«Donare, un ideale da coltivare»

Transcript

«Donare, un ideale da coltivare»
l’intervento
9
LA FIDAS AL FIANCO DEI GIOVANI
«Donare,
un ideale
da coltivare»
Un’automoteca sarà presente alle partite
per informare sulla donazione di sangue
E’ presente da tantissimi anni sul territorio genovese, ma ha saputo ritagliarsi
un ruolo importante riscuotendo sempre
grandissimi numeri di adesione. Stiamo
parlando della Fidas, la più importante
associazione di volontariato di Genova il
cui impegno costante è verso la propaganda alla donazione di sangue come atto di
disponibilità e di amore verso la propria
comunità e verso gli altri. Per fare questo
l’associazione, presieduta da Emanuele
Russo, organizza periodicamente iniziative che coinvolgono tutti dai più giovani
sino agli adulti: «Nell’ambito dei giovani,
l’associazione mette sempre tantissimo
impegno soprattutto nella parte sociale
ed educativa, cercando di far riflettere i
giovani su un mondo migliore, sull’opportunità e anche sul modo di rapportarsi
che abbiamo con il prossimo». «Proprio in
quest’ambito - prosegue Emanuele Russo
- stiamo portando avanti un concorso nelle
scuole che riguarda il dono, non quello del
sangue, ma la disponibilità di ciascuno di
noi nel dare qualche cosa di nostro senza
pensare a quello che può tornare indietro,
ma solo pensando all’aiuto che si può
dare al prossimo. Il concorso, dal titolo “Io
dono, voce del verbo...”, lo abbiamo indetto
per le scuole di Genova, di ogni ordine e
grado, insieme ai Lions e metterà in palio
sei borse di studio (2 alle elementari, 1 alle
medie e 3 alle superiori) che andranno alle
classi che avranno proposto la migliore
interpretazione: saranno 500 euro che
l’istituto destinerà all’acquisto di materiale
didattico o formativo per i ragazzi meno
abienti». Insomma, non un premio come
gli altri, ma che ancora una volta punta
allaiuto concreto verso gli altri: «Questo ha
un doppio valore sociale: non è un premio
di arricchimento, ma un premio di solidarietà mirato a ottenere determinati risultati».
Per Fidas questo non è assolutamente
il primo progetto con il mondo giovanile:
«Sempre per quanto riguarda questo rapporto, da anni abbiamo un accordo con il
Cus che da sempre è un punto di riferimento per quanto riguarda l’etica sportiva e la
correttezza: questi valori, così come nella
vita, rappresentano il punto di partenza da
cui iniziare per cambiare il mondo. Allora
ci siamo domandati: perché non entrare
anche nel mondo del calcio giovanile
sfruttando questa bellissima iniziativa del
Secolo, per cercare di portare ai ragazzi e
ai bambini una proposta di correttezza, di
prospettiva diversa dello sport cercando
di interpretare il calcio come una competizione, un modo di giocare, un modo per
crescere e per stare insieme e non solo
un modo di vincere. Insomma, vogliamo
interpretare insieme ai giovani il calcio
come un gioco e felicità di gruppo».
Ma gli obiettivi della Fidas non sono solo
questi: «Il nostro scopo è di parlare delle
disponibilità, della generosità e quindi anche della donazione di sangue. Siamo la
più grande associazione di volontariato di
Genova, copriamo il 42% del fabbisogno
di sangue dei nostri ospedali, ma non ci
fermiamo: vogliamo investire sui giovani
perché ci sono tante cose ancora da fare,
ma possiamo portare tutto a termine solo
se iniziamo a lavorare sulle generazioni
future». Per riuscire a sensibilizzare i giovani e le loro famiglie, Fidas ha pensato a
un’iniziativa molto importante da affiancare
all’inserto dei Giovani Sportivi: «Durante
la stagione andremo con le nostre automoteche sui campi di calcio: rappresenteremo un polo di informazione e anche di
suggerimento per tutte le famiglie».
IN EDICOLA A PARTIRE DA DICEMBRE
Il calendario dell’associazione
Saranno pubblicate le foto dei campioncini in erba raccolte durante le partite
Altra iniziativa che l’Associazione Fidas
porta avanti con l’inserto dei Giovani
Calciatori e in particolar modo con il
Secolo XIX riguarda il calendario.
«Ferma restando la nostra presenza sui
campi di calcio - afferma il presidente
Emanuele Russo - con le nostre emoteche, quella sarà anche l’occasione
per raccogliere un po’ di immagini
dei campioncini in erba, dei giovani
calciatori che si impegnano durante le
partite. Il tutto cercando naturalmente
di dare il giusto valore, di scherzo:
vogliamo sdrammatizzare e divertirci
perché siamo contrari alla visione del
mondo fatto solo per apparire piuttosto
che di essere. Chi si preoccupa solo di
apparire perché solo in questo modo
si sente vivo, non appartiene al nostro
orizzonte: preferiamo un mondo nel
quale si appare per quello che si è e
soprattutto ci sia un occhio di riguardo
all’accoglienza alla disponibilità e alla
visione dell’altro non come un nemico
ma come una risorsa».
Ma a cosa servirà questa raccolta di
foto? «Tutte queste immagini saranno
raccolte e pubblicate su un calendario
che verrà stampato e venduto insieme
al Secolo a partire dall’inizio del mese di
dicembre: un’occasione unica per farci
conoscere ancora di più e raccogliere
fondi per l’acquisto di un’auto-moteca di
cui abbiamo molto bisogno. Copriamo
quasi il 50% del fabbisogno di sangue,
ma le nuove normative impongono che
le donazioni avvengano solo in luoghi
autorizzarte: l’emoteca fa parte di questi
sedi e quindi per noi è molto importante
e un contributo anche da quello potrebbe essere utile, interessante e necessario. Con la collaborazione del Secolo
siamo sicuri di fare un prodotto che già
sappiamo essere apprezzato, ma che
in questo caso servirà soprattutto per
raccogliere fondi».