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vita associativa
Numerosi gli eventi
sportivi provinciali offerti
dall’associazione - Decine
di persone si avvicinano
alla donazione in un clima
di allegria e divertimento
Siamo ormai stufi e non sopportiamo
più quella parola che sentiamo continuamente da diversi anni: crisi. Nel corso di questi anni, insoddisfazione e preoccupazione sono nostre compagne e
questo si riflette anche sulla donazione.
Sono tante le persone che prese dalle
difficoltà quotidiane hanno difficoltà a
trovare il modo e la voglia di donare il
sangue. E allora? Non abbiamo ricette magiche per risolvere in un istante
la situazione, ma possiamo mettere in
campo l’allegria e il sano divertimento.
Fidas Verona, grazie al suo stuolo di
volontari, da anni investe molte risorse
e energie nell’organizzazione di eventi sportivi provinciali con l’obiettivo di
promuovere il dono, ma anche per concedere ai partecipanti un po’ di svago
in un clima di amichevole competizione.
Trovarsi assieme, fare quattro chiacchiere, scherzare e giocare è un modo
per staccarsi dalla realtà quotidiana e
immergersi in un clima di amicizia che
definirei “curativo”.
Quali sono questi eventi? Il Trofeo Donatori sugli sci, che si svolge a fine
febbraio sulla pista di Malga San Giorgio; il Trofeo di calcio che quest’anno,
al posto di quello nazionale previsto a
Fonzaso (BL) che non sarà organizzato,
verrà sostituito a livello locale veronese
nei campi di San Martino Buon Albergo
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Sport con Fidas Verona:
una cura per la crisi
di Stefano Tassini
segretario provinciale
L'attesa per due degli eventi estivi:
il torneo di pallavolo,
la 24 Ore di nuoto
a fine giugno; il Trofeo di pallavolo ospitato negli impianti sportivi di Bovolone il
15 luglio, la 24 Ore del Donatore, manifestazione nazionale di nuoto a staffetta
nella piscina delle Terme di Caldiero. Ricordiamo anche i tanti successi ottenuti
dal gruppo Fidas Verona risultato il più
numeroso per diversi anni alla Straverona e alla Montefortiana, eventi podistici
svolti in clima di festa..
Ecco qua la nostra offerta sportiva: non
ci sono campioni affermati, ma tante persone che accettano la sfida per
gioco, per staccare la spina in un fine
settimana, per bere un bicchiere di birra
in compagnia, per non pensare alle ma-
2 DICEMBRE 2011
Sveglia presto per noi partecipanti al corso di formazione nazionale
Fidas. Partenza dell’aereo da Verona alle 7,50 del mattino. Dopo
un viaggio abbastanza tranquillo e
veloce arriviamo a Roma in netto
anticipo rispetto all’inizio del corso;
così avendo come guida il nostro
presidente provinciale Massimiliano Bonifacio visitiamo la capitale. Gironzolando tra il Colosseo e l’Isola
Tiberina veniamo colti da un’improvvisa fame e così
decidiamo di “affrontare” con dispiacere la tipica carbonara alla romana. A stomaco pieno torniamo verso
il nostro alloggio che ospiterà per i prossimi tre giorni
il nostro corso. Nel primo pomeriggio si parte a pieno regime con Riccardo Mussari e il management nel
settore no-profit, a risvegliare la platea ci ha pensato
il nostro mitico Pres. Massimiliano che ha esposto il
reclutamento e la fidelizzazione del donatore, senza
far mancare la sua solita esposizione che non annoia mai; accompagnato dall’“opinionista alla Maria De
Filippi”, la quale cerca di tener testa a Massimiliano,
ma con scarsi risultati. Per ricaricare le batterie con
vari “vip” della Fidas nazionale ci siamo riempiti lo
stomaco di prelibatezze partendo dalla coda alla vaccinara e finendo con l’assassino (muhahahahahaha…
vi assicuriamo che il nome rispecchia esattamente il
dolce). Ovviamente i momenti d’incontro tra i giovani
non mancano, e malgrado ci fossimo ripromessi di
andare a letto presto si sono fatte le due del mattino.
gagne di lavoro. Nella vita serve anche
questo; Fidas Verona non può risolvere
i problemi, ma organizzare momenti di
socializzazione, sì. La ricaduta positiva
di queste grandi manifestazioni è evidente: l’immagine associativa ne esce
rafforzata, la promozione e l’incoraggiamento a donare subisce una forte
spinta, la spensieratezza libera il cervello dai pensieri e, alla fine, si fa festa
tutti assieme. Gli eventi nominati hanno
la possibilità di ospitare diversi rappresentanti di sezioni in più rispetto a quelli
abituali: consigliamo, perciò, di approfittarne perché lo sport fatto assieme
crea gruppo e uno stile di vita sano.
Roma 2011:
fo rm a zio n e m a n o n so lo...
3 DICEMBRE 2011
Ripaghiamo le ore piccole con una sveglia all’alba ma
consolandoci con una super colazione, unica soluzione per sopravvivere ad una giornata infinita!
A inizio giornata i saluti del presidente nazionale Aldo
Ozino Caligaris, appena tornato da Cesena dove ha
partecipato ad un incontro nazionale presso l’officina
trasfusionale della Romagna. A seguire l’intervento del direttore del CNS Giuliano Grazzini insieme
ai direttori dei centri regionali sangue del Veneto e
della Toscana che hanno spiegato come funziona il
sistema sangue in Italia. Durante la pausa, siamo stati capaci di andare in camera, addormentarci per 22
minuti, e tornare splendidi con gli occhi “imbogonati”
dal sonno, ma avendo un grado di attenzione decisamente più alto di prima. Arriva l’ora di pranzo, dove
come al solito non manca l’appetito e le chiacchiere con le altre federate d’Italia. Dopo la pennichella
pomeridiana si ricomincia con i lavori di gruppo relativi all’intervento di Massimiliano. Siamo stati divisi
in quattro gruppi, in ognuno dei quali era presente
ognuno di noi. Nonostante gli argomenti di ogni gruppo fossero diversi, poi parlando fra noi ci siamo resi
conto di quanto diverse siano le realtà trasfusionali e
associative delle altre federate, ritenendoci fortunati
di far parte di un sistema trasfusionale così organizzato e all’avanguardia.
Da parte nostra abbiamo condiviso e cercato di trasmettere la realtà quotidiana associativa di Verona
per poter essere di aiuto e spunto alle altre federate.
La cena del sabato sera, come tutti gli anni, ha riunito su un banchetto i prodotti tipici di tutte le regioni
Calcio, nuoto e pallavolo ci consentono
anche di ricordare amici e dirigenti che
hanno contribuito a migliorare Fidas
Verona: Alessandro De Mori, Carletto
Lanciai e Gilberto Bresaola. Alla loro
memoria sono dedicate queste attività per non dimenticare il loro esempio
e l’abnegazione nel dono del sangue.
L’invito che facciamo a tutti voi per conoscere il mondo delle nostre iniziative,
è di contattare i presidenti delle sezioni
o andare sul sito www.fidasverona.it area eventi - e iniziative dove sono inserite tutte le manifestazioni attuali con
le modalità di partecipazione; inoltre,
è sempre disponibile il resoconto con
tante notizie e foto di quelle precedenti.
Se proprio non ve la sentite di gareggiare, venite allora come spettatori
e vedrete che vi piacerà comunque:
compagnia, amicizia, cibo casereccio
e bevande non le neghiamo a nessuno.
Basta aver voglia di passare del tempo
insieme dimenticando, per una volta, le
preoccupazioni.
d’Italia creando un gioco di colori e
sapori diversi davvero da leccarsi i
baffi! Appuntamento immancabile
l’“uselin de la comare” cantato dalle
federate del Nord - Italia. La serata
per noi giovani è proseguita in discoteca ritrovandoci di nuovo a far mattina, per poi pentirsene dopo poche
ore di sonno.
4 DICEMBRE 2011
Ricaricati da un’abbondante colazione e caffè, si comincia l’ultima mattinata. Il primo argomento riguarda
il web e il social network come strumenti di condivisione dei vari eventi. Noi giovani, considerato che
eravamo tornati tardi, che queste vie di comunicazione li utilizziamo in ogni momento della giornata,
abbiamo pensato di tornare un’oretta tra le braccia
di Morfeo in modo da essere attenti per il secondo
momento veramente interessante, riguardante la narrazione audiovisiva al servizio della comunicazione
sociale. Ultimiamo la giornata insieme con il pranzo,
e poi con un arrivederci al prossimo incontro.
Quello che doveva essere un ritorno in patria veloce,
considerando il mezzo utilizzato, si è rivelato una vera
odissea. Arrivo in aeroporto alle 17,30, volo previsto
per le 18,50, ma in realtà decollo alle ore 20:40. Forse
avremmo fatto prima a tornare in bicicletta.
In aereo tra cioccolata e the, facciamo varie considerazioni sulle giornate, sugli obiettivi raggiunti, e sulla
stanchezza accumulata; rendendoci conto di quanto
una semplice gocciolina di sangue possa unire grandi
e piccoli, lontani e vicini, chi il sangue lo dona e chi lo
riceve. Concludiamo con la frase tipica di Cristiano,
segretario nazionale: evviva la Fidas!
Laura, Martina e Daniele
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vita associativa
Leggendo le varie poesie e componimenti che, pervenuti da diverse regioni italiane, hanno cercato di esprimere
la bellezza dell’amore, la preziosità del
dono, la generosità del cuore, ci si sente
immersi in un contesto che richiama la
pace e la solidarietà, che noi tutti vorremmo fosse il filo conduttore del nostro
vivere quotidiano.
E la collocazione temporale dell’evento
non potrebbe essere più indicata, inserita come è in quella ampia e partecipata
manifestazione divenuta ormai tradizione per la nostra bella città: “Verona in
love”.
La scelta dei testi ritenuti più consoni
al tema proposto ha impegnato conoscenza ed esperienza dei componenti
della giuria per la validità espressiva,
che al termine dell’esame degli stessi
ha designato i vincitori del concorso e
concesso due menzioni speciali. L’organizzazione della manifestazione affidata
alle sezioni di Verona centro, molto ben
coordinate dal responsabile e consigliere provinciale Rolando Imperato,
ha ottenuto ancora una volta l’attenzione dell’assessorato alla cultura, che
ha concesso un salone della biblioteca
civica per le premiazioni, consegnate
dalla dott.ssa Erminia Perbellini, dal nostro presidente Massimiliano Bonifacio e
dalla presidente della giuria Maria Sara
Bertagna, che ci ha inviato un commento positivo dell’evento.
La carezza Un concorso poetico
di un verso sempre più prestigioso
Nella foto:
i protagonisti
dell'evento
M. Bonifacio,
l'assessore
E. Perbellini,
R. Imperato
durante la
premiazione
Poesie premiate
Categoria under 30:
Mario Calivà - Piana degli
Albanesi (PA),
per la poesia: “Amore liquido”
Menzione speciale
categoria under 30:
il giovanissimo Pietro Zocca
(6 anni) di Bussolengo (VR),
per la poesia: “Globulo mio…”
Categoria over 30:
vincitrici a pari merito:
Giovanna Altobel - Verona,
per la poesia:
“Il bene insegnato dal dono”
Marisa Bertoncelli
San Giovanni Lupatoto (VR),
per la poesia: “Insieme“
Menzione speciale
categoria over 30:
Massimo Begnoni
di Povegliano (VR),
per la poesia: “Stilla”
Amore liquido
Il bene insegnato dal dono
Insieme
Globulo mio…
Stilla
Liquido amore
sugli scrigni del cuore
scorre sulle scelte
del tempo che mai muore
linfa di vita
tinta di passione
fluisce senza ostacoli
con candida devozione
traccia di passato
su sorgente di spirito
sgorga d'impeto
su un sorriso donato
ove vi è assenza
versa su aride paludi
nelle occasioni mai perdute
come pioggia d'amor.
Piccolo gesto il dono di sangue,
il facile gesto del dare che si può fare.
Mi chiamano goccia d’amore
sono umile fragile indifesa
grande, nel destino di salvare la vita.
Dai presto veloce corri,
aggiusta rattoppa tampona,
irrompe, travolge, straripa, si rinnova una vita.
Ogni tanto mi trucco mi stimo mi gongolo,
sono una flebo di cioccolata
ho il naso rosso di un clown,
sono la nebbia in fuga dal sole
il pifferaio che allevia la pena.
Vado fiera conforto consolo, prezioso ricordo
miglioro, chi mi ha lasciato così,
senza nome senza traccia senza pretese,
nell’abbraccio di chi ha bisogno.
E ancora spera quell’uomo
stanco affaticato piegato sul letto malato,
contagioso quel dono, onora la vita.
Insieme
ad ogni cuore fratello
che palpita sulla terra
nella gioia e nel dolore
e l’alleanza sarà sostegno
il mio sangue
il tuo sangue
cancellando egoismi
dall’io innalzati.
L’amore è fiume
che scorre al mare
respirando
la ricchezza dell’unione
sciogli la diffidenza
nel gesto del dono
non siano velati
i tuoi occhi
ma condividi, insieme.
Che bello fare il donatore, peccato che son
piccolo e per niente grosso, sennò
sai che bello regalare il mio globulo rosso?
La mia mamma e il mio papà vanno sempre
al Centro Trasfusionale, e io
con tanto fermento
aspetto che venga il mio momento.
Vorrei donarne un bel quintale per ridare il
sorriso a chi lo aspetta in ospedale!
Lo donerei alla nonna in carrozzella per
vederla ancora arzilla e bella;
mi piacerebbe regalarlo
a tutto il mondo
perché non costa niente
ma fa felice tanta gente.
Dai donalo anche tu…
io non posso ancora farlo…
ma quando sarò più grandino lo voglio
anch’io il mio bel patentino!!
Il mio cuore alambicco del tuo amore
goccia su goccia si riempie e colma.
Il tuo amore percorre
la strada al mio cuore
passo dopo passo arriva e sosta.
Donami quello che puoi,
donami quello che vuoi,
incessante come stilla del tuo sangue,
prezioso, sacro, importante.
Legami al tuo pensiero,
legami al tuo gesto,
legami a tutto quello che ti serve
per amare,
ma ti prego non fermarti, continua...
continua a donare.
Mario Calivà - Palermo
Giovanna Altobel - Povegliano
Dott.ssa Maria Sara Bertagna - presidente giuria
Le poesie, esaminate da Fidas Verona nell'anno
2012, sono espressione di una profonda arte umana con il tema d'elevata ispirazione: "L'amore è...
donare sangue è...", proprio, per il fatto che siamo
usciti dalla lettura di queste poesie rinnovati e, nel
contempo, felici per aver amato la libertà individuale
e la solidarietà umana, quali importantissime risorse
a cui possiamo attingere nel cammino della nostra
vita attraverso il linguaggio poetico, che condensa
interi significati e interi mondi di sensazioni.
Nella forza fondamentale dei versi le poesie ci hanno avvicinato e legato d'amicizia in quanto persone
che la amano ma, soprattutto, per la vena ispiratrice
dei brani poetici, che ama la vita nella sua complessità, nella sua bellezza luminosa includendo, talvol-
Marisa Bertoncelli
S. Giovanni L.
Massimo Begnoni
Pietro Zocca - Verona - 6 anni
Ci hanno scritto:
ta, anche il buio nel compiere il viaggio, quello della
vita.
Il viaggio, infatti, assumendo forme e colori diversi, fa intonare sempre un canto nel cuore dei nostri
Autori e porta alla luce la loro anima, tanto da farci
esclamare che "La poesia beve l'acqua di vita...",
come afferma il grande maestro Adonis.
Ed in tal modo, anche quest'anno, le poesie con la
loro silenziosa musica interna alle parole ci hanno
ricordato il valore e il segreto della poesia..., il valore
della nostra stessa esistenza.
Maria Teresa Zordan - componente giuria
Ringrazio la Fidas di Verona e il suo coordinatore
della zona Verona centro, signor Rolando Imperato,
che, invitandomi a far parte della giuria del secon-
do concorso di poesia, mi ha dato l'opportunità di
conoscere le finalità nobili dell'associazione, attraverso l'entusiasmo e la generosità dei suoi donatori.
Inoltre ho avuto modo di apprezzare la qualità dei
numerosi testi poetici esaminati, da cui il lettore può
cogliere, attraverso un linguaggio immediato, ricco
di sensazioni forti ed essenziali, immagini vitali e
sanguigne. Ancora grazie!
Giovanna Altobel - vincitrice
Grazie, innanzitutto, per la bellissima festa di ieri.
Vincere un premio di poesia è molto gratificante, ma
vincere un premio di poesia FIDAS non ha nessun
paragone, perchè valorizza il bene concreto e tangibile, alla portata di tutti e sotto gli occhi di tutti. Per
questo grazie ancora.
pagina medica
IL PARERE SCIENTIFICO
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di Massimiliano Bonifacio
Un bicchier di vino?
Salute!
Il punto di vista nutrizionale
Le proprietà nutrizionali del vino sono complesse e, per alcuni aspetti, ancora controverse. Negli individui in buona salute e che non assumono
farmaci, un consumo moderato di vino ha effetti
benefici sull’apparato cardiovascolare, riducendo
i fenomeni arterosclerotici e l’insorgenza di cardiopatie. Inoltre il vino aumenta la quota di lipoproteine HDL (il cosiddetto “colesterolo buono”)
e riduce l’aggregazione piastrinica, fenomeno alla
base della formazione di trombi arteriosi (ischemia
cardiaca, ictus cerebrale).
Le proprietà benefiche del
vino sono legati alla presenza di sostanze antiossidanti,
tra cui le vitamine A, C ed E
e i polifenoli (in particolare
flavonoidi e l’ormai celebre
resveratrolo): le molecole
antiossidanti contrastano la
formazione di radicali liberi,
sostanze prodotte dal metabolismo cellulare che causano profonde alterazioni dei
tessuti, compreso l’invecchiamento e la degenerazione tumorale. Il contenuto
di polifenoli è decisamente
inferiore nei vini bianchi (30100 mg/litro) rispetto ai vini
rossi (300-3.000 mg/litro):
la variabilità dipende anche
dalla tecnica di vinificazione.
Assunto durante i pasti e in quantità moderate, il
vino facilita la digestione aumentando la produzione di saliva e di succhi gastrici. Ha inoltre un
blando effetto diuretico legato all’inibizione della
vasopressina, un ormone che determina il riassorbimento di liquidi e sali minerali a livello renale.
Non va dimenticato l’effetto del vino a livello del
sistema nervoso centrale: come noto, a dosi modeste il vino ha un’azione euforizzante e facilità le
relazioni sociali, mentre un consumo eccessivo
deprime le funzioni cerebrali, riduce l’attenzione
e le capacità di reazione fino a compromettere lo
stato di coscienza.
I 5 consigli per un consumo corretto di vino
Il potere calorico
del vino è elevato.
 moderare il consumo, anche in occasioni di feste o convivialità
L’etanolo è infat preferire l’assunzione di vino ai pasti o comunque a stomaco pieno
ti tra gli elementi
 consultare il proprio medico se si assumono farmaci o si è affetti da patologie croniche
che apportano il
 astenersi completamente dal consumo di alcool se si guida o si affrontano lavori pesanti
maggior numero
 considerare l’apporto calorico del vino se si segue una specifica dieta
di calorie (circa 7
per grammo, quaassociata un’altra famosa frase latina: “in medio
si il doppio rispetto ai carboidrati e alle proteine e
stat virtus”. A dosi moderate, infatti, il vino apporpoco meno rispetto ai grassi). Un grado alcolico
ta nutrienti utili all’organismo, tra cui il ferro, micorrisponde a circa 8 grammi di alcool: per stimare
nerale prezioso per la sintesi dell’emoglobina: un
il potere calorico di un litro di vino si deve quinbicchiere di vino rosso al giorno può aiutare a ridi moltiplicare il grado alcolico per 56. Le calorie
generare i globuli rossi persi con la donazione. È
fornite dall’alcool non vengono efficientemente utiinvece sconsigliato assumere bevande alcoliche
lizzate dall’organismo (cioè non vengono bruciate
subito dopo la donazione, nell’illusione che ciò
nel lavoro muscolare), ma il metabolismo basale le
acceleri il recupero delle forze. L’alcool rallenta
sfrutta a scapito di quelle contenute negli zuccheri
la digestione e riduce i meccanismi fisiologici di
e nei grassi: questo risparmio energetico spiega
compenso dell’ipovolemia, determinando sveniperché il vino, bevuto in gran quantità, faccia inmenti e malesseri. Anche il consumo eccessivo di
grassare.
vino è dannoso, sia per le conseguenze negative
a carico del fegato, sia perché l’abuso di alcool
Il punto di vista del donatore
riduce in maniera significativa l’assorbimento dei
Il detto popolare “Il vino fa buon sangue” è una nutrienti necessari per la sintesi dei globuli rossi
frase ricorrente nei momenti di convivialità tra do- (ferro, vitamina B12, folati) e in definitiva impedisce
natori, quasi a giustificarne il consumo. Ad essa va la donazione periodica del sangue.
51° CONGRESSO NAZIONALE FIDAS A GENOVA
Presentata la nuova campagna
nazionale di comunicazione 2012
Nella foto la
delegazione
veronese a
Genova con il
presidente Fidas
Veneto Fabio
Sgarabottolo,
il presidente
nazionale Aldo
Ozino Caligaris
e Antonio Doria
della Fidas
Polesana
Genova è tornata ad ospitare il Congresso Nazionale Fidas dopo oltre 40 anni.
È stata un’occasione di confronto e di rinnovamento per la Federazione: sono stati infatti radicalmente modificati lo Statuto ed il Regolamento nazionali per adeguarli alle normative vigenti
ed alle esigenze delle federate.
Durante la sua Relazione Morale, il Presidente
Aldo Ozino Caligaris ha presentato tra l’altro la
nuova campagna di comunicazione nazionale
2012, realizzata da FIDAS e IED, l’Istituto Europeo di Design.
Lo IED è un istituto che si occupa di alta formazione, ma anche una fucina di nuove idee e
luogo di scambio per un continuo aggiornamento per le professioni creative del Design, della
Visual Communication, del Management e della
Moda.
L’avventura è iniziata sotto il caldo sole di luglio
con l’incontro di sei giovani promesse della grafica e del design, studenti del Master in Visual
Communication: Lucas proveniente dall’Australia, Juliana dal Brasile, Raikhan dal Kazakistan,
Ben dal Paraguay, Alexandra dalla Russia e
Francesca dall’Italia.
A guidarli Francesco Mancuso, un giovane e
coinvolgente art director con il quale è stato
concordato il percorso operativo per realizzare una nuova campagna di sensibilizzazione al
dono del sangue.
Obiettivo della campagna è far aumentare le donazioni di sangue raggiungendo in particolare i
giovani, le donne e gli immigrati, lanciando un
messaggio chiaro: BASTA SCUSE, DONARE SI
PUÒ!
Nicola Martelletto
8
z
vita associativa
The Butterfly
Effect
In tutta la mia vita posso dire senza esitazione di non
essere mai stato baciato dalla dea bendata. Non
ci sono state lotterie ed estrazioni che tenessero!
Tuttavia, non saprei dire come sia successo, ma la
Fortuna deve aver dato recentemente una sbirciata
da sotto la benda facendo sì che il Natale appena
trascorso sia stato il più bello di sempre per me e…
per un’altra persona a me sconosciuta, entrambi legati dal destino a una vincita che non ha prezzo: la
compatibilità di midollo osseo. Grazie all’esempio di
parenti e di compaesani volli, appena maggiorenne,
entrare a far parte della famiglia Fidas iscrivendomi
ai donatori di sangue.
Con l’occasione ne approfittai per iscrivermi anche
al registro del midollo osseo. Passano gli anni, divento (spero) un buon donatore e mi dimentico quasi
la storia del midollo fino a quando, lo scorso novembre, sei anni dopo l’iscrizione, arriva una telefonata
inaspettata dall’ospedale: potevo essere compatibile con una persona che necessitava di un trapianto
di midollo per vincere un linfoma.
La speranza di poter risultare utile a qualcuno era
sì grande, ma mai come il sentimento di estrema
gioia che provai un mese dopo, a pochi giorni dal
Natale, quando venne confermata la compatibilità!
Mi era difficile crederci e dovetti chiedere più volte
se avevo capito bene. Sembrava di vivere in uno di
quei racconti natalizi che si leggono o si vedono in
tv durante le feste.
In un primo tempo
ho pensato di comunicare la bella
notizia
scrivendo ai compagni
Fidas della mia
sezione di Bosco
Chiesanuova, agli
amici più stretti
di università e
ai parenti (come
trovare le giuste
parole da dire a
tu per tu?). Ma
poi, essendo la
gioia così grande da risultare
incontenibile,
ho pensato di
condividerla
con tutti i conoscenti scrivendo, cosa
mai fatta, a
tutti i contatti
e-mail della
mia rubrica,
con la speranza di sensibilizzare il più
ampio numero possibile di persone (e i primi risultati
stanno oggi arrivando con nuove iscrizioni al registro del midollo!). Per illustrare la difficoltà di trovare
un midollo compatibile a quello di un malato, si dice
che la probabilità sia 1:100.000. È un numero così
lontano dalla nostra quotidianità che è difficile comprenderne l’ordine di grandezza.
Così mi sono ricordato di una notizia di cronaca recente: per il 23 ottobre 2011 (proprio due mesi prima
della mia chiamata) era previsto l’impatto di “Rosat”,
satellite guasto, con la Terra. Nel caso in cui le sue 2,4
tonnellate, trasformate in pioggia di detriti, si fossero
direzionate sull’Italia, la possibilità che una persona
venisse colpita era stimata in 1:100.000! La scienza
dei numeri forniva quindi buone rassicurazioni per
non allarmarsi. 1:100.000 è però la stessa probabilità
per un ammalato di trovare un midollo compatibile!
Per questo, chi ha successo nella ricerca di solito
L'effetto farfalla
di Enrico Brunelli
quando con un piccolo gesto
possiamo molto
Enrico all’uscita
il giorno del
prelievo, tra il
presidente Fidas
Verona, dott.
Massimiliano
Bonifacio, la
presidente
della sezione
Fidas di Bosco
Chiesanuova,
Francesca
Valorzi, e amici
donatori.
dice di aver vinto alla "Lotteria della Vita". Una cosa
da sottolineare: il prelievo del midollo è di certo meno
impegnativo di quello periodico del sangue!
Infatti, sono entrato all’ospedale di Borgo Roma il pomeriggio dello scorso 25 gennaio e il giorno seguente
mi è stato prelevato il sangue midollare dalle creste iliache del bacino, per poi tornare a casa la sera stessa. Il
tutto si è risolto con un po’ di fastidio alla schiena per
qualche giorno. Aspetti negativi? Con tutta l'oggettività possibile non ne vedo. Aspetti positivi? Incalcolabili.
Risultato: lo sforzo a cui siamo chiamati è irrisorio e
il risultato va oltre ogni aspettativa. Pertanto, l'unico
ostacolo all'iscrizione al registro del midollo è (oltre
ad eventuali problemi di salute del candidato) solo ed
unicamente dato da nostre infondate paure. Di sicuro,
il mio ricevente ha potuto questo Natale vedere concretizzato il frutto delle sue speranze, tuttavia anch’io
ho ricevuto davvero molta felicità e ho imparato tanto.
Una prima riflessione: colpisce come noi donatori siamo così abituati al dono del sangue da restare colpiti
da quello del midollo. Dovremmo provare la stessa gioia sempre. D'altra parte, il dare per assodato il dono
del sangue ha anche un significato positivo: un gesto
eccezionale come il dono gratuito di una parte di sè è
diventata una sana abitudine.
Un secondo pensiero: nella vita può capitare di chiedersi (a me è successo proprio nei mesi precedenti alla
buona notizia che ho ricevuto) come il mondo sarebbe
senza di noi, se realmente siamo indispensabili o se
un'altra persona sarebbe potuta nascere al nostro posto e tutto sarebbe proceduto come se nulla fosse (mi
viene in mente un po' il "Pessimismo Cosmico" di Leopardi o quello del nichilista Nietzsche la cui lettura getta
facilmente nello sconforto). È così che si desidera una
qualsiasi conferma, anche piccola, che seppur a bordo
di un atomo perso nell'immensità dell'universo quale è
la Terra, non valiamo quanto una semplice formica la
cui eventuale assenza non è sentita nel formicaio che
ha già cresciuto una moltitudine di larve pronte a sostituire le compagne per condurre esattamente lo stesso
lavoro che facevano.
La bella notizia che finalmente ora posso affermare
con sicurezza (ahimè serve l'intervento di qualcosa più
grande di noi per illuminarci) è che siamo tutti incredibilmente individui unici, irripetibili e straordinaria­mente
insostituibili. Un’ultima riflessione che spero possa essere utile agli altri come lo è stata per me: sono grato
anche per aver potuto vedere l'effetto di una buona
azione, cosa che non sempre succede.
Quando nella vita ci accade l'occasione di compiere
una bella azione ci domandiamo se ha senso farla dato
che il mondo rimane sempre quello. Così diciamo: ma
vale la pena agire bene? A cosa serve? Non ne vedo
l'effetto, non vedo il risultato, chi me lo fa fare, sembra
che non importi a nessuno, ci penserà qualcun altro
con tutti quelli che siamo...
E invece... c’è una frase molto bella nel film "The Butterfly Effect": "Si dice che il minimo battito d'ali sia in
grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo"!!!
Quello lo possiamo fare tutti! Non avremo forse sempre
la possibilità di vederne il risultato, ma bisogna aver
fiducia! Oramai posso dire felicemente di essere una
"cartuccia sparata" (potrò essere richiamato solo nel
malaugurato caso che il mio ricevente abbia ancora
bisogno di me). Non posso fare altro che trasmettere,
con la mia gioia, il testimone per continuare la corsa e
raggiungere insieme altri traguardi.
Al nastro di partenza possono presentarsi solo i giovani, in quanto l'iscrizione all’Admor, Associazione Donatori Midollo Osseo e Ricerca, è riservata alla fascia d’età che va dai 18 ai 37 anni. È come se il tabaccaio che
vende i biglietti della "Lotteria della Vita", avesse scritto
su di ognuno il nome dell'unico possibile compratore e
che un biglietto fosse stato destinato a ognuno di noi
ancora prima che nascessimo e nessun altro, eccetto
noi, lo potesse prendere. È estremamente difficile che
il biglietto venga estratto, ma se accadesse... Molti,
anche se mai abbastanza, si iscrivono al registro del
midollo, ma purtroppo non hanno la fortuna di essere
chiamati.
Tuttavia, il loro bel gesto non diminuisce d’importanza,
come non risulta accresciuto di valore quello di coloro
che possono portare a compimento l'impegno assunto. L’essenziale è aver dato a suo tempo la disponibilità. È quello il gesto importante!
14 Febbraio, San Valentino, la festa degli innamorati, ma non solo! Quest'anno
infatti, il gruppo giovani nazionale, aveva lanciato l'idea di organizzare qualche
evento per festeggiare da donatori la ben nota festività e da Vicenza ci è giunta questa magnifica idea, che purtroppo, per i tempi un po' stretti, non siamo
riusciti a pubblicizzare al meglio ma che, l'anno prossimo, riproporremo sicuramente. In cosa consiste? È presto detto, l'idea è molto semplice, invitare alla
donazione di coppia, per ricordare che la donazione di sangue è uno dei gesti
d'amore più grandi e semplici che ci siano.
Alle coppie che si sono presentate a donare, è stata regalata una maglietta del
gruppo giovani e un attestato di ringraziamento. Per l'anno prossimo ci proponiamo di ripetere l'iniziativa e di sorteggiare una coppia tra quelle partecipanti a
cui assegnare un bel premio, ovviamente in tema San Valentino! Il prossimo 14
febbraio, quindi, ricordatevi di controllare la mail e gli eventi su facebook!