PENSIONI : PENALITA` E INGIUSTIZIE E` ORA DI CAMBIARE

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PENSIONI : PENALITA` E INGIUSTIZIE E` ORA DI CAMBIARE
PENSIONI : PENALITA' E INGIUSTIZIE
E' ORA DI CAMBIARE!
RACCOLTA FIRME DA INVIARE AL PARLAMENTO
Chiediamo con forza di cambiare il sistema perché:
• complessivamente ingiusto;
• l'eta' massima per andare in pensione e' la più alta in Europa e con il meccanismo
dell'aumento automatico legato alla speranza di vita diventerà insostenibile in particolare per
gli assunti dopo il '96 (contributivo puro);
• non riconosce le differenze fra i lavori: sara' impossibile per alcune attività la continuazione
del lavoro fino all'età prevista con conseguenze per la salute dei lavoratori e anche per la
sicurezza degli utenti di alcuni servizi (infermiere a 70 anni?)
• La pensione anticipata come riformata dalla Fornero e' un insulto ai lavoratori precoci. E'
significativo il numero di lavoratrici e lavoratori che a Brescia hanno iniziato presto a
lavorare: Si tratta di uomini e donne che non hanno potuto studiare e a 15 anni erano già in
fabbrica: queste persone vedono allungare il numero massimo di contributi richiesti in
relazione all'aumento della speranza di vita. Inoltre se raggiungono questo numero
massimo (sempre in crescita) senza avere 62 anni vengono penalizzati economicamente
con una riduzione permanente della pensione.
A questa penalizzazione se ne e' inserita una ulteriore, con la deroga prevista per chi raggiunge il
requisito prima del 2017. Infatti la non applicazione di questa penalità viene condizionata all'aver
svolto il numero massimo di contributi esclusivamente con lavoro effettivo. Questo significa che
chi ha avuto per esempio dei figli e ha fatto la maternità facoltativa o recupera quel periodo o
ha comunque la penalità .
Una grave ingiustizia nei confronti delle donne e della considerazione sociale della maternità.
Questi periodi non riconosciuti riguardano anche la cassa integrazione straordinaria, la
mobilita', ma anche i periodi riconosciuti di maggiorazione per invalidità e altri ancora (lutto,
amianto, riscatto laurea ecc).
In questa "bestialità" emerge anche una discriminazione a nostro parere incostituzionale, fra
lavoratori pubblici e privati dovuta dall'applicazione del diverso sistema di calcolo dei contributi. I
lavoratori pubblici che non vorranno incorrere nella penalità dovranno infatti recuperare anche i
giorni di sciopero e di permesso sindacale oltre che i permessi della legge 104 (che invece nel
privato vengono considerati lavoro effettivo).
Come si vede un insulto ai lavoratori tutti, un insulto particolare alle donne e ai disabili e a chi
li assiste: insomma un capolavoro di ingiustizia.
Chiediamo che questo sistema venga modificato e invitiamo tutti a dare massima informazione.
La Funzione Pubblica si impegna a tutti i livelli per modificare questa situazione.
Per il momento promuoviamo questa raccolta firme a sostegno della modifica del sistema
pensionistico, da inviare ai ministri ad al Parlamento.
Nelle prossime settimane si svolgeranno altre iniziative di denuncia che comunicheremo.
FUNZIONE PUBBLICA CGIL DI BRESCIA
PENSIONI : PENALITA' E INGIUSTIZIE
E' ORA DI CAMBIARE!
RACCOLTA FIRME DA INVIARE AL PARLAMENTO
PROMOSSA DALLA FUNZIONE PUBBLICA CGIL DI BRESCIA
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