COMUNE DI PONTE IN VALTELLINA

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COMUNE DI PONTE IN VALTELLINA
Responsabile del servizio archivistico
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COMUNE DI PONTE IN VALTELLINA
IL LOCALE ADIBITO AD ARCHIVIO
Gli incartamenti dell’archivio storico comunale sono
conservati nello stabile comunale, in un locale chiuso adibito
ad archivio, al secondo piano, attiguo alla sala consiliare. Le
buste contenenti la documentazione sono allineate parte su
palchetti metallici e parte entro armadi in legno.
CONSISTENZA DELLA DOCUMENTAZIONE
La documentazione conservata all’interno dell’archivio storico del comune è pari a 3
pergamene, 587 buste e 379 registri con estremi cronologici compresi fra il 1535 e il 1960
con antecedenti dal 1461 e seguiti al 1973.
L’archivio è costituito principalmente da documenti prodotti o acquisiti dall’ente nello
svolgimento della propria funzione amministrativa. Fanno parte del materiale documentario
conservato anche documenti prodotti da enti o istituzioni con un’amministrazione propria,
distinta da quella comunale, qui denominati archivi aggregati.
Registro delle deliberazioni comunali 1679 - 1719
rilegate con una pergamena
COMUNE
Antico regime
Sezione archivistica 1
Sezione archivistica 2
Sezione archivistica 3
Atti contabili
Registri
QUANTITÀ
1 busta
32 buste
158 buste
87 buste
182 buste
361 registri
ESTREMI CRONOLOGICI
1586 - 1797
1803 - 1897 seguiti al 1912
1898 - 1949 seguiti al 1952
1950 - 1960
1816 - 1960
1679
ARCHIVI AGGREGATI
Congregazione di carità
QUANTITÀ
19 buste
Ente comunale di assistenza
Opera pia Diego Guicciardi
Luogo pio elemosiniero
Asilo infantile
Consorzio di irrigazione
Associazioni fasciste
I Gesuiti
20 buste
5 buste
6 buste
25 buste
31 buste
1 busta
3 pergamene, 3 buste e 5 registri
Azienda istituto scolastico
Parrocchia
17 buste e 12 registri
1 registro
ESTREMI CRONOLOGICI
1808 - 1937 antecedenti dal 1717
e seguiti al 1972
1937 - 1979
1905 - 1999 antecedenti dal 1783
1876 - 1968
1878 - 1984
1823 - 1980
1940 - 1945
1535 - 1773 antecedenti dal 1461 e
seguiti al 1835
1587 - 1984
1861
Registri antichi
Archivio storico
durante il riordino
Registri antichi
TRACCE DI STORIA ATTRAVERSO I DOCUMENTI
Le banche dati create in seguito al lavoro di riordino, inventariazione e
informatizzazione contengono notizie che riflettono la vita del comune nei
diversi tempi e nelle plurime attività svolte. Di seguito si elencano frammenti
di questa storia per esemplificare ciò che si può scoprire consultando le
fonti archivistiche.
Risulta dai documenti che il borgo assunse fisionomia autonoma dopo
l’anno 1000, periodo in cui importanti nuclei familiari vi immigrarono da
Como. Sul finire del medioevo la comunità di Ponte presentava strutture
territoriali ed istituzionali chiaramente definite e consolidate. Durante il
XVI secolo giunsero a Ponte i Gesuiti che vi insediarono un collegio che
operò sino al 1773. Questa presenza contribuì a fare del borgo un centro
culturale di livello. Nell’archivio storico sono depositati incartamenti relativi
all’attività dei Gesuiti. La documentazione è inerente a locazioni, acquisti,
affitti, inventari di beni, istrumenti, testamenti e lasciti a favore della
Compagnia di Gesù per il mantenimento in loco e per il sostegno della loro
attività educativa. Ad esempio il carteggio relativo all’acquisto della casa
con la torre per il collegio del 1659, le elargizioni per il mantenimento del
maestro del collegio della Compagnia di Gesù dell’anno 1703, le spese
per la fabbricazione di 2 cassette in argento per deporre le reliquie dei
martiri Bonifacio ed Ercolano e il sangue di San Colombo del 1741 o la
bolla papale con sigillo in piombo del 2 aprile 1751 che conferisce alcuni
canonicati non residenziali nelle chiese di Santa Maria Pirona e San Zenone
a Francesco Saverio Quadrio e altre 2 pergamene cinquecentesche rogate
dal notaio Giovanni Antonio Croti. Anche il fondo dell’ Azienda Istituto
Scolatico contiene numerosi scritti rilegati appartenuti ai Gesuiti, fra cui
il carteggio relativo ai beni acquistati dai Gesuiti dopo l’anno 1620, le
carte riguardanti l’estimo del collegio datate 1735 e la sentenza del 20
febbraio 1775 a rogito Facetti per il pronunciamento di soppressione della
Compagnia di Gesù da parte del governatore Riedi.
Tra i nomi dei cittadini che hanno dato lustro al paese, citiamo quello
dell’astronomo Giuseppe Piazzi di cui in archivio è conservato il ricco
carteggio prodotto tra gli anni 1865 e 1928, inerente alle onoranze e alla
costruzione di un monumento in memoria, al contratto con Costantino Corti
per la scultura della statua e alla vertenza con la ditta Donghi Bernasconi
per il basamento, i rendiconti delle spese e della festa inaugurale, il
protocollo della corrispondenza inviata e la raccolta delle minute delle
lettere spedite, il programma di sottoscrizione nazionale e il carteggio
relativo all’attività dell’astronomo con copia del testamento, il compendio
della vita, le onoranze per il centenario della scoperta di Cerere e la
commemorazione del primo centenario della morte dell’astronomo.
La sede del municipio, dove è custodito l’archivio, si trova nell’edificio
già casa del fascio dal 1957, ristrutturata su progetto del geometra
Alberto Rogna.
La prima cartella d’archivio contiene documentazione d’Antico regime, fra
cui un registro con i verbali dei consigli di ponte dal 1679 al 1719, una
grida ad istanza dei decani di Ponte per la ‘tensa’ del bosco Rhon del
1586, una supplica del comune di Ponte al principe per poter appaltare il
prestino e il macello del 1697.
Archivio storico di Ponte in Valtellina
Curiosa la richiesta datata 1810 da parte della deputazione comunale di
poter convertire il cimitero detto l’ossario esistente nella piazza in un locale
ad uso della comunità, anche per motivi di sanità pubblica.
Le prime notizie relative al servizio medico risalgono all’anno 1811 e sono
contenute nel fascicolo personale della levatrice condotta Giuseppa
Ghilardini con i capitoli per la condotta medica, altri ‘Capitoli della condotta
medica e chirurgica del comune di Ponte, Chiuro con Castello dell’Acqua
e loro rispettive frazioni’ e la richiesta di aumento di congrua del medico
condotto sono del 1820. Tra il 1886 e il 1887 avviene l’istituzione di una
condotta veterinaria consorziale. Altre informazioni possono essere tratte
da un prospetto statistico sulle malattie infettive dell’uomo del 1896, dal
fascicolo relativo ai provvedimenti per l’epidemia di tifo con indicazioni a
stampa per l’impianto di stazioni di disinfezione e di locali d’isolamento
dell’anno 1911 e dall’inchiesta sulla endemia gozzo cretinica e i sussidi
per la lotta contro il gozzismo del 1923, malattia allora presente in molti
paesi della Valtellina.
Tra gli incartamenti d’archivio rivestono particolare importanza quelli relativi
alla gestione dei beni comunali e alla definizione dei confini. Tra Ottocento
e Novecento le entrate alle casse comunali derivavano in parte dall’affitto
delle alpi comunali e delle altre proprietà e dal taglio dei boschi. Come
documentato nell’avviso relativo all’affitto delle alpi comunali dell’anno
1804, nello Stato attivo e passivo del comune del 1807, nel carteggio
inerente i beni stabili di spettanza del comune al 1853 con estratti catastali
del 1843 ed elenco delle case, montagne, beni incolti di ragione del
comune, nel registrino dei livelli attivi e nel carteggio relativo alla vendita
di fondi incolti di proprietà del comune siti sulla sponda sinistra del fiume
COMUNE DI PONTE IN VALTELLINA
Adda o nel carteggio relativo alla concessione e all’attività della miniera
di piombo argentifero in Valfontana con relazioni, statistica mineraria,
planimetrie e un inventario dello stabilimento di fonderia di piombo a San
Carlo di Chiuro.
La gestione dei beni comunali originò annose controversie come la causa
civile con il comune di Chiuro in merito al diritto di pascolo sul fondo
Roncascio degli anni 1820 - 1856, la vertenza contro i comuni di Piateda
e Tresivio per il godimento dell’alpe Caprera di proprietà del comune di
Ponte ma in territorio di Piateda svoltasi tra il 1912 e il 1951 o la vertenza
per la promiscuità d’uso dell’alpe Santo Stefano con il comune di Castello
dell’Acqua avvenuta tra il 1951 e il 1959.
Il territorio comunale era frequentemente soggetto a frane ed alluvione
come dimostrano la relazione sul territorio del comune del 1852; la
documentazione relativa alla rimozione di materiale portato dalle acque
del torrente Bottigiana nelle contrade di San Giuseppe e di Sant’Ignazio
e le opere per regolare l’andamento dei torrenti Bottigiana, Vallone e
Piscia per difendere l’abitato e le campagne dalle irruzioni delle acque
dei torrenti suddetti prodotta tra il 1840 e il 1849; il carteggio relativo alla
Pergamena del XVI secolo rogata
dal notaio Giovanni Antonio Croti
sistemazione della frana al Guado in valle Rhon degli anni 1885 – 1889;
il fascicolo relativo alla riparazione dei danni causati dal nubifragio del
28 luglio 1898 o quello relativo ai danni provocati dall’alluvione del luglio
del 1953 e la corrispondenza relativa ai danni causati dal nubifragio del
giugno del 1955.
Tra i compiti dell’amministrazione comunale quello di provvedere alla
costruzione e alla manutenzione delle strade e alla realizzazione dei lavori
pubblici come testimonia la numerosa documentazione relativa per tutto
l’Ottocento e il Novecento. Ad esempio, il contratto per la sistemazione
di diversi tronchi di strade con descrizione dei lavori da eseguirsi del
1814, il carteggio relativo ai lavori di costruzione di un ponte in legno sul
fiume Adda detto di Sazzo degli anni 1820 – 1855, la corrispondenza
relativa a lavori urgenti a difesa dell’abitato da eseguirsi sulla montagna
sopra il borgo del 1821 – 1827, il progetto di allargamento della contrada
maggiore e la sistemazione della via Giuliani tra il 1870 e il 1876, i progetti
relativi alla costruzione di un acquedotto per Ponte e sorgive alla Piana
redatto nell’anno 1872, il fascicolo relativo ai lavori per l’ampliamento della
Piazza Nuova del 1927, il progetto del Parco della rimembranza del 1936
Decreto originale delle Tre Leghe
con il quale si approva e ratifica
la tensa dei boschi comunali di Ponte
e la documentazione relativa al cantiere di lavoro sulla strada per San
Bernardo tra gli anni 1950 e 1960.
Sono conservati anche progetti per la realizzazione di edifici pubblici come
quello relativo alla costruzione del fabbricato scolastico della frazione di
Arigna a firma dell’ingegnere agronomo Piero Bertoletti risalente agli anni
1879 - 1882 o quello per la costruzione del fabbricato scolastico di Ponte
in Valtellina a firma dell’ingegner Giacomo Orsatti degli anni 1883 - 1885.
Il comune doveva provvedere anche alle spese per la manutenzione della
campana maggiore e del pubblico orologio della chiesa parrocchiale, i
primi documenti sono del 1809 e continuano per tutto l’Ottocento. Del
1816 è il carteggio relativo all’acquisto di un nuovo altare maggiore per la
chiesa parrocchiale.
Si segnala che nel comune aveva sede il Corpo dei pompieri di Ponte
in Valtellina di cui l’attività è documentata fin dal 1857 con regolamenti
a stampa, corrispondenza per l’acquisto della macchina idraulica per
l’estinzione degli incendi, le note delle riparazioni da effettuare allo stabile
e degli oggetti necessari al corpo dei pompieri, l’elenco nominativo dei
componenti e dei pompieri zappatori, il servizio di estinzione incendi.
Bolla papale del 1751
con sigillo plumbeo
Sigillo plumbeo ‘BENEDICTUS PAPA XIV’