Laboratorio 3 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
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Laboratorio 3 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
LABORATORIO DI TIROCINIO 3 CONTESTI ORGANIZZATIVI DEL LAVORO SOCIALE Organizzazione e contesti organizzativi Unical – 15 Ottobre 2015 Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Programma della giornata - Presentazione laboratorio (5 minuti) Interazione iniziale di apertura lavori (10minuti) Approfondimento teorico: «Organizzazione e contesti organizzativi» (40 minuti) Pausa (15 minuti) Lavori di gruppo (30 minuti) Restituzione e conclusione (20 minuti) Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Presentazione laboratorio Finalità Sostenere la conoscenza e l’apprendimento dei contesti organizzativi del lavoro sociale Conoscenza/abilità Il laboratorio verterà su 2 livelli conoscitivi e di acquisizione di abilità: 1. Favorire la conoscenza dei contesti organizzativi dei servizi sociali 2. Favorire la conoscenza relativa all’apprendimento organizzativo L’idea è quella di far comprendere allo studente, nell’evolversi del percorso, che esistono 2 importanti dimensioni dell’organizzazione: la prima di tipo formale, caratterizzata da norme, modelli, perseguimento di scopi ben definiti, ecc.; la seconda di tipo informale che si caratterizza dall’interazione tra i soggetti e i differenti sistemi circostanti e da ciò che da queste interazioni scaturiscono in termini di nuovi apprendimenti. Programmi/contenuti Il programma seguirà in linea generale la seguente strutturazione: 1. Che cos’è un’organizzazione e cosa i contesti organizzativi 2. I servizi sociali come organizzazione 3. La rete dei servizi sociali 4. Lavoro degli Assistenti Sociali nei contesti organizzativi 5. Le organizzazioni che apprendono (dentro le mura organizzative) 6. L’apprendimento nelle comunità di pratiche e nei sistemi di attività (fuori le mura organizzative) Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Metodi didattici Lezioni teoriche, esercitazioni, , lavori di gruppo, role-play e simulazioni Testi/bibliografia - F. Franzoni, M. Anconelli, La rete dei servizi alla persona. Dalla normativa all’organizzazione, Carocci Faber, Roma, 2003 - S. Gherardi, D. Nicolini, Apprendimento e conoscenza nelle organizzazioni, Carocci, Roma, 2004 - Eventuali dispense o altro materiale utile (VEDI LINEE GUIDA) Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi 1. Che cosa è un’organizzazione ? 2. Cosa sono i contesti organizzativi? (10 minuti interazione ) Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi La parola organizzazione deriva dal termine greco «organon» = strumento Ogni gruppo sociale si dota di «strumenti» per perseguire degli scopi Ogni «strumento» si diversifica ed è specifico (es: istituzionale, scientifico, produttivo, ecc.) Dunque, non esiste un gruppo sociale che non sia caratterizzato da un’organizzazione specifica Fonte: D. callini, «Organizzazioni allo specchio», I Saggi del Tempo Editore, Faenza, 2010 Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Dove esiste un sistema sociale (a anche economico) che persegue degli scopi, di fatto esiste sempre una configurazione organizzativa, cioè l’insieme dei mezzi per il raggiungimento dei fini/scopi. Pertanto: L’organizzazione può essere considerata un costrutto sociale costruito da soggetti che determinano delle regole perché la stessa organizzazione possa perseguire gli scopi attesi Fonte: D. Callini, «Organizzazioni allo specchio», I Saggi del Tempo Editore, Faenza, 2010 Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Perché nasce l’organizzazione? Per ridurre le insicurezze dell’uomo Per ridurre incertezze e imprevedibilità del futuro Per perseguire obiettivi che da solo non riuscirebbe a perseguire Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Con il termine organizzazione si rappresenta spesso anche l’idea di appartenenza. Dunque non solo scopi, ma si parla di organizzazione per «sopravvivere» a un determinato ambiente. L’organizzazione determina dei CONFINI che consentono di differenziare il «noi» dal «loro». Questo genera: alleanze tra gli attori che porta a processi di identificazione e dunque Ci si mette insieme per interessi comuni Esempio: organizzazioni mafiose, organizzazioni sportive, culturali, ecc.; Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Interesse comune Produce CONSENSO («contratto» tra i membri) Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Se a causa di eventi particolari, interni e/o esterni, i benefici e/o interessi comuni vengono meno Organizzazione va in crisi La sopravvivenza di ogni organizzazione dunque sta alla sua capacità di saper «ascoltare, anticipare, governare i cambiamenti» Fonte: D. callini, «Organizzazioni allo specchio», I Saggi del Tempo Editore, Faenza, 2010 Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi In tutte le organizzazioni esistono 2 Dimensioni FORMALE organizzazione «di fatto», quella fatta di norme, modelli, sistemi operativi, ecc. INFORMALE fa riferimento alle norme di comportamento, alle interazioni tra i mondi vitali, all’interazione tra soggetti Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Rispetto al passato oggi i «mondi vitali» sono tenuti ben presenti dalle scienze organizzative. Inizialmente Logos vs Pathos (mondo della mente, dell’organizzativo vs mondo delle emozioni, dell’intangibile) Oggi diventano strategiche per il funzionamento dell’organizzazione specie in periodo di grandi mutamenti. Fonte: D. Callini, «Organizzazioni allo specchio», I Saggi del Tempo Editore, Faenza, 2010 Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Gli elementi di un'organizzazione Attori: persone, animali o cose; si suddividono in staff e line a seconda del ruolo che ricoprono; Struttura sociale rappresentano gli elementi che regolano i processi sociali; ◦ verticale con un unico responsabile della relazione con l'esterno; ◦ orizzontale dove esiste una coresponsabiità interna; Tecnologie: insieme di mezzi e risorse che consentono la trasformazione degli input in output; Fine (mission): rappresentazione degli obiettivi prefissati; Ambiente (setting): il contesto in cui l'organizzazione svolge la sua attività e anche l’insieme di elementi esterni che a loro volta condizionano l’organizzazione. Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi L’organizzazione viene vista come un sistema aperto formato da elementi interdipendenti e che ha un continuo scambio di informazioni tra entrata e uscita con un ambiente dinamico (contesto) a cui il sistema organizzativo deve continuamente adattarsi L’intervento dell’assistente sociale è stato definito come processo di aiuto messo in atto da un professionista collocato nel contesto di un sistema organizzato di servizi Fonte: A. Campanini, L’intervento sistemico. Un modello operativo per il servizio sociale, Carocci Faber , Roma, 2002 Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Importante il ruolo dell’assistente sociale visto come soggetto attivo che co-costruisce la realtà organizzativa con i suoi interventi I ruoli si diversificano a secondo dei differenti contesti in cui il ruolo è agito Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Contesto rappresenta una parola chiave per il servizio sociale. E’ intercambiabile rispetto ai termini ambiente e territorio oppure usato come aggettivazione: c. lavorativo, c. familiare, c. ambientale, c. organizzativo ecc.. (Fonte: vedi Nuovo dizionario di servizio sociale) Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi L’assistente sociale il primo problema che deve porsi è quello di conoscere il contesto in cui opera. Deve essere capace di osservarlo, ricevere input, elaborarli e ritrasformarli in output. Output che a loro volta contribuiscono a mutare l’ambiente Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Contesto Familiare Territoriale Normativo Sociale Organizzativo Istituzionale ecc. Il «contesto» nelle sue varie accezioni è stato molto studiato. A noi interessa particolarmente l’idea dell’interazione tra persona e ambiente/contesto, alla circolarità della relazione, oltre che i «contesti organizzativi» di fatto Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Esempi: Contesto Territoriale: relativo al territorio , campo politico-amministrativo (quartiere, territorio urbano, ) Es. nei progetti viene richiesta «descrizione di contesto» Contesto Familiare: famiglia e suoi membri e primo contesto di sviluppo e di crescita di un individuo Contesto Sociale: L'insieme dei valori, credenze, opinioni e consuetudini in base ai quali un gruppo di persone si autodeterminato e dove si regolano i rapporti interpersonali, le interazioni Contesto Normativo: che descrive norme o ha valore di legge (esempio: evoluzione normativa dei servizi sociali) Contesto Istituzionale: relativo alle istituzioni statali (locali, regionali, nazionali,, amministrativi) Ecc. …… Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Contesto di riferimento dell’Assistente Sociale È la comunità territoriale Al cui interno è presente la TRIADE (rapporto tridimensionale) INDIVIDUO/ FAMIGLIA ISTITUZIONE POLITICO/AMMINISTRATIVA COMUNITA’ Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Esempi di contesti organizzativi di lavoro sociale: Enti locali territoriali (comuni, province, regioni, ecc.) Servizio Sanitario Nazionale Ministeri Enti del privato sociale (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, volontariato, fondazioni, Enti morali, Imprese sociali … ) Enti privati Altri enti pubblici Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Rete di servizi per anziani Rete a servizio di contrasto alla povertà ed esclusione sociale Rete servizi per bambini, adolescenti, famiglie Rete servizi per persone con disabilità Rete servizi per tossicodipendenti Rete servizi per salute mentale Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi LAVORI DI GRUPPO Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi ATTIVITA’ Ogni individuo vive all’interno di contesti organizzativi. Quali contesti organizzativi hai incontrato nella tua quotidianità? Prova a farne un elenco (5 MINUTI RIFLESSIONE INDIVIDUALE) Scegliete un contesto comune e descrivetene le caratteristiche salienti, gli attori, le norme che lo governano, le eventuali interazioni con altri contesti (sistemi) 25 MINUTI LAVORO DI GRUPPO - (scegliere un portavoce per il gruppo) 20 MINUTI RESTITUZIONE E CONCLUSIONE Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi CONCLUSIONE Importanza del pensiero critico e della capacità di connettere l’ESPERIENZA alla TEORIA e viceversa (prassi-teoria-prassi) Assistente sociale riflessivo (Schon) Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni Organizzazione e contesti organizzativi Unical - 15 Ottobre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni