2017:Bicentenario dell`Istituto
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2017:Bicentenario dell’Istituto FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA 1° ottobre 2014 Nº 202 (Anno 12, pagg. 77-81) EDIZIONI Segreteria Provinciale [email protected] Residenza Provinciale Avenida Costa Bella, nº 70 Apartado correos 45 03140 Guardamar del Segura Tel. 966 72 51 09 IT S (Da: Notizie Mariste n.334 Champagnat.org) FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA, nº 202 ____________ (Anno 12) p. 77 e giovani che non potevano pagare la retta scolastica, Fr. Antonio cercava aiuto e pagava per loro. Così ha mantenuto nella scuola un consistente numero di bamini e di giovani. Ogni anno si recava in Spagna per racimolare fondi per le borse di studio o altri aiuti per i ragazzi delle nostre scuole. Come il nostro Fondatore, gli piaceva e lo entusiasmava dire ai ragazzi quanto Dio li ama. Antonio stimava profondamente i suoi Fratelli. Talvolta si arrabbiava con qualcuno o lo sgridava, ma dopo cinque minuti diceva: "Fratello lo sai che che ti apprezzo, andiamo a prendere un the insieme. Oh calamità, quanto lo sento!". E sapeva come dire 'Lo sento', sapeva come fare perché i suoi Fratelli si Fr. José Antonio ha dedicato 40 anni al Distretto dell’Africa dell’Ovest, dove è stato il primo Superiore. È morto a Cartagena, dove è sepolto dal 24 luglio scorso. Il Panteon Marista di Kumasi (Ghana) ha una lapide in sua memoria, collocata durante un commovente omaggio postumo in suo ricordo. Pubblichiamo il testo commemorativo che il Fratello John Kusi Mensah ha inviato a tutti i Fratelli del Distretto: La vita del Fr. José Antonio Ruiz si può riassumere in due frasi: passione per Dio e compassione per gli uomini. In giovane età il Fratello Antonio ha consegnato la sua vita a Dio per servirlo con lo stile marista stabilito dal fondatore San Marcellino Champagnat. A sedici anni inizia il Noviziato e a 21 emette la Professione perpetua. L‟amore per Dio lo ha spinto a servirlo in modo speciale attraverso l‟educazione cristiana dei bambini e dei giovani. Dopo aver servito per 15 anni i giovani nel suo paese, la Spagna, si trasferisce in Africa per promuvere la missione e la vita marista. Ha speso 16 anni della sua vita in Costa d‟Avorio e 24 in Ghana. Antonio (così era conosciuto in Gana) è stato un „fratello‟ per tutti. Tutto il mondo era "calamità”, tutto “calamità" ma non in senso negativo. „Calamity‟ è stata la considerassero stimati, sapeva come animare i suoi Fratelli a vivere la vita comunitaria e soprattutto sapeva perdonare. Era un uomo di obbedienza e ciò si è reso manifesto negli ultimi momenti della sua vita. Ricordo che mi chiamò una settimana prima di ritornare in Spagna e mi ha detto che il suo medico si era deciso per il suo ritorno; non voleva andare, ma il Fratello Provinciale lo chiamò dalla Spagna e gli ha dato l‟indicazione di ritornare; se n‟è andato e non è più ritornato in Africa.. Voleva morire ed essere sepolto in Gana, il paese da lui tanto amato, ma l‟obbedienza gli ha indicato la strada del suo paese. In data odierna, dopo questa Messa nel noviziato, celebreremo simbolicamente la sua sepoltura per venir incontro ad un suo personale desiderio. Antonio ha scelto Maria come modello del suo modo di essere e di agire con il prossimo. Da Maria ha imparato a manifestare l‟amore di Dio in tutte le relazioni della sua vita personale e comunitaria, da Maria ha imparato come gli altri devono essere amati, e nella sua vita è giunto ad essere segno della tenerezza di Dio Padre. Carissimo Antonio! I tuoi Fratelli del Distretto dell‟Africa dell‟Ovest sentono profondamente la tua dipartita, particolarmente noi che ci troviamo in Gana. Ci hai insegnato ad offrire a Dio la nostra volontà. Antonio! Ti vogliamo bene. Sei stato il nostro modello, ispiratore, consigliere, amico e soprattutto fratello. Antonio! Calamity! Nel fondo del nostro cuore non sei morto, stai riposando nel Signore. Riposa in pace. sua prima parola imparata in inglese quando è arrivato in Gana e questa parola si è trasformata in parte di lui. Ogni donna era la sua sorella calamità e ogni uomo suo „fratello calamità e tutto intorno era calamità e per questo motivo era affettuosamente chiamato tra noi „calamity‟. Antonio amava i bambini e i giovani, tanto che non poteva trascorrere un giorno senza occuparsi di loro, e quando vedeva qualcuno gli diceva: "calamità!, come stai?". Per quei bambini FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA, nº 202 ____________ (Anno 12) p 78 Rvdo. D. José Carracedo Il nostro Istituto oltre ai Fratelli, annovera anche persone affiliate. Queste beneficiano dei vantaggi spirituali della nostra famiglia religiosa (Cost. 8) La Provincia che ottiene l’affiliazione si preoccupa di mantenere il contatto con loro e di renderle partecipi degli avvenimenti importanti che si verificano nella vita della Provincia e dell’Istituto. Inoltre le aiuta ad avanzare nella vita cristiana e sostiene il loro impegno apostolico. (Vademecum del Governo, n. 55). In data 7 luglio 2014, il Fratello Segretario Provinciale manifestava “la soddisfazione e la gioia della Famiglia Marista per la nomina da parte del Superiore Generale del Rev.do D. José Carracedo Gallardo come affiliato all’ Istituto” A mo’ di rassegna biografica per coloro che non hanno avuto l’opportunità di conoscerlo, pubblichiamo alcune notizie che lo riguardano … Sacerdote diocesano nato nel 1934, appartiene all’Archidiocesi di Mérida-Badajoz. È parroco a Fregenal de la Sierra (Badajoz) e della Parrocchia di San Pietro d’Alcantara, nel quartiere della Suerte di Saavedra nella città di Badajoz. Per più di trent’anni ha insegnato negli istituti della Secondaria. È membro dell’Associazione dei Vicini del quartiere; stimato, amato e apprezzato da tutti. Dal 2009 è pensionato, ma continua a dedicare il suo tempo alla Parrocchia, alla Caritas, all’Associazione dei Vicini, e al gruppo marista Ad Gentes. Da più di dieci anni collabora assiduamente con i Fratelli della comunità di Badajoz nei diversi campi educativi e nelle attività missionarie. Il suo modo di vivere, la sua preoccupazione per la gente, la sua azione sociale, il suo affetto per la nostra comunità sono stati e continuano ad essere una testimonianza per i Fratelli che attualmente fanno parte della comunità e per coloro che vi facevano parte in passato. Il suo coinvolgimento alla nostra missione con i laici (fraternità, animatori, catechisti, professori…) è stato tale che tutti lo considerano come una persona integrata a pieno titolo nella nostra comunità, come un membro in più. Ha un debole speciale per l’opera Marista in Bolivia (vi è stato per quattro estati con il gruppo Ad Gentes) e se fosse necessario e se avesse salute resterebbe lì per lunghi periodi per fare opera evangelizzatrice. In questi ultimi due anni non vi è potuto andare per problemi di salute. E per concludere gli auguriamo che la Buona Madre continui a benedirlo con anni e salute, e che noi Maristi possiamo continuare a godere della sua amicizia e del suo aiuto incondizionato. Benvenuto a casa e in famiglia, amico Pepe! Comunità Marista di Badajoz Anche quest’anno le 4 Province Mariste presenti in Spagna –Compostela, Iberica, L’Hermitage e Mediterranea– hanno scelto uno slogan comune da utilizzare nel lavoro apostolico di quest’anno. È un segno evidente dell’unione che esiste nella missione di tutte le nostre opere educative. Lo slogan scelto quest’anno è APRENDO PORTE. Le nostre opere educative devono avere questa attitudine di apertura e di movimento espresso dallo slogan; devono desiderare di andare oltre, di non fermarsi dove sono e attraversare porte che avvicinano di più alla realtà, ai bambini e ai giovani di oggi e alla società nella quale viviamo. Aprendo porte ci invita anche a cercare le nostre chiavi, quelle che possono aiutarci a continuare questo processo di apertura, ad aprire il nostro cuore al Vangelo, alla Parola di Dio che ci lega alla Vita e alla spiritualità marista come forma concreta che plasma il nostro quotidiano. FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA, nº 202 ____________ (Anno 12) p 79 del pomeriggio. La giornata terminava con una valutazione da parte del gruppo sul comportamento dei ragazzi e sul loro apprendimento effettivo. Huelva 5-13 agosto 2014: CAMPO ESTIVO URBANO Questo Campo estivo urbano, nella sua XIX edizione, ha avuto per i suoi partecipanti un esito positivo. L’Associazione che lo porta avanti celebra nel mese di ottobre il suo ventesimo anniversario. Ancora una volta il Campo si è reso possibile grazie alla Comunità Educativa della scuola marista di Huelva, la ONGD S.E.D., la Provincia Marista Mediterranea, l’Assessorato alla Salute, Uguaglianza e Politiche Sociali della Giunta di Andalusia, la Fondazione Cajasol, la Biblioteca Pubblica di Huelva, Dirigenti e Consiglio del Real Club Ricreativo di Huelva, i municipi di Huelva e San Juan del Puerto, la Fondazione Marcellino Champagnat e l’Associazione di Vicini di Pérez Cubillas. Dal 5 al 13 agosto un gruppo di 85 minori hanno vissuto un esperienza “da manuale” negli spazi della scuola marista di Huelva. L’Associazione ‘Un Nuovo Orizzonte per il mio Quartiere’, legata alla Congregazione dei Fratelli Maristi, ha realizzato anche quest’anno un campo estivo urbano per bambini e giovani dei diversi quartieri della città e Centri di Protezione di minori della città di Huelva. Pinocchio, Giulietta e Romeo, Don Chisciotte, Ideafix, Gandalf o il Piccolo Principe sono alcuni dei personaggi che ogni giorno hanno fatto visita al Campo per motivare la giornata ed avviare le varie dinamiche e giochi che si realizzano sia all’interno dei locali della scuola, sia nelle varie visite culturali e turistiche. Quest’anno si è visitato San Juan del Puerto, la Playa di Mazagón, il Parco Acquatico “Aquopolis”, la Biblioteca Pubblica di Huelva, le installazioni del Nuevo Colombino e il “muelle” del Tinto tra gli altri luoghi. Il Campo Però quello che realmente conserva il Carisma e la Vita dell’Associazione è l’impegno e la dedizione degli animatori del Campo estivo urbano; giovani impegnati per un cambiamento sociale, giovani che dimenticano le loro vacanze in un volontariato sociale per aiutare un centinaio di ragazzi a vivere nove giorni in continue attività dell’Associazione, giovani che offrono il meglio di se stessi perché i più piccoli vivano felici, giovani che si sentono uniti ad altri giovani maristi di Siria che, oltre alla guerra, continuano a realizzare Campi per dare speranza a bambini e giovani, realizzando così il sogno di Champagnat. Ángel Hernando García. Presidente dell’Associazione estivo urbano si propone l’obiettivo di offrire una piacevole alternativa di riposo e di tempo libero. Le giornata cominciavano alle dieci della mattina e tramite un’illusione ottica i personaggi spiegavano ai bambini i valori della giornata e le diverse attività che avrebbero svolto fino alle otto FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA, nº 202 ____________ (Anno 12) p 80 presenza a Sanlucar. Iniziando dai genitori, continuando con gli alunni e gli ex alunni, i professori e il personale della scuola fino ai Fratelli della comunità che lo hanno accompagnato in tutto questo tempo. Un vivo ringraziamento a tutti ... Al termine del suo intervento il Fratello ha ricordato che il compito della vita “è quello di scalare un’alta montagna e di fermarsi di tanto in tanto per comtemplare il meraviglioso paesaggio che si estende in basso” Cronaca di Serafín Ruiz Noi Fratelli Maristi siamo chiamati a trasmettere il Vangelo in mezzo ai bambini e ai giovani. E il Fratello Agustín Ezpeleta lo sta facendo a Sanlucar la Mayor (Siviglia) dal 1985, e lo fa con la semplicità e il tratto semplice e attento, nonché con la creatività del vero pioniere della “ ”, che applica alla sua azione apostolica da oltre trent’anni. Questo metodo educativo intende stabilire una relazione di aiuto socio-affettivo mediante attività musicali allo scopo di promuovere o ristabilire il benessere delle persone con le quali si lavora, soddisfacendo alle loro necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive, nonché sollecitando cambiamenti significativi nella loro condotta. Moltissimi giovani di Siviglia hanno avuto la fortuna di partecipare a queste sessioni con il Fratello Agostino e riconoscono il grande aiuto ricevuto nei momenti cruciali della loro vita: l’adolescenza e la prima gioventù. Per questo il nostro Agostino ha ricevuto il 12 settembre nella sua amata scuola di Sanlucar un emozionante riconoscimento da parte dei genitori, alunni ed ex alunni maristi. In quella circostanza è stata scoperta una targa nel cortile centrale della scuola. Vi era scritto: Plaza Hermano Agustín Ezpeleta, a testimonianza del lavoro educativo svolto dal Fratello dentro e fuori le aule scolastiche di Sanlucar. Alla cerimonia di omaggio ha partecipato al completo il municipio di Sanlucar e alcuni Fratelli delle comunità vicine. Il Fratello Agostino, fedele al suo inconfondibile stile pedagogico, ha ringraziato tutti i partecipanti con un commovente power point nel quale manifesta l’affetto sincero ricevuto nei suoi trent’anni di La cerimonia si è conclusa con un aperitivo nella piazza da poco inaugurata e con il desiderio unanime di tutti i partecipanti che il Fratello Agostino continui ancora per moltissimi anni la sua missione di educatore tra i bambini e i giovani. Antologia poetica 1998-2013 di JOSÉ LUIS VALLEJO MARCHITE Il Rettore dell’Università, Dr. Pablo González Franco, nella sua introduzione scrive: “L’Università M. Champagnat è lieta di presentare la seconda parte dell’opera poetica (1998-2013) di uno dei suoi docenti più rappresentativi, José Luis Vallejo, fms.” Il Fratello José Luis Vallejo è professore emerito dell’Università alla quale dedica ogni anno un semestre nella formazione post diploma dei maestri. Università Marcellino Champagnat: Campus. Santiago de Surco (Perú). FOGLIO INFORMATIVO MARISTA MEDITERRANEA, nº 202 ____________ (Anno 12) p 81