QUI - Diritti della Natura
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QUI - Diritti della Natura
ESSERE NATURA – UNA INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI PER RICONOSCERE E RISPETTARE I DIRITTI DELLA NATURA VISIONE Un mondo dove le nostre leggi umane facilitano una cultura che: • Rispetta la profonda interconnessione di tutte le vite • Supporta relazioni sane con tutte le vite • Si trova in armonia con i principi di vita universali che governano tutte le vite MISSIONE Facilitare un'iniziativa dei cittadini europei per riconoscere e rispettare i Diritti della Natura come descritta più precisamente qui sotto. OBIETTIVI • • • • • Ricercare una legislazione dell’Unione Europea e redigere una proposta legislativa volta all’iniziativa Progettare, lanciare e coordinare una campagna multimediale e una petizione in almeno 7 paesi membri dell' UE Raccogliere 1 milione di dichiarazioni da parte di cittadini europei di almeno 7 paesi membri a sostegno dell’iniziativa Fiancheggiare il Comitato Cittadino per conformarsi ai requisiti e alle regolazioni Facilitare un cambiamento culturale nell'attegiamento del pubblico in generale riguardo alla nostra interdipendenza con la natura tramite i mezzi di comunicazione, programmi educativi e patrocini – trasformare l’illusione di “potere a discapito’’ della natura in “potere con’’ la natura. PERCHE' QUESTA INIZIATIVA? Nonostante la proliferazione delle leggi e dei trattati ambientali, la distruzione del mondo naturale viaggia ad un'elevata velocità. Una ragione chiave di questo degrado sta nel fatto che le nostre leggi ambientali lo permettono. Il massimo del protezionismo espresso dalla nostra legislatura è traducibile nel concetto di ‘diritti’. Le leggi regolano l’atteggiamento umano, ma solo tra coloro che possiedono ‘diritti’. La legge riconosce due gruppi di possedenti di ‘diritti’: esseri umani e strutture organizzative create dagli umani come corporazioni. Tutto il resto viene considerato come ‘‘proprietà’’. Questo vuole dire che le tematiche ambientali vengono trattate come questioni di pianificazione, e vengono gestite unicamente dalle corti amministrative, ignorando tutti i contesti correlati che vengono influenzati quando si interferisce con l’ecosistema in un mondo interconnesso. Al massimo ciò che si può ottenere è la revisione di una pianificazione – per poi arrivare solamente a un'applicazione riformulata da sottoporre che consente lo sviluppo di procedere. Le leggi ambientali moderne funzionano nella maggior parte dei paesi secondo i seguenti paradigmi: • • • Meccanico (vedere il mondo come lineare e composto da oggetti separati e sconnessi) Anthropocentrico (vedere il mondo come se esistesse solo per l’uso e il piacere degli esseri umani – da ciò derivano le idee sulle ‘‘risorse naturali’’ e il ‘‘capitale naturale’’ che sottintendono il valore della natura in base alla sua utilità per l’umanità) Antagonistico (modello competitivo/retributivo dove si vince con la perdita dell' altro) Nessuno di questi paradigmi riflette la completa realtà scientifica dei sistemi naturali. Ciò fa emergere l'illusione di una relazione di ‘‘potere a discapito’’ della natura che ha provocato la nostra complessa situazione. Così come siamo parti della natura, costituiti dai 5 elementi, risulta impossibile per noi esercitare potere sulla natura stessa. La scienza ha riconosciuto da tanto tempo un mondo fluido e interconnesso (ad es. tramite la fisica quantistica, la teoria dei sistemi viventi e la scienza complessa che spiega la sinergia e i rapporti di causa-effetto non lineare). Tuttavia le nostre leggi e tendenze culturali falliscono la loro azione su questa conoscenza, a nostro discapito. Parliamo di ‘‘sostenibilità’’ – mentre l’allineamento fondamentale del nostro quadro giuridico a questa idea è inconsistente. E' tempo di attuare un cambiamento. Se la legge governa le relazioni umane, deve riconoscere tutte le relazioni che abbiamo, includendo la nostra relazione fondamentale, la relazione da dove deriva la nostra esistenza in forma umana: la nostra interesistenza con il mondo naturale. Fino a poco tempo fa le nostre leggi non riconoscevano neanche le relazioni con le donne o i bambini e, come la natura, anche loro erano classificati come proprietà, fino a quando il movimento dei diritti civili allargò l’ambito delle tutele per permettere che la legge riflettesse la realtà. E' importante notare che quest'iniziativa non ha lo scopo di garantire la difesa della natura da parte dell'uomo – la natura ha già le sue leggi che la governano, e che governano pure noi. Vuole semplicemente riconoscere questa realtà nelle leggi che gestiscono il nostro modo di vivere. Ciò evidenzia quindi la nostra responsabilità di vivere in un modo che migliori l’equilibrio, l’armonia e la flessibilità del tutto. Oltretutto, nel considerare ciò che possa servire a tutti, non stiamo cercando una competizione fra i diritti secondo un paradigma antagonistico, ma piuttosto un comune senso di equilibrio degli interessi. Per arrivarci noi raccomandiamo la collaborazione per risolvere i complessi problemi che si manifestano, usando metodi che cerchino di affrontare le cause sottostanti e i bisogni universali degli stakeholders, incluso il mondo naturale, al meglio delle nostre capacità. PERCHE' ADESSO? Il mondo del diritto ambientale sta cambiando velocemente per abbracciare un approccio più olistico, riconoscendo la sacralità e l'interconnessione di tutte le vite e il fatto che insieme siamo una comunità planetaria, da cui dipende il nostro benessere, la nostra sopravvivenza e prosperità. Prove di ciò si ritrovano nell' adozione di leggi che riconoscono i diritti della natura in: • • • • • Equatore (legge costituzionale) Bolivia (leggi nazionali e la creazione di un ministero per la Madre Terra e un difensore civile per la Madre Terra) Stati Uniti (più di 3 dozzine di comuni e una provincia hanno adottato i diritti della natura inclusi Pittsburgh, PA e Santa Monica Spagna (riconosce i diritti delle scimmie) La costituzione Svizzera riconosce la dignità di tutti gli esseri viventi • Diverse decisioni giudiziarie in Costa Rica (è stato proclamato che la seconda scogliera più grande al mondo non può essere sfruttata poiché è considerata un essere vivente); Nuova Zelanda (il fiume sacro Whanganui è stato riconosciuto come essere vivente con gli stessi diritti di una persona naturale); Israele sta riconoscendo la dignità degli alligatori • Diverse dichiarazioni governative (lo Stato Inglese ha affermato pubblicamente che gli animali sono esseri senzienti e non soltanto merci; il governo indiano ha dichiarato che i delfini devono avere gli stessi diritti delle persone ecc.). Alcune caratteristiche principali di questi leggi che permettono una vera struttura sostenibile sono: • Riconoscimento dei diritti naturali di tutte le vite compresa la natura (animali, piante, ecosistemi, montagne, fiumi ecc.) • Garanzia alle comunità umane e agli individui del diritto di difendere il mondo naturale • Subordinazione dei diritti corporativi quando sono in conflitto con gli interessi comuni di lungo termine dell'insieme delle genti e della natura/ecosistemi (comunità naturali). Questo approccio si allontana dal modello che valuta la natura solo per fini utilitaristici da parte degli umani, vertendo verso un modello che riconosce il valore intrinseco della natura – muovendosi oltre l’Economia Verde, verso l’Economia Blu ed oltre. Questo riconoscimento è uno spostamento nell' approccio verso le questioni ambientali. Segnala l’emergenza di un nuovo paradigma ambientale che conduce a considerare la natura seriamente. È il momento giusto per portare questa iniziativa in Europa, visto che con le elezioni parlamentarie di giungo 2014 potrebbe diventare un tema elettorale. Una recente indagine commissionata dalla direzione generale per l'ambiente in UE mostra che il 95% degli europei considera le questioni ambientali importanti e che l'81% ritiene che delle legislazioni ambientali europee siano necessarie per proteggere l'ambiente nei diversi paesi. La popolarità dell'UE è diminuita negli ultimi anni, con un constante calo dei voti dal 2007. Se inquadrata in un modo adeguato, questa iniziativa potrebbe essere un'opportunità per la Commissione Europea di far rivivere la sua popolarità, guidando il mondo verso la creazione necessaria di una legislazione ambientale che fornisca strutture legali e garantisca una sostenibilità vera. COSA SI REALIZZERA'? Questa iniziativa serve a fare crescere la coscienza del pubblico riguardo alle nostre strutture legali ed economiche e ai cambi che sono necessari per rispondere adeguamente alle sfide dei nostri tempi. L’iniziativa chiederà al Parlamento Europeo di proporre una proposta legislativa basata sulla direttiva proposta. Se una proposta viene fatta e la direttiva viene adotta, a tutti i paesi membri della UE viene richiesto di implementarla nella loro legislazione nazionale. Questo farebbe evolvere notevolmente il paradigma legale ambientale in Europa e sarebbe un esempio positivo per il resto del mondo. Approvare queste leggi creerebbe una struttura legale che consentirebbe la sostenibilità ambientale che tutti i nostri cittadini cercano per il beneficio delle generazioni presenti e future di tutte le specie, in modo che migliori l'esistenza di tutti. QUALI SONO I PASSI? Il Processo I passi formali per lanciare l'iniziativa sono spiegati nella guida ufficiale e riassunti qui sotto: 1. Formazione di un Comitato Cittadino di almeno 7 cittadini membri dell'UE in 7 paesi differenti (i nomi dei 7 membri di questo comitato verranno inseriti nell'applicazione per la Commissione Europea, ad indicare i responsabili dell'iniziativa. Di questo gruppo, uno sarà nominato come “rappresentante” che agirà come punto di contatto per la Commissione Europea). 2. Verifica della raccolta online e del sistema di archiviazione delle dichiarazioni di sostegno da parte dell'autorità competente. 3. Presentazione della richiesta alla Commissione Europea con la legislazione proposta. 4. Raccolta delle dichiarazioni di sostegno dopo che la Commissione Europea avrà confermato l'accettazione dell'iniziativa rispettando le regole (1 milione di dichiarazioni nel formato prescritto attraverso l'UE, che deve includere almeno lo 0,01% delle popolazioni dei 7 paesi membri). 5. Verifica della validità delle dichiarazioni di sostegno da parte delle autorità competenti in ogni paese membro. 6. Se l'esito è positivo, il Comitato Cittadino presenterà l'iniziativa alla Commissione Europea e verrà condotta un'udienza al Parlamento Europeo per considerare la proposta. 7. La Commissione Europea risponderà entro 3 mesi per stabilire che azione intende adottare. 8. Se viene presentata una proposta legislativa, verrà proposta al Parlamento Europeo per passare attraverso il solito processo legislativo. NB – Non ci sono limiti al numero di volte che una stessa iniziativa può essere presentata. Vi sono anche iniziative nazionali, regionali e locali che possono essere presentati simultaneamente in 18 paesi membri per aumentare la consapevolezza e il sostegno. In questo modo, anche se la Commissione Europea decide di non farne una proposta legislativa, se entra a livello nazionale o regionale in certi paesi aggiungerà un peso maggiore al turno successivo. Campagna Strategica Una volta che la Commissione Europea avrà approvato la nostra domanda avremo 12 mesi per raccogliere le firme. Pertanto è imperativo che tutto il nostro lavoro preparativo venga completato prima che l'applicazione sia presentata. Prevediamo tramite questa campagna una collaborazione tra tutte le ONG ambientali interessate, le istituzioni educative, i politici simpatizzanti e altri partiti interessati in tutta Europa. Questa campagna si svolgerà sotto forma multimediale e di comunicazione tramite un componente educativo che informa e fornisce ai cittadini la conoscenza e l'abilità di influenzare le politiche ambientali a livello locale, regionale e nazionale in tutti i paesi membri europei, per onorare i diritti della natura nelle loro vite quotidiane. L'ultima parte si concentrerà sul ruolo dell'individuo e della comunità, per cambiare il proprio comportamento e agire in modo coerente con una visione del mondo più ampia, che si allinea alle leggi universali che governano tutta la vita. Questo implica un'eco-alfabetizzazione, che porti a vivere in armonia con la natura, a capire l'interazione tra la ''legge personale'', o i valori dell'individuo, e le leggi che trovano la loro via nel collettivo, ad acquisire una consapevolezza dei sistemi di ''potere con'' che si allineano con la natura come permacultura, biomimetica, autogestione dinamica e cerchi ristorativi che possono aiutarci a soddisfare le nostre necessità in modi che aumentano la resilienza del tutto, e a raggiungere una pratica personale di riconnessione che aumenta la nostra resistenza e compassione per far evolvere la nostra società di modo collettivo. Fase 1 1. Ricercare la recente legislazione europea ambientale, le politiche e le tendenze politiche. 2. Elaborare la legislazione proposta all'UE e fare una ricerca scientifica al fine di espandere l'impatto di una tale proposta su tutte le aree politiche dell'UE – specialmente le politiche economiche. Proporre alternative. 3. Identificare reti, squadre e tutti i partenariati strategici attraverso l'UE. 4. Creare un bilancio preventivo e una proposta per la raccolta di fondi per l'iniziativa. 5. Analisi strategica per ogni paese Fase 2 1. Traduzione della proposta di legge nelle lingue europee più importanti. 2. Sviluppo di una piattaforma online per raccogliere dichiarazioni di sostengo e firme attraverso l'UE. 3. Sviluppo di un sito web per l'iniziativa tradotta nelle lingue ufficiali europee con accesso facile e diretto alla piattaforma per le firme. 4. Sviluppo di una strategia multilinguistica con i social media. 5. Sviluppo di un cortometraggio come video promozionale per l'iniziativa. 6. Sviluppo di una campagna di firme ed e-mail di massa, con l'assistenza di organizzazioni come AVAAZ, SumOfUs, Change.org ecc. che si scambia con la piattaforma di firme online. 7. Verifica da parte delle autorità competenti della piattaforma di firme online. 8. Richiesta dell'applicazione alla Commissione Europea (l'applicazione può variare a causa della revisione prevista per il sistema ECI nel 2015). 9. La creazione di “Essere Natura” o ''Being Nature'', un documentario indipendente (realizzato separatamente, ma come progetto complementare proposto dal direttore Raul Alvarez) che si concentra sui diritti della natura – le implicazioni legali, culturali e socio-economiche, includendo esempi di studi specifici, da lanciare durante la campagna. Fase 3 1. Lancio ufficiale della campagna per la raccolta firme per l'iniziativa. 2. Lancio ufficiale del film ‘Essere Natura’. 3. Raccolta di 1 milione di dichiarazioni di sostegno attraverso l'UE con un minimo di partecipazione dello 0,01% della popolazione nei 7 paesi. 4. Verifica delle dichiarazioni di sostegno da parte delle autorità competenti e richiesta alla Commissione Europea. (Fine della Fase 2) 5. Invito della Commissione Europea al Comitato Cittadino per presentare l'iniziativa ad un'udienza del Parlamento Europeo a Bruxelles (Fine della Fase 2) 6. La Commissione Europea decide se fare una proposta legislativa per implementare la proposta di legge presentata dal Comitato Cittadino. (Fine della Fase 2). 7. La proposta legislativa va al Parlamento Europeo e passa attraverso il processo legislativo normale. Strategia per Paese Ci sono modi diversi per decidere a quali paesi mirare: • Popolazione – dobbiamo raccogliere un minimo di firme in 7 paesi e 1 milione di firme in totale. Il numero di firme per ogni paese è descritto nella guida ECI (allegato). I paesi col minor numero di firme sono Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Slovacchia e Slovenia (meno di 10,000); Malta, Lussemburgo, Estonia e Cipro (sotto le 5000). • MEPs – Questa è la lista di tutti i MEPs http://www.europarl.europa.eu/meps/en/fulllist.html. Nel 2014 il numero totale sarà 751 – il numero di MEPs per ogni paese viene spiegato qui: http://www.europarl.europa.eu/news/en/newsroom/content/20130308STO06280/html/How-many-MEPs-will-each-country-get-afterEuropean-Parliament-elections-in-2014. Germania, Francia, GB, Italia, Spagna, Polonia, Romania e i Paesi Bassi hanno più MEPs, in ordine decrescente. • Per ottenere dichiarazioni di sostegno in termini di informazioni richieste per la verifica: I dati richiesti per ogni paese vengono spiegati qui: https://docs.google.com/viewer? url=http%3A%2F%2Fec.europa.eu%2Fcitizens-initiative%2Ffiles%2Frequirementsen.pdf. I paesi più facili (ie. Che non richiedono il passaporto o altri documenti d'identità associati alla firma) sono Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Slovacchia, GB. Tutti gli altri paesi richiedono un accertamento dell'identità come un numero di passaporto, carta d'identità, numero di patente ecc. • Coscienza Ambientale – In un sondaggio del Consiglio del Ambiente dell'UE: in media in tutti i paesi membri il 95% della popolazione considera il proteggere l'ambiente importante e il 58% lo considera "molto importante". I paesi con i valori più alti in termini di "importanza" sono risultati Cipro e Malta (100%), Bulgaria, Svezia, Grecia e Slovenia (98%) - il valore più basso l'ha registrato l'Austria (90%) - L'81% degli europei crede che la legislazione ambientale sia necessaria per proteggere l'ambiente nei loro paesi. Il 79% dice che l'UE deve aiutare i paesi al di fuori dell'UE per migliorare i loro standard ambientali. L'89% di coloro che hanno risposto concorda col fatto che i fondi dell'UE debbano essere investiti per sostenere attività e sviluppi ecocompatibili. Il rapporto completo si trova qui: https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F %2Fec.europa.eu%2Fenvironment%2Fpdf%2FEB_summary_EB752.pdf • Quali paesi hanno iniziative nazionali e regionali che possono essere seguite nello stesso momento? a) Iniziative Nazionali dei Cittadini: Austria, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Paesi Bassi. b) Iniziative Regionali dei Cittadini: Austria, Germania, Spagna, Svezia, Paesi Bassi. c) Iniziative Locali dei Cittadini: Belgio, Germania, Ungheria, Italia, Lussemburgo, Slovenia, Spagna, Svezia. • Si consiglia di includere il Belgio (Bruxelles), visto che vi risiede il Parlamento Europeo. Organizzazione/Struttura della Gestione Abbiamo scelto di implementare una struttura organizzativa basata sull' autogestione dinamica, che è una forma di gestione di "potere-con" basata sulla auto-organizzazione dei sistemi naturali – vedi http://www.governancealive.com/ Le decisioni politiche sono fatte dal "consenso" (non c'è nessuna obiezione fondamentale alla proposta da parte di tutti i membri di quel cerchio); le decisioni possono essere effettuate autonomamente dalla persona responsabile del lavoro in questione). Se vorrebbe essere coinvolto in un gruppo di lavoro o ha delle competenze o contatti che possano aiutare, vi preghiamo di contattare Mumta su [email protected] Lokah Samastha Sukhino Bhavantu (Che tutti gli essere dappertutto possano essere felici!) Mumta Ito