;
- Ritaratura strumenti;
- Controllo valvola di spurgo.
STAZIONE DI DOSAGGIO CHEMICALS
- Controllo livello chemicals;
- Controllo dosaggio;
- Manutenzione iniettori e testata pompa
dosatrice;
- Taratura pompa dosatrice.
QUADRO ELETTRICO E STRUMENTAZIONE
- Verifica consumi energetici, pressioni e
temperature;
- Manutenzione delle sonde;
- Manutenzione ordinaria e preventiva.
55
PRODOTTI E TECNOLOGIE
Voi ci mettete l’acqua e la torre…al resto pensiamo noi!
STRUMENTAZIONE DI
CONTROLLO
SPURGO
AUTOMATICO
QUADRI
ELETTRICI DI
COMANDO
IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
ACQUA DI
PROCESSO E
RICIRCLO
GRUPPI DI
POMPAGGIO
PRETRATTAMETO
ACQUE DI
REINTEGRO
STAZIONE DI
DOSAGGIO
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IMPIANTI DI
RAFFREDDAMENTO
COMPLETAMENTE
PREMONTATI
SERVIZI E CONSULENZE
Voi ci mettete l’acqua e la torre…al resto pensiamo noi!
PROBLEMATICA
LEGIONELLA E
KIT DI
MODIFICA
IMPIANTI
LAVAGGI E SANIFICAZIONI
IMPIANTI
CONSULENZE
TECNICHE
ANALISI DI
IMPATTO
AMBIENTALE
FORNITURA E
GESTIONE DI
PRODOTTI
CHIMICI
CONTRATTI DI
MANUTENZIONE, SERVIZI
DI MONTAGGIO
RICAMBI ORIGINALI
EVAPCO
ANALISI CHIMICHE E
MICROBIOLOGICHE
ACQUE
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