Perché il bambino picchia gli altri? Dritte ai genitori

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Perché il bambino picchia gli altri? Dritte ai genitori
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Perché il bambino picchia gli altri?
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Durante la giornata, a scuola dell'infanzia e alla primaria, al parco o a casa, durante una
Erickson
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di Marzia Rubega
Perché mio figlio picchia gli altri bambini? Questa domanda se la
pongono soprattutto le mamme dei maschi che spesso si trovano
di fronte a ‘piccole risse’. E al dubbio: meglio lasciare che se la
vedano da soli oppure è giusto intervenire?
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merenda, scontri, spintoni ed episodi più aggressivi (inclusa qualche 'manata') esplodono
spesso tra bimbi. I toni si fanno più alti e sembrano quasi minacciosi agli occhi di un adulto
ma, come dopo un temporale estivo, l'atmosfera ben presto torna serena.
Questo accade perché i litigi tra bambini, botte comprese, sono una normale tappa della
crescita. La componente aggressiva (che spesso preoccupa la famiglia) fa parte del
comportamento sociale e della relazione che hanno tra di loro.
Quando il genitore si domanda, con una certa angoscia, come mai (e se è 'normale') che il
Bambini che si
addormentano: i video
più divertenti del web
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figlio picchi gli altri, in realtà, si sta ponendo un interrogativo sbagliato. “E' indispensabile
spostarci dall'idea di 'picchiare' considerando che il bimbo interagisce sempre in modo
spontaneo”.
19 Novembre 2014
A sostenerlo è Daniele Novara, pedagogista, fondatore del Centro psicopedagogico per
l'educazione e la gestione dei conflitti, docente universitario e autore di oltre 35 saggi - tra cui
I 100 nomi per bambini più
amati dai genitori di
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il bestseller Litigare fa bene. Insegnare ai propri figli a gestire i conflitti, Rizzoli.
14 Novembre 2014
genere, dura pochissimo. Dopo quella età si raggiunge una certa consapevolezza, dice
Coliche del neonato, tutto
quello che le mamme
devono sapere. Cause,
rimedi, farmaci
Novara, ma anche nella fascia 6-10 anni i comportamenti pericolosi rappresentano
18 Novembre 2014
Fino a sei-sette anni, poi non c'è l’intenzionalità di fare male (“rancore e violenza non
esistono,” dice Novara) e infatti se lo scontro viene gestito direttamente tra bambini, in
un’eccezione.
Ecografia nella sesta
settimana: che cosa si
vede
Come si dovrebbe comportare il genitore di fronte a questi comportamenti del bambino?
Secondo Novara, la via maestra è quella di non colpevolizzarlo "un atteggiamento che
17 Novembre 2014
davvero non porta a nulla", evitando di intromettersi, per favorire la sua capacità di risolvere
Che personaggio storico
sei?
'da solo' i conflitti.
Visione più interventista quella invece di Alberto Pellai, medico psicologo psicoterapeuta,
autore di numerosi saggi e libri per genitori (tra cui, sul tema, Il bullo Citrullo... e altre storie
di tipi un po' così e un po' cosà, Erickson). Anche se è scorretto colpevolizzare il bambino, è
21 Novembre 2014
Mamme, 10 consigli per
NON andare in crisi dopo
la nascita del bambino
importante fargli capire che “non va bene trattare male gli altri”. In ogni caso, secondo lo
psicologo, il bimbo deve sentire che l'adulto è suo alleato ed è pronto ad aiutarlo se lui lo
chiede perché non riesce a gestire la situazione. Ma vediamo meglio che cosa suggeriscono
14 Novembre 2014
Test: quanto sei
affascinante?
i due esperti.
Mamma e papà spesso giudicano i comportamenti dei bambini con un
punto di vista da adulto. Sbagliato!
14 Novembre 2014
Neonato: quando il colore
degli occhi diventa
definitivo?
Di frequente, il genitore applica un metro di valutazione basato su una visione
'adultocentrica' (che pone al centro sé stesso) verso i comportamenti del bambino. Ma questo
non è corretto.
18 Novembre 2014
I cibi che favoriscono il
sonno dei bambini
18 Novembre 2014
desiderio di imparare,” dice il pedagogista. “Questo lo porta anche a manifestare un tasso di
Test: scopri di che stagione
sei
nervosismo elevato perché non controlla ancora bene parole e movimenti”.
Insomma, bisogna tenere conto che il bambino sta imparando a relazionarsi con gli altri e
all’inizio fa fatica, ma non vuol dire per questo che abbia intenzioni violente. Per esempio, dà
17 Novembre 2014
La prima ecografia
una spinta al compagno perché vuole salire sullo scivolo per primo ed è mosso solo dal
desiderio di giocare.
17 Novembre 2014
Erickson
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paleocriminale, che non tiene conto del fatto che è un soggetto in crescita, animato dal
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“Il termine picchiare introduce già un giudizio verso il bambino, una considerazione
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I bambini manifestano infatti in modo immediato quello che sentono, vivono le emozioni allo
stato puro, in modo spontaneo e senza filtri. “Noi adulti non diciamo alla suocera o al vicino
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Regali di Natale per
bambini di tutte le età
dalla A alla Z
di casa che non li sopportiamo, i bambini invece esprimono tutto direttamente,” osserva
Novara.
20 Novembre 2014
20 idee regalo per il primo
Natale del bebè
I litigi (a volte, le botte) tra bambini sono episodi fisiologici, connaturati
alla natura stessa del gioco
Studi evidenziano che il bimbo in età prescolare se lasciato solo con i compagni, mette
insieme 50 litigi orari e, in presenza di un educatore, arriva a 12. “Questo accade perché il
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Regali sotto i 10 euro che
piacciono ai bambini
litigio è connaturato al gioco, al contatto fisico ed è fisiologico – dice Novara -. Se un gruppo
di bambini, per esempio, gioca con la sabbia, dopo 3-4-5 minuti, scatta qualcosa, una
competizione a cui l'altro si oppone”.
Ma i bambini, se lasciati stare, spesso hanno grandi capacità di trovare un accordo con gli
altri compagni per fare in modo che il gioco prosegua. “Il bimbo è ‘opportunista’ e quello che
gli interessa davvero è continuare a giocare, non essere escluso”, spiega Novara.
Quando un bimbo picchia un coetaneo, è dunque fondamentale non colpevolizzarlo e non
19 Novembre 2014
La presenza della mamma
allevia il dolore dei
bambini
18 Novembre 2014
Quando dare gli antibiotici
ai bambini
intromettersi subito con atteggiamento da giudice per stabilire 'come, dove e perché' è nato il
litigio.
18 Novembre 2014
“Cercare di correggere questi comportamenti porta a risultati disastrosi incuneando sensi di
colpa”, sostiene Novara. Se il bambino vuole un giocattolo, per esempio, cerca di prenderlo e
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per una casa a misura di
bambino
basta. E se un compagno lo ostacola in un gioco, può venirgli in mente di dare uno spintone.
14 Novembre 2014
I bambini di ieri e i bambini di oggi. Che cosa è cambiato
Il nonno più giovane
d'Italia ha 32 anni
Due bambini al parco. Ad un certo punto inizia un litigio e uno dei due dà una sberla all’altro.
Scena tipica oggi come ieri. Quello che è cambiato è quello che accade dopo. Un tempo, i
bambini avevano timore degli adulti e temevano di ‘prenderle’ per un litigio tra di loro.
Quindi, lo nascondevano e non chiedevano l'intervento del genitore. Così si regolavano tra
17 Novembre 2014
Le 12 regole di vita per
prevenire i tumori,
secondo l'Ue
loro, sviluppando le competenze per affrontare in modo efficace i conflitti. Ovvero: “Se
picchio gli altri, loro mi escludono dal gioco. Allora smetto di picchiarli così mi fanno giocare
con loro”.
20 Novembre 2014
Gravidanza, i 7 passi
semiseri per diventare un
papà felice
Oggi non è più così. I bambini non hanno paura di mostrare agli adulti la loro istintualità ma i
genitori sono spesso troppo interventisti, impedendo così ai bambini di autoregolarsi,
sostiene Novara. Dunque, vietato al genitore 'mettersi in mezzo' e fare il giudice di fronte a
ogni scontro tra il figlio e gli amici, ingigantendo, tra l'altro, il reale peso dell'evento.
Unica concessione: il genitore (e l'educatore) può aiutare il bambino a gestire questi episodi
attraverso un approccio non invasivo che favorisce la sua capacità di risolvere 'da solo' i
conflitti. Come? Novara suggerisce il suo metodo ‘Litigare bene’, che consiste in due passi
indietro e due passi avanti.
17 Novembre 2014
Banche del latte umano
donato (BLUD): che cosa
sono e chi può donare
18 Novembre 2014
Mal di gola nei bambini,
cause, farmaci e rimedi
naturali. Alimentazione e
regole di prevenzione
17 Novembre 2014
38 emozionanti storie di
neonati prematuri
IL METODO MAIEUTICO ‘LITIGARE BENE’
ha ideato il metodo 'Litigare bene' - noto a livello internazionale. Il metodo consiste in due
passi indietro e due passi avanti.
1)
"Sei uno stupido" Le
parole che feriscono i
bambini
Il primo passo indietro è quello di rinunciare alla ricerca di un presunto colpevole
('Chi è stato?', Come è cominciato?' sono domande da evitare perché non portano a nulla).
2)
19 Novembre 2014
Il secondo passo indietro prevede di non imporre una soluzione con un
Erickson
19 Novembre 2014
Lavoretto: pigne dorate
per decorare l'albero di
Codice abbonamento:
influenzare i loro processi di autoregolazione. Proprio da queste premesse, il pedagogista
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L'obiettivo prioritario di genitori ed educatori resta quello di sostenere i bimbi senza
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atteggiamento interventista (smettila!', 'giocate senza litigare!') che non 'entra' nel cuore
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Data
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Natale
della relazione tra bimbi.
3)
Il primo passo avanti è quello di invitare il bimbo a dire la sua su quanto accaduto. A
20 Novembre 2014
Il test dell'albero di Natale
casa, sarebbe utile, secondo il pedagogista, creare un angolo apposito per farlo, il
'tappetone dei bisticci' (il 'compli corner'), dove il genitore accompagna il figlio per farlo
parlare del litigio. Una buona pratica è anche quella di proporre al bimbo di scrivere o
disegnare su un foglio la sua versione dei fatti. Naturalmente, questo metodo (già molto
usato tra genitori e scuole) deve essere condiviso in famiglia, da mamma e papà,
altrimenti non funziona.
4)
Infine, il secondo passo avanti è aiutare i bambini a trovare un accordo tra loro che si
può anche mettere in una scatola (o fermare con un mollettone). Se ognuno ha espresso
20 Novembre 2014
Il regalo più bello: mia
figlia, nata il giorno di
Natale
19 Novembre 2014
Il test del regalo di Natale
le sue ragioni, all'adulto 'neutrale' spetta il compito di mostrare come siano tutte
legittime.
Con questo sistema, anche il genitore dovrebbe imparare una lezione importante: “Ogni
bambino vuole solo giocare e non ha senso pretendere, per esempio, che a cinque anni
abbia il senso di giustizia. E neanche chiedergli di essere 'corretto' è utile... Insomma, non
21 Novembre 2014
Perché il bambino picchia
gli altri? Dritte ai genitori
quando il figlio è manesco
c'è possibilità di creare elucubrazioni con i bambini”, conclude Novara.
17 Novembre 2014
Gli episodi si ripetono troppo spesso? Bisogna incentivare la capacità di
autogestirsi
Il toccante incontro tra
Tansy e il gorilla Djalta,
amici da oltre 20 anni
Non bisogna colpevolizzare il bambino che picchia, sostiene anche Pellai. Però, la capacità di
autogestione del bambino può/deve essere incentivata.
Prendiamo il caso di un bambino che in classe picchia regolarmente i compagni. Per aiutarlo
a smettere, si potrebbe chiedere un colloquio con le maestre e davanti a lui definire un
17 Novembre 2014
I bambini prematuri in
Italia e nel mondo: numeri,
cause, rischi Lorenzin:
serve un piano di tutela
dei neonati fragili
‘patto'. “Guadagnerai uno smile oppure cinque punti da mettere su una tabella, per ogni
giorno in cui non hai fatto male ai tuoi compagni. Ogni giorno chiederò alle maestre come ti
sei comportato”.
“In questo modo il bambino riceverà una motivazione positiva che favorisce la sua capacità di
autogestirsi”, dice Pellai. Anche a casa, nulla vieta di adottare un sistema analogo se il
genitore ritiene che i litigi tra fratelli, per esempio, o al parco, tendano a essere un po' troppo
Pipì a letto?
Chiedi un consiglio alla pediatra
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'maneschi'.
Un'altra tattica suggerita da Pellai: “Se il bimbo esprime la sua rabbia 'in modo poco evoluto',
di fronte al fatto concreto, la mamma può chiedergli di ripetere come sono andate le cose,
prendendo la mano che ha usato per picchiare un altro e guardandola insieme”.
“E' importante far sentire che dentro le mani c'è molta potenza ma è possibile scegliere di
usarle per le carezze, invece di picchiare”, dice il medico psicoterapeuta.
Quando un bimbo picchia un compagno, dunque, il genitore dovrebbe aiutarlo a capire che
non si può permettere di trattare male gli altri. Sarebbe utile, secondo Pellai, anche invitarlo
a chiedere scusa in modo concreto, preparando, per esempio, un dolce per il compagno.
dovrebbe dirgli, 'allora andiamo a casa!' - dice il medico psicologo. E, in alcuni casi, è possibile
valutare l'applicazione di una sanzione (intesa come perdita di un privilegio) come
conseguenza diretta dell'accaduto. “Stasera non guardi la tv”.
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Codice abbonamento:
'contenimento' forte. “Se al parco, per esempio, il bimbo non smette di picchiare, il genitore
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Infine, di fronte agli episodi più gravi, secondo Pellai, l'adulto può svolgere un'azione di
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21 Novembre 2014
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