Nº 212 IT

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Nº 212 IT
19 MARZ0 – SAN GIUSEPPE
La Chiesa, nostra madre, è impegnata ad
appoggiare con tutte le forze la presenza
buona e generosa dei padri di famiglia,
perché essi sono per le nuove generazioni
custodi e mediatori insostituibili della fede
nella bontà, della fede nella giustizia e nella
Giuseppe..
protezione di Dio, come san Giuseppe
[Papa France
Francesco]
Il Papa Francesco nell’Udienza
Generale di mercoledì 4
febbraio ha parlato della figura
del padre. Queste le sue parole.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
FOG LIO IN FORM A TIV O
M A R ISTA
M E D ITE R R A N E A
15 marzo 2015
Nº 212
(Anno 13, pagg. 29-34)
EDIZIONI
Segreteria Provinciale
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Ogni famiglia ha bisogno del padre. Oggi ci
soffermiamo sul valore del suo ruolo e vorrei partire da
alcune espressioni che si trovano nel libro dei Proverbi,
parole che un padre rivolge al proprio figlio, e dice
così: «Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio, anche il
mio sarà colmo di gioia. Esulterò dentro di me, quando
le tue labbra diranno parole rette» (Pr 23, 15-16). Non
si potrebbe esprimere meglio l’orgoglio e la commozione
di un padre che riconosce di avere trasmesso al figlio
quel che conta davvero nella vita, ossia un cuore
saggio.
Un padre sa bene quanto costa trasmettere questa
eredità: quanta vicinanza, quanta dolcezza e quanta
fermezza. Però, quale consolazione e quale ricompensa
San Giuseppe col Bambino
(Cappella comunità dei Fratelli si riceve, quando i figli rendono onore a questa eredità!
È una gioia che riscatta ogni fatica, che supera ogni
di Benalmadena)
incomprensione e guarisce ogni ferita.
La prima necessità, dunque, è proprio questa: che il padre sia presente nella famiglia.
Che sia vicino alla moglie, per condividere tutto, gioie e dolori, fatiche e speranze. E che sia
vicino ai figli nella loro crescita: quando giocano e quando si impegnano, quando sono
spensierati e quando sono angosciati, quando si esprimono e quando sono taciturni, quando
osano e quando hanno paura, quando fanno un passo sbagliato e quando ritrovano la strada;
padre presente, sempre. Dire presente non è lo stesso che dire controllore! Perché i padri
troppo controllori annullano i figli, non li lasciano crescere.
Il Vangelo ci parla dell’esemplarità del Padre che sta nei cieli – il solo, dice Gesù, che
può essere chiamato veramente “Padre buono” (cfr. Mc 10, 18). Tutti conoscono quella
straordinaria parabola del “figlio prodigo”, o meglio del “padre misericordioso”, che si trova
nel Vangelo di Luca al capitolo 15 (cfr. 15, 11-32). Quanta dignità e quanta tenerezza
nell’attesa di quel padre che sta sulle porta di casa aspettando che il figlio ritorni!
I padri devono essere pazienti. Tante volte non c’è altra cosa da fare che aspettare;
pregare e aspettare con pazienza, dolcezza, magnanimità, misericordia. Un buon padre sa
attendere e sa perdonare, dal profondo del cuore.
Certo, sa anche correggere con fermezza: non è un padre debole, arrendevole,
sentimentale. Il padre che sa correggere senza avvilire è lo stesso che sa proteggere senza
risparmiarsi. Una volta ho sentito in una riunione di matrimonio un papà dire:"Io alcune
volte devo picchiare un po’ i figli... ma mai in faccia per non avvilirli”. Che bello! Ha senso
della dignità. Deve punire, lo fa in modo giusto e va avanti.
Se dunque c’è qualcuno che può spiegare fino in fondo la preghiera del “Padre nostro”,
insegnata da Gesù, questi è proprio chi vive in prima persona la paternità. Senza la grazia
che viene dal Padre che sta nei cieli, i padri perdono coraggio, e abbandonano il campo.
Ma i figli hanno bisogno di trovare un padre che li aspetta quando ritornano dai loro
fallimenti. Faranno di tutto per non ammetterlo, per non darlo a vedere, ma ne hanno
bisogno; e il non trovarlo apre in loro ferite difficili da rimarginare.
La Chiesa, nostra madre, è impegnata a sostenere con tutte le sue forze la presenza
buona e generosa dei padri nelle famiglie, perché essi sono per le nuove generazioni costodi
e mediatori insostituibili della fede nella bontà, della fede nella giustizia e nella protezione
di Dio, come San Giuseppe.
[Udienza Generale
Generale, 4 febbraio 2015]
FO G LIO IN FO R M ATIV O M AR IST A M ED ITER R AN E A, nº 2 12 ____________ (Anno 13) p. 29
Inviato giovedì 26/02/2015
Alle 18,30 di questo giovedì pomeriggio si è svolta
la cerimonia di chiusura della XXIV Settimana Culturale
della scuola marista della città di Huelva.
di: Serafín Ruiz e José Antonio Rosa
In questa occasione è stata con noi Cristina
Teniente, Vicepresidente del Governo dell’
Estremadura e membro del Partito Popolare. La
dinamica, la stessa delle occasioni precedenti:
un’esposizione di mezz’ora sulla realtà politica
della nostra comunità autonoma, e un’altra
mezz’ora di domande sui problemi dell’ecologia,
la disoccupazione, la crisi, il turismo, l’offerta di
attività culturali e di divertimento per i giovani,…
visti dall’ottica e dal programma del Partito
Popolare, per essere questo il partito invitato in
questa occasione.
È stata un’esperienza “super gratificante”
come nelle occasioni precedenti, sia per la qualità
delle domande formulate dagli alunni, sia per le
chiare risposte della Vicepresidente. Talvolta
sono rimaste inevase alcune domande, ma si sa il
tempe è sempre breve in queste circostanze.
Grazie a tutti per la collaborazione. È
piacevole organizzare a scuola eventi di questo
tipo. Speriamo che il prossimo “caffé con…”, e in
questa occasione con Pedro Escobar della Sinistra
Unita, risulti altrettanto interessante e illustrativo
come i precedenti …
“Huelva Mineraria” è stato il tema scelto dalla
commissione organizzatrice per essere discusso in
forma trasversale da tutti i livelli educativi della scuola,
dalla Materna al Bacillierato, per tutti i tre giorni della
durata della settimana.
Si è svolto un ampio ventaglio di attività intorno
alla miniera e alla sua ripercussione lungo la storia di
Huelva. Si sono pubblicizzate le miniere della nostra
provincia: Riotinto, Sotiel, Nerva… Sono stati studiati i
diversi minerali che sono stati estratti lungo i secoli, il
loro uso e l’utilità, analizzando in maniera del tutto
speciale il rame. Si è discusso sulle curiosità geologiche
della nostra provincia. Si è analizzato il passato, il
presente e il futuro della nostra miniera. Si sono
realizzate inchieste in strada per analizzare la
conoscenza che hanno della loro miniera... gli abitanti di
Huelva.
Il tutto completato con uscite culturali a Riotinto,
Centro di Interpretazione Porta dell’Atlantico,
Dipartamento Minerali dell’Università di Huelva e
all’esposizione, inclusa la miniera, montata nella nostra
scuola.
Il centro scolastico ringrazia in modo speciale la
commissione organizzatrice per lo sforzo realizzato,
ringrazia l’associazione AMPA San Marcellino
Champagnat per il prezioso contributo, i professori e gli
alunni per il loro entusiasmo, il sig. José Suárez Suárez
per la cessione di pezzi del Museo Minerario della
Puebla de Guzmán, e tutti i relatori per la loro
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collaborazione e per il metodo di trasmissione
delle loro conoscenze.
Sono stati tre giorni intensi nei quali la
comunità educativa della scuola marista di
Huelva ha potuto
sfruttare la propria
miniera,
il
suo
significato
sociale,
economico
ed
emotivo. E poiché
questo
centro
educativo
è
un
vulcano di iniziative, già si prepara a
commemorare la Giornata dell’Andalusia.
futuro, ecc, su un tema molte presente nel nostro
itinerario educativo.
E adesso? è uscito dalle
labbra e soprattutto dal cuoore
di molti partecipanti al termine
dell’intensa giornata... Voglia il
cielo che si possa canalizzare e dare risposte a tutte
queste inquietudini e idee che sono state trattate in
diversi momenti e che in futuro possiamo vivere altre
giornate simili a questa, perché in ultima analisi noi
maristi Senza S non esistiamo!
Juan Manuel Gómez García
(Presidente AMPA San Marcellino Champagnat)
Francisco Miguel Cuenca López
(Direttore della Scuola Marista Colón)
Sabado, 21 febbraio
Maristi Badajoz.
GIORNATA di
RIFLESSIONE
SOLIDALE
Senza S non esistiamo
di: Serafín Ruiz
Sabato 21 febbraio abbiamo avuto la gioia di
celebrare a scuola una Giornata di riflessione
sulla solidarietà, dal titolo “Senza S non
esistiamo” (la S si riferisce alla Solidarietà e al
Sale di cui parla il Vangelo... e anche a Servizio, a
Essere, a Servando, a Sentire, a...).
Attraverso rappresentazioni, laboratori,
lavori in piccoli gruppi, ecc.,
abbiamo
approfondito e creato
correnti di opinione,
perché questo valore
continui ad essere un
riferimento chiaro nella
nostra scuola. In questo
senso è stata importante, per lo sviluppo di
queta giornata, la collaborazione e la
partecipazione di Fernando Domínguez e José
Andrés Medina, membri del Gruppo Provinciale
di Solidarietà.
Tuttavia la cosa meglio riuscita è stato il
toccar con mano l’interesse risvegliato dai
membri della comunità educativa su questo
tema. Tutto è stato vissuto con curiosità, con
entusiasmo, con gusto... Fratelli, professori,
genitori, ex alunni e catechisti, fino a raggiungere
un centinaio di persone, hanno potuto
condividere idee, sentimenti, aspettative per il
Maristi Denia: Visita al Parco
Zonale dei Pompieri
By luismc
Mercoledì 28 gennaio gli alunni della seconda
elementare hanno visitato il Parco Zonale dei Pompieri.
Fin dal primo momento dell’arrivo alle installazioni, i
membri del Corpo dei Pompieri hanno introdotto i piccoli
ospiti nell’entusiasmante mondo con il quale essi
devono fare i conti
ogni giorno, spiegando
in maniera piacevole e
divertente in che cosa
consiste il processo di
attenzione
alle
emergenze.
Durante la visita
gli
alunni
hanno
visitato la zona nella quale i pompieri si allenano, hanno
visto come si riceve una chiamata per un incendio, come
si sale sui veicoli e come si azionano le sirene.
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Maristi Mursia:
o
IV Feria Orientamento
Professionale
Professionale e
Universitario
Universitario”
Fernando Pérez, Commissione Immagine
e Marketing della scuola di Mursia
Nei giorni 4 e 5 febbraio, nella Sede
Merced della Scuola Marista “La MercedFuensanta” di Mursia, abbiamo celebrato la “IV
Feria
di
Orientamento
Profesionale
e
Universitario”.
La nostra scuola partecipa ad un progetto da pionieri a
livello nazionale. Si tratta di un progetto di investigazione sul
"microbioma bucal" diretto al Centro di Regolazione Genomica
(CRG) in collaborazione con il Centro di Investigazione in
Epidemiologia Ambientale (CREAL) e la Fondazione “la Caixa”.
Manifesto che annuncia la Feria
Questa attività, inserita nella Settimana
Vocazionale, in collaborazione con il Gruppo
Locale di Pastorale, sembra ormai fissa nel nostro
calendario. Al confronto con manifestazioni simili,
l’elemento che ci differenzia con altre scuole dei
dintorni è che si tratta di una attività gratuita e
aperta al pubblico in generale, in orario extra
scolastico.
Quest’anno
abbiamo
avuto
19
partecipanti (tra università e centri di formazione
professionale superiore). Ancora una volta, diversi
mezzi di comunicazione hanno contribuito a dar
risonanza all’attività. Per questo, i nostri compagni
della Commissione di Immagine e Marketing
hanno fornito le informazioni del caso. Senza
dubbio, con attività di questa natura, ci mettiamo
di fronte ad altre offerte educative e facciamo
giungere alla società musiana l’ideale marista che
ci caratterizza.
Oggi martedì, 28 febbraio, l’investigatore del progetto Dr.
Luis Bejarano, specialista in biologia molecolare, è venuto al
centro per raccogliere le
testimonianze dei
nostri
alunni, tra una prima
conferenza nella quale è stato
spiegato
chiaramente
i
particolari dell’investigazione,
gli alunni in piccoli gruppi
sono passati per il Laboratorio di Biologia per partecipare al
processo delle mostre, che si completerà domani con
un’inchiesta su internet.
I nostri alunni hanno avuto l’opportunità di conoscere di
prima mano qual è il lavoro di un investigatore di laboratorio,
quali sono i procedimenti che si applicano e come si ottengono
i risultati. È stata senza dubbio un’esperienza incoraggiante,
che li aiuterà un domani a chiarificare le loro opzioni di
crescita a livello accademico e personale.
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Maristi Jaén
23 - 27 FEBBRAIO 2015
Magnifica esperienza vissuta da alcuni
docenti, animatori e catechisti delle scuole
mariste d’Italia. Ormai siamo alla quarta
edizione del corso per "operatori di pastorale"
e quello che si vive insieme diventa sempre
più
profondo
e
significativo!
Anche
quest'anno il gruppo è stato davvero
eccezionale e fin dall'inizio aperto alla
condivisione personale e del proprio essere
MARISTA! Ecco una testimonianza di uno dei
partecipanti:
«Mi è stata proposta una settimana di
Formazione Pastorale, che ha visto alternati
momenti
di
condivisione,
‘laboratori’ d’interiorità, spazi di
riflessione
personale
ed
approfondimenti sulla realtà marista
e religiosa...
Mi sono approcciata a queste
giornate con un po' di titubanza e
molta ‘ansia da prestazione’.
Ma appena entrata in contatto
con questa realtà comunitaria, tutto
si è naturalmente trasformato.
Grazie all’accoglienza e alla semplicità dei luoghi e
dei ‘fratelli’, ho vissuto un viaggio che piano piano
scendeva nell’intimo, un calore che mi accarezzava
e mi scioglieva, uno stare in sintonia con una
Chiesa che cammina, una carica di entusiasmo e di
apertura all’altro così come è.
Il tutto da condividere nella mia quotidianità
didattica e relazionale.
Grazie, mi avete fatto uno splendido ed
inatteso regalo».
Alessandra Tuccio,
Tuccio, docente presso
la scuola Marista di Genova.
Genova.
Dopo il carnevale, la Quaresima. Il giorno 18, Mercoledì
delle Ceneri, abbiamo celebrato l’Eucaristia e l’Imposizione
delle Ceneri nella cappella della Scuola, e abbiamo avviato
una serie di azioni orientate a fare esercizio di silenzio e di
interiorità. Con la convinzione che “Il silenzio è la prima pietra
del tempo della filosofia” abbiamo cercato di inculcare nei
nostri alunni, che fanno tante fatica a vivere sul sentiero della
pace e dell’equilibrio, il valore e la necessità di vivere con
calma, fuggendo da ogni “rumore”. E lo abbiamo fatto
attraverso le preghiere del mattino, le tutorie e altri momenti di
preghiera e riflessione, come ad esempio le riunioni
pomeridiane ogni mercoledì di Quaresima in Oratorio.
Febbraio è anche il mese dell’Andalusia e lo abbiamo
organizzato con numerose attività volte a rendere omaggio alla
comunità autonoma alla quale apparteniamo.
L’obiettivo principale è
stato quello di far conoscere agli
alunni la realtà della nostra terra
(cultura, paesaggio, tradizioni,
costumi…), e quest’anno in
concreto
abbiamo
voluto
risaltare l’importanza della
coltivazione degli ulivi come elemento fondamentale
dell’economia di Jaen.
Desideriamo che gli alunni conoscano gli elementi
tradizionali più importanti delle otto province andaluse, che
conoscano e identifichino tutti i dettagli che hanno relazione
con l’uliveto (attrezzi di lavoro, strumenti, macchinari, raccolto,
elaborazione dell’olio …). Vogliamo potenziare la conoscenza
del folclore (tradizioni, poesie, leggende, arte …).
Materna e Primaria hanno lavorato, insieme alla
famiglia, a costruire modellini di strumenti da lavoro e oggetti
inerenti il mondo delle olive (manualità e poesie). Gli alunni
hanno ascoltato una conferenza sui “Differenti processi per
ottenere l’olio”.
Nel Bacillierato si è discusso sui seguenti temi:
• Area di plastica: disegno di contenitori di olio.
• Seminario Sociali: Statuto dell’Autonomia, l’Organizzazione
territoriale e Politica, e l’interpretazione degli inni di Jaen e
Andalusia.
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• Seminario di Lingua: concorso di poesia dedicato alle
otto province dell’Andalusia. Hanno assitito ad una
conferenza sulla “Economia della
1° marzo 2015
nostra provincia”.
Tutti i lavori relazionati con la
celebrazione
del
“Giorno
dell’Andalusia” sono stati esposti nella
sala delle esposizioni con il titolo
“Mare di olivi”.
L’Associazione dei Genitori della
scuola hanno organizzato diverse
sottolineare:
Lettera da Aleppo nº 21
Lacerante come tutte le precedenti o
anche più sanguinante perché la
situazione si deteriora sempre di più.
Ecco un estratto.
Per il testo completo:
Fr. Georges Sabe
Sabe
attività
da
• Venerdì 20 la visita al Palazzo di
Villardompardo, dove si ammirano i Bagni Arabi, il
Museo delle Arti, i costumi Popolari e il Museo di Arte
Naif.
• Concorso gastronomico “XII Concorso dei cibi
tipici andalusi”, che consisteva nella preparazione di
tutti i piatti tipici della ricca cucina andalusa. Piatti
gustati da tutti i concorrenti e partecipanti. Quest’anno,
e questa è la novità, ha partecipato al concorso la
categoria Iunior, gli alunni e le alunne delle classi
Elementari. La Giuria, composta da membri della
comunità educativa, da professionisti del ramo e dai
vincitori dell’anno passato, ha premiato il miglior
Sapore Andaluso, il miglior piatto di Jaen, il miglior
Dolce Andaluso e il miglior Piatto Iunior.
Il pomeriggio di mercoledì 25
c’è stato l’“Atto ufficiale”. Un
omaggio al gran maestro di chitarra
Paco de Lucía nel primo anniversario
della morte. Vi hanno partecipato
alunni e professori che hanno
interpretato“Entre Dos Aguas”, “Jota
de los Villares”, “Colombianas”, “La
Tarara”, “Andaluces de Jaén”, “Viva
mi Andalucía” e “Los Cuatro Muleros”.
In questi giorni sono stati esposti una serie di
“Stands” dell’olio, per far conoscere, degustare e
commercializzare i migliori campioni del nostro “oro
liquido”.
Manuel María Morales Cuesta
www.champagnat.org
Quando stavo aprendo il computer per scrivervi questa
lettera, ha squillato il telefono per avvertirmi che una
pioggia di bombe stava cadendo ad Azizé, un quartiere
centrale di Aleppo, vicino alla Cattedrale Latina, al termine
della Messa delle ore 17. Alcuni minuti dopo mi hanno
informato dall’Ospedale San Luigi che vari feriti erano
appena arrivati e vi erano diversi morti, tra i quali una
ragazza di 19 anni, Sima K. Disgraziatamente questo fatto è
cosa quotidiana per noi, specialmente da venti giorni a
questa parte, quando gruppo armati di ribelli sono penetrati
nei nostri quartieri, provocando ogni giorno vari morti e
feriti da tiri di mortaio, da bombole di gas piene di
esplosivo e chiodi, e da francotiratori (una delle ultime
vittime dei francotiratori è stata Nour A., di 25 anni, capo
delle guide scout, campionessa di pallacanestro). Vittime
innocenti della violenza cieca. Il nostro ospedale è pieno di
feriti curati gratuitamente all’interno del nostro programma
“Civili feriti di Guerra”.
Di fronte a questi drammi, a queste sofferenze, a queste
ribellioni, a queste angustie, a questi timori, a queste
disperazioni, cosa possiamo fare?
Si può fare qualcosa? Fermarsi? Perché? Fermarsi per fare
cosa?
Siamo eroi o idioti?… C’è qualche speranza di un ritorno
alla vita normale? A un ritorno della pace?
Chi ci dà lezioni di valore e motivi di speranza sono gli
abitanti di Aleppo che sono rimasti qui. Quando li vediamo
fare ogni tipo di lavoro per sopravvivere, mandare i propri
figli a scuola o all’università sfidando le insicurezze, uscire
tutte le mattina da casa senza nessuna garanzia di non
ricevere per strada una pallottola da un francotiratore,
rinchiudersi in casa sapendo che il prossimo tiro di obice
può cadere sul tuo edificio, vivere giorno per giorno
fidandosi di loro... e di Dio. Sì, quando vediamo il loro
valore e la loro sopportazione, facciamo tacere le nostre
domande, ci facciamo coraggio e continuiamo.
In questo modo noi, Maristi Blu, continuiamo con i nostri
diversi programmi e progetti.
Gruppo di
“Maristi
blu”
nella
comunità
di Aleppo
FO G LIO IN FO R M ATIV O M AR IST A M ED ITER R AN E A, nº 2 12 ____________ (Anno 13) p. 34