LA SFIDA AZZURRA IN PISCINA Dallapè
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LA SFIDA AZZURRA IN PISCINA Dallapè
LUNEDÌ 11 AGOSTO 2008 TRENTINO 27 LA SFIDA AZZURRA IN PISCINA Dallapè-Batki cullano il sogno fino all’ultimo Trentino - lunedi 11 agosto 2008 - p. 27 Vicine al podio prima del tuffo finale, chiudono comunque con un buon 6º posto di Marco Marangoni PECHINO. Lo hanno cullato, ci hanno creduto, ma è mancato quel pizzico di fortuna, in queste occasioni obbligatorio, per centrare la storica impresa. Vedere il podio olimpico a soli 4,20 punti prima dell’ultima tornata, per la trentina Francesca Dallapè e per la triestina Noemi Batki è stato come vivere un sogno. Poi ci si è messa la tensione e le azzurre hanno concluso egregiamente al sesto posto. Allo spettacolo del nuoto in tribuna insieme a...Bush E Per l’Italtuffi un ottimo esordio nella terra dei fenomeni di salti mortali e avvitamenti. Il primo oro dei tuffi dei Giochi di Pechino è andato alle ineguagliabili cinesi Guo Jingjing e Wu Minxia che davanti al loro pubblico impazzito hanno mostrato addirittura miglioramenti al loro già nutrito repertorio. Per Dallapè e Batki un risultato più che buono considerando che in allenamento hanno incontrato alcune difficoltà. Ancora una volta a farsi tradire dall’emozione è stata la Batki che ha sbagliato sia il sincronismo con la compagna che l’esecuzione del tuffo. Infatti, l’allieva della madre Ibolya Nagy ha voluto modificare la parabola del suo doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato chiudendo il tuffo abbondante immediatamente penalizzato dai giudici. «Ci ho provato ma, cam- biando i punti di riferimento, a volte non riesco ad aprire nel momento giusto e chiudo abbondante», si è giustificata la Batki il cui futuro nelle prove di sincro potrebbe essere a un bivio. Infatti nell’ambiente dei tuffi italiani si parla di una nuova partner da affiancare alla Dallapè a partire dall’autunno. La coppia azzurra, la prima al femminile partecipante ad una Olimpiade, ha aperto la gara con un buono, ma non perfetto ordinario indietro (48,00) al quale è seguito il secondo obbligatorio, l’ordinario avanti (51,60) dove il sincronismo è stato premiato con tre “9.0”. Francesca e Noemi, seguite da bordo vasca dall’allenatrice trentina Giuliana Aor, hanno confermato la sesta posizione parziale anche con il buon avvitamento eseguito unitamente ad un doppio salto mortale e mezzo avanti (68,40). Preciso, risultato il miglior tuffo della serie, il doppio e mezzo ritornato carpiato (70,20). Consapevole di essere fra le quattro nazioni racchiuse in poco più di quattro punti (le altre erano Germania, Stati Uniti e Australia), la Batki ha voluto strafare commettendo l’errore in volo e conseguentemente nell’entrata in acqua. Con un “4.5” ed un “5.0” a carico di Noemi il duo azzurro chiudeva a quota 296,70 punti a oltre 22 lunghezze dal gradino più basso del podio andato alle tedesche Ditte Kotzian ed Heike Fischer (318,90). «Per loro, l’unico sincro italiano qualificato, essere qui è già stato un traguardo prestigioso - ha commentato soddisfatto il commissario tecnico azzurro Giorgio Cagnotto -. In gara hanno dato il meglio e sono orgoglioso che siano state premiate da un piazzamento rilevante». Con una gara perfetta Guo Jingjing e Wu Minxia hanno confermato l’oro di quattro anni fa totalizzando 343,50 punti. Da sottolineare che la leadership delle cinesine volanti non è mai stata in discussione. Battute le russe Yulia Pakhalina ed Anastasia Podznyakova (323,61). A sinistra, Noemi Batki e Francesca Dallapè in piena azione durante uno dei tuffi della gara di ieri e, sopra, la Dallapè si concentra prima del tuffo rano diversi mesi che non vedevo la Guo Jingjing e la Wu Minxia: devo ammettere che nella loro “tana”, trascinate dal pubblico di casa, fanno ancora più paura. Ho notato classe ed estrema pulizia sia durante il riscaldamento che nella gara del sincro dai tre metri. Sono entrambe in ottima condizione. Hanno vinto con gran punteggio rifilando un netto distacco alle russe. Io non mi spavento, so di essermi allenata bene e venerdì iniziamo. Francesca e Noemi sono andate bene, con un pizzico di fortuna in più il quarto posto era alla loro portata. Pensare che prima dell’ultima serie erano a cinque punti dalla medaglia. Nel corso dell’allenamento della mattina ho deciso da quale trampolino salterò in gara, lo stesso della Guo e chissà se porterà bene. In piscina sono rimasta anche a vedere qualche gara di nuoto. In tribuna c’era anche il presidente Bush che ha fatto il tifo per Phelps: impressionante il suo arrivo, ben venti macchine presidenziali. Sotto l’aspetto del clima nulla è variato. L’umidità è incredibile anche dopo il diluvio che in un primo momento aveva rinfrescato l’aria. Quando ho chiamato la mamma a casa mi ha detto di stare attenta se esco per andare in centro: mi ha riferito dell’omicidio del suocero del ct della nazionale di pallavolo americana, cose incredibili. Quando sono rientrata al villaggio mi hanno riferito delle tre medaglie italiane, speriamo sia così anche nei prossimi giorni. Mi dispiace per Vanessa Ferrari che ha trovato la giornata “no”; siamo amiche, speriamo nel suo riscatto nel programma completo. Tra l’altro l’ultima volta che ci siamo viste mi aveva detto che voleva venire ad assistere alle mie gare perchè le appassionano.