L`arte del XX secolo al Dante - as 2009
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L`arte del XX secolo al Dante - as 2009
L’arte del XX secolo al Dante - a.s. 2009-2010 Lezione 2 – Il cubismo e il futurismo Pagine del libro: Adorno, edizione quadrata Cubismo: pagine 30-43; 48-54 Futurismo: pagine 102- 115 Cubismo I protagonisti del cubismo sono Picasso e Braque. Altri pittori cubisti sono: Gris, Léger, R. e S. Delaunay. Le fonti: Il lavoro di Picasso e Braque muove da quello di Cézanne. Cézanne rispetto agli impressionisti aveva cercato la struttura del reale, che per lui era fatta di volumi: la sfera, il cilindro. Nella sua ricerca, aveva usato il pennello in modo diverso. Anziché a macchie piccole o a punti, aveva usato tasselli di colore direzionati. Aveva ridotto a tre o quattro i colori usati, ancor meno i soggetti. Le caratteristiche di Cézanne quindi sono: - ricerca dell’essenza del reale, al di sotto del livello percettivo degli impressionisti: ricondurre le forme a volumi geometrici - uso di pochi colori - il colore è dato a tasselli direzionati - gli oggetti presenti nella stessa composizione sono visti da punti di vista diversi. Nel 1906 Cézanne muore e una grande retrospettiva celebra il suo lavoro. Picasso vede la sua mostra e viene influenzato dalla sua opera. 1907: Picasso dipinge Les demoiselles d’Avignon - lungo processo creativo - fascino della scultura africana vista al museo etnografico del Trocadero - uso di diversi punti di vista - concretizzazione dello spazio: non c’è il vuoto 1908-1909: Picasso e Braque lavorano insieme sviluppando le idee presenti nelle Demoiselles. Braque geometrizza il paesaggio. Matisse lo definisce un quadro a cubetti. I quadri di Braque e Picasso sono quasi identici. Appartengono alla prima fase del cubismo detto Cubismo analitico. Caratteristiche: - colore è abbassato fino quasi a monocromo bruno; uso di sabbia e segatura per rendere il colore più denso; - uso insistito della sfaccettatura; - uso del diverso punto di vista - creazione di un’opera valida in sé. Il suo valore non dipende dalla riproduzione - introduzione di una quarte dimensione: quella del tempo legato alla memoria e alla coscienza. Il tempo per vedere le altre facce dell’oggetto; la memoria e il tempo dello spettatore per riconoscerlo. Braque: “La prospettiva tradizionale non mi soddisfaceva (..) perché, essendo meccanica, non consente mai di cogliere le cose in maniera completa. Ha origine da un solo punto di vista e non se ne allontana mai. È come se uno passasse la vita a disegnare profili facendo credere che le persone Prof.ssa Violetta Farina - 2010 1 L’arte del XX secolo al Dante - a.s. 2009-2010 abbiano un occhio solo (..). Quando arrivammo a questa conclusione, tutto cambiò, non avete idea di quanto cambiò! Quello che realmente mi attraeva era come dare espressione a questo nuovo spazio di cui avevo sentore. (…) Questo era lo scopo dei primi dipinti cubisti: la ricerca dello spazio.” Il Cubismo sintetico: Nel 1911 le opere di Braque e Picasso si fanno sempre più irriconoscibili a causa dell’estrema sfaccettatura dell’oggetto. Per ritrovare la realtà, introducono: - elementi di realtà attraverso il collage e il papier collé (carta da parati incollata sulla tela) - il colore attraverso il collage o la pittura I soggetti ora sono più leggibili. Rimane la presenza di più punti di vista, la scomposizione e la ricomposizione, ma senza le sfaccettature. Ex: Braque: Le Quotidien, 1912 Il cubismo in scultura Picasso inventa l’Assemblage, sculture create con oggetti di uso comune o parti di oggetti messi insieme. Es: Testa di Toro, sellino e manubrio di bicicletta, 1942. Il Cubismo orfico Il termine è inventato da Apollinaire per definire l’opera di Delaunay, che muovendo dal cubismo, realizza dipinti basati sul ritmo e sul colore e sul rapporto con la musica. Da qui il riferimento alla figura mitologica di Orfeo, che incanta con la musica. Questi dipinti sono molto vicini all’astrazione. Ex: S. Terk Delaunay, Prismi elettrici, 1912 La Section d’Or Si definisce così un gruppo di pittori che si distaccano dal cubismo per dare una base geometrica alla composizione (la sezione aurea) e nuova importanza al colore. Fanno parte del gruppo Duchamp, Léger, Delaunay, Duchamp-Villon. L’opera di Picasso anni giovanili: formazione a Barcellona; a Parigi nel 1900 e poi stabilmente dal 1904 1901: Periodo blu: soggetti: poveri e disagiati, con figure allungate. Segno di contorno presente. Colori: vari toni di blu 1904: Periodo rosa: soggetti: mondo del circo. La gamma cromatica si sposta verso il rosa 1907: Picasso dipinge Les demoiselles d’Avignon 1908-11: Cubismo analitico 1911- 17: Cubismo sintetico (Es, Natura morta con sedia impagliata, 1912, pagina 40) 1917: Ritorno alla classicità (Es. Tre donne alla fontana, 1921) 1937: Guernica Prof.ssa Violetta Farina - 2010 2 L’arte del XX secolo al Dante - a.s. 2009-2010 Futurismo L’idea di fondo dei futuristi è di celebrare e immaginare un mondo del futuro fatto di città, di macchine, di velocità. Travolti dal desiderio di distruggere il passato, abbracciarono i valori della violenza e della guerra senza averla mai conosciuta. Aderirono perciò all’interventismo. Manifesto della pittura futurista 1. distruggere il culto del passato, l’ossessione dell’antico, il pedantismo, il formalismo accademico. 2. disprezzare ogni forma di imitazione 3. esaltare ogni forma di originalità, anche se temeraria, anche se violentissima 6. ribellarci contro la tirannia delle parole armonia e buon gusto 7. spazzar via dall’arte tutti i motivi, tutti i soggetti già sfruttati. Manifesto tecnico della pittura futurista: Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Per la persistenza dell’immagine nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono. Così un cavallo in corsa non ha quattro gambe: ne ha venti e i loro movimenti sono triangolari. Tutto in arte è convenzione, e le verità di ieri sono oggi per noi pure menzogne. Affermiamo ancora una volta che il ritratto per essere un’opera d’arte non può né deve assomigliare al suo modello; e che il pittore ha in sé i paesaggi che vuole produrre. (…) Chi può credere ancora all’opacità dei corpi, mentre la nostra acuita e moltiplicata sensibilità ci fa intuire le oscure manifestazioni dei fenomeni medianici? Perché si deve continuare a creare senza tener conto della nostra potenza visiva che può dare risultati analoghi a quelli dei raggi X? Le sedici persone che avete intorno a voi in un tram che corre sono una, dieci, quattro, tre; stanno ferme e si muovono; vanno e vengono, rimbalzano sulla strada, divorate da una zona di sole, indi tornano a sedersi, simboli persistenti della vibrazione universale.” Lo stile. Caratteristiche e fonti: - tecnica divisionista, già presente a Milano nelle correnti simboliste - sfaccettature e diversi punti di vista ripresi dal cubismo - sequenza di immagini in movimento e linee di forza riprese dalle ricerche di Marey e Muybridge (cronofotografia) Protagonisti: Marinetti che fonda il movimento, scrive i manifesti, ha grande capacità di comunicazione e leader, e molto denaro da investire nella campagna pubblicitaria e nella costruzione degli eventi futuristi. Pittori: Boccioni, Balla, Depero, Severini, Carrà. Campi di applicazione: design, moda, architettura, decorazione di interni. Opere: Balla, Cane al guinzaglio; Profondità dinamiche Boccioni, Visioni simultanee, Stati d’animo, Forme uniche nella continuità dello spazio. Dal Manifesto tecnico della scultura futurista La scultura deve far vivere gli oggetti rendendo sensibile, sistematico e plastico il loro prolungamento nello spazio. (…) Non si può rinnovare se non cercando lo stile del movimento. Prof.ssa Violetta Farina - 2010 3 L’arte del XX secolo al Dante - a.s. 2009-2010 Dopo la prima guerra mondiale, il movimento conosce una seconda fase, con più centri. Si segnala l’aeropittura di Dottori, con le immagini dei voli sulle città e il nuovo fascino esercitato dall’aereo; e l’opera di Depero,con la creazione di ambienti futuristi come Il Cabaret del Daivolo, 1921. Depero lavora per la pubblicità, disegnando cartelloni per la Campari, ma anche producendo lampadari, paralumi, paraventi, abiti, in accordo con i produttori. Sant’Elia: architettura futurista Prof.ssa Violetta Farina - 2010 4