L`Age management - Luisoni Consulenze SA

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L`Age management - Luisoni Consulenze SA
Vita dei soci
L’Age management:
dai baby boomers alla generazione X
di Emanuela Capra,
Direttrice Luisoni Consulenze SA
L’Age
management rappresenta oggi una
delle principali sfide strategiche
che le imprese si trovano ad affrontare. Nei Paesi
maggiormente sviluppati gli impiegati over 50+
continueranno ad aumentare fino a superare percentuali “apocalittiche” fra poche decine di anni.
Oggi il gruppo più folto di lavoratori ha un’età compresa tra i 35 e 49 anni ed in futuro sarà sempre
più difficile avere un interscambio “generazionale”
sistematico, causa non solo dell’invecchiamento della popolazione e relativo all’allungamento della vita
media e dell’età pensionabile ma anche per i bassi
tassi di natalità.
Come riuscire in azienda a mantenere alte produttività e motivazione dei cinquantenni che hanno
davanti ancora 15/20 anni di lavoro (a dipendenza
delle riforme previdenziali di ogni paese), come inserire adeguatamente le giovani leve in azienda e
trasmettere loro nel modo migliore le esperienze e le
conoscenze, il know-how della generazione X o Baby
Boomers e soprattutto garantire il ricambio generazionale ad ogni livello gerarchico.
I Baby Boomers, nati tra la metà degli anni ‘40 e
‘60, sono fortemente orientati al lavoro, e credono
più all’esperienza che al “pezzo di carta”. Mentre la
generazione X (nati dalla seconda metà degli anni
‘60 ai primi anni ‘80) è caratterizzata da maggiore
flessibilità e ambizione, cresciuta con i computer è
più a suo agio con le nuove tecnologie rispetto alla
generazione precedente. Dovranno interagire con
le generazioni Y e Z, cresciuti con l’ausilio della
tecnologia in ogni campo, connessi 24 ore su 24,
molto più tecnologici, veloci, abituati a gestire una
mole enorme di informazioni quotidiane. Mancano
però dal lato pratico che ha caratterizzato le generazioni precedenti.
Ci sono ancora pochi esempi e best practices relativi
a questo fenomeno che rischia comunque di compromettere lo sviluppo economico e rendere ancora
più problematica la coesione sociale tra generazioni.
Negli ultimi anni inoltre, complice la congiuntura
economica, sono state portate avanti ristrutturazioni aziendali che hanno colpito il personale più
maturo (in quanto più vicino all’età pensionabile).
Per questo, quale primo passo, ogni azienda deve
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effettuare un’analisi della
propria situazione, conoscere la propria struttura
per età della forza lavoro
(Workforce) per poter valutare i rischi ed adottare
le giuste misure. L’aspetto più importante sarà
coinvolgere i dipendenti
over 50 nella progettazione e realizzazione di tali misure e sondare la loro
disponibilità a svolgere funzioni aggiuntive e nuove attività. In un secondo momento si definiscono
le qualifiche individuali e si pianificano dei veri e
propri programmi formativi, finalizzati allo sviluppo professionale e alla condivisione di esperienze e
know-how in ambito operativo ai più giovani. I Baby
Boomers hanno competenze sociali maggiormente
sviluppate ed un’attitudine al dialogo nettamente superiore rispetto alle generazioni successive, che preferiscono forse mandare un messaggio o una e-mail
che dialogare con qualcuno.
Considerato l’argomento di estrema attualità ed interesse, Luisoni – DMS Academy ha organizzato
un Atelier tematico lo scorso 15 maggio, dal titolo
“Ageing in Azienda: Lavoratori maturi? No grazie”.
L’evento ha coinvolto professionisti di settore, con
i quali si è potuto sviluppare l’argomento e condividere le riflessioni su come valorizzare il capitale
umano in azienda.
La sfida del futuro sarà quella di facilitare la permanenza dei lavoratori maturi nel mondo del lavoro, valorizzandone le competenze ed il know-how,
superando ostacoli e barriere non solo strutturali
ma soprattutto culturali e sociali, evidenziandone le
potenzialità ed il contributo positivo all’organizzazione e alla performance aziendale.
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