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19 MARZ0 – SAN GIUSEPPE La Chiesa, nostra madre, è impegnata ad appoggiare con tutte le forze la presenza buona e generosa dei padri di famiglia, perché essi sono per le nuove generazioni custodi e mediatori insostituibili della fede nella bontà, della fede nella giustizia e nella Giuseppe.. protezione di Dio, come san Giuseppe [Papa France Francesco] Il Papa Francesco nell’Udienza Generale di mercoledì 4 febbraio ha parlato della figura del padre. Queste le sue parole. Cari fratelli e sorelle, buongiorno. FOG LIO IN FORM A TIV O M A R ISTA M E D ITE R R A N E A 15 marzo 2015 Nº 212 (Anno 13, pagg. 29-34) EDIZIONI Segreteria Provinciale [email protected] Residencia Provincial Avenida Costa Bella, nº 70 Apartado correos 45 03140 Guardamar del Segura Tel. 966 72 51 09 IT Ogni famiglia ha bisogno del padre. Oggi ci soffermiamo sul valore del suo ruolo e vorrei partire da alcune espressioni che si trovano nel libro dei Proverbi, parole che un padre rivolge al proprio figlio, e dice così: «Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio, anche il mio sarà colmo di gioia. Esulterò dentro di me, quando le tue labbra diranno parole rette» (Pr 23, 15-16). Non si potrebbe esprimere meglio l’orgoglio e la commozione di un padre che riconosce di avere trasmesso al figlio quel che conta davvero nella vita, ossia un cuore saggio. Un padre sa bene quanto costa trasmettere questa eredità: quanta vicinanza, quanta dolcezza e quanta fermezza. Però, quale consolazione e quale ricompensa San Giuseppe col Bambino (Cappella comunità dei Fratelli si riceve, quando i figli rendono onore a questa eredità! È una gioia che riscatta ogni fatica, che supera ogni di Benalmadena) incomprensione e guarisce ogni ferita. La prima necessità, dunque, è proprio questa: che il padre sia presente nella famiglia. Che sia vicino alla moglie, per condividere tutto, gioie e dolori, fatiche e speranze. E che sia vicino ai figli nella loro crescita: quando giocano e quando si impegnano, quando sono spensierati e quando sono angosciati, quando si esprimono e quando sono taciturni, quando osano e quando hanno paura, quando fanno un passo sbagliato e quando ritrovano la strada; padre presente, sempre. Dire presente non è lo stesso che dire controllore! Perché i padri troppo controllori annullano i figli, non li lasciano crescere. Il Vangelo ci parla dell’esemplarità del Padre che sta nei cieli – il solo, dice Gesù, che può essere chiamato veramente “Padre buono” (cfr. Mc 10, 18). Tutti conoscono quella straordinaria parabola del “figlio prodigo”, o meglio del “padre misericordioso”, che si trova nel Vangelo di Luca al capitolo 15 (cfr. 15, 11-32). Quanta dignità e quanta tenerezza nell’attesa di quel padre che sta sulle porta di casa aspettando che il figlio ritorni! I padri devono essere pazienti. Tante volte non c’è altra cosa da fare che aspettare; pregare e aspettare con pazienza, dolcezza, magnanimità, misericordia. Un buon padre sa attendere e sa perdonare, dal profondo del cuore. Certo, sa anche correggere con fermezza: non è un padre debole, arrendevole, sentimentale. Il padre che sa correggere senza avvilire è lo stesso che sa proteggere senza risparmiarsi. Una volta ho sentito in una riunione di matrimonio un papà dire:"Io alcune volte devo picchiare un po’ i figli... ma mai in faccia per non avvilirli”. Che bello! Ha senso della dignità. Deve punire, lo fa in modo giusto e va avanti. Se dunque c’è qualcuno che può spiegare fino in fondo la preghiera del “Padre nostro”, insegnata da Gesù, questi è proprio chi vive in prima persona la paternità. Senza la grazia che viene dal Padre che sta nei cieli, i padri perdono coraggio, e abbandonano il campo. Ma i figli hanno bisogno di trovare un padre che li aspetta quando ritornano dai loro fallimenti. Faranno di tutto per non ammetterlo, per non darlo a vedere, ma ne hanno bisogno; e il non trovarlo apre in loro ferite difficili da rimarginare. La Chiesa, nostra madre, è impegnata a sostenere con tutte le sue forze la presenza buona e generosa dei padri nelle famiglie, perché essi sono per le nuove generazioni costodi e mediatori insostituibili della fede nella bontà, della fede nella giustizia e nella protezione di Dio, come San Giuseppe. [Udienza Generale Generale, 4 febbraio 2015] FO G LIO IN FO R M ATIV O M AR IST A M ED ITER R AN E A, nº 2 12 ____________ (Anno 13) p. 29 Inviato giovedì 26/02/2015 Alle 18,30 di questo giovedì pomeriggio si è svolta la cerimonia di chiusura della XXIV Settimana Culturale della scuola marista della città di Huelva. di: Serafín Ruiz e José Antonio Rosa In questa occasione è stata con noi Cristina Teniente, Vicepresidente del Governo dell’ Estremadura e membro del Partito Popolare. La dinamica, la stessa delle occasioni precedenti: un’esposizione di mezz’ora sulla realtà politica della nostra comunità autonoma, e un’altra mezz’ora di domande sui problemi dell’ecologia, la disoccupazione, la crisi, il turismo, l’offerta di attività culturali e di divertimento per i giovani,… visti dall’ottica e dal programma del Partito Popolare, per essere questo il partito invitato in questa occasione. È stata un’esperienza “super gratificante” come nelle occasioni precedenti, sia per la qualità delle domande formulate dagli alunni, sia per le chiare risposte della Vicepresidente. Talvolta sono rimaste inevase alcune domande, ma si sa il tempe è sempre breve in queste circostanze. Grazie a tutti per la collaborazione. È piacevole organizzare a scuola eventi di questo tipo. Speriamo che il prossimo “caffé con…”, e in questa occasione con Pedro Escobar della Sinistra Unita, risulti altrettanto interessante e illustrativo come i precedenti … “Huelva Mineraria” è stato il tema scelto dalla commissione organizzatrice per essere discusso in forma trasversale da tutti i livelli educativi della scuola, dalla Materna al Bacillierato, per tutti i tre giorni della durata della settimana. Si è svolto un ampio ventaglio di attività intorno alla miniera e alla sua ripercussione lungo la storia di Huelva. Si sono pubblicizzate le miniere della nostra provincia: Riotinto, Sotiel, Nerva… Sono stati studiati i diversi minerali che sono stati estratti lungo i secoli, il loro uso e l’utilità, analizzando in maniera del tutto speciale il rame. Si è discusso sulle curiosità geologiche della nostra provincia. Si è analizzato il passato, il presente e il futuro della nostra miniera. Si sono realizzate inchieste in strada per analizzare la conoscenza che hanno della loro miniera... gli abitanti di Huelva. Il tutto completato con uscite culturali a Riotinto, Centro di Interpretazione Porta dell’Atlantico, Dipartamento Minerali dell’Università di Huelva e all’esposizione, inclusa la miniera, montata nella nostra scuola. Il centro scolastico ringrazia in modo speciale la commissione organizzatrice per lo sforzo realizzato, ringrazia l’associazione AMPA San Marcellino Champagnat per il prezioso contributo, i professori e gli alunni per il loro entusiasmo, il sig. José Suárez Suárez per la cessione di pezzi del Museo Minerario della Puebla de Guzmán, e tutti i relatori per la loro FO G LIO IN FO R M ATIV O M AR IST A M ED ITER R AN E A, nº 2 12 ____________ (Anno 13) p. 30 collaborazione e per il metodo di trasmissione delle loro conoscenze. Sono stati tre giorni intensi nei quali la comunità educativa della scuola marista di Huelva ha potuto sfruttare la propria miniera, il suo significato sociale, economico ed emotivo. E poiché questo centro educativo è un vulcano di iniziative, già si prepara a commemorare la Giornata dell’Andalusia. futuro, ecc, su un tema molte presente nel nostro itinerario educativo. E adesso? è uscito dalle labbra e soprattutto dal cuoore di molti partecipanti al termine dell’intensa giornata... Voglia il cielo che si possa canalizzare e dare risposte a tutte queste inquietudini e idee che sono state trattate in diversi momenti e che in futuro possiamo vivere altre giornate simili a questa, perché in ultima analisi noi maristi Senza S non esistiamo! Juan Manuel Gómez García (Presidente AMPA San Marcellino Champagnat) Francisco Miguel Cuenca López (Direttore della Scuola Marista Colón) Sabado, 21 febbraio Maristi Badajoz. GIORNATA di RIFLESSIONE SOLIDALE Senza S non esistiamo di: Serafín Ruiz Sabato 21 febbraio abbiamo avuto la gioia di celebrare a scuola una Giornata di riflessione sulla solidarietà, dal titolo “Senza S non esistiamo” (la S si riferisce alla Solidarietà e al Sale di cui parla il Vangelo... e anche a Servizio, a Essere, a Servando, a Sentire, a...). Attraverso rappresentazioni, laboratori, lavori in piccoli gruppi, ecc., abbiamo approfondito e creato correnti di opinione, perché questo valore continui ad essere un riferimento chiaro nella nostra scuola. In questo senso è stata importante, per lo sviluppo di queta giornata, la collaborazione e la partecipazione di Fernando Domínguez e José Andrés Medina, membri del Gruppo Provinciale di Solidarietà. Tuttavia la cosa meglio riuscita è stato il toccar con mano l’interesse risvegliato dai membri della comunità educativa su questo tema. Tutto è stato vissuto con curiosità, con entusiasmo, con gusto... Fratelli, professori, genitori, ex alunni e catechisti, fino a raggiungere un centinaio di persone, hanno potuto condividere idee, sentimenti, aspettative per il Maristi Denia: Visita al Parco Zonale dei Pompieri By luismc Mercoledì 28 gennaio gli alunni della seconda elementare hanno visitato il Parco Zonale dei Pompieri. Fin dal primo momento dell’arrivo alle installazioni, i membri del Corpo dei Pompieri hanno introdotto i piccoli ospiti nell’entusiasmante mondo con il quale essi devono fare i conti ogni giorno, spiegando in maniera piacevole e divertente in che cosa consiste il processo di attenzione alle emergenze. Durante la visita gli alunni hanno visitato la zona nella quale i pompieri si allenano, hanno visto come si riceve una chiamata per un incendio, come si sale sui veicoli e come si azionano le sirene. FO G LIO IN FO R M ATIV O M AR IST A M ED ITER R AN E A, nº 2 12 ____________ (Anno 13) p. 31 Maristi Mursia: o IV Feria Orientamento Professionale Professionale e Universitario Universitario” Fernando Pérez, Commissione Immagine e Marketing della scuola di Mursia Nei giorni 4 e 5 febbraio, nella Sede Merced della Scuola Marista “La MercedFuensanta” di Mursia, abbiamo celebrato la “IV Feria di Orientamento Profesionale e Universitario”. La nostra scuola partecipa ad un progetto da pionieri a livello nazionale. Si tratta di un progetto di investigazione sul "microbioma bucal" diretto al Centro di Regolazione Genomica (CRG) in collaborazione con il Centro di Investigazione in Epidemiologia Ambientale (CREAL) e la Fondazione “la Caixa”. Manifesto che annuncia la Feria Questa attività, inserita nella Settimana Vocazionale, in collaborazione con il Gruppo Locale di Pastorale, sembra ormai fissa nel nostro calendario. Al confronto con manifestazioni simili, l’elemento che ci differenzia con altre scuole dei dintorni è che si tratta di una attività gratuita e aperta al pubblico in generale, in orario extra scolastico. Quest’anno abbiamo avuto 19 partecipanti (tra università e centri di formazione professionale superiore). Ancora una volta, diversi mezzi di comunicazione hanno contribuito a dar risonanza all’attività. Per questo, i nostri compagni della Commissione di Immagine e Marketing hanno fornito le informazioni del caso. Senza dubbio, con attività di questa natura, ci mettiamo di fronte ad altre offerte educative e facciamo giungere alla società musiana l’ideale marista che ci caratterizza. Oggi martedì, 28 febbraio, l’investigatore del progetto Dr. Luis Bejarano, specialista in biologia molecolare, è venuto al centro per raccogliere le testimonianze dei nostri alunni, tra una prima conferenza nella quale è stato spiegato chiaramente i particolari dell’investigazione, gli alunni in piccoli gruppi sono passati per il Laboratorio di Biologia per partecipare al processo delle mostre, che si completerà domani con un’inchiesta su internet. I nostri alunni hanno avuto l’opportunità di conoscere di prima mano qual è il lavoro di un investigatore di laboratorio, quali sono i procedimenti che si applicano e come si ottengono i risultati. È stata senza dubbio un’esperienza incoraggiante, che li aiuterà un domani a chiarificare le loro opzioni di crescita a livello accademico e personale. FO G LIO IN FO R M ATIV O M AR IST A M ED ITER R AN E A, nº 2 12 ____________ (Anno 13) p. 32 Maristi Jaén 23 - 27 FEBBRAIO 2015 Magnifica esperienza vissuta da alcuni docenti, animatori e catechisti delle scuole mariste d’Italia. Ormai siamo alla quarta edizione del corso per "operatori di pastorale" e quello che si vive insieme diventa sempre più profondo e significativo! Anche quest'anno il gruppo è stato davvero eccezionale e fin dall'inizio aperto alla condivisione personale e del proprio essere MARISTA! Ecco una testimonianza di uno dei partecipanti: «Mi è stata proposta una settimana di Formazione Pastorale, che ha visto alternati momenti di condivisione, ‘laboratori’ d’interiorità, spazi di riflessione personale ed approfondimenti sulla realtà marista e religiosa... Mi sono approcciata a queste giornate con un po' di titubanza e molta ‘ansia da prestazione’. Ma appena entrata in contatto con questa realtà comunitaria, tutto si è naturalmente trasformato. Grazie all’accoglienza e alla semplicità dei luoghi e dei ‘fratelli’, ho vissuto un viaggio che piano piano scendeva nell’intimo, un calore che mi accarezzava e mi scioglieva, uno stare in sintonia con una Chiesa che cammina, una carica di entusiasmo e di apertura all’altro così come è. Il tutto da condividere nella mia quotidianità didattica e relazionale. Grazie, mi avete fatto uno splendido ed inatteso regalo». Alessandra Tuccio, Tuccio, docente presso la scuola Marista di Genova. Genova. Dopo il carnevale, la Quaresima. Il giorno 18, Mercoledì delle Ceneri, abbiamo celebrato l’Eucaristia e l’Imposizione delle Ceneri nella cappella della Scuola, e abbiamo avviato una serie di azioni orientate a fare esercizio di silenzio e di interiorità. Con la convinzione che “Il silenzio è la prima pietra del tempo della filosofia” abbiamo cercato di inculcare nei nostri alunni, che fanno tante fatica a vivere sul sentiero della pace e dell’equilibrio, il valore e la necessità di vivere con calma, fuggendo da ogni “rumore”. E lo abbiamo fatto attraverso le preghiere del mattino, le tutorie e altri momenti di preghiera e riflessione, come ad esempio le riunioni pomeridiane ogni mercoledì di Quaresima in Oratorio. Febbraio è anche il mese dell’Andalusia e lo abbiamo organizzato con numerose attività volte a rendere omaggio alla comunità autonoma alla quale apparteniamo. L’obiettivo principale è stato quello di far conoscere agli alunni la realtà della nostra terra (cultura, paesaggio, tradizioni, costumi…), e quest’anno in concreto abbiamo voluto risaltare l’importanza della coltivazione degli ulivi come elemento fondamentale dell’economia di Jaen. Desideriamo che gli alunni conoscano gli elementi tradizionali più importanti delle otto province andaluse, che conoscano e identifichino tutti i dettagli che hanno relazione con l’uliveto (attrezzi di lavoro, strumenti, macchinari, raccolto, elaborazione dell’olio …). Vogliamo potenziare la conoscenza del folclore (tradizioni, poesie, leggende, arte …). Materna e Primaria hanno lavorato, insieme alla famiglia, a costruire modellini di strumenti da lavoro e oggetti inerenti il mondo delle olive (manualità e poesie). Gli alunni hanno ascoltato una conferenza sui “Differenti processi per ottenere l’olio”. Nel Bacillierato si è discusso sui seguenti temi: • Area di plastica: disegno di contenitori di olio. • Seminario Sociali: Statuto dell’Autonomia, l’Organizzazione territoriale e Politica, e l’interpretazione degli inni di Jaen e Andalusia. FO G LIO IN FO R M ATIV O M AR IST A M ED ITER R AN E A, nº 2 12 ____________ (Anno 13) p. 33 • Seminario di Lingua: concorso di poesia dedicato alle otto province dell’Andalusia. Hanno assitito ad una conferenza sulla “Economia della 1° marzo 2015 nostra provincia”. Tutti i lavori relazionati con la celebrazione del “Giorno dell’Andalusia” sono stati esposti nella sala delle esposizioni con il titolo “Mare di olivi”. L’Associazione dei Genitori della scuola hanno organizzato diverse sottolineare: Lettera da Aleppo nº 21 Lacerante come tutte le precedenti o anche più sanguinante perché la situazione si deteriora sempre di più. Ecco un estratto. Per il testo completo: Fr. Georges Sabe Sabe attività da • Venerdì 20 la visita al Palazzo di Villardompardo, dove si ammirano i Bagni Arabi, il Museo delle Arti, i costumi Popolari e il Museo di Arte Naif. • Concorso gastronomico “XII Concorso dei cibi tipici andalusi”, che consisteva nella preparazione di tutti i piatti tipici della ricca cucina andalusa. Piatti gustati da tutti i concorrenti e partecipanti. Quest’anno, e questa è la novità, ha partecipato al concorso la categoria Iunior, gli alunni e le alunne delle classi Elementari. La Giuria, composta da membri della comunità educativa, da professionisti del ramo e dai vincitori dell’anno passato, ha premiato il miglior Sapore Andaluso, il miglior piatto di Jaen, il miglior Dolce Andaluso e il miglior Piatto Iunior. Il pomeriggio di mercoledì 25 c’è stato l’“Atto ufficiale”. Un omaggio al gran maestro di chitarra Paco de Lucía nel primo anniversario della morte. Vi hanno partecipato alunni e professori che hanno interpretato“Entre Dos Aguas”, “Jota de los Villares”, “Colombianas”, “La Tarara”, “Andaluces de Jaén”, “Viva mi Andalucía” e “Los Cuatro Muleros”. In questi giorni sono stati esposti una serie di “Stands” dell’olio, per far conoscere, degustare e commercializzare i migliori campioni del nostro “oro liquido”. Manuel María Morales Cuesta www.champagnat.org Quando stavo aprendo il computer per scrivervi questa lettera, ha squillato il telefono per avvertirmi che una pioggia di bombe stava cadendo ad Azizé, un quartiere centrale di Aleppo, vicino alla Cattedrale Latina, al termine della Messa delle ore 17. Alcuni minuti dopo mi hanno informato dall’Ospedale San Luigi che vari feriti erano appena arrivati e vi erano diversi morti, tra i quali una ragazza di 19 anni, Sima K. Disgraziatamente questo fatto è cosa quotidiana per noi, specialmente da venti giorni a questa parte, quando gruppo armati di ribelli sono penetrati nei nostri quartieri, provocando ogni giorno vari morti e feriti da tiri di mortaio, da bombole di gas piene di esplosivo e chiodi, e da francotiratori (una delle ultime vittime dei francotiratori è stata Nour A., di 25 anni, capo delle guide scout, campionessa di pallacanestro). Vittime innocenti della violenza cieca. Il nostro ospedale è pieno di feriti curati gratuitamente all’interno del nostro programma “Civili feriti di Guerra”. Di fronte a questi drammi, a queste sofferenze, a queste ribellioni, a queste angustie, a questi timori, a queste disperazioni, cosa possiamo fare? Si può fare qualcosa? Fermarsi? Perché? Fermarsi per fare cosa? Siamo eroi o idioti?… C’è qualche speranza di un ritorno alla vita normale? A un ritorno della pace? Chi ci dà lezioni di valore e motivi di speranza sono gli abitanti di Aleppo che sono rimasti qui. Quando li vediamo fare ogni tipo di lavoro per sopravvivere, mandare i propri figli a scuola o all’università sfidando le insicurezze, uscire tutte le mattina da casa senza nessuna garanzia di non ricevere per strada una pallottola da un francotiratore, rinchiudersi in casa sapendo che il prossimo tiro di obice può cadere sul tuo edificio, vivere giorno per giorno fidandosi di loro... e di Dio. Sì, quando vediamo il loro valore e la loro sopportazione, facciamo tacere le nostre domande, ci facciamo coraggio e continuiamo. In questo modo noi, Maristi Blu, continuiamo con i nostri diversi programmi e progetti. Gruppo di “Maristi blu” nella comunità di Aleppo FO G LIO IN FO R M ATIV O M AR IST A M ED ITER R AN E A, nº 2 12 ____________ (Anno 13) p. 34