I dati di flusso dell`occupazione nella provincia di Prato
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I dati di flusso dell`occupazione nella provincia di Prato
I dati di flusso dell’occupazione nella provincia di Prato Anno 2007 Nota metodologica In questo anno sono cambiati molti parametri che rendono poco confrontabili i dati del 2006 a quelli del 2007. Più precisamente; A) Da aprile 2007 la normativa prevede che vengano registrate obbligatoriamente tra gli avviamenti e le cessazioni tutti i contratti atipici, che il lavoro interinale venga associato all’azienda richiedente e non all’agenzia di lavoro interinale B) Cambiano le modalità di accesso ai dati presso la Regione Toscana C) E’ cambiata la classificazione Ateco e non tutto il dettaglio fino alla quinta cifra è stato per ora assegnato automaticamente alla nuova classificazione Una parte dei dati diventano quindi inconfrontabili nel tempo. Da quest’anno si opera quindi una cesura rispetto al passato. Punto di partenza: totale avviamenti e cessazioni 2007 tutti i settori Totale Assunzioni Uomini 19.309 Donne (+19%) 21.932 (+46%) 41.241 (+33 %) 4.330 (+38%) Part time 7.713 (+61%) 12.043 (+54 %) 15.708 Donne (-4,7%) 18.053 (+23%) 33.761 (+8.7%) di cui Part time di cui Cessazioni Uomini % SALDO + 7.480 (valore assoluto 2006 : + 61) 29 % del totale assunzioni Alcune possibili chiavi di lettura dei dati -Il settore Tessile/Abbigliamento nel complesso guadagna 253 posti di lavoro. Il saldo positivo è dovuto a gli 811 posti guadagnati nell’abbigliamento rispetto ai 558 posti persi nel tessile -Sono preferiti contratti di lavoro meno vincolanti anche se come numero aumentano i contratti a tempo determinato (ma diminuiscono in percentuale) -Crescono il Commercio, la Ristorazione e la Logistica, nonché i Servizi alla persona -I cinesi e gli stranieri sembrano avere posti di lavoro più stabili -Il Part Time è in aumento (anche per le modalità di assunzione di stranieri – cinesi – in più aziende: a più contratti corrisponde spesso la stessa persona) Grafico 1: Avviamenti e Cessazioni per settore (Totale 2007) 1593 TRASPORTI, MAGAZZINAGGIOE COMUNICAZIONI 2468 TESSILE 4833 4275 1008 SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE 1237 115 156 PROD E DISTRIB DI ENERGIA ELETTRICA, GASE ACQUA 296 NON SPECIFICATO METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO 466 576 657 2677 ISTRUZIONE 3650 143 228 328 328 100 113 46 50 135 131 109 57 131 162 223 276 77 78 173 202 INDUSTRIE CONCIARIE, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN CUOIO, PELLE E SIMILARI INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO FABBR DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI FABBR DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI FABBR DI MEZZI DI TRASPORTO FABBR DI MACC ELETTR E DI APPAREC ELETT, ELETTRONICHE ED OTTICHE FABBR DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI FABBR ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE EDITORIA CESSAZIONI AVVIAMENTI 2129 COSTRUZIONI 2560 3565 COMMERCIO 511 ATTIVITA' SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE 4562 1225 5339 ATTIVITA IMMOB ... SERV IMPRESE 6334 206 232 ATTIVITA' FINANZIARIE AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 1798 ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 1812 1999 2243 283 317 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 2391 ALBERGHI E RISTORANTI 528 AGRICOLTURA 2985 803 2636 ABBIGLIAMENTO 0 1000 2000 3447 3000 4000 5000 6000 7000 Grafico 2: Avviam e nti e Ce s s azioni Se ttori Te s s ile - Abbigliam e nto e Com m e rcio di te s s ili (Totale 2007) 4000 3461 3500 3000 2612 2500 A VVIA MENTI 1994 2000 CESSA ZIONI 1900 1500 1000 905 882 747 656 641 569 549 500 409 435 348 0 FILA TURA TESS ITURA E LANIFICIO FINISS AGGIO MAGLIERIA CONFEZIONI A LTRO TESSILE COMMERCIO ALL' INGROSSO DI P RODOTTI TES SILI Grafico 3: Avviamenti e cessazioni per contratto (Totale 2007) 20000 17373 18000 16000 15196 14000 13233 12000 10008 Avviamenti 10000 Cessazioni 8000 6000 4000 3591 3376 3206 3014 2409 2272 2000 824 500 0 Apprendistato A progetto Interinale Tempo deter. Tempo indet. Altro Grafico 4: Avviamenti e Cessazioni per qualifica (Totale 2007) 18000 16850 16000 14868 14000 11514 12000 10229 10000 8000 9166 avviamenti cessazioni 7391 6000 3711 4000 2000 1273 0 Operaio qualificato Operaio generico Impiegato Tecnico Grafico 5 : Cessazioni per motivo (Totale 2007) MANCATO SUPERAMENTO DEL PERIODO DI PROVA;507 LICENZIAMENTO COLLETTIVO;997 LICENZIAMENTO INDIVIDUALE;848 ALTRO;7981 CHIUSURA AUTOMATICA TEMPO DETERMINATO;10579 DIMISSIONI;12849 Grafico 6: Avviamenti e Cessazioni settore terziario (II Semestre 2007) 1593 TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 2468 1008 1237 SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE 2677 ISTRUZIONE 3650 1002 1145 INTERMEDIARI DEL COMMERCIO 730 956 COMMERCIO ALL' INGROSSO 348 569 COMMERCIO ALL' INGROSSO DI PRODOTTI TESSILI CESSAZIONI 1485 1892 COMMERCIO AL DETTAGLIO 511 ATTIVITA' SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE AVVIAMENTI 1225 5339 ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 6334 206 232 ATTIVITA' FINANZIARIE 1798 1999 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 1812 2243 ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 2391 ALBERGHI E RISTORANTI 0 1000 2000 2985 3000 4000 5000 6000 7000 Calo percentuale dei tempi indeterminati (con aumento del valore assoluto) indeterminato 2006 I sem avviamenti indeterminato 2007 avviamenti 2 sem 6.494 I sem tot indeterminato 5.608 2 sem 9.199 12.102 tot indeterminato 5.633 14.832 tot avviamenti 2006 31.108 % indeterminato su tot 38,90 tot avviamenti 2007 41.241 35,96 Confronto cinesi – italiani 2006/07 2006 avviamenti totali 35.687 cessazioni totali 32.267 2007 42.213 90 % 36.928 saldo 3.420 5.285 avviamenti cinesi 5.510 5.544 cessazioni cinesi 4.586 saldo 924 83 % 4.030 1.514 87 % 73 % Confronto stranieri – italiani 2006/07 2006 avviamenti totali 35.687 cessazioni totali 32.267 saldo 2007 42.213 90 % 36.928 3.420 5.285 avviamenti stranieri 11.283 13.035 cessazioni stranieri 9.428 saldo 1.855 84 % 10.113 2.922 87 % 78 % Una possibile interpretazione della crescita del saldo Avviamenti / Cessazioni (1) I dati consuntivi sull’andamento del mercato del lavoro provinciale nell’anno 2007 (dati, è bene ricordarlo, finalmente esaustivi grazie alla riforma introdotta con la Legge Finanziaria 2007, in grado quindi di mostrare l’andamento di tutte le componenti del mercato del lavoro, pubblico e privato, ordinario e parasubordinato), mostrano un saldo positivo abbastanza rilevante. Tale dato può, in prima lettura, apparire paradossale, in quanto in contraddizione con gli evidenti e persistenti segnali di crisi del sistema produttivo locale, con particolare riferimento al comparto tessile. In realtà, la lettura più approfondita di tali numeri evidenzia come non vi sia alcuna contraddizione e, anzi, proprio questo dato di apparente crescita sia un indicatore di un fenomeno di crisi, peraltro coerente con quanto rilevato dall’ISTAT a livello nazionale Una possibile interpretazione della crescita del saldo Avviamenti / Cessazioni (2) Per restare a Prato, dai dati osserviamo che il saldo positivo è determinato, quasi per la sua totalità, da assunzioni effettuate nel vasto ed eterogeneo settore dei servizi: l’industria tessile mostra un saldo negativo, compensato dalle assunzioni del settore delle confezioni, un comparto egemonizzato, come noto, da imprese cinesi. Inoltre, le assunzioni “in più” sono quasi tutte a tempo determinato: si osserva infatti che il numero delle assunzioni a tempo indeterminato è sostanzialmente pari a quello delle dimissioni volontarie; dato anche questo “inquinato” dalle dinamiche del “distretto parallelo” delle confezioni cinesi, dove la modalità prevalente di avviamento al lavoro è l’assunzione a tempo indeterminato e i rapporti di lavoro cessano sempre per dimissioni volontarie del lavoratore. Una possibile interpretazione della crescita del saldo Avviamenti / Cessazioni (3) Quindi, al netto dei dati connessi alle imprese e ai lavoratori di nazionalità cinese, quello che si evidenzia è che l’industria tessile in senso stretto continua la sua emorragia di addetti, mentre gli altri settori, con particolare riferimento alle imprese, private e pubbliche, che si occupano di servizi registrano aumenti di manodopera. Tuttavia questa crescita occupazionale avviene insieme al crollo della produttività, perché mentre fatturato e valore aggiunto ristagnano, le imprese si sono dedicate ad assumere nuovi lavoratori in forma precaria o, complice il sistema di “convenienze” legato alle liste di mobilità, a trasformare posizioni lavorative permanenti in temporanee.