DOMANDE PER L`ESAME ORALE DI PSICOLOGIA DI COMUNITA

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DOMANDE PER L`ESAME ORALE DI PSICOLOGIA DI COMUNITA
DOMANDE PER L’ESAME ORALE DI PSICOLOGIA DI COMUNITA’
Per essere ammessi all’orale il voto minimo allo scritto è 16.
Lo studente estrae una domanda a sorte al momento dell’orale, che coincide con la registrazione.
NB: Il materiale di esame non è ovviamente limitato alle sole risposte a queste domande, che vi devono
servire soprattutto per capire il tipo di preparazione è richiesta.
1. Quali principi guidano l’intervento in Psicologia di Comunità?
2. Cos’è e come può essere definita la Psicologia di Comunità?
3. Cosa significa che la psicologia di comunità implica un cambiamento di prospettiva rispetto ad altri
approcci psicologici?
4. Discutete l’approccio universalista e l’approccio individualista: quali sono le implicazioni dei due
approcci per l’intervento dello psicologo?
5. Cos’è il programma Head Start e perché è stato così importante?
6. Come si definisce e cos’è il “senso di comunità”?
7. Descrivete il modello di Dohrenwend e Dohrenwend.
8. Discutete l’approccio “blaming the victim”.
9. Qual è il contesto sociale e culturale in cui è nata la Psicologia di Comunità in Italia?
10. I comportamenti “antisociali” in adolescenza: confrontate i risultati della ricerca di Santinello et al.
(2006) e quelli di Samson e Laub (1993).
11. Presentate i risultati della ricerca di Jankowski sulle “gang” giovanili: cosa contraddistingue questo
lavoro rispetto alle due ricerche precedenti?
12. Descrivete il modello di Bronfenbrenner e la sua importanza in Psicologia di Comunità.
13. Descrivete i possibili livelli ecologici con cui analizzare un problema psicosociale (per esempio:
l’obesità tra gli adolescenti, il consumo di alcol, la violenza contro le donne) e intervenire in
proposito.
14. Presentate alcuni esempi di come il macrolivello può influenzare i comportamenti individuali.
15. Cos’è il sostegno sociale e come funziona?
16. Quali sono i principi proposti da J.Kelly per promuovere interventi di comunità?
17. Cos’è il capitale sociale e come può influire sul benessere degli individui?
18. Definite i termini “incidenza” e “prevalenza”, e presentate il contesto nel quale vengono usati.
19. Presentate i vari livelli di prevenzione e l’importanza della prevenzione in Psicologia di Comunità
20. Qual è il significato di “fattori di protezione” e di “resilienza”? a partire da una delle ricerche
presentate al corso o nel testo, descrivete i fattori di protezione individuati.
21. Quali sono gli elementi principali perché un progetto di prevenzione o promozione del benessere
funzioni?
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22. Descrivete il continuum della partecipazione secondo Arnstein.
23. Presentate il concetto di empowerment, nelle sue diverse declinazioni.
24. Presentate, basandovi sugli esempi nel testo o discussi al corso, un progetto/intervento basato sulla
partecipazione e l’empowerment.
25. Differenze ed elementi comuni tra l’approccio qualitativo e l’approccio qualitativo.
26. Quali sono i limiti dell’esperimento in psicologia di comunità?
27. Descrivete cos’è l’epidemiologia e il suo ruolo in Psicologia di Comunità.
28. Perché è necessario valutare gli interventi psico-sociali?
29. Cos’è e a cosa serve la metanalisi?
30. Cosa distingue un disegno di ricerca sperimentale da uno quasi sperimentale?
31. E cosa distingue una ricerca sperimentale da una ricerca correlazionale?
32. Quali aspetti di un progetto vengono analizzati nella valutazione di processo e quali nella
valutazione di efficacia?
33. Cosa sono i focus group e qual è il loro ruolo nella ricerca-intervento?
34. Per quali motivi il “metodo” di Lewin implicava una forte critica alla tradizione scientifica?
35. Descrivete gli elementi principali della ricerca azione partecipata.
36. Quale ruolo ha il ricercatore/la ricercatrice nella ricerca azione partecipata?
37. Descrivete un esempio di valutazione di un intervento a livello psicologico o sociale.
38. Descrivete un esempio di ricerca azione.
39. Descrivete alcuni dei profili di comunità, precisando le metodologie usate per la raccolta dei dati.
40. Cosa sono e come funzionano i gruppi di auto-mutuo-aiuto? Quali diverse tipologie esistono?
41. Cosa si intende per “peer education” ? su quali teorie psicologiche si basa?
42. Cosa si intende per “training”? quali aspetti si possono modificare attraverso un training?
43. Cosa si intende per “mentoring”? a quale livello si colloca il mentoring?
44. Cosa significa “creare reti di attori collettivi?” quali problemi si possono incontrare in questo
processo?
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Monografie (ogni studente presenta una sola monografia, a scelta, e prepara le domande relative a
quella monografia)
Lutto, protesta e democrazia (Bonomelli e Fedi, 2008)
1. In quale contesto storico-sociale si situa l’esperienza delle Madres de Plaza de Mayo?
2. Cosa le caratterizza, rispetto ad altri movimenti sociali?
3. Quali sono, secondo la letteratura, i principali elementi che possono determinare la partecipazione o
mobilitazione sociale? Quali di questi elementi si riscontrano nella mobilitazione delle Madres de
Plaza de Mayo?
4. Su che tipo di dati empirici si basa questo “studio di caso”?
5. Come nasce il gruppo HIJOS e in cosa questa “nascita” si differenzia da quella delle Madres?
6. Dalla lettura di questo libro, quali considerazioni si possono trarre sul rapporto tra identità e
memoria?
7. Cosa significa e cosa rappresenta la pratica dell’ “escrache”? che senso può prendere in una
comunità?
8. Quali sono gli elementi principali della “psicologia della liberazione” in America Latina, e in quale
contesto storico-sociale si è sviluppata?
Un silenzio assordante (Romito, 2005)
1. Presentate i principali “numeri” della violenza contro donne e minori e spiegate l’importanza di
disporre dei numeri in questo contesto.
2. Presentate e discutete la tattica dell’eufemizzazione e le politiche del linguaggio.
3. Presentate le principali tattiche e strategie usate per occultare la violenza sessuale sui minori e i suoi
principali responsabili.
4. Per quali motivi la “separazione” può essere una tecnica di occultamento della violenza?
5. Cosa si intende con l’espressione “Sindrome da alienazione parentale”? quali conseguenze derivano
dall’assunzione di tale modello?
6. Definite la strategia della “legittimazione” e discutete un esempio di legittimazione della violenza.
7. Discutete i meccanismi di disimpegno morale formulati da A.Bandura
8. A quali livelli si dovrebbe agire per prevenire la violenza contro le donne e contro i minori?
Presentate anche degli esempi concreti
Identità e Violenza (Sen, 2008)
1. Multiculturalismo e libertà culturale: in quali modi, secondo l'autore, questi due concetti possono
entrare in conflitto?
2. Cosa intende A. Sen quando contrappone il monoculturalismo plurale al multiculturalismo? Quali
rischi può comportare il primo rispetto al secondo?
3. In che modo un forte sentimento di appartenenza ad una data cultura può incentivare scontri fra
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gruppi differenti? Descrivere il punto di vista dell'autore mediante almeno uno degli esempi
presentati nel teso.
4. Cosa si intende per “comunitarismo”? Perchè, secondo l'autore, aderire a questa scuola di pensiero
limita la libertà di scelta di ogni individuo?
5. Le autorità del Regno Unito hanno ampliato il numero di scuole confessionali finanziate dallo Stato
presenti sul territorio. Qual è l'opinione dell'autore rispetto a questa iniziativa? Come motiva il suo
punto di vista?
6. Dare una definizione di monoculturalismo plurale e fornite degli esempi, anche basandovi su quelli
presentati nel testo.
7. Quali ragioni avanza Sen per motivare la necessità di non considerare le persone solo in base alla
loro fede religiosa? Quali possono essere le conseguenze di un simile approccio?
8. Cosa intende Sen quando parla di “dialettica del colonizzato”? Quali conseguenze può avere su chi
la assume?
Ancora dalla parte delle bambine (Lipperini, 2007) e Report of the APA Task Force on the
Sexualization of Girls (2007)
1. Re-genderization del maschile e del femminile: cosa si intende con questa espressione? Che
conseguenze può avere sulla vita di bambine e bambini?
2. Discutete i condizionamenti socio-educativi che bambini e bambine ricevono fin dall’infanzia: quali
conseguenze, per entrambi i generi, a livello individuale, familiare, sociale?
3. Presentate il tema delle discriminazioni di genere nel linguaggio, analizzando il sessismo nei libri di
testo per bambini e bambine. Quali ricerche sono state svolte in Italia, e con quali esiti?
4. Cosa si intende con il termine “sessualizzazione”? Con quali modalità si realizza la sessualizzazione
delle bambine?
5. Quali azioni, e a quali livelli, si possono realizzare per contrastare la sessualizzazione delle ragazze?
6. Discutete il tema del corpo per le ragazze, tra estrema visibilità e desiderio di scomparire: pubblicità
sessualizzanti e siti pro Ana.
7. Teorie biologiche e maternità: quali conseguenze per le donne? Perché le madri, nel testo della
Lipperini, sono “preoccupate”?
8. Descrivete i principali risultati emersi dalla ricerca condotta da Federica Bellafonte con bambini/e
delle elementari.
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