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A sinistra: lezione organizzata da Aid India (www.aidindia.org). Qui sopra: una piccola alunna della scuola Eureka, a Walodai. In basso: Thiru Murugan con i due figli, che accompagna a scuola in motocicletta: «Qui i bambini imparano di più e meglio». mega-cartelloni pubblicitari montati su tralicci di canne di bambù; condomini moderni ed edifici decrepiti anneriti da umidità e smog; donne in abiti tradizionali (tutte) e uomini d'affari che discutono in alberghi all'occidentale, dove campeggia la statua di Ganesh, il dio della prosperità dalla testa d'elefante. Sparite le vacche sacre, Chennai mantiene gli slum nel centro e i poverissimi, i fuoricasta dai lavori umili. È anche un assaggio dell'India che cresce dell'8 per famiglia cristiana • n. 40/2006 • 8 3 ATTUALITÀ A LEZIONE DI FUTURO cento l'anno; con Bangalore e Hyderabad, è infatti uno dei tre vertici della Silicon Valley indiana, emblema dell'informatica e del futuro. Nella campagna di Walodai, invece, il futuro sta negli occhi dei bambini che, in mezzo ad aule e porticati della pur semplice scuola Eureka, si accendono di gioia mentre accarezzano le pareti dipinte con animali e i nomi-segnaposto sui pavimenti, per una mancanza di banchi voluta. Passa però da Chennai, e prima ancora dall'Italia, la strada per il futuro di questi 100 bimbi di campagna, che a pieno regime diventeranno 150 tra asilo ed elementari. Infatti la targa sul muretto di recinzione è intitolata a "Friends of Banca Sella", gli amici di Banca Sella. Il gruppo bancario con sede a Biella, fondato 120 anni fa da figli e nipoti di Quintino Sella, oggi conta 3.950 dipendenti, 303 succursali tra Italia ed estero e 39 società, delle quali fa parte anche Sella Synergy India, con sede appunto a Chennai. Qui viene sviluppato quasi tutto il software del gruppo: l'abilità informatica e tecnico-scientifica degli indiani è ormai famosa, e ha le sue lontane radici nella decisione di Nehru di dare una netta impronta scientifica alle scuole, poco dopo l'indipendenza del 1947. Ma il Tamil Nadu ha anche avuto una sua tragica notorietà per lo tsunami del 26 dicembre 2004, che travolse le coste, e case, e vite. Banca Sella si chiese cosa fare per i colleghi indiani e il loro Stato; con iniziative varie, compresa una raccolta di fondi tra i clienti, mise insieme 130.000 euro. 8 4 - famiglia cristiana - n. 40/2006 • ;' U Nelle foto di questa pagina: i bambini di Walodai in costume per l'inaugurazione. La scuola utilizza una pedagogia innovativa per la tradizione indiana; gli edifici stessi sono progettati per il risparmio energetico e il rispetto dell'ambiente. In un anno e mezzo gli euro sono diventati la scuola di Walodai, che sorge a pochi chilometri dalle spiagge dove le onde fanno sempre paura, una scuola destinata pure a villaggi che piangono ancora 1 morti del dicembre 2004. «Un'opera che non esiste solo per il momento emotivo dello tsunami, ma che continuerà negli anni, con la convinzione di poter dare ai bambini di qui un futuro migliore», la definisce Pier Nicola Pizzato, il responsabile dei servizi informatici del Gruppo Sella, invitato a inaugurarla. «Perché l'istruzione apre le porte per far uscire dalla povertà». I piccoletti con l'abito buono e i piedi nudi, orgogliosi delle nuove cartelle a volte più grandi di loro, non cono-