l`assaggio 9
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l`assaggio 9
CAF- Sigaro toscano ed Espresso Italiano: un abbinamento da lasciarci i baffi Un significativo momento del primo seminario sul Sigaro Toscano svoltosi a Milano il 25 febbraio scorso. Durante la giornata organizzata da Fabrizio Franchi il numeroso pubblico ha potuto sperimentare abbinamenti con grandi vini, con acqueviti di prestigio, con cioccolati raffinati e con l’Espresso Italiano Certificato. Tra connazionali si va d’accordo: a quanto pare non è vero solo per le persone. I sapori e gli aromi della stessa terra, si sa, si esaltano e si completano, creando un insieme unico e caratteristico. E quando si parla di sigaro e caffè, la mente va all’eccellenza del gusto italiano e del made in Italy – il Toscano e l’Espresso Italiano Certificato. È così che, all’interno del progetto di abbinamenti del sigaro toscano condotto dalla British American Tobacco, l’Istituto Nazionale Espresso Italiano è stato scelto come partner per condurre una ricerca di abbinamenti con un metodo del tutto innovativo: l’analisi sensoriale delle componenti aromatiche percepite durante il consumo congiunto di sigari e caffè espresso e l’analisi delle correlazione dei dati ottenuti per stabilire il miglior matrimonio. L’assaggio incrociato ha visto un confronto tra tre tipi di sigaro – il Garibaldi, l’Extravecchio e l’Originale – e tre tipi di miscela rispettivamente a tostatura chiara, media e scura. Sotto il profilo metodologico si è operato mediante un panel che in una prima fase ha delineato il volto del Sigaro Toscano e, successivamente, ha valutato l’evoluzione della percezione aromatica del medesimo sorseggiando tre caffè. E questo si è ripetuto per i tre citati Toscani. Il volto dei tre Sigaro Toscano e i fattori che aumentano il piacere Il metodo Trialtest impiegato ha consentito di mettere in evidenza le caratteristiche dei tre Sigaro Toscano (grafico 1) e di rilevarne l’indice edonico: 6,56 per il Garibaldi, 7,44 per l’Extravecchio e 8,06 per l’Originale. Correlando questi valori con quelli ottenuti dalla misurazione dei descrittori quantitativi è emerso che sono soprattutto l’intensità olfattiva e il sentore tostato a migliorare la godibilità del sigaro, mentre forti deprimenti risultano il tannico e gli odori negativi. Quale caffè con quale sigaro? La rilevazione dell’indice edonico espresso dal panel durante la fumata che seguiva al sorseggio del caffè ha messo in evidenza la seguente situazione. Sigaro Caffè IGP Garibaldi Tostatura chiara Tostatura media Tostatura scura 7,00 7,22 7,00 Extravecchio Tostatura chiara Tostatura media Tostatura scura 7,44 7,22 7,11 Originale Tostatura chiara Tostatura media Tostatura scura 7,89 7,89 7,44 l’amaro del caffè che viene depresso da una boccata di fumo della giusta misura e l’impatto aggressivo del fumo che viene sopito dalla protezione che la sciropposità dell’espresso offre alla mucosa orale. Occorre invece fare molta attenzione ad alcuni odori negativi (soprattutto delle serie biologica, vegetale e chimica) che possono appartenere tanto al caffè quanto ai sigari che creano reciproche sinergie riducendo il piacere al pari dell’astringente per quanto riguarda le caratteristiche tattili. In poche parole anche l’abbinamento tra sigaro e caffè segue la regola generale che il matrimonio migliore è sempre tra i prodotti che piacciono di più. Pur lasciando la risposta definitiva a sperimentazioni più approfondite si affaccia però anche una seconda regola: l’abbinamento migliore pare sia per compensazione, quindi sigari leggeri con espresso a tostatura scura, sigari decisi con espresso a tostatura chiara. In conclusione Espresso Italiano e Sigaro Toscano creano sicuramente una sinergia volta al potenziamento del piacere, annullando reciprocamente caratteri tendenzialmente negativi quali, per esempio, L’ASSAGGIO 9 - PRIMAVERA 2005 67