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ESERCITAZIONE
Autore
Heinrich Böll
(1917-1985)
Opera
in Il nano e la
bambola (1963)
Edizione
Einaudi, Torino 2004
Traduzione ITALO ALIGHIERO
CHIUSANO
TAGS
racconto
lavoro
società
Heinrich Böll
Aneddoto con effetto deprimente
sulla morale del lavoro
RACCONTO
COMPLETO
Ti proponiamo un breve racconto di Heinrich
Böll, uno dei maggiori scrittori tedeschi del secondo
dopoguerra, premio Nobel per la letteratura nel
1972.
Attraverso questa storia lo scrittore ironizza
con garbo quasi malinconico sulla smania di
produrre e accumulare denaro, tipica della società
in cui viviamo.
E Frederick Morgan, L’allegro
pescatore (Collezione privata).
La storia presenta due personaggi contrapposti: da una
parte un placido pescatore,
che sonnecchia al sole davanti a un mare meraviglioso, dall’altra un turista, nervoso e irrequieto, impegnato a scattare fotografie.
In un porto della costa occidentale europea un uomo vestito poveramente se ne sta sdraiato nella sua barca da pesca e sonnecchia. Un turista vestito con eleganza sta appunto mettendo una nuova pellicola a colori nella sua macchina fotografica per fotografare quella scena idillica:1
cielo azzurro, mare verde con pacifiche, candide creste di spuma, barca 5
nera, berretto da pescatore rosso. Clic. Ancora una volta: clic, e siccome
non c’è due senza tre, ed è sempre meglio essere sicuri, una terza volta:
clic. Quel rumore secco, quasi ostile2 sveglia il pescatore mezzo addormentato, che si drizza pieno di sonno, cerca – pieno di sonno – il suo
pacchetto di sigarette, ma prima di averlo trovato lo zelante3 turista glie- 10
ne mette già un altro sotto il naso, gli ha infilato una sigaretta non proprio
in bocca ma tra le dita, e un quarto clic, quello dell’accendino, conchiude4 quella sollecita5 cortesia. Quell’eccedenza quasi impercettibile, assolutamente indimostrabile di scattante cortesia ha provocato un irritato
imbarazzo che il turista – il quale conosce la lingua locale – cerca di su- 15
perare entrando in conversazione.
«Oggi lei farà una buona pesca».
Il pescatore scuote la testa.
«Perché? Non uscirà al largo?»
Il pescatore scuote la testa; crescente nervosismo del turista. Deve star- 20
gli proprio a cuore il bene di quell’uomo poveramente vestito, e certo lo
tormenta il pensiero di quell’occasione perduta.
«Oh, lei non si sente bene?»
1. idillica: ambientata nella
quiete della natura.
2. quasi ostile: lo scatto della
macchina fotografica sem-
Il laboratorio del lettore
© 2010 Principato
bra quasi un gesto aggressivo nei confronti del pescatore che sonnecchia.
3. zelante: premuroso.
4. conchiude: conclude.
5. sollecita: pronta, rapida.
Comprendere la vicenda nei suoi elementi essenziali
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E Henry Scott Tuke
(1858-1929), Il pescatore
(Collezione privata).
6. maccarelli: specie di pesce
azzurro, detti anche sgombri.
Il turista cerca di convincere il pescatore a intensificare la sua attività, in modo da
trasformarla in un affare altamente produttivo.
Il laboratorio del lettore
Finalmente il pescatore passa dal linguaggio dei segni alla parola articolata. «Mi sento benone», dice. «Non mi sono mai sentito meglio». Si al- 25
za, si stira come per far vedere l’atleticità del suo fisico. «Mi sento una
cannonata».
Il volto del turista assume un’espressione sempre più infelice, non può
più reprimere la domanda che, per così dire, minaccia di fargli scoppiare il cuore: «Ma allora perché non esce al largo?»
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La risposta arriva subito, asciutta. «Perché l’ho già fatto stamattina».
«È stata una buona pesca?»
«Talmente buona che non ho bisogno di uscire un’altra volta, ho preso quattro aragoste, quasi due dozzine di maccarelli...».6
Il pescatore, finalmente sveglio, ora si scioglie e dà qualche rassicu- 35
rante pacca sulla spalla al turista. La sua faccia preoccupata gli sembra
l’espressione di un’analisi magari fuori posto ma commovente.
«Ne ho persino abbastanza per domani e dopodomani», dice per sollevare l’animo dello straniero. «Fuma una delle mie sigarette?»
«Sì, grazie».
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I due mettono in bocca le sigarette, un quinto clic, lo straniero si siede scotendo la testa sul bordo della barca, mette da parte l’apparecchio fotografico perché adesso gli servono tutte e due le mani per dare forza al suo discorso.
«lo non voglio immischiarmi nei suoi affari privati» , dice «ma immagini di uscire al largo, oggi, una seconda, una terza, magari una quarta 45
volta e di pescare tre, quattro, cinque, forse addirittura dieci dozzine di maccarelli... se lo immagini un po’».
Il pescatore annuisce.
«Faccia conto», continua il turista, «che non solo oggi, ma domani,
dopodomani, in ogni giorno favorevole lei esca al largo due, tre, magari quat- 50
tro volte... lo sa che cosa succederebbe?»
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Comprendere la vicenda nei suoi elementi essenziali
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Al monologo del turista, quasi un fiume di parole, si contrappone il silenzio del pescatore, al quale però spetterà l’ultima illuminante battuta.
Il turista si rende tristemente conto che il pescatore, povero com’è, possiede quella
serenità e quella libertà che
lui si era vanamente illuso si
potesse raggiungere solo attraverso una ricchezza accumulata freneticamente.
Il pescatore scuote la testa.
« In un anno al massimo lei potrebbe comprarsi un motore , entro due
anni una seconda barca, fra tre o quattro anni lei potrebbe forse avere un
piccolo cutter,7 con le due barche o il cutter lei naturalmente peschereb- 55
be molto di più. Un bel giorno lei avrebbe due cutter, e allora...» L’entusiasmo gli strozza la voce per qualche istante. «Allora lei si costruirebbe
una piccola cella frigorifera, magari un affumicatoio, più tardi una fabbrica di pesce in salamoia, andrebbe in giro nel suo elicottero personale,
scoprirebbe dall’alto le schiere di pesci e lo comunicherebbe via radio ai 60
suoi cutter. Potrebbe acquistare il diritto alla pesca del salmone, aprire
un ristorante specializzato in pesce, esportare direttamente a Parigi, senza intermediari, le aragoste; e poi...» Ancora una volta l’entusiasmo impedisce
allo straniero di parlare. Scotendo il capo, afflitto8 nel profondo del cuore, avendo già quasi perso il piacere delle vacanze, guarda le onde che 65
avanzano dolcemente e dove è tutto un allegro guizzare di pesci non pescati.
«E poi», dice, ma ancora una volta l’eccitazione lo rende muto. Il pescatore gli batte sulla schiena come a un bambino a cui sia andato un boc70
cone di traverso.
«Che cosa?» gli chiede sottovoce.
«E poi», dice lo straniero con un entusiasmo estatico,9 «lei potrebbe starsene in santa pace qui nel porto, sonnecchiare al sole... e contemplare
questo mare stupendo».
«Ma questo lo faccio già», dice il pescatore, «me ne sto in santa pace 75
qui nel porto e sonnecchio, è solo il suo clic che mi ha disturbato».
Il turista così ammaestrato10 se ne andò via pensoso , perché tempo fa
anche lui aveva creduto di lavorare per non dover più lavorare un giorno,
e in lui non restava traccia di compassione per quel pescatore povera80
mente vestito, solo un poco d’invidia.
F Un dipinto
di Mark Lague.
7. cutter: tipo di imbarcazione
a vela.
8. afflitto: profondamente adIl laboratorio del lettore
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dolorato (per l’occasione
sprecata).
9. estatico: rapito, come se il
personaggio fosse caduto in
estasi.
10. ammaestrato: istruito.
Comprendere la vicenda nei suoi elementi essenziali
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Attività
La storia
1 Il racconto Aneddoto con effetto deprimente sulla morale del lavoro è un testo letterario, frutto della fantasia dello scrittore.
a. Spiega il significato del titolo: perché la storia narrata ha un effetto “deprimente” sul lavoro, inteso come smania di produrre e accumulare denaro,
tipica della nostra società?
L’autore
e il narratore
2 Chi è l’autore del racconto?
3 La vicenda è narrata in terza persona: il narratore non fa parte della storia ma
racconta e commenta vicende a cui non ha direttamente partecipato. Il narratore è dunque: l interno
l esterno
Gli elementi di base
della storia
CHI?
DOVE?
QUANDO?
CHE COSA?
PERCHÈ?
Il laboratorio del lettore
4 Identifica gli elementi di base della storia.
a. Nel racconto sono presenti due personaggi contrapposti, il pescatore e il
turista: attribuisci correttamente all’uno o all’altro la filosofia di vita qui
succintamente delineata.
1
Esprime una concezione nevrotica del lavoro, che diventa fine a se
stesso, stritolando l’uomo in un meccanismo dal quale egli è dominato e
privato persino della libertà di godersi un giorno di sole.
2
Esprime un atteggiamento sereno e distaccato, soddisfatto di una vita
occupata solo in parte del lavoro.
b. L’azione è ambientata in un porto: in quale luogo geografico?
l Nord dei Caraibi
l Costa occidentale dell’Europa
l Sudafrica
c. Secondo te, quanto tempo dura la storia narrata? È un tempo breve o
lungo?
l Meno di un’ora
l Un pomeriggio
l Una giornata
d. Individua nel testo i termini e le espressioni che descrivono i comportamenti e gli stati d’animo del turista. Delinea quindi con le tue parole un ritratto del personaggio.
e. Indica quattro o cinque elementi di contrasto fra l’atteggiamento del turista
e quello del pescatore. Spiega quindi: che cosa rappresentano i due personaggi? Secondo te quale messaggio intende comunicare l’autore attraverso
il contrasto tra i due?
© 2010 Principato
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