nelle cucine londinesi
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nelle cucine londinesi
Giorgio Ravelli a Pollenzo (Piemonte), in occasione di Slow Cheese. Un ticinese NELLE CUCINE LONDINESI ♦ Slow Cheese Tutto esaurito per la cena «A Swiss in East London», durante la fiera Slow Food dedicata al formaggio. Ai fornelli c’è il ticinese Giorgio Ravelli, da qualche tempo impegnato nelle cucine del famigerato Est London. ELISA PEDRAZZINI 32 Cooperazione · N. 44 del 27 ottobre 2015 Foto: Georges Desrues A tavola Definisce la sua cucina «centroeuropea» e, in questa occasione, sposa formaggi ed erbe spontanee, alla moda londinese. La ricetta di Giorgio Ravelli su www.cooperazione.ch/ slowfood U n ragazzo dal fare tranquillo e sognatore, tipico di un artista. È difficile immaginarselo agitato nel trambusto di una cucina nell’orario di punta. Giorgio Ravelli, nato e cresciuto nel Locarnese, ha scelto però le animate cucine di Londra per svolgere il mestiere di chef. L’abbiamo incrociato mentre faceva la spesa... a Bra, in Piemonte. Comprava enormi fette di cheddar e Gruyère alla fiera «Slow Cheese», rinomata vetrina di formaggi tradizionali da tutto il mondo. Sulle spalle uno zaino con ricotta di bufala e yogurt di pecora. «Ravelli sarà il protagonista di una cena a base di latticini dal titolo A Swiss in East London (uno svizzero nell’Est di Londra)» anticipa Manuela Fissore, coordinatrice dell’evento, oggi nei panni di guida attraverso la cittadina animata da casari e appassionati della gastronomia. «Abbiamo scelto Giorgio Ravelli perché da buono svizzero sostiene che per lui i formaggi non hanno segreti» aggiunge scherzando. Un giovane d’esperienza Lo chef Ravelli, 32 anni e poco più, si è fatto conoscere sulla scena gastrono- mica europea partecipando ad altre manifestazioni come «Franciacortando» in provincia di Brescia, dedicato alla cucina di strada e alle bollicine, e «Omnivore World Tour», festival mondiale di cucina tenutosi a Londra. Anche qui in Piemonte, presso le «Tavole accademiche» dell’Università di Scienze Gastronomiche, il tutto esaurito conferma l’interesse per la sua arte. Nel bagaglio di esperienze, solo per citare le ultime, vi sono lo stellato-2-volte The Ledbury e il Ten Bells, storico gastro-pub dove pare bazzicasse Jack lo squartatore. La più recente sfida intrapresa dal ● ● ● Cooperazione · N. 44 del 27 ottobre 2015 33 A tavola Foto: Georges Desrues SLOW FOOD A ZURIGO Dal 13 al 15 novembre Appuntamento con la gastronomia «buona, pulita e giusta» alla «Messe» di Zurigo dal 13 al 15 novembre. Un appuntamento che ormai si rinnova dal 2011 e che cresce anno dopo anno. È l’occasione per incontrare, assaggiare e acquistare le delizie svizzere e dei paesi limitrofi, sono circa 200 gli artigiani del gusto. Ma gli eventi Slow food non sono delle semplici fiere: si terranno degustazioni guidate, tavole rotonde e proposte per bambini, perché l’educazione al buon gusto passa per i palati di tutte le età. I detentori della Supercard Coop pagheranno fr. 20.– la giornaliera, anziché fr. 24.–. Per maggiori informazioni: R www.slowfoodmarket.ch giovane chef non è meno creativa delle precedenti. Insieme all’amico Jarrod Cooke ha ristrutturato un bagno pubblico degli anni Æ30 nell’East London e trasformato in bar-ristorante. La zona, fino a qualche tempo fa poco raccomandabile, sta vivendo una rivoluzione d’immagine e il Brooksby’s Walk (nome del locale e della via) ne è un esempio. ●●● Alla ricerca della genuinità «La clientela di Londra è molto aperta alle novità – ci confida Giorgio Ravelli –. In Ticino sarebbe difficile servire dei cocktail vicino a una parete che un Gallinacci, mais, cheddar e acetosella: la ricetta online. tempo fungeva da pissoir…». E in un contesto dove a fare tendenza sono le provocazioni, la dispensa sarà piena di stranezze. «Non proprio. Amo sperimentare e sviluppo quella che si può definire una cucina centro-europea, utilizzando ingredienti che si trovano sul luogo. Di grande attualità è il foraging – continua Ravelli –, ovvero la raccolta di erbe, bacche, funghi, ecc. che crescono spontanei nei boschi». Di recente, prima di pianificare il menu, aspetta le proposte dei raccoglitori di fiducia oppure va direttamente a rifornirsi: «A dieci minuti di bicicletta dal ristorante si trovano moltis- CONCORSO VINCI I BIGLIETTI Cooperazione mette in palio 5x2 ingressi per lo «Slow food market» a Zurigo. Quesito: in quale città lavora Giorgio Ravelli? Inviate un SMS con la parola chiave WINGR, la soluzione, il vostro nome, cognome, indirizzo al n. 2667 (fr. 1.–) o comunicate la soluzione, nome, cognome e indirizzo allo 0901 888558 (fr. 1.– da rete fissa). Per giocare gratis: www.cooperazione.ch/slowfood Non si tiene corrispondenza. Sono escluse le vie legali. Termine d’invio: 31.10.2015. sime piante commestibili. La natura offre novità a ogni stagione». Pensa globale, cucina locale Qualche assaggio di questo trend appare anche nella cena proposta a Slow Cheese: gallinacci, acetosella, bacche di sambuco, hanno una proficua collaborazione con i formaggi. «Ho portato un tocco inglese, dei ricordi delle alpi (con Gruyère semi-fuso, cetriolo sott’aceto e spuma di patate) e volevo approfittare della varietà di latticini presenti al mercato». Appaiono quindi un piatto a base di cheddar, un altro che ricorda la raclette vallesana, e ingredienti come le alghe del Mare del Nord e formaggi freschi dalla Puglia. Il risultato è un connubio di freschezza e varie culture europee che nella cucina esplodono in una sequenza personalizzata e per nulla scontata. Non perdiamo di vista il giovane chef Ravelli, che sicuramente non smetterà di stupire con le sue opere culinarie. In lontananza già intravede il prossimo progetto, forse con un tocco socio-educativo. Ma non sveliamo troppo. Stay tunned. ● Cooperazione · N. 44 del 27 ottobre 2015 35