scuola media “luigi pirandello” - Istituto Comprensivo Regina Elena

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scuola media “luigi pirandello” - Istituto Comprensivo Regina Elena
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “REGINA ELENA”
SCUOLA MEDIA “LUIGI PIRANDELLO”
RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO ”EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E
SESSUALITA’” INSEGNANTE: RALLO ALBERTA A. S. 2013/2014
Nel corrente anno scolastico, la Scuola Media “L. Pirandello” ha organizzato, con la collaborazione
della Fondazione “ Fare Famiglia” – ONLUS Centro di Assistenza alla Famiglia del Consultorio
Familiare Decanato di Bollate, un progetto di Educazione all’affettività e alla sessualità
“PENSAVO E INVECE… Il corpo che cambia e l’incontro con l’altro: emozioni, pensieri e
sentimenti”, indirizzato alle classi terze della Scuola Media di Solaro.
PREMESSA
Questo percorso proponeva occasioni per approfondire e confrontare il vissuto, le conoscenze e le
aspettative dei pre-adolescenti riguardo al loro percorso di crescita, con particolare attenzione
all’ambito affettivo e sessuale, per favorire una serena presa di coscienza da parte di ragazzi del
proprio valore personale e di genere, del ruolo positivo che possono svolgere all’interno della
società e nelle relazioni interpersonali e di coppia, stimolando ad una maggiore capacità critica
rispetto ai condizionamenti culturali ed ambientali.
Gli obiettivi del progetto erano:
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riflettere e confrontarsi rispetto ai ruoli e comportamenti di genere: significati e caratteristiche
psico-fisiche maschili e femminili;
acquisire maggiori conoscenze circa la propria corporeità ( fornendo specifiche informazioni
sulla fisiologia femminile e maschile, evidenziando specificità e complementarietà), favorendo
l’emergere e contribuendo a chiarire dubbi, timori, miti;
migliorare la capacità di riconoscere i propri sentimenti e le proprie emozioni e di esprimerli e
gestirli in modo adeguato nella relazione con l’altro;
diffondere una cultura dell’amore-sessualità che valorizzi e rispetti la persona umana;
promuovere atteggiamenti consapevoli e responsabili riguardo alla relazione affettiva;
fornire spunti di riflessione sulla gestualità sessuale, vista in un’ottica non consumistica ma
inserita in una prospettiva di maturazione e realizzazione personale e relazionale;
sperimentare momenti di scambio tra coetanei e con gli adulti in un clima non giudicante, che
favorisca non solo la partecipazione attiva, ma anche il riconoscimento ed il rispetto di punti di
vista differenti;
rispondere alle eventuali domande e curiosità dei ragazzi legate agli aspetti affettvi/sessuali.
DESTINATARI: il progetto è stato indirizzato ai ragazzi che hanno frequentato la terza media.
TEMPI: sono stati previsti tre incontri di due ore ciascuno.
METODOLOGIA
Si è adottato un approccio che è andato oltre alle sole informazioni fisiologiche e mediche, ma è
stata considerata la complessità della persona in via di sviluppo. Il percorso prevedeva una
metodologia attiva, per far vivere ai ragazzi un percorso esperienzale di ascolto, protagonismo,
collaborazione e scambio, collegando le informazioni relative alla sessualità umana con le
conoscenze riguardanti sentimenti, affetti ed emozioni. Mediante brainstorming, visione di filmati,
attività in sottogruppo, raccolta di domande, discussioni si è inteso adottare l’intervento delle
specifiche esigenze, sensibilità e maturità del singolo gruppo classe.
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA
1° INCONTRO: ESSERE MASCHI ED ESSERE FEMMINE
Attività
Presentazione dei partecipanti attraverso gli oggetti.
Obiettivo
Creare un clima di cordiale collaborazione e empatia
IL CORPO CI DICE CHI SIAMO: suddivisi in
sottogruppi omogenei, con l’aiuto di un operatore, si
è recuperato attraverso l’so di metafore/immagini le
nozioni di fisiologia genitale già acquisite per
arrivare a riconoscere le caratteristiche psicologiche
ed emotive
Consolidare e approfondire conoscenze di anatomia
e fisiologia, sottolineare unità degli aspetti psicofisici della persona, riflettere sull’attrazione e la
gestualità sessuale, risvegliatasi da poco nei ragazzi.
TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO Raccogliere le curiosità e i bisogni dei ragazzi da
SAPERE SUL SESSO E NON AVETE MAI riprendere negli incontri successivi
OSATO CHIEDERE: si sono raccolte domande
anonime su aspetti legati all’affettività e alla
sessualità.
2° INCONTRO: MI SONO INNAMORATO?!
Attività
Obiettivo
IL PRIMO BACIO: si è visionato un video sul Riflettere sul significato della gestualità sessuale e
primo bacio, seguito da confronto e discussione
sulle implicazioni personale e relazionali.
A CHE GIOCO GIOCHIAMO?: si è lavorato in
piccoli gruppi con l’ausilio di carte-stimolo, su vari
aspetti e caratteristiche di una relazione affettiva
d’amore.
Riflettere e confrontarsi su miti, aspettative,
desideri, timori legati alla costruzione e al
significato di una relazione d’amore( anche in
risposta a quesiti raccolti nel primo incontro).
3° INCONTRO: I GESTI E LE PAROLE DELL’AMORE
Attività
Obiettivo
I GESTI DELLA SESSUALITA’: risposta alle Fornire informazioni corrette e dissipare dubbi e
domande poste dai ragazzi su questioni relative alla curiosità.
sessualità.
LA MIA STORIA D’AMORE
In sottogruppi, con l’aiuto di uno schema,
scrivere/ricostruire una storia d’amore. Lettura,
confronto e conclusione in plenaria.
Lavorare su desiderio, aspettative, progetti per il
futuro per educare ad una visione della sessualità
non consumistica, ma inserita in una prospettiva di
maturazione e realizzazione personale e relazionale.
TI E’ PIACIUTO? Questionario di gradimento.
Raccogliere le impressioni, avere un ritorno
sull’utilità
dell’esperienza
fatta,
accogliere
suggerimenti.
CONTENUTI
I temi che sono stati affrontati attraverso le attività stimolo e la discussione sono stati:
 I cambiamenti della pubertà, il pudore;
 Differenze e specificità di genere, anatomia e fisiologia maschile e femminile, igiene;
 Il ciclo mestruale, segnali di fertilità, sintomi legati alle variazioni ormonali;
 Il concepimento, le fasi di sviluppo di una nuova vita;
 Femminilità e mascolinità: differenze e complementarietà;
 Bellezza, linguaggio del corpo, emozioni, amicizia, amore;
 La gestualità sessuale: riconoscere in ogni gesto il suo significato profondo;
 Tappe di crescita verso la maturità umana e affettiva;
 Problematiche legate alla sessualità( contraccezione, aborto, infezioni sessualmente trasmesse):
conoscenze corrette per favorire comportamenti corretti;
 L’innamoramento;
 Aspettative, desideri, vissuti ed emozioni legati ad una relazione affettiva;
 Essere in coppia;
 Risposte ed approfondimenti a richieste specifiche.
DESTINATARI E TEMPI
Il progetto è stato rivolto agli studenti delle classi terze, le fasi previste sono state:
 Su richiesta della referente prf.ssa Rallo, sono stati realizzati per i genitori due incontri: uno informativo
per la presentazione del progetto il 18 febbraio 2014, e uno di restituzione al termine del percorso il 2
aprile 2014;
 Realizzazione degli interventi in classe con i ragazzi;
 Incontro di restituzione agli insegnanti coinvolti.
I tempi di realizzazione del progetto in classe sono stati i seguenti:
 26 febbraio 3^A
9.00/ 11.00
3^B
11.00/ 13.00
 28 febbraio 3^ C
9.00/ 11.00
3^ D 11.00/ 13.00
 3 marzo 3^ C
9.00/ 11.00
3^ D 11.00/ 13.00
 5 marzo 3^ D
9.00/ 11.00
3^A
11.00/ 13.00
 10 marzo 3^A
9.00/ 11.00
3^B
11.00/ 13.00
 13 marzo3^ C
9.00/ 11.00
3^ D 11.00/ 13.00
OPERATORI
Gli interventi sono stati condotti da operatori del Consultorio: psicologa, insegnante metodi naturali e
ostetrica: Tenca, Solcai, Serain, Rastelli, Guagni.
Alla fine dell’attività tutti i coordinatori di classe, invitatati dalla referente, hanno svolto un elaborato scritto.
I ragazzi hanno messo in evidenza:
ASPETTI POSITIVI
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Progetto interessante e molto utile.
Sono stati affrontati argomenti diversi da quelli trattati sul libro di scienze.
Le spiegazioni sono state chiare e soddisfacenti.
Il progetto ci ha aiutato ad avere più rispetto per il nostro corpo e per l’altro sesso.
E’ stato utile perché ci ha fatto vivere meglio le nostre emozioni.
Positivo il confronto fatto con i compagni.
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E’ stato più interessante il secondo incontro perché ci siamo sentiti più coinvolti perché rispecchiava ciò
che stiamo vivendo in questa fase della crescita.
Le operatrici ci hanno messo a nostro agio.
Il progetto è stato molto positivo perché sono state ampliate le notizie relative alla conoscenza del corpo,
abbiamo avuto l’opportunità di capire il mondo delle emozioni e degli affetti.
Interessante l’argomento sul bacio( qualcuno ha scritto che il bacio fa sentire la persona carica di
energia, come se volesse correre a lungo o sollevare qualcosa).
Le operatrici hanno utilizzato un linguaggio specialistico ma chiaro, ed hanno messo tutti a loro agio,
proprio perché hanno saputo affrontare temi delicati.
L’attività ha fatto comprendere che non bisogna prendersi gioco di chi ci sta accanto, e che i sentimenti
non devono essere “usati” in modo egoistico.
Gli alunni hanno ammesso che alcuni di loro hanno utilizzato termini “volgari” e, una volta ripresi,
hanno capito che anche con poche parole, si può essere rispettosi verso il nostro corpo.
L’attività ha fatto comprendere che non bisogna prendersi gioco di chi ci sta accanto e che i sentimenti
non devono essere “usati” in modo egoistico. Una persona all’interno di una coppia deve essere libera di
esprimersi, perché l’amore è un sentimento libero e i partner non devono obbligare o essere obbligati.
Il progetto ci ha fatto comprendere che non bisogna vergognarsi o provare imbarazzo per proprio corpo,
di cui invece è giusto andare fieri.
Abbiamo capito che i maschi e le femmine, nonostante le diversità fisiche, sono uguali, e il corpo non
deve essere usato come arma e nemmeno come un oggetto.
ASPETTI NEGATIVI
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Molta timidezza ed imbarazzo nel trattare certi argomenti.
Secondo alcuni anni sarebbe stato utile una spiegazione ulteriore sull’atto sessuale.
Dare più spazio agli aspetti psicologici e meno spazio a quelli sessuali.
Aumentare il numero degli incontri e utilizzare più materiale audiovisivo.
Non è piaciuto la divisione della classe in due gruppi: maschi e femmine.
CONSIGLI
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Cambiare l’assegnazione degli argomenti specifici da trattare cioè i maschi avrebbero dovuto occuparsi
dell’apparato riproduttore femminile, e le femmine di quello maschile.
Continuare a parlare di questi aspetti negli anni futuri.
COSTO: il progetto è stato gratuito.
Solaro 12/06/2014
La Referente:
Prof.ssa Rallo Alberta