Riciclo delle acque di raffreddamento
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Riciclo delle acque di raffreddamento
www.tecnologiepulite.it La promozione di tecniche per lo sviluppo sostenibile in Emilia-Romagna a cura di Schede descrittive delle opzioni di miglioramento Riciclo delle acque di raffreddamento Descrizione Nelle fonderie di metalli non ferrosi possono esservi diverse necessità di raffreddamento quali: • il raffreddamento dei circuiti idraulici delle centraline che regolano il funzionamento di alcuni impianti; • il raffreddamento dei getti a valle del trattamento termico. Durante la fase di raffreddamento l’acqua utilizzata si riscalda sottraendo calore all’elemento che deve essere raffreddato. Per poter essere nuovamente utilizzata allo scopo, ovvero per implementare un sistema chiuso di raffreddamento, occorre dotarsi di dispositivi in grado di riportare l’acqua utilizzata in condizioni idonee a poter sottrarre nuovamente calore in maniera efficace. Possono essere applicati allo scopo: • torri di raffreddamento; • gruppi frigoriferi; • recuperatori di calore. Nelle torri di raffreddamento l’evaporazione di una piccola parte dell’acqua in circolo permette di allontanare una grande quantità del calore presente nell’acqua trattata (la massa di acqua da raffreddare cede l’energia termica necessaria per provocare la formazione del vapore acqueo che viene disperso). Durante l’evaporazione si produce un fenomeno di concentrazione dei sali e delle altre sostanze presenti nell’acqua che rende necessario un periodico spurgo e reintegro con acqua fresca (comunque richiesta anche per compensare la quantità persa per evaporazione). In funzione della composizione dell’acqua può essere necessario anche un trattamento supplementare (consistente nel dosaggio di specifici additivi quali inibitori di cristallizzazione, inibitori di corrosione, biocidi, ecc. e nel preliminare addolcimento delle acque) delle acque immesse nel circuito di raffreddamento in aggiunta allo spurgo per evitare fenomeni di corrosione, crescita batterica o altro causate dalle sostanze che si concentrano nel circuito. In alternativa alle torri evaporative possono essere impiegati gruppi frigoriferi che cedono frigorie ad un ulteriore fluido contenuto in un circuito chiuso che, tramite appositi scambiatori di calore, va a raffreddare l’acqua che deve essere recuperata. Il fluido refrigerante usato viene quindi nuovamente raffreddato nei gruppi frigoriferi (ove le frigorie sono generate con cicli di compressione-espansione di appositi gas). Un’ulteriore soluzione può essere quella di far passare l’acqua di raffreddamento usata all’interno di scambiatori di calore adibiti a funzioni di recupero energetico: utilizzando un fluido (aria, acqua o altro) a temperatura inferiore rispetto a quella dell’acqua di raffreddamento da trattare si ottiene un passaggio del contenuto termico dall’acqua di raffreddamento (che quindi ritorna a livelli di temperatura che ne consentono il riutilizzo in un nuovo ciclo) al fluido utilizzato (che può essere quindi impiegato per funzioni di riscaldamento). Il sistema di scambio termico deve essere dimensionato in funzione della temperatura dell’acqua da trattare e della temperatura che si deve raggiungere al termine del trattamento. Vantaggi ambientali Il riciclo delle acque di raffreddamento permette di contenere il consumo di risorsa idrica, oltre ad evitare lo scarico di reflui ad elevata temperatura che possono alterare gli ecosistemi (in caso di scarico in acque superficiali). L’eventuale adozione di sistemi di scambio termico per il recupero del contenuto energetico delle acque reflue utilizzate per raffreddamento consente inoltre di ridurre i consumi energetici complessivi. Campo d’applicazione Tutti i reflui derivanti da processi di raffreddamento. 1