Le pietre ei cittadini

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Le pietre ei cittadini
CORSO DI AGGIORNAMENTO
“LE PIETRE E I CITTADINI”
2015-16
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
Scuola, cittadinanza, sostenibilità
“Le pietre e i cittadini”
Progetto nazionale per l’Educazione al Patrimonio 2015-16
SCHEDA STORICO-DESCRITTIVA DEL CENTRO STORICO
Docente Acquaviva Francesca Rosalia
Tel 3280734838
E mail [email protected]
Scuola / Istituto: IPSSEOA “Pietro Piazza”
Corso dei mille,181
Tel. 0916101012
Città Palermo CAP 90100
Prov. Pa
Fax e-mail [email protected]
Denominazione e localizzazione del centro storico
Altofonte (storia di Parco)
Le motivazioni della scelta
Le motivazioni sono ben precise: Altofonte è il luogo dove sono nata e vivo.
E’ un paese immerso nel verde della Conca D’oro.
Breve descrizione
Il centro del comune è ricordato per esser stato residenza e centro di caccia del re
normanno Ruggero II, da cui prende il nome Altofonte (Parcu). Il palazzo Ruggeriano, nato come
castello di caccia estivo è situato in un luogo caratterizzato da un paesaggio montuoso, ricco di
acque e di selvaggina. Fu trasformato, prima, nel 1307, da Federico II D'Aragona in Abbazia per i
monaci Cistercensi, poi nel 1633, nella chiesa Madre del paese ad opera dell'abate
cardinale Scipione Borghese. Dalla seconda metà in poi del Seicento nacque un agglomerato
abitativo, con il conseguente formarsi del comune di Parcu due secoli e mezzo dopo, agli inizi
dell'Ottocento, come ci testimonia il Questionario posto con circolare del 28 settembre
1829. Giuseppe Garibaldi pernottò per una notte nel 1860 nel palazzo "Palazzo Vernaci", durante il
suo viaggio per l'unificazione dell'Italia. Il 13 dicembre 1957, in seguito a forti venti, crollò una parte
del collegio delle suore di Maria, usato come scuola materna. Morirono 8 bambine, una suora, una
mamma e i feriti furono una decina. Il comune rese omaggio alle vittime con la statua posta nel
cimitero comunale, a perenne ricordo della tragedia, creando uno spazio ricreativo per bambini sul
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Monte Calvario noto oggi come "Parco Robinson".
Contesto territoriale
Altofonte (Parcu in siciliano) è un comune di 10.400 abitanti situato in città metropolitana di
Palermo. Sorge sopra una collina, dista da Palermo 10 Km e da Monreale 7 Km.
Si trova ai piedi del monte Moarda, il complesso montuoso con sette punte,un tempo dette “cieli” e
si affaccia sulla grande vallata detta “Conca d’Oro”.
Meta di residenza di non pochi palermitani che trovano in Altofonte, o meglio nei suoi dintorni,
tranquillità e aria buona; ottimi motivi per abitarci, vicinissimo alla città ma nella pace più assoluta.
Notizie storiche
I primi insediamenti urbani nel territorio si possono far risalire all’età del bronzo, grazie al lavoro
portato avanti dall’archeologo Antonio Salinas nel 1881 sul versante nord-est della Moharda, in
località Cozzo di Castro.
A un’epoca più tarda, invece viene associato il materiale archeologico ritrovato nell’area di Cozzo
Paparina, che tornerà ad essere frequentato nel XII secolo d.C. come casale nobiliare in
concomitanza con il nascere del Parco Normanno. Quest’area infatti fu uno dei parchi di caccia
istituiti dai re normanni attorno alla capitale del loro regno nel XII secolo.
La posizione fortemente strategica del Parco, consentiva di controllare la via di accesso a Palermo
dalla Val di Mazara; così re Ruggero II vi fece costruire il suo palazzo di villeggiatura, presso
una copiosa sorgente chiamata Altofonte, per soggiornarvi con il suo seguito durante i periodi
estivi, di riposo o di caccia.
A un chilometro dal palazzo, all’imboccatura della Valle di Fico (nella contrada detta
“Biviere”), Ruggero II fece innalzare robuste mura rivestite di cemento idraulico, per convogliare le
acque della valle in modo da formare un laghetto o “vivarium”, dove vennero immesse rare specie
di pesci e dove venivano effettuate gite in barca.
Quando arrivarono gli spagnoli intorno al ‘300, Federico d’Aragona fece trasformare il palazzo
reale in monastero e lo donò ai monaci cistercensi, fatti venire di proposito da Barcellona al fine di
rendere questo territorio una campagna fertile e produttiva, ma soprattutto controllata dai pericoli
provenienti dalle popolazioni interne dell’isola.
Il convento dei monaci cistercensi prospererà per circa quattro secoli, permettendo l’allargamento
dell’agglomerato urbano. Nella prima metà dell’’800, a seguito dei moti del 1812 e dell’abolizione
della feudalità (con un decreto Reale del 1841), molti possedimenti signorili divennero proprietà
privata.
Purtroppo non si assistette alla tanto auspicata riforma agraria, ma questo decreto segnò la fine di
tanti abusi da parte dei feudatari che, in questo caso, erano proprio gli abati commendatari di
Altofonte. Molti beni di una certa consistenza, chiamati per l’appunto ex feudi, appartenenti
all’originario monastero passarono nelle mani di poche famiglie ricche .
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Tra queste ricordiamo: gli Alimena-Caruso e successivamente gli Orestano, che edificarono
l’omonima villa in contrada Orestano; i D’Antoni, proprietari di buona parte del territorio che
costruirono l’omonimo palazzo in cortile D’Antoni (interessante per il giardino posto alle sue spalle,
in prossimità dell’antico acquedotto del Parco e della Fontana grande); iMoncada e i Vernaci, che
costruirono la villa che oggi si trova in corso dei Mille n. 75.
Garibaldi giunse e sostò proprio a Parco tra il 21 e il 22 maggio 1860, ospite dei Vernaci, mentre le
truppe si accampavano sulla collina del Calvario e di Cozzo di Castro, in attesa dell’attacco finale
su Palermo.
Le vicende da quel momento in poi furono molto controverse: da un lato i modernizzatori che si
battevano per una società più giusta, dall’altro purtroppo, si fecero spazio i difensori di quei piccoli
e grandi interessi derivanti dagli antichi strascichi feudali, che si imponevano sugli altri con la
violenza.
Nel 1930 Parco cambiò nome e, data la ricchezza di acque e la sua storia collegata a quella
dell’abbazia di Santa Maria di Altofonte, fu chiamato, per l’appunto Altofonte.
L’acqua, quindi era e rimarrà una risorsa principale per Altofonte, dal cui sapiente utilizzo deriva la
fertilità delle campagne circostanti, e la presenza di antichi edifici quali mulini e casali e il
pittoresco mormorio delle fontane e fontanelle presenti nel centro abitato.
Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa)
Non molto distante dal capoluogo, circa 12 km, è situato alle pendici del monte Moarda, e si
affaccia sulla vallata chiamata "Conca d'Oro". Prevalentemente collinare, il territorio si presta bene
alla coltivazione estensiva di olivi e alberi da frutto come nespole,ciliegie ed agrumi. Sul territorio è
presente un affluente del fiume Oreto; tuttavia, non è possibile individuare la sua sorgente in
quanto è prevalentemente alimentato dagli scarichi fognari. È possibile osservare il torrente nei
pressi di Via Piano Modicano, Via IV Novembre e in prossimità del campo sportivo "Don Pino
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Puglisi".
L'inverno ad Altofonte è piuttosto fresco: le minime di gennaio e febbraio si attestano intorno ai 34 °C circa, le massime su 6-7 °C. L'estate è generalmente calda e umida, decisamente afosa e
poco ventilata, e le temperatura possono raggiungere anche i 34-35 °C. Seguono i dati meteo
relativi degli ultimi 30 anni.
Altofonte conta di 10.400 abitanti e una densità di 290,83 ab/Km2
Sistema viario, piazze
Altofonte è facilmente raggiungibile da Palermo attraverso lo scorrimento veloce S.S.624
La piazza principale dove è allocata la casa comunale è intitolata Falcone-Borsellino,
precedentemente chiamata Piazza Umberto I°, inoltre vi sono due chiese: la parrocchia
S.Maria di Altofonte e la chiesa di S.Antonino.
Nella stessa piazza vi sono n.2 fontane dove scorre perennemente acqua fresca .
Fino agli anni 30 il comune era dotato di una propria stazione ferroviaria (collocata in Via Case
Stazione, poco lontana dal campetto di calcio), facente parte della vecchia linea ferroviaria a
scartamento ridotto che, dalla stazione Lolli, giungeva fino a Camporeale, mai entrata in funzione
poiché con la caduta del Fascismo non fu mai conclusa la posa dei binari. Oggi, la cosiddetta "Linea
Ferrata", trasformata in strada a doppio senso, unisce Altofonte con alcuni comuni limitrofi.
La cosiddetta SP 18, fino a qualche mese addietro interrotta a causa di uno smottamento accorso
nell'aprile del 2013 in seguito ad un violento nubifragio, nella primavera del 2015 è stata ripristinata
ed aperta al traffico veicolare, garantendo un percorso alternativo e più veloce alla SS 624 per
raggiungere il comune montano di Piana degli Albanesi e gli altri limitrofi.
Attualmente il comune è servito da tre diverse compagnie di trasporti urbani su
gomma: AST e AMAT che collegano rispettivamente Altofonte, la frazione di Piano Maglio con
Palermo la prima; Piano Maglio, Villagrazia e la stazione centrale di Palermo la seconda. Invece
le Autolinee Giordano collegano Altofonte con Monreale.
Sistema edilizio
Non pertinente
Sistema difensivo e recinti
Nessuno
Le funzioni insediate: quelle storiche e le attuali (le permanenze e le modificazioni)
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Campo sportivo "Don Pino Puglisi", situato nella zona di Piano Maglio, fu costruito in
occasione dei mondiali di calcio del 1990 e fu sede di allenamento di svariate nazionali.
Ex campo sportivo "Recupero Bruno", un tempo vecchio stadio comunale, oggi è in stato di
abbandono nonostante l'affluenza dei
ragazzi del luogo.
Palazzetto dello Sport "Gen. Goffredo Canino", altrimenti noto come PalaCanino, è situato
a pochi metri dal campo sportivo Puglisi ed ospita le partite casalinghe del Real Parco Calcio a
5 e delle squadre di volley del luogo.
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L'andamento socio-demografico (spopolamento, cambiamento di tipologie di insediati, ...)
Inizialmente i residenti dell’originario nucleo abitativo raggiungevano le poche migliaia di abitanti, e
la località era utilizzata principalmente come residenza stagionale dalla borghesia Palermitana;
si è passati da circa 3000 abitanti nel 1860 fino ai circa attuali 10000.
I valori espressi (architettonico, ambientale urbano e ambientale paesistico).
Tutto il territorio del Comune di Altofonte è stato vincolato come bene paesaggistico dalla
Soprintendenza ai BB.CC.AA. ai sensi della L. 1497 del 1939.
I rischi di alterazione
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Fonti e documentazione di riferimento
Conoscenza personale
AZIONI SVOLTE A TUTELA: Condizione vincolistica; Strumenti urbanistici
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AZIONI PROPOSTE PER CONTRASTARE I RISCHI per la tutela e conservazione
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RISULTATI RAGGIUNTI DALLE AZIONI PRECEDENTI:
1. NUMERO DI PERSONE COINVOLTE
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2. RASSEGNA STAMPA (n. articoli pubblicati)
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3. AZIONI FATTE PER CONTINUARE A SENSIBILIZZARE LA COMUNITÀ
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4. ALTRO
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SI ALLEGANO:
N° …. IMMAGINI, N° …. GRAFICI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi e dimensione 1-4 Mb)
Luogo e data Altofonte 29/03/16
Da restituire all’indirizzo di posta elettronica [email protected]
ed a quello della sezione che organizza il corso di aggiornamento
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