Il percorso della “sostenibilità”

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Il percorso della “sostenibilità”
Il percorso della “sostenibilità”
Evoluzione del rapporto
ambiente--sviluppo
ambiente
Anni Settanta
Progressiva internazionalizzazione del dibattito intorno al
tema delle relazioni tra ambiente e sviluppo.
Aumenta la percezione della
questione ambientale: attenzione
alle grandi fonti di inquinamento
concentrato (impianti industriali,
centrali termiche, inquinamento
urbano atmosferico ed acustico,
ecc.).
Aumentano le conoscenze
scientifiche in materia
ambientale.
Rapporto “I limiti dello sviluppo” (1972)
Pubblicato per il Club di Roma dal MIT (Massachussets Institute of
Technology)
INQUINAMENTO
DEPAUPERAMENTO
RISORSE
LIMITI ALLA CRESCITA
Limiti alla crescita
Gestione delle risorse
Gestione del rischio
ambientale
• Nuove tecnologie
per incrementare la
conservazione delle
risorse.
Viene “contabilizzato” il
capitale naturale.
• Efficienza energetica.
INTERNALIZZAZIONE DEI COSTI
AMBIENTALI
Conferenza di Stoccolma (1972)
I° vertice ONU su “ambiente e sviluppo”
• Conferenza delle Nazioni Unite su “ambiente umano”.
• Riferimento ai problemi di inquinamento (fenomeno delle
piogge acide, inquinamento dei mari, livello di pesticidi e
metalli pesanti in pesci e uccelli, ecc.).
• Scarsa attenzione ai problemi ambientali e di sviluppo dei
Paesi del Terzo Mondo.
• Viene istituito l’UNEP (United Nations Environment
Programme).
Dichiarazione di Coyococ, (Messico,
1974)
• Tentativo di saldare ambiente e sviluppo, occupandosi dei
problemi ambientali secondo la prospettiva dei Paesi del
Terzo Mondo.
• Affrontato il problema della maldistribuzione delle risorse
e dei limiti endogeni allo sviluppo in riferimento ai bisogni
umani (basic needs) ed ai limiti dovuti al progressivo
esaurimento delle risorse.
• Importanza di ridefinire gli obiettivi di sviluppo e gli stili di
vita a livello globale.
Rapporto “Caring for the Earth, A
Strategy for Sustainable Living” (1980)
Nel 1980 l’UNEP (United Nations Environment
Programme), lo IUCN (The World Conservation
Union) e il WWF (Fondo Mondiale per la Natura)
pubblicano il Rapporto “Caring for the Earth, A
Strategy for Sustainable Living”, dove lo sviluppo
viene definito per la prima volta come un
miglioramento della vita umana, entro i limiti della
capacità di carico degli ecosistemi.
Concetto di sviluppo sostenibile
Proposto per la prima volta a livello
internazionale dal rapporto “Our Common
Future”, noto come Rapporto Brundtland,
presentato nel 1987 dalla World Commission on
Environment and Development (Wced).
Rapporto Brundtland (1987)
In esso è contenuta la prima definizione di SVILUPPO
SOSTENIBILE:
“…uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza
compromettere la capacità delle generazioni future di
soddisfare i propri…”.
Concetto del bisogno
(rif. ai Paesi poveri
del Mondo)
à BASIC NEEDS.
Riconoscimento dei
LIMITI alla capacità
ambientale di
soddisfare i bisogni
presenti e futuri.
Conferenza di Rio de Janeiro (1992)
“Earth Summit”, II°
II° vertice ONU su “ambiente e
sviluppo”
• Presenti le delegazioni di 183 paesi.
• Confronto tra i Paesi industrializzati (che hanno esaurito le
capacità di carico dei propri ecosistemi) e i Paesi del Sud
del mondo, sottosviluppati o in via di sviluppo (contrari ad
assumersi responsabilità verso l’ambiente, se non previo
misure compensative, come i programmi di assistenza
economica).
Conferenza di Rio de Janeiro (1992)
Obiettivi
Stabilire l’entità degli aiuti
(finanziari, operativi, di
trasferimento tecnologie)
ai Paesi poveri.
Definire un percorso
di sviluppo sostenibile
nel mondo.
RIDEFINIZIONE DEI RAPPORTI NORD-SUD DEL MONDO
Conferenza di Rio de Janeiro (1992)
Risultati:
Risultati:
v Convenzione sul clima à emissioni CO2;
v Convenzione sulla biodiversità à conservazione patrimonio
genetico di specie animali e vegetali;
v Dichiarazione sulle foreste à non è diventata una vera e
propria convenzione per l’opposizione dei paesi detentori
della maggior parte delle foreste tropicali;
ambientev Dichiarazione di Rio à 27 principi sull’integrazione ambientesviluppo;
v Local Agenda 21 à programma d’azione planetario che
identifica i caratteri dello sviluppo sostenibile e i mezzi per
realizzarlo.
Global Forum (Rio de Janeiro, 1992)
Aspra critica al
concetto tradizionale
di sviluppo e al
concetto di sviluppo
sostenibile.
Le politiche di sviluppo
sostenibile non rimettono
in discussione i meccanismi
dello sviluppo e della cultura
dominante, che non sempre
rispetta le differenze tra i
popoli.
Presenti oltre 600
organizzazioni non
governative
ambientaliste e per
lo sviluppo e altre
associazioni di base
provenienti da tutti i
paesi del mondo
Local Agenda 21
Raccolta di intenzioni per avviare politiche di sviluppo sostenibile
attraverso il consenso dell’intera società civile (popolazione,
istituzioni, imprese, ecc.) su scala nazionale, regionale e subsubregionale.
CAP. 28
à Gli attori locali devono
divenire dei partner attivi nei
processi decisionali inerenti il
proprio territorio à
PROCESSO DI GOVERNANCE
(scelte volontarie condivise
“dal basso verso l’alto) e di
PARTNERSHIP (scelte
partecipate e attuate da parte
di tutti i soggetti presenti sul
territorio).
Programma d’azione
multisettoriale (4 sezioni
- economico
economico--sociale,
conservazione e gestione
delle risorse per lo sviluppo,
rafforzamento del ruolo delle
forze sociali, strumenti di
attuazione - e 40 capitoli) e
partecipativo per i governi
nel XXI secolo.
Sviluppo sostenibile
Obiettivo politico (volontà politica nelle mani degli attori
coinvolti) e normativo (assunzione di responsabilità), che va
territorializzato per poter essere perseguito (vedi Local
Agenda 21) à riorganizzazione delle attività umane!
à “Ecosviluppo”: termine coniato in occasione della Conferenza
di Stoccolma e antecedente logico dello “sviluppo sostenibile”.
Il suffisso “eco” sta ad indicare “ecologico” ed “economico”:
prima saldatura tra economia ed ecologia.
à Il passaggio da “ecosviluppo” a “sviluppo sostenibile” ha
sancito lo spostamento dal piano locale a quello globale ài
problemi ambientali dovuti allo sviluppo hanno conseguenze
non solo sul territorio considerato, ma investono l’intero
pianeta, richiedendo un approccio globale alla loro risoluzione.
Crescita verso lo Sviluppo
CRESCITA
SVILUPPO
Concetto quantitativo-economico (reddito
pro-capite)
Trasformazioni di tipo qualitativo
(in termini multidimensionali)
Integrità
dell’ecosistema
Efficienza
economica
Equità sociale
Sviluppo Sostenibile
Riguarda trasformazioni di tipo qualitativo non solo nell’economia, ma in
tutti gli aspetti della sfera sociale:
Ø INTEGRITA’ DELL’ECOSISTEMA à occorre evitare che l’ecosistema
subisca delle trasformazioni strutturali e irreversibili per effetto
dell’azione umana.
Ø EFFICIENZA ECONOMICA à da intendersi in senso ecologico: è tanto
più alta quanto più ridotto è l’utilizzo di risorse non rinnovabili e quanto
più inteso è quello di risorse rinnovabili.
Ø EQUITA’ SOCIALE à non si può considerare la sostenibilità se non in
una prospettiva di lungo periodo, assumendosi la responsabilità delle
conseguenze sul nostro presente e sulle generazioni future:
• INTRAGENERAZIONALE à all’interno di una singola comunità;
• INTERGENARAZIONALE à rispetto alle generazioni future.
Sviluppo Sostenibile
SOSTENIBILITA’ DEBOLE
Sostituibilità tra l’insieme del
capitale naturale e l’insieme
del capitale prodotto
dall’uomo
Ogni generazione può
degradare gli ambienti
naturali a patto di
rimpiazzarli con ricchezza
capitale prodotta dall’uomo.
SOSTENIBILITA’
FORTE
Lasciare alle
generazioni future
lo stesso stock di
capitale naturale
Il capitale naturale
non può essere
rimpiazzato con
quello artificiale.
La città sostenibile
La città è un ecosistema
eterotrofo a massimo
grado di artificialità, in
costante squilibrio
energetico con
l’ambiente esterno.
Luogo in cui le pressioni
ambientali si accentuano
raggiungendo spesso
livelli critici e dove la
densità territoriale è
massima.
La città è un ambiente
insostenibile per definizione.
Non può contare solo sulle
risorse disponibili nel suo
hinterland.
SOSTENIBILITA’ DEBOLE
La città sostenibile
Ambiente urbano à intreccio tra ambiente naturale, costruito
e ambiente sociosocio-economico (antropico).
SOSTENIBILITA’ URBANA
Qualità ambientale
della città
à riferimento alla città
Metabolismo
urbano
à funzionamento
come ambiente naturale,
sociale, economico,
estetico, culturale e
come ambito di
quotidianità, luogo di vita.
della città (flusso di
risorse, processi
di trasformazione
risorse attraverso
produzione, consumo
beni/servizi, rifiuti,
ecc.).
Struttura urbana
à insieme di relazioni
spaziali che avvengono
all’interno della città e
del suo territorio.
La struttura urbana regola
il metabolismo della città e
ne è, a sua volta, influenzata.
Sviluppo urbano sostenibile
E’ sostenibile uno sviluppo che offra
fondamentali servizi ambientali,
sociali ed economici a tutti i residenti
di una comunità, senza compromettere
il funzionamento del sistema naturale,
insediativo e sociale da cui dipende
l’offerta di questi servizi.
Minimizzare le importazioni
di risorse naturali e
l’esportazione di rifiuti.
Massimizzare la protezione
del capitale naturale e del
capitale costruito locale.
Il percorso della sostenibilità urbana
v I° Conferenza Europea sulla Città Sostenibile (1994, Danimarca)
à Carta di Aalborg.
II°° Conferenza Europea sulla Città Sostenibile (1996, Portogallo)
v II
à Carta di Lisbona.
v Marzo 1999, Italia (Modena) à incontro tra rappresentanti di
circa 30 enti locali per dar vita al Coordinamento Nazionale delle
amministrazioni locali impegnate con la Local Agenda 21.
v Aprile 1999, Italia (Ferrara) à costituzione del Coordinamento
Nazionale LA21 à Carta di Ferrara.
III°° Conferenza Europea sulla Città Sostenibile (2000, Germania)
v III
à Carta di Hannover.