Al Molino del Clitunno si insegna il panettone,Le cucine del Soave

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Al Molino del Clitunno si insegna il panettone,Le cucine del Soave
Evoo Days
Al via in occasione di Sol d’Oro Emisfero Nord l’iniziativa di
Veronafiere per dare strumenti di conoscenza che facciano
crescere la filiera oleicola e l’export di olio extravergine
di oliva di qualità made in Italy. Quattro le sessioni di
lavoro, iscrizioni già aperte.
Due giorni di lavori, con un fitto programma di seminari che
spaziano dalle tecniche di coltivazione, all’analisi del
mercato mondiale e all’export, dal packaging al marketing,
dalla comunicazione di impresa e di prodotto all’informazione,
con relatori di fama internazionale provenienti oltre che
dall’Italia, da Spagna, Giappone, Taiwan, Usa e Marocco.
Sono gli Evoo (Extra virgin olive Oil) Days, il primo forum
per la formazione e il networking della filiera dell’olio
extravergine
di
oliva
di
qualità,
ideato
da
Veronafiere/Sol&Agrifood.
La prima edizione è in programma lunedì 20 e martedì 21
febbraio 2017 a Verona durante Sol d’Oro Emisfero Nord, il più
autorevole concorso oleario internazionale.
“Il focus è sempre il business, ma come per il vino a
wine2wine – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di
Veronafiere – l’ottica è quella di mettere le professionalità
in rete per migliorare il risultato finale, con una ricaduta
economica positiva per tutti”.
A conclusione dei lavori del primo giorno, verranno proclamati
gli oli vincitori del Sol d’Oro Emisfero Nord. Durante il
secondo giorno, previa registrazione, sarà possibile la
degustazione guidata egli oli vincitori.
Gli Evoo Days hanno il patrocinio dell’Accademia dei
Georgofili e dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio.
Ai lavori partecipa anche il Consiglio Oleicolo Internazionale
con il direttore esecutivo.
A Montalcino un Istituto
Agrario per il territorio
Preiscrizioni aperte dal 16 gennaio per l’offerta formativa
del prossimo anno scolastico 2017-2018, al nuovo Istituto
professionale agrario che avrà sede nel Comune di Montalcino,
provincia di Siena, nella terra del Brunello.
Si tratta dell’Istituto professionale per l’agricoltura e
sviluppo rurale, sezione distaccata dell’istituto di
istruzione superiore ‘Bettino Ricasoli’ di Siena, che mira non
solo a formare ‘professionisti dell’agricoltura’ ma in
particolare valorizzare il territorio e le sue eccellenze,
direttamente nel cuore della filiera vitivinicola.
Grazie all’alternanza scuola-lavoro, con attività pratiche in
laboratori di analisi, studi tecnici, collaborazioni con i
consorzi di tutela, i diplomati potranno trovare favorevoli
opportunità di sbocchi sia sul territorio di Montalcino sia
nei comuni limitrofi.
L’Istituto Professionale Agrario, infatti, accoglie le
richieste del mondo dell’imprenditoria montalcinese e mira a
preparare delle figure professionali in grado di operare a
diversi livelli nelle aziende agricole.
La nascita dell’Istituto Professionale Agrario a Montalcino si
colloca all’interno di un percorso di azioni e progetti che
unisce più soggetti, istituzionali e non, nella valorizzazione
dello sviluppo rurale del territorio e delle sue eccellenze, a
partire dal Brunello, ambasciatore del borgo e della Toscana
nel mondo.
Maura Sacher
Basta un comando e la casa ti
obbedisce, e ti controlla
pure la dispensa
Non è più il soggetto di film drammatici o fantasy, o dominio
di facoltosi amanti di supertecnologie, presto sarà realtà per
tutti comandare casa ed impianti domestici anche dal luogo di
lavoro o per le persone con disabilità motorie.
I colossi mondiali dell’elettronica da anni stanno lavorando a
progetti per una casa “intelligente” e del tutto
automatizzata, e mirano al perfezionamento dei sistemi di
interconnessione con sensori e riconoscimento vocale. Ci
dicono che dal supermercato potremmo connetterci con il
frigorifero per sapere cosa manca, non servirà più la “lista
della spesa”.
Già le nuove generazioni di automobili sono interattive con
l’uomo, basta alzare la voce e una gentile interlocutrice è
pronta ai tuoi comandi, oppure, impostando i desiderata su un
‘touch system’, l’auto fa il percorso da sola. Al Consumer
Electronic Show di Las Vegas ogni anno va in scena il
futuribile. Dalle auto alla casa, la scienza elettronica
perfeziona sempre più la connessione al web, attraverso
applicazioni che solo un lustro fa per i comuni mortali erano
inimmaginabili.
E già nei nostri appartamenti a
impianto
di
riscaldamento
condominiale (per dettato della UE)
sono installati dei dispositivi a
connessione wi-fi per controllare da
remoto quanto consumiamo. Senza
considerare tutte le “App” sfornate
dai gestori di sistemi operativi mobili, che soddisfano
un’infinità di funzioni ed esigenze.
In realtà, i problemi di un’applicazione diffusa su tutto il
globo per questa “domotica” non sono semplici da superare. Le
insidie dei limiti non sono ancora superate.
L’Europa ci prova con un progetto, finanziato dalla
Commissione Europea, sviluppato da un consorzio al quale
partecipa la Grecia con la Foundation for Research and
Technology – Hellas (FORTH), la Germania con RWTH Aachen e EML
European Media Laboratory, e l’Italia con il Cedat 85.
Si tratta di un’interfaccia tecnologica battezzata “Listen”
che permette di attivare e gestire impianti domestici,
elettrodomestici e servizi internet con il semplice utilizzo
della voce (hands-free control system). La dimostrazione è
stata fatta nella città greca di Candia utilizzando un mini
microfono contenente al suo interno 8 microfoni e un software
in grado di riconoscere 4 lingue europee (Tedesco, Inglese,
Italiano e Greco).
I partner del progetto sono ora impegnati a colmare tutti i
gap esistenti nel funzionamento dei sensori acustici e del
sistema di riconoscimento automatico del parlato, mentre Cedat
sta curando l’implementazione del vocabolario per la versione
italiana. Ci vorrà tempo, almeno fino al 2019, per migliorare
l’accuratezza del software e garantire la massima capacità di
interazione vocale.
La tecnologia adottata è basata su un sistema a viva voce che,
tramite una rete di microfoni distribuiti in casa e un
apposito software, riconosce la voce del padrone e mette in
funzione gli strumenti di volta in volta nominati dall’utente,
senza che questo debba utilizzare tastiere, mouse o comunque
utilizzare le mani. Nelle intenzioni dei progettisti “Listen”
potrà essere di aiuto per anziani e persone con disabilità
motorie.
Maura Sacher
Nuovo Ambasciatore Aigs in
Sicilia
Al giovane pasticciere siciliano Vincenzo Monaco, il
riconoscimento dell’Accademia Italiana di Gastronomia e
Gastrosofia. Espressione della lunga tradizione di famiglia
che da cinque generazioni custodisce e tramanda, a Palazzolo
Acreide, la grande arte dolciaria siciliana.
In occasione di Expo Food&Wine 2016, il Questore di Siracusa,
Rosario Giunta, ha consegnato al giovane pasticciere Vincenzo
Monaco, il Blasone di Ambasciatore. La consegna è avvenuta al
termine di un apprezzatissimo cooking show, condotto dal
Prefetto Sicilia Anna Martano, durante il quale Vincenzo ha
realizzato il “trionfo di gola” capolavoro della pasticceria
conventuale siciliana celebrato da Tomasi di Lampedusa ne “Il
Gattopardo” ma anche da Fulco di Verdura e Dacia Maraini.
“Con grande convinzione ho voluto, d’intesa con il nostro
Rettore Alex Revelli Sorini, conferire – ha dichiarato Rosario
Giunta – questo riconoscimento a Vincenzo. E’ giovane ma è
espressione della lunga tradizione della famiglia Corsino che
da cinque generazioni custodisce e tramanda, la grande arte
dolciaria siciliana. Malgrado la giovane età, Vincenzo ha già
mietuto importanti successi come la vittoria a Dolci dopo il
Tiggì, e sa raccogliere l’eredità familiare e, allo stesso
tempo, guardare al futuro con la pasticceria moderna”.
Nella stessa occasione il Questore di Siracusa ha annunciato
la nomina ad Ambasciatori di tre chef palazzolesi: Tancredi
Parentignoti, già vincitore del Trofeo Heinz Beck; Paolo
Didomenico chef e patron de Lo Scrigno dei Sapori, vero tempio
della cucina iblea, e Gaetano Quattropani vincitore del premio
King of Catering. “Il 2016 è stato un anno – ha detto il
Prefetto Aigs di Sicilia, Anna Martano – di grande crescita
per l’Accademia in Sicilia; tante le nomine importanti: un
Provveditore, tre Questori, 14 nuovi Ambasciatori, una squadra
che si è arricchita in quantità ma soprattutto in qualità”.
L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica e Gastrosofia è
un’associazione culturale senza scopo di lucro composta da
giornalisti,
enologi,
elaiotecnici,
chef,
docenti
universitari, ricercatori, esperti ed appassionati di
alimentazione, cucina, tradizioni popolari e dietologia.
TaccuiniStorici.it è la rivista ufficiale dell’Aigs che tratta
temi legati particolarmente alla gastronomia. I valori
dell’Accademia sono: territorio, stagionalità, tradizione e
etica del cibo.
La Gioconda di latta e altre
scatolette in mostra
Una curiosa Mostra è stata allestita a Milano, frutto della
singolare collezione di Paolo Stefanato, giornalista, che
nell’arco di trent’anni le ha raccolte in tutto il mondo.
442 scatolette di latta saranno esposte nello spazio Del Tongo
in via Solferino 22, Milano, fino al 14 gennaio 2017,
inaugurata il 1 dicembre scorso.
“Le scatolette alimentari sigillate – spiega Stefanato, per
giustificare la sua passione – sono fabbricate per essere
distrutte. Sono un semplice imballaggio che si getta e non si
conserva, simboli inconsapevoli della vita quotidiana e dei
consumi minuti. Invece, osservandole, si può apprezzare quanto
siano belle, curiose, sorprendenti e come rappresentino un
mondo d’arte a sé, non lontano dalla Pop art e dal pensiero
creativo di Andy Wharol. Un racconto per ridare dignità a un
oggetto dalla vita breve, che nasce per un tempo effimero al
servizio del prodotto che contiene”.
Le scatolette provengono da tutto il mondo, dall’Europa
all’Argentina alla Corea, dall’Africa e dall’Australia, oltre
che dall’Italia. Hanno protetto e custodito cibi di ogni tipo:
sardine, tonno, pomodori, verdure, frutta, pesce e carni. Non
portano etichetta, ma sono litografate sul metallo, hanno
grafiche a volte bizzarre, sono colorate e decorate con le
immagini più diverse: fiori, pescatori, fabbriche, barche,
figure e volti, persino il ritratto della Gioconda.
La loro storia, come ha ricostruito Paolo Stefanato, ha più di
200 anni. “Nel 1810 le scatolette furono brevettate
dall’inglese Pierre Durand che seguì le sperimentazioni del
francese Nicolas Appert per la conservazione dei cibi in
contenitori di vetro: Durand sostituì il vetro con lattine in
metallo cilindriche. Il brevetto fu poi acquistato dagli
inglesi Bryan Donkin e John Hall e l’industria che si sviluppò
ebbe come primo cliente l’esercito inglese.
Le scatole di latta appartengono a due grandi famiglie: quelle
con il coperchio, quindi riutilizzabili, che hanno sempre
alimentato un collezionismo fiorente, e quelle sigillate, che
invece vengono gettate nella spazzatura dopo aver protetto il
loro contenuto. Questa collezione vuol essere un po’ il loro
riscatto.
Tra tutte quelle esposte nella mostra, due spiccano pin modo
particolare. Una fabbricata in Francia di marchio ‘Le dieux’
su cui è disegnato un banchetto in cui Giove, Nettuno, Marte e
Mercurio mangiano sardine: l’immagine è accompagnata da un
falso verso dell’Iliade. L’altra, fabbricata in Italia, è
quella delle ‘Alici in salsa piccante vera marca Rizzoli,
Parma’, in cui tre gnomi con barba e cappello tricolore sono
sovrastati dal motto latino “Ante Lucrum Nomen” (prima del
guadagno il prestigio del nome).
Questo da scoprire nello showroom Del Tongo, con i seguenti
orari: lunedì dalle 15.00 alle 19.00 e dal martedì al sabato
dalle 10.00 alle 19.00.
Maura Sacher
Master
Maître
per
una
professione di eccellenza
Uno speciale evento è stato ospitato all’interno di Tecno&Food
2016, il salone professionale internazionale dedicato alle
attrezzature e servizi per alberghi, ristoranti e bar e
riservato agli operatori del settore.
Si tratta del primo concorso nazionale “Master Maître”, ideato
e coordinato da Giulio Biasion, direttore del periodico
“L’Albergo”, con la collaborazione di Re.Na.I.A.
(l’Associazione che raduna i migliori Istituti alberghieri
italiani), nonché delle importanti realtà associative quali
FIPE, Fipe Veneto, Confcommercio e Federalberghi Veneto, e con
il contributo organizzativo dalla Fiera di Padova.
La sfida si è svolta tra i giovani aspiranti Responsabili di
Sala, individuati attraverso una selezione che ha coinvolto i
più qualificati Istituti Alberghieri italiani (8 team in
semifinale e 4 in finale). I premiati della finale si sono
dimostrati tutti ragazzi estremamente preparati.
I primi tre classificati sono:
l’Istituto Carlo Porta di Milano
(team: Macario Nicolò, Ceccarelli
Selene, Pasculli Alice), l’Istituto
Stringher di Udine (team: Angelini
Emanuele, Matviyiv Nazary, Bassutti
Chiara), l’Istituto Scappi di Castel
San Pietro Terme (Bo) (team: Piazza Andrea, Sansone Mattia,
Martignani Vanessa).
Ora anche il ‘servizio di sala’ ha una sua identità ben
precisa nel curriculum scolastico degli allievi nelle scuole
alberghiere, e il nuovo approccio che gli organizzatori hanno
voluto dare a tale ruolo è quello di aprire questa professione
ai giovani sia motivandoli a proseguire su questa strada, sia
rendendo il cameriere ed il maître protagonisti in un
ristorante, al pari dello chef e della cucina.
Il lavoro del personale di sala
deve rispondere alle richieste di
una clientela sempre più informata,
esigente e cosmopolita. Non meno
della
competenza
e
della
professionalità, sono basilari doti
relazionali e conoscenza delle
lingue.
In particolare i punti esaminati
per la finale del Master Maître sono stati:
• Preparazione di un tavolo
• Accoglienza del cliente: capacità relazionali e
presentazione di un piatto attraverso lo storytelling (storia
di un piatto e del suo territorio, abbinamento dei vini,
portamento)
• Servizio di preparazione di un primo piatto
• Servizio bevande: stappatura di acqua gasata e naturale; di
un vino del territorio e relativo servizio; cenni di
degustazione e abbinamento cibo/vino; scelta del bicchiere
adatto e dell’attrezzatura del sommelier; servizio completo
del caffè espresso
• Cultura generale e lingua inglese
“Con questo evento – sottolinea Giulio Biasion – abbiamo
dimostrato che anche la ‘sala’ può fare
spettacolo ed essere appetibile a livello mediatico, proprio
come già succede con la cucina. Siamo certi che preparazione,
professionalità e successo di un ristorante sono dati in gran
parte da un buon servizio e questo il pubblico lo percepisce”.
Maura Sacher
Dal Monferrato una spedizione
speciale
Dal Monferrato, una delle più rinomate regioni vinicole
italiane nel mondo, nota anche per le nocciole ed i tartufi, è
partita una spedizione “speciale” verso l’Argentina.
Non si tratta di una spedizione di esclusivi prodotti
gastronomici, bensì di una Campana, una campana “speciale”,
benedettadaPapaFrancescomercoledì2settembre2015,
quando una rappresentanza della
Federazione Nazionale Suonatori di
Campane, con ben 400 campanari che
prestano
il
loro
servizio
volontario a salvaguardia della
tradizione
campanaria,
ha
partecipato all’udienza generale.
La campana benedetta dal Papa ha circa 10 kg di peso ed stata
realizzata dalla Fonderia Allanconi di Crema.
Da quel momento la campanella è assunta a testimonial dei
raduni dei campanari che ogni anno, ormai da 56 anni (anche se
la Federazione nazionale si è costituita 2012), si svolgono in
una diversa località d’Italia, gestiti dall’associazione del
luogo scelto.
Il gruppo del Monferrato, scelto come organizzatore della 56^
edizione tenutasi a giugno 2016, con rappresentanze di 10
regioni italiane, ma anche gruppi giunti dall’Inghilterra e
dalla Francia, ha ricevuto in consegna la campana benedetta
con il compito di custodirla per un anno e riconsegnarla al
raduno 2017 programmato a Rapallo.
L’ufficialità della nascita dell’associazione Campanari del
Monferrato, per iniziativa di Emilio Gallina, pasticciere in
Mombaruzzo, provincia di Asti, è
datata domenica 23 marzo 2014
durante una delle giornate FAI
Primavera
svoltasi
ad
Alessandria. L’associazione ha
sede presso la Parrocchia di San
Giovanni
Evangelista
in
Alessandria e conta una ventina di soci di tutte le età,
incluse un paio di donne.
L’iniziativa del viaggio in Argentina della Campana, con un
itinerario che tocca i luoghi salienti della vita di Bergoglio
a Buenos Aires, è inserita in un ampio progetto di gemellaggio
con il paese sud americano nell’ottica di commercio
ecosolidale e di valorizzazione del turismo del territorio
piemontese.
A sostenere l’iniziativa ci sono numerosi produttori e cantine
della zona, tra cui Nicoletta Candelo, titolare di un
agriturismo a Fontanile, vicepresidente di Astesana Strada del
Vino e presidente di Agriturist Asti, che ha contribuito
all’organizzazione del grande evento del 56° Raduno.
Maura Sacher
Il vino della solidarietà
Il 2016 sta finendo e le Cucine Popolari tirano le somme della
attività svolta in questi mesi. Sono stati tantissimi i pasti
serviti dai preziosi volontari a persone bisognose anche solo
di stare in compagnia, di ritrovare il piacere della tavola e
di condividere le loro storie.
In occasione dell’ Anno che verrà e la citazione della
stupenda canzone di Lucio Dalla non è affatto casuale, Roberto
Morgantini e il gruppo delle Cucine ha deciso di mettere in
campo una iniziativa rivolta a reperire fondi che consentano
di mantenere ed ampliare le attività della struttura.
E quindi a partire da metà Novembre verranno messe
inizialmente in vendita presso la sede delle Cucine in Via del
Battiferro 2 nel Quartiere Bolognina e successivamente presso
altre strutture le confezioni da 2 bottiglie di Pignoletto
DOC, il vino simbolo del territorio dei Colli Bolognesi per un
corrispettivo di 10 euro.
Il Vino della Solidarietà potrà contribuire al potenziamento e
al mantenimento della struttura.
Le aziende che in occasione del Natale fanno regali e strenne
potranno acquistare le confezioni e contribuire alla
iniziativa.
Ovviamente anche le persone possono acquistare il Pignoletto
che è stato vinificato dalla Cantina Nugareto e dalla Cantina
Botti situate nel comprensorio DOC dei Colli Bolognesi ha
avuto l’appoggio di CoopAlleanza 3.0 e la fattiva
partecipazione di Forte Clò e Simona Biagi.
Umberto Faedi
Formazione di sommelier del
riso
‘Acquaverderiso’, la prima Società italiana di analisi
sensoriale applicata al riso, presente a Cibus di Parma l’11
maggio 2016, e a Terra Madre al Salone del Gusto di Torino (il
22 settembre), annuncia l’avvio dei nuovi Corsi
professionalizzanti e di avvicinamento all’analisi sensoriale
del riso, sotto lo slogan “Il riso nel bicchiere”.
AcquaVerdeRiso ha l’obiettivo di formare sommelier del riso,
esperti degustatori e giudici professionisti in grado di
analizzare il cereale più diffuso al Mondo, attraverso il
“Metodo GD – Gramegna Davide”, un metodo di analisi sensoriale
applicata al riso, un procedimento analitico registrato presso
la EU.
AcquaVerdeRiso si basa sull’esperienza dei suoi fondatori, un
gruppo di ristoratori, gourmet, agronomi e imprenditori
accumunati dalla volontà di colmare il vuoto nella conoscenza
della cultura risicola e di fornire rigorosi strumenti per
analizzare il riso, chicco per chicco, illustrando la materia
prima in tutta la sua complessità.
Il riso, infatti, oltre ad avere una storia ultra millenaria
(pare che le varietà più antiche siano comparse oltre
quindicimila anni fa lungo le pendici dell’Himalaya), è
probabilmente il cibo con la più alta eterogeneità varietale:
esistono circa 140.000 tipi di riso.
Inoltre, ci sono diversi e variegati processi di coltivazione,
conservazione, lavorazione e trasformazione del riso che
rendono questo cereale uno dei più versatili cibi presenti
nelle cucine di tutto il Globo.
Dal riso nel bicchiere a una nuova professione, con i prossimi
appuntamenti dei corsi di AcquaVerdeRiso.
Corso di avvicinamento al riso,
durata 4 ore: sabato 29 ottobre
2016, dalle h 9 alle 13, al
Novalberghiera (Borgovercelli).
Si rivolge ai consumatori
attenti, ai gourmand, ma anche a
professionisti della comunicazione in ambito risicolo.
Obiettivo conoscere il riso per saper valutare le sue
caratteristiche principali, dal campo al piatto.
Corsi
professionalizzanti,
durata 20 ore (due giornate e
mezzo), sabato 26 e domenica 27
novembre 2016, orario 9-13 /
14-18, sempre al Novalberghiera
(Borgovercelli), con una mezza
giornata in data da definirsi. Obiettivo: formare i ‘panel
leader’, vale a dire i Giudici di analisi sensoriale per il
riso e prodotti derivati, con certificazione e ottenimento
della qualifica di Giudice in analisi sensoriale applicata al
riso.
Info per gli interessati:
www.acquaverderiso.it.
[email protected]
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Maura Sacher
L’Arte nel caffè
La caffetteria “Montecarlo Coffee Culture” di Bologna
organizza una serie di tre eventi intitolata “L’Arte nel
Caffè”. Argomento insolito ma seducente, per una caffetteria,
interpretare l’arte con l’abbinamento di alcuni caffè
speciali.
La caffetteria Montecarlo può vantare una lunga tradizione
storica: nata nel 1951, oggi è diventata una location
prestigiosa per offrire prodotti di altissima qualità,
iniziando una stretta collaborazione con “Caffè Terzi”.
Il primo dei tre eventi si è svolto lo scorso 12 ottobre,
quando la caffetteria Montecarlo si è trasformata in una
galleria d’arte ospitando un ritratto del pittore Antonio
Mancini (1852–1930) dedicato alla nipote Mimì.
Pittore precocissimo, Mancini venne ammesso a soli 12 anni
alla Reale Accademia d’Arte di Napoli. Molto giovane si
trasferì a Londra e a Parigi, identificandosi nella corrente
verista. Amico di Manet e di Degas, per anni venne considerato
uno dei migliori pittori mondiali e le sue opere cominciarono
a essere ricercate dai collezionisti di ogni Paese.
Gianluigi Veronesi, editore di Degusta, ha impeccabilmente
organizzato l’evento del 12 ottobre, riservato a pochi
selezionatissimi invitati che hanno avuto accesso alla
caffetteria e che hanno usufruito della lectio brevis su
Mancini di Enzo Savoia, critico
“Bottegantica” di Milano.
della
galleria
d’arte
Un’originale degustazione di caffè particolari targati Terzi,
elaborati da Vladimir Gallo e accompagnati da gustosi
canestrelli al caffè, ha portato alla chiusura della serata.
I prossimi appuntamenti con “L’Arte nel Caffè” sono in
programma mercoledì 9 novembre 2016 e mercoledì 7 dicembre
2016, sempre presso la caffetteria “Montecarlo Coffee Culture”
e sempre con la stessa elegante formula.
Piero Valdiserra