Estratto dal verbale delle deliberazioni di Giunta

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Estratto dal verbale delle deliberazioni di Giunta
COPIA dell’ORIGINALE
Deliberazione N. 115 / 2010
Estratto dal verbale delle deliberazioni di Giunta
OGGETTO: PRIMI INDIRIZZI PER IL RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA E PER LA PRODUZIONE
DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI NELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO.
L’anno duemiladieci il giorno
adunanze “Sara Levi Nathan”.
ventisei
del mese di
Marzo
alle ore
09:00
in Pesaro nella sala delle
A seguito di avvisi, si è riunita la Giunta Provinciale nelle persone dei Signori:
RICCI MATTEO
Presidente
Presente
ROSSI DAVIDE
Vice Presidente
Presente
CIARONI DANIELA
Assessore
Presente
GALUZZI MASSIMO
Assessore
Presente
MINARDI RENATO CLAUDIO
Assessore
Presente
MORANI ALESSIA
Assessore
Presente
PORTO TARCISIO
Assessore
Assente
SERI MASSIMO
Assessore
Presente
Assiste il Segretario Generale RONDINA ROBERTO.
Riconosciuta legale l’adunanza il Sig. RICCI MATTEO, assunta la Presidenza, invita i Membri della Giunta stessa a
prendere in trattazione i seguenti oggetti:
(OMISSIS)
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Deliberazione N. 115 / 2010
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO 4.1
URBANISTICA - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE V.I.A. - V.A.S. - AREE PROTETTE
VISTI :
- L’art. 5 comma 5 della L. 9-1-1991 n. 10 “Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in
materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di
energia” che prevede “I piani regolatori generali di cui alla legge 17 agosto 1942, n. 1150 , e
successive modificazioni e integrazioni, dei comuni con popolazione superiore a cinquantamila
abitanti, devono prevedere uno specifico piano a livello comunale relativo all'uso delle fonti
rinnovabili di energia.”
- L’art 31 comma 2 del D.Lgs. 31-3-1998 n. 112 che stabilisce:
“Sono attribuite in particolare alle province, nell'ambito delle linee di indirizzo e di coordinamento
previste dai piani energetici regionali, le seguenti funzioni:
a) la redazione e l'adozione dei programmi di intervento per la promozione delle fonti rinnovabili e
del risparmio energetico;
b) l'autorizzazione alla installazione ed all'esercizio degli impianti di produzione di energia;
c) il controllo sul rendimento energetico degli impianti termici.”
- L’art. 4 comma 1bis del D.P.R. 6-6-2001 n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia edilizia”, con successive modifiche e integrazioni, che stabilisce:
“A decorrere dal 1° gennaio 2011, nel regolamento di cui al comma 1, ai fini del rilascio del permesso
di costruire, deve essere prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l’installazione di impianti per la
produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una produzione
energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità
tecnica dell’intervento. Per i fabbricati industriali, di estensione superficiale non inferiore a 100 metri
quadrati, la produzione energetica minima è di 5 kW.”
- Il D.M. 27-7-2005 emanato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Norma concernente
il regolamento d'attuazione della L. 9 gennaio 1991, n. 10 (articolo 4, commi 1 e 2), recante: «Norme
per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio
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Deliberazione N. 115 / 2010
energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia» che introduce interessanti novità in materia
di risparmio energetico.
Art. 2. Obblighi dei comuni.
1. Al fine di favorire il risparmio energetico, i comuni, tenuto conto delle specifiche esigenze
urbanistico-edilizie, uniformano i regolamenti edilizi di loro competenza alle prescrizioni di cui al
presente decreto prevedendo soluzioni tipologiche e tecnologiche finalizzate al risparmio energetico e
all'uso di fonti energetiche rinnovabili.
2. In sede di redazione degli strumenti urbanistici comunali, o di revisione generale degli stessi, per i
comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, si procede alla individuazione e, se del caso, alla
localizzazione delle eventuali fonti rinnovabili di energia presenti o ipotizzabili sul territorio
comunale.
3. A seguito di tale indagine, sono individuate le condizioni che consentano, in relazione alle
previsioni relative alle trasformazioni urbanistiche contenute nello strumento di pianificazione, il
massimo utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili in precedenza individuate.
4. La valutazione di questi aspetti deve essere fatta in rapporto alle caratteristiche fisiche e
morfologiche dell'area, alle preesistenze edilizie, alle condizioni di assetto territoriale che vengono
determinandosi in attuazione alle indicazioni dei piani urbanistici.
5. I comuni sono tenuti ad introdurre nei regolamenti edilizi locali disposizioni che (riconoscendo i
vantaggi derivanti dall'uso efficiente dell'energia, dalla valorizzazione delle fonti energetiche
rinnovabili e dal miglioramento della qualità del sistema costruttivo) incentivino economicamente la
progettazione e la costruzione di edifici energeticamente efficienti.
6. Tutti i comuni sono tenuti ad adeguare i propri strumenti urbanistici generali al fine di consentire,
tramite indicazioni in ordine all'orientamento degli edifici da realizzare, lo sfruttamento della
radiazione solare quale fonte di calore per il riscaldamento invernale. Sono altresì tenuti ad
individuare idonei strumenti di intervento di tipo passivo che consentano di minimizzare gli effetti
della radiazione solare estiva al fine di garantire un adeguato livello di comfort (schermature delle
superfici vetrate, inerzia termica delle strutture, ecc.).
7. È inoltre fatto obbligo ai comuni di adeguare gli strumenti urbanistici ai fini di rendere possibile lo
scorporo dal calcolo della superficie utile e del volume edificato degli spessori di chiusure opache
verticali ed orizzontali nei limiti più avanti precisati, al fine di favorire la realizzazione di edifici con
adeguata inerzia termica e sfasamento termico.
- L’art 4 del D.P.R. 2-4-2009 n. 59 “Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e
b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE
sul rendimento energetico in edilizia”, che prevede:
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Comma 22. “Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d'uso
all'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412 , nel caso di edifici
pubblici e privati, è obbligatorio l'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed
elettrica. In particolare, nel caso di edifici di nuova costruzione o in occasione di nuova installazione
di impianti termici o di ristrutturazione degli impianti termici esistenti, l'impianto di produzione di
energia termica deve essere progettato e realizzato in modo da coprire almeno il 50 per cento del
fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria con
l'utilizzo delle predette fonti di energia. Tale limite è ridotto al 20 per cento per gli edifici situati nei
centri storici.”
Comma 23. “Le modalità applicative degli obblighi di cui al comma 22, le prescrizioni minime, le
caratteristiche tecniche e costruttive degli impianti di produzione di energia termica ed elettrica con
l'utilizzo di fonti rinnovabili, sono precisate, in relazione alle dimensioni e alle destinazioni d'uso degli
edifici, con successivo provvedimento ai sensi dell'articolo 4, del decreto legislativo. Le valutazioni
concernenti il dimensionamento ottimale, o l'eventuale impossibilità tecnica di rispettare le presenti
disposizioni, devono essere dettagliatamente illustrate nella relazione tecnica di cui al comma 25. In
mancanza di tali elementi conoscitivi, la relazione è dichiarata irricevibile. Nel caso di edifici di
nuova costruzione, pubblici e privati, o di ristrutturazione degli stessi conformemente all'articolo 3,
comma 2, lettera a), del decreto legislativo, è obbligatoria l'installazione di impianti fotovoltaici per la
produzione di energia elettrica.”
- Il documento della Regione Marche “Raccomandazioni per la redazione dei piani energetico –
ambientali comunali (PEAC)”, allegato al DGR n. 863_2007, che esorta “.... tutti i Comuni
marchigiani a dotarsi di un Piano Energetico - Ambientale Comunale (PEAC), quale importante
strumento per dare risposta alla sempre più impellente necessità di operare per risparmiare energia e
utilizzare al meglio le fonti rinnovabili.”; che auspica inoltre “... per le evidenti maggiori potenzialità
ed economie di scala, la redazione di piani energetici di carattere intercomunale per i Comuni di
dimensioni minori associati tra loro, sia per i Comuni che interagiscono in una stessa Area Urbana
Funzionale, ovvero appartenenti allo stesso sistema locale fino a raggiungere la popolazione di
50.000 abitanti, in alternativa le Comunità montane possono redigere piani intercomunali di concerto
con i Comuni di appartenenza.”.
“Il Comune, attraverso il PEAC, deve studiare diverse ipotesi di adeguamento delle norme edilizie in
modo da consentire un organico inserimento del fattore energia legato allo sviluppo sostenibile,
all’integrazione delle fonti rinnovabili in termini attivi e passivi ed all’incentivazione della qualità
energetico-ambientale degli edifici e degli impianti tecnologici ai sensi del D.lvo n. 192/05 modificato
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dal D.lvo n. 311/06, considerando contestualmente anche i fattori ambientali in accordo con il
protocollo ITACA sintetico.”
“Il Comune deve definire prescrizioni o raccomandazioni sugli edifici che fissino criteri generali
tecnico-costruttivi, tipologici ed impiantistici idonei a facilitare e valorizzare il risparmio energetico e
l’impiego di fonti rinnovabili per il riscaldamento, il raffrescamento, la produzione di acqua calda
sanitaria, l’illuminazione, la dotazione di apparecchiature elettriche degli edifici in relazione alla loro
destinazione d’uso.”
Per quanto riguarda le fonti rinnovabili l’obiettivo del PEAC è “... il raggiungimento della migliore
efficienza energetica da traguardare anche attraverso successive fasi di miglioramento. In ogni caso il
ricorso alle energie rinnovabili non va visto come alternativo o sostitutivo dell’efficienza energetica
(con particolare riferimento ai consumi energetici degli edifici), ma aggiuntivo, finalizzato a dare
risposte ambientalmente compatibili al crescente fabbisogno di energia elettrica.
Energia Solare termica:
a) Fare riferimento agli indirizzi sul fotovoltaico approvati con DGR n. 830 del 23/07/2007;
b) Realizzazione del Catasto Solare Comunale: dall’esame dei dati climatici (cfr.capitolo 4“Analisi
del sito”) e degli scambi energetici si evince la potenzialità di utilizzazione dell’energia solare,
individuando contestualmente in quali zone si ha maggior produttività;
c) Analisi di fattibilità per gli edifici di proprietà pubblica e regolamentazione per gli edifici privati in
merito all’utilizzo di energia solare per nuove realizzazioni (sostituzione o retrofit di impianti termici);
l’intervento potrebbe divenire obbligatorio se il payback dell’intervento è inferiore a 10 anni;
d) Analisi di fattibilità per gli edifici di proprietà pubblica e strumenti di regolazione per i privati per
l’installazione di pannelli solari per Acqua Calda Sanitaria (ACS);
e) Promozione di accordi volontari tra Comune e principali produttori, rivenditori, installatori,
manutentori di impianti solari termici (prezzi concordati, garanzie minime sulla funzionalità
dell’intero impianto e sui pannelli, supporto tecnico, formazione degli installatori, distribuzione di un
manuale tecnico sull’impianto in italiano);
f) Realizzazione di impianti per l’ACS su centri sportivi, piscine, stabilimenti balneari, case di cura,
alberghi, campeggi, residenze universitarie per studenti e foresterie, vivai;
g) Informazione verso utenti finali e corsi di formazione per i professionisti e tecnici comunali.
Energia solare Fotovoltaica
a) Fare riferimento agli indirizzi sul fotovoltaico approvati con DGR n. 830 del 23/07/2007;
b) Regolamentazione per l’installazione di impianti fotovoltaici in relazione a particolari condizioni
paesaggistiche e/o architettoniche, favorendo gli impianti di consistenti dimensioni nelle aree già
interessate da urbanizzazioni (aree industriali, terziarie, cave dismesse, parcheggi etc);
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c) Promozione di accordi volontari tra Comune e principali produttori, rivenditori, installatori,
manutentori di impianti solari termici (prezzi concordati, garanzie minime sulla funzionalità
dell’intero impianto e sui pannelli, supporto tecnico, formazione degli installatori, distribuzione di un
manuale tecnico sull’impianto in italiano);
d) Informazione verso utenti finali e corsi di formazione per i professionisti e tecnici comunali.”.
PREMESSO :
- che la Provincia di Pesaro e Urbino, al fine di concorrere alla realizzazione degli obiettivi di
politica energetica comunitaria e nazionale, intende contribuire, anche attraverso la promozione
delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico, al miglioramento della qualità ambientale del
territorio e della qualità bioecologica dei manufatti edilizi. Intende inoltre promuovere una
revisione profonda delle modalità costruttive in edilizia con l’adozione di
tecniche di
risparmio energetico, di sfruttamento dell’energia solare e di edilizia bioclimatica. L’utilizzo
di tali tecniche dovrà diventare lo stato dell’arte per tutti gli edifici nuovi e da ristrutturare
attraverso l’inserimento progressivo di norme, anche cogenti, nei Regolamenti Edilizi comunali.
- che il Piano Energetico Ambientale della Regione Marche, approvato con D.C.R. n. 175/2005,
individua tre assi principali e costitutivi :
•
risparmio energetico tramite un vasto sistema di azioni diffuse sul territorio e nei diversi
settori del consumo, soprattutto nel terziario e nel residenziale. Strumenti attivabili:
campagne di sensibilizzazione ed informazione; programmi di incentivazione agili e
significativi caratterizzati da semplicità burocratica nonché da sistematicità e continuità degli
interventi;
•
impiego delle energie rinnovabili con particolare riferimento all’energia eolica ed alle
biomasse di origine agro-forestale anche per la produzione di biocarburanti. Per quanto
riguarda l’energia solare il suo ruolo strategico verrà sottolineato rendendone sistematico lo
sfruttamento in edilizia;
•
ecoefficienza energetica con particolare riferimento ai sistemi distrettuali delle imprese, ad
una forte e diffusa azione di innovazione tecnologica e gestionale, alla produzione distribuita
di energia elettrica ed energia termica presso consistenti bacini di utenza localizzati in
numerose valli marchigiane e lungo la fascia costiera.
- che il “Programma Energetico Provinciale” della Provincia di Pesaro e Urbino, approvato nel
2005, rivolto non solo alla promozione e allo sviluppo delle fonti rinnovabili di energie e
all’incentivazione del risparmio energetico, così come previsto anche dall’art. 31 del D.Lgs.
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112/1998, si poneva già l’obiettivo, nell’ambito di quanto sancito dal Protocollo di Kyoto, di
ottemperare a livello locale agli impegni assunti a livello nazionale e regionale.
- che nelle linee programmatiche di mandato 2009-2014, allegate alla delibera di Consiglio
Provinciale n. 60 del 2009, vengono espressi alcuni primi indirizzi in materia di politica
energetica.
“La politica energetica può essere una straordinaria fonte di aumento dell’occupazione e di
sviluppo ambientale.
Come in altri campi l’impegno non sarà tanto o solo quello di definire le strategie quanto quello di
tradurre finalmente in realtà gli indirizzi già definiti a livello regionale dal PEAR esplicando sia
l’azione amministrativa diretta che in alcuni ambiti è di competenza provinciale, sia la capacità di
essere soggetto promotore e coordinante fra attori diversi che possono giocare un ruolo primario
nell’attuazione di politiche energetiche virtuose. Tutta la politica energetica sarà informata al
principio di generazione diffusa, capace di sfruttare al meglio l’apporto delle singole fonti,
minimizzare l’impatto ambientale e creare una rete distributiva più efficace e robusta .”
“Tramite un vasto sistema di azioni diffuse sul territorio e nei diversi settori del consumo,
soprattutto nel terziario e nel residenziale a cui è attribuita un terzo dei consumi energetici a livello
nazionale. Deve essere promossa una revisione profonda delle modalità costruttive in edilizia con
l’adozione di tecniche di risparmio energetico, di sfruttamento dell’energia solare e di edilizia
bioclimatica. Virtuosa in questo senso l’esperienza di alcuni Comuni, che hanno iniziato a lavorare
sull’efficienza energetica degli edifici prima attraverso incentivi e poi attraverso lo stabilimento di
standard minimi di efficienza energetica prendendo a riferimento l’esperienza di Casa Clima.
Dunque l’utilizzo di tali tecniche dovrà diventare lo stato dell’arte per tutti gli edifici nuovi e da
ristrutturare attraverso l’inserimento progressivo di norme, anche cogenti nei Regolamenti Edilizi
comunali. Fondamentale poi applicare l’obbligo di installare pannelli solari per la produzione di
acqua calda sanitaria in tutte le nuove costruzioni, in linea con le più avanzate esperienze delle
province europee. A fianco all’azione normativa e prescrittiva per le nuove edificazioni l’Ente
pubblico può proficuamente svolgere l’azione di facilitatore fra i soggetti professionali, finanziari e
proprietari per mettere in moto quello che potrebbe essere una gigantesca opera di riqualificazione
energetica degli edifici esistenti, opera che potrebbe trovare le risorse proprio nell’efficientamento
che produrrebbe. Va anzi detto che in questo territorio, l’eventuale applicazione dell’aumento delle
superfici utili, dovrà essere legata proprio alla riqualificazione energetica.
L’Ente provinciale in tal senso potrà svolgere un fondamentale ruolo di coordinamento e di
omogeneizzazione delle varie iniziative, anche attraverso la definizione di linee guida per i
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regolamenti edilizi comunali in merito ai parametri di efficienza energetica degli edifici e degli
impianti, all’utilizzo delle fonti rinnovabili ed agli interventi di sostenibilità ambientale.”
“Lo sfruttamento dell’energia solare deve essere uno sforzo primario. Due in questo caso le
principali linee di azione: una fortissima integrazione del solare termico e fotovoltaico con
l’edilizia, e la realizzazione di impianti fotovoltaici su grandi superfici, privilegiando le grandi
coperture industriali.”
VISTA la relazione formulata dall’Ufficio Pianificazione territoriale PTC di questo Servizio
protocollo n. 18865 del 19.03.2010.
VISTO l’art. 48 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti
Locali.
PROPONE
di deliberare quanto segue:
1. Di
incentivare
il
risparmio
energetico,
agendo
in
particolare
direttamente
sulla
razionalizzazione e sulla riduzione dei consumi energetici dei soggetti pubblici ed inoltre
sull’educazione e sul sostegno alla razionalizzazione e alla riduzione dei consumi energetici dei
soggetti privati.
2. Di sviluppare una programmazione, in forma coordinata con le politiche energetiche
comunitarie, nazionali e regionali ed in particolar modo con il Piano Energetico Ambientale
Regionale, del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale, del Programma Energetico
provinciale e dei Piani Energetici intercomunali e comunali. La Provincia, attraverso la
concertazione tra Regione, Provincia e Comuni ed esercitando la competenza in materia
riconosciuta dal D.Lgs. n. 112/98, definirà i programmi di intervento per la promozione delle
fonti rinnovabili e del risparmio energetico.
3. Di invitare tutti i Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino a dotarsi di un Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC), quale importante strumento per dare risposta alla sempre più
impellente necessità di operare per risparmiare energia e utilizzare al meglio le fonti
rinnovabili, anche al fine di regolamentare l’installazione di impianti fotovoltaici in relazione a
particolari condizioni paesaggistiche e/o architettoniche. La Provincia cercherà inoltre di
individuare forme di sostegno per i Comuni di dimensioni minori associati tra loro, che
interagiscono in una stessa Area Urbana Funzionale, per la redazione di piani energetici
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ambientali di carattere intercomunale o in alternativa per le Comunità montane che vorranno
redigere piani intercomunali di concerto con i Comuni di appartenenza.
4. Di invitare i Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino ad una sollecita adozione nei propri
regolamenti e strumenti urbanistici delle seguenti norme per il risparmio energetico in edilizia e
per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili :
-
Nel regolamento edilizio comunale, ai fini del rilascio del permesso di costruire, deve essere
prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l’installazione di impianti per la produzione di
energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una produzione energetica
non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità
tecnica dell’intervento. Per i fabbricati industriali, di estensione superficiale non inferiore a
100 metri quadrati, la produzione energetica minima è di 5 kW.
-
Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d'uso
all'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, nel caso di
edifici pubblici e privati, è obbligatorio l'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di
energia termica ed elettrica. In particolare, nei caso di edifici di nuova costruzione o in
occasione di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione degli impianti
termici esistenti, l'impianto di produzione di energia termica deve essere progettato e
realizzato in modo da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria
richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria con l'utilizzo delle predette fonti di
energia. Tale limite è ridotto al 20% per gli edifici situati nei centri storici.
Tali indicazioni verranno comunque riproposte, dalla data di approvazione del presente atto, nel
parere espresso dalla Giunta Provinciale, ai sensi dell’art. 26 comma 3 della L.R. n. 34/92, sulla
conformità degli strumenti urbanistici comunali, dei regolamenti edilizi e delle relative varianti
con la normativa vigente, con le previsioni dei piani territoriali e dei programmi di carattere
sovracomunale e in particolare, con le previsioni e gli indirizzi del PPAR, del PIT e del PTC,
ove vigenti.
5. Di rappresentare che avverso il presente atto è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale
avanti al Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche, secondo le modalità di cui alla
legge 6 dicembre 1971, n. 1034, così come modificata dalla legge 21 luglio 2000, n. 205,
ovvero è ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente
della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi
giorni.
IL DIRIGENTE
F.to
Arch. Maurizio Bartoli
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BC/ed
1473Pian\1012zz001
LA GIUNTA PROVINCIALE
Esaminata la soprariportata proposta di deliberazione;
Visto il parere di cui all’art. 49, comma 1 del D.Lgs. 18 agosto 2000, T.U. delle leggi sull’ordinamento
degli Enti Locali, in ordine alla sola regolarità tecnica (non comportando il presente atto alcun
impegno di spesa o diminuzione di entrata), espresso dal Titolare della P.O. 4.1.1. Pianificazione V.I.A. - VAS - Beni Paesistico Ambientali Arch. Donatella Senigalliesi.
Con voti unanimi
DELIBERA
di approvare la proposta sopra riportata
COPIA dell’ORIGINALE
Delibera G.P. n. 115 / 2010
(OMISSIS)
Del che si è redatto il presente verbale.
IL PRESIDENTE
SEGRETARIO GENERALE
F.to RICCI MATTEO
F.to RONDINA ROBERTO
__________________________________________________________________________________________________
La presente copia, composta di n. …11…….. pagine, è conforme all'originale conservato in atti e consta altresì
di n…//……. allegati per un totale di n. …//……. pagine.
IL SEGRETARIO GENERALE
Pesaro,
__________________________________________________________________________________________________
Si certifica che la presente deliberazione è stata affissa oggi all’Albo Pretorio della Provincia per 15 giorni.
Pesaro,
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to RONDINA ROBERTO
La presente deliberazione è divenuta esecutiva il 26/03/2010 perché dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi
dell'art. 134, comma 4, del T.U.E.L. 267/2000.
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to RONDINA ROBERTO