Ν Ν Ν

Transcript

Ν Ν Ν
Meccanica- Leggi di Newton
Liceo Scientifico Tecnologico
Classe 3° LST A
a.s. 2007/2008
ESERCIZIO
Moto di un corpo su una pista sopraelevata (curva bilanciata)
Sviluppo curato da: Pierluigi Casasanta
Docente: prof. Quintino d’Annibale
Testo : un corpo sta affrontando in presenza di attrito una curva bilanciata di angolo
e la minima velocità con cui il corpo può affrontare la curva senza uscire di strada.
θ , si calcoli la massima
A) CASO CON ATTRITO
Ν
Formule:
1_ P = m g
2_ Fa = µ N
2
3_ Fc = m V /r
Svolgimento:
- si analizzano le forze che agiscono sul
Corpo, esse sono:
la forza normale N scomposta in Nx e Ny
la forza d’attrito diretta verso il basso scomposta in Fax e Fay
il peso P
Fax
Fa
θ
∑Fy = m ay
∑Fx = m ax
Dato che il corpo si muove su una curva di raggi r orizzontalmente si deduce che:
ay = 0
2
ax= V /r
Quindi:
∑Fy = -Fay - P + Ny = 0
Ny = Fay + P
∑Fx = Fc = Fax + Nx
Si sostituiscono le componenti di N e Fa nell’equazioni suddette che sono
Ny = N cos θ
Nx = N sen θ
Fay = Fa sen θ
Fax = Fa cos θ
N cos σ = Fa sen θ + m g
2
m V /r = Fa cos θ + N sen θ
Dalla formula 2 si sostituisce Fa lasciando come incognita N.
N cos θ = µ N sen θ + m g
2
m V /r = µ N cos θ + N sen θ
Risolvere le due equazioni
N ( cos θ - µ sen θ ) = m g
2
m V /r = N ( µ cos θ + sen θ )
Pag. 1/3
Νx
P
Νy
θ
F ay
P
Elettromagnetismo - Argomento
Mettere a sistema le due equazioni e ricavare V (Vmax)
V = r⋅g⋅
1)
( µ cos θ + senθ )
cos θ − µ ⋅ senθ
Se la forza di attrito è diretta verso l’alto si ha :V(Vmin)
V = r⋅g⋅
11)
( µ cos θ − senθ )
cos θ + µ ⋅ senθ
B) CASO SENZA ATTRITO
Si confronti il risultato precedente con il caso senza attrito.
Formule:
1_ P = m g
2_ Fa = µ N
2
3_ Fc = m V /r
Ν
Νx
Svolgimento:
Si analizzano le forza agenti sul corpo:
-la forza peso
-la forza normale scomposta nella sua componente lungo
lungo l’asse x
∑Fy = m ay
θ
Νy
θ
P
l’asse y e
∑Fx = m ax
Anche in questo caso dato che il corpo si muove solo orizzontalmente si deduce che:
ay = 0
2
ax= V /r
Quindi:
∑Fy = - P + Ny = 0
Ny = P
∑Fx = Fc = Nx
A queste due equazioni si vanno a sostituire le componenti di Ny e di Nx:
Ny = N cos θ
Nx = N sen θ
N cos θ = m g
2
m V /r = N sen θ
Si ricavi V:
2)
V = r ⋅ g ⋅ tgθ
A questo punto confrontando le formule di V ottenute, si puo affermare che la 2 rappresenta la 1 proprio
quando µ è zero ,ovvero in assenza di attrito.
Nella 1 grazie alla forza d’attrito che mantiene il corpo su quel raggio di curvatura la velocità potrà essere più
elevata rispetto alla 2, in cui il corpo non essendo sotto l’influenza dell’attrito dovrà mantenere quella V(
minore di V1) costante.
Dico costante perché se la velocità aumentasse o diminuisse il corpo tenderebbe a cambiare il raggio di
curvatura
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-
Pagina - 2 -
Meccanica- Leggi di Newton
CONFRONTO CON CURVA PIANA (sbilanciata)
Confrontiamo ora il moto di un corpo su una sopraelevata e il moto dello stesso corpo su una curva piana
N
Formule:
1_ P = m g
2_ Fa = µ N
2
3_ Fc = m V /r
Fa
Dato che il corpo si muove solo orizzontalmente:
N=P
P
N=mg
Dato che la forza d’attrito è l’unica forza dirette verso il centro della curva rappresenta la forza centripeta:
Fa = Fc
2
µ N = m V /r
Risolvendo le due equazioni in funzione di V:
3)
V = r⋅g ⋅µ
CONCLUSIONI
Le due formule (1e3) come si può notare si differenziano solo per un termine, per vedere quale delle due
velocità è più grande, e se conviene quindi costruire curve bilanciate, non si deve far altro che confrontare:
V = r⋅g ⋅µ
con
V = r⋅g⋅
( µ cos θ + senθ )
cos θ − µ ⋅ senθ
È facile constatare come per valori di θ>0 si ha sempre:
µ<
µ cos θ + senθ
cos θ − µsenθ
Si può facilmente verificare quanto detto con un esempio, Attribuiamo un valore qualsiasi a µ: 0,4 e
all’angolo θ: 10° e risolviamo:
il risultato ottenuto conferma quanto asserito.
Quindi si può concludere dicendo che le curve bilanciate sono state inventate per un valido motivo !!!!
Pierluigi Casasanta
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Pagina - 3 -