Documento 15 maggio Va ITT Elettronica ed Elettrotecnica

Transcript

Documento 15 maggio Va ITT Elettronica ed Elettrotecnica
I.I.S. “P. CANONICA” – Vetralla
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
15 MAGGIO
Esami di Stato
CLASSE 5 A
INDIRIZZO:
ELETTRONICA ELETTROTECNICA
Sede: Bassano Romano
Anno Scolastico 2015/2016
Disciplina
Docenti
Italiano
Maria Rita Ferri
Storia
Lingua Straniera (Inglese)
Matematica
Elettronica
Maria Rita Ferri
Raffaella Lombardi
Stefania Fabrizi
Alfonso Santella
I.T.P. Rosario Anselmi
Stefano Cracolici
I.T.P. Rosario Anselmi
Silvio Marrone
I.T.P. Rosario Anselmi
Simonetta Bernardo
Laura Borgna
Paola Pini
Katia Urbano
Maurizio Marcantoni
Sistemi Automatici
TPSEE
Scienze motorie
Religione
Sostegno
1
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’ISTITUTO TECNICO di Bassano Romano è ubicato in una vasta area verde presso l’Istituto San
Vincenzo e in una posizione geografica tale da raccogliere studenti sia da paesi della zona sud della
provincia di Viterbo sia di alcuni a nord della provincia di Roma.
La sede nasce nel 1962 come biennio della sezione distaccata dell’ITIS di Viterbo in relazione alla
presenza di ragazzi ospiti dell’Istituto “S. Vincenzo martire” dei Padri Benedettini Silvestrini, che avevano
voluto sin dagli anni cinquanta offrire loro la possibilità di una istruzione e di avviamento al lavoro. Nel
1970 viene avviato il triennio con specializzazione Elettronica ad indirizzo Telecomunicazione; dal 2000 fa
parte ormai come sede associata dell’Istituto d’Istruzione Superiore “P. Canonica” di Vetralla.
Da sempre l’istituto ha rappresentato un opportunità per gli allievi che lo hanno frequentato e che lo
frequentano una opportunità di crescita personale, ma soprattutto professionale.
2
ANNO SCOLASTICO 2015/16 CLASSE 5° sez.A
INDIRIZZO Elettronica ed Elettrotecnica articolazione
Elettronica
1.
a)
PRESENTAZIONE E STORIA DELLA CLASSE
DATI SUGLI ALUNNI
- alunni n° 20
ripetenti n° 6
pendolari n° 16
due alunni sono diversamente abili e due alunni con DSA
Uno degli alunni diversamente abili è a scorrimento, l'altro è a obiettivi minimi. Per entrambi sono
già state predisposte le giuste documentazioni, depositate nei relativi fascicoli personali. Pertanto le
modalità e i criteri di formulazione, somministrazione e valutazione delle prove d’esame faranno
riferimento a tali documenti. Si segnala la presenza di 2 alunni con diagnosi certificata di DSA, per le
strategie didattiche adottate e gli strumenti adoperati, si fa riferimento al PDP redatto dal Consiglio di
Classe, a disposizione della Commissione.
Elenco Alunni
Num
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Nome
Bernardini
Caccia
Cortellessa
Cristiani
Del Cavallo
Falchetti
Fiaschi
Gai
Gasperini
Karge
Maftei
Magboo
Meta
Morichelli
Paolantoni
Ribaudi
Ritondale
Rosini
Sciamanna
Sciamanna
Cognome
Davide
Simone
Riccardo
Gianluca
Francesco
Matteo
Simone
Paolo
Matteo
Karol
Bogdan Laurentiu
Jeffry D
Cristian
Paolo
Simone
Manuel
Gianluca
Alessio
Davide
Matteo
3
Quadro orario indirizzo “Elettronica.”
Discipline del piano di studio
Ore settimanali
3°
4°
5°
Lingua e Lettere italiane
4
4
4
Storia
2
2
2
Lingua straniera
3
3
3
Matematica
3
3
3
Complementi di matematica
1
1
Elettronica
7(3)
6 (4)
6(4)
4 (2)
5 (2)
5 (2)
5 (3)
5 (3)
6(4)
2
2
2
1
1
1
Sistemi elettronici automatici
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici edelettronici
Scienze Motorie
Religione/Attività alternative
Totale ore settimanali
32 (8)
32 (7)
N.B. : Le ore tra parentesi si riferiscono alle attività di laboratorio
b)
CONTINUITA’ DIDATTICA
gli alunni hanno avuto tutti lo stesso percorso didattico nell’ultimo triennio [si]
[no]
Un alunno proveniente da altro istituto.
il gruppo docente nell’ultimo triennio è stato stabile
4
[si]
[no]
32 (8)
Nella tabella seguente si ha l'elenco degli insegnati che si sono alternati nella varie materie del triennio
Classe IV A
Ferri Maria Rita
Ferri Maria Rita
Tribuzi Anna
Fabrizi Stefania
Classe V A
Ferri Maria Rita
Ferri Maria Rita
Raffaella Lombardi
Fabrizi Stefania
Liberati Emanuele
Tofani Luca
Classe III B
Ferri Maria Rita
Ferri Maria Rita
Anselmi Loredana
Fabrizi Stefania Brunotti
Gino
Santella Alfonso
Delle Piagge Giuseppe
Liberati Manuele
Tofani Luca
Santella Alfonso
Anselmi Rosario
Sistemi elettronici automatici
Lupi Maurizio
Sarti Giorgio
Clementi Terzo
Tofani Luca
Clementi Terzo
Anselmi Rosario
Cracolici Stefano
Anselmi Rosario
TPSE
Santella Alfonso
Delle Piagge Giuseppe
Mazzuoli Donatella
Carletti Maria Pia
Del Corto
Marrone Silvio Delle
Piagge Giuseppe
Mazzuoli Donatella
Carletti Maria Pia
Bianco Pini
Santella Alfonso
Anselmi Rosario
Mazzuoli Donatella
Carletti Maria Pia
Laurenti Pini
Marcantoni
Marrone Silvio
Anselmi Rosario
Simonetta Bernardo
Laura Borgna
Paola Pini
Katia Urbano
Maurizio Marcantoni
Materia
Lingua e Lettere italiane
Storia
Lingua straniera (Inglese)
Matematica
Classe III A
Scalzini Rossana
Ferri Maria Rita
Anselmi Loredana
Fabrizi Stefania
Elettronica
Scienze Motorie
Religione/Attività alternative
Sostegno
Omogeneita’ della classe
 Nella classe si evidenzia l’esistenza di sottogruppi di alunni per quanto concerne
a) Il comportamento disciplinare
b) Le capacità di elaborazione
c) La provenienza socio-culturale
d) L’impegno e la frequenza

La classe è omogenea rispetto agli interessi e alle attitudini

La classe mostra modesto interesse/attitudine per l’area
linguistico-storico-letteraria
tecnico-scientifica
La classe non mostra particolari interessi/attitudini

Le capacità di apprendimento nella classe sono mediamente
Insufficienti
Sufficienti
Discrete
Buone
L’impegno e la frequenza degli alunni sono mediamente
Non soddisfacenti
Sufficienti
Buoni
Il comportamento disciplinare nella classe è mediamente
Non soddisfacente
Sufficiente
Buono



Gli alunni provengono prevalentemente
a) Da Bassano Romano
b) Dai paesi limitrofi
5
[si]
[no]
2.
CONTENUTI PREVISTI DALLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
Sono stati svolti
ITALIANO
STORIA
LINGUA STRANIERA
MATEMATICA
ELETTRONICA
SISTEMI EL.ONICI
TPSEE
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE
a)
Quasi tutti
In parte
GLI EVENTUALI ADEGUAMENTI SONO STATI MOTIVATI DA
a)
MANCANZA DI TEMPO
*
b)
ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI
*
c)
SCARSO IMPEGNO DEGLI STUDENTI
*
d)
LIVELLO DI PREPARAZIONE INIZIALE INADEGUATO
*
e)
MAGGIORE ATTENZIONE AD ALCUNI ARGOMENTI
*
f)
FREQUENTI ASSENZE
CARENZE PREGRESSE
g)
5.
Tutti
*
X
SCELTE METODOLOGICHE OPERATE E LORO MOTIVAZIONE
VEDERE LE ALLEGATE SCHEDE DELLE SINGOLE DISCIPLINE
6.
OSTACOLI ED INCENTIVI ALL’INSEGNAMENTO
a)
FATTORI OSTACOLANTI UN PROFICUO INSEGNAMENTO SI SONO RIVELATI
a)
b)
c)
d)
e)
b)
7.
LA SCARSA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI AL DIALOGO EDUCATIVO
LE ASSENZE DEGLI STUDENTI
LE ASSENZE DEI DOCENTI
LE CARENZE STRUTTURALI DELL’ISTITUTO
ALTRO: Classe articolata.
FATTORI INCENTIVANTI SI SONO RIVELATI
a)
b)
c)
d)
STIMOLI CULTURALI OCCASIONALI
CORSI DI AGGIORNAMENTO
SCAMBIO DI ESPERIENZE CON I COLLEGHI
INTERESSE E RICHIESTE DEGLI ALUNNI
e)
interesse occasionale per alcuni argomenti
OBIETTIVI PROGRAMMATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’
PER LE DISCIPLINE
OBIETTIVI EDUCATIVI:
•
•
•
•
•
•
•
Rispetto nei confronti delle persone: alunni, docenti e tutto il personale della scuola;
Rispetto delle regole ( in particolare: degli orari, delle norme relative alle assenze, alle giustificazioni…);
Rispetto delle strutture scolastiche ( aule, arredi, laboratori, servizi…);
Capacità di intervenire in un dialogo in modo ordinato e produttivo;
Acquisizione della consapevolezza del valore formativo ed educativo dello studio;
Puntualità nelle consegne;
Accettazione del diverso;
6
OBIETTIVI DIDATTICI:
•
•
•
•
•
Conoscere e comprendere gli elementi fondamentali delle discipline;
Acquisire un metodo di lavoro efficace ( prendere appunti- pianificare in modoi efficace il lavoro individuale
– utilizzare opportunamente i libri di testo – distinguere le informazioni principali da quelle secondarie –
elaborare in maniera sintetica e completa i contenuti);
Sviluppare capacità logiche ( cogliere analogie, differenze, correlazioni – sviluppare le abilità di analisi e
interpretazione dei testi );
Sviluppare abilità ( Saper usare in maniera corretta ed opportuna le conoscenze disciplinari acquisite );
Sviluppare competenze ( saper utilizzare le abilità e le conoscenze acquisite in contesti diversi da quelli
curriculari).
METODOLOGIE :
•
•
•
•
•
•
La centralità dello studente nel processo di insegnamento – apprendimento ( partire dalle conoscenze
possedute e dalle esperienze dell’alunno; esplicitare i percorsi svolti, le modalità di verifica e di
valutazione;consigliare strategie di studio, concordare le prove con anticipo e attenzione al carico di lavoro);
Il costante riferimento alla figura del coordinatore che inviterà i colleghi, in occasione, soprattutto dei
Consigli di classe, a riflettere sul percorso svolto e a verificare il conseguimento o meno degli obiettivi
trasversali prefissati;
Privilegiare una didattica laboratoriale da affiancare a quella frontale;
Rendere gli allievi consapevoli degli errori commessi per saperli successivamente utilizzare come risorsa
dell’apprendimento ( Apprendere ad apprendere );
Attività extracurriculare per completare il percorso formativo e di auto apprendimento;
Valorizzare l’interdisciplinarità allo scopo di formare una figura professionale versatile e competitiva nel
mercato del lavoro.
STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, VERIFICA E VALUTAZIONE DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI:
•
•
•
•
•
•
•
•
Lezione frontale;
Esercitazioni pratiche;
Verifiche scritte ( almeno due per il trimestre e tre per il pentamestre );
Verifiche orali ( almeno due prove per ogni periodo );
Autonoma ricerca/azione;
Lavoro di gruppo;
Lezione dialogata;
Guide strutturate.
MEZZI E STRUMENTI:
•
•
•
•
•
•
•
Testi scolastici;
Giornali;
Computers;
Lim;
Audiovisi;
Laboratori;
Attrezzature ginniche.
7
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE approvati dal Collegio, inseriti nel P.O.F. d’istituto e fatti propri dal Consiglio
di Classe
La valutazione, finalizzata ad accertare i progressi conseguiti da ogni singolo, in rapporto ai livelli di partenza ha seguito i seguenti
criteri stabiliti dal collegio docenti e riportati nella seguente griglia di valutazione:
VOTI
GIUDIZI SINTETICI
GIUDIZI ANALITICI
Lavori completi;
Profondità nei concetti esposti;
Ampiezza di temi trattati;
Assenza di errori di ogni genere.
10
9
RENDIMENTO
8
RENDIMENTO BUONO
Lo studente dimostra di possedere conoscenze approfondite e procede con
sicurezza senza errori concettuali.
7
RENDIMENTO DISCRETO
Lo studente dimostra una certa sicurezza nelle conoscenze e nelle
applicazioni, pur commettendo qualche errore.
6
RENDIMENTO
SUFFICIENTE
Lo studente dimostra di avere acquisito gli elementi essenziali e di saper
procedere nelle applicazioni, pur commettendo errori.
5
INCERTEZZA EVIDENTE
Situazione che lascia intravedere la possibilità di giungere alla
“sufficienza”; fase di evoluzione e di alternanza.
4
RENDIMENTO
INSUFFICIENTE
Mancata acquisizione degli elementi essenziali ed impossibilità di
procedere nelle applicazioni, con gran quantità di errori.
3
RENDIMENTO
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Presenza di rare acquisizioni frammentarie, ma senza connessioni ed
impossibilità di procedere nelle applicazioni.
2
1
RISULTATI NULLI
Lavoro non svolto
Mancate risposte.
OTTIMO
STANDARD MINIMI PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLA SUFFICIENZA:
Il C.d.C ha ritenuto che per ottenere la sufficienza fosse necessario raggiungere i seguenti obiettivi:
•
•
•
8.
Conoscenze: Conoscenza dei contenuti delle discipline ed esposizione degli stessi in modo semplice
e corretto;
Capacità/abilità: Capacità di interpretare e sintetizzare semplici informazioni;
Competenze: Sufficiente autonomia nella risoluzione di semplici problematiche e nell’utilizzo delle
proprie risorse in diversi contesti.
PROGRAMMAZIONE DI INIZIO ANNO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
a)
a)
HA COSTITUITO UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTE LE DISCIPLINE
b)
HA COSTITUITO UN PUNTO DI RIFERIMENTO SOLO PER ALCUNE DISCIPLINE
[SI]
[SI]
[NO]
[NO]
E’ SERVITA COME GUIDA AL LAVORO DIDATTICO
- PER QUANTO RIGUARDA I CONTENUTI
[SI]
[NO]
[IN PARTE]
- PER QUANTO RIGUARDA I METODI
[SI]
[NO]
[IN PARTE]
8
- PER QUANTO RIGUARDA LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE
c)
d)
9.
[SI]
HA SUBITO IN ITINERE MODIFICAZIONI
[NO]
[IN PARTE]
[SI]
[NO]
CONTRIBUTI OFFERTI ALLA PROGRAMMAZIONE DALLE COMPONENTI ALUNNI E GENITORI
ALUNNI
[SIGNIFICATIVI]
[NON SIGNIFICATIVI]
[PARZIALMENTE SIGNIFICATIVI]
GENITORI
[SIGNIFICATIVI]
[NON SIGNIFICATIVI]
[PARZIALMENTE SIGNIFICATIVI]
VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
CRITERI SEGUITI:
Griglie di valutazione con uso di descrittori
Raccolta di dati durante le interrogazioni
Sistematica raccolta di dati
Raccolta di dati relativi non solo alle nozioni possedute, ma anche ad altri aspetti della
personalità (capacità critica,proprietà,partecipazione,creatività)
Comunicazione del voto orale
Registro Elettronico
METODI IMPIEGATI
Interrogazioni orali
Interrogazioni scritte
Prove scritte individuali
Lavori di gruppo
Questionari
Prove strutturate
Laboratorio d) Iniziative
*
*
*
*
*
*
*
TUTTE
ITALIANO, STORIA
TUTTE
LINGUA STRANIERA
Matematica Storia, Italiano
Storia, Sistemi,Inglese
MATERIE TECNICHE
CHE E’ UTILE SEGNALARE:
Robotica in 3D e partecipazione alla manifestazione Rome Cup,
viaggio di istruzione a Recanati.
10.
VERIFICA E VALUTAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DI INIZIO ANNO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
a) Non è stata oggetto di verifica e valutazione
b) E’ stata oggetto di verifica e valutazione e ne sono emersi, in vista del lavoro personale con
la classe, contributi:
[UTILI]
[NON UTILI]
[PARZIALMENTE UTILI]
a)
contributi offerti alla verifica e valutazione dalle componenti alunni e genitori
ALUNNI
[SIGNIFICATIVI]
[NON SIGNIFICATIVI]
[PARZIALMENTE SIGNIFICATIVI]
GENITORI
[SIGNIFICATIVI]
[NON SIGNIFICATIVI]
[PARZIALMENTE SIGNIFICATIVI]
11. CORSI DI RECUPERO E SOSTEGNO
Pausa didattica dal 7 al 14 gennaio 2016
MATERIA
N°ALUNNI
PARTECIPAZIONE
RISULTATI
TUTTE
tutti
Totale
Non del tutto soddisfacenti X Non del tuttosufficiente
9
GIUDIZIO
12. CORSI DI APPROFONDIMENTO
MATERIA
N°ALUNNI
PARTECIPAZIONE
RISULTATI
T.D.P.
9 assidua
buoni
GIUDIZIO
ottimo
13. ATTIVITA’ PARASCOLASTICHE
a) a livello di istituto (attività sportive, partecipazione a spettacoli teatrali, conferenze sulla salute
e sull’orientamento,educazione alla salute,educazione alla legalità)
Come previsto dalla legge
14. OSSERVAZIONI SULLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE E I SUSSIDI DIDATTICI.
Le attrezzature scolastiche ed i sussidi didattici si sono rivelati nel complesso non del tutto adeguate e
carenti alle esigenze didattiche nel campo tecnico, mentre sono risultati adeguati per il settore umanistico e
linguistico
15. CLIMA EDUCATIVO E RAPPORTI PERSONALI NELL’AMBITO DELLA CLASSE
a) conflittualità tra singoli alunni
b) conflittualità tra gruppi di alunni
c) conflittualità tra docenti ed alunni
presente
presente
presente
assente
assente
assente
16. COLLABORAZIONE SCUOLA FAMIGLIA
La partecipazione in occasione dei ricevimenti e’ stata insufficiente.
18. PARTECIPAZIONE STUDENTESCA ALLE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI
La classe ha partecipato alle normali attività istituzionali
19. COMPORTAMENTO E GRADO DI COLLABORAZIONE RISCONTRATI NEGLI ALUNNI
a) partecipazione al dialogo educativo
b) spirito di collaborazione
NON SODDISFACENTE
NON SODDISFACENTE
Sufficiente
Sufficiente
20. PROFITTO GENERALE DELLA CLASSE
Un gruppo di alunni ha partecipato con interesse e affrontato con una certa costanza lo studio delle varie
discipline, conseguendo progressi curriculari positivi; altri hanno mostrato un approccio allo studio non
sempre costante e superficiale, rispetto alla presenza di carenze di base, che si sono evidenziate soprattutto
nelle materie di indirizzo, per cui la preparazione risulta ancora molto fragile; la rimanente parte della
classe ha raggiunto invece una preparazione sufficiente.
21. CAPACITA’ DI COMUNICAZIONE DEGLI ALUNNI
a) capacità espositive
Insufficienti
Mediamente Sufficienti
Discrete
Buone
b) proprietà di linguaggio
Insufficienti
Mediamente Sufficienti
10
Discrete
Buone
22. OSTACOLI ED INCENTIVI ALL’APPRENDIMENTO
a)fattori ostacolanti l’apprendimento degli alunni si sono rivelati (in alcuni casi):
La scarsa applicazione
Le assenze
La mancanza di interesse per la materia
La paura dell’insuccesso
La mancanza di interessi culturali
Le difficoltà presentate dalla materia
La scarsità del tempo dedicato alla materia
La mancanza di esercizio
La mancanza di metodo nello studio
lacune pregresse *
*
*
*
*
*
*
*
*
X
b)FATTORI INCENTIVANTI L’APPRENDIMENTO SI SONO
RIVELATI:
Il coinvolgimento degli alunni nella programmazione
Il coinvolgimento degli alunni nella didattica
L’uso di sussidi audiovisivi
L’uso del laboratorio
I viaggi di istruzione
*
*
*
*
*
MATERIE TECNICHE
23. TIPOLOGIA 3° PROVA SU CUI GLI ALUNNI SONO STATI ESERCITATI
Quesiti a risposta multipla
Quesiti a risposta aperta
Sono state effettuate due simulazioni della terza prova, tempo concesso 2 ore.
Per gli alunni DSA è previsto un tempo supplementare di 30' e l'uso di calcolatrice non programmabile.
SIMULAZIONI PROVE D'ESAME
Il Consiglio di Classe, dopo un'attenta analisi delle tipologie previste per la terza prova, tenuto conto
della programmazione e del percorso formativo della classe, si è orientato generalmente sulla
TIPOLOGIA B/C (quesiti a risposta singola e a risposta multipla),
Ogni prova della durata di 2 ore ha coinvolto 4 materie ed è stata cosi articolata
Materie N°
Tipologia B
Tipologia C
4
Totale per tipologia
2
8
4
16
Totale domande per
materia
6
Ogni materia 2 domande tipologia B e 4 domande tipologia C, per un totale di 16 domande
Per la correzione è stata utilizzata una griglia con correttori, come da documentazione allegata.
Nella prima simulazione del 04/03/15 le materie coinvolte sono state:
TPSEE
Inglese
Storia
Matematica
11
La seconda simulazione si è svolta il 29/04/15; le materie coinvolte sono state:
Sistemi
Inglese
Scienze Motorie
Matematica
Per gli alunni DSA il Consiglio in accordo con gli stessi alunni ha stabilito di dare un tempo maggiore (30
minuti su 2 ore )per lo svolgimento delle Simulazione così come prevede la normativa e come previsto nel
PDP
Per l’alunno certificato il Consiglio di classe ha ritenuto opportuno, la somministrazione di prove
equipollenti e personalizzate, sempre tipologia mista B/C, cosi articolate
Prova 1
Materia
TPSEE
Inglese
Storia
Matematica
Tipologia B
2
2
2
2
Tipologia C
4
4
4
4
si allega documentazione con relative griglie di correzione
Prova 2
Materia
Sistemi
Inglese
Scienze motorie
Matematica
Tipologia B
2
0
0
0
Tipologia C
3
6
6
6
si allega documentazione con relative griglie di correzione
Per quanto riguarda I prova, nel corso dell'anno scolastico tutte le prove scritte di Italiano sono state
effettuate secondo i modelli di scrittura previsti dalla normativa dell’Esame di Stato: Tipologia A,
Tipologia B, Tipologia C, Tipologia D, per cui non è stata fatta alcuna simulazione. Per gli alunni Dsa sono
state fornite in alcuni casi tracce in formato mp3 o quando richiesto sono state lette le tracce.
Per l’alunno certificato è stato fatto uso di computer per la realizzazione delle prove.
Per la correzione è stata utilizzata una griglia con correttori, come da documentazione allegata.
Per quanto riguarda la materia oggetto della II prova: Elettronica sarà effettuata una prima
simulazione il 16 maggio con la somministrazione di un esempio di prova d’esame, un'altra simulazione si
svolgerà presumibilmente prima della fine di maggio e sarà integrata alla documentazione allegata.
Per la correzione è stata utilizzata una griglia con correttori, come da documentazione allegata.
Per l’alunno certificato sarà somministrata una prova equipollente e personalizzata Per la
correzione è stata utilizzata una griglia con correttori, come da documentazione allegata.
Il Consiglio di Classe vuole mettere in evidenza come in tutte le prove, sia scritte che orali, effettuate
dall’alunno certificato, sia stata determinante il supporto dell’insegnante specializzato, per cui auspica la
sua presenza anche in una situazione determinante e importante come l’Esame di Stato
12
CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
Per l’attribuzione del credito scolastico e formativo vengono riportati i criteri definiti nel POF
Attribuzione del credito scolastico - Tabella (Sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2
del D.P.R 23 luglio 1998, n.323, così come modificata dal D.M. n.42/2007) I crediti scolastici vengono
assegnati in sede di scrutinio finale agli alunni delle classi terze, quarte e quinte, in base alla tabella di
seguito riportata:
Media dei voti
M=6
6<M 7
7<M 8
8<M≤ 9
9 < M ≤ 10
Credito Scolastico
(punti)
Classe III
3–4
4–5
5–6
6–7
7 -- 8
Credito Scolastico
(punti)
Classe IV
3–4
4–5
5–6
6–7
7 -- 8
Credito Scolastico
(punti)
Classe V
4–5
5–6
6–7
7–8
8 -- 9
M: media dei voti comprendente il voto di condotta
Il credito scolastico, riferito alla media conseguita, viene attribuito secondo i seguenti criteri:
Minimo della tabella, Massimo della tabella, uguale a 6.00, a discrezione del consiglio di classe *
da 6,01 a 6,49 da 6,50 a 7,00
da 7,01 a 7,49 da 7,50 a 8,00
da 8,01 a 8,49 da 8,50 a 9,00
da 9,01 a 9,49 da 9,50 a 10,00
* Per l’attribuzione del credito scolastico, il consiglio di classe, oltre alla media dei voti “M” , considera
anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo
educativo.
Criteri di attribuzione del credito formativo
Considerata l’importanza della valutazione di attività svolte dagli alunni fuori dall’ambito curriculare
e nell’intento di stimolare gli alunni stessi a comportamenti virtuosi nel campo del sociale ed utili per la
loro formazione globale, si definiscono i seguenti criteri per l’attribuzione del credito formativo:
•
•
valutare 0,2 decimi la partecipazione degli alunni ad ogni attività extracurriculare svolta
nell’anno scolastico in corso, proposta dall’Istituto e che presenti caratteristiche formative
svolte con continuità e debitamente certificate dai docenti responsabili. Ad esempio: corsi
ECDL, gruppi sportivi, corsi teatrali, corsi di madre lingua straniera, ecc.
valutare 0.1 decimi ogni attività culturale, sportiva, di volontariato e formativa in genere, svolta
dagli alunni con carattere continuativo e non episodico, presso istituzioni, enti e associazioni
ufficialmente riconosciute e dalle stesse certificate in modo verificabile. Ad esempio:
partecipazione attiva a GREST, bande musicali, sport agonistici, volontariato sociale ed altro.
La somma di tutti i crediti formativi non potrà superare 0,4 decimi. Il riconoscimento dei crediti formativi
non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M
dei voti (D.M. 42/2007; D.M. 99/2009).
13
I.I.S. “P. CANONICA” VETRALLA
SEDE DISTACCATA I.T.I.S. DI BASSANO ROMANO
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ SVOLTE a.s. 2015/2016
Classe 5°A
Insegnante: BERNARDO SIMONETTA
1) POTENZIAMENTO FISIOLOGICO
A) Corsa veloce, di resistenza, in progressione, alternata;
b) esercizi a carico naturale;
c) esercizi di mobilizzazione;
d) esercizi di agilità e destrezza.
2) RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE:
a) Esercizi di equilibrio
b) esercizi di coordinazione generale
3) CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE:
a) pallavolo
b) calcio e calcetto
c) tennis tavolo
4) EDUCAZIONE ALLA SALUTE:
a) norme di primo soccorso
b) norme di sicurezza in acqua e all’aria aperta
c ) La colonna vertebrale - paramorfismi - dismorfismi
d ) il doping
5) I GIOCHI OLIMPICI:
a) olimpiadi antiche
b ) olimpiadi moderne
6) definizione di allenamento
7) le capacità condizionali
BASSANO ROMANO 10/05/2016
LA DOCENTE:
BERNARDO SIMONETTA
GLI ALUNNI:
14
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PIETRO CANONICA”
SEZIONE ASSOCIATA ITIS DI BASSANO ROMANO
CLASSE V SEZ.A
INSEGNANTE: FABRIZI STEFANIA
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
PROGRAMMA DI MATEMATICA
Ripasso del modulo relativo al calcolo differenziale
Concetto di rapporto incrementale di una funzione in un punto e del suo significato geometrico.
Concetto di derivata di una funzione in un punto e del suo significato geometrico.
Approfondimento delle varie tecniche di derivazione: derivata di funzioni elementari, di
combinazioni lineari, di prodotti, di quozienti e di funzioni composte.
Differenziale di una funzione e suo significato geometrico.
Studio del segno della derivata prima e calcolo degli eventuali punti di massimo, di minimo e di
flesso a tangente orizzontale.
Studio del segno della derivata seconda e ricerca degli eventuali punti di flesso.
Procedimento che permette di ottenere il grafico di una funzione reale di variabile reale.
Teorema di De L’Hopital e sue applicazioni.
Integrali indefiniti.
Definizione di funzione primitiva e di integrale indefinito.
Integrali indefiniti immediati.
Metodi di integrazione indefinita:
integrazione per decomposizione
integrazione per sostituzione
integrazione per parti.
Integrazione indefinita delle funzioni razionali fratte del tipo
.
mx + q
;
ax + b
mx + q
ax 2 + bx + c
Integrali definiti ed impropri
Area del trapezoide e definizione di integrale definito.
Proprietà dell’integrale definito.
Enunciato del teorema fondamentale del calcolo integrale.
Calcolo di aree di semplici regioni piane.
Concetto di integrale improprio. Integrali impropri convergenti, divergenti ed indefiniti.
Equazioni differenziali del primo ordine.
Definizione di equazione differenziale di ordine n.
Definizione di integrale generale e di integrale particolare.
Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separate e separabili.
Calcolo della soluzione di un problema di Cauchy del primo ordine.
15
PROGRAMMA SVOLTO FINO ALLA DATA ODIERNA ( 11/05/2016)
Vorrei chiudere il programma applicando l’integrazione definita alla geometria solida: calcolo del
volume di un solido con il metodo delle sezioni infinitesime e calcolo del volume di un solido di
rotazione e se rimane del tempo fare dei cenni alle equazioni lineari del primo ordine omogenee e non
omogenee (metodo della variazione della costante).
Gli Alunni
L’Insegnante
16
ISTITUTO TECNICO STATALE TECNOLOGICO
BASSANO ROMANO
Classe V A
A.S. 2015/2016
PROGRAMMA del Corso di ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
Testo adottato: E&E Elettronica Elettrotecnica.
Autori: Cuniberti, De Lucchi Petrini
Testo consigliato: Manuale di Elettronica e Telecomunicazioni
Autori: Sacchi, Biondo Hoepli
Amplificatori operazionali
Amplificatore operazionale ideale: caratteristiche fondamentali;
Circuiti lineari con A.O.;
Amplificatore invertente;
Amplificatore non invertente;
Sommatore invertente;
Sommatore non invertente;
Inseguitore di tensione;
Amplificatore delle differenze;
Amplificatore per strumentazione;
Circuito media aritmetica;
Circuito integratore;
Circuito derivatore;
Acquisizione ed elaborazione dei segnali
Sample and Hold;
Teorema di Shannon;
Condizionamento del segnale;
Conversione A/D, D/A
DAC resistenze pesate;
DAC R-2R;
ADC a rampa
ADC Flash
ADC ad asservimento;
Multiplazione;
Circuiti non lineari con A.O.;
A.O. come comparatore;
Trigger di Schmitt invertente;
Trigger di Schmitt non invertente;
17
Generatori di forme d’onda con A.O.
Generatore di onde quadre e rettangolari con trigger di Schmitt ;
Generatore di onde triangolari e rettangolari con trigger di Schmitt;
Generatori segnali sinusoidali:
Condizioni di Barkhausen;
Oscillatore a ponte di Wien;
Timer 555
Struttura interna del timer 555;
Astabile con timer 555;
Monostabile con timer 555;
VCO con timer 555
(da svolgere)
Filtri Attivi
Cenni diagrammi di Bode;
Filtri passa basso e passa alto del primo ordine;
Cenni filtri di ordine superiore al secondo;
LABORATORIO
A.O. μA741
A.O. come comparatore squadratore;
Amplificatore invertente;
Amplificatore non invertente;
Sommatore invertente;
DAC R-2R;
Generatore di onde quadre con A.O.;
Generatore di onde quadre e triangolari con A.O.;
Astabile con timer 555;
Monostabile con timer 555;
Oscillatore a ponte di Wien;
Derivatore;
Integratore;
ADC ad asservimento;
Bassano lì 10.05.2016
Gli Alunni
Gli Insegnanti
18
Istituto Tecnico Industriale Statale "Pietro Canonica"
Bassano Romano
( Sede staccata I. I. S. di Vetralla)
Programma di TECNOLOGIA DISEGNO e PROGETTAZIONE A.S. 2015-2016
Classe V Sez. A
1 Interfacce per il Trasferimento dei dati
2.1. Interfacce seriali
2.1.1. modalità di trasmissione Simplex, Half-Duplex, Full-Duplex a una via e Full-Duplex a due vie.
2.1.2. Tipi di trasmissione
2.1.3. RS-232
2.1.4. Bus e protocollo I2C
2.1.5. Porte USB
2 Microcontrollori Microchip serie 16F87XA
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
Caratteristiche generali
Il Pic 16F876A
Organizzazione della memoria
Le interruzioni
Il reset
Le porte I/O
Il convertitore A/D ( Cenni)
La programmazione del PIC con PicBasic Pro
3 Sensori e trasduttori
3.1
3.2
3.3
3.4
Caratteristiche e prestazioni
Trasduttori di spostamento e di posizione
Trasduttori di velocità
Trasduttori di forza e pressione
4 Circuiti integrati di segnale
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
Classificazione e caratteristiche
Amplificatori da strumentazione
Amplificatori di isolamento
Interruttori e multiplatori analogici e digitali
Convertitori AID e D/A
Riferimenti di tensione
Amplificatori Sample and Hold
5 Tavole grafiche e montaggi
5.1 Software per il disegno degli schemi elettrici Eagle
5.2 Software per il progetto di un master Eagle
5.3 Disegno dello schema elettrico di un visualizzatore con PIC
5.4 Creazione del master tramite Eagle di un visualizzatore con PIC
19
5.5 Montaggio del circuito visualizzatore con PIC
5.6 Collaudo del circuito visualizzatore con PIC
5.7 Disegno dello schema elettrico misuratore di luce con PIC
5.8 Creazione del master tramite Eagle misuratore di luce con PIC
Bassano Romano li ____/____/_______
Argomenti che si prevede di trattare prima della fine delle attività didattiche.
6 Componenti a semiconduttori di potenza
6.1
6.3
6.4
6.5
8.6
Classificazione e tecnologie
B.J.T. di potenza
MOS di potenza
Tiristori
Relè a stato solido
Prof. Ing. Silvio Marrone
______________________________
20
I.I.S. “P. CANONICA” – Vetralla
Sede: BASSANO ROMANO
INDIRIZZO: ELETTRONICA
Programma di Lingua e Letteratura italiana
DOCENTE: prof.ssa Ferri Maria Rita
Anno scolastico 2015-2016
classe 5°A
Testo in adozione:
Panebianco B. , Pisoni C. , Reggiani L. , Malpensa M.
TESTI E SCENARI Letteratura, cultura, arti vol 5, 6, 7
ED ZANICHELLI
Cultura e letteratura nell'Età dei Realismo : Positivismo, Naturalismo e Verismo. G. Verga.
G. Verga: Biografia. La produzione letteraria. Le tecniche stilistiche - narrative. Il ciclo dei Vinti.
Lettura critica dei seguenti testi:
I) Vita dei Campi
-Rosso Malpelo
II) I Malavoglia
- La Provvidenza in mare
- Ntoni ritorna. E riparte.
L'età del Decadentismo
La crisi del positivismo e la nuova sensibilità "decadente". Decadentismo. Simbolismo. Estetismo.
Il Decadentismo Italiano. G. Pascoli. G. D'Annunzio. L. Pirandello. I. Svevo Cenni alle Avanguardie storiche.
G. Pascoli: Biografia. La produzione letteraria. La novità della poesia pascoliana.La poetica del fanciullino.
Lettura critica dei seguenti testi:
I) Il fanciullino
- Il fanciullino
II) Myricae
-L'assiuolo
-Temporale, Il lampo, Il tuono
- X Agosto
G. D'Annunzio:. Biografia. La produzione letteraria.Il mito dannunziano. Estetismo Superomismo Panismo.
Lettura critica dei seguenti testi:
I) Il piacere
- L’educazione di un esteta
II) Alcyone.
• La pioggia nel pineto
• Le stirpi canore
I. Svevo: Biografia. La "marginalità" di Svevo.. L'inettitudine a vivere e i personaggi di Svevo:“LA COSCIENZA DI
ZENO”.
Lettura critica dei seguenti testi:
I) La coscienza di Zeno
- Prefazione e Preambolo
21
- Il fumo
- La salute di Augusta
L. Pirandello: Biografìa. La produzione letteraria. Comicità e umorismo. La dialettica: Vita - Forma Il relativismo.
Teatro e Metateatro.
Lettura critica dei seguenti testi:
 Il fu Mattia Pascal
- La morte di Adriano Meis
o
II) L'umorismo
- Il sentimento del contrario
III) Novelle per un anno
La Patente
G. Ungaretti: Biografia. Produzione letteraria. La poesia pura e la condizione esistenziale dell'uomo.
Lettura critica dei seguenti testi
I) Allegria dei Naufragi
- Porto Sepolto
-Allegria di naufragi
- Veglia
- Mattino
- Soldati.
II) Il dolore
- Non gridate più
E. Montale: Biografia. La produzione letteraria Gli sviluppi e i temi della lirica montaliana.
Lettura critica dei seguenti testi:
I) Ossi di Seppia
- Spesso il male dei vivere ho incontrato
- Meriggiare pallido e assorto
( quanto sopra è il programma svolto in data 11/05/2016 prima della fine dell’anno si prevede di trattare
argomenti, vedi allegato, il cui effettivo svolgimento sarà integrato al presente programma)
L’insegnante
________________________
Gli alunni
_______________________
_______________________
PER LA FINE DELL'ANNO SI PREVEDE DI SVOLGERE ANCHE I RESTANTI ARGOMENTI A LETTURE
CONSIGLIATE
 PRIMO LEVI “Se questo è un uomo”
 ITALO CALVINO: “I sentieri dei nidi di ragno”
22
I.I.S. “P. CANONICA” – Vetralla
Sede: BASSANO ROMANO
INDIRIZZO: ELETTRONICA
Programma di Storia
DOCENTE: prof.ssa Ferri Maria Rita
Anno scolastico 2015-2016
classe 5°A
Testo in adozione BERTINI F: “ALLA RICERCA DEL PRESENTE” vol 3 MURSIA EDITORE
Fra Ottocento e Novecento
Le potenze europee ed extraeuropee
"Seconda rivoluzione industriale".
Imperialismo e spartizione del pianeta,
Politica e cultura nella società di massa.
L'Italia dell'età giolittiana:
La crisi di fine secolo
II sistema di potere giolittiano.
La crisi degli equilibri giolittiani.
L'Europa e il mondo agli inizi del Novecento:
Le tensioni interne.
Le tensioni internazionali
Problema delle nazionalità e questione balcanica.
La prima guerra mondiale:
Una guerra per l'egemonia europea.
Dalla guerra breve alla guerra di logoramento.
L'Italia dalla neutralità all'intervento.
La vittoria dell'Intesa.
La fine del conflitto e la pace.
La Russia dalla rivoluzione a Stalin:
Le due rivoluzioni del 1917.
La guerra civile e il comunismo di guerra.
La Nuova politica economica
L'ascesa di Stalin.
Il mondo tra le due guerre (in sintesi)
L'Italia dal dopoguerra al fascismo:
La crisi economica e sociale del dopoguerra.
Il "biennio rosso".
Crisi dello stato liberale e avvento di Mussolini
La transizione verso la dittatura
23
I caratteri generali del fascismo.
Politica sociale, economica ed estera del fascismo.
Il regime staliniano:
L'industrializzazione forzata.
Il totalitarismo staliniano.
La crisi del 1929
La Germania di Weimar e il Terzo Reich
I primi passi della repubblica.
Crisi politica e crisi economica.
Il nazismo al potere.
Il sistema totalitario.
Verso un nuovo conflitto:
Le radici del conflitto.
L'aggressività nazista e l'annessione dell'Austria.
La seconda guerra mondiale:
La guerra lampo tedesca e l'espansione dell'Asse.
La svolta del 1941: dalla guerra europea alla guerra mondiale
L'Europa sotto il dominio nazista e l'Olocausto. La sconfitta dell'Asse
La resistenza.
( quanto sopra è il programma svolto in data 11/05/2016 prima della fine dell’anno
si prevede di trattare argomenti, vedi allegato, il cui effettivo svolgimento sarà
integrato al presente programma)
L'insegnante
Gli alunni
___________________
________________________
________________________
PER LA FINE DELL'ANNO SI PREVEDE DI SVOLGERE ANCHE I RESTANTI
ARGOMENTI .)
CENNI SU:
La Guerra Fredda e il mondo bipolare
Il dopoguerra in Italia
Cenni alla caduta del comunismo e alla globalizzazione
24
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE
DISCIPLINA: SISTEMI AUTOMATICI
DOCENTI :
PROFF. CRACOLICI STEFANO – ANSELMI ROSARIO
CLASSE V SEZ. A
INDIRIZZO: Elettronica Elettrotecnica/Informatica Telecomunicazioni
Sede: BASSANO ROMANO (VT)
1)TITOLO DEL MODULO: RICHIAMI ANALISI IN FREQUENZA








Diagrammi di Bode, decibel, decadi.
Forma di Bode di una funzione di trasferimento, guadagno statico
Diagrammi di Bode asintotici del modulo e della fase
Diagrammi di Bode asintotici del termine costante
Diagrammi di Bode asintotici del termine monomio
Diagrammi di Bode asintotici del termine binomio
Diagrammi di Bode asintotici del termine trinomio
Tracciamento dei diagrammi di Bode reali
2) TITOLO DEL MODULO: RICHIAMI APPLICAZIONI ALLA ELETTRONICA
 Calcolo della funzione di trasferimento di circuiti con operazionali in configurazione
invertente e non, con resistenze, induttanze, capacità
 Circuiti elettrici del secondo ordine
 Il feedback, schema a blocchi, calcolo della funzione di trasferimento complessiva.
3) TITOLO DEL MODULO: STABILITÀ DEI SISTEMI A TEMPO CONTINUO
 Il problema della stabilità di un Sistema
 Margine di fase e di guadagno e loro determinazione
4) TITOLO DEL MODULO: CONTROLLO E REGOLAZIONE
 Struttura dei sistemi di regolazione continui: anello aperto, anello chiuso, ON-OFF, PID .
 Modelli matematici.
5) TITOLO DEL MODULO: METODI DI COMPENSAZIONE DEI SISTEMI A TEMPO
CONTINUO
 Reti compensatrici passive: ritardatrice, anticipatrice, a sella.
 Regolatori industriali: ad azione proporzionale (P), derivativa (D), integrale (l), e loro
combinazione PI, PD, PID.
25
Parte di programma ancora da svolgere
6) TITOLO DEL MODULO: SOLAR OR PHOTOVOLTAIC CELL





Renewable energy
Mainstream technologies
Solar spectrum
Solar or photovoltaic cells: principle of working and main characteristics
Photovoltaic systems
Vetralla, lì …./ …… / 2016
Alunni
I Docenti
____________________________
___________________________
___________________________
Prof……………………………………..
Prof……………………………………..
26
A.S. 2015/2016
PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE
CLASSE VA
Prof.ssa Raffaella Lombardi
CIVILTÀ INGLESE
1. The Conquest of the West
Westward expansion
The frontier
The Pioneers and the Indian wars
2. The South
The land and the people
The sunshine state
The Mississippi river
Slavery in the southern states
3. North and South
The American Civil War
Reconstruction in the post-slavery south
Segregation
4. The Southwest
The Southwestern states
Arizona and New Mexico
Texas and Oklahoma
5. The West
The Rocky Mountains states
The Pacific Coast states
The golden state
6. San Francisco
The city by the bay
7. Lands of Contrast
Alaska, the last frontier
Hawaii: the Aloha state
8. Australia: where East Meets West
The “Island Continent”
27
9. The making of Australia
From settlement to independence
10. The Aboriginal people
Early indigenous people
How they live today
In the Outback
MICROLINGUA
1. ELECTROMAGNETISM AND MOTORS
Electric cars
Electric cars: advantages and disadvantages
2. GENERATING ELECTRICITY
Methods of generating electricity
Producing high-pressure steam
Nuclear reactor
How reactors produce heat
How pressurized water reactor operates
How a nuclear reactor is kept under control
Renewable energy 1: water and wind
Renewable energy 2: sun and earth
3. DISTRIBUTING ELECTRICITY
The domestic circuit
4. ELECTRONIC COMPONENTS
Semiconductors
The Transistor
Basic electronic components
5. ELECTRONIC SYSTEMS
Conventional and integrated circuits
Read a data sheet
Data sheet: operational amplifier
6. AUTOMATION
What is automation?
How automation works
How a robot works
Varieties and uses of robots
Robots in manufacturing
28
LIBRI DI TESTO
New Surfing the World Maria Grazia Dandini, Zanichelli.
English for New Technology Kiaran O’Malley, Pearson Longman.
29
Disciplina
Italiano
Storia
Lingua Straniera (Inglese)
Matematica
Elettronica
Sistemi Automatici
TPSEE
Scienze motorie
Religione
Sostegno
Docenti
Maria Rita Ferri
Maria Rita Ferri
Raffaella Lombardi
Stefania Fabrizi
Alfonso Santella
Rosario Anselmi
Stefano Cracolici
Rosario Anselmi
Silvio Marrone
Rosario Anselmi
Simonetta Bernardo
Laura Borgna
Paola Pini
Katia Urbano
Maurizio Marcantoni
30
Firma