Tra le bimbe drogate della città-bordello

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Tra le bimbe drogate della città-bordello
Il lupanare di Tangail è uno dei 17 autorizzati nel Paese. Ma le prostitute sono quasi tutte minorenni
Per dissimulare l'età e piacere ai clienti sono costrette ad assumere steroidi usati per ingrassare i bovini
Bangladesh
Tra le bimbe drogate
della città-bordello
DAL NOSTRO INVIATO
PIETRO DEL RE
TANGAI L (Bangladesh)
ono grassocce come angioletti
barocchi le baby-prostitute che
lavorano nelbordello più grande
del mondo, proprio come piace
ai loro clienti. Ma la loro è una
pinguedine malsana, perché le ragazze
che incontriamo a Tangail hanno comunque la vita troppo esile, lo stomaco estroflesso, il doppio mento già cadente. Infatti,
per guadagnare peso e curve, e rientrare
nei canoni della bellezza locale, la maggior
parte di esse assume la cow pill o pillola per
le mucche, uno steroide che si dà ai bovini
prima di portarli al macello. «Si chiama
oradexon e sul nostro organismo ha effetti
devastanti: provoca diabete e attacca il fegato, alza la pressione e crea forte dipendenza», spiega Iqbal, l'assistente sociale
che gestisce l'unico presidio sanitario del
lupanare e che in questo inferno saràlanostra guida.
Il bordello di Tangail conta circa mille
prostitute, apre le sue porte alle 8 del mattino e le chiude poco prima di mezzanotte.
È una cittànella città, che consiste in un intrico di capanne di lamiera, una per ogni
ragazza.Al suo interno troviditutto, dainegoziettichevendono cibo amiseri saloni di
bellezza. Arriviamo poco prima di mezzogiorno e i clienti già affollano ivicoli del labirinto, perché qui il meretricio non è
un'attività necessariamente notturna: sono camionisti diretti verso le città del nord
o ragazzi che per arrivare a Tangail impiegano anche una giornata di pullman. C'è
chi dice che nel Bangladesh l'incremento
della prostituzione sia una conseguenza
imprevista del surriscaldamento del clima. In un Paese come questo, circondato
dall'acqua, l'effetto serra si traduce con
l'innalzamento dei fiumi, l'erosione degli
argini, l'impossibilità d'attracco per i traghetti e quindi, per ingannare l'attesa per
l'imbarco, più tempo da trascorrere nei
bordelli.
La prima ragazza che incontriamo si
chiama Rupa, ha 18 anni appena compiu-
ti, un bimbo di tre e uno sguardo che contiene tutta la tristezza del mondo. Dice:
«Prendo oradexon da cinque anni e ogni
volta che ho tentato di smettere mi è salita
la febbre, ho avuto dolori ovunque e mi è
scomparso l'appetito. Finché vivrò in questo bordello sarò costretta aprenderlo, come del resto fanno tutte. Anche perché
quando smetti t'imbruttisci immediatamente». Quando chiediamo a Rupa se è
consapevole dei rischi che corre, se è al corrente che l'oradexon le divora i reni e il fegato, lei alza le spalle, senza rispondere.
Di bordelli come questo, ossia autorizzati dal governo di Dacca, nel Paese ce ne
sono 17. La prostituzione è legale in Bangladesh, anche se per esercitarla è necessario essere maggiorenni. Ma a Tangail,
comenelle altre città ben gale si del piacere,
la legge viene violata di continuo, poiché
molte ragazze sono ancora bambine. Come Poppi, per esempio, che avrà sì e no 14
anni, anche se sostiene di averne 19. Ma è
difficile crederle, perché quando mente
sulla sua età è lei stessa la prima a ridere, e
perché sebbene il miracoloso oradexon le
dia un bell'incarnato e le riempia le gote,
nonriesce comunque anascondereipochi
annidi questa bimba.
Da stamattina Poppi è già stata con
quattro uomini. Dice di lavorare per conto
di una donna che chiama sua "sorella". La
realtà è ovviamente molto più crudele, essendo Poppi la schiava di colei che l'ha comprata
un anno e mezzo fa, e che la sfrutta fino all'esaurimento senzaversarle un centesimo dei 3
euro guadagnatia ognirapporto. Poppisivergogna di dover prendere la pillola per le mucche, perciò sostiene che le sue rotondità siano
frutto delle vitamine che le somministra sua
"sorella". «È lei che mele dà. Per trovarle credo che basti rivolgersi a un farmacista compiacente». Chiediamo conferma alla nostra
guida, Iqbal, il quale spiega che l'oradexon è
facilmente reperibile, e che soprattutto è molto a buon mercato. «In un Paese povero come questo, dove le ricette mediche non esistono, chiunque può ottenere lo steroide
perpochisoldi. Questo spiegailsuo successo», dice l'assistente sociale.
Durante il nostro incontro con Poppi,
un'ombra continua a passare davanti al telo tirato sulla porta della capanna. Scopriremo che quell'ombra è sua "sorella". Si
chiama Boqul, ha 52 anni e fino al 1995 anche lei faceva la prostituta. Da allora ha
messo su, come dice lei, la sua "scuderia" di
ragazze, che compra ai loro parenti, al loro
fidanzato o a un'altra megera del bordello.
In Bangladesh, le "protettrici" sono soprattutto donne: mezzane simili alla strega Boqul, le qualiper costringere le ragazze ad accoppiarsi con chiunque, più volte al giorno,
non esitano a torturarle.
Anche Boqul cilasciaentrare nellasuatana, uguale a tutte le altre, con in più un piccolo frigorifero. «In passato anch'io ho preso l'oradexon, e adesso lo do alle mie ragaz-
ze: aumenta l'appetito, loro mangiano tanto riso e diventano più carine», racconta la
maîtresse ben gale se. «I clientile preferiscono così, in carne. Bastano due settimane a
trasformare il corpo delle ragazze. A una
quindicenne puoi dare 25 anni. Per prevenire effetti collaterali, somministro loro
delle vitamine».
A Tangail diverse prostitute vivono con il
loro babu, così viene il marito o l'amante.
Vediamo anchemolti bambiniche, unavol-
veleno ll
tacresciuti, frequentano unascuola difronte al lupanare. «Qui si nasce e si muore, come in qualsiasialtra città», sentenziaBoqul.
Oltre a conferire l'adiposità necessaria per
piacere aiclienti, l' oradexonpuò avolte servire a dissimulare l'età delle prostitute più
giovani, facilitando così il lavoro delle trafficanti e dei magnaccia, e facendo sembrare già adulte anche bimbe di 12 anni.
Halima, che ci confessa subito i suoi 16
anni, racconta di essere arrivata a Tangail 6
mesi fa, dopo la morte dei suoi genitori. Come Poppi, anche lei lavora per una mezzana. Halima però l'oradexon ha coraggiosamente deciso dinon prenderlo. Ele è costato caro. «Sono stata picchiata e chiusa a
chiave nella mia capanna per giorni. Ma alla fine ho vinto io. Quella roba è veleno. Per
fortuna sono abbastanza bella per attrarre
tutti gli uomini che voglio. Questa è la mia
forza», dice la ragazza.
Halima, come le altre baby-prostitute
che incontreremo dopo dileiaTangail e che
si chiamano Rashme, Rosina, Tania o Jorina, sono costrette alavorare gratis più didodici ore al giorno, sette giorni su sette. «La
mia vita fa già abbastanza schifo così. E devo anche mettermi all'ingrasso per piacere
a qualche depravato, rischiando magari di
ammalarmi? No, allora preferisco morire».
CRIPR
U 1
LE PROSTITUTE
Nel bordello di Tangail,
un centinaio di chilometri
da Dacca, lavorano circa
1000 prostitute
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L'INGANNO
Le baby-prostitute già
a 13 anni assumono
steroid i per guadagnare
peso e dissimulare l'età
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L'ETÀ MINIMA
Nei 17 bordelli "legali"
bengalesi per esercitare
la professione sarebbe
necessario avere 18 anni
MINORENNE
Poppi, una delle
baby prostitute
del bordello
bengalese
diTangail