NOTIZIARIO SITEB
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NOTIZIARIO SITEB
Anno 1997, numero 4 Settembre - Ottobre NOTIZIARIO SITEB Associazione Italiana Bitume Asfalto strade BENVENUTO AI NUOVI ASSOCIATI 2 CLASSIFICAZIONE DI BITUME E CATRAME PREMIATA LA PERSISTENZA DEL SITEB 3 RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO DEL SITEB "SICUREZZA E AMBIENTE" 4 IL RESTILING DEL MARCHIO SITEB 5 TECNOLOGIE DI COSTRUZIONE AMICHE DELL’AMBIENTE 5 I LAVORI DEL SITEB 5 IL PREMIO SITEB - VALLI ZABBAN 6 SUCCESSO DEL CONVEGNO SITEB A GARDA 6 SITEB/GPM PROSSIMO CONVEGNO AD ANCONA, SEGUIRA' PALERMO 7 CORSO SITEB SUI CONGLOMERATI BITUMINOSI 7 LE RICERCHE DI BITUME NEGLI USA 8 CORSI DI FORMAZIONE E RICONVERSIONE INDUSTRIALE FINANZIATI 8 EUROPEAN ASPHALT MAGAZINE 9 IL TRASPORTO IN EUROPA 10 SICUREZZA SUL LAVORO 10 IL RITARDO DEL PIANO-TRAFFICO NON BLOCCA LE TARIFFE D’ACCESSO 11 ITALIA FANALINO DI CODA IN EUROPA PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA 11 AUTOSTRADE: INVESTIMENTI FINO AL 2003 12 TERZO LOTTO SULLA ROMA-AEROPORTO DI FIUMICINO 12 PEDEMONTANA: GARA EUROPEA 12 SCHEDE DI SICUREZZA CONGLOMERATI BITUMINOSI 12 BENVENUTO AI NUOVI ASSOCIATI Con viva soddisfazione apriamo anche questo nuovo numero del Notiziario con la presenza di altre 3 nuove aziende entrate nel SITEB dopo la pausa estiva. Appartengono tutte alla categoria produttori di conglomerato, divenuta ormai la categoria numericamente più rappresentata. ADRIA BETON Srl - Borgo Sforzacosta (MC) Nata oltre 40 anni fa come società facente capo ad un gruppo di imprenditori maceratesi presenti nel mercato dell'edilizia e dei materiali da costruzione, l'Adria.Beton ha assunto l'attuale nome solo nel 1996. Conglomerati cementizi e bituminosi, contraddistinguono l'attivita' produttiva dell'azienda. Gli impianti di Camerino, Pollenza, Treia e Ascoli (Campolungo) sono orientati al calcestruzzo mentre l'impianto di Macerata da poco ristrutturato e il nuovissimo impianto di Ascoli Piceno da 160 t/h producono esclusivamente conglomerato bituminoso sfruttando la pluridecennale esperienza dell'impresa Ederli Marconi Spa. Adria.Beton che ha sede in Borgo Sforzacosta (Mc), oltre ad essere azienda in crescita, impegnata nell'incremento dei volumi di traffico, persegue una forte politica di qualita' di servizi, dei prodotti di formazione e aggiornamento costante del personale . CO-BIT Spa - Lonate Pozzolo (VA) Costituita nel 1974, la CO-BIT Conglomerati bituminosi Spa, è oggi il più grosso centro di produzione d’asfalto della provincia di Varese. Posizionata a Lonate Pozzolo, in un'area di 65.000 mq., non distante dall'aeroporto di Malpensa, la CO-BIT Spa si avvale del funzionamento di n.2 impianti di tipo discontinuo per la produzione dei conglomerati bituminosi rispettivamente da 250 e da 120 t/h. La CO-BIT Spa è in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza produttiva nel settore dei bitumi, compresa la realizzazione di conglomerati speciali impiegati con successo sulle pavimentazioni delle piste aeroportuali di Milano Malpensa e Milano Linate, nonché quelli eseguiti per l’autostrada di Monza e la pista di prova Pirelli di Vizzola. Il controllo costante delle produzioni, un servizio di prim'ordine e l'attenzione continua per le nuove tecnologie, fanno di CO-BIT Spa una azienda moderna e all'avanguardia nel proprio settore. CONGLOBIT Srl - Firenze Nel comprensorio territoriale di Firenze, alcune imprese stradali che lavorano insieme da oltre 50 anni, decidono di valorizzare l'ampio patrimonio tecnologico acquisito e l'esperienza maturata nel corso degli anni. Nasce così la Conglobit srl azienda specializzata nella produzione e vendita di conglomerati bituminosi composta da 4 unita' operative dislocate a Brozzi (Fi), Ginestra Fiorentina, Empoli e Firenze Isolotto. Quest'ultimo impianto, di modernissima concezione, è un discontinuo con potenzialita' oraria di 175 t/h caratterizzato da un sistema di pesatura "butcher" unico in Italia e da un cilindro essiccatore a velocita' variabile in funzione dell'umidita' degli inerti. Il sistema di gestione completamente computerizzato, consente di stampare un rapporto completo con tutte le caratteristiche del conglomerato che viene allegato alla bolla di accompagnamento di ogni carico. Conglomerati trasparenti colorati a base di bitumi modificati si affiancano alla produzione di serie e dimostrano la capacita' di Conglobit di soddisfare le crescenti esigenze della propria clientela. CLASSIFICAZIONE DI BITUME E CATRAME PREMIATA LA PERSISTENZA DEL SITEB In data 23 luglio 1997, Unione Petrolifera e SITEB hanno inviato al Direttore Generale dell’Istituto Superiore di Sanita' una richiesta di classificazione di pericolosita' differenziata per bitume e catrame. La riportiamo nel seguito: "Il DPR n.303 del 1956 riunisce alla voce 47, fra i prodotti a rischio per le proprieta' cancerogene, sia il catrame che il bitume. D’altra parte, il XXI ATP (Adeguamento al Progresso Tecnico) della Direttiva 67/548/CE classifica come cancerogeni i prodotti derivati dalla distillazione del carbone (catrame) (CAS 65996-93-2), mentre non attribuisce alcuna classificazione ai corrispondenti prodotti di origine petrolifera (bitumi) (CAS 8052-42-4;64741-56-6;92062-05-0). Questo fatto da' origine a dubbi interpretativi sulla classificazione dei prodotti di origine petrolifera, a fronte delle normative vigenti per la tutela della salute dei lavoratori e la prevenzione degli infortuni. Vi chiediamo pertanto, come Autorita' competente, un parere tecnico sulla possibile classificazione di questi prodotti, in modo da poter indirizzare opportunamente gli operatori del settore per gli adempimenti legati alla legge n.303 e collegate". La risposta dell' Istituto Superiore di Sanita' (prot.30189/TOA6) datata 10 ottobre 1997; la riportiamo integralmente. " Il XXI Adeguamento al Progresso Tecnico della Direttiva di base 67/548 (recepito con D.M. 28 aprile 1997 .164) riporta circa 600 voci relative a sostanze derivate dal carbone e dal petrolio per le quali sono stati esaminati e valutati gli aspetti di pericolosita'' per la loro potenziale cancerogenicita', mentre tutti gli altri aspetti di pericolosita' ai fini di una corretta classificazione ed etichettatura, devono essere valutati dai fabbricanti, distributori e importatori in applicazione dell'articolo 6 del D.Lvo 3.2.1997 n.52. Tra queste voci è presente il catrame derivante dalla distillazione del carbone, corrispondente al numero di indice 648-055-00-5 e al numero CAS 65996-92-2, che risulta classificato come cancerogeno di seconda categoria e di conseguenza etichettato con il simbolo T e la frase di rischio R45 (può provocare il cancro). Tale classificazione è stata adottata dall'apposito Gruppo di lavoro UE in assenza di dati biologici, sulla base della presenza nel prodotto considerato di sostanze cancerogene, quali gli idrocarburi policiclici aromatici, a livelli tali da far ritenere cancerogeno il catrame stesso. Per i bitumi di origine petrolifera, corrispondenti ai numeri CAS 8052-42-4, 64741-56-6 e 92062-05-0, la situazione allo stato attuale è la seguente: • • • Gli studi su animali da esperimento non hanno fornito evidenze per una classificazione come cancerogeno, anche in considerazione del fatto che gli esperimenti sono stati effettuati con un sistema artificioso, riscaldando cioè la sostanza prima di somministrarla per via sottocutanea. Il contenuto di idrocarburi policiclici aromatici del bitume è in generale di circa dieci volte inferiore a quello del catrame di carbone. E' in corso uno studio epidemiologico sull'incidenza dei tumori polmonari nei lavoratori soggetti all'uso dei bitumi da parte dello IARC (International Agency for Research on Cancer). Tenendo conto di tali fattori, il gruppo di lavoro UE ha deciso di posticipare la valutazione, e quindi la eventuale classificazione, dei bitumi al momento in cui si renderanno disponibili i risultati dello studio IARC in corso, o comunque riprendere la discussione qualora venissero acquisiti nuovi dati o nuove informazioni di interesse. Di conseguenza allo stato attuale i bitumi derivati da petrolio risultano non classificati ufficialmente dalla UE come cancerogeni ai sensi della direttiva 67/548 e successive modifiche e ricadono perciò totalmente nel regime di eventuale classificazione provvisoria ai sensi del succitato articolo 6 del D.Lvo 3.2.1997". La risposta, che non lascia dubbi e chiarisce finalmente una materia oggetto spesso di controversie con gli organismi di controllo (leggi USL), premia la persistenza del SITEB che da qualche anno segue molto attentamente il problema. RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO DEL SITEB "SICUREZZA E AMBIENTE" In ambito SITEB si è costituito il Gruppo di Lavoro misto denominato "Sicurezza e Ambiente".Scopo di questo Gruppo è quello di mettere a disposizione degli associati testi, documenti, e suggerimenti in grado di fornire risposte adeguate alle problematiche ambientali connesse all'impiego dei bitumi. Il 18 settembre u.s., questo Gruppo, presieduto dal coordinatore dott. G.Bocchi, ha tenuto la sua seconda riunione ufficiale presso la sede dell’ANCE a Roma. L’incontro, cui hanno partecipato membri scelti fra le maggiori aziende petrolifere italiane e fra i principali produttori di conglomerati bituminosi, doveva fare il punto su alcuni temi di grande interesse e stabilire un calendario di iniziative da avviare rapidamente nelle settimane successive. Primo e urgente obiettivo, fare chiarezza sulla presunta pericolosita' dei fumi da bitume, spesso confusi od equiparati a quelli da catrame. A tal proposito si è discusso a lungo di un incontro avvenuto a fine luglio tra alcuni membri del SITEB e i rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanita', che ha prodotto il documento citato in precedenza, documento che fa chiarezza fra i due prodotti. Durante la riunione del 18 luglio si sono poste le basi per analizzare anche altri argomenti che stanno particolarmente a cuore degli operatori del settore bitumi quali: • il diverso impatto ambientale tra le applicazioni a caldo e a freddo; • • il riciclaggio e le problematiche relative a questa tipologia di lavorazione; il BAT Document e la sua ancora scarsa diffusione. Il dott. G.Bocchi, ha illustrato gli studi e le proposte che in campo europeo si stanno avanzando e i primi risultati che stanno pervenendo. Dalla Germania, ad esempio, uno studio dell’Unione Petrolifera tedesca, sembra essere giunto a risultati assai confortanti riguardo l’applicazione a caldo di membrane bituminose per l’impermeabilizzazione. E’ possibile che nel prossimo numero possano essere divulgati alcuni dettagli. IL RESTILING DEL MARCHIO SITEB Il marchio SITEB è stato ringiovanito e dotato di nuovi colori onde renderlo più moderno. Il Consiglio Direttivo ha scelto la soluzione di mantenere la sostanza (la S "stradale" sulla penisola italiana) modernizzando però la forma e vivacizzando le tinte, nella speranza di farlo più gradito agli associati SITEB. TECNOLOGIE DI COSTRUZIONE AMICHE DELL’AMBIENTE (Environmentally friendly construction technologies) Prosegue il lavoro della commissione ECCREDI, di cui è membro il Presidente SITEB Prof.Giavarini, per l'esame delle ricerche presentate alla Comunita' Europea nel campo delle costruzioni. Eccredi (European Council for Construction Research Development and Innovation) ha iniziato la pubblicazione di un bollettino (newsletter) per illustrare la "targeted research action" (TRA) della Commissione Europea nel settore. Dal 27 al 30 ottobre 1997 è stata organizzata a Tolosa una "Conferenza Internazionale sulle tecnologie industriali per il rilancio della ricerca europea al servizio del cittadino". E' prevista anche una esposizione e varie tavole rotonde. Il 30 e 31 ottobre seguira' un workshop organizzato da ECCREDI per la discussione dei progetti TRA e per la proposta di nuove idee e argomenti di ricerca da parte dei rappresentanti dell’industria. I LAVORI DEL SITEB Continua intensa l'attivita' del SITEB in campo nazionale e internazionale. Come detto, si è riunita in settembre la speciale Commissione SITEB che, in contatto con il Ministero della Sanita' e con la Commissione EAPA europea, si occupa dei problemi igienico-sanitari relativi all'uso del bitume. Sempre in settembre i due appuntamenti con EAPA (European Asphalt Paving Association) per le riunioni del Comitato Tecnico EAPA a Oslo e del Board of Directors a Breukelen (Olanda). Fittissima l'agenda dei temi in discussione, che andavano dai conglomerati ad alto modulo, ai conglomerati a freddo, all'impiego del bitume nel subballast ferroviario, all'ambiente, alla ricerca e sviluppo e alle azioni di promozione del settore. Il nuovo Comitato tecnico del SITEB, presieduto dall'ing.G. Peroni della Soc.Autostrade, ha iniziato i propri lavori, relativi a vari aspetti delle tecnologie stradali. E' iniziata anche una proficua collaborazione con il Comune di Roma per la messa a punto di nuove tecnologie stradali e dei relativi capitolati, mentre prosegue quello con le ferrovie per lo studio del subballast asfaltico. IL PREMIO SITEB - VALLI ZABBAN Nel 1995 il SITEB conferì uno speciale premio sui metodi e processi per l’investigazione degli aspetti igienico-sanitari legati all’uso dei prodotti bituminosi durante la produzione e l’uso. Nel 1996 il SITEB ha bandito il nuovo premio SITEB-VALLI ZABBAN da destinare a uno studio condotto con lo scopo di quantificare l’influenza e gli eventuali benefici nell’uso delle emulsioni nella costruzione e manutenzione stradale. Gli scienziati e compagnie che lavorano nel settore sono stati invitati a presentare lavori. La somma di 12 milioni di lire è stata sponsorizzata dalla societa' Valli Zabban, associata SITEB. Il premio è stato consegnato a Bordeaux il 22 settembre durante la Giornata Mondiale dei Produttori di Emulsioni Bituminose dal Prof. Carlo Giavarini Presidente del SITEB e dal Geom. Eugenio Olmi, l'Amministratore Delegato della Valli Zabban. Premiati sono stati i ricercatori NADJIB BOUSSAD, EMMANUEL CORNET e BERNARD LOMBARDI del Centro Ricerche Esso di Mont-Saint-Aignan . Titolo del lavoro, che verra' pubblicato sul prossimo numero della Rassegna del Bitume, è: "Conglomerati a freddo e a caldo: vantaggi e svantaggi". Il lavoro è perfettamente conforme allo scopo del premio e presenta i risultati di uno studio sperimentale di confronto tra conglomerati a caldo e a freddo fatti con gli stessi bitumi. Sono considerati gli aspetti prestazionali e relativi all’invecchiamento e all’ambiente. Lo studio mostra che l’uso di emulsioni ben formulate riduce il consumo energetico, l’inquinamento e l’invecchiamento del bitume. Grazie anche al risalto dato dal Presidente della Confederazione Internazionale delle Emulsioni (IBEF) Alain Le Coroller, il SITEB è stato praticamente il protagonista principale della giornata, oggetto di manifestazioni di simpatia da parte dei trecento delegati presenti, provenienti da tutto il mondo. SUCCESSO DEL CONVEGNO SITEB A GARDA Circa duecento partecipanti hanno premiato lo sforzo di SITEB e Provincia di Verona per l'organizzazione del Convegno "Applicazioni dei Bitumi Modificati per la viabilita' ordinaria" che si è tenuto nello splendido Palazzo dei Congressi di Garda. Alla presenza di amministratori provinciali, comunali e di tecnici di imprese stradali di tutto il Veneto, il direttore del SITEB ing.Stefano Ravaioli ha definito le novita' tecnologiche del settore e ha presentato i bitumi modificati, sottolineando la differenza con quelli additivati e tradizionali; ha inoltre illustrato con dovizia di particolari le molteplici applicazioni consentite dalle nuove tecnologie . L'ing.Riccardo Castegini, responsabile del "Servizio viabilita' e manutenzione" della Provincia di Verona ha affrontato l'argomento relativo alla sicurezza stradale fornendo dati e cifre aggiornate sulla viabilita' e sulla incidentalita' sia in Italia che nella Provincia. L'ing. Paolo Soardo, responsabile del "Laboratorio prove materiali" della Provincia di Verona, si è soffermato sul controllo dei bitumi e dei conglomerati bituminosi, modificati e non, sottolineando l'importanza dei dosaggi e delle caratteristiche dei materiali. Infine, l'ing. Marco Pasetto docente al "Dipartimento costruzioni e trasporti" all'Universita' di Padova ha evidenziato come il conglomerato ad "Alto modulo complesso" costituisca oggi una valida risposta per innalzare le caratteristiche di resistenza e durata delle pavimentazioni stradali sottoposte ad elevato traffico veicolare. Hanno introdotto i lavori, e sono rimasti gentili ospiti fino alla fine della manifestazione, il Presidente della Provincia Prof. Antonio Borghesi l'Assessore ai Lavori Pubblici, Ing. Osvaldo Rinaldi e il Sindaco del Comune di Garda Dott. Giorgio Comencini, cui vanno i nostri ringraziamenti per la squisita accoglienza. SITEB/GPM PROSSIMO CONVEGNO AD ANCONA, SEGUIRA' PALERMO Continua con successo l’iniziativa itinerante SITEB/GPM per la divulgazione e la promozione del bitume modificato e delle nuove tecniche manutentive. Quasi certamente il prossimo appuntamento si terra' ad Ancona nel mese di gennaio. La manifestazione sara' organizzata con la collaborazione della PROVINCIA di ANCONA e della Facolta' di Ingegneria della locale Universita'. Il programma dettagliato verra' quanto prima distribuito a tutti gli associati. Presumibilmente, nei primi mesi del 1998, il GPM si spostera' in Sicilia. Sono in corso trattative per organizzare una manifestazione nell’isola, probabilmente a Palermo. Gli interessati possono prendere contatti con la sede. Ricordiamo che i convegni SITEB/GPM sono completamente gratuiti e sono rivolti ai tecnici delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni; è interesse dell’Associazione coprire la maggior parte del territorio. CORSO SITEB SUI CONGLOMERATI BITUMINOSI FERRARA, 5 - 7 novembre Tantissime le richieste per il " 5° corso di aggiornamento tecnico sui bitumi e sui conglomerati bituminosi " organizzato dal SITEB con la collaborazione di Sintexcal e Montell, che si terra' a Ferrara dal 5 al 7 novembre. Le richieste sono state quasi il triplo della disponibilita' (20 persone), tanto che gli organizzatori hanno deciso di sdoppiarlo in due corsi contemporanei e alternati tra aule e laboratorio, di 20 persone ciascuno. Purtroppo, problemi collegati alla logistica e alla sicurezza sia in cantiere che in laboratorio, ci hanno costretto a mantenere intorno alle 20 unita' per corso (40 in totale) la disponibilita' massima; siamo spiacenti per le persone che non si sono potute accettare. Come successo in passato, queste, contattate nel frattempo dalla nostra segreteria, avranno diritto alla priorita' assoluta per il corso successivo. LE RICERCHE DI BITUME NEGLI USA Anche quest’anno il Presidente del SITEB prof.Carlo Giavarini è stato incluso per la terza volta tra i revisori dei lavori di ricerca sul bitume commissionati dalla FHWA (Federal Highway Administration) ad alcuni Istituti di ricerca americani, in particolare al Western Research Institute. Si è trattato del Report finale di ricerca presentato a fine luglio a Laramie (Wyoming) dai numerosi ricercatori che hanno partecipato al progetto. CORSI DI FORMAZIONE E RICONVERSIONE INDUSTRIALE FINANZIATI Nei mesi di luglio e agosto, su proposta del Direttivo, gli associati SITEB si sono visti recapitare dei questionari per una ricerca di mercato atta ad individuare precise aree di interesse per avviare corsi di formazione finanziati per nuovi assunti, o per la riconversione o l'aggiornamento del personale aziendale. Il SITEB ha presentato una richiesta di finanziamento per realizzare (gratuitamente per i propri associati) corsi di formazione di 80 ore sui seguenti temi : Conglomerati bituminosi a caldo e a freddo (Mix design – Tecnologie – Produzione e stesa) Certificazione di Qualita' secondo ISO 9000 (Principi e prassi per l’ottenimento della certificazione Impatto della qualita' a livello nazionale e internazionale) Igiene e ambiente nell’uso di prodotti bituminosi (Problemi ambientali, valutazione di Impatto ambientale Nuovi indirizzi legislativi -Certificazione ambientale) Sicurezza in Azienda (D. Lgs. 626/94) (Strategia della sicurezza – Sicurezza e produttivita' Sicurezza operativa nell’impiego di prodotti bituminosi, adempimenti, informazione e formazione) Sicurezza in Cantiere (D. Lgs. 494/96) (Direttiva Cantieri – Adempimenti – Cantieri Stradali e stabilimenti di produzione) Attivita' di un laboratorio prove materiali (Prove su aggregati, prove su bitumi e prove sulle miscele bituminose, verifiche sulla strada) Principi di contabilita' industriale (Costi fissi e variabili – Budget – Determinazione costo prodotto – Elementi di organizzazione industriale) I profili professionali interessati sono i seguenti: Responsabile Tecnico di Stabilimento Tecnico di Laboratorio Prove Materiali Tecnico quadrista per la gestione completa e automatizzata dell’impianto Responsabile di squadra di stesa Esperto manutenzione impianti Lo svolgimento dei corsi è subordinato alla concessione del finanziamento da parte del Ministero del Lavoro. EUROPEAN ASPHALT MAGAZINE European Asphalt Magazine, organo ufficiale di EAPA cessa le pubblicazioni a causa di problemi editoriali. L’ultimo numero (1/97 allegato al notiziario) contiene interessanti articoli sulle proprieta' meccaniche dei conglomerati densi e porosi e sulla manutenzione invernale dei drenanti. La rivista è sostituita da "The world of asphalt pavements" edito congiuntamente da EAPA, NAPA (USA), AAPA (Australia) e SABITA (Sud Africa). Molto più sintetico, questo nuovo bollettino internazionale raccoglie le principali notizie dei Paesi che lo pubblicano. IL TRASPORTO IN EUROPA E’ uscito il volume "Transport in Europe" a cura di Christian Gerondeau, pubblicato in inglese dalla ARTECH HOUSE Inc. (Boston e Londra). Costituito da 434 pagine e corredato da grafici e figure, il libro passa in rassegna in maniera esaustiva gli aspetti relativi al trasporto in Europa, anche in confronto con altri continenti. Sarebbe tropo lungo elencare tutti gli argomenti trattati e quindi non rimane che consigliare la lettura o la consultazione a tutti gli addetti ai lavori. Int.Standard Book n.0-89006-931-X Library of Congress Catalog Card n.97-9806 SICUREZZA SUL LAVORO Dispositivi di protezione individuale L’art.41 del dlgs 626/94 ribadisce che l’ impiego dei d.p.i.(dispositivi di prevenzione individuale) è subordinato alla verifica del fatto che il rischio non possa essere in qualche modo evitato o ridotto sufficientemente, adottando misure di prevenzione e di protezione collettiva: tra queste, mezzi tecnici, procedure operative consolidate e formalizzate, procedimenti di riorganizzazione del lavoro. Per esemplificare, ove sia stato evidenziato un livello di esposizione al rumore del lavoratore superiore all’accettabilita' (secondo i limiti indicati nel dlgs 277/91), prima di proporre un otoprotettore quale dispositivo di protezione individuale, è necessario verificare se non sia possibile eliminare la sorgente di rischio (per esempio sostituendo una macchina rumorosa con altra meno rumorosa); ridurre il rischio alla fonte (per esempio insonorizzando le pareti, dislocando diversamente i comandi); ridurre il tempo di esposizione dei lavoratori (agendo quindi sui turni di lavoro, le durate, il numero, le mansioni). I dispositivi di protezione individuale diventano quindi obbligatori quando un rischio non possa in alcun modo essere eliminato o ridotto sufficientemente , mediante una delle misure sopra elencate. Nel momento in cui si rende necessario l’impiego dei dpi, sono da tenere in considerazione obblighi che riguardano sia il datore di lavoro che il lavoratore, i quali sono sanzionati, se inadempienti, dal punto di vista penale oltre che pecuniario. IL RITARDO DEL PIANO-TRAFFICO NON BLOCCA LE TARIFFE D’ACCESSO Anche i Comuni che hanno adottato il piano urbano del traffico potranno far pagare l’ingresso dei veicoli nelle zone a circolazione limitata, ma solamente per un anno e in via sperimentale. Lo prevede la direttiva del ministero dei Lavori pubblici pubblicata sulla "Gazzetta Ufficiale" n.213 del 12 settembre, che fissa i criteri per le tariffe sugli accessi, nel quadro degli interventi per migliorare la mobilita’ urbana soprattutto all’interno dei centri storici, disincentivando l’uso dell’automobile. Secondo la direttiva, i Comuni per istituire l’accesso a pagamento devono aver realizzato una zona a traffico limitato all’interno del piano urbano del traffico (P.U.T.), che è previsto dall’articolo 36 del nuovo Codice della strada. "La tariffazione degli accessi - si legge nella premessa - non può essere considerata come una misura a se stante ma deve essere attuata all’interno di una strategia più complessa di intervento sulla mobilita’". L’estensione della misura anche ai Comuni ritardatari, seppure per un periodo di tempo limitato, è legata al fatto che, a più di cinque anni dal varo del nuovo Codice della strada, sono pochi gli enti locali che hanno approvato il piano urbano del traffico. ITALIA FANALINO DI CODA IN EUROPA PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA "Le citta' italiane in ritardo nella trasformazione urbana". Questo il verdetto quasi unanime che esce dal confronto con l’Europa promosso dall’Istituto nazionale di urbanistica e dal ministero dei Lavori pubblici nella prima Rassegna di urbanistica europea, organizzata in collaborazione con le associazioni di urbanistica di altri Paesi europei e svoltasi a Roma, al Palazzo dei congressi dell’Eur, dall’8 al 13 settembre. La vera novita' della Rassegna è stata quella di mettere uno di fianco all’altro i progetti di trasformazione urbana in corso in oltre cento citta' (di cui 40 italiane) di 16 Paesi europei, pari a 70 milioni di abitanti. Un confronto che, pur nell’incompletezza di molte delle documentazioni inviate dai Comuni, consente di tirare alcune conclusioni: l’Italia è in ritardo di vent’anni nei processi di trasformazione urbana, un ritardo normativo e culturale, nonostante le nostre citta' presentino gravi problemi di degrado (urbanistico e sociale) dovuti a decenni di caotica espansione urbana. Il processo di terziarizzazione svuota i centri urbani di industrie, aree militari, vecchi porti, aree ferroviarie, lasciando così enormi spazi (i cosiddetti "vuoti urbani") che possono diventare centri di degrado oppure grande occasione per ristrutturare la citta' e adattarla al futuro. Non solo per creare uffici e centri direzionali, tendenza che prevaleva negli anni ottanta, ma anche come invece emerge da molti dei progetti più recenti in corso in molte citta' europee - per realizzare nuove infrastrutture di trasporto, nuove aree per il verde e il tempo libero, nuove residenze integrate alle altre parti di citta'. Un tentativo, cioè, di ricreare una "citta' multifunzionale" che superi la rigida divisione tra diverse destinazioni (quartieri residenziali, aree industriali, centri direzionali, centri commerciali, parchi, centri storici). AUTOSTRADE: INVESTIMENTI FINO AL 2003 La Societa' Autostrade effettuera' investimenti per 8.537 miliardi nel periodo 1997-2003. In prima linea la Firenze-Bologna, per cui è prevista una spesa di 8.537 miliardi; poi terze corsie per 779 miliardi; (272 miliardi sulla Roma-Orte), 172 miliardi sulla Bologna - Modena, 115 sulla tangenziale di Bologna, 60 sulla Milano-Laghi) e 1.982 miliardi per altri interventi. Sulla Bologna - Firenze, 2.946 miliardi andranno alla variante del valico appenninico tra La Quercia e Aglio. TERZO LOTTO SULLA ROMA-AEROPORTO DI FIUMICINO Il Consiglio superiore dei LL.PP. ha approvato due progetti finanziati con fondi del Giubileo: il terzo lotto della terza corsia dell’Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino del valore di 20 miliardi e il raddoppio della tratta ferroviaria La Storta - Cesano e dell’elettrificazione del tratto Cesano - Viterbo. E’ stato inoltre approvato il progetto relativo al porto di Livorno, finanziato con fondi del Giubileo del terzo lotto. PEDEMONTANA: GARA EUROPEA L’Autostrada pedemontana veneta verra' affidata in concessione e gestione, per la prima volta nella storia del nostro Paese, con una gara europea e senza oneri per lo Stato. Lo ha affermato il ministro dei LL.PP. Paolo Costa precisando che l’autostrada è stata preferita alla statale per praticare il totale autofinanziamento. SCHEDE DI SICUREZZA CONGLOMERATI BITUMINOSI Certi di fare cosa gradita a tutti coloro che l'hanno richiesta, il SITEB mette a disposizione di tutti gli associati uno schema in 16 punti per la corretta compilazione della scheda di sicurezza dei conglomerati bituminosi. Tale documento, redatto in base alle disposizioni del D.M. 28/1/1992 del Ministero della Sanita', non è obbligatorio essendo il conglomerato bituminoso a caldo un prodotto che non rientra tra i preparati considerati pericolosi, tuttavia poiché le USL e le vigenti disposizioni di legge in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, impongono sempre più spesso documenti certificativi e informazioni adeguate, suggeriamo ai produttori di conglomerati bituminosi di compilare la scheda e di tenerla a disposizione presso il cantiere per le eventuali richieste. La scheda di sicurezza "conglomerati bituminosi" è in allegato al presente fascicolo "Notiziario SITEB settembre-ottobre 1997".