L`acquisto nella massima tranquillità.
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L`acquisto nella massima tranquillità.
L’acquisto nella massima tranquillità. Vademecum GRUPPO IMMOBILIARE Fare la giusta scelta? Con noi è facile I prezzi delle case scenderanno? I tassi saliranno? Meglio acquistare o affittare? Nuovo oppure usato? Sono numerosi gli interrogativi che si presentano a chi deve comprare casa, in un periodo in cui predominano l’incertezza e l’emotività. Tanto che molti si domandano se comprare casa sia, almeno in questo momento, la mossa giusta. A dispetto della grande enfasi mediatica riservata a fenomeni come la crisi dei mutui Subprime (negli Usa), la risposta è sì: acquistare un immobile, anche facendo un mutuo, continua a essere un buon investimento, a condizione di saper scegliere bene. E, soprattutto, rimandare l’acquisto – in attesa di un eventuale “momento giusto” – potrebbe essere la decisione sbagliata. Nelle pagine che seguono vi spieghiamo il perché, cercando di chiarire alcuni fenomeni, di rispondere alle domande che in questi giorni tutti si pongono e, soprattutto, di indicare le “mosse” per una scelta di valore. 2 I consulenti della casa Quello che ci spinge oggi, ad affacciarci sul mercato immobiliare, potrebbe essere, come per tutti, il profitto. Purtroppo però, quest’ultimo è andato troppe volte a discapito dell’acquirente. Ci siamo quindi affacciati su questo mercato in un’ottica differente, qualitativa, professionale; abbiamo così deciso di divenire consulenti, non semplici costruttori. Il nostro impegno va oltre alla costruzione, va oltre la vendita. Seguiamo passo per passo il cliente per alleggerirlo da tutte le questioni burocratiche, che rendono il percorso di acquisto, in un percorso tortuoso e complicato. Con noi avrai sempre al tuo fianco un consulente, pronto a seguirti in tutte le questioni burocratiche, manageriali, contrattuali. Uno staff dedicato al tuo acquisto! 3 5 buone regole per una scelta di valore Servizi, mezzi pubblici, verde, risparmio energetico, futuro sviluppo possibile: ecco alcuni punti su cui riflettere per fare una scelta che mantenga il suo valore nel tempo! Che si viva in città o che si scelgano i comuni dell’hinterland, alla ricerca di una migliore qualità della vita, è sempre fondamentale scegliere una località che consenta di raggiungere il posto di lavoro in tempi ragionevoli. Per questo una casa ben servita dai mezzi pubblici e con infrastrutture stradali importanti vale molto di più. 2 due il verde 1 uno le infrastrutture La presenza di spazi verdi diventa sempre più un elemento irrinunciabile nella scelta di un’abitazione. È quasi scontato dire che una casa immersa nel verde, vicino a parchi e giardini, manterrà un valore più alto nel tempo. Inoltre la presenza di aree verdi garantisce una maggiore refrigerazione durante la stagione estiva, nel modo più naturale ed economico possibile. 4 5 buone regole per una scelta di valore Il verde e i trasporti sono importanti. Ma non basta. Una casa deve essere situata in una zona che garantisca la presenza di strutture per il tempo libero: palestre, centri sportivi, asili per i bambini, piste ciclabili e manifestazioni culturali che diventano occasione di svago e ricreazione. Senza dimenticare l’importanza di un Comune efficiente, sempre aperto alle richieste dei residenti. 4 quattro il risparmio energetico 3 tre i servizi Abitare in una palazzina di classe B significa che l’immobile consuma la minor energia possibile e questo, oltre a tradursi in benefici per l’ambiente, garantisce un sicuro risparmio a chi ci abita. Questi risultati si raggiungono attraverso un migliore isolamento termico e strumenti di riscaldamento più avanzati ed efficienti. C’è un motivo molto semplice per cui il valore di una casa di nuova costruzione rimane costante nel tempo: la manutenzione. Infatti una casa di nuova costruzione e di qualità non avrà bisogno di lavori di manutenzione per molti anni, e sarà dunque più appetibile rispetto a una casa che necessita di interventi strutturali onerosi. 5 cinque la manutenzione 5 Tassi in discesa? analizziamo Storicamente parlando, in realtà, l’accostamento e la scelta del mutuo negli anni è cambiata: motivo? Se teniamo conto del periodo storico, i tassi sono scesi rispetto a solo 10 anni fa. A questo, l’arresto dell’aumento del costo d’acquisto, fa si che renda questo momento, uno dei periodi più favoreli per l’acquisto di una casa il picco più alto mai registrato avviene nel 1981, i tassi infatti toccano la punta del 18,5% 1981 tasso record Nel 1987, i tassi scendono di pochissimi punti percentuale e sono circa al 16%. Sono gli ultimi anni dei tassi a doppia cifra, per fortuna ora appartengono al nostro passato! 1987 doppia cifra Nel 2000, con l’ingresso del nostro paese nella zona Euro, il costo del denaro è in linea con quello dei paesi più industrializzati. I tassi toccano il 7%, l’inizio della discesa percentuale. 2000 stabilizzazione Nel 2003 il costo del denaro è al 2%. In quest’anno crescono i mutui e i prestiti, mai stati così vantaggiosi prima d’ora. 2003 costo zero Oggi i tassi sono più o meno del 4%, confermando così da alcuni anni che l’innalzamento degli anni 80 è ormai solo un ricordo. 2010 oggi? 6 Tassi in discesa? analizziamo I preferiti dagli italiani, inguaribili ottimisti. Il tasso varia in base al costo del denaro, registrato dal parametro Euribor. Non ci sono limiti contrattuali all’escursione dei tassi, mentre ce ne sono di fisiologici. Si ritiene cioè che il sistema dell’Euro sia abbastanza stabile da originare tassi compresi tra il 3% e l’8%. Esistono garanzie assolute. mutui a tasso variabile VANTAGGI E’ il mutuo favorito nella gara al risparmio, anche perché all’inizio, costa sempre meno degli altri. In virtù del minor tasso l’ammortamento del capitale avviene più in fretta. SVANTAGGI In caso di tensione sui mercati la rata è suscettibile di incremento, anche rilevante. La tranquillità innanzitutto. E’ il mutuo più semplice che esiste, non cambia mai e le rate sono identiche dalla prima all’ultima. Privilegiando la sicurezza, la convenienza diviene un aspetto secondario che tuttavia può prendere anche forma quando le proposte si avvicinano alla soglia del 5%. VANTAGGI mutui a tasso fisso Totale serenità. Nulla può incidere sulla rata. Il costo complessivo è certo. Si possono contrarre serenamente altri debiti senza correre il rischio di trovarsi in affanno in caso di tensioni sui tassi. SVANTAGGI La garanzia di stabilità ha un prezzo, così questo mutuo costa sempre un po’ di più. In caso di estinzione anticipata sia il capitale residuo che l’incidenza della penale saranno maggiori. 7 Le risposte a tutte le vostre domande Ecco alcuni piccoli spunti che potranno esservi utile per mettere a fuoco, i punti salienti che vi garantiranno un’acquisto sicuro, veloce e senza nessuna sorpresa! 1 UN CONTRATTO CHIARO Spesso i contratti di mutuo sono di difficile comprensione. Questo in parte è dovuto alla necessità di utilizzare termini tecnici insostituibili; in parte tuttavia il problema potrebbe essere superato con uno sforzo di semplificazione che garantirebbe un rapporto più chiaro tra banche e utenti. E’ consigliabile avere in anticipo il testo del contratto e, soprattutto, delle “condizioni generali” proposte dalla banca. Se si incontrano difficoltà nella comprensione e se le risposte date dai funzionari non sono soddisfacenti ci si può rivolgere sia alle associazioni dei consumatori, sia al notaio, che daranno le spiegazioni del caso anche prima della stipulazione del mutuo. La poca chiarezza del contratto può anche essere indizio di scarsa qualità del prodotto, la qual cosa rende consigliabile rivolgersi a un altro istituto di credito. 8 Le risposte a tutte le vostre domande 2 3 4 5 IL TASSO E’ generalmente l’elemento principale o esclusivo nella valutazione di un mutuo. E’ invece importante approfondire altri fattori, qui sotto elencati, prima di effettuare la scelta, in quanto è opportuno valutare il peso complessivo che le rate del mutuo avranno sul bilancio familiare. E’ necessario pertanto informarsi sulla differenza tra tasso d’ingresso, più basso per le prime semestralità, e tasso a regime, nonché valutare la differenza tra tasso fisso e tasso indicizzato, poiché ad esempio un basso tasso di ingresso può essere allettante ma riservare la sgradita sorpresa di tassi a regime molto alti, mentre un tasso fisso oggi conveniente puo’ diventare oneroso in poco tempo. Inoltre, nella formazione della rata mensile, al tasso di interesse si aggiungono altre spese che è necessario conoscere per tempo. SPESE ACCESSORIE Qui si possono trovare spiacevoli sorprese in termini di oneri economici; è quindi opportuno esaminare con attenzione e comparare le tasse sul mutuo, le spese di perizia e di istruttoria, le assicurazioni - più o meno imposte - con le quali la banca si garantisce contro il rischio di incendio/scoppio dell’immobile o morte del mutuatario. E’ bene inoltre informarsi preventivamente sulle spese notarili che, per diverse ragioni, possono variare a parità di somma mutuata. PENALE PER ESTINZIONE ANTICIPATA E’ opportuno individuare nel contratto il costo per l’estinzione anticipata del mutuo. Spesso le banche - ma non tutte - richiedono una percentuale rilevante del capitale residuo (persino superiore al 2%) per accettare che il mutuatario si liberi in anticipo del debito. Ciò può rendere assai gravoso vendere la casa prima di quanto programmato, in particolare nel caso di mutui agevolati o stipulati in base a convenzioni particolari, che non consentono il trasferimento del mutuo al nuovo acquirente. TEMPI DI ISTRUTTORIA Quando ci si è impegnati a comperare una casa entro un dato termine e si deve pagare una penale al venditore per il ritardo, tempi lunghi di istruttoria per la concessione del mutuo possono costare cari. Di regola 60 giorni sono più che sufficienti per ottenere un mutuo ipotecario. 9 Le risposte a tutte le vostre domande 6 7 8 9 TASSO DI MORA PER RITARDATO PAGAMENTO Anche se chi chiede un mutuo non pensa di venire a trovarsi nelle condizioni di non poter pagare puntualmente le rate, è necessario valutare attentamente anche questa eventualità per evitare che circostanze sfavorevoli e impreviste producano pericolosi effetti a catena. MODALITÀ DI EROGAZIONE Poiché l’ipoteca esiste solo dal momento in cui il notaio la iscrive nell’apposito ufficio, e ciò può esser fatto solo dopo la stipula del mutuo, spesso la banca trattiene la somma mutuata sino a quando la pratica sia stata espletata, il che significa dover aspettare due o tre settimane prima di poter disporre del denaro ottenuto in prestito. Nel caso di una compravendita immobiliare il venditore dovrà di conseguenza attendere alcuni giorni per essere pagato. Bisogna informarsi presso la banca e presso il notaio sui tempi di effettiva disponibilità del denaro. Per evitare questa attesa, alcune banche mettono subito a disposizione la somma mutuata a titolo di prefinanziamento, nel qual caso è opportuno verificare quali siano gli interessi che la banca richiede. In alternativa al prefinanziamento è necessario accordarsi in anticipo con il venditore il quale, se vende prima di incassare tutto il prezzo, deve essere opportunamente garantito. E’ compito del notaio proporre e spiegare alle parti le diverse soluzioni possibili. LA DETRAIBILITA’ FISCALE La legge prevede la detraibiltà fiscale di una parte degli interessi passivi e relativi oneri accessori pagati per mutui ipotecari stipulati per l’acquisto di immobili e/o per interventi di recupero edilizio. Questa possibilità di abbattimento dell’onere fiscale va dunque esaminata con attenzione, eventualmente con l’aiuto di un esperto, per valutare la sua incidenza sul costo complessivo del mutuo. L’IMPORTO DELL’IPOTECA L’ipoteca è la garanzia che consente alla banca di recuperare forzatamente il proprio credito quando il debitore non paga. Al debito principale (capitale) debbono essere aggiunti gli interessi stabiliti per il mutuo, quelli per il ritardo, le spese della procedura per la vendita all’asta della casa. Per questa ragione l’ipoteca viene iscritta per un importo molto superiore a quello del mutuo. Ciò significa che sino a quell’importo il valore della casa è riservato alla banca e 10 Le risposte a tutte le vostre domande che un eventuale altro mutuo - che tuttavia non sempre le banche concedono potrà essere richiesto solo sul valore residuo dell’immobile. 10 LA CANCELLAZIONE DELL’IPOTECA 11 I LIMITI ALLA FACOLTA’ DI VENDERE 12 LE GARANZIE SUPPLEMENTARI Il mutuo si estingue con il pagamento dell’ultima rata. L’ipoteca che lo garantisce, invece, rimane in vita sino a quando siano trascorsi vent’anni dalla sua costituzione, in pratica da quando il mutuo è stato concesso. Per i mutui di durata inferiore ai vent’anni, perciò, vi è un periodo di tempo in cui l’ipoteca esiste anche se non ha più alcuna utilità. In questi casi non conviene chiedere alla banca di cancellare l’ipoteca salvo che si debba vendere la casa. E’ bene ricordare che la cancellazione di un’ipoteca richiede sempre alcuni mesi e che il suo costo non è trascurabile (circa 1.000 euro per un’ipoteca di 300.000 euro). Alcuni contratti di mutuo prevedono che l’utente non possa vendere la casa prima di aver finito di pagare il mutuo, obbligandolo in caso contrario a estinguere anticipatamente il debito e a far fronte quindi anche all’eventuale penale. Clausole di questo tipo non devono essere sottovalutate perché possono creare un serio intralcio nel momento in cui si volesse cambiare casa. Non tutte le banche le impongono: si potrà chiederne la soppressione oppure cambiare banca. In ogni caso il divieto di vendere la casa deve essere contenuto entro ragionevoli limiti di tempo (ad esempio cinque anni). Nel concedere un mutuo la banca deve valutare non solo il valore della casa offerta in garanzia, ma anche la capacità del debitore di pagare le rate del mutuo. Per questa ragione, talvolta, viene richiesta la fideiussione da parte di un terzo (ad esempio da parte di un genitore per il figlio). Questa prassi bancaria è corretta purché siano determinati i limiti di importo e la durata della fideiussione. E’ invece da respingere l’eventuale richiesta della banca (più spesso sono le finanziarie a seguire questa prassi) di una procura a vendere la casa nel caso in cui non vengano pagate le rate del mutuo. 11 Le risposte a tutte le vostre domande 13 LA RINEGOZIAZIONE 14 LE CLAUSOLE VESSATORIE 15 RECUPERO 36% AUTORIMESSE PERTINENZIALI La discesa dei tassi di interesse che si è verificata ultimamente ha reso possibile “cambiare in corsa” le condizioni dei mutui. La rinegoziazione può essere considerata una conquista di uso generale, ma dipende dalla volontà delle parti (banca - mutuatario). La rinegoziazione può essere relativa solo al tasso o alla durata, ovvero comportare la chiusura del vecchio mutuo e l’apertura di uno nuovo con i conseguenti costi, che devono essere attentamente valutati in relazione al vantaggio che deriva dalla diminuzione degli interessi. Gli abusi talvolta subiti dai consumatori nella stipulazione di un mutuo per l’acquisto di un immobile, quali penali molto onerose in caso di rimborso anticipato, limiti alla facoltà di vendere il bene ipotecato trasferendo il mutuo a terzi, oggi possono essere combattuti anche grazie alla nuova disciplina delle clausole abusive. Proprio le clausole vessatorie-abusive sono state uno degli aspetti più problematici sui quali sono intervenute l’Associazione Bancaria Italiana e le associazioni dei consumatori firmatarie di questo Vademecum, nella ridefinizione del giusto equilibrio di diritti-doveri tra cliente e banca. L’utente deve innanzitutto pretendere che le clausole contrattuali proposte dalla banca siano sempre comprensibili e gli siano comunicate con sufficiente anticipo. Qualora alcuni termini del contratto determino uno squilibrio di diritti e obblighi a carico del consumatore, i medesimi possono essere automaticamente ritenuti inefficaci. Le associazioni a difesa dei consumatori possono citare in giudizio gli istituti di credito che utilizzino condizioni generali di contratto abusive e chiedere al giudice che ne vieti l’uso. L’art. 1, comma 1, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, riconosce, in favore di coloro che realizzano autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune, una detrazione d’imposta, ai fini dell’Irpef, in misura pari al 36 per cento della spesa sostenuta. Sono ammessi a beneficiare della detrazione d’imposta sopra citata anche gli acquirenti di box e posti auto pertinenziali già realizzati, per le sole spese imputabili alla realizzazione e a condizione che le stesse siano comprovate da apposita attestazione rilasciata dal venditore. In tal caso è consentito, tra l’altro, inviare la comunicazione al Centro Operativo di Pescara anche successivamente alla 12 Le risposte a tutte le vostre domande data di inizio lavori, purché entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui s’intende fruire della detrazione. Al riguardo, l’Agenzia delle Entrate, con circolare 10 giugno 2004, n. 24, punto n. 1.2, ha chiarito che acquistando contemporaneamente casa e box, con unico atto notarile indicante il vincolo di pertinenza del box con la casa, può essere operata la detrazione relativamente alle spese di realizzazione del box pertinenziale, il cui ammontare deve essere specificamente documentato. Con circolare 20 giugno 2002, n. 55, punto n. 1, è stato precisato che, qualora l’atto definitivo di acquisto del box pertinenziale sia stipulato successivamente al versamento di eventuali acconti, la detrazione d’imposta compete in relazione ai pagamenti in acconto effettuati con bonifico, fino a concorrenza del costo di costruzione del box dichiarato dalla ditta costruttrice, a condizione che vi sia un compromesso di vendita regolarmente registrato dal quale risulti la sussistenza del vincolo pertinenziale tra l’edificio abitativo e il box. Per completezza, l’Agenzia delle Entrate fa presente, altresì, che, in linea generale, in relazione alla detrazione d’imposta in discorso, anche con riferimento ad altre fattispecie (es: acquisto di immobili ristrutturati), è stata sempre ribadita la necessità di un preliminare di vendita regolarmente registrato al fine di poter beneficiare della detrazione per importi versati in acconto. L’Agenzia delle Entrate ritiene che i contribuenti, in assenza di un preliminare di vendita regolarmente registrato da cui risulti la destinazione funzionale del box a servizio dell’immobile, non possano essere ammessi a beneficiare della detrazione d’imposta di cui all’art. 1 della legge n. 449 del 1997, per la parte di spesa relativa alla realizzazione dei box. 13 GRUPPO IMMOBILIARE via Mazzini, 31 Trezzo sull’Adda (MI) telefono +39.02.9090113 fax +39.02.90980447 [email protected] www.gruppo-immobiliare.it