Strategie e Governo di Impresa - Unicas
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Strategie e Governo di Impresa - Unicas
Università degli Studi di Cassino Facoltà di Economia (sede di Terracina) Strategie e Governo di Impresa ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE A.A. 2010 -2011 Prof. Francesco Polese 1 Strategie e Governo di Impresa Temi Strategie di Impresa Pianificazione Strategica Principi Obiettivi Politiche Strategiche Competitive di Crescita Vantaggio Competitivo Concetto Fonti Gestione Strumenti dell’Impresa di Pianificazione e Controllo Business Plan Balanced Scorecard di Decisione Strategica BCG Matrix ASA (Abell) di Analisi 5 forze (Porter) Indici B.E.P. Creazione del Valore Catena del Valore (Porter) Sistema del Valore (Porter) Costellazione del Valore (Normann-Ramirez) Reti del Valore (……….) 2 Strategie e Governo di Impresa Strategie di Impresa Strategie di Impresa Pianificazione Strategica Principi Obiettivi Politiche Strategiche Competitive di Crescita Vantaggio Competitivo Concetto Fonti Gestione 3 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica Premessa L'azienda è una struttura composita formata da risorse di diversa natura, organizzata nelle sue varie parti, per conseguire, attraverso un processo di produzione di ricchezza, finalità ed obiettivi, strumentali al raggiungimento del suo scopo ultimo quale risulta dalla vision aziendale. Nel formulare la propria mission l'azienda definisce la sua meta specificando: • il ruolo sociale che intende svolgere; • i confini entro i quali intende muoversi; • i principi etici a cui intende ispirare le sue scelte di governo ed i suoi comportamenti (mission). 4 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica Obiettivi Il soddisfacimento degli interessi istituzionali può realizzarsi solo se l'azienda è in grado di svolgere la sua attività economica in condizioni di tendenziale equilibrio economico. La sostenibilità di tale equilibrio è legata alla capacità dell'azienda di aumentare il suo valore economico 5 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica Principi Il principio dell'economicità ed il principio del valore sintetizzano, dunque, le condizioni necessarie a soddisfare le attese degli stakeholder e rappresentano due parametri di riferimento alla luce dei quali valutare le modalità di svolgimento della combinazione produttiva. Tali principi devono trovare applicazione nelle relazioni che si vengono ad instaurare tra l'impresa e l'ambiente circostante. Ciò implica che le decisioni e le azioni poste in essere da chi governa l’azienda devono essere volte a coniugare l'efficienza della combinazione produttiva con il soddisfacimento delle attese degli stakeholder ed in particolare con quelle del cliente. 6 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica Sintesi In sintesi, il sistema aziendale dev'essere efficace ed efficiente, ossia deve rispondere alle esigenze del mercato e dell'ambiente utilizzando al meglio le risorse disponibili OBIETTIVI DECISIONI AZIONI RISULTATI 7 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica VISION AZIENDALE (meta e domini) MISSION AZIENDALE (principi) OBIETTIVI (traguardi quantitativi) FINALITA’ (traguardi qualitativi) Migliorare la tecnologia Reddito Valore Aumentare la dimensione Migliorare il know -how, la coesione e la motivazione Migliorare la capacit à relazionale e informativa INDIVIDUAZIONE DI UNA STRATEGIA CONTROLLO 8 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica La pianificazione strategica d’impresa Gli elementi concettuali caratterizzanti Contenuto Strategico Formalismo Pianificazione di Impresa Sistematicità Piattaforma per le decisioni operative Prospettiva temporale di medio-lungo termine Connessione Organizzativa 9 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica La pianificazione strategica d’impresa Il Contenuto La pianificazione d’impresa: • Esprime in maniera formale l’orientamento strategico dell’impresa; • Consente la formulazione degli obiettivi che devono essere raggiunti in un futuro normalmente di medio-lungo termine, delle azioni da attuare a tal fine, sulla base dell’analisi delle condizioni interne ed esterne rilevanti, delle unità organizzative coinvolte nell’implementazione di tali azioni e le relative connessioni, delle modalità di allocazione delle risorse all’interno del sistema aziendale per la realizzazione delle azioni operative; • Costituisce la piattaforma per le decisioni operative e per la valuzione della loro efficacia. 10 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica La pianificazione strategica d’impresa Le Funzioni Razionalizzazione dei problemi strategici Metodo di azione Integrazione interna Strumento di Comunicazione Strumento di Controllo Gli Effetti Consolidarsi di comportamenti omogenei e integrati Individuazione e integrazione tra le aree di business Orientamento al lungo termine e verifica dei risultati Sviluppo dell’integrazione tra le unità organizzative 11 Strategie e Governo di Impresa Le funzioni della pianificazione rispetto alla decisione strategica Preparazione Razionalizzazione del problema strategico Analisi di condizioni esterne e interne Identificazione dei “drivers” strategici Decisione Strategica Esplicitazione Accompagnamento all’attuazione Esplicitazione formale della decisione strategica Traduzione della decisione strategica in percorso di azioni Riferimento e indirizzo delle decisioni operative 12 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica La logica iterativa del processo di pianificazione Risultati Prodotti Decisioni Pianificate Azioni Attuate Esperienza Maturata 13 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica Elementi costitutivi e attributi del piano Piano d’Impresa Elementi costitutivi Scenari Attributi Orizzonte Temporale Missione, Obiettivi, Target Ciclicità Strategie Grado di Complessità Azioni Grado di Flessibilità Risorse 14 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica Schema logico dei modelli di crescita Sviluppo in nuove aree geografiche Espansione nel business attuale Estensione della Gamma offerta IDE Accordi Acquisizioni Greenfield Esportazione Ampliamento della combinazione prodotto-mercato A monte Estensione della Catena del Valore A valle Laterale Non correlata Diversificazione in nuovi business Correlata Domanda Canali distributivi Servizi Integrati Processi produttivi Tecnologie di processo o di prodotto Materie prime o componenti Risorse distintive 15 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica Le determinanti e le caratteristiche di un’Area Strategica di Affari Area di Mercato Gamma di Prodotti e Servizi Concorrenti Area Strategica di Affari Determinazione di obiettivi specifici Determinazione e implementazione di una strategia indipendente Autonomia Organizzativa Oggetto della Pianificazione 16 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica L’interazione tra strategia generale dell’impresa e singolo business Visione e Missione dell’Impresa Orientamento Strategico dell’Impresa Visione e Missione del Business Evoluzione e performance del business 17 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica L’articolazione della strategia dell’unità di business Obiettivi dell’unità di business Nodi competitivi chiave Strategia dell’Unità di Business Strategia competitiva generale Strategia di Mercato Strategia di Produzione Strategia di acquisizione e sviluppo delle risorse 18 Strategie e Governo di Impresa Pianificazione Strategica L’ORIENTAMENTO STRATEGICO DI FONDO L’orientamento strategico è rappresentato dal complesso di valori posti alla base della vita aziendale. Ciascuna azienda, infatti, può perseguire dei valori di fondo particolari connessi con il ruolo da rivestire nella società, con i bisogni sostanziali da soddisfare, con i princìpi etici da diffondere e far applicare all’interno dell’organizzazione. 19 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche COMPORTAMENTI IMPRENDITORIALI NEI CONFRONTI DELL’AMBIENTE Atteggiamento di attesa Risposta al verificarsi di cambiamenti ambientali Atteggiamento anticipatorio Risposta anticipata rispetto a cambiamenti previsti Atteggiamento attivo Induzione dei cambiamenti nell’ambiente 20 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche STRATEGIA Disegno generale globale che individua le direttrici da seguire per raggiungere determinate mete (obiettivi) POLITICHE Scelte funzionali in rapporto al disegno strategico e vincolanti per le decisioni da assumere nel corso della gestione 21 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche GERARCHIA DELLE STRATEGIE DELL’IMPRESA STRATEGIA COMPLESSIVA (strategia d’impresa) Area A STRATEGIE COMPETITIVE (strategie d’area d’affari) Area Area Area A B C Area C a nz a n Fi ne zio u od Pr ita nd e V Finanza Vendita Pro duz ion e Fin anz a Pr od uz io ne Ve nd ita STRATEGIE FUNZIONALI 22 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche STRATEGIE COMPLESSIVE OBIETTIVI STRATEGICI DI GESTIONE SVILUPPO DIMENSIONALE (crescita del volume d’affari); RIEQUILIBRIO GESTIONALE (risposta alla crisi); RIDUZIONE DEL RISCHIO (continuità aziendale); MANTENIMENTO DELLE POSIZIONI (difesa del mercato); DISINVESTIMENTO PARZIALE (ridimensionamento); USCITA DAL MERCATO (cessione o liquidazione). 23 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche Classificazione delle strategie di sviluppo dimensionale Tipo di sviluppo 1. Monosettoriale Strategie adottate 1.1. Integrazione orizzontale 1.2. Integrazione verticale ascendente discendente 2.1. Diversificazione laterale 2. Polisettoriale 3. Internazionale 2.2. Diversificazione conglomerale 3.1. Sviluppo internazionale del mercato 3.2. Sviluppo multinazionale della gestione 24 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche Alternative di crescita – SVILUPPO MONOSETTORIALE Prodotti e mercati esistenti: Mutamenti nell’ampiezza prodotto-mercato e nell’estensione geografica - espansione geografica (nazionale, internazionale); - penetrazione nel mercato Prodotti esistenti in nuovi mercati: - incrementi di usi e applicazioni Nuovi prodotti in mercati esistenti: - ampliamento delle linee di prodotti ESPANSIONE NEI BUSINESS ESISTENTI Integrazione verticale (espansione nella catena del valore) A valle: avvicinamento ai clienti A monte: avvicinamento ai fornitori 25 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche Produzioni primarie Produzioni intermedie Produzioni terminali Acciaio e ghisa Fusioni in acciaio e ghisa Autoveicoli e veicoli derivati Fucinati in acciaio e metalli non ferrosi Autocarri IMPRESA Semilavorati in acciaio Trafilati, estrusi e laminati in metalli non ferrosi Vernici Particolari in gomma e in plastica Stampi, attrezzi e utensileria Freni idraulici Autobus Filobus MERCATO Esempio di impresa integrata Carburatori Pompe ad iniezione 26 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche Esempio di impresa diversificata IMPRESA Autoveicoli Macchine utensili Motori marini Mercato Mercato Mercato Elettrodomestici Mercato 27 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche Caratteristiche delle strategie di sviluppo dimensionale Strategia di sviluppo Sub-obiettivo Sviluppo orizzontale Effetti tipici sul rischio Risorsa chiave Tempo di attuazione Aumento Qm Marketing Breve Non rilevanti Integrazione verticale Aumento valore aggiunto Finanza Medio Riduzione rischi approvv. e vendita Diversificazione produttiva Condivisione di risorse Management e finanza Medio-lungo Diversific. merceologica del rischio Espansione internazionale Espansione dell’area di mercato Tecnologia e finanza Medio-lungo Divers. geografica del rischio 28 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche Effetti, limiti e cause del processo di sviluppo dimensionale dell’impresa Vantaggi EFFETTI Aumento dei ricavi: - maggiori volumi - prezzi più favorevoli Diseconomie di scala Rigidità Perdita di controllo Riduzione dei costi: - economie di scala - economie di apprendimento Interni Risorse manageriali Struttura organizzativa Capacità finanziaria Interne Risorse aziendali parzialmente sfruttate Svantaggi Visibilità di mercato LIMITI Esterni Sviluppo domanda Pressione concorrenza CAUSE Esterne Occasioni di business 29 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche Modalità di realizzazione della strategia di sviluppo dimensionale Sviluppo interno Crescita organizzativa Acquisizioni aziendali Rilevamenti (takeover) e fusioni Accordi tra imprese Joint venture e alleanze strategiche 30 Strategie e Governo di Impresa Politiche Strategiche Tipologia dei processi di risanamento aziendale Fattore prevalente di crisi Processo di risanamento Dimensione dell’attività Sviluppo dimensionale Ridimensionamento Perdita del mercato Rivitalizzazione mktg mix Riposizionamento di mercato Riconversione produttiva Inadeguatezza tecnologica Riorientamento tecnologico Riorientamento strategico Disorganizzazione Ristrutturazione Inefficacia strategica e inefficienza produttiva Riformulazione strategica (ringiovanimento della formula aziendale) 31 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo Il vantaggio competitivo • Cos’è il vantaggio competitivo? • Da cosa deriva il vantaggio competitivo? • Quali sono le strategie competitive? 32 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo Cos’è il vantaggio competitivo • Il vantaggio competitivo è il risultato di una strategia che conduce l’impresa ad occupare e mantenere una posizione favorevole nel mercato in cui opera • Tale posizione le consente di ottenere una redditività stabilmente maggiore rispetto alla media dei suoi competitor. 33 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo DEFINIZIONE NELL’OTTICA DELL’OFFERTA: Il vantaggio competitivo è un’opportunità di sostenuta redditività di fronte alla concorrenza, distinguendosi dalle situazioni di erosione nella competitività dei prodotti da parte di imprese che, attestate su posizioni tra loro simili, si contendono il volume di vendita e le quote di mercato Il vantaggio competitivo deriva dal fatto di saper fare una certa cosa, o gestire una determinata funzione meglio dei concorrenti Un’impresa ha un vantaggio competitivo se è in grado di offrire più valore ai clienti rispetto ai concorrenti 34 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo DEFINIZIONE NELL’OTTICA DELLA DOMANDA: Un’impresa gode di un vantaggio competitivo se il differenziale offerto è percepito come un maggiore beneficio da parte del cliente Si può esprimere il vantaggio competitivo : Vdp Bdp = Bdp = beneficio differenziale percepito Vdp = valore differenziale percepito Sdp Sdp = sacrificio differenziale percepito per acquisire il sistema di prodotto offerto Gli acquirenti daranno una stabile preferenza a quell’offerta che consente loro un Bdp > 1 35 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo DEFINIZIONE NELL’OTTICA DELLA DOMANDA: L’impresa consegue un vantaggio competitivo sulle imprese concorrenti se la differenza tra il prezzo massimo praticabile e il costo totale che sostiene per offrire il valore differenziale è superiore a quello che realizzano i concorrenti: Pr a – Co a > Pr b – Co b Pr a = prezzo praticato dall’impresa a Co a = costo totale sostenuto dall’impresa a Pr b = prezzo praticato dalla concorrente b Co b = costo totale sostenuto dalla concorrente b 36 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo L’origine del vantaggio competitivo Come nasce il vantaggio competitivo? Fonti esterne di cambiamento Domanda del consumatore Fonti interne di cambiamento Prezzi Tecnologia L’eterogeneità delle Alcune imprese sono risorse tra le imprese capaci di rispondere conduce a risultati più rapidamente al differenti cambiamento Alcune imprese hanno capacità creative e innovative superiori 37 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo Risorse e competenze critiche Strategic, organizative and environmental fit Strategia volta a creare il vantaggio competitivo L’origine del vantaggio competitivo Capacità di individuare e sfruttare Opportunità innovative migliori dei concorrenti Capacità di attribuire ai clienti un valore superiore di quello fornito dai concorrenti Posizionamento distintivo Eccellenza operativa Vantaggio competitivo inteso come redditività superiore alla media dei concorrenti 38 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo TIPI DI VANTAGGIO COMPETITIVO L’impresa può perseguire un vantaggio competitivo attraverso differenti traiettorie: VANTAGGIO di COSTO VANTAGGIO COMPETITIVO VANTAGGIO di DIFFERENZIAZONE L’impresa sceglierà in dipendenza da innumerevoli fattori che la caratterizzano e che spesso portano a scegliere anche combinazioni dei due vantaggi. 39 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo FONTI DI VANTAGGIO COMPETITIVO Il vantaggio competitivo è riconducibile a molteplici attività, dette FONTI FONTI TRADIZIONALI: FONTI NUOVE: - Innovazione tecnologica di prodotto; - Relazioni con i partner; - Promozione del prodotto; - Ricerca e Sviluppo; - Marchio; - Economie dimensionali; - Rapporto con i differenti contesti territoriali; - Orientamento alla customer satisfaction; - Uso di tecnologie digitali. -Tecniche di produzione; -Disponibilità di privilegi; -Adattamento alle fluttuazioni della domanda. 40 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo GESTIONE DEL VANTAGGIO COMPETITIVO Il vantaggio competitivo deve essere: - DIFENDIBILE: e cioè difficilmente riproducibile; - DUREVOLE: mantenibile per un certo periodo di tempo. Fasi della creazione di un vantaggio competitivo: - Identificazione del vantaggio; - Identificazione delle fonti; - Gestione del vantaggio. Il consolidamento di un vantaggio competitivo ed il suo sviluppo comporta un continuo flusso di “superinvestimenti” in aree critiche e comporta un grosso sforzo del vertice aziendale anche sul piano del coinvolgimento dei diversi livelli dell’organizzazione aziendale stessa. 41 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo IL SISTEMA DI RISORSE E COMPETENZE Negli ultimi 20 anni l’analisi strategica si è concentrata sull’ambiente esterno all’impresa e sulla scelta competitiva rispetto ai competitors. In quest’ottica l’analisi del sistema di risorse e competenze viene vista nel senso di adeguare il sistema interno aziendale. La più recente letteratura punta l’obiettivo invece sull’analisi del sistema delle risorse e delle competenze aziendali (ambiente interno), perché è dalla quantità e qualità delle risorse disponibili che dipende la possibilità di cogliere le opportunità e sostenere il vantaggio competitivo. Su questo si fonda la Resource – based theory: la logica della strategia non è quella dell’allocazione delle risorse come mero adattamento alle opportunità, bensì è quella di far leva sulle risorse attuali e potenziali per creare vantaggi competitivi. 42 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo IL SISTEMA DI RISORSE E COMPETENZE Il vantaggio competitivo dipende direttamente dall’insieme delle singole risorse dell’impresa e dalle competenze espresse dall’organizzazione aziendale. RISORSE (classificazione di Grant): A) Tangibili Finanziarie B) Intangibili Fisiche Tecnologiche C) Umane Organizzative Capacità di managment e dipendenti Reputazionali 43 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo IL SISTEMA DI RISORSE E COMPETENZE COMPETENZE: Sono individuabili nelle capacità o abilità dell’impresa che derivano dalla combinazione o integrazione di risorse. Competenze distintive: Le attività che un’organizzazione svolge con particolare abilità rispetto ai suoi concorrenti. Core Competences: Le capacità fondamentali per realizzare elevate performance d’impresa. 44 Strategie e Governo di Impresa Vantaggio Competitivo La sostenibilità del vantaggio competitivo • La stabilità del vantaggio competitivo di un’impresa dipende da: – durata delle risorse/competenze distintive – variabili strutturali • dimensione • accesso privilegiato alle risorse o al mercato • limiti alle strategie dei concorrenti – strategie di difesa • nascondere la performance superiore • moral suasion (promessa di una rappresaglia) • occupazione anticipata di una nicchia • causal ambiguity 45 Strategie e Governo di Impresa Strumenti dell’Impresa Strumenti dell’Impresa di Pianificazione e Controllo di Decisione Strategica Business Plan BCG Matrix Balanced Scorecard ASA (Abell) di Analisi 5 forze (Porter) Indici B.E.P. 46 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Premessa Per raggiungere i traguardi di lungo periodo l’azienda deve propedeuticamente conseguire, nel breve periodo, target ed obiettivi quantitativi e qualitativi, che, pur nel loro continuo adattarsi ai cambiamenti delle variabili interne ed esterne, devono risultare coerenti rispetto alla meta prefissata. A seguito di queste circostanze gli obiettivi aziendali si distinguono a seconda della loro diversa dimensione temporale in: – obiettivi di breve termine – obiettivi di medio-lungo termine Le due tipologie di obiettivi delineano due differenti domini di riferimento delle scelte aziendali le quali, si distinguono in decisioni di breve e di lungo periodo. 47 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Il controllo di gestione Il controllo è un meccanismo operativo finalizzato ad orientare i comportamenti individuali ed organizzativi verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tale finalità è perseguita mediante: • • misurazioni analitiche responsabilizzazione su parametri-obiettivo 48 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Il controllo di gestione Le misurazioni economico-finanziarie possono essere di tipo: • • quantitativo - monetario (es. reddito, capitale economico, costi, ricavi); • • quantitativo non monetario (es. rendimenti, tempi); • • qualitativo (es. soddisfazione del cliente, credibilità nei confronti degli interlocutori aziendali) 49 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Il controllo di gestione Oggetto del controllo possono essere: • le azioni: gli strumenti utilizzati agiscono direttamente su comportamenti dei dipendenti; • i risultati: gli strumenti utilizzati tendono a responsabilizzare i soggetti sugli esiti delle loro attività e a gratificare coloro che migliorano le loro performance 50 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Il controllo di gestione • Le dimensioni (variabili) del controllo: • • • • • • • • ECONOMICO-FINANZIARIO E VALORE ORGANIZZAZIONE (COESIONE E MOTIVAZIONE) KNOW-HOW INTERNO CAPACITÀ RELAZIONALE CON L'ESTERNO CLIENTI VIGILANZA AMBIENTE ETICA 51 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Il Business Plan Che cos’è? A chi e a cosa serve? Com’è fatto? Come si fa? 52 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Che cos’è un BP? • Letteralmente: “Piano di impresa” • Strumento operativo che in maniera organica e sistematica, esplicita tutti gli elementi che compongono un progetto imprenditoriale, al fine di • pianificarli • analizzarli • evidenziarne i punti di forza e di debolezza 53 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo A chi e a cosa serve un BP? • All’imprenditore per analisi e controllo interni • Ai collaboratori dell’impresa per informazione e per la condivisione della strategia e degli obiettivi • Alle banche per acconsentire all’accesso al credito o a potenziali investitori • Ai soggetti pubblici che gestiscono le richieste di agevolazioni 54 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Com’è fatto un BP? • Si compone di due parti: • descrittiva • numerica • La prima parte prevede una descrizione del progetto nei diversi suoi aspetti • La seconda parte prevede dei precisi riferimenti numerici su fabbisogni finanziari e proiezioni economico-finanziarie 55 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Gli elementi del BP • Presentazione sintetica del progetto • Presentazione dei soggetti promotori dell’impresa • Il prodotto/servizio • Il mercato di sbocco e la concorrenza • Le strategie commerciali (marketing) • L’organizzazione dei fattori produttivi • Le risorse finanziarie da investire • Proiezioni economico-finanziarie e/o 56 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Presentazione del Progetto • • • • Descrizione dell’idea Definizione del settore di operatività Descrizione del prodotto/servizio Inquadramento generico del mercato di riferimento • Descrizione dei bisogni che prodotto/servizio intende soddisfare • Individuazione del clienti ai quali il prodotto/servizio è rivolto 57 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Presentazione dei soggetti promotori • Descrizione delle esperienze precedenti, dei titoli di studio e delle capacità professionali dei promotori • Descrizione della suddivisione dei ruoli dei soci • Descrizione degli elementi dell’impresa da costituire identificativi – Scelta della forma giuridica 58 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Il prodotto/servizio • Descrizione dettagliata prodotto/servizio del • Punti di forza e di differenziazione rispetto a prodotti/servizi già esistenti 59 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Il mercato e la ricerca di mercato • Individuazione del mercato - analisi dei bisogni - definizione del mercato (geografico, demografico, di prodotto) - descrizione del processo e delle abitudini d’acquisto • Il funzionamento del mercato - funzionamento del mercato e del processo che conduce alla vendita - sistemi di distribuzione - esistenza di regolamentazioni particolari - termini di pagamento diffusi • La segmentazione -scelta tra strategia globale o di nicchia Individuazione dei fattori critici di successo • 60 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Il mercato e la ricerca di mercato • • • • • • Analisi della concorrenza diretta Analisi dei prodotti della concorrenza Previsione della possibile reazione della concorrenza all’entrata di una nuova impresa Analisi sull’arrivo di nuovi concorrenti con nuovi prodotti Analisi di eventuali barriere all’entrata La ricerca di mercato - definizione delle modalità di svolgimento - impostazione del questionario - determinazione del campione - analisi dei risultati 61 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Il piano di marketing • Valutare su quali dimensioni di qualità si intende competere • Confrontare la propria posizione rispetto ai concorrenti • Valutazione dei punti di forza/debolezza, delle opportunità/minacce 62 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Il piano di marketing • Definire la propria commerciale attraverso: - il prodotto - il servizio al cliente - il canale di distribuzione - la promozione - la vendita personale - il prezzo strategia 63 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Le risorse umane E’ necessario: • Quantificare il personale necessario e stabilire la mansione • Stabilire l’inquadramento del personale (dipendente o collaboratore, a tempo pieno o parziale) • Decidere quali compiti avranno i soci • Impostare il relativo budget 64 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Risorse finanziarie da investire • Individuazione delle fonti di finanziamento: - debiti bancari M/L termine - mezzi/capitale proprio - contributi e finanziamenti agevolati 65 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Pianificazione e Controllo Proiezioni economico-finanziarie • Valutazione dell’impatto economico finanziario E’ necessario elaborare: - un conto economico - uno stato patrimoniale - una tabella dei flussi finanziari 66 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica La Matrice Portafoglio Prodotti La matrice portafoglio/prodotti (BCG) supporta l’analisi di potenzialità della gamma prodotti. La matrice BCG mostra la capacità di contribuzione al reddito dei diversi prodotti e indirizza le decisioni e la gestione del portafoglio prodotti. Effetto esperienza: una elevata quota di mercato consente un vantaggio competitivo di costi rispetto ai concorrenti Le ipotesi: La collocazione in un mercato in crescita necessita di elevata liquidità 67 Strategie e Governo di Impresa La legge di esperienza e la curva di esperienza Il costo unitario del valore aggiunto (P-C) di un prodotto omogeneo, misurato in unità monetarie costanti, diminuisce di una percentuale fissa e prevedibile ogni volta che la produzione totale cumulata raddoppia. •L’effetto è più marcato nella fase di lancio in produzione • I costi vanno depauperati dai costi inflattivi 100 •Non è ineluttabile: è volontaria •Esperienza: Q, ma non T Costo 80 • Esperienza: Q, ma non Q/t unitario 60 40 20 0 Esperienza (produzione cumulata) 68 Strategie e Governo di Impresa Limiti della curva di esperienza Essa sembra applicabile soprattutto alle attività in cui un volume maggiore conferisce un vantaggio economico ed in cui gli effetti di apprendimento sono importanti. Le situazioni in cui la legge di esperienza ha un effetto limitato sono: • il potenziale di apprendimento è ridotto o la quota di VA del prodotto è bassa; • un concorrente con quota di mercato ridotta beneficia di un effetto esperienza superiore agli altri grazie ad una superiorità tecnologica; • le differenze in fatto di esperienza vengono annullate da innovazioni a livello di prodotto/processo, con cambio di tecnologie (cambia la curva di esperienza); • L’effetto di esperienza esiste, ma non può essere sfruttato a causa di una scarsa sensibilità al prezzo da parte del mercato; • Un concorrente beneficia di una fonte di approvvigionamento privilegiata; • Fattori strategici diversi dalla quota di mercato relativa incidono sulla redditività (agevolazioni, elementi di differenziazione apprezzati dai clienti). Il paradosso di una curva di esperienza SEMPRE APPLICABILE si rileverebbe disastroso per tutti i concorrenti minori, condannati dai leader a restare nella mediocrità, per poi scomparire. Ovviamente questa conclusione è smentita dai fatti! 69 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica La Matrice Portafoglio Prodotti Generazione di liquidità - + + Questions mark ALTA BASSA TASSO DI CRESCITA DEL MERCATO Star Cash cow ALTA QUOTA DI MERCATO RELATIVA (CAPACITÀ COMPETITIVA) Dog BASSA - Bisogno di liquidità 70 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica ALTO Utili: elevati, stabili, in aumento Utili: bassi, instabili, in aumento Flusso di cassa: equilibrio tra entrate e uscite Flusso di cassa: negativo Strategie: Investire nella crescita Strategie: analizzare per determinare se l’attività diventerà una “stella” oppure un “cane” STELLA (o star) ENIGMI (o question mark) Utili: alti, stabili Utili: bassi, instabili Flusso di cassa: alto, stabile Flusso di cassa: equilibrio tra entrate e uscite o negativo Strategie: mungere Strategie: disinvestire BASSO Tasso annuale reale di crescita del mercato MATRICE PORTAFOGLIO PRODOTTI (BCG) VACCHE DA MUNGERE (o cash cow) ALTA Quota di mercato relativa CANI (o dog) BASSA 71 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica La Matrice Portafoglio Prodotti In figura si mostrano 4 traiettorie possibili: 2 di successo e 2 di insuccesso. Traiettoria 1 L’innovatore: utilizza le risorse finanziarie generate dalle mucche in R&S, futura stella Traiettoria 2 L’imitatore:utilizza le risorse generate dalle mucche per entrare con un dilemma aggredendo quote di mercato del leader Traiettoria 3 Fallimento: da stella in dilemma, per scarsi investimenti Traiettoria 4 Mediocrità: da dilemma a peso morto, per scarsi investimenti 72 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica La Matrice Portafoglio Prodotti Generazione di liquidità - + + Questions mark 3 ALTA R&S 4 1 2 BASSA TASSO DI CRESCITA DEL MERCATO Star Cash cow ALTA QUOTA DI MERCATO RELATIVA (CAPACITÀ COMPETITIVA) Dog BASSA - Bisogno di liquidità 73 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Limiti della matrice BCG La matrice BCG mostra alcuni limiti e difficoltà, che sembra opportuno sottolineare L’ipotesi 1 di effetto di esperienza non sembra coerente con tutte le tipologie di prodotti, ma prevalentemente per le produzioni di volume (elevata difendibilità del vantaggio competitivo e poche, determinate fonti di vantaggio competitivo) [alluminio, microprocessori, distribuzione]. Il metodo tiene conto solo del vantaggio competitivo interno, e non pure di quello esterno: alcuni “pesi morti” potrebbero, valorizzati con qualità distintive, creare reddito per clienti disposti a pagare il sovra prezzo rispetto al leader. Esistono indubbie difficoltà di misura: i prodotti-mercati vanno definiti in modo stretto o ampio? con quali concorrenti confrontarsi? come determinare il tasso di crescita del mercato (passato o previsioni)? Le raccomandazioni non possono che essere generiche e di orientamento. Occorre poi definire nel dettaglio le politiche di prezzo, di distribuzione, di comunicazione, etc. 74 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Ma come “movimentare” la matrice BCG? L’importanza della R&S e la gestione delle innovazioni di prodotto Lo sviluppo di un nuovo prodotto e la gestione di un prodotto esistente o Nuova idea o Riposizionamento o Prima selezione o Incremento qualità o Analisi economica o Incremento funzionalità o Sviluppo finanziario o Miglioramento estetica o Sviluppo tecnico o Sviluppo produttivo o Sviluppo commerciale 75 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica CONCLUSIONI: La ricerca di un portafoglio equilibrato L’impresa di oggi deve svolgere il suo percorso competitivo aggiornando continuativamente i prodotti offerti, bilanciando nuovi prodotti con prodotti da reddito, dedicando le risorse finanziarie accumulate con prodotti consolidati e vincenti alla R&S ed alla promozione di prodotti che, un giorno, rappresenteranno la fonte di reddito principale. 76 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica La Balanced Scorecard 77 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Verifica periodica degli assunti di base • Il controllo degli assunti di base rappresenta una verifica sistematica delle premesse su cui è stata basata la strategia. La determinazione degli assunti di base spetta al piano strategico • Le ipotesi di base sono relative al macroambiente e all’ambiente competitivo in cui opera l’impresa • Lo scopo è verificare se lo scenario competitivo e macro-ambientale evolve nelle direzioni immaginate dal management o meno 78 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Monitoraggio delle variabili ambientali • Analisi macro-ambientale: – Analisi dell’ambiente “allargato” – Analisi degli scenari • Analisi dell’ambiente competitivo – Strumenti per valutare l’attrattività dei settori in cui l’impresa opera o intende operare (possono essere strumenti utilizzati ex ante o in itinere) 79 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Analisi macro ambientale – Ambiente economico nazionale e internazionale (reddito, produzione, inflazione…) – ambiente socio-demografico (tassi di crescita della popolazione, struttura delle famiglie…) – ambiente socio-culturale (valori, cultura, opinioni e “tendenze”…) – ambiente istituzionale (politico e legislativo, nazionale e sovranazionale per es. UE) e degli stakeholder sociali (concorrenza, diritto societario, diritto del lavoro…) – ambiente tecnologico (innovazione, ricerca…) – ambiente strutturale nazionale (infrastrutture, formazione…) 80 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Analisi degli scenari (Scenario Planning) • Visione di ciò che potrebbe verificarsi in futuro nel macro-ambiente e che può coinvolgere comportamenti e strategie dell’impresa • (…ma non solo, esistono anche tecniche di pianificazione di scenario a livello di settore e contesto competitivo) • Diffusa a partire dagli anni sessanta in molte grandi imprese (Shell, General Electric, PackardBell…) • Scenario come rappresentazione sistematica di un futuro possibile. Non previsioni probabilistiche ma eventi estremi. Aiuta il management a: • • • • strutturare l’incertezza ampliare il pensiero e la percezione aumentare il numero di alternative da considerare migliorare l’apprendimento 81 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Pianificazione di scenario: esempi di applicazione • Pacific Gas & Electric per prepararsi ai terremoti in California • Shell per anticipare la caduta del comunismo in URSS e i suoi effetti sui prezzi del gas naturale • Unilever per formulare una nuova strategia distributiva in Russia • United Distillers per analizzare l’impatto della diffusione dell’Islam in Turchia • Krone (wire & cable) per testare 200 idee di nuovi prodotti 82 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Il metodo Decadenza dei metodi estrapolativi: il futuro si deduce dal passato. Gli scenari di ultima generazione si basano su: • • • analisi sistemica – variabili critiche (quali sono le variabili che assumono un ruolo chiave nel sistema?) strategie degli attori (quali logiche di azione?), breakpoints (quali eventi hanno segnato importanti discontinuità nel passato recente?) analisi fattoriale – evoluzione variabili critiche (raggruppamento in insiemi coerenti, definizione “assi portanti” e direttrici di evoluzione) costruzione degli scenari – rappresentazioni del sistema, quantificazione, “backcasting”: strutturare il comportamento presente sulla base dello scenario futuro 83 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Strumenti di analisi del micro-ambiente • Analisi dell’ambiente settoriale. La base è il modello della concorrenza allargata di Porter 1. Individuare le caratteristiche e l’intensità delle forze che determinano l’attrattività del settore e la posizione competitiva delle imprese. Focalizzazione sui gruppi di competitors rilevanti (raggruppamenti strategici e competitivi) 2. Determinare l’effettivo impatto di ciascuna di esse – sistema grafico – sistema quantitativo (punteggio ponderato) 84 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Esempio: grafico-spezzata Mancanza Scarsa di attrattività attrattività Rivalità tra i concorrenti Numero di concorrenti alla pari Crescita del settore Costi fissi di magazzino Caratteristiche del prodotto Aumenti della capacità produttiva Diversità dei concorrenti Neutrale Attrattività Attrattività limitata elevata Molti Pochi Lenta Rapida Elevati Bassi Commodity Speciality Piccoli Consistenti Elevata Bassa 85 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Esempio: metodo quantitativo/punteggio Fonte Barriere all’entrata Fattori competitivi Economie di scala Differenziazione Costi di riconversione Economie di esperienza Accesso ai canali di distribuzione Accesso alla tecnologia Totale barriere all’entrata Rivalità tra …. concorrenti …. Totale forze della concorrenza Peso Punteggio (importanza) 0,05 0,03 5 4 0,04 4 0,03 5 0,07 3 0,01 4 Il valore totale si confronta con un valore soglia che determina il discriminante per l’attrattività 0,93 4,20 86 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Analisi delle risorse e competenze Dall’analisi dell’ambiente esterno alla valutazione delle risorse e competenze distintive individuando le risorse e competenze che : – impattano sull’impresa nel suo complesso – impattano su particolari aree gestionali – sono possedute direttamente o in possesso di potenziali partner e comunque accessibili 87 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Relazione tra profilo di risorse e performance – Analisi storica: confronto nel tempo di parametri e indici chiave dell’impresa – Analisi comparativa: confronto con i valori medi degli indicatori chiave delle imprese del settore – Analisi di Benchmarking: cosa fanno (best practices) e che risultati ottengono i best performers del settore? 88 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Monitoraggio quantitativo: il budgeting • La pianificazione degli obiettivi strategici è un processo gerarchico • Agli obiettivi strategici fissati “ad alto livello” corrispondono obiettivi operativi (ad esempio a livello di unità di business o di funzione) che vanno monitorati su periodi brevi • I budget sono piani di breve periodo che consentono di tenere sotto controllo l’attività di impresa. Sistema di programmazione e controllo • Anche il budget è strutturato gerarchicamente. Da obiettivi espressi in termini finanziari o di redditività si “scende” a obiettivi in termini di contenimento dei costi, aumenti della produttività, ecc… 89 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica La logica del controllo di budget • Determinare l’oggetto del controllo (redditività, efficienza, flussi di cassa…) • Fissare gli standard di controllo e i range di variazione • Misurare i risultati • Confrontare i risultati con gli standard prefissati • Definire le cause degli scostamenti • Adottare azioni correttive • Budget diffusi: Ricavi (vendite rispetto alle previsioni), Investimenti (impieghi finanziari per impianti, macchinari, scorte), Spesa (costi sostenuti dalle diverse unità operative) 90 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Integrazione tra monitoraggio quantitativo e qualitativo: la Balanced Scorecard (Norton e Kaplan, 1994) • L’enfasi del monitoraggio sui parametri quantitativi di breve periodo può portare a sottovalutare gli obiettivi di lungo (ad es. efficacia innovativa sacrificata all’efficienza di breve) • Per ovviare a questi inconvenienti viene elaborato uno strumento di monitoraggio strategico che integra variabili quantitative-finanziarie e qualitative: la Balanced Scorecard • La BS è uno strumento di monitoraggio strategico che tiene sotto controllo contemporaneamente i diversi parametri rilevanti per la creazione del vantaggio competitivo dell’impresa in modo, appunto, coerente e “bilanciato” 91 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Contenuti della BS • Prospettiva finanziaria – indicatori tradizionali di redditività: come dobbiamo apparire ai nostri azionisti? • Prospettiva di mercato – soddisfazione dei clienti, tasso di fedeltà, acquisizione nuovi clienti, quote di mercato: come dobbiamo apparire ai nostri clienti? • Prospettiva dei processi interni di gestione – indicatori di performance dei processi, soprattutto di quei processi che creano utilità e valore per il cliente • Prospettiva dei processi di apprendimento e di crescita – competenze e motivazione delle risorse umane ed efficienza del sistema informativo 92 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Fattori privilegiati nella BS Capacità di mobilitare e competenze e le risorse particolare tra esse: utilizzare intangibili, le in – capacità di relazione – capacità di lanciare prodotti e servizi innovativi per specifici segmenti di mercato – capacità di produrre a costi competitivi, con elevata qualità e un breve time to market – capacità di sviluppare competenze e motivazioni nelle risorse umane 93 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Costruzione della BS – definizione della vision – formalizzazione della strategia – articolazione delle strategie in imperativi di creazione di valore nelle quattro aree delle Balanced scorecard – identificazione dei fattori critici di successo – individuazione degli indicatori di performance in relazione ai fattori critici di successo – definizione per ognuna delle misure identificate di un valore target – assegnazione di ogni singolo obiettivo alla responsabilità di un manager 94 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Da concorrenza reale a concorrenza potenziale Il Modello delle 5 forze competitive di PORTER Potere dal lato dell’offerta Minaccia di nuove entrate Concorrenza a livello di settore Minaccia di surrogati Potere dal lato della domanda Per definire le strategie competitive bisogna studiare le forze che determinano la concorrenza 95 I fattori strutturali determinanti della pressione competitiva Potere dal lato dell’offerta Minaccia di nuove entrate •Economie di scala •Vantaggi di costo assoluto •Fabbisogno di capitale •Differenziazione del prodotto •Canali di accesso alla distribuzione •Barriere governative e legali •Rappresaglia tra i produttori consolidati Concorrenza a livello di settore •Concentrazione •Differenziazione del prodotto •Capacità in eccesso •Rapporto costi fissi, variabili •Aumento della domanda •Fluttuazioni cicliche della domanda •Barriere all’entrata Minaccia di surrogati •Propensione degli acquirenti nei confronti dei prodotti sostitutivi •Caratteristiche andamento dei prezzi dei prodotti sostitutivi Potere dal lato della domanda Sensibilità al prezzo: •Costo degli acquisti rispetto al prezzo totale •Redditività degli acquirenti •Importanza del prodotto rispetto alla qualità del prodotto dell’acquirente Potere contrattuale: •Dimensioni e concentrazione acquirenti rispetto ai fornitori •Costi di spostamento per gli acquirenti •Informazioni degli acquirenti •Capacità degli acquirenti di integrazione e monte 96 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Lo stato della concorrenza dipende in primo luogo dalla rivalità esistente tra le imprese presenti nell’area. Rivalità tra concorrenti attuali • La forza dei concorrenti attuali sarà tanto maggiore quanto: • più numerose (concentrazione) sono le imprese all’interno dell’area • meno differenziati sono i prodotti (differenziazione del prodotto) • più alte sono le barriere all’uscita (barriere) 97 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Una stessa funzione d’uso può essere svolta da prodotti/ servizi appartenenti a categorie merceologiche diverse. Minacce provenienti dai prodotti sostitutivi • La forza dei prodotti sostitutivi sarà tanto maggiore quanto: • Maggiore è la propensione degli acquirenti nei confronti di prodotti sostitutivi • Maggiori sono i vantaggi in termini di convenienza economica 98 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica La concorrenza potenziale deriva anche dalle concrete possibilità che i nuovi operatori entrino in una certa ASA. Minacce di nuove entrate • La forza dei potenziali nuovi entranti sarà tanto maggiore quanto: • Minori sono le possibilità di protezione all’interno dell’arena competitiva (economie di scale, barriere governative e legali, canali di accesso alla distribuzione, fabbisogno di capitale, differenziazione dei prodotti) • Minori sono le possibilità di reazione all’ingresso di nuovi entranti (possibilità di manovra del prezzo) 99 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Potere contrattuale dei fornitori • La forza dei fornitori sarà tanto maggiore quanto: • Maggiore è il potere contrattuale (quanto più influenzano le performance d’impresa con materiali, macchine, prezzi praticati, qualità) • Maggiore è la minaccia di integrazione a valle (diventando diretti concorrenti) 100 Strategie e Governo di Impresa Strumenti di Decisione Strategica Potere contrattuale dei clienti • La forza dei clienti sarà tanto maggiore quanto: • Maggiore è il potere contrattuale (dimensioni e concentrazione degli acquirenti rispetto ai fornitori- informazioni degli acquirenti) • Maggiore è la minaccia di integrazione a monte (diventando diretti concorrenti) • Maggiore è la sensibilità al prezzo (costo degli acquisti rispetto ai costi totali- redditività degli acquirenti- importanza del prodotto rispetto alla qualità del prodotto dell’acquirente) 101 Strategie e Governo di Impresa Creazione del Valore Creazione del Valore Catena del Valore (Porter) Sistema del Valore (Porter) Costellazione del Valore (Normann-Ramirez) Reti del Valore (……….) 102 Strategie e Governo di Impresa Creazione del Valore Le premesse... Qualsiasi strategia volta al conseguimento di un vantaggio competitivo sostenibile richiede la conoscenza delle attività e della organizzazione dell’impresa, nonché la capacità di intervento su ciascuna di esse per realizzare differenziali significativi di redditività rispetto ai concorrenti. Partendo da queste convinzioni Porter ha definito un modello di analisi interna alle imprese a supporto del recupero di efficacia/efficienza in tutte le attività che concorrono alla creazione di valore: La Catena del Valore 103 Soluzioni tecnologicamente avanzate di produzione; Lead time di Efficienza Reputazione dei sistemi Elevato dell’impresa digrado fatturazione diQualità ecoinvolgimento delle e contabilità; sue marche; delefficacia sistemi personale; IT deidi efficaci affidabilità di componenti e progettazione nuovi prodotti; caratteristiche uniche deieprodotti sistemicomunicazione di monitoraggio. politiche tra di reparti informazione/sensibilizzazione e con i prime clienti materie APPROVVIGIONAMENTO ATTIVITA’ INFRASTRUTTURALI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO RICERCA & SVILUPPO LOGISTICA IN ENTRATA TRASFORMAZIONE LOGISTICA IN USCITA MARKETING SERVIZI Ottimale gestionedella delle scorte magazzino in ingresso; sistemi Qualità e intensità forza miglioramento Tempivendita; di produzione Consegna brevi; basso rapida; livello gestione di scarti; efficace degli automatici di movimentazione interna Disponibilità dei pezzi di ricambio; riparazioni rapide e prestazionale di una campagna comunicazione elevatoditasso di utilizzo ordini impianti sicure; efficacia delle logiche di comakership con i clienti 104 APPROVVIGIONAMENTO ATTIVITA’ INFRASTRUTTURALI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE COMUNICAZIONE E CONTROLLO RICERCA & SVILUPPO LOGISTICA IN ENTRATA LOGISTICA TRASFORMAZIONE IN USCITA C MARKETING SERVIZI La catena del valore abilita un migliore confronto della propria posizione competitiva rispetto alla concorrenza, identificando, tra l’altro, punti di forza e di debolezza. Gestione delle interazioni e fluidificazione delle interconnessioni tra le attività: sinergie interne per la creazione di valore percepito dal cliente (non valore economico o azionario). Di fatto il capillare intervento su efficacia/efficienza di ciascuna attività può comportare un decremento di costo (leadership di costo) o un arricchimento del prodotto (strategie di differenziazione), nonché abilitare strategie di aggressione mirata a porzioni specifiche di mercato (focalizzazione sui costi o sulla differenziazione). 105 Strategie e Governo di Impresa Creazione del Valore Mercato di Approvvigionamento Il sistema di creazione del valore Il modello del sistema di creazione del valore di Porter: • si basa su una logica prettamente sequenziale; • rappresenta un gioco a “somma zero” (nella concezione porteriana) perché basato su rapporti di forza; • è impostato sulla creazione di valore aggiunto. Ma come si relazionano le imprese oggi? Cliente finale Mercato di Consumo 106 La costellazione del valore Comaker Comaker Comaker Comaker Comaker Comaker Comaker CLIENTI Comaker I sistemi di offerta Comaker costellazione di valore formata da co-maker I clienti, al pari degli altri, sono attivi e protagonisti nella creazione di valore Non più sequenziale ma contemporanea e fortemente interattiva In linea con la teoria degli stakeholder e ASV [relazioni non solo di filiera, ma con tutte le entità che supportano la creazione di valore] 107 Strategie e Governo di Impresa Creazione del Valore L’evoluzione in atto nel mondo reale pone in evidenza che le competenze distintive di un’impresa non sono confinante all’interno della catena, ma si estendono a relazioni e rapporti interimpresa (da attivare, tutelare, stabilizzare). Ciò stimola l’emergere di: reti di imprese, impresa a rete, network, costellazioni, distretti industriali. Tra la catena (1985) e la costellazione (1995) cambia quindi la impostazione di fondo: I rapporti non sono più basati su logiche di forza e potere, bensì su meccanismi interattivi e collaborativi Collaborazione, mutuo vantaggio, fiducia La costellazione del valore stravolge la logica di impostazione del sistema di creazione del valore di Porter (basato su rapporti di potere e convenienza economica) per ricercare un coordinamento armonico e sinergico tra gli attori, in grado di favorire giochi a “somma positiva”. L’incremento di valore aggiunto si ripartisce tra impresa, co-maker e clienti. 108 Strategie e Governo di Impresa Creazione del Valore La costellazione si avvicina molto alle impostazioni culturali di Normann e Ramirez, studiosi delle imprese di servizi. La catena, per contro, è più facilmente interpretabile alle singole attività di impresa. La costellazione sembra più idonea a fornire un approccio, un’attitudine alle relazioni interimpresa, capace di aumentare il valore per tutti gli attori (cliente compreso) perché basato su una cultura dell’eccellenza, del miglioramento e dell’apprendimento continuo. Verso le Reti del Valore…. 109 Strategie e Governo di Impresa Creazione del Valore EVOLUZIONE STORICA DEL PERCORSO DEL VALORE Catena del Valore Sistema del Valore Costellazione del Valore Reti del Valore 110 Strategie e Governo di Impresa Creazione del Valore Una possibile prospettiva sulla creazione del valore I processi di generazione del valore sono compessi, e sono stati analizzati in letteratura analizzando la catena del valore ed il sistema del valore (Porter, 1986), la gestione delle costellazioni del valore (Normann, Ramirez, 1993), lo stakeholder valore (Charreaux, Desbrieres, 2001), etc. Le imprese non sono più autonome nei loro processi di generazione del valore (Hakansson & Snehota, 1989), quindi tali processi involvono molteplici attori (detentori di risorse) che devono svolgere un ruolo attivo. 111 Strategie e Governo di Impresa Creazione del Valore La generazione del valore ed i networks I processi di generazione del valore che coinvolgono molteplici attori, caratterizzanti l’agone competitivo di oggi, guidano verso la co-creazione del valore (Prahalad, Ramaswamy, 2004), e di fatto stimolano lo studio del contetto di network. Il concetto di network è stato studiato in svariate discipline in letteratura (scienze sociali, bioligia, reti neurali, scienze naturali, etc.). 112 Strategie e Governo di Impresa Creazione del Valore Negli studi economici, le teorie reticolari hanno affrontato le seguenti tematiche sui network La genesi dei network La struttura reticolare Il governo dei network Le relazioni reticolari Le strategie reticolari 113 Strategie e Governo di Impresa Creazione del Valore Circa I network Ma, in fondo, la interpretazione dei network potrebbe suggerire che: o Il Network potrebbe essere una forma organizzativa; o Il Network potrebbe essere un approccio con il quale investigare I business; o Il Networking potrebbe essere una strategia di impresa; o I Network potrebbero descrive le relazioni sociali che intrecciano individui ed imprese. Quindi, in fondo, il network potrebbe rappresentare un attegiamento culturale, un valore da perseguire. 114