khan facile su judah
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khan facile su judah
25/07/2011 0.05.00 KHAN FACILE SU JUDAH di Stefano Fantogini Al Mandalay Bay Resort & Casino di Las Vegas Amir Khan (+26 -1, 18 ko) unifica le cinture WBA e IBF dei superleggeri battendo piuttosto facilmente Zab Judah (+41 -7, 28 ko), lo sconfitto si accascia a tredici secondi dalla conclusione del quinto round dopo un colpo all'altezza della cintura e si rialza solo quando Vic Drakulich ha già concluso il conteggio. Lo statunitense reclama un colpo basso e qualche addetto ai lavori gli da ragione, tutti concordi sul fatto che il match era segnato e lo scoraggiato Judah abbia colto l'occasione per dire basta. Non troppa delusione per un combattimento a senso unico, dovevamo infatti attendercelo. Tante smorfie ma Judah è un pugile che lavora veramente troppo poco per uno che muove le mani come Khan, in quest'ultima occasione ha fatto ancor meno, il primo jab l'ex campione di due categorie lo assesta dopo ben quarantacinque secondi mentre bisogna attendere gli ultimi spiccioli del round per vedere il sinistro, dopo i primi tre minuti il canavaccio previsto (e temuto) è delineato. Gli affondi di Khan che porta i diretti correndo hanno impronta dilettantistica ma risultano per lo più efficaci, il vantaggio in allungo è determinante, l'inglese arriva sempre per primo. Neanche i rimproveri dell'imbufalito Pernell Whitaker scuotono Judah che, non riuscendo a piazzare il colpo di incontro, resta privo di alternative. Khan al comando parte con serie a due mani e Judah si abbassa al limite della correttezza per evitarlo, questo il leit motiv del confronto, interrotto solo dalle fasi in cui l'allievo di Freddy Roach trova il bersaglio. Per Zab Judah si trattava del cinquantesimo incontro di una carriera forse non all'altezza dei mezzi tecnici a disposizione, l'occasione di una nuova grande vetrina è venuta a seguito di un successo sull'argentino Matthysse per la maggior molti non leggittimo, difficilmente lo rivedremo a lottare ai vertici della categoria. L'immobilismo del suo avversario non può far passare in secondo piano i meriti di Amir Khan, sempre bravo a praticare la tattica di gara consigliata; il talento di Bolton acquista ad ogni match sempre più fiducia in se stesso, spesso si dimentica che l'argento di Atene ha soli ventiquattro anni e già nel curriculum nomi di grande esperienza. Il popolo del guantone ora auspica un match di unificazione contro Timothy Bradley, in possesso delle cinture WBC e WBO, per certificare il miglior superleggero del mondo, il team di Khan non nasconde però ambizioni ancor più rimunerative, un test tra i welter per puntare dritto a Mayweather. foto Chris Cozzone 25/07/2011 0.05.00 - Stefano Fantogini - (C) www.boxenet.it