Cinque ragazze da salvare - Provincia Regionale di Catania

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Cinque ragazze da salvare - Provincia Regionale di Catania
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POLITICHE SOCIALI
Cinque ragazze
da salvare
Il Progetto Maddalena, varato dalla Provincia
in collaborazione con Don Benzi, propone un nuovo programma di vita
nel segno della dignità
inque ragazze da salvare. Cinque
giovani, rese schiave dal racket
della prostituzione, potranno
cambiare vita e sfuggire ai loro
aguzzini grazie ad un progetto
che la Provincia regionale di Catania attua in
accordo con la Comunità Papa Giovanni XXIII
di don Benzi.
La convenzione, firmata prima di Natale e presentata nel corso di un affollatissimo incontro
alle Ciminiere, prevede interventi di sostegno
psicologico e materiale mirati al recupero di
giovani prostitute nel territorio provinciale.
Le ragazze saranno ospitate presso le famiglie
aderenti alla Comunità e saranno seguite da
uno psicologo e da un insegnante che offriranno loro l’appoggio necessario ad un nuovo
inserimento sociale e lavorativo.
“Non possiamo rimanere inermi di fronte
al fenomeno odioso delle schiave del sesso ha affermato il presidente Musumeci - La
Provincia di Catania farà la sua parte, dando
un’opportunità di vita normale a cinque ragazze disperate”.
Il “Progetto Maddalena”, presentato dal
neoassessore alle Politiche sociali Linka
Zangara, costerà 136 milioni di lire (70.238
euro). “_ solo l’inizio - ha incalzato l’assessore, - stiamo cercando di unirci ad altre Province
per ottenere un finanziamento europeo. Nel
territorio etneo ci sono attualmente più di venti
famiglie della Comunità pronte ad accogliere
queste giovani bisognose di aiuto”.
Una battaglia, quella per il riscatto delle
prostitute, che don Oreste Benzi porta avanti
ormai da anni grazie ai suoi “angeli delle strade”: “I nostri volontari vanno a parlare con le
ragazze, per la maggior parte extracomunitarie che sono state private del passaporto,
ingannate con la promessa di un vero lavoro,
spesso violentate e seviziate per costringerle a
subire in silenzio. Noi le convinciamo ad aver
fiducia, le aiutiamo a scappare ma soprattutto
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le facciamo sentire nuovamente amate e
rispettate. Lo Stato però deve intervenire nei
confronti dei veri responsabili – sottolinea il
sacerdote - per questo ho chiesto al presidente Berlusconi un disegno di legge che punisca
i clienti delle prostitute, alla stessa stregua di
chi gestisce il racket”.
Alla conferenza di presentazione del progetto era presente anche una testimone diretta:
volto dolce e pulito, capelli biondi e accento
metà rumeno e metà romagnolo, la giovane
diciannovenne ha raccontato di essere stata
rapita, minacciata, picchiata e perfino chiusa
dentro un freezer.
“Vorrei aiutare tutte le altre ragazze che
sono ancora in questo inferno a liberarsi. Io
adesso so che è possibile. Grazie a don Benzi
sto studiando, voglio diventare poliziotta. E
magari più avanti avere una famiglia tutta mia”.
Flaminia Belfiore
Albanesi, Cinesi, Nigeriani e appartenenti ad altre etnie, la
figura nuova che emerge è quella della ragazza ucraina o
albanese, il più delle volte ex prostituta, che coordina il
lavoro di altre ragazze. Esiste anche la figura di donne, prostitute da anni, che gestiscono per conto di clan albanesi lo
sfruttamento di altre ragazze. Altro fenomeno in forte ascesa è quello dei cosiddetti lapbar. Locali da ballo dove, con
una cifra che si aggira intorno
alle 300.000 lire è possibile
avere compagnia in privato di
ballerine molto disponibili, provenienti soprattutto dall’Est
Europeo, per circa una quindicina di minuti. In ogni caso la
fisionomia del fenomeno che emerge è molto complessa e
di difficile soluzione, ne sono una prova i numerosi dibattiti sviluppatesi in questi ultime settimane intorno al problema della prostituzione. In questo fenomeno gioca un
ruolo molto importante la figura di coloro che godono di
questo fenomeno e lo vivono in certi casi come una droga.
Entrando nello specifico sono circa dieci milioni i
potenziali clienti delle prostitute e di questi, circa tre scelgono di avere rapporti con prostitute minorenni straniere.
Don Benzi, autore del libro “Prostitute” e artefice anche
delle polemiche-proposte di quest’ultimo periodo, che delinea un identikit dei moderni clienti delle prostitute.
Da quest’analisi emergono dati interessanti, testimoni di un malessere che non conosce età o status sociale. Il
73% dei ragazzi tra i 18 e i 35 anni intervistati dichiarano
che andrebbero con una prostituta o per divertirsi con gli
amici (29%), o per trasgredire (18%), o per uscire dalla routine (16%). Del campione intervistato ben l’89% ritiene
che la donna si prostituisce liberamente e non perché
costretta dalle circostanze. Da altri dati emerge, che il
45,14% della popolazione maschile residente, è un cliente
abituale delle prostitute una percentuale non indifferente
che mette in risalto l’ampiezza di un fenomeno vecchio
quanto l’uomo difficile da risolvere e dalle enormi implicazioni morali.
Ma il mercato del sesso
va a gonfie vele
Il problema della prostituzione, è antico quanto l’uomo. Un problema che coinvolge moralmente ed economicamente centinaia di migliaia d’uomini appartenenti a
diverse estrazioni sociali. I dati del Dipartimento delle Pari
Opportunità, che si riferiscono al 2001, sono preoccupanti
e indicativi di un malessere generale. Il giro d’affari annuo
della prostituzione, secondo questi dati, è pari a 50.000
miliardi con un coinvolgimento di circa 80.000 donne di
queste 50.000 sono straniere. Il 48% di queste, con un’età media intorno ai 25 anni, proviene dall’Est Europeo, il
22% dall’Africa (con un’età compresa intorno ai 23 anni),
il 10% dall’America meridionale (età compresa intorno ai
30 anni), il restante 4% proviene da altri Paesi.
Da questi dati emerge, che su 80.000 prostitute, solo
il 16% è formata da donne italiane con un’età media intorno ai 33 anni, e che il 35% delle prostitute straniere ha tra
i 14 e i 18 anni. Emerge anche che con il 65% di preferenze, il luogo preferito per esercitare il sesso a pagamento
rimane la strada, seguono gli alberghi con il 29,9% di preferenze e le abitazioni private con un “piccolo” 1,3%. Il
fenomeno prostituzione è un fenomeno in continua evoluzione n’è testimonianza la trasformazione della figura dello
sfruttatore tipo, trent’anni fa proveniente dalla Calabria e
dalla Puglia Oggi, a parte la presenza di sfruttatori Romeni,
Antonio Nicolosi