AL.L ~k - Confartigianato
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AL.L ~k - Confartigianato
G~~( ~.i~ CJ~~'· ~I,{l f~- IL VICE CAPO 01 GA81NETTO Minis/ern delle $villiPpo ECORUmiCO UUici dj dircUa coliaborazio!lC dt:l Minisl!o Siruttura: UIXI REGlSTRO UIl'FlOAU f'ro!. n. 0026732 • 06/1212010 • rSCITA ALIA D.SSA ERMENEGILDA SINISCALCHI DIRETTORE DELLA SEGRETERIA DELLA CONFERENZA STATo-REGIONIED UNlFICATA VIA DELLA STAMPERJA, 8 00187 ROMA Oggetto: Schema di de1ibera elPE per la definizione delle tipologiedi impianti per la produzione di energia elettr1ca nucleare che possono essere realizzati nel territorio nazionale, ai sensi del1' art. 26, comma 1, della legge 23 luglio 2009, n. 99. Si trasmette in allegato, ai tini dell'iscrizione a:I1'ordine del giorno della prossima riunione della Conferenza Unificataper l'acquisizione del relativo parere, 10 schema di delibera CIPE jndicata in oggetto, con Ia relativa relazione. n Ministro deJI'ambiente e della tutela del territorio ha espresso iI proprio assenso a detto schema. con nota n. 24063 del 3.11.2010 che si all ega in copia. ';-., Pa()lokat~all.~zzi AL.L Presidenza de 1 Consiglio deiMinistr,i CSR 0005893 ~k' A-2.17.4.12 del 07/12/2010 1111111111111111111111111111111111111111111111 5272811 511-GA VIa Veneto 33 - 00187 Roma tel. +39 06420434806-4312 - falC ...3906 478a7165 [email protected] www.Slliluppoec:onomiGcl.go\(.it SCHEMA 01 DELtBERA RECANTE DEFINIZIONE DELLE TlPOLOGlE DEGLI fMPIANTI PER LA IlRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA NUCLEARE CHE POSSONOESSERE REALIZZATI NEL TERRITORIO NAZIONALET .AI SENSI DELL'ARTICOLO 26, COMMA 1, DELLA LEGGED LVGLlO 2009, N. 99. fLCIPE VISTE Ie direttive 2009I7J/EURA'fOMdcl Consiglio, del 25 giugno 2009, e l)6/29/EURATOM del Consiglio, del 13 maggio 1996; VISTO l'urticolo 26. comma 1, della legge 23 JugJio 2009, I'l. 99(di seguito: legge n. 99/09), che preVede "con delibera del eIPE. da adottare entto sei mesi datla data di entrata in vigore della presente legge e previa parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 de! decretc legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, senti to iJ MinistrodeU'ambiente e.deHatutela del tcrntorio e del mare, sentlte Ie Commissioni purlamentari competenti, sono definite Ie lipologie degli impianti per la produzione lli energia dettrica nucleate che possono essere reallzzati nelterritorio nazionale": VISTO I'artk:olo 25, comma 1, deHalegge .n. 99/09 che conferisce delega al Govemo ad adottare norme per la localizzazione net temtorio nazionale di impianti di produzione elettrica flucleare e di stabilire·le procedure uutorizzative perleattivitadi costruzione. di esercizio e di disattivazione· degli impianti; VISTO "articolo 29 deUa legge n. 99/09 cheistituisce l'Agenzia perla sicurezza nucleare; VrST.4 prot 1'1 nota Jel Ministro dello sviluppo economico in data~ _ . recante proposta, sentito ilMinistrodell'ambientee della tutela del ierritorio e del mare, per I'adozione da partedeJ elPE. deUa delibera di cui all'articolo 26, comma 1, <.lelia legge n. 99/09; CONSIDERATO che nella soprarichiamata proposta ;I) e atTermato in particolare che: la produzione dienergia e1ettrica nucleate COtt impiantirealizzatj nel territorio nazionale ha gli obiettividi diversiticare Ie. tonti di energia e di aumentarela sicurezza dell'approvvigionamento e la competitivita del servizio dettriconelconfronto cllmpeo o intemazionale,riducendo le emissioni :.Ii gas con effctto scm; I~_...........__......- . ._ -....- - h) in altn Stati membri dell'Unione europea ein multi Paesi industrializzati e in via !.Ii industnalizzazione. I'energia nucleare da un contributo significativo at sistemi elettrici nazionali e sono In fase di rcaiizzazione nuovi impianti nucleari realizzazione; ~) ~):~R2g,rtuno che nella realizzazione di _=-..=a=.;,.,.,,m~'~ ne e prevista la impianti nuclearisul territorio nazionale venga fattoimpiego delle soluzioni tecnologiche piu ----";"..=~----:~,·.... 0 avanzate_~Q()j~l~g~i _~._.. ,.~~",;,_. . ' "" . --"C"->·;'~~C'~~· __... "', '," - .... l!!llelevati gradi di ,"'.,0_". -" "".'--"'~'-L __ ... __ •• ,.." " .._ ..;.,.,_.,_, .~ sicurezza e tutela per la popolazione, il persQQale <1.(fdetto. ('ambiente e il territorio; ...........,--,",", """~'~~;"'.'->"";'''~-_'"',~~.~._~~~., ... ,._,._~_.~.~~.~_~ . ....:.:.~". __"'~o~_~.... -._y.~,-~,~,,,~ RI1"EIVUTO .......... . '~ .•,__,_ di condividere la soprarichiamataproposta tonnulata dat Ministro dello sviluppo ~. c onomjco; SEIVTITE in dat8 AC.'(lU1SITO 1e Commissioni parJamentari competenti; ~_ il parere delJaConferenza unificata; in data:.-- DELIBERA I. Tipolo~e dl impianti nucleari Le tipotogie di impianti nucleari che possono essere realizZ8te suI territorio nazionale devono possedere i seguenti requisitE dj-si~.~~, di controllo e di sicurezza deWimpianto in grado di !!1igJiorar~. nspetto,.................................... at reattori nucleari deHa rnedesirntl fifiera tt:CtloJogic,~inesertizip nei . \; . . . j a) adozione principali Paesi industrializzati alIa data di entrata. in vigore della presehte deliben:t,la prevenzione dj pf)s~ibiljeventiiI1~j~~llt.<:IL~.f~!T1iti~i()I1~~~II~~~r()EO'l1S:~~~.Donche iI grado di protezione per iJ· personate di esercizio, Ie PQP<>I¥ioni~I~.~~i~lc;:. anche per mezzo deWimpiego di barriere multiple e altre ridondanze; '---'-~>-,.. ,'''"......." ' ' ' ' - b) adozione di sistemidi contenimento ': ingrado di migJiorare'. nspetto ai reattori rtucleari ,-'-~~~---. ~~ ', .. ,.:..,.. . _."'",-~.->,-".- ....-:."'"~ della medesima filieratecnologica ilfcserciziogei principali Paesi industriaJizzati alia data \ ..~ > ....<.lientrata in vigore della presente"delibera, IaP!Ot~;?;iom:,,~ell·isola nuc1eare ela prevenzione.~- dei~ ~>A<'_"~"" rilasci di radioattivitaverso l'ambiente in caso di eventi incidentaliesterni ~ Ji origine antropicae na~urale; -'-'""-'-_'''._-.",' -' ,' ... •• " , : " ..•.• , .., , ' . _ • :.:', _', . ... ,: .....•.. : .... ::.. " ....... , ...., .. ,_, I II I ~) (impiego etlicicnte dclcombUSJ1'bilc nucleare I:hc. a parita lli '-.",; altr~ comlizioni. poni ad una ridUZtone del 'consuttio'\li lInlnio, riduccnuo Ie altivila conncsse alia gestione tid -';;;bU~tibir;'~'d~~'~;1~~i';adioaIffvi; d) durata della vita operativa den'impianto non intimore ai(\~~santa.m~j; c) appartcnenza a tipologie caranerizzate cia Significati":.~;;P~ri~~;'~> Paesi industrializzatj o,~~t~ltotasso di"viluppo; r~""""'-"~ '. .... . di I.:ostruzione in altn ~'~"",,>.<', -'~".•. ,.>~, "',-.~" ,,>,.,.-,.~, '""''''''''"-<~~ ",",,,._.~>,,,,,,,.-.,,.-,,-~ t) appartenenza atipologie oggetto diaccordi in cssere Ji collaborazione industriaJe del proponente c/o di i~d~St~ri;'na;i~;!1aij·-~~;;'i~~res~. e soggetti proprietari delle tecl'!0logie cd i I1 J;)os.sesso delle competenze perlal'r<igettazionee l'esercizio degli impianti; ;';'::',." " g) irtserirnento deU'impianto nei tcnitori rccettori ~blenmIj; ... il1t~re~sati, / In grado di cootenere l'impatto sui 2. Approvazioni e verifiche . '_·7··d".:::-"~~ ti!L~~::i~~ti1tteressati aIla reaHzzazione di impianti per la produzione dit:netgia dettrica nucleare nel territori 0 nazion:.d~c,PIt:?C;.'1Jc~o. aJ MinistTo dcl10 $viluppo economico, ncll'amhito della documentazione tla predispolTc .ai .sensi dell'articolo 10. del Decreto Ltlgislativo 15 tebbraio 2010, n. J I. ll!}§!xe1azione--tecnica.l!btt.QimQ!i!rLcome.gliimpiantLtla loro P1'QPO$.tirispom.lano ai cequisiti di. cui all'articolo 1. "~.< "''',-".~._,.,:~~."~>~,~_",.,_~c,,.~,~,.;,,~~~-~~",,~,~,v_~.· .•,..•, .•,.' ,., _,.,",', .. :. Le disposizioni di cui aila prcsentedehberd s1 applicano pef dicei anni daJla data della sua emanazione. Data -------- If Presidcnle del CePE I: " mIrIJllflllll.IJIIIII. :411111t1tt delfAatWHt.. dtlff TUI.II dlt T.rritlfll edtl Mill - Ufftlt dI8,'-tttl U·PrISQ-201a-DI7 d~ 0.1'1112018 Ministero ill/Do SvilflfJPO Ec:mwmim l Jffici Ji ..lin.'1tl" cullahurllZllinl.l tlcl Minl:;ITlI strlltlllm: I!IX} REGISTRO UrrlCJALl l'WI. II- Il0U4I6J .fW11I2010 - 1~(;RK'i."o {)ggctto: .schema di tldibera. (TPE per la Jefini:idone delle ripoll )~ric tli implanti nucleari ai :;c:nsi ddl':lrt. 26, comrrut J uella lcgge 23 lu).{ho 2009,n. 99. III nfcrimcl1to alb nOt:! ! I) fJrmbrc :icorso, dd ';1 di COt!CSIO (iftidi) cli Gabinctro, prot. COmlltliC~~~~~:;~;~~,\ld 0. 2279R .\finisrro ,,_: ", .,' ~::~,_.,e'P"'# Pn.~sti~riaemno alto schema tli ddihemin o~gerfty. .' '..... \ ...... . -- . "'-.- .... ,I'( lrdinedd .\linistro .\IichcJc ( ~{J rCldillo , I ,f Dort, l,uiy;t \TasTwlHHHlo ,po di t;ablll~:rro \hlltsr('f'o ,k'ilt ,)villlpp"j'.n 'llnrlllcp . i,··'. I, <h~l..', .~ I • ~~9~.~ DIPARTIMENTO PER L'ENERGLA Direzione Generaleper I'Energia Nudeare, Ie Energie Rinnovabili e l'EjJicienza Energetica RELAZIONE SCHEMA IllDELIBERA nl;l. eIPE RF:CANTE DEFINIZIONE DELLE TIPOLOGIE I>EGl,J IMPlANTI PER LA PRODVZIONE Dl E~'l:RGIA ELETTRJCA NUCLEARE CUE POSSONO ESSERE REAUZZATI NEL TERRJTOlUQ NAZj()NAL£ AlSENSI DELL'ARTICOLO 26, COMMA I, DELLA LEGGE 23 LUGLIO 2009, N.99. I. RiferiJnentillormativi L'articolo 26, comma 1 dena Legge 23 luglio 2009, n. 99 (puhblicata nella Gazzetta Ufficiale del 3 t luglio 2009 - Serie generale n. 176, Supplemento ordinario n. 136ft) stabilisce che "con delihera del CIPE. da adottare entra sei ltWsi dolla da/tldi entroto in vigore della presente Jegge e previa parere della Conferenzo unificate~ di cui all'articolo 8 del decreta legisJativa 28agl)sto 1997. n. 28/,e succes.dvt modiJil!azioni, su proposta del Minislra della s~'iluppoecon{Jmico. senti/o if Mini.l'Iro deJJ'ambienteedella tutela del terri/orio e del mare. sentite Ie Commissioni parlamentari campetenti, sOfl()definite Ie lipologie degli impianti pecr fa produziane di energia elellrica nucleare che possono essererealizzati ne1rerritorio nazionale. La Conferenza uniflcata si esprime entro sessanta giorni dalla richles/a, trascol'si i quali ilparere si intende acquisiIO." II. FinaJita della deJibera del CIPE Lo schema di deHbera in parola e statu predisposto a1 fine di dare attuazionea quanta previsto daU'articolo 7, lettera. d) della Legge 6 agosto 2008, n. 133 di conversione, con modificazioni. del decreto~legge 25 giugno 2008. fi. 112, recante"disposi7joni urgenti per 10 sviluPpoe¢onomico, la semplificazione. la competitivita, la stabilizzazione della finanza· pubblica e 1a perequazione ttibutaria". Lasuddetta lettera d) individua nella realizzazione suI tcrritorio nazionaie d!i impianti·di produzionediencrgia elettricada fonte nucleare uno degli obiettivi daconseguire nell'amb1todi una "sttategiaencrgctica" per i1 Pacse,alloscopo ill divcrsificare Ie fonti di energia e di aumentarc la sicurezza deH'approvvigionamento, oltre che fa competitivita del servizio eIettJiooin ambito europeoed intem~iona.Ie, riducendo Ie emissioni di gas. con effetto serra. .Pertanto, il testo dello. schema di delibera.corrisponde all'esigenza di stabilire i requisiti !ecoie! di massima .che devonoessere soddisfatti dai suddetti impiand e che corrispondano aIle soluzioni teenologiche piu avanzate e dotatc dei piuelcvati livelli di sicurezza e tutela per l' ambiente e it territorio. . II testo e statQconcepitoin modo da non indirizzare 13 scelta verso soluzioni predeterminate. •51 e inteso,in"ece, lasciareagli operatorilapossibilita di optare per una 0 piu tipologie di impiant! nucleari di terza generazione, chesoddisfino i requisiti menzionati nella delibera. III. Requisiti genera Ii e breve descrizionedelle tipologie di impianti nucleari Le •tipologie di impianti nucleari che possono essere realizzate suI territorio nazionaJe, devono soddisfilre una serie di requisiti minimi, al fine di garantire la sicure:r.za, sia in fase di eserclzio che nelcorsCl del decommissioning, nonche un elevato grado di protezione degli operatori, della popolazione e deU'ambientc. La ratio che ispira la formu)azione dei requisiti riportati in questo punto quella che persegue, per ciascuna filiera tecnologica. il miglioramentodcHe caratteristiche dei reattori nucleari oggi in esercizio nei principali Paesi industrializzati, tipicamentc i reattori oosiddetti di "n generazione". Tale processo di miglioramento trova la sua espressione nei nuovi reattoricosiddetti evolutivi (0 di "m generazionc"), sviIuppati negli ultimi anni e caranerizzatida un miglioramento della sicurez:r.a e da un aumento delle presta1'.ioni operative, conseguiti mediante un' ottimizzazione nella progettazione del sistema nucleare. J reattori evolutivi fanno tesoro deH'esperiellza operativa pI uri decennale, maturata con i reattori din generazione, aumentandonc illivello di sicurezza J reattori evolutivi sonoprogettati in modo da evitare conseguenze esterne all'impianto anche in case di fusione completa del nocciolo. L'applicazione dei concetli e delle procedure di "difesa in pmfondit::l" ha determinato una notevo]e riduzionc de] rischio di fhsioncdel nocciolo, con conseguentc,drastica riduzione degli oneri sociali derivanti cial Piano di emergenza estemo, che 81 tcnde adclimjnare. 1 reattori cvolutivi sono gla disponibili commercialmente e sono in gran parte reattori raffreddati ad acqua leggera{LWR - Light Reactor). Essi appartengono a due filiere principali: i reattori pressurizzmi (PWR - Pres4iUrized l~tuer ReaclOr) ed i reattori boUenti (BWR .- Boiling Wt'lter e n-'l1er ReaclOr). Tutti i reattori evolutivi di 1II generazione rappresentano un avanzamento rispetto a quelli di II generazione per Ieseguenti motivazioni: stanciardizzazione del progetto al fine di accelerate il processo di licensing, riduzione del costo capitale e dei tempi di realizzazione; semplificazionee maggiore affidabiJita del progerto, rendendone l'esercizio piil semplice e meno vlllnerabile ai malfuIl710namenti operativi~ progettazione mirata ad una pill etlkace gestione delle future attivili di decommissioning; maggiore disponibilitA di impianto e vita operativa pilliunga (tipicamente 60 annl); riduzione del rischio di fusionedel nocciolo; riduzione deU'impatto ambientale. a parilll di energia prodotta; t3ssi di. combustione (hum-up) oel cornbustibile pill elevati con conseguente sempJificazione della gestione del combustibile e dei rifiuti radioatti'fi. Qucsti reattori sono caratterizzati da una potenza maggiore rispetto ai loro preccdcssori (di II generazione), di cuicostituiscono un'evoluzione e si caratteriz.7.aI1oper essere il risultato di collaborazioniintemazionali rilevanti. 1.re3ttori PWR di III generazione piu rappresentativi sono PEPR (European Pressurized Reactor) e PAPIOOO (Advanced Passive). Del primo sono in costru?Jone due esemplari, il primo in Finlandia (Olkiluoto)ed il secondo in Francia (Hamanville). Altri due esemplari di EPR sono stall venduti alia tina e sarannocostruili suI sito di Taisban. Inoltre,apartire dal 2012 e prevlst3 Ia costrurione di unaltro reattore EPR suI sito franct:sc di Penly(Alta Normandin). Quattro reattori APlOOO sono stutivcnduti in .Cinaper essere realizzatisui siti eli Sanrnenc Zheijang. Per tre di essi e gia iniziata la costruzione; L'EPR eun reattoreda J600MWe di potenza. netta, che impicga uranio arricchito fino a15% con possibilitil di utilizw anchcdiossidi misti uranio/plutonio. Esso deriva da reattori pressuri:l.zati franccsi c tedeschidi II generdZionecd e caralterizzato,rispetto a questi ultirni, da una riduzione dei costi per ullits. dipotenza installata di almeno il ] 0%.. Tale reattore pub funzionare in modo flcssibiJe (doe adatta la sua potenza al carico richieslo dana rete elettrica), ha un burn-up di circa 60.000 MWd/t (contro i 33.000 MWd/t dci rcattori PWR di Hgenerazione) ed un rendimento lcrnl0dJnamico de.1 37% (rispettCI a130-""33% dei reattori PWR di II generazione). Esso Jwuna vita operativa di 60 anni edun fatloredi carico del92% (contro fa media de1l'83% deU'attuale parco di reattori PWR di II generazione in esercizio), ottenuto mediante un e1evato burn~up, ridotti tempi per I'esccuzione delle operazioni di ricarica e possibilita di effettuare Ie operazioni di rnanutenzione con il reattorc in esercizio. La sicurezza dell 'EPR e basata principalmente sulla ridondanza e sulla separazione fisica dei sistemi attivi, nonche sui sistema di contenimento realizzato in calcestruzzo armato a doppia parete, che ne ganmtisce la sicurez7.a anche in caso di eventi esterni di origine naturale (ad es. terrernoti, inondazioni,uragani, ecc.) e di origine antropica (ad es., caduta di aereo). n reatlore AP WOO ha una potenza netta di 1100 MW cd impiega uranio arrlcchito fino aI 4,8%. con possibilitadi adoperareanche ossidi misti uranio/plutol1io. Esso deriva dal pili piccolo reattore AP600e presenta un rendimento tem10dinamico del 35%, una vita operativa di 60 anni e un fattore d1 carico del 93%. Tale.reattore e caratterizzato da una maggiore semplificazione impiantistica rispetto aI reattore AP600.Cio consente di utilizzare tecniche modulari di costruzione, con conseguenti vantaggi economici. La sicurezz.a di tale reattorc, oltre ad essere basata sui classici livelli di difbsa multipU e indipcndcnti, e carattcrizzata da un uso massiccio dj sistemi di SiCUTeU.3. passivi.Essi fannoaffidamento su circolazione naturale, gravitA, convezione e condensazione, che entrano . in gioco in caso di incidente. Pertanto, anche in caso di perdita totale di alimentazione elettric~ con contcmporanea assen7..a di azione dell'operatote, il reattore e in grado di spegnersi e rimanere raffreddato in condizioni di sicurezza. I rCllttori BWR di mgenerazione sono l'ABWR(Advanced Boiling 'Water Reactor) e l'ESBWR (Economic Simplified Boiling Water Reaclor). II primo eun reattore da 1350 MWc di potel17.a netta cd e runicotra gli impianti di III generazione ad essere giain esercizio. Lcparticolarita del reartore ABWR consistononeU'utiHzzo di sislemi di sicUfCZZIi passivi, neH'uso di pompe di ricircolo con Ie giranti interne alvessel. con conseguente eliminazione delle Jet-pump e del sistema di ricircolo, nonchC nei bassi costi di costruzione. possibili grazie alla modularitil di tutti i sistemi e delle stJ,'utture. II reattore ESBWR e un reattore da 1550 MWc di potenza nelta e costituisce l'evoluzione del reattore SaWR (Simplified Boi/jng 'ffaferReactor), sviluppato agli inizi degli anni Novanla dopo l'esercizio di WI consistente numero di impianti BWR. La particolariUi di questo reattore ela totale asse1'l7...a ill pompe di circolazione. In esSo, Ia forza motrice del tluido tennovettore e costituita dalla circolazione naturale ne! core. Inoltreil reattorepresenta notevo!i semplificazioni rispetto alla generazione precedente, consentendo tempi di costruzione piu rapidi e costi minori, una vita operativa di 60 anni ed ·unfattoredi carico superiore aI92%. Infine, tutti i sistemi di siCUre7.7.a deU'ESBWR sano di tipopassivo. Ingenerale. iteattori cvolutivi,a differenz.a di quelliinnovativi (0 di "IV generazione"). non comportano modifiche sostanziali rispetto all'esistente. e consentono di essere realizzati in haHn in quantogiA disponibiIi commerciahnente ed in corso di costruzionc inaltri Paesi industrializzati 0 ad alto tasso di sviluppo. Per quanto concerne i reattori di IV generazione,occorre precisare che la loro fattibilita tecnologica sara prcsumibilmente definita a progetto solo nell'areo dei prossimi due decenni. II prototipo commerciale. necessario per Ia verifica del progetto sara verosimilmente disponibiJe neI corso dell'ulteriorc decennio successivo. Pertanto, al fine di rispettareil proprio programma, 11 Govemo punta suireattori evolutivi di m generazione, gia disponibm, ill linea con quanto avviene in ambito europeo, con l'obiettivo di co.nseguireopportuni vantaggjderivanti dalle economic di scala e daHa standardi7.zazione delle l• procedure; lnoltre. sirlleva che i rcquisiti indicati sono Jinali7.zatiall'individuazionc non di singole tecnologie (rcattori adacqua in pressione, ad acqua bollente, a gas, ccc.) a scapho di altre, rna piuttosto di tipologiedi itnpianti, per Ie quaH sia stata comunquc verificata l'esisten7..a di significativi clementi migliorativi;rispetto al parco tecnologico· attualmente in esercizio. tanto dal punto di vista delle presta:?ioni che da queUodella sicurezza. IV. Analisi dcl testo 1 PUDLo n.·1 CfipQlogie di impianti nucleari) Questopunto sicompone di sette tettere, dalra a) alla g). La lettera a} individua i requisiti da soddisfare in relazione agli eventi incidentali,richiedendo. attraverso r adozione di sistemi pi uavan7.ati di protezione. di controllo e di sicurezza deH'impianto, it miglionlmento della prevenzionc degJi stessi e In. mitigazione delle conseguenze, qualora i suddetticvcnti incidentali dovessero vcrificarsi, nouche. il migliorameuto del grado di protezione nei riguardidcl personale di esercizio. delle popolazionie dell'ambicnte. La lenera bJ individua i requisiti da soddisfare .in reJazione agli eventiincidentali estemi. sia di origine antropica (per es. caduta di aereo) che naturale (per es. terremoti. uragani, inondazioni). In questo ca'>o e richiesta l'adoziooe di sistemi di contenimento .in grado di migliorarc Ia protezione dell'isola nuclearee la prevenzione dei rilasci di radioattivita verso I'ambientc. Tali sistemi costituiscono Ja prima delle barriere, pattendo daIrcstemo,che 51 interpongono.tra Is popolazione cd i materiaH radioattivi presenti nel nocdolo, in accordocon il principio di base,stabilito in sede imemazionale, della progettazione degli impianti nucleari. ossia quello deUa "difesa in profo.ldita". La lettera c) individua i requisiti da: soddisfare in relazionc alia efficiente gestione del combustibHe nucleare. I nuovi. rcattori dovranno essere caratterizzati da un piu elevato lasso di bruciamento del combustibile,cheromporta,a pariu\ di ahre condizioni(ad es. la quantita di energia prodotta) sia una riduzione del cousumo della materia prima (J'uranio) che una sempliticazione deUa gestione del combustibile e dei rifiutiradioattivi. Anche H fattore dicm1co. migliora, da} momento chesi allungano itempi di· pennanenza del combustibilc nel. nocciolo e si riducono i tempi per I'cffettuazione delle ricariche periodiche. La .Iettera d) richiedechegli impianti da proporre siano caratteriZ7..ati cia una vita· operativa. non inferiore a 60anni. Anchequi si corrisponde aWesigenza di estendere la durata dell'esercizio degli impianti rispetto a quem esistenti.. In rea hit o(;corte. predsare che,. con .opportune modifiche impiantistiche, gifl molti reatton di II generazione sono stali autorizzati per un proJungamcnto della loto vita operativa anche fino a 20 anni (che cosi sale a 50 -60 anni). Tale aspctto comporta inevitabilmente un aumentodella redditivita deWinveslimento, con un beneficio atteso pet Pmente finale in termini di riduzione del costo delkWho Lalettc!14cl richiede. che gJi impianti da proporre appartenguno a tipologieper Ie quaH· sussistono gin esperienze significative di costruzione in altri Paesi industrializzati 0 ad alto tasso di sviluppo. Lalettera 1) richiede l'esistenza di accordi di collaborazioneindustriale del proponente c/o di industrie nazionali con imprese .cd altri soggetti che siano proprietari delle lecnologic cd in possesso delle nccessarie competcnze per Ia progetta;(jone c I' esercizio degli stessi· i mpiantL Cioal fine di fomire sufficientigaram~ic in ordine aHa corretta gestione deB'impianto in tutte Ie sue l~si opcFdtive. La letter" g)prevedecbe gli impianti da proporre si inseriscano nel contesto ambientale locale in modo da contenemel'impatto sui recettori ambientali (popolazioni ed ecosislema). 2 Punto n. 2 (Approvaziani e veri/ichel Questa puntoprescrive che gli operatori interessati alla realizzazione dt impianti nucleari nel terrilono nazionale presentino al Ministro dello sviluppo economicouna relazione tecnica, dalla quale si evineR it $oddisfacimentodi tutti i requisiti di cui aJpuntoJ da parte degli impiantida lore proposti. Tak rclazione tecnica pub fare rifcrimento anche a documenti di progetto.