Rivisitazione della fiaba dei fratelli Grimm, dal punto

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Rivisitazione della fiaba dei fratelli Grimm, dal punto
Recensioni cinema e film | Persinsala.it
Lorenzo
Bianchi
30 marzo 2012
Rivisitazione della fiaba dei fratelli Grimm, dal punto di vista della
strega cattiva.
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Ed ecco un altro tassello. Tim Burton ha fatto da pionere con Alice in
Wonderland, seguito a ruota dal pessimo Cappuccetto rosso sangue
di Catherine Hardwicke, anzh’essa apripista, purtroppo della Twilight
Saga cinematografica. Un altro tassello alla serie di remake, più o meno
gotici, sulle fiabe, e questa volta il film in questione è la trasposizione live
action di quello che fu l’esordio dei lungometraggi animati di Walt Disney:
Biancaneve e i sette nani.
La strega cattiva (Julia Roberts) dopo la misteriosa scomparsa del re,
relega la figliastra Biancaneve (Lily Collins) in una grotta. A palazzo arriva
un principe (Armie Hammer) e sembra che tra lui e la giovane ragazza
possa nascere l’amore. La regina, gelosa, chiede che Biancaneve venga
uccisa, ma la fanciulla è solo abbandonata nel bosco, salvata da 7 piccoli
ladruncoli…
“Specchio, specchio delle mie brame…” e la frase non ha mai fine. Lo
specchio in questione è una sorta di Ritratto di Dorian Gray in cui la regina
ha rinchiuso la sua anima, è il suo doppio, che semplicemente la avvisa
che a breve potrebbe doverle dire che non è lei la più bella. In merito, è
notevole la scelta registica di un mondo parallelo, di uno specchio come
passaggio nell’altra dimensione ribaltata, dove la strega può creare
incantesimi e domandare sortilegi alla sua anima malvagia. Non è un caso
se la strega è la narratrice, ed infatti il titolo italiano in tal senso è
forviante – Mirror Mirror è il titolo originale – in quanto è la regina la
protagonista, o quantomeno colei che ruba la scena a tutti. E il merito,
oltre ad una sceneggiatura quasi reginocentrica, è di una Julia Roberts in
grande spolvero: acida, autoironica, cinica e divertente, che molto ricorda
la Bonham Carter/Regina Rossa di Alice in Wonderland. Certo, non si
può negare che Lily Collins, con la sua pelle candida e i suoi capelli
perfettamente neri, renda alla perfezione l’ingenuità di una ragazza che ha
vissuto per lunghissimi anni a palazzo, rinchiusa, e che spinta dal puro
desiderio di giustizia si trasforma in una sorta di Robin Hood al femminile –
accompagnando i 7 meravigliosi e pittoreschi nanetti – e poi in una
paladina in grado di sconfiggere la regina cattiva. Interpretazioni a parte,
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per cui non va dimenticato Armie Hammer – buffo e impacciato principe,
tutto il contrario di quel che ci si aspetta nelle fiabe –, è il tono generale
del film ad essere piacevole e spensierato. Biancaneve è una pellicola
fiabesca che ribalta i canoni classici in cui la Disney l’aveva rinchiusa,
dando una rilettura nuova – anche se a tratti molto semplicistica e dalla
risata scontata – della favola dei fratelli Grimm. Di fatto si tratta di un film
per famiglie, una pellicola piacevole e spensierata, dove il divertimento è
assicurato. Non aspettatevi la storia classica o ne resterete delusi, e anche
la mela arriverà nel momento meno atteso, per un film dove solo i titoli di
coda varrebbero il prezzo del biglietto.
Aspettiamo la risposta della versione in arrivo a luglio, Biancaneve e il
Cacciatore, dove, con tutto il rispetto, sembra già possibile notare un
errore di valutazione nei canoni di bellezza dello specchio…
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Titolo: Biancaneve
Regista: Tarsem Singh Dhand War
Attori principali: Julia Roberts, Lily Collins, Armie Hammer, Nathan Lane, Sean Bean, Jordan Prentice,
Mark Povinelli, Joe Gnoffo, Dandy Woodburn, Sebastian Saraceno, Martin Klebba, Ronald Lee Clarck
Genere: commedia
Durata: 110min
Anno: 2012
Produttore: Bernie Goldmann, Ryan Kavanaugh, Brett Ratner
Produttore esecutivo: Tucker Tooley, Kevin Misher, Jeff Waxman, Robbie Brenner, Jamie Marshall, Jason
Colbeck, Tommy Turtle, Josh Pate, John Cheng
Casa di produzione: Relativity Media
Distribuzione: 01 Distribution
Fotografia: Brendan Galvin
Musiche: Alan Menken
Montaggio: Nick Moore, Robert Duffy
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