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Psicologia dello sviluppo 1
La prospettiva sistemico relazionale
di Alberto Cortesi
classe 1^ anno 2016
21/2/2016
Paradossi
Paradosso 1
 L’argomento di oggi è la Psicologia dello Sviluppo
 L’approccio sistemico non ha una propria teoria della Psicologia
dello Sviluppo
Paradosso 2
 L’ approccio sistemico non ha una teoria propria della psicologia
dello Sviluppo
 Uno degli ambiti applicativi più centrato e fecondo dell’approccio
sistemico e proprio quello che si riferisce all’Età Evolutiva
La psicologia dello sviluppo
 La psicologia dello sviluppo studia l’evoluzione del bambino
 Esistono tante teorie che trattano l’evoluzione del bambino
Esempi di teorie:
 Freud
 Klein
 Piaget
 Winnicot
 Mahler
Erickson
 Bowlby
 Le teorie dello sviluppo mettono al centro dell’attenzione il bambino
L’approccio sistemico
e la psicologia dello sviluppo
 L’approccio sistemico non mette al centro dell’attenzione il
bambino
 L’approccio sistemico studia il contesto nel quale il bambino cresce
e si sviluppa psicologicamente: la famiglia
 Tra i diversi sistemi, la famiglia rappresenta quello più studiato
 Approccio sistemico e terapia della famiglia rappresentano due
concetti strettamente interrelati
La famiglia secondo l’approccio sistemico
Il concetto di normalità della famiglia
• Jackson: non esiste una definizione di famiglia normale
• Walsh: una famiglia è normale fino a quando non sia stata esaminata
clinicamente (resilienza, attenzione alle risorse)
• Gli strategici: una famiglia è normale se non presenta sintomi
al suo interno
• Whitaker: una famiglia è sana ha confini chiari e permeabili,
distinzione tra generazioni, flessibilità di regole e dei ruoli
• Bowen: il singolo è sano quando si è differenziato dalla famiglia
d’origine, altrimenti le difficoltà esperite in una fase del ciclo vitale
si trasferiscono sulle generazioni successive
La famiglia secondo l’approccio sistemico
Il Ciclo di Vita della famiglia
• Definisce i meccanismi attraverso cui le famiglie si sviluppano
dalla formazione della coppia fino alla sua dissoluzione.
• Ogni stadio evolutivo comprende delle criticità che devono essere
affrontate attraverso dei compiti di sviluppo.
Esempio: la teoria a stadi di Scabini
- Costituzione della coppia
- La famiglia con bambini
- La famiglia con adolescenti
- La famiglia trampolino di lancio
- La famiglia con anziani
La famiglia secondo l’approccio sistemico
Lo strutturalismo (Minuchin)
• Ogni sistema familiare organizza in modo costante le proprie
transazioni relazionali in modo tale che definisce le modalità
comportamentali dei suoi membri
• Le tre dimensioni strutturali di una famiglia sono:
- la gerarchia
-
i confini
- gli schieramenti
La famiglia secondo l’approccio sistemico
Lo strutturalismo (Minuchin)
• Le tre dimensioni strutturali di una famiglia sono:
- la gerarchia che è necessaria per attuare positivamente la propria
competenza genitoriale
- i confini, ovvero le regole che definiscono i passaggi di
informazione ai sottosistemi (confini distinti, diffusi, rigidi) e
possibili famiglie invischiate (disturbi anoressici, psicosomatici) o
disimpegnate (disturbi di dipendenza)
- gli schieramenti, ovvero le triadi:
1) la coalizione, ovvero l’unione tra due individui ai danni di un terzo
2) l’alleanza, ovvero l’unione di due o più individui finalizzata
al raggiungimento di uno scopo
3) la triangolazione, ovvero una coalizione instabile
4) la deviazione, ovvero due persone in disaccordo indirizzano il loro
conflitto su un terzo
La famiglia secondo l’approccio sistemico
I miti familiari
• Sono un insieme di opinioni ben sistematizzate, condivise e sostenute
da tutti i familiari che concernono i reciproci ruoli familiari e la natura
delle relazioni tra i membri (Ferreira)
• Costituiscono (Andolfi) una sorta di lente attraverso cui viene
codificata e interpretata la realtà.
• Assicurano una coesione interna e una protezione esterna
• I miti non sono di per sé disfunzionali, ma possono esserlo la loro
rigidità quando non permettono di integrare nuove informazioni e
quindi di adattarsi ai cambiamenti
La famiglia secondo l’approccio sistemico
La metafora del gioco familiare (Selvini)
• Il gioco familiare rappresenta il modo in cui un sistema familiare
organizza le relazioni al proprio interno
• Ciò che differenzia famiglie con membri portatori di sintomi dalle
altre non è l’esistenza di giochi, ma la loro natura
• I giochi sporchi sono quelli in cui si utilizzano menzogne, vendette,
manipolazioni ecc
• Questi giochi portano allo sviluppo di patologie come quella psicotica
e quella dell’anoressia delle quali sono state descritte gli stadi attraverso
cui si generano
• La teoria trigenerazionale si è integrata nell’evoluzione di questo
modello
La famiglia secondo l’approccio sistemico
Il modello circonflesso di Olson
Il modello di Olson rappresenta un tentativo di descrivere le diverse
tipologie di famiglie attraverso i fattori di coesione e di adattabilità.
La coesione è definibile come il legame emotivo esistente
reciprocamente tra i vari membri di una famiglia. (disimpegno,
separazione, connessione invischiamento)
L’adattabilità è la capacità di un sistema di essere flessibile, di
modificare struttura gerarchica, rapporti di ruolo e regole di relazione
in risposta alle richieste evolutive o ambientali (rigido, strutturato,
flessibile, caotico)
La famiglia secondo l’approccio sistemico
Il modello di Beavers
Il modello di Beavers rappresenta un tentativo di descrivere le diverse
tipologie di famiglie attraverso i fattori della dimensione stilistica e
della competenza.
Ad ogni tipologia familiare è associata la tendenza specifica a
produrre figli sintomatici
La dimensione stilistica ha come estremi la famiglia centrifuga e quella
centripeta
La dimensione della competenza rappresenta la flessibilità del sistema
La famiglia secondo l’approccio sistemico
Modello di Beavers
Filmati
• “Ho sempre torto”
• “Ho paura e senso di colpa”
• Male con i coetanei
• “Si fa sopraffare”
La famiglia secondo l’approccio sistemico
Il modello intergenerazionale (o trigenerazionale)
Bowen:
• Il sintomo non è solo espressione del singolo, della sua famiglia, ma
anche e soprattutto delle generazioni familiari precedenti
“Ci vogliono tre generazioni per fare uno schizofrenico”
• Differenziazione dal sistema emozionale (interdipendenze emotive)
della propria famiglia
Andolfi, Canevaro Cirillo e altri riprendono queste idee e le
sviluppano
I genitori del padre, Famiglia d’origine materna,
Famiglia d’origine materna 2, Famiglia d’origine non capisce, T
re generazioni