Agorà n. 27 - firstcisl.it

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AGORÀ
First Cisl Gruppo Banca Popolare di Vicenza
Stanza sindacale: VICENZA 0444.339705 - PRATO 0574.617666 - [email protected]
#27
Novembre
2016
“Ho deciso in maniera molto pacata, ho fatto
una valutazione per il bene dell'istituzione e
ho voluto evitare dicotomie e spaccature.
Una fusione - spiega - può essere opportuna
ma con un processo strutturato e meditato,
con un forte commitment non solo
economico ma anche sociale perché senza i
dipendenti, anzi senza i colleghi, perché io
li chiamo così, e senza i clienti non si va da
nessuna parte”.
L’onore delle armi
Lasciata la presidenza, Anselmi continuerà a
lavorare per migliorare l'organizzazione del
lavoro e l'information & communication
technology.
Anselmi lascia la presidenza di Veneto Banca
convinto che “i lavoratori non sono barattoli. Sono
un buon manager se riesco a creare valore, non se
mando a casa le persone. Senza dipendenti e senza
clienti non si va lontano”
“Non stiamo parlando di barattoli ma di
persone - spiega -. Se parlo di esuberi devo
dire come li tratto. Non è solo un problema
contrattuale: quando tocco il lavoro creo
tensioni che si riflettono sulle famiglie, sui
figli, creo degli sconvolgimenti di
carattere sociale che lasciano ferite sulle
persone”.
“Resto in cda per dare un apporto sulla parte
tecnica, avendo maturato molte esperienza
nella mia vita professionale e diretto tante
fusioni. Mi limito a questo perché su altri
aspetti sono condizionato dal mio spirito
sociale che non è completamente
'compliant' con le scelte che potrebbero
essere fatte”.
Anselmi non polemizza con nessuno, né con
il presidente della Popolare di Vicenza, Gianni
Mion, con cui è innegabile la diversità di
vedute sulla strada da seguire per
ristrutturare i due istituti veneti, né con
Alessandro Penati, numero uno di Atlante,
che quella strada ha scelto di condividere,
anche in scia alle richieste della Bce.
Anselmi lo dice anche più chiaramente: “Non
posso accettare che un padre non possa
comprare le scarpe a un figlio perché perde
il lavoro. Faccio fatica ad accettare che un
genitore vada in difficoltà per colpa mia.
È probabilmente un mio limite manageriale
che non dovrei avere ma non posso
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cancellare la mia storia e la mia coscienza. Per
questo preferisco fare un passo indietro”.
trasporto per arrivare al lavoro. L'importante
è che la pratica sia pronta la mattina dopo”.
Ma il rifiuto della strada dei tagli selvaggi,
senza il cuscinetto degli ammortizzatori
sociali, passa anche dalla convinzione che
un'altra strada sia percorribile. “Sono un
“In tre mesi - conclude tracciando un bilancio
della sua presidenza - abbiamo rinnovato i
consigli, fatto l'azione di responsabilità,
venduto l'aereo, tagliato i costi fatto tante
altre cose e dato un esempio di sobrietà”.
buon manager non se mando a casa le
persone ma se riesco a creare valore” spiega
(fonte: ANSA 8 Nov 2016 – 17:43)
il banchiere, che tra l'altro ha gestito la
fusione tra Cariplo e Ambroveneto da cui è
nata Banca Intesa.
“Certo serve uno sforzo in più, servono
capacità di carattere innovativo e gestionale,
serve puntare sulle nuove tecnologie, che
possono migliorare l'efficienza e ridurre i
costi. Non bisogna essere Steve Jobs o essere
stati a Cupertino per farlo.
Ci si può riuscire con i contratti di solidarietà,
con la capacità di ascolto, motivando i
dipendenti e condividendo i sacrifici,
suscitando
determinazione
e
coinvolgimento. Il manager deve innovare
veramente perché ci sono delle strade che
non sono innovative ma un salto all'indietro
nell'800”.
(da www.ilSecoloxix.it del 09 agosto 2016)
“Se dico che ci sono due mila esuberi prosegue - devo dire che cosa faccio per
gestirli perché se no la banca non vive più,
perché vive di aspetti intangibili come la
fiducia e la motivazione dei dipendenti”.
http://www.firstcisl.it/nazionale/documenti/delega-iscrizionefirst-cisl/
Secondo Anselmi eventuali eccedenze di
personale andrebbero gestite con il fondo
esuberi e con i contratti di solidarietà,
ripartendo i sacrifici tra tutti i dipendenti e
sfruttando
strumenti
innovativi
di
organizzazione del lavoro come il telelavoro.
“Se sono una dipendente, una pratica di fido
la posso lavorare la sera tra le sette e le nove
e risparmiare i costi della baby sitter, del
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