“La scoperta dei talenti per accelerare la Chimica Sostenibile: l
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“La scoperta dei talenti per accelerare la Chimica Sostenibile: l
“La scoperta dei talenti per accelerare la Chimica Sostenibile: l’esperienza di Federchimica” Relatore: Cosimo Franco – Federchimica Abstract dell’intervento La parola chiave di questo convegno è senza dubbio “green” La prima considerazione, che può apparire come una provocazione e sostituire la parola “green” con la parola “sustainable”… e di conseguenza di non parlare solo di “Chimica Verde” ma di allargare il concetto alla “Chimica Sostenibile” intesa come lo sviluppo e l’applicazione di prodotti, processi e soluzioni tecnologiche che portino ad un miglioramento della salute dei lavoratori e dei consumatori, dell’impatto ambientale e a una riduzione del consumo di fonti energetiche e di materie prime non rinnovabili. Così intesa, si capisce che sono molte le aree che necessitano di competenze professionali specifiche: • il ciclo dei rifiuti (riuso, riciclo e valorizzazione della sostanza organica); • l’adozione dell’innovazione tecnologica (tecnologie convenzionali e biotecnologie); • lo sviluppo di processi e prodotti a migliorato impatto ambientale ed energetico; • la sostituzione prodotti pericolosi (Regolamento REACH); • la mobilità sostenibile e la promozione dell’offerta nazionale di biocarburanti, biolubrificanti e carburanti alternativi; • la chimica da biomasse… e solo per inciso questo sembra essere uno degli ambiti più interessanti, ma certamente non l’unico, ossia la possibilità di utilizzare biomasse per produrre sostanze chimiche di base in parziale sostituzione delle tradizionali materie prime di origine fossile della petrolchimica. Le imprese italiane per una volta sembrano essere all’avanguardia nel contesto internazionale in questo campo! La sfida della sostenibilità è stata raccolta dalla Chimica italiana con successo e senza mostrare ritardi: da molti anni l’impegno verso lo sviluppo sostenibile si concretizza attraverso Responsible Care, l’iniziativa volontaria mondiale. -64% delle emissioni dirette di gas serra rispetto al 1990, oltre il 90% e il 65% di riduzione delle emissioni in atmosfera ed in acqua sono risultati credo di tutto rispetto. l’industria chimica è impegnata a ridurre il proprio impatto ambientale ma contribuisce anche allo sviluppo sostenibile, consentendo anche agli altri settori un uso più efficiente delle risorse e dell’energia. Basti pensare alla vasta gamma di tecnologie sviluppate dall’industria chimica che permettono di abbattere il consumo energetico delle abitazioni, o le soluzioni che rendono le auto sempre più sicure ed ecocompatibili. le imprese chimiche mostrano un forte impegno nell’area della salute, della sicurezza e dell’ambiente: le spese in questo ambito superano gli 1,4 miliardi di euro annui. E non sono solo investimenti! Oltre i 2/3 di esse sono costi di personale, formazione, spese di manutenzione, ecc… possiamo definirli “lavori sostenibili”? l’innovazione nell’industria chimica è fortemente basata sulla ricerca :pensate che ci sono più di 800 imprese innovative nell’industria chimica! Ciò significa circa 4.500 addetti che si occupano di R&S, pari al 4,1% dell’occupazione totale del settore e al 5,2% del totale degli addetti che si dedicano alla R&S nell’industria italiana. l’industria chimica per sua natura garantisce una occupazione qualificata; il mix professionale nel settore chimico si sta spostando verso qualifiche più elevate e per innalzare il suo patrimonio di conoscenze e il contenuto tecnologico dei prodotti, la chimica si rivolge sempre di più ai laureati. La loro incidenza sulle nuove assunzioni (25%) è infatti superiore a quella sul totale degli addetti (18%). Inoltre la presenza di laureati è decisamente maggiore che nel totale dell’industria. Quindi la chimica è fondamentale per lo sviluppo sostenibile del pianeta e per svolgere questo ruolo necessità di risorse umane altamente qualificate e specializzate. La sostenibilità nella scienza e nella tecnologia nasce quando si inizia a riflettere su come risolvere un problema, oppure su come tradurre la scienza in tecnologia. La chimica, intesa come scienza della materia e delle sue trasformazioni, gioca un ruolo centrale in questo passaggio e funge da ponte tra la fisica, la scienza dei materiali e le scienze umane. Albert Einstein diceva “non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato”. In poche parole le persone hanno e avranno un ruolo chiave: la loro consapevolezza, la loro creatività e il loro modo di esplorare il futuro sono elementi indispensabili per sviluppare al massimo le potenzialità di sviluppo sostenibile delle imprese. Questo è il “talento” che è necessario favorire per accelerare la Chimica Sostenibile nel nostro Paese, attraverso Ricerca, Sviluppo e Innovazione di processi e prodotti, garantendo allo stesso tempo efficienza nell’utilizzo delle risorse e riduzione degli impatti ambientali. Federchimica da tempo lavora per fare in modo di attrarre i giovani “talenti” nel mondo della chimica. Tra Imprese, Scuole e Università si devono creare delle sinergie in grado di sviluppare le competenze. Cito solo, per evidenti ragioni di tempo, il Protocollo d’Intesa con il MIUR, Società Chimica Italiana e UNESCO per la diffusione della chimica presso le scuole, il Progetto Stage, l’Orientagiovani in collaborazione con Assolombarda, la partecipazione al Piano Lauree Scientifiche di Confindustria. Sono queste iniziative che permettono di far comprendere ai giovani il ruolo della chimica per il futuro sostenibile del pianeta e orientarli nel loro percorso professionale.