histoire du soldat - Pro Loco Bosisio Parini

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histoire du soldat - Pro Loco Bosisio Parini
HISTOIRE DU SOLDAT
storia (anche per bambini) di balli, musica e magie
adattamento di A. Battistella dal libretto in francese di Charles-Ferdinand Ramuz.
Musiche di Igor Stravinskij.
Regia di A. Battistella
Con A. Battistella, F. Molina e S. Paoletti.
L’Histoire du soldat non è un’opera vera e propria perché manca il canto. C’è una voce
narrante e un dialogo parlato fra il Diavolo e il Soldato. La musica non solo è un
interludio fra i vari momenti, ma accompagna i momenti mimati e danzati,
sottolineando gli episodi più salienti.
Joseph è un soldato in licenza che sta tornando verso casa; si accovaccia appresso alla
riva di un ruscello e fruga nel proprio zaino, estraendone un medaglione portafortuna
raffigurante il suo santo protettore, uno specchio, la foto della sua ragazza ed infine un
violino da pochi soldi cui è però attaccatissimo. Mentre lo suona gli si avvicina un
anziano signore con un retino per farfalle, che è in realtà il diavolo sotto mentite
spoglie; si avvicina a Joseph, chiedendogli di vendergli il suo violino. Il soldato rifiuta,
ma il diavolo gli propone di barattarlo con un misterioso libro che contiene indicibili
ricchezze. Sfogliandolo, Joseph si accorge che vi sono riportati fatti che ancora non sono
accaduti; in questa maniera potrebbe facilmente diventare ricco e potente.
Il diavolo gli propone un patto: resteranno tre giorni insieme durante i quali Joseph gli
insegnerà a suonare il violino e lui insegnerà a Joseph a leggere il libro. Il soldato
accetta. Allo scadere dei tre giorni, però, tornando finalmente a casa, Joseph si accorge
che non sono passati tre giorni, bensì tre anni: la sua ragazza si è sposata con un altro
ed ha un bambino, la madre lo crede morto come tutti in paese.
Joseph va alla ricerca del diavolo, lo trova ad un incrocio in veste di mercante di
bestiame e ci si scontra, furioso. Il diavolo cerca di consolarlo ricordandogli che ora ha il
libro: il soldato lo prova ed effettivamente accumula in breve tempo enormi ricchezze,
ma si rende conto ben presto che gli interessa di più riottenere gli affetti e la vita che
aveva prima.
Diventato ricchissimo, incontra di nuovo il diavolo sotto forma di una vecchietta che
prova a vendergli un medaglione portafortuna, uno specchio, la foto di una ragazza e un
violino. Joseph riconosce i suoi oggetti e recupera il violino, ma si rende conto che non è
più in grado di suonarlo: il violino resta muto. Il soldato si sbarazza di tutti i suoi averi e
di tutte le sue sostanze; più povero di prima e senza neppure il suo zaino con le poche
cose care e significative dentro, si rimette in marcia, convinto almeno di essersi liberato
definitivamente del diavolo (dato che ha infranto l’incantesimo del libro magico) e di
poter ricominciare daccapo a vivere sotto il segno dell’autenticità.
Appena entrato in una locanda per rifocillarsi, salta di nuovo fuori un personaggio
(ancora il diavolo) che dice di essere stato soldato come lui un tempo e di volerlo
aiutare. Contemporaneamente passa un banditore che annuncia che la figlia del re è
gravemente malata e che chiunque riuscirà a guarirla l’avrà in sposa. Lo sconosciuto
esorta il soldato a farsi avanti, dicendo di essere un medico soldato (falso) e il soldato,
sentendosi per questo ringalluzzito e comunque consapevole di non avere niente da
perdere… gli dà retta.
Arrivato al palazzo reale, scopre che la fanciulla sta male perché è posseduta dal
demonio e il diavolo stesso, in tenuta da violinista virtuoso, accoglie come un cameriere
di corte il soldato. Il diavolo rimprovera il soldato della sua sconsideratezza e si diverte
a provocarlo, mentre quest’ultimo sa di non potere nulla contro la sua potestà infernale.
Il narratore, a questo punto, interviene per incitare il soldato a ribellarsi e vendicarsi,
cosicché Joseph possa sfidare il diavolo a carte: così lo fa ubriacare e vince la partita. Il
soldato riprende il suo violino e lo suona sul corpo a terra del diavolo ormai sbronzo.
Subito dopo Joseph entra nella camera della principessa e comincia a suonare tre danze:
subito dopo le prime battute di Tango, lei apre gli occhi e si mette a danzare. Poi il
soldato e la principessa si abbracciano.
Proprio in questo momento rientra il diavolo, questa volta in tenuta da diavolo e
cammina a quattro zampe: vuole riavere il violino. Il soldato, invece, ha un’idea: lo
suona e il ritmo fa ballare il demonio fino allo sfinimento.
Finalmente tutto sembra finito, ma il diavolo ha ancora la forza di maledire il soldato
e…
…sarà il pubblico a decidere il finale.
Fonte informazioni http://www.puntoteatrostudio.it/news/histoire-du-soldat/