Cinque ragazze da salvare - Provincia Regionale di Catania
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Cinque ragazze da salvare - Provincia Regionale di Catania
26 POLITICHE SOCIALI Cinque ragazze da salvare Il Progetto Maddalena, varato dalla Provincia in collaborazione con Don Benzi, propone un nuovo programma di vita nel segno della dignità inque ragazze da salvare. Cinque giovani, rese schiave dal racket della prostituzione, potranno cambiare vita e sfuggire ai loro aguzzini grazie ad un progetto che la Provincia regionale di Catania attua in accordo con la Comunità Papa Giovanni XXIII di don Benzi. La convenzione, firmata prima di Natale e presentata nel corso di un affollatissimo incontro alle Ciminiere, prevede interventi di sostegno psicologico e materiale mirati al recupero di giovani prostitute nel territorio provinciale. Le ragazze saranno ospitate presso le famiglie aderenti alla Comunità e saranno seguite da uno psicologo e da un insegnante che offriranno loro l’appoggio necessario ad un nuovo inserimento sociale e lavorativo. “Non possiamo rimanere inermi di fronte al fenomeno odioso delle schiave del sesso ha affermato il presidente Musumeci - La Provincia di Catania farà la sua parte, dando un’opportunità di vita normale a cinque ragazze disperate”. Il “Progetto Maddalena”, presentato dal neoassessore alle Politiche sociali Linka Zangara, costerà 136 milioni di lire (70.238 euro). “_ solo l’inizio - ha incalzato l’assessore, - stiamo cercando di unirci ad altre Province per ottenere un finanziamento europeo. Nel territorio etneo ci sono attualmente più di venti famiglie della Comunità pronte ad accogliere queste giovani bisognose di aiuto”. Una battaglia, quella per il riscatto delle prostitute, che don Oreste Benzi porta avanti ormai da anni grazie ai suoi “angeli delle strade”: “I nostri volontari vanno a parlare con le ragazze, per la maggior parte extracomunitarie che sono state private del passaporto, ingannate con la promessa di un vero lavoro, spesso violentate e seviziate per costringerle a subire in silenzio. Noi le convinciamo ad aver fiducia, le aiutiamo a scappare ma soprattutto C 27 le facciamo sentire nuovamente amate e rispettate. Lo Stato però deve intervenire nei confronti dei veri responsabili – sottolinea il sacerdote - per questo ho chiesto al presidente Berlusconi un disegno di legge che punisca i clienti delle prostitute, alla stessa stregua di chi gestisce il racket”. Alla conferenza di presentazione del progetto era presente anche una testimone diretta: volto dolce e pulito, capelli biondi e accento metà rumeno e metà romagnolo, la giovane diciannovenne ha raccontato di essere stata rapita, minacciata, picchiata e perfino chiusa dentro un freezer. “Vorrei aiutare tutte le altre ragazze che sono ancora in questo inferno a liberarsi. Io adesso so che è possibile. Grazie a don Benzi sto studiando, voglio diventare poliziotta. E magari più avanti avere una famiglia tutta mia”. Flaminia Belfiore Albanesi, Cinesi, Nigeriani e appartenenti ad altre etnie, la figura nuova che emerge è quella della ragazza ucraina o albanese, il più delle volte ex prostituta, che coordina il lavoro di altre ragazze. Esiste anche la figura di donne, prostitute da anni, che gestiscono per conto di clan albanesi lo sfruttamento di altre ragazze. Altro fenomeno in forte ascesa è quello dei cosiddetti lapbar. Locali da ballo dove, con una cifra che si aggira intorno alle 300.000 lire è possibile avere compagnia in privato di ballerine molto disponibili, provenienti soprattutto dall’Est Europeo, per circa una quindicina di minuti. In ogni caso la fisionomia del fenomeno che emerge è molto complessa e di difficile soluzione, ne sono una prova i numerosi dibattiti sviluppatesi in questi ultime settimane intorno al problema della prostituzione. In questo fenomeno gioca un ruolo molto importante la figura di coloro che godono di questo fenomeno e lo vivono in certi casi come una droga. Entrando nello specifico sono circa dieci milioni i potenziali clienti delle prostitute e di questi, circa tre scelgono di avere rapporti con prostitute minorenni straniere. Don Benzi, autore del libro “Prostitute” e artefice anche delle polemiche-proposte di quest’ultimo periodo, che delinea un identikit dei moderni clienti delle prostitute. Da quest’analisi emergono dati interessanti, testimoni di un malessere che non conosce età o status sociale. Il 73% dei ragazzi tra i 18 e i 35 anni intervistati dichiarano che andrebbero con una prostituta o per divertirsi con gli amici (29%), o per trasgredire (18%), o per uscire dalla routine (16%). Del campione intervistato ben l’89% ritiene che la donna si prostituisce liberamente e non perché costretta dalle circostanze. Da altri dati emerge, che il 45,14% della popolazione maschile residente, è un cliente abituale delle prostitute una percentuale non indifferente che mette in risalto l’ampiezza di un fenomeno vecchio quanto l’uomo difficile da risolvere e dalle enormi implicazioni morali. Ma il mercato del sesso va a gonfie vele Il problema della prostituzione, è antico quanto l’uomo. Un problema che coinvolge moralmente ed economicamente centinaia di migliaia d’uomini appartenenti a diverse estrazioni sociali. I dati del Dipartimento delle Pari Opportunità, che si riferiscono al 2001, sono preoccupanti e indicativi di un malessere generale. Il giro d’affari annuo della prostituzione, secondo questi dati, è pari a 50.000 miliardi con un coinvolgimento di circa 80.000 donne di queste 50.000 sono straniere. Il 48% di queste, con un’età media intorno ai 25 anni, proviene dall’Est Europeo, il 22% dall’Africa (con un’età compresa intorno ai 23 anni), il 10% dall’America meridionale (età compresa intorno ai 30 anni), il restante 4% proviene da altri Paesi. Da questi dati emerge, che su 80.000 prostitute, solo il 16% è formata da donne italiane con un’età media intorno ai 33 anni, e che il 35% delle prostitute straniere ha tra i 14 e i 18 anni. Emerge anche che con il 65% di preferenze, il luogo preferito per esercitare il sesso a pagamento rimane la strada, seguono gli alberghi con il 29,9% di preferenze e le abitazioni private con un “piccolo” 1,3%. Il fenomeno prostituzione è un fenomeno in continua evoluzione n’è testimonianza la trasformazione della figura dello sfruttatore tipo, trent’anni fa proveniente dalla Calabria e dalla Puglia Oggi, a parte la presenza di sfruttatori Romeni, Antonio Nicolosi