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vita associativa Numerosi gli eventi sportivi provinciali offerti dall’associazione - Decine di persone si avvicinano alla donazione in un clima di allegria e divertimento Siamo ormai stufi e non sopportiamo più quella parola che sentiamo continuamente da diversi anni: crisi. Nel corso di questi anni, insoddisfazione e preoccupazione sono nostre compagne e questo si riflette anche sulla donazione. Sono tante le persone che prese dalle difficoltà quotidiane hanno difficoltà a trovare il modo e la voglia di donare il sangue. E allora? Non abbiamo ricette magiche per risolvere in un istante la situazione, ma possiamo mettere in campo l’allegria e il sano divertimento. Fidas Verona, grazie al suo stuolo di volontari, da anni investe molte risorse e energie nell’organizzazione di eventi sportivi provinciali con l’obiettivo di promuovere il dono, ma anche per concedere ai partecipanti un po’ di svago in un clima di amichevole competizione. Trovarsi assieme, fare quattro chiacchiere, scherzare e giocare è un modo per staccarsi dalla realtà quotidiana e immergersi in un clima di amicizia che definirei “curativo”. Quali sono questi eventi? Il Trofeo Donatori sugli sci, che si svolge a fine febbraio sulla pista di Malga San Giorgio; il Trofeo di calcio che quest’anno, al posto di quello nazionale previsto a Fonzaso (BL) che non sarà organizzato, verrà sostituito a livello locale veronese nei campi di San Martino Buon Albergo 5 Sport con Fidas Verona: una cura per la crisi di Stefano Tassini segretario provinciale L'attesa per due degli eventi estivi: il torneo di pallavolo, la 24 Ore di nuoto a fine giugno; il Trofeo di pallavolo ospitato negli impianti sportivi di Bovolone il 15 luglio, la 24 Ore del Donatore, manifestazione nazionale di nuoto a staffetta nella piscina delle Terme di Caldiero. Ricordiamo anche i tanti successi ottenuti dal gruppo Fidas Verona risultato il più numeroso per diversi anni alla Straverona e alla Montefortiana, eventi podistici svolti in clima di festa.. Ecco qua la nostra offerta sportiva: non ci sono campioni affermati, ma tante persone che accettano la sfida per gioco, per staccare la spina in un fine settimana, per bere un bicchiere di birra in compagnia, per non pensare alle ma- 2 DICEMBRE 2011 Sveglia presto per noi partecipanti al corso di formazione nazionale Fidas. Partenza dell’aereo da Verona alle 7,50 del mattino. Dopo un viaggio abbastanza tranquillo e veloce arriviamo a Roma in netto anticipo rispetto all’inizio del corso; così avendo come guida il nostro presidente provinciale Massimiliano Bonifacio visitiamo la capitale. Gironzolando tra il Colosseo e l’Isola Tiberina veniamo colti da un’improvvisa fame e così decidiamo di “affrontare” con dispiacere la tipica carbonara alla romana. A stomaco pieno torniamo verso il nostro alloggio che ospiterà per i prossimi tre giorni il nostro corso. Nel primo pomeriggio si parte a pieno regime con Riccardo Mussari e il management nel settore no-profit, a risvegliare la platea ci ha pensato il nostro mitico Pres. Massimiliano che ha esposto il reclutamento e la fidelizzazione del donatore, senza far mancare la sua solita esposizione che non annoia mai; accompagnato dall’“opinionista alla Maria De Filippi”, la quale cerca di tener testa a Massimiliano, ma con scarsi risultati. Per ricaricare le batterie con vari “vip” della Fidas nazionale ci siamo riempiti lo stomaco di prelibatezze partendo dalla coda alla vaccinara e finendo con l’assassino (muhahahahahaha… vi assicuriamo che il nome rispecchia esattamente il dolce). Ovviamente i momenti d’incontro tra i giovani non mancano, e malgrado ci fossimo ripromessi di andare a letto presto si sono fatte le due del mattino. gagne di lavoro. Nella vita serve anche questo; Fidas Verona non può risolvere i problemi, ma organizzare momenti di socializzazione, sì. La ricaduta positiva di queste grandi manifestazioni è evidente: l’immagine associativa ne esce rafforzata, la promozione e l’incoraggiamento a donare subisce una forte spinta, la spensieratezza libera il cervello dai pensieri e, alla fine, si fa festa tutti assieme. Gli eventi nominati hanno la possibilità di ospitare diversi rappresentanti di sezioni in più rispetto a quelli abituali: consigliamo, perciò, di approfittarne perché lo sport fatto assieme crea gruppo e uno stile di vita sano. Roma 2011: fo rm a zio n e m a n o n so lo... 3 DICEMBRE 2011 Ripaghiamo le ore piccole con una sveglia all’alba ma consolandoci con una super colazione, unica soluzione per sopravvivere ad una giornata infinita! A inizio giornata i saluti del presidente nazionale Aldo Ozino Caligaris, appena tornato da Cesena dove ha partecipato ad un incontro nazionale presso l’officina trasfusionale della Romagna. A seguire l’intervento del direttore del CNS Giuliano Grazzini insieme ai direttori dei centri regionali sangue del Veneto e della Toscana che hanno spiegato come funziona il sistema sangue in Italia. Durante la pausa, siamo stati capaci di andare in camera, addormentarci per 22 minuti, e tornare splendidi con gli occhi “imbogonati” dal sonno, ma avendo un grado di attenzione decisamente più alto di prima. Arriva l’ora di pranzo, dove come al solito non manca l’appetito e le chiacchiere con le altre federate d’Italia. Dopo la pennichella pomeridiana si ricomincia con i lavori di gruppo relativi all’intervento di Massimiliano. Siamo stati divisi in quattro gruppi, in ognuno dei quali era presente ognuno di noi. Nonostante gli argomenti di ogni gruppo fossero diversi, poi parlando fra noi ci siamo resi conto di quanto diverse siano le realtà trasfusionali e associative delle altre federate, ritenendoci fortunati di far parte di un sistema trasfusionale così organizzato e all’avanguardia. Da parte nostra abbiamo condiviso e cercato di trasmettere la realtà quotidiana associativa di Verona per poter essere di aiuto e spunto alle altre federate. La cena del sabato sera, come tutti gli anni, ha riunito su un banchetto i prodotti tipici di tutte le regioni Calcio, nuoto e pallavolo ci consentono anche di ricordare amici e dirigenti che hanno contribuito a migliorare Fidas Verona: Alessandro De Mori, Carletto Lanciai e Gilberto Bresaola. Alla loro memoria sono dedicate queste attività per non dimenticare il loro esempio e l’abnegazione nel dono del sangue. L’invito che facciamo a tutti voi per conoscere il mondo delle nostre iniziative, è di contattare i presidenti delle sezioni o andare sul sito www.fidasverona.it area eventi - e iniziative dove sono inserite tutte le manifestazioni attuali con le modalità di partecipazione; inoltre, è sempre disponibile il resoconto con tante notizie e foto di quelle precedenti. Se proprio non ve la sentite di gareggiare, venite allora come spettatori e vedrete che vi piacerà comunque: compagnia, amicizia, cibo casereccio e bevande non le neghiamo a nessuno. Basta aver voglia di passare del tempo insieme dimenticando, per una volta, le preoccupazioni. d’Italia creando un gioco di colori e sapori diversi davvero da leccarsi i baffi! Appuntamento immancabile l’“uselin de la comare” cantato dalle federate del Nord - Italia. La serata per noi giovani è proseguita in discoteca ritrovandoci di nuovo a far mattina, per poi pentirsene dopo poche ore di sonno. 4 DICEMBRE 2011 Ricaricati da un’abbondante colazione e caffè, si comincia l’ultima mattinata. Il primo argomento riguarda il web e il social network come strumenti di condivisione dei vari eventi. Noi giovani, considerato che eravamo tornati tardi, che queste vie di comunicazione li utilizziamo in ogni momento della giornata, abbiamo pensato di tornare un’oretta tra le braccia di Morfeo in modo da essere attenti per il secondo momento veramente interessante, riguardante la narrazione audiovisiva al servizio della comunicazione sociale. Ultimiamo la giornata insieme con il pranzo, e poi con un arrivederci al prossimo incontro. Quello che doveva essere un ritorno in patria veloce, considerando il mezzo utilizzato, si è rivelato una vera odissea. Arrivo in aeroporto alle 17,30, volo previsto per le 18,50, ma in realtà decollo alle ore 20:40. Forse avremmo fatto prima a tornare in bicicletta. In aereo tra cioccolata e the, facciamo varie considerazioni sulle giornate, sugli obiettivi raggiunti, e sulla stanchezza accumulata; rendendoci conto di quanto una semplice gocciolina di sangue possa unire grandi e piccoli, lontani e vicini, chi il sangue lo dona e chi lo riceve. Concludiamo con la frase tipica di Cristiano, segretario nazionale: evviva la Fidas! Laura, Martina e Daniele 6 vita associativa Leggendo le varie poesie e componimenti che, pervenuti da diverse regioni italiane, hanno cercato di esprimere la bellezza dell’amore, la preziosità del dono, la generosità del cuore, ci si sente immersi in un contesto che richiama la pace e la solidarietà, che noi tutti vorremmo fosse il filo conduttore del nostro vivere quotidiano. E la collocazione temporale dell’evento non potrebbe essere più indicata, inserita come è in quella ampia e partecipata manifestazione divenuta ormai tradizione per la nostra bella città: “Verona in love”. La scelta dei testi ritenuti più consoni al tema proposto ha impegnato conoscenza ed esperienza dei componenti della giuria per la validità espressiva, che al termine dell’esame degli stessi ha designato i vincitori del concorso e concesso due menzioni speciali. L’organizzazione della manifestazione affidata alle sezioni di Verona centro, molto ben coordinate dal responsabile e consigliere provinciale Rolando Imperato, ha ottenuto ancora una volta l’attenzione dell’assessorato alla cultura, che ha concesso un salone della biblioteca civica per le premiazioni, consegnate dalla dott.ssa Erminia Perbellini, dal nostro presidente Massimiliano Bonifacio e dalla presidente della giuria Maria Sara Bertagna, che ci ha inviato un commento positivo dell’evento. La carezza Un concorso poetico di un verso sempre più prestigioso Nella foto: i protagonisti dell'evento M. Bonifacio, l'assessore E. Perbellini, R. Imperato durante la premiazione Poesie premiate Categoria under 30: Mario Calivà - Piana degli Albanesi (PA), per la poesia: “Amore liquido” Menzione speciale categoria under 30: il giovanissimo Pietro Zocca (6 anni) di Bussolengo (VR), per la poesia: “Globulo mio…” Categoria over 30: vincitrici a pari merito: Giovanna Altobel - Verona, per la poesia: “Il bene insegnato dal dono” Marisa Bertoncelli San Giovanni Lupatoto (VR), per la poesia: “Insieme“ Menzione speciale categoria over 30: Massimo Begnoni di Povegliano (VR), per la poesia: “Stilla” Amore liquido Il bene insegnato dal dono Insieme Globulo mio… Stilla Liquido amore sugli scrigni del cuore scorre sulle scelte del tempo che mai muore linfa di vita tinta di passione fluisce senza ostacoli con candida devozione traccia di passato su sorgente di spirito sgorga d'impeto su un sorriso donato ove vi è assenza versa su aride paludi nelle occasioni mai perdute come pioggia d'amor. Piccolo gesto il dono di sangue, il facile gesto del dare che si può fare. Mi chiamano goccia d’amore sono umile fragile indifesa grande, nel destino di salvare la vita. Dai presto veloce corri, aggiusta rattoppa tampona, irrompe, travolge, straripa, si rinnova una vita. Ogni tanto mi trucco mi stimo mi gongolo, sono una flebo di cioccolata ho il naso rosso di un clown, sono la nebbia in fuga dal sole il pifferaio che allevia la pena. Vado fiera conforto consolo, prezioso ricordo miglioro, chi mi ha lasciato così, senza nome senza traccia senza pretese, nell’abbraccio di chi ha bisogno. E ancora spera quell’uomo stanco affaticato piegato sul letto malato, contagioso quel dono, onora la vita. Insieme ad ogni cuore fratello che palpita sulla terra nella gioia e nel dolore e l’alleanza sarà sostegno il mio sangue il tuo sangue cancellando egoismi dall’io innalzati. L’amore è fiume che scorre al mare respirando la ricchezza dell’unione sciogli la diffidenza nel gesto del dono non siano velati i tuoi occhi ma condividi, insieme. Che bello fare il donatore, peccato che son piccolo e per niente grosso, sennò sai che bello regalare il mio globulo rosso? La mia mamma e il mio papà vanno sempre al Centro Trasfusionale, e io con tanto fermento aspetto che venga il mio momento. Vorrei donarne un bel quintale per ridare il sorriso a chi lo aspetta in ospedale! Lo donerei alla nonna in carrozzella per vederla ancora arzilla e bella; mi piacerebbe regalarlo a tutto il mondo perché non costa niente ma fa felice tanta gente. Dai donalo anche tu… io non posso ancora farlo… ma quando sarò più grandino lo voglio anch’io il mio bel patentino!! Il mio cuore alambicco del tuo amore goccia su goccia si riempie e colma. Il tuo amore percorre la strada al mio cuore passo dopo passo arriva e sosta. Donami quello che puoi, donami quello che vuoi, incessante come stilla del tuo sangue, prezioso, sacro, importante. Legami al tuo pensiero, legami al tuo gesto, legami a tutto quello che ti serve per amare, ma ti prego non fermarti, continua... continua a donare. Mario Calivà - Palermo Giovanna Altobel - Povegliano Dott.ssa Maria Sara Bertagna - presidente giuria Le poesie, esaminate da Fidas Verona nell'anno 2012, sono espressione di una profonda arte umana con il tema d'elevata ispirazione: "L'amore è... donare sangue è...", proprio, per il fatto che siamo usciti dalla lettura di queste poesie rinnovati e, nel contempo, felici per aver amato la libertà individuale e la solidarietà umana, quali importantissime risorse a cui possiamo attingere nel cammino della nostra vita attraverso il linguaggio poetico, che condensa interi significati e interi mondi di sensazioni. Nella forza fondamentale dei versi le poesie ci hanno avvicinato e legato d'amicizia in quanto persone che la amano ma, soprattutto, per la vena ispiratrice dei brani poetici, che ama la vita nella sua complessità, nella sua bellezza luminosa includendo, talvol- Marisa Bertoncelli S. Giovanni L. Massimo Begnoni Pietro Zocca - Verona - 6 anni Ci hanno scritto: ta, anche il buio nel compiere il viaggio, quello della vita. Il viaggio, infatti, assumendo forme e colori diversi, fa intonare sempre un canto nel cuore dei nostri Autori e porta alla luce la loro anima, tanto da farci esclamare che "La poesia beve l'acqua di vita...", come afferma il grande maestro Adonis. Ed in tal modo, anche quest'anno, le poesie con la loro silenziosa musica interna alle parole ci hanno ricordato il valore e il segreto della poesia..., il valore della nostra stessa esistenza. Maria Teresa Zordan - componente giuria Ringrazio la Fidas di Verona e il suo coordinatore della zona Verona centro, signor Rolando Imperato, che, invitandomi a far parte della giuria del secon- do concorso di poesia, mi ha dato l'opportunità di conoscere le finalità nobili dell'associazione, attraverso l'entusiasmo e la generosità dei suoi donatori. Inoltre ho avuto modo di apprezzare la qualità dei numerosi testi poetici esaminati, da cui il lettore può cogliere, attraverso un linguaggio immediato, ricco di sensazioni forti ed essenziali, immagini vitali e sanguigne. Ancora grazie! Giovanna Altobel - vincitrice Grazie, innanzitutto, per la bellissima festa di ieri. Vincere un premio di poesia è molto gratificante, ma vincere un premio di poesia FIDAS non ha nessun paragone, perchè valorizza il bene concreto e tangibile, alla portata di tutti e sotto gli occhi di tutti. Per questo grazie ancora. pagina medica IL PARERE SCIENTIFICO 7 di Massimiliano Bonifacio Un bicchier di vino? Salute! Il punto di vista nutrizionale Le proprietà nutrizionali del vino sono complesse e, per alcuni aspetti, ancora controverse. Negli individui in buona salute e che non assumono farmaci, un consumo moderato di vino ha effetti benefici sull’apparato cardiovascolare, riducendo i fenomeni arterosclerotici e l’insorgenza di cardiopatie. Inoltre il vino aumenta la quota di lipoproteine HDL (il cosiddetto “colesterolo buono”) e riduce l’aggregazione piastrinica, fenomeno alla base della formazione di trombi arteriosi (ischemia cardiaca, ictus cerebrale). Le proprietà benefiche del vino sono legati alla presenza di sostanze antiossidanti, tra cui le vitamine A, C ed E e i polifenoli (in particolare flavonoidi e l’ormai celebre resveratrolo): le molecole antiossidanti contrastano la formazione di radicali liberi, sostanze prodotte dal metabolismo cellulare che causano profonde alterazioni dei tessuti, compreso l’invecchiamento e la degenerazione tumorale. Il contenuto di polifenoli è decisamente inferiore nei vini bianchi (30100 mg/litro) rispetto ai vini rossi (300-3.000 mg/litro): la variabilità dipende anche dalla tecnica di vinificazione. Assunto durante i pasti e in quantità moderate, il vino facilita la digestione aumentando la produzione di saliva e di succhi gastrici. Ha inoltre un blando effetto diuretico legato all’inibizione della vasopressina, un ormone che determina il riassorbimento di liquidi e sali minerali a livello renale. Non va dimenticato l’effetto del vino a livello del sistema nervoso centrale: come noto, a dosi modeste il vino ha un’azione euforizzante e facilità le relazioni sociali, mentre un consumo eccessivo deprime le funzioni cerebrali, riduce l’attenzione e le capacità di reazione fino a compromettere lo stato di coscienza. I 5 consigli per un consumo corretto di vino Il potere calorico del vino è elevato. moderare il consumo, anche in occasioni di feste o convivialità L’etanolo è infat preferire l’assunzione di vino ai pasti o comunque a stomaco pieno ti tra gli elementi consultare il proprio medico se si assumono farmaci o si è affetti da patologie croniche che apportano il astenersi completamente dal consumo di alcool se si guida o si affrontano lavori pesanti maggior numero considerare l’apporto calorico del vino se si segue una specifica dieta di calorie (circa 7 per grammo, quaassociata un’altra famosa frase latina: “in medio si il doppio rispetto ai carboidrati e alle proteine e stat virtus”. A dosi moderate, infatti, il vino apporpoco meno rispetto ai grassi). Un grado alcolico ta nutrienti utili all’organismo, tra cui il ferro, micorrisponde a circa 8 grammi di alcool: per stimare nerale prezioso per la sintesi dell’emoglobina: un il potere calorico di un litro di vino si deve quinbicchiere di vino rosso al giorno può aiutare a ridi moltiplicare il grado alcolico per 56. Le calorie generare i globuli rossi persi con la donazione. È fornite dall’alcool non vengono efficientemente utiinvece sconsigliato assumere bevande alcoliche lizzate dall’organismo (cioè non vengono bruciate subito dopo la donazione, nell’illusione che ciò nel lavoro muscolare), ma il metabolismo basale le acceleri il recupero delle forze. L’alcool rallenta sfrutta a scapito di quelle contenute negli zuccheri la digestione e riduce i meccanismi fisiologici di e nei grassi: questo risparmio energetico spiega compenso dell’ipovolemia, determinando sveniperché il vino, bevuto in gran quantità, faccia inmenti e malesseri. Anche il consumo eccessivo di grassare. vino è dannoso, sia per le conseguenze negative a carico del fegato, sia perché l’abuso di alcool Il punto di vista del donatore riduce in maniera significativa l’assorbimento dei Il detto popolare “Il vino fa buon sangue” è una nutrienti necessari per la sintesi dei globuli rossi frase ricorrente nei momenti di convivialità tra do- (ferro, vitamina B12, folati) e in definitiva impedisce natori, quasi a giustificarne il consumo. Ad essa va la donazione periodica del sangue. 51° CONGRESSO NAZIONALE FIDAS A GENOVA Presentata la nuova campagna nazionale di comunicazione 2012 Nella foto la delegazione veronese a Genova con il presidente Fidas Veneto Fabio Sgarabottolo, il presidente nazionale Aldo Ozino Caligaris e Antonio Doria della Fidas Polesana Genova è tornata ad ospitare il Congresso Nazionale Fidas dopo oltre 40 anni. È stata un’occasione di confronto e di rinnovamento per la Federazione: sono stati infatti radicalmente modificati lo Statuto ed il Regolamento nazionali per adeguarli alle normative vigenti ed alle esigenze delle federate. Durante la sua Relazione Morale, il Presidente Aldo Ozino Caligaris ha presentato tra l’altro la nuova campagna di comunicazione nazionale 2012, realizzata da FIDAS e IED, l’Istituto Europeo di Design. Lo IED è un istituto che si occupa di alta formazione, ma anche una fucina di nuove idee e luogo di scambio per un continuo aggiornamento per le professioni creative del Design, della Visual Communication, del Management e della Moda. L’avventura è iniziata sotto il caldo sole di luglio con l’incontro di sei giovani promesse della grafica e del design, studenti del Master in Visual Communication: Lucas proveniente dall’Australia, Juliana dal Brasile, Raikhan dal Kazakistan, Ben dal Paraguay, Alexandra dalla Russia e Francesca dall’Italia. A guidarli Francesco Mancuso, un giovane e coinvolgente art director con il quale è stato concordato il percorso operativo per realizzare una nuova campagna di sensibilizzazione al dono del sangue. Obiettivo della campagna è far aumentare le donazioni di sangue raggiungendo in particolare i giovani, le donne e gli immigrati, lanciando un messaggio chiaro: BASTA SCUSE, DONARE SI PUÒ! Nicola Martelletto 8 z vita associativa The Butterfly Effect In tutta la mia vita posso dire senza esitazione di non essere mai stato baciato dalla dea bendata. Non ci sono state lotterie ed estrazioni che tenessero! Tuttavia, non saprei dire come sia successo, ma la Fortuna deve aver dato recentemente una sbirciata da sotto la benda facendo sì che il Natale appena trascorso sia stato il più bello di sempre per me e… per un’altra persona a me sconosciuta, entrambi legati dal destino a una vincita che non ha prezzo: la compatibilità di midollo osseo. Grazie all’esempio di parenti e di compaesani volli, appena maggiorenne, entrare a far parte della famiglia Fidas iscrivendomi ai donatori di sangue. Con l’occasione ne approfittai per iscrivermi anche al registro del midollo osseo. Passano gli anni, divento (spero) un buon donatore e mi dimentico quasi la storia del midollo fino a quando, lo scorso novembre, sei anni dopo l’iscrizione, arriva una telefonata inaspettata dall’ospedale: potevo essere compatibile con una persona che necessitava di un trapianto di midollo per vincere un linfoma. La speranza di poter risultare utile a qualcuno era sì grande, ma mai come il sentimento di estrema gioia che provai un mese dopo, a pochi giorni dal Natale, quando venne confermata la compatibilità! Mi era difficile crederci e dovetti chiedere più volte se avevo capito bene. Sembrava di vivere in uno di quei racconti natalizi che si leggono o si vedono in tv durante le feste. In un primo tempo ho pensato di comunicare la bella notizia scrivendo ai compagni Fidas della mia sezione di Bosco Chiesanuova, agli amici più stretti di università e ai parenti (come trovare le giuste parole da dire a tu per tu?). Ma poi, essendo la gioia così grande da risultare incontenibile, ho pensato di condividerla con tutti i conoscenti scrivendo, cosa mai fatta, a tutti i contatti e-mail della mia rubrica, con la speranza di sensibilizzare il più ampio numero possibile di persone (e i primi risultati stanno oggi arrivando con nuove iscrizioni al registro del midollo!). Per illustrare la difficoltà di trovare un midollo compatibile a quello di un malato, si dice che la probabilità sia 1:100.000. È un numero così lontano dalla nostra quotidianità che è difficile comprenderne l’ordine di grandezza. Così mi sono ricordato di una notizia di cronaca recente: per il 23 ottobre 2011 (proprio due mesi prima della mia chiamata) era previsto l’impatto di “Rosat”, satellite guasto, con la Terra. Nel caso in cui le sue 2,4 tonnellate, trasformate in pioggia di detriti, si fossero direzionate sull’Italia, la possibilità che una persona venisse colpita era stimata in 1:100.000! La scienza dei numeri forniva quindi buone rassicurazioni per non allarmarsi. 1:100.000 è però la stessa probabilità per un ammalato di trovare un midollo compatibile! Per questo, chi ha successo nella ricerca di solito L'effetto farfalla di Enrico Brunelli quando con un piccolo gesto possiamo molto Enrico all’uscita il giorno del prelievo, tra il presidente Fidas Verona, dott. Massimiliano Bonifacio, la presidente della sezione Fidas di Bosco Chiesanuova, Francesca Valorzi, e amici donatori. dice di aver vinto alla "Lotteria della Vita". Una cosa da sottolineare: il prelievo del midollo è di certo meno impegnativo di quello periodico del sangue! Infatti, sono entrato all’ospedale di Borgo Roma il pomeriggio dello scorso 25 gennaio e il giorno seguente mi è stato prelevato il sangue midollare dalle creste iliache del bacino, per poi tornare a casa la sera stessa. Il tutto si è risolto con un po’ di fastidio alla schiena per qualche giorno. Aspetti negativi? Con tutta l'oggettività possibile non ne vedo. Aspetti positivi? Incalcolabili. Risultato: lo sforzo a cui siamo chiamati è irrisorio e il risultato va oltre ogni aspettativa. Pertanto, l'unico ostacolo all'iscrizione al registro del midollo è (oltre ad eventuali problemi di salute del candidato) solo ed unicamente dato da nostre infondate paure. Di sicuro, il mio ricevente ha potuto questo Natale vedere concretizzato il frutto delle sue speranze, tuttavia anch’io ho ricevuto davvero molta felicità e ho imparato tanto. Una prima riflessione: colpisce come noi donatori siamo così abituati al dono del sangue da restare colpiti da quello del midollo. Dovremmo provare la stessa gioia sempre. D'altra parte, il dare per assodato il dono del sangue ha anche un significato positivo: un gesto eccezionale come il dono gratuito di una parte di sè è diventata una sana abitudine. Un secondo pensiero: nella vita può capitare di chiedersi (a me è successo proprio nei mesi precedenti alla buona notizia che ho ricevuto) come il mondo sarebbe senza di noi, se realmente siamo indispensabili o se un'altra persona sarebbe potuta nascere al nostro posto e tutto sarebbe proceduto come se nulla fosse (mi viene in mente un po' il "Pessimismo Cosmico" di Leopardi o quello del nichilista Nietzsche la cui lettura getta facilmente nello sconforto). È così che si desidera una qualsiasi conferma, anche piccola, che seppur a bordo di un atomo perso nell'immensità dell'universo quale è la Terra, non valiamo quanto una semplice formica la cui eventuale assenza non è sentita nel formicaio che ha già cresciuto una moltitudine di larve pronte a sostituire le compagne per condurre esattamente lo stesso lavoro che facevano. La bella notizia che finalmente ora posso affermare con sicurezza (ahimè serve l'intervento di qualcosa più grande di noi per illuminarci) è che siamo tutti incredibilmente individui unici, irripetibili e straordinariamente insostituibili. Un’ultima riflessione che spero possa essere utile agli altri come lo è stata per me: sono grato anche per aver potuto vedere l'effetto di una buona azione, cosa che non sempre succede. Quando nella vita ci accade l'occasione di compiere una bella azione ci domandiamo se ha senso farla dato che il mondo rimane sempre quello. Così diciamo: ma vale la pena agire bene? A cosa serve? Non ne vedo l'effetto, non vedo il risultato, chi me lo fa fare, sembra che non importi a nessuno, ci penserà qualcun altro con tutti quelli che siamo... E invece... c’è una frase molto bella nel film "The Butterfly Effect": "Si dice che il minimo battito d'ali sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo"!!! Quello lo possiamo fare tutti! Non avremo forse sempre la possibilità di vederne il risultato, ma bisogna aver fiducia! Oramai posso dire felicemente di essere una "cartuccia sparata" (potrò essere richiamato solo nel malaugurato caso che il mio ricevente abbia ancora bisogno di me). Non posso fare altro che trasmettere, con la mia gioia, il testimone per continuare la corsa e raggiungere insieme altri traguardi. Al nastro di partenza possono presentarsi solo i giovani, in quanto l'iscrizione all’Admor, Associazione Donatori Midollo Osseo e Ricerca, è riservata alla fascia d’età che va dai 18 ai 37 anni. È come se il tabaccaio che vende i biglietti della "Lotteria della Vita", avesse scritto su di ognuno il nome dell'unico possibile compratore e che un biglietto fosse stato destinato a ognuno di noi ancora prima che nascessimo e nessun altro, eccetto noi, lo potesse prendere. È estremamente difficile che il biglietto venga estratto, ma se accadesse... Molti, anche se mai abbastanza, si iscrivono al registro del midollo, ma purtroppo non hanno la fortuna di essere chiamati. Tuttavia, il loro bel gesto non diminuisce d’importanza, come non risulta accresciuto di valore quello di coloro che possono portare a compimento l'impegno assunto. L’essenziale è aver dato a suo tempo la disponibilità. È quello il gesto importante! 14 Febbraio, San Valentino, la festa degli innamorati, ma non solo! Quest'anno infatti, il gruppo giovani nazionale, aveva lanciato l'idea di organizzare qualche evento per festeggiare da donatori la ben nota festività e da Vicenza ci è giunta questa magnifica idea, che purtroppo, per i tempi un po' stretti, non siamo riusciti a pubblicizzare al meglio ma che, l'anno prossimo, riproporremo sicuramente. In cosa consiste? È presto detto, l'idea è molto semplice, invitare alla donazione di coppia, per ricordare che la donazione di sangue è uno dei gesti d'amore più grandi e semplici che ci siano. Alle coppie che si sono presentate a donare, è stata regalata una maglietta del gruppo giovani e un attestato di ringraziamento. Per l'anno prossimo ci proponiamo di ripetere l'iniziativa e di sorteggiare una coppia tra quelle partecipanti a cui assegnare un bel premio, ovviamente in tema San Valentino! Il prossimo 14 febbraio, quindi, ricordatevi di controllare la mail e gli eventi su facebook!