Cinema Cultura Comunicazione. In TV.

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Cinema Cultura Comunicazione. In TV.
Cinema
Cultura
Comunicazione.
In TV.
presenta
MMINILE
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SL
BOLOGNA. 13-23 NOVEMBRE 2003
Con il patrocinio di
• MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
• REGIONE EMILIA ROMAGNA
• PROVINCIA DI BOLOGNA
• COMUNE DI BOLOGNA
• FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA
• CINETECA DI BOLOGNA
• CINEMA LUMIÉRE
• UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
• DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
• ISTITUTO DI CULTURA GIAPPONESE DI ROMA
JAPAN FOUNDATION
• DE.GENERE
• ASSOCIAZIONE ORLANDO
• CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E
BIBLIOTECA ITALIANA DELLE DONNE
• CENTRO DI DOCUMENTAZIONE IL CASSERO
• LIBERA UNIVERSITÀ OMOSESSUALE
Direttore artistico
Daniele Del Pozzo
Direzione organizzativa
The C ulture Business
Direzione operativa
Andrea Romeo
Coordinamento generale
Stefano Cacciani
Segreteria organizzativa
Emanuela C eddia
Logistica e ospitalità
Monica Ghisleri
Responsabile tecnico e di sala
Achille Fiorentini
Gestione contenuti web
David S altuari
Graphic designer
Giovanni Battistini
Assistente organizzativo
Fabri zio Di Tommaso
Tecnico audio video
Michela Paolucci
Curatori
Alessandra Gori
Walter Rovere
Paolo S alerno
Marc o Uri zzi
Consulente e curatore
progetto Mishima
Luca S carlini
Curatrici convegno Streghe
Sante e Madonne Postmoderne
Monica Baroni
Alessandra Gribaldo
Anna Maria Tagliavini
Ufficio stampa
Ministero Grandi Eventi
Enric o C ostan za
Bendetta C ucci
Manuel Marc uccio
Sigle animate
Saul S aguatti
Daniela Cattivelli
Web designer
Samuele Cavadini
Schede a cura di
Walter Rovere (cinema)
Daniele Del Pozzo
Paolo S alerno
Ufficio tecnico
Luciano Pignotti
Traduzioni
Daniele Pacini
TRA I GENERI
O
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TRA I S
DALLA GUERRA
Orlando, androgino protagonista del roma
nzo woolfiano, al risveglio da un sonno
che sembrava non dover mai finire, si guar
essere diventato una donna. La cosa non
da allo specchio e si accorge di
lo sorprende: il suo aspetto, già abbastan
za muliebre, non è cambiato molto. A varia
visamente femminile, e questo sembra
re è il genere, divenuto improvl’unico fatto degno di rilievo. Scrive bene
Virginia Woolf: il mutamento di sesso pote
non la sua identità. Al genere, infatti, è legat
va cambiare, di fatto, il suo futuro,
o il diverso destino della persona: nascere
maschio o femmina non è una semplice
Per la prima volta viene puntato il dito verso
differenza anatomica.
una delle caratteristiche più complesse della
nostra cultura: sesso e genere, ed i rispe
declinarla secondo uno schema nettamen
ttivi ruoli, sembrano di fatto
te binario, che identifica in maniera rigida
gli appartenenti all’uno o all’altro gruppo,
doveri, dei modelli di comportamento stabi
assegnando degli obblighi, dei
liti a priori.
Esistono però tracce di inconfutabili ecce
zioni alle regole, di vere e proprie incursioni
sregolate nelle quali i generi, ricombinan
tutto originali.
dosi, danno vita a strutture del
Gender Bender è un festival che intercetta
e decifra le evoluzioni, sorprendentemen
te rapide, con cui mutano gli immaginari
poca dove l’unica cosa certa è il continuo
legati al genere sessuale. In un’emutamento e la gestione della complessi
tà, gli esempi offerti dalla cultura pop, dai
stiche d’avanguardia, dalla ricerca teorica,
media, dalle sperimentazioni artiindicano come sia possibile andare, in man
iera creativa, oltre i determinismi di gene
È un fenomeno talmente tanto spesso sotto
re e di preferenza sessuale.
i nostri occhi da passare inosservato: le
dive iperfemminili, ma caratterialmente
ricano, i baci lesbici di Madonna agli MTV
mascoline, del cinema noir ameMusic Award e lo slittamento identitario di
Marilyn Manson, le apparizioni di mamme
la beffa degli stereotipi etero e omosess
transessuali nella serie di Friends,
uali nelle puntate de I Simpson, Lara Croft
e le nuove eroine dei videogame, lottatrici
letali, gli scombinamenti butch/femme nelle
esperte in un mondo di pericoli
pubblicità per auto e l’utilizzo di trans pelos
e in quella dei cereali per la prima colazione;
bilico tra tradizione e modernità, dagli anni
il Giappone, in perenne
sessanta di Mishima e Matsumoto, alle
Shinjuku Boys, ai manga, le anime (Ran
shonen ai di oggi, i fumetti gay letti preva
ma, Sailor Moon, Lady Oscar), gli
lentemente da ragazze eterosessuali; le mille
derive della controcultura degli anni ’60, la
per i/le quali lo scivolare tra i generi era un
pansessualità delle Cockettes,
percorso di cancellazione dei confini e non
di chiusura entro nuove logiche binarie.
Il nostro immaginario culturale, dunque,
sembra supplire all’estrema rigidità dei gene
ri e dei ruoli socialmente istituzionalizza
tico e giocando con i loro confini. Nasce
ti mettendoli in rapporto dialetcosì una dimensione generativa che, come
in un’ipotetica grammatica, riutilizza singo
pre nuovi discorsi.
li elementi per articolare semDaniele Del Pozzo
LEVA!
piacevole e urgente è
NASCE GENDER BENDER. CI VOè impo
er è una di queste. Creare un festival così
ssibile resistere e quella di Gender Bend
ita e l’accoglienGB RINGRAZIA: SIMONA GIANNOBILE (WARNER BROS INT. TV ITALIA), YOLANDE MICHELIN (AOL TIME WARNER), FEDERICA FUNARO (SHARADA), ANTONIO ADINOLFI (EAGLE PICTURES), CRISTINA BARBIERI (EAGLE PICTURES), LUISA CERETTO (LUMIÉRE),
ANDREA MORINI (LUMIÉRE), GIANLUCA FARINELLI (CINETECA DI BOLOGNA), GIOVANNI AZZARONI, EUGENIA CASINI ROPA, MARCO DE MARINIS, LAMBERTO TREZZINI, DAVIDE PIGNATELLI (DMS UNIVERSITÀ DI BOLOGNA), MARCO GIUSTI, ANTONELLA DI VITA,
GINO DAL SOLER, DEBORAH KELLY, ANNA DUNWOODIE (LONDON LESBIAN AND GAY FILM FESTIVAL), EMANUELE CICCARELLA, FANNY & ALEXANDER, PAOLA TONELLA (BBC), CHIARA SORGATO E DANIELA SQUARZONI (BAULE DEI SUONI), ROBERTA NOVIELLI,
ALBERTO ROSSINI (MTV ITALIA), ANDREA AMICHETTI (EDIZIONI ZERO), GIOVANNA GOZZI (ASSOCIAZIONE ORLANDO), MOMOKO OUCHI (ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA ROMA) , JUNKO TAKEKAWA (THE JAPAN FOUNDATION LONDON) , KAROLA GRAMANN
(KINOTHEK ASTA NIELSEN), MATSUMOTO TOSHIO, KOYO YAMASHITA (IMAGE FORUM), ARIANNA LOMBINI , EMILIO PUCCI, BRUNO POMPA, BRENDAN GRIGGS (BRITISH COUNCIL DI ROMA), PETER WEIERMAIR (GAM), DEDE AUREGLI (GAM), ANNA ROSSI (GAM),
EVA VON DEUSTER (GAM), ALESSANDRO BARILE, FULVIA NICOLI (MTV ITALIA), ALEX , LORELLA ZANARDO, GIOIA COGLIATI, LUCA DE SANTIS, E TUTTO LO STAFF DEL CASSERO.
GENDER BENDER FESTIVAL
SLITTAMENTI DEL MASCHILE E DEL FEMMINILE
BOLOGNA 13-23 NOVEMBRE 2003
051 6494416 | www.genderbender.it | [email protected]
Ci sono intuizioni alle quali
erano implausibili, la formula del tutto ined
sfide, di incognite, e di sorprese. I tempi
complesso, spalmato su due settimane,
stata un’avventura irresistibile: ricca di
di produzione) si è delineato un festival
due
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prog
musica,
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za insperata. In quat
e geneticamente interdisciplinare: dalla
te uniti dalla nuova Manifattura delle Arti,
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all’arte, passando per il cinema,
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hanno deciso di contribui
di indagare, intrecciando
si associa all’universo che GB si prefigge
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Una formula
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scanzonata vena pop. Un ringraziamento
ribuito a vario
culturale delle riflessioni con una sana e
impresa ed a tutte le realtà che hanno cont
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The Culture Business, per
GB, a Cult Network per l’entu
ringraziare tutto lo staff del Cassero e di
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titolo a questa
er Bender Festival.
tato a tempo di record questo primo Gend
Andrea Romeo
atività e la professionalità con cui ha mon
> CONVEGNO YUKIO MISHIMA
VENERDÌ 14 E SABATO 15 NOVEMBRE
Auditorium del Dipartimento di Musica e Spettacolo
Università degli Studi di Bologna
Via Azzo Gardino 65
Con il patrocinio di:
· FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA
· ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA A ROMA - JAPAN FOUNDATION
· DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO
VENERDÌ 14 NOVEMBRE
> ORE 10.00
Apertura convegno
> ORE 15.00
CORPO
Mishima e il mito della
mor te giovane
> Ore 10.30
Proiezione
The strange case
of Yukio Mishima
Relatore: Giorgio Amitrano
> ORE 11.30
dibattito
Relatore: Tommaso Giar tosio
> ORE 13.00
Pausa pranzo
Confessioni di una
maschera: l ’omosessualità
nell ’opera di Mishima
> ORE 16.00
AZIONE
Il cinema di Yukio Mishima
Relatore: Pier Maria Bocchi
> ORE 16.30
Dibattito
SABATO 15 NOVEMBRE
> ORE 10.00
Proiezione
Yukok u
> ORE 10.30
TEATRO
Un passato che ri vi ve nel
presente, un presente che
trova c onferma nel passato
Relatore: Giovanni Azzaroni
Il mio di vano orientale
è Mishima
Relatore: Nic ola S avarese
> ORE 11.30
Dibattito
> ORE 13.00
Pausa pranzo
> ORE 15.00
Proiezione
Materiali televisi vi
provenienti dalle Teche Rai
> ORE 15.30
SCRITTURA
Visioni del vuoto e c olori
proibiti: la ric ezione di
Yukio Mishima nella c ultura
Occidentale
Relatore: Luca S carlini
> ORE 16.00
AZIONE
Un c orpo per la mor te
Relatore: Antonio Franchini
> ORE 17.00
Dibattito
> ORE 18
Chiusura convegno
GENDER BENDER
|9
pone di analizzare questo problema, pren
dendo in considerazione, insieme ad alcun
e delle
opere più famose di Mishima, altre meno
note e ancora inedite in Italia.
Giorgio Ami trano insegna Lingua e Lette
ratura Giapponese all’Università degli Stud
i di
Napoli “L’Orientale”. Ha tradotto dal giapp
onese opere di Kawabata, Nakajima, Miya
zawa,
Murakami e Yoshimoto. Ha curato di recen
te un Meridiano dedicato all’opera di Kawa
bata
Yasunari.
UN PASSATO CHE RIVIVE NEL PRESEN
TE, UN PRESENTE
CHE TROVA CONFERMA NEL PAS
SATO
Yukio Mishima (1925-1970) rimane una
delle presenze più ingombranti e compless
e del secondo Novecento. La sua immagin
e drammatica uscita di scena che sigill
e resta connessa alla clamorosa
ò una volta per tutte quel legame arte/
vita che fu centrale in tutta la sua esist
rivoltegli in vita e in morte e giunto orma
enza. Sdoganato da numerose accuse
i allo status di “classico moderno”, il suo
lascito si dà soprattutto nella creazione
mille segnali sono l’elemento di maggior
di un mondo in cui l’ambiguità e i suoi
forza, in una continua poetica della cont
raddizione. Nella sua carriera come narra
politico, cineasta, si profila una fisionomia
tore, saggista, attore, drammaturgo,
sfuggente che, parafrasando Jean Coct
eau, a cui fu devoto e su cui scrisse pagi
spazi di silenzio e meditazione proprio
ne acute, era sempre alla ricerca di
nel cuore di una vita pubblica programm
aticamente sfrenata. Le due giornate di
opera, presentando in parallelo un’ampia
studio bolognesi fanno il punto sulla sua
rassegna di film e documentari a lui ispir
ati o riferiti. Scrittori, storici del teatro e
orientali, affronteranno l’universo compless
del cinema, studiosi di lingue e culture
o, spesso paradossale, dell’autore de Il
padiglione d’oro, cantore del gesto categ
vivere, tema su cui torna più volte. Un poet
orico che cancella la “vergogna” del
a sempre in bilico tra Oriente e Occidente
, che sconta ancora oggi talvolta sbrigativi
troppo facili. Come accade ai numerosi
giudizi liquidatori o acquisizioni
intellettuali del Novecento che si misero
in gioco dialogando a trecentosessantag
Gabriele Dannunzio (importante per la
radi con la società in cui vivevano: da
formazione dello scrittore giapponese che
ne tradusse in gioventù lo stilizzatissimo
Toller, da Jean Genet a Vladimir Majakovs
Martyre du Saint Sebastien) a Ernst
kij, a Pasolini a tanti altri ancora. Un’oc
casione preziosa, quindi, di verifica e appr
una delle personalità rilevanti del seco
ofondimento, per conoscere meglio
lo “breve” da poco concluso.
Daniele Del Pozzo Luca Scarlini
LLA MORTE PRECOCi Eche
MISHIMA E IL MITO DE
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Mishima vi sono dei person
10 |
di
Nella mitologia personale
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to rilievo. Si tratta di eroi app
olu
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a luoghi e tempi diversi, acc
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vani, da Antinoo ad Achille
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ruolo gioca la fascinazione
del
ideale estetico, espressione
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GENDER BENDER
enne, sotbellezza in una gioventù per
desiderio di cristalizzare la
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È
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traendola all’usura del tem
pur
chiste? È un o mecca, legata a pulsioni sadomaso
osta a queste domande
canismo narrativo? La risp
lare rapporto dello scrittova cercata forse nel partico
porto da lui stesso lucidare con il narcisismo, un rap
ni. La mia relazione si promente esplorato in più occasio
Yukio Mishima, il più “kabuki” degli scrittori
giapponesi del secolo scorso, scrisse cinqu
e nô
moderni. L’immaginario poetico dell’autore
è drammaticamente forte e con passioni che
definiscono i personaggi in maniera scultorea.
Tuttavia, confrontandosi con i drammi nô, Mish
ima
ne ritaglia il delicato tessuto della tradizione
teatrale, ambientando nel Giappone mode
rno le
storie che fanno parte del suo patrimonio
culturale. Nell’unione ideale tra il proprio
furore
intellettuale e il distacco poetico dei più
grandi drammaturghi nô del passato, Mish
ima,
in
questi drammi, riallaccia la cultura del prese
nte a quella del passato, sanando brillantem
ente
le apparenti contraddizioni che laceravan
o il Giappone alla soglia della modernità.
Giov anni Azzar oni è docente di Teatri
Orientali e Antropologia dello Spettacolo
presso
l’Università degli Studi di Bologna. Ha pubb
licato Teatro in Asia vol. I (Malaysia - Indo
nesia
- Filippine - Giappone), Teatro in Asia vol.
II (Myanmar Thailandia - Laos - Kampuchea - Viet Nam
) e Teatro in
Asia, vol.III (Tibet - Cina - Mongolia - Corea)
(Clueb), in
uscita nel dicembre 2003, primi tre volum
i di quattro
dedicati al teatro asiatico.
MISHIMA E IL CINEMA
Una panoramica, tra Oriente e Occidente
, sul complesso rapporto che ha legato Mishima
al cinema.
Dai film giapponesi tratti dalle sue oper
e (Enjo di
Ichikawa), ai suoi adattamenti (Black
Lizard di
Fukasaku) alle sue interpretazioni (Afrai
d to Die di
Masumura), fino allo sguardo cinemato
grafico
dell’Occidente: dal delicato equilibrio di
Mishima di Schrader alla
mediocrità di I giorni impuri dello straniero
di Carlino, tratto da Il sapore della gloria
.
Pier Maria Bocchi è critico cinematografico
che da anni studi il cinema dell’Estremo Orien
te.
É tra i redattori del dizionario del cinem
a Il Mereghetti, scrive su numerose rivis
te ed è
autore, tra l’altro, di Michael Mann edito
da Il Castoro.
UN CORPO PER LA MORTE
Si è spesso avuta la sensazione che Mish
ima avesse condotto una doppia vita, una
prima
parte dedita alla letteratura, al pensiero
e al culto per l’arte occidentale e una seco
nda
dominata dalla filosofia dell’azione, dal corp
o e dal recupero della tradizione dei samu
rai
e dai riti del Giappone medievale. In realt
à, quanto alla letteratura, Mishima cont
inuò a
scrivere fino all’ultimo e fino all’ultimo ne
sostenne, in accordo con le sue posizioni
di partenza, l’assoluta autonomia e la totale “irres
ponsabilità”. E per quel che riguarda il suici
dio, anche tutta la sua giovinezza ne fu
fortemente condizionata. Dal dopoguerra
all’inizio degli anni Cinquanta, la percentuale
dei sucidi tra i giovani giapponesi già decim
ati
dalla guerra fu altissima. Haraguchi Tozo
, uno studente dell’università di Tokyo, colle
ga di Mishima e di un
anno più giovane, si suicida nel 1946 con
argomentazioni che sembrano abbastan
za simili a quelle che
ispirarono il nostro Michelstaedter: espr
imersi significa commerciare, mercante
ggiare e lui preferirebbe
essere il “fantasma di uno di quei guerrieri
di una volta, che disprezzavano le transazion
i e le spiegazioni”.
Ventidue anni dopo, nelle motivazioni che
hanno ispirato la fondazione del Tate no
kai, il suo esercito privato di giovani, Mishima, ribadendo l’ antic
a fedeltà all’arte per l’arte (“Quale uomo
di lettere io credo soltanto nelle parole perfettamente false delle
opere letterarie (...) È questo il motivo che
mi induce ad amare,
nella letteratura giapponese, soprattutto
la tradizione della raffinatezza”), aggiunge
una clausola che suona
perentoria e identica a quella del suo antic
o compagno di corso: “Se tutte le parole
che riguardano l’azione
si sono corrotte, per resuscitare l’altra tradi
zione del Giappone, il mondo dei guerrieri
e dei samurai, è necessario agire in silenzio, senza l’ausilio delle
parole, rassegnandosi ad ogni possibile
fraintendimento.”
Un corpo degno della morte plateale che
stava architettando Mishima se lo costr
uì attraverso la pesistica
e le arti marziali. Seguire le tappe della
costruzione di quel corpo
significa forse seguire la strada più semp
lice e diretta per comprendere l’enigma Mishima non volendo rasse
gnarsi all’inevitabilità del
fraintendimento.
Antonio Franchini scrittore e saggista espe
rto di arti marziali, è autore, tra l’altro, di Quando vi ucciderete, mae
stro? La letteratura e il
combattimento, edito da Marsilio.
VISIONI DEL VUOTO E COLORI
IBITI:
LA RICEZIONE DI YUKIO MISHIMPRO
A
NEL
LA CULTURA OCCIDENTALE
Una ricerca realizzata per il convegno bolog
nese
e un inter vento sulla ricezione dell’opera
di Yukio Mishima nella cultura europea e americana, con una parti
colare attenzione al panorama italiano, dalla
fine degli Anni ‘50 ad oggi. Corsi
e ricorsi di un’opera e di una vita controver
sa che interessò tra l’altro personalità come
Alberto Arbasino, Marguerite
Yourcenar, Ingmar Bergman, Henry Mille
r, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini.
Luca S carlini, saggista e traduttore, si è
occupato tra l’altro di autobiografie (ha recen
temente pubblicato sul tema da
Rizzoli Equivoci e miraggi), è studioso di
drammaturgia contemporanea e di lette
rature comparate (con una serie di
ricerche all’attivo su vari percorsi dell’esotis
mo culturale) e drammaturgo.
CONFESSIONI DI UNA MASCHERA:
L’OMOSESSUALITÀ NELL’OPERA DI MIS
HIMA
La presenza dell’o
mosessualità nell’opera di Yukio Mish
ima.
Prendendo in esame i romanzi Confessioni
di una maschera e Colori
proibiti si toccheranno alcune delle tante
questioni che definiscono il lavoro e il laboratorio di Mishima scrit
tore: l’investimento personale dell’autore nella scrittura, il tema
della bellezza dell’opera
d’arte, l’uso del simbolo, e il rapporto tra
liber tà e responsabilità
sociale, il problema del “romanzo a tesi”
.
Tommaso Giar tosio ha pubblicato il “sag
gio romanzesco” Doppio
ritratto (Fazi, Premio Bagutta Opera Prim
a) e due racconti in Men
on men. Antologia di racconti gay (Mondado
ri). Collabora a Nuovi
argomenti e Accattone, ed è tra i fondatori
della rivista online Lo
sciacallo. Ha curato e tradotto opere di
Hawthorne, Isherwood,
Thackeray, Waugh.
IL MIO DIVANO ORIENTALE È MISHIMA
Modernità e tradizione in Giappone sono
la stessa faccia di due
medaglie:
l’Oriente e l’Occidente. Così per Yukio Mish
ima: i suoi romanzi, la
sua vita, il suo suicidio, i suoi film, la sua
fama, il suo coraggio, i
suoi comportamenti e soprattutto il suo
teatro, cambiano continuamente come seguendo il sole, in un
esempio perfetto e crudele di maschera
postmoderna.
Nic ola S avarese professore di Discipline
dello Spettacolo presso l’Università di Rom
a Tre. È autore di Teatro
e spettacolo tra Oriente e Occidente (Late
rza) e, in collaborazione con Eugenio Barb
a, dell’Arte segreta dell’attore. Ha vissuto due anni in Giappone.
12 |
Yukio Mishima, pseudonimo di Kimitake Hiraoka, nasce a Tokio il 14 gennaio 1925. Talento precocissimo (scrive il primo racconto a sette anni) pubblica due raccolte già a 16. Il successo internazionale giunge nel 1949 con Confessioni di una
maschera, che lo afferma come nuova voce della letteratura giapponese. Educato secondo i rigidi dettami della tradizione nipponica, è legato da profonda amicizia con lo scrittore Yasunari Kawabata (nato nel 1899 e premio Nobel nel 1968), che lo considera, seppur più giovane, suo maestro, e dotato “di un talento che si manifesta ogni 300 anni”. Per tre volte ricevette la candidatura al Premio Nobel e la sua opera completa comprende più di 40 romanzi, poesie, saggi ed opere per il moderno teatro
Kabuki e Nô. Autore di una smisurata produzione letteraria, teatrale, cinematografica, può essere ricordata come centrale la
tetralogia di romanzi che compone Il mare della fertilità iniziata nel 1965 e conclusa il 25 novembre 1970, la stessa mattina
del seppuku, il suicidio rituale con cui pose fine alla sua vita. Alla fama internazionale Mishima accompagnerà una grande cura
per un graduale potenziamento muscolare tramite il culturismo e le arti marziali, in quella unione di Sole e Acciaio (1968) che
considerava indispensabile per una cosciente autorealizzazione.
Le foto di queste pagine sono tratte dal libro fotografico Bara Kei di Eikoh Hosoe
GENDER BENDER
YUKOKU
> MISHIMA E IL CINEMA
GIOVEDÌ 13 - DOMENICA 16 NOVEMBRE
Cinema Lumiére, sala 1
Via Azzo Gardino 65
I MISHIMA
FILMOGRAFIA D
Sceneggiature o soggetti
Fell from Grace with the Sea,
· L'École de la chair, (1998)
(1976) (novel Gogo no eiko)
(novel) aka The School of
· Shiosai (1975) (novel) aka
Flesh, (USA)
The Sound of the Waves
· Markisinnan de Sade (1992)
(1975)
(TV) (play)
· Ongaku (1972) (novel) aka
· Rokumeikan (1986) (novel)
Music (1972)
aka Hall of the Crying Deer,
· Shiosai (1971) (novel) aka
High Society of Meiji
The Sound of the Waves
· Shiosai (1985) (novel) aka
(1971)
The Sound of the Waves,
· Kuro bara no yakata (1969)
(1985)
(play) aka Black Rose (USA)
· Kinkakuji (1976) (novel
aka Mansion of the Black
Temple of the Golden
Rose (1969)
Pavilion) aka Temple of the
· Kurotokage (1968) (stage
Golden Pavillion (1976)
adaptation) aka Black Lizard
· The Sailor Who
(1968)
· Fukuzatsuna kare (1968)
· Ai no kawaki (1966) (novel)
’oro)
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(Il pad
aka Longing for Love (1966)
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e da Enjo
a, a partir are alla produzion o, in
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· Ai no kawaki (1966)
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· Hundertste Nacht, Die
zione tra
l Schrade
da lui scri
a della rela er Mishima di Pau ku (Patriottismo)
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(1966) (TV) (play)
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Yuko
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Una retr
· Yukoku (1965) aka
rarissimo lla sua vita.
wa, pass
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di Ko
Patriotism aka The Rite of
schermo, con cui porrà fine
ore per lo
con il patrocinio di
· FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA
· ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA A ROMA - JAPAN FOUNDATION
· CINETECA DI BOLOGNA
· CINEMA LUMIÉRE
scritt
suicidio
in scena il
cui mise
Love and Death (1965)
· Nikutai no gakko (1965) aka
School for Sex aka School of
Love (1965)
· Kemono no tawamure
(1964) (novel)
· Kedamono no tawamure
(1964)
· Ken (1964)
· Kurotokage (1962) (stage
adaptation) aka Black Lizard
(1962)
· Ojôsan (1961) (novel)
· Todai (1959)
· Enjo (1958) (novel) aka
Conflagration, Flame of
Torment, The Temple of the
Golden Pavilion
· Bitoku no yoromeki (1957)
(novel)
· Nagasugita haru (1957)
(novel)
· Shiosai (1954) (novel) aka
The Sound of Surf, The Sound
of Waves, The Surf.
Interpretazioni
· Hitokiri (1969) regia Shimbei
Tanaka aka Tenchu! (1970)
(USA)
· Kurotokage (1968) regia
Fukasaku Kinji aka Black
Lizard
· Yukoku (1965) regia Yukio
Mishima aka Patriotism, The
Rite of Love and Death
· Karakkaze yaro (1960) regia
Takeo Asahina aka
· Afraid to Die (1960) (USA) attore protagonista
· Fudotoku kyoiku koza
(1959)
Regia
· Yukoku (1965)
(Yukio Mishima,
Giappone 1965)
Appassionato di cinema, Mishima si interessava personalmente alle trasposizioni filmiche delle sue opere; si
dilettò, con il narcisismo
che gli era proprio, di fare
qualche parte da attore, e
ne scrisse talvolta da critico (nel 70 pubblicò un articolo su Visconti intitolato
Dalla trasformazione sessuale alla trasformazione politica). Come regista diresse un
unico film, adattando il proprio
racconto Riti dell’amore e della
morte (Yukoku, letteralmente
Patriottismo), dove interpreta il
ruolo di un tenente che, nel ‘36,
per fedeltà all’imperatore, compie
e del film risiede anche nella
ress
seppuku davanti alla propria moglie. L’inte
protagonisti si muovono in
due
I
Nô.
o
teatr
dal
sa
messa in scena ieratica ripre
da un kakemono sul quale sono tracuna scenografia bianca e nera, occupata
assoluta” (shisei). La sola musica
ciati due caratteri che significano “sincerità
Isotta di Wagner. Il film si concene
no
Trista
proviene da un vecchio 78 giri del
sta alla moglie, sentimento
tra sulla passione che unisce il protagoni
cui i due si congedano salusimbolicamente figurato nella scena in
dei rispettivi corpi.
parte
tando, centimetro per centimetro, ogni
to nel febbraio 1936.
tenta
golpe
il
co,
stori
Yukoku si riferisce a un fatto
Kita, convinti che il Giappone
Ispirati dall’ideologo nazional-socialista
tica in favore di una cieca
stesse abbandonando la sua anima più auten
aio 1936 circa 1400 solfebbr
26
il
le,
imitazione del mondo occidenta
to occuparono in nome della
dati guidati da giovani ufficiali dell’eserci
uffici governativi, uccidendo
restaurazione del potere imperiale diversi
si sarebbero ritirati finché
non
che
numerosi graduati e annunciando
inizialmente riconosciuto
non fossero partite le riforme; ma dopo aver
e di sopprimere la rivolta.
le loro ragioni, l’imperatore diede ordin
ti si suicidarono.
solda
i
molt
Durante l’assedio durato tre giorni
“nessun periodo della
che
ò
indic
ima
Mish
Nel testo di presentazione,
sincero nei riti della morte
storia del Giappone fu tanto astrattamente
re assoluti in quei riti
esse
ro
quanto l’anno 1936. Mai i giovani volle
li anni. Non volequeg
di
riale
impe
dia
quanto gli officiali della guar
rai. Ma dalla
samu
dei
zioni
tradi
le
do
man
subli
non
vano esistere se
ni avevano ricevuto anche il desiderio
loro epoca e dalla loro età, questi giova
questi, si volevano assoluti.”
dell’amore e della sessualità. E anche in
ritirato dalla distribuzione per volontà
Apparso di rado all’estero, in Giappone fu
che avvenne nel 1970 in circostanze
della vedova dopo la morte dello scrittore,
film: Mishima infatti tentò un colpo di
del tutto simili alla vicenda narrata nel
no-kai (Società dello Scudo), un eserstato insieme a quattro membri della Tatehi samurai. Dopo il fallimento nel
antic
i
degl
cito personale fondato sull’etica
lari, lo scrittore affidò la propria vita
reclutare uomini dalle truppe dei soldati rego
al seppuku, il suicidio rituale.
egno è più ammirabile dell’ipocrisia, l’iPer la politica radicale giapponese, “l’imp
er), e, complici le divisioni della sinidealismo è preferibile al cinismo” (D. Dess
Kita e Mishima vennero a esercitare
stra ufficiale, a cavallo del 70 figure come
parlamentare. È significativo che la
una notevole attrazione per la sinistra extra
registi antimilitaristi e di sinistra come
stessa vicenda sia stata ripresa anche da
ida (in Legge marziale, 73; - vi si alluSuzuki (in Elegia della violenza, 66) e Yosh
ambientato anch’esso nel ’36), che
de anche ne L’impero dei sensi di Oshima,
ment sia propenso a manipolare
blish
l’esta
la assunsero a paradigma di come
gli ideali giovanili a fini politici.
A
THE STRANGE CASE OF YUKIO MISHIM
(Michael McIntyre, GB 2000)
a nessuno indifferente, Yukio Mishima
Ridicolo per alcuni, ammirato da altri, ma
morte. Questo documentario presenè rimasto un paradosso nella vita e nella
ore, le interviste con i colleghi (anche
ta il vasto materiale fotografico sullo scritt
con due suoi traduttori e le letture delcon il suo biografo Henry Scott Stokes),
scrittore, drammaturgo, attore e uomo
l’attore John Hurt che ritraggono Mishima
iri e diviso fra la tradizione giappoara-k
dell’h
o
d’azione. Ossessionato dal gest
cultura, il suo atto finale - al culmine
nese e l’occidentalizzazione della propria
to di discussione.
della vita - è ancora oggi un vivo argomen
ENJO
(Kon Ichikawa, Giappone 1958)
Enjo è la trascrizione filmica del
romanzo Il Padiglione d’oro di
Mishima, ispirato a un fatto realmente accaduto nel 1950, quando un giovane monaco diede
fuoco al padiglione d’oro del tempio Kinkakuji di Kyoto.
Il libro è il ritratto tormentato di
un’esistenza spinta agli estremi,
simbolo di un’innocenza tradita.
Un giovane uomo giunge in una
Kyoto post bellica per farsi monaco di un tempio sacro. Tuttavia,
né il misero passato né l’innocenza lo hanno preparato alla corGENDER BENDER
| 15
AFRAID TO DIE
MISHIMA CON LA MOGLIE E ICHIKAWA SUL SET DI ENJO
(Yasuzo Masumura, Giappone 1960)
voga dei film di yakuza, mutazione e
A cavallo del 1960 esplose in Giappone la
a da registi come Suzuki, Fukasaku e
reinvenzione del noir americano frequentat
1962 il protagonista del film di Shinoda
Shinoda. Mishima era un fan del genere: nel
grande divertimento, al suo persosuo
con
to,
Tears on the Lion’s Mane fu ispira
attore a Black Lizard, un giallo-hornaggio, mentre nel 1968 parteciperà come
tieri la proposta della Daiei di interpreror di Fukasaku. Nel 1959 esaminò volen
wave Yasuzo Masumura. Dopo aver
new
ta
tare uno yakuza film diretto dal regis
ima pretese tre condizioni dai produtrifiutato i primi soggetti propostigli, Mish
personaggio doveva essere un gangtori per partecipare come protagonista: il suo
morire nel finale. Le tre condizioni
e
ster, indossare un giubbotto di pelle nera
o. In Afraid to Die Mishima è un prefurono soddisfatte e tradite allo stesso temp
picchia le donne, egoista e privo del
stante yakuza, ma è anche un pavido, che
lia. A capo di una gang scalcinata comconcetto di onore e del rispetto della famig
e lo zio) Takeo (Mishima), bersaglio
llo
frate
posta solo da altri due elementi (il
in una Tokyo allo sfascio tra rapimenti
della vendetta del clan rivale, si destreggia
eluttabile finale. Brutale e spietato
e obblighi familiari a colpi di bluffs fino all’in
ato a una colonna sonora in stile
affid
è
e
come un film di Fuller, il suo ritmo veloc
liare senso dell’assurdo.
Jazz, ad immagini strabilianti e a un pecu
antico desiderio di apparire in un film
Mishima ne scrisse sui suoi diari: “Il mio
anche un solo film deve avere avuto
è stato esaudito. Chiunque abbia mai visto
nto, rivolge una preghiera alla purezruzione cittadina: in un atto risolutivo e viole
za e appicca fuoco al tempio.
dubbio se fosse possibile trasporre in
Inizialmente Ichikawa rimase a lungo in
nzo e rifiutò la regia; ma accettò quanfilm i concetti filosofici trattati nel roma
ie Natto Wada e all’amico Keiji Hasebe,
mogl
do la sceneggiatura venne affidata alla
e direttamente sul copione.
cosa che gli avrebbe permesso di inter venir
in Giappone, una povertà materiale
“In questo film volevo mostrare la povertà
sta in questo senso rappresenta
goni
che causa una povertà spirituale. Il prota
ra, che deve scontrarsi contro il muro
la gioventù giapponese nel primo dopoguer
ca a cui aspira: la ricerca della verità
della realtà e della disillusione nella ricer
le autorità religiose chiesero di sospennella propria vita.” Poco dopo l’inizio però,
sse spingere qualche folle a ripetere il
pote
dere le riprese per timore che il film
giudicando in fondo il tema troppo difgesto, e la Daiei cancellò la produzione,
di insistenze del regista, la produzioficile per il pubblico. Dopo quasi un anno
biandone titolo (fu scelto Enjo, tracam
ne acconsentì a riprendere il film, ma
del tempio. Girato in bianco e nero con
ducibile come Conflagrazione) e nome
della fotografia di Rashomon e I racl’aiuto di Kazuo Miyagawa (già direttore
ottenne straordinari risultati formata
conti della luna pallida d’agosto), il regis
inquadrature come nel donare effetti
li nella composizione architettonica delle
le musiche Ichikawa ricorse al compodi bassorilievo a tessuti e superfici. Per
che mescolò timbri della musica tradisitore d’avanguardia Toshiro Mayuzumi,
oni, secondo la lezione della musica
zionale giapponese con effetti sonori sincr
contemporanea occidentale.
16 |
GENDER BENDER
te centinaia di film ho visto io dalla
questo sogno almeno una volta. Ma quan
o migliaia ne vedrò nella mia vita?
inaia
cent
ti
mia infanzia ad ora? E quan
come quello in cui sono apparTra queste migliaia posso ora indicarne uno
il fattorino a mille matrimoni,
fatto
so io. Mi sento come una persona che ha
film faccio la parte del boss
Nel
suo.
il
ta
e che per la prima volta sperimen
Il ruolo di un membro della Yakuza
numero due della famiglia Yakuza Asahina.
re più di ogni altro. (…) Girare queera quello che avevo desiderato interpreta
ero libero di creare mondi attraora,
ad
sto film ha sconvolto la mia vita. Fino
voluto. Ora ogni mio più piccolo atto o
verso le parole in qualsiasi modo avessi
de risultato di cui sono ora capace è
gesto è comandato da un altro. Il più gran
te nel modo in cui una certa persomen
quello di muovere il mio corpo e la mia
il militare e mi sono sempre chiesto
na vuole che lo faccia. Non ho mai fatto
avere un’idea di come possa essere,
come fosse quel tipo di vita. Ora credo di
e di questo film. La regia di Yasuzo
grazie al ruolo che svolgo nella creazion
ni né compromessi. Il valore del
essio
conc
fa
Masumura è severa, ed egli non
Se il regista avesse detto cose come
film dipende proprio da questa severità.
to!’ - in altre parole, se le condizio‘Fantastico Mishima-san! Ottimo! Che talen
e e rassicurazioni, il film che ne
ilezz
gent
di
ni delle riprese fossero state piene
. Dal momento che il pubblico paghesarebbe risultato non sarebbe valso a nulla
o è perfettamente naturale. La magrà per vedere la pellicola, l’entità dello sforz
ucano un’esistenza priva di preoccond
i
gior parte della gente pensa che gli attor
dell’attore richiede più disciplina di
cupazioni. È un errore grossolano. La vita
a di un atleta. Come il resto del cast,
quella di uno scrittore; è più simile a quell
lcool per la durata delle riprese. Ero
ho dovuto promettere di astenermi dall’a
atura di Ryuzo Kikushima per
eggi
scen
dalla
completamente affascinato
ma anche la descrizione della persoKarakkaze Yaro. Non erano solo le azioni
strabiliato dalle prove di continuità di
nalità della yakuza. E ogni mattina ero
ioni sui personaggi e su incredibili
cidaz
delu
Masumura. Ogni volta ci forniva
endo semplicemente il copione.
intrecci che io non avrei mai colto legg
a quello che la parola ‘performancÈ
Francamente, non ho mai prestato attenzione
o però, ho sviluppato un enorWaka
o
Ayak
significa per l’attore. Lavorando con
era solito dirle: ‘Per favore, fai questo
me rispetto per quest’arte. Masumura
ce era completa in un attimo. Una volta
pezzo in due secondi’, e la sua performan
esso a tre stadi, comincia lentamente
le disse: ‘Per favore fai di questo un proc
guardandomi in quel piccolo set polvee gradualmente accelera’. Allora Wakao,
uno strumento musicale con perroso, eseguiva le indicazioni del regista come
fetto controllo dei tempi.”
MISHIMA
(Paul Schrader, USA/Giappone 1985)
della cultura giapponese (suoi il saggio
Quando Schrader, profondo conoscitore
) manifestò l’intenzione di voler fare
Ozu/Bresson/Dreyer e il bellissimo Yakuza
iter. In Giappone la vicenda dello scritun film su di lui, dovette affrontare un lungo
va di Mishima, che aveva già ostavedo
tore è tutt’ora motivo di imbarazzo, e la
di fare un film sulla storia, chiese
n
Kaza
e
son
colato i tentativi di Polanski, Rafel
tti della vita del marito: la sua omoche per contratto venissero taciuti due aspe
o di addestramento paramilitacamp
sessualità, e il fatto di aver organizzato un
che avrebbero dovuto attuare un colpo
re per un esercito privato di 150 uomini,
di stato per restaurare l’impero in Giappone.
dello scrittore giapponese. Le prime
Mishima è un film in quattro capitoli sulla vita
e: Il Padiglione d’oro, La casa di
oper
sue
tre parti, a colori, coincidono con tre
rive, in bianco e nero, l’ultimo giorKyoko e Cavalli in fuga, mentre la quarta desc
film equilibrato che illustra gli episodi
no della sua vita, il 25 novembre 1970. Un
ni di una maschera e Sole e acciaio
e i passi più celebri di testi come Confessio
spesso abbagliante, grazie anche alle
con una messa in scena di una bellezza
musiche di Philip Glass. I tempi della
scenografie astratte di Eiko Ishioka e alle
ima sono inoltre scanditi dalle quattro
vita e dell’espressione artistica di Mish
Bunburyodo. La seconda e terza sezioe
e,
sezioni del film: Bellezza, Arte, Azion
era una parola usata dai samurai, comne confluiscono nella quarta: Bunburyodo
fica la distanza tra arte e azione. È
posta da bun (penna) e bu (spada), e signi
ader: quando le parole diventano
Schr
da
questo il tema centrale posto nel film
creare con l’azione?
insufficienti? Quando l’artista dovrebbe
pur essere un principio che riesca a
deve
ci
parte
he
qualc
“Da
se:
Mishima scris
le. Accade che quel principio sia per
mettere le due cose assieme e a riconciliar
tenuta sotto controllo e tuttavia usata
me la morte. (…) In letteratura, la morte è
alla costruzione di vuote finzioni; la vita
come forza trainante; l’energia è dedicata
e per farle raggiungere il giusto grado,
è tenuta in riserva, temperata con la mort
produzione di opere d’arte che posnella
igata
trattata con prevenzione e prod
- si può dire - perisce con lo sbocciare.
siedono una fatidica vita eterna. L’azione
naturalmente un fiore artificiale; quinLa letteratura è un fiore indistruttibile, ma
unire il fiore che appassisce e il fiore
fica
di mettere assieme azione e arte signi
che dura per sempre”.
GENDER BENDER
| 17
> STREGHE, MADONNE E SANTE POSTMODERNE
Metamorfosi del femminile nei media e nella cultura popolare contemporanea
SABATO 22 E DOMENICA 23 NOVEMBRE
Dipar timento di S cien ze della C omunicazione
via Azzo Gardino 23
Organizzato in collaborazione con
· DE.GENERE
· ASSOCIAZIONE ORLANDO
· CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
E BIBLIOTECA ITALIANA DELLE DONNE
SABATO 22 NOVEMBRE
> ORE 10.00
Apertura convegno
> ORE 10.30
Relazione introduttiva
ROSI BRAIDOT TI insegna
Women’s Studies presso
l’Università di Utrecht,
Olanda, e dirige l’omonimo
Dipartimento.
> ORE 11.00
Madri assassine
e f iglie ingrate
Sull’affollamento mediatico,
tra cronaca e fiction, di femmes fatales, mantidi voraci e
angeli (caduti) del focolare
familiare.
Partecipano:
PIER MARIA BOCCHI critico
cinematografico e collaboratore del dizionario del cinema Il Mereghetti.
DANIELE PROTTI direttore de
L’Europeo, giornalista, insegna alla Facoltà di
Sociologia dell’Università di
Urbino.
PIERO RICCI narratologo, si
18 |
GENDER BENDER
occupa di testi e luoghi in
cui il corpo diviene racconto.
Insegna all’Università di
Urbino e in quella di Siena.
> ORE 12.00: dibattito
> ORE 13.00: pausa pranzo
> ORE 15.00
Veline, velone,
mode e modelle
Le “nuove” frontiere
dell’esibizione del corpo
femminile nei mass media
Partecipano:
CRISTINA DE MARIA si occupa di semiotica, analisi dei
media, teorie di genere,
postcolonialità. Lavora presso la Scuola Superiore di
Studi Umanistici ed il
Dipartimento di Scienze
della Comunicazione
dell’Università di Bologna.
CARLO FRECCERO docente di
Discipline dello Spettacolo,
Università Roma 3.
MARIA N ADOT TI giornalista e
saggista, scrive di teatro,
cinema e arte.
BIA SARA SINI giornalista..
ALBER TO SIGISMONDI direttore di Link, rivista di Idee
per la Televisione.
> ORE 16.00
Techno -bodies
Excursus negli immaginari
tecnologici sul femminile
nell’era digitale
studi di genere. È dottoranda alla Graduate School and
University Center, City
University of New York.
ROBERTA PISANZIO master in
Multimedia Content Design
dell’Università di Firenze e Rai,
si occupa di cyberpunk femminista.
> ORE 17.30: Dibattito
Partecipano:
FRANCESCA DE RUGGIERI
Ricercatrice all’Università di
Siena, si occupa di scrittura e
nuove tecnologie, di studi di
genere e di semiologia degli
audiovisivi.
LAURA FANTONE si occupa
di sociologia della scienza,
arti visive e tecnologia,
DOMENICA 23 NOVEMBRE
> ORE 10.00
Quell ’inc er to sentimento
L’industria culturale e le
differenze di orientamento
e di identità sessuale.
Lesbo chic, Trans Glam e
le eccezioni che confermano
la regola.
Partecipano:
DOMENICO BALDINI studioso di strategie di posizionamento di canali e contenuti
mediali youth oriented e
produttore audiovisivo.
DANIEL A BRANCATI giornalista e saggista, insegna
Sociologia dei Processi
Culturali e comunicativi
all’Università La Sapienza di
Roma. FABIO CLE TO si occupa di politica della rappresentazione, immaginari
della cultura di massa.
Insegna Letteratura Inglese
Moderna e Contemporanea
e Metodologia e Storia della
Critica Letteraria presso
l’Università di Bergamo.
MAR CO P USTIAN AZ si occupa di studi gay e lesbici e
cultura queer. Insegna
Lingue e Letteratura inglese
presso l’Università degli
Studi del Piemonte
Orientale.
GENDER BENDER
| 19
millennio ha insistito su una temaPiero Ricci>La narrazione mediatica di fine
: si pensi a Lady D., madre Teresa,
inile”
tica definibile come “eccedenza femm
crimini commessi da donne, incomLorena Bobbitt, Moana Pozzi, nonché ai
prensibili per mancanza di movente.
ben presto contenuto attraverQuesto eccedere sulla scena globale è stato
racconti di guerra, di torri castraso la ripresa dei classici racconti maschili:
che domina è il pensiero binario,
te, di lotta tra il Bene e il Male, su cui quel
Schwarzenegger. In tali racconti
di
E
l’opposizione senza differenza, il trionfo
MADRI ASSASSINE E FIGLIE INGRAT
Noir
del
s
bionda, minuta, truccata Jessica
ladie
la
dark
sarà
delle
inili:
ombrose
c’è anche posto per figure femm
Pier Maria Bocchi> Partendo dalle figure
e
enza femminile si tramuta oggi in
Gardner), un excursus tra le piegh
Linch, liberata dalle spire del Drago. L’ecced
americano (da Barbara Stanwyck a Ava
un
in
osi
e capita ne La vita sessuale di
morf
(senza fine?) meta
eccesso – dismisura del maschile – com
della femminilità e della sua progressiva
figlie
le
e
ati)
dann
dei
gio
re (Il villag
Catherine M.
corpo “altro”. Se i figli nascono senza mad
rdo di Satana), la mamma stessgua
lo
ie,
(Carr
rici
genit
le
ro
cont
ano
si rivolt
fica) e si trasforma in guerriero VELINE, VELONE, MODE E MODELLE
sa si cannibalizza (Brood - La covata male
delle donne
che non riesce ad avere compimen- Cristina De Maria> A partire dalla ricerca sulla rappresentazione
(Alien). Dall’illusione di una femmnilità
progetto
del
o
sconosciuta), fino alla freakizza- nella televisione pubblica e commerciale condotta nell’ambit
to, tipica del melodramma (Lettera da una
che”
prati
ive
“catt
di
pi
musi
su due esem
(l’horror, la fantascienza, il clip
Equal Portico, l’intervento si concentrerà
zione di una specificità, attraverso generi
lo
picco
nel
inile
femm
vao
inati
corp
nom
del
ta
to
La donna diven
di costruzione dell’immagine e soprattut
cale Eye for an Eye degli Unkle) e tipologie.
ricerche
di
me
l’esa
nverso
viole
e
)
attra
lti
nale
racco
infer
dati
hina
dei
- La macc
schermo italiano. A conferma
mente ‘oggetto’ (letteralmente: Christine
l’Italia rimane infatti il paese in cui,
Non c’è mai fine:
3).
r
inato
(Term
condotte in ambito europeo, e non solo,
ibile
trutt
indis
nte
teme
resentazione tele-visiva della donna
e si rifanno
tranne rare e preziose eccezioni, la rapp
come la pelle e la carne che si liquefanno
e i diversi ruoli professionali che
inile
femm
inile si
non solo non contempla il lavoro
in Society - The Horror, anche il corpo femm
mondo al di fuori della televisioensionale donne oggi, di fatto, hanno assunto nel
adatta ai Tempi, diventando joystick bidim
de sempre e comunque da quanenze e stili
ne, ma, nella maggior parte dei casi, dipen
le (Charli’’s Angels) e sarcofago di influ
verso l’analisi semiotica di alcuAttra
ile.
ta “carne” femminile risulta visib
(Kill Bill).
la dimensione narrativa,
ne immagini, si tratterà allora di indagare
mento del corpo e il cone figlie ingrapatemica e valoriale che permette lo svela
Daniele Protti> Non solo madri assassine
inile: in che modo la
femm
ità
dent
dita da proseguente velamento dell’i
te: la storia della “nera” del dopoguerra è scan
orsi alla culturiescono
“natura” femminile continua a contrapp
tagoniste che, senza particolari forzature,
, e in quale
chile
mas
ra/tecnica
(senza
a esprimere la liason tra pulsioni “eterne”
così mostrao
corp
il
iera
man
e contempo: gelosia, vendetta, sesso, potere, ecc.)
e una supertuisc
costi
to
do stotingenze legate invece a un determinato perio
iscrizione di
di
ficie
unque irririco. La donna della cronaca nera è com
p r at i c h e
ruolo sociamediabilmente soggetta alle leggi del suo
.
rio maschile
le e della sua collocazione nell’immagina
efferato e scanpiù
re
semp
è
a
donn
della
o
delitt
il
Tanto che
strumenti-sangue
di
à
parit
a
daloso di quello del maschio, pur
ni della sua “puniragio
le
sé
con
porta
a
ecc. E la donna vittim
zione”.
Bellentani, il caso Nigrisoli,
Loredana Cianciulli, Rina Fort e la contessa
ti Stampa, Terry Broome,
Casa
hesa
marc
rino,
Claire Bebawi e Anna Falla
di Novi Ligure e Annamaria
Gigliola Guerinoni e le sorelle Peruffo, Erika
sempre appassionato l’opinioo
Franzoni. Perché queste protagoniste hann
iostro? È la figura femminile
inch
di
e
talat
ne pubblica, e fatto versare quin
che attrae, oppure il delitto?
RELAZIONE INTRODUTTIVA
filosofico: quali sono i modi di
Rosi Braidotti> Il mio inter vento ha un taglio
biamento e di trasformazione
cam
rappresentazione teorica dei processi di
impatto sul soggetto donna?
loro
dal
e
e
ologi
sociale indotti dalle nuove tecn
questi processi, oltre che il loro verÈ possibile rappresentare la positività di
sante negativo?
il femminile sembra essere un oggetto
e al cinema, alle riviste, ai new media,
Negli immaginari mediali, dalla television
o culturale.
si può parlare di un vero e proprio fenomen
privilegiato di rappresentazione, tanto che
presenta come la superficie ideale
si
inile
ne e alla mediatizzazione, il femm
zazio
mitiz
alla
,
zione
narra
alla
tarsi
Nel suo pres
di metamorfosi nel quale entrano in
gente, eccedente, in un continuo processo
sfug
vole,
mute
oe
rio:
gina
mma
dell’i
zioni
per le proie
in discussione i confini del genere, del corp
orizzonti sociali e culturali che rimettono
gioco esigenze di mercato ed aperture su
della sessualità.
l beauties, assistiamo a una continua
girls alle modelle anoressiche e alle digita
fight
dalle
e,
velon
otipi già
alle
ssine
assa
ri
Dalle mad
duzione seriale e normalizzante di stere
e del corpo femminile, in bilico tra la ripro
sovraesposizione e spettacolarizzazion
ntazione.
lità, sregolatezza, trasgressione:
consolidati e nuove modalità di rapprese
mediale in quanto dismisura, ecceziona
enza
cced
dell’e
a
facci
l’altra
è
inile
femm
L’eccedenza del
i confini del genere, sessuale e mediale.
di sé e si traduce in un continuo debordare
o
tacol
spet
fa
che
o
ruos
most
getto
s/og
Streghe madonne e sante postmoderne
prosegue idealmente il lavoro svolto da
Monica Baroni, raccolto nell’omonimo testo
Nasce con il desiderio di far emergere perc
(Meltemi, 2002).
orsi di senso dagli immaginari mediatici
che fanno parte del nostro quotidiano.
Il convegno metterà a confronto i saperi
e la competenze di chi lavora nel mondo
dei media con i percorsi teorici legati ai
Sono quattro le grandi aree tematiche indiv
women’s e gender studies.
iduate, ognuna delle quali indaga un prec
iso macro fenomeno mediatico.
Madri assassine e figlie ingrate trova
nella cronaca il bacino di costruzione di
un femminile deviante ed eccedente: da
Correggio” a Erika di Novi Ligure.
Cianciulli, la “saponificatrice di
Veline, velone, mode e modelle legge nell’a
mbito della televisione e della carta stam
pata gli stereotipi, le insistenze e le devia
Techno -bodies si apre sulle nuove front
zioni del corpo femminile esibito.
iere del digitale e del virtuale, luoghi in cui
il corpo sperimenta nuove possibilità ident
Quell ’inc er to sentimento è dedicata all’in
itarie, postumane e postgenere.
teresse nutrito dall’industria musicale e
dalla pubblicità nei confronti dell’ambiguità sessuale, vettore di attrazione/tras
formazione dell’immaginario di genere.
L’introduzione della filosofa Rosi Braidotti
dispiega quel tema della metamorfosi graz
ie al quale il convegno in qualche
modo ha preso forma.
de.genere è un network che si occupa di media,
nuove tecnologie e cultura visiva contemporanea con
particolare riferimento ai temi del gender e della sessualità. Promuove rassegne, mostre, ricerche ed eventi
con un taglio multidisciplinare.
20 |
GENDER BENDER
Orlando è un’associazione nata nella seconda metà
degli anni ‘70 a Bologna che promuove le esperienze,
le capacità di scambio e le reti di relazioni delle donne
a livello nazionale e internazionale. Ha progettato e
realizzato il Centro di Documentazione delle Donne e la
Biblioteca Italiana delle Donne.
GENDER BENDER
| 21
(oltre che fallo-logocentriche)?
culturali ancora e sempre eurocentriche
TECHNO-BODIES
naggio femminile virtuale, nato
Franc esca De Ruggieri> Lara Croft è un perso
prodotto dalla Eidos Interactive,
r,
Raide
nel 1996 all’interno di un videogioco Tomb
verso la sua narrativizzazione mediaed entrato nell’immaginario collettivo attra
musica, dalle aule universitarie al
tica, dai discorsi televisivi e giornalistici alla
aggio comune - il simbolo del
lingu
cinema. Lara Croft è diventata presto – nel
e delle istanze di genere nei
uzion
ntrod
dell’i
e
rapporto fra donne e tecnologie
olizzazione si è fondato sulla rapprenuovi media; ma questo processo di simb
hili. Lara Croft, infatti, non è porsentazione di stereotipi e punti di vista masc
i comuni, ma è, invece, spazio
luogh
ai
tto
tatrice di eccedenza femminile rispe
dotti discorsi e stereotipi. Non rapnarrativo in cui confluiscono e vengono ripro
ne con cui Donna Haraway (1995)
presenta l’incarnazione del cyborg – nozio
maschile e femminile; rappresenfra
ha inteso il superamento del dualismo
e comunicazione mediatica (dunta, invece, il paradigma della produzione
e prorompenti simbolo di femque culturale) di stereotipi di genere (le form
à; ecc.), nonché l’incarnaolinit
minilità; i muscoli e la forza simbolo di masc
to personagques
ma,
Insom
hili.
zione di desideri e fantasie masc
quel prodi
olica
simb
a
figur
una
to
idera
gio può essere cons
himasc
omia
dicot
cesso secondo cui i luoghi comuni della
comun
di
rmo
sche
le/femminile vengono trasposti sullo
ma, moda, teleputer, per migrare poi verso altri media (cine
.
visione, ecc.)
temi emerLaura Fan tone> L’intervento ripercorre i
usano
che
te
artis
e
donn
ne
alcu
di
genti dal lavoro
arteurre
tecnologie digitali e biomediche per prod
creala
e
der,
outsi
di
fatti, enfatizzando il loro ruolo
discorsi
tività del loro posizionarsi in rapporto ai
nza
oscie
tecn
della
i
onic
egem
ente
culturalm
attuale.
ra
Rober ta Pisan zio> Il mio percorso di lettu
canoun
di
ioni
re-vis
ibili
poss
delle
una
da
parte
k, ad
ne, nella fattispecie quello del cyberpun
e
uttor
cond
filo
Il
e.
inist
femm
opera di scrittrici
i corpi,
lio
meg
o
o,
corp
il
sarà
o
vent
inter
mio
del
, le sogin particolare i corpi cyborg, ibridi, muta(n)ti
multigender,
che,
ietni
mult
tate,
men
fram
gettività multiple,
la figuracome
re
multiformi. In particolare cercherò di vede
a Haraway
Donn
da
zzata
teori
zione femminista del/la cyborg
“miei” corpi
I
n.
fictio
nella
ivi
posit
ntri
risco
possa trovare possibili
oriali che
sens
apparati
cyborg si configurano come potenziati
22 |
GENDER BENDER
i virtuali che metropoli postmotransitano e si muovono attraverso sia spaz
iali che si ispirano megalopoli asiaderne fatte di architetture fluide, multimed
insegne al neon, i megaschermi,
tiche come Hong Kong e Tokyo, con le loro
postmoderno. Con l’ausilio di file
o
gli accostamenti e le ibridazioni fra antic
ti e approfonditi con particotratta
,
temi
ti
ques
mati verranno presi in esame
-corpo, al superamento della distinlare riferimento ai rapporti metropoli-rete
i e il particolare uso della sinezione mente/corpo, alla questione dei sens
tioni di genere, razza, virus,
ques
alle
k,
stesia che viene fatto nel cyberpun
ltro nei corpi ibridi protagonisti dei
contaminazione, incorporamento dell’A
Maureen F. McHugh, Misha, Laura
romanzi delle scrittrici, quali Pat Cadigan,
Alien-La Clonazione, Ghost in
come
film
J. Mixon, Melissa Scott, ma anche di
the Shell, Serial Experiments Lain.
QUELL’INCERTO SENTIMENTO
c Awards, l’ennesiDomenic o Baldini> Nel 2003 agli MTV Musi
sempre, Madonna,
di
ma celebrazione della più grande popstar
cima di una torta
sulla
so”
“spo
vede Miss Ciccone vestita da
rmente più in là
legge
iulle”
“fanc
due
piedi
matrimoniale. Ai suoi
tina Aguilera,
Chris
e
rs
con gli anni rispetto alle TaTu, Britney Spea
ecco l’ewood
Holly
e
Virgin
a
sono vestite da “sposa”. Tra Like
Spears
ine
spos
le
a
lingu
la
con
bacia
nna
vento: lo sposo Mado
e Aguilera.
renze di orienIl marketing sta strizzando l’occhio alle diffe
i anni specialultim
i
Negl
uale.
sess
ità
tamento e di ident
si è rinunciato
a
-visiv
audio
iale
med
tria
ndus
nell’i
mente
a target semiduav
indiv
al “marketing chirurgico”, che
e di un “marfavor
a
io,
megl
rli
colpi
pre più specifici per
ve rispetaltro
da
guar
che
ioni”
zzaz
ibridi
delle
keting
rground
“unde
gli
,
to al mainstream, coglie le differenze
afferra
ne
se,
esclu
o
men
o
più
vari”, le minoranze
nicacomu
e
ative
evoc
,
ative
innov
à
zialit
le poten
rsi
unive
o
oland
tive, le lucida e le ibridizza, mesc
enze
differ
e
nze
rtene
appa
di riferimento, estetiche,
in quel gran pentolone che è il mainstream.
“sbatI baci saffici, le “apparizioni lesbo” sempre più
più
re
semp
e
ate
patin
tute in faccia”, sempre più
sso.
proce
to
ques
di
ati
risult
dei
uno
“appare-nti” sono
la. La parola
Non sono eccezioni che confermano la rego
alla trama
ito
sfugg
è
eccezione fa pensare a qualcosa che
tratta di
si
e
invec
Qui
lia.
oma
dell’industria mediale: un’an
sità.
diver
delle
eting
mark
di
etto
prog
rio
un vero e prop
motesti
a
inare
Diversità da stimolare, traghettare e illum
a
senz
eting
mark
Il
à.
novit
nianza di un cambiamento, di una
le “novità” muore.
degli ultiFabio Cleto> Lo scenario della musica pop
lesbico
e
gay
flirt
il
lato,
un
da
mi trent’anni – con,
asivo
perv
il
ltro
dall’a
e
sa,
mas
di
ra
con la cultu
alle sesammiccamento dell’industria culturale
anni
sualità liminari che ha segnato il glam degli
ntics
roma
new
dei
h
kitsc
nto
stime
Settanta, il trave
i anni
dei primi anni Ottanta, fino al britpop degl
inile
femm
di
ze
istan
Novanta – offre numerose
osparad
gioco
quale
o
ica,
segn
quale eccedenza
rperfo
e
nto
ame
cher
mas
di
to’
‘aper
salmente
o
ampi
più
un
mance under cover, che testimonia
ento
ziam
oten
/dep
zione
processo di incorpora
cool.
dell’eversività attraverso la categoria del
o,
La popstar quale spia (indizio, segnale, scart
e
tuisc
resti
che
agine
agente segreto) è l’imm
pratorie
addit
contr
e
plici
molte
a unitarietà le
tà
tiche inscritte in questo scenario, e la fluidi
atto.
identitaria che vi si pone in
ttanto
rette) svelandone la massificazione, è altre
co”)
lesbi
o
“baci
il
e
vero che le TaTu (e in particolar
mobi
(le
che
politi
oni
litazi
catalizzano azioni e mobi
il
stra
dimo
e
com
ure,
cens
varie
le
ro
litazioni cont
che resicaso TaTu in Inghilterra), nonché riscritture
.
Lena
e
Julia
fra
stono all’artificio dell’amore
nta sia
racco
net
inter
siti
dei
n
fictio
fan
In particolare la
re, sia gli
amo
loro
del
e
TaTu
delle
ione
vers
ria
la prop
ono a Julia
amori di ragazze teenager che si sostituisc
e Lena.
parla la madre
Come scrive Sere86 nel suo racconto in cui
figlia AMA e
mia
,
di Julia: “Mia figlia non è lesbica o etero
avrete più
non
a
parol
ta
ques
di
se conoscete il significato
e nel suo
Anch
.
ne!!”
creti
cosi
ande
dom
bisogno di fare
qualdice
ci
nto
rifiuto della parola “lesbica” questo racco
i”
izzat
“tatu
i
spaz
degli
e
cosa dell’eccedenza delle tAtU
.
etero
vs
lesbo
gay/
ci
politi
rispetto ai binarismi
è un lesbismo in eccesso, e in
Marc o Pus tianaz> Il lesbismo delle TaTu
Shapovalov, è artificiale e fatto
Ivan
di
tto
proge
difetto. È costruito, parte di un
Ma pur nella sessualità costruita
per essere (eccessivamente) consumato.
tale e moltiplica i suoi scenari:
l’artificialità rifiuta di essere semplicemente
il “lesbismo” non li contiene tutti.
dente creato dalle e intorno alle
Vorrei fare un breve viaggio nello spazio ecce
è vero che Shapovalov ha costruiTaTu, e in primo luogo dai fan e dalle fan. Se
si appropria di immaginari teen
che
to consapevolmente una performance
scola
da
sex (compresa la tenuta
GENDER BENDER
| 23
> GENDER BENDER MOVIE
GIOVEDÌ 13 - DOMENICA 16 NOVEMBRE
Cinema Lumiére, S ala 1
Via Azzo Gardino 65
In collaborazione con
· EAGLE PICTURES
· AB FILM
· SHARADA DISTRIBUZIONE
GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE
> ORE 20.00
Yukok u
di Yukio Mishima
con Yukio Mishima,
Yoshiko Tsuruoka
Giappone 1965, 30’
The strange case
of Yukio Mishima
di Michael Macintyre
GB 2000, video, 55’
> ORE 22.00
Faster, Pussycat! K ill! K ill!
di Russ Meyer
con Tura Satana,
Haji, Lori Williams
Usa 1965, 16mm, 83’
VENERDÌ 14 NOVEMBRE
> ORE 16.00
GB TV1
SABATO 15 NOVEMBRE
> ORE 16
GBTV 2
DOMENICA 16 NOVEMBRE
> ORE 16
GBTV 3
> ORE 19
Shinjuk u Boys
di Kim Longinotto
e Jano Williams
UK 1995, 16mm, 53’
> ORE 20
Enjo
di Kon Ichikawa
con Raizô Ichikawa, Tatsuya
Nakadai, Ganjiro Nakamura
Giappone 1958, 35 mm, 98’
> ORE 18
The C ockettes
di Bill Weber
e David Weissman
con Dusty Dawn, Anton
“Reggie” Dunnigan, John
Waters, Divine, Sylvester
Usa 2002, 16 mm, 98’
> ORE 17
All about My Father
(Alt om min far)
di Even Benestad
Norv/Dan 2002, 16mm, 75’
> ORE 22
The Iron Ladies
(Satreelek)
di Yongyooth Thongkonthun
con Anucha Chatkaew,
Chaichan Nimpoolsawas,
Jesdaporn Pholdee
Thailandia 2000, 35mm, 104’
Anteprima nazionale in c ollaborazione c on Sharada.
> ORE 20
Afraid to die
di Yasuzo Masumura
con Mishima Yukio,
Wakao Ayako
Giappone 1960, 35 mm, 95’
> ORE 22
La Chatte à deu x têtes
di Jacques Nolot
con Vittoria Scognamiglio,
Jacques Nolot,
Sébastien Viala
Francia 2002, 35mm, 87’
> ORE 18
The Funeral Parade
of Roses
di Matsumoto Toshio
con Higashi Nagawa,
Giappone 1969, 16mm, 105’
In collaborazione con
Japan Foundation
> ORE 22
A mia madre piacciono
le donne
di Daniela Fejerman
e Inés París
con Leonor Watling, Silvia
Abascal, Marìa Pujalte
Spagna 2001, 35 mm, 96’
Anteprima nazionale in
collaborazione c on A bi
Film, Eagle Pic tures
> ORE 20
Mishima
di Paul Schrader
con Ken Ogata,
Masayuki Shionoya
USA 1985, 35 mm, 120’
GENDER BENDER
| 25
FASTER, PUSSYCAT! KILL! KILL!
(Russ Meyer, Usa 1965)
film mai realizzato nella sto“Faster, Pussycat! è in assoluto il miglior
e film che verrà fatto nel
ria, ed è forse anche migliore di qualunqu
a adorino straparlare di
cinem
di
enti
futuro. Mi meraviglia che gli stud
più grandi maestri della stoWelles o di Hawks quando ignorano i due
on Lewis.” (John Waters)
ria del cinema: Russ Meyer e Herschell Gord
he Tarantino vi rende
(anc
ne
Film di culto per più di una generazio
ava lo slogan di lanrecit
come
nta,
racco
),
Bill
omaggio nel nuovo Kill
non sanno solamente come
cio del film, di “bellezze mozzafiato, che
go-go dancers (tra cui la
tre
spezzarti il cuore, ma anche il collo!”:
hina, lanciate a tutta
macc
in
e
cors
di
ate
lesbica Rosie), appassion
deserto del mojave dove,
velocità in una scorribanda criminale nel
di karaté, rapiscono
colpo
dopo averne eliminato il fidanzato con un
piglio tra una famiscom
lo
poi
no
una piagnucolosa fanciulla e porta
che gestisce un ranch.
glia solo maschile (padre e due figli)
quanto dai fumetti di Al
Influenzato dai romanzi rurali di Caldwell
dei cartoons di Tex Avery
ta
ealis
Capp (Li’l Abner) e dalla violenza iperr
pragmatismo americatipico
con
,
ormò
trasf
e Chuck Jones, Meyer
tiche, realizzando con
no, le difficoltà contingenti in scelte stilis
ipercinetica di sesso
sione
Faster, Pussycat! il suo miglior film, esplo
sua “poetica”: sesdella
tipici
tratti
altri
e
e violenza che unisce anch
nero” della provincia amedelusualità e umorismo, la parodia del “cuore
relazioni con loro, ma la preocpadre e il gigante demente, sembra se dagli uomini biologici. Spesso intrecciano delle
do
visci
il
con
h,
ranc
del
glia
fami
(la
a
rican
a tutte le pressioni sociali sulle
a, di quella di The Texas Chainsaw cupazione se una tale relazione possa resistere
quasi una prefigurazione, dieci anni prim
o dei figli è sempre presente. Shinjuku
tamento degli stereotipi, con i tipici ragazze perché si sposino e mettano al mond
Massacre), sguardo sexploitation e ribal
zzi”, ciascuno dei quali ha il pro“raga
ti
i e le superwomen meyeriane Boys è un ritratto della vita di tre di ques
inett
e
vili
e
com
ntati
rese
rapp
i
rican
“duri” ame
è un playboy elegante con un sacco
anzi padrone di se stesse quanto di prio modo di affrontare la situazione. Gaish
tut’altro che materne e rassicuranti, ma
è la solitudine. Tatsu si è sentito un
di ragazze attorno. La sua paura costante
rado anche nel cinema “impegnato”.
la sua ragazza Tomoe, ma non ha
dopo lasciò il cinema, divenne una maschio fin dalla prima infanzia. Convive con
Tura Satana (la sadica leader Varla), che poco
ki intende sposare Kumi, che ha
Kazu
be.
oltre
onna
te femminile e omosessuale,
ai genitori di lei di essere un
emen
detto
alent
prev
lico
pubb
un
per
culto
di
a
figur
delle più note ballerine transessuali
Cramps a Diamanda Galàs agli omo- iniziato la sua vita come uomo ed è ora una
che nell’ambito musicale americano (dai
hezza i propri problemi, dall’intimità
di Tokyo. I tre raccontano con estrema franc
nini Faster Pussycat!)
mere solo un ruolo attivo e di non
assu
di
sessuale (Gaish ad esempio racconta
ragazza: “il mio corpo non è quello di
togliersi mai i vestiti quando sta con la sua
SHINJUKU BOYS
mentre Tatsu racconta come con la sua
)
un uomo, perciò non voglio che lo veda”,
(Kim Longinotto e Jano Williams, GB 1995
unto un’intesa tale da sentirsi a suo
raggi
ragazza abbia
festiai
ario
ment
docu
or
migli
come
Premiato
agio nello spogliarsi e
val di Los Angeles, Madrid e Houston,
nell’entrare in una magShinjuku Boys è ambientato al New Marilyn
giore reciprocità sesclub di Tokyo nel quale tutti gli anfitrioni sono
suale), allo status di
e
donne che hanno deciso di vivere com
emarginazione sociale
maschi, e che si guadagnano da vivere lavoche pesa sulle loro relarando in un club assieme ad altri “onnabe”
zioni, per le quali in
locail
enta
frequ
che
ela
client
La
loro.
come
Giappone non è previsto un
le è composta quasi esclusivamente da
matrimonio legale.
donne eterosessuali che sono rimaste
26 |
GENDER BENDER
THE IRON LADIES
(Yongyooth Thongkonthun, Thailandia
2000)
Gender Bender presenta, in anteprima sull’uscita italiana nelle sale (prevista per
il
2004), The Iron Ladies, scatenato e diver
tente film thailandese che è stato numero
1 al box office nei paesi asiatici e un sorprendente successo internazionale.
The Iron Ladies racconta la vera storia della
squadra di pallavolo composta per la mag
gior parte da gay, travestiti e transessu
ali,
che vinse il campionato nazionale thaila
ndese del 1996. I due protagonisti, gli amici
Mon
e Jung, erano giocatori di talento scar tati
da
tutte le squadre in quanto gay. Quan
do il
Governo Provinciale incaricò un nuova allen
atrice di formare una squadra vincente, annu
nciò che tutti avrebbero potuto accedere alle selezioni. Ma quando i due furon
o scelti, alcuni dei giocatori più macho
della squadra si dimisero in segno di prote
sta. A sostituirli entrarono gli amici
di Mon: Nong, un sergente gay dell’eserci
to, Pia, una star transessuale del cabaret e il suo fidanzato Chat, e Wit, figlio unico
di una famiglia thai-cinese che non
sa che è gay. Alla fine quasi l’intera squa
dra fu composta da gay, una situazione senza precedenti in Thailandia, e, malg
rado lo scherno degli altri giocatori e
dei funzionari spor tivi e le difficoltà delle
loro vite private, riuscirono a emergere come vincenti da tutte le sfide, dand
o una lezione di dignità e rispetto a tutti gli avversari e all’intera nazione.
A interpretare il film il regista ha chiamato,
accanto all’attrice tv e modella
trans Gokgorn Benjathikul nel ruolo di Pia
e agli stilisti gemelli gay Phromsit
e Suttipong Sittichumroenkhun, in maggiora
nza attori eterosessuali, volti
famosi come la rock star Sahaparp Virakamin
, che avrebbero aiutato il pubblico a “entrare” nei personaggi. “Sahapar
p ha avuto più ammiratrici come
conseguenza del film.”, ha raccontato il regis
ta. “le ragazze gli hanno scritto che il ruolo che ha interpretato è così
femminile che ora lo vedono come
una delle loro amiche”. Gli attori sono stati
allenati per tre mesi nel pallavolo e nei modi “katoey” dalle vere Iron Ladie
s, che si possono vedere lungo i
titoli di coda del film. Visto il successo avut
o, un sequel/prequel, The Iron
Ladies 2, è in preparazione.
riconosciuta ispirazione di registi
come John Waters (“quella che
mettevano in scena era l’anarchia
sessuale totale, il che è sempre
una cosa meravigliosa”, ricorda,
inter vistato dagli autori), film
come il Rocky Horror Picture
Show e dell’intero fenomeno del
Glam Rock (Bowie, New York
Dolls, Alice Cooper, ecc).
Durati dal ’69 al ’72, gli spettacoli delle Cockettes erano
ricreazioni stravaganti di musical hollywoodiani degli anni
20 e 30, con costumi elaboratissimi accanto a nudità in scena che spes
so
avevano più rilevanza dei copioni, semi-imp
rovvisati e sovente recitati sotto l’effetto dell’LSD. Al caos si aggiungeva la
provocazione sessuale di una troupe
diretta dal carismatico Hibiscus i cui show
e le cui scelte di vita mettevano in
discussione ogni percezione e aspettativ
a binaria di genere e identità sessuale. I loro spettacoli erano gratuiti: gli attor
i vivevano con i sussidi di disoccupazione e facevano parte di un circuito di comu
ni di San Francisco sostenute sul
principio della mutua assistenza. Nel loro
ultimo periodo ne fecero parte anche
Sylvester, divenuto poi celebre nell’era della
disco music, e Divine, che, racconta Waters, decise di assumere la sua nuov
a identità assistendo ai loro spetta-
THE COCKETTES
(Bill Weber e David Weissman, USA 2002
)
Grande successo di pubblico ai festival
Sundance e di Berlino, e di tutta la
critica americana, è un imperdibile document
ario sulla coloratissima e oltraggiosa troupe teatrale di hippies-travestiti-p
erformers che fecero sensazione
nella San Francisco a cavallo degli anni 70.
I loro spettacoli furono ammirati
da personaggi come Truman Capote, Janis
Joplin e Allen Ginsberg, e fonte di
GENDER BENDER
| 27
i due ambienti, la cassa “dove si sente
zionista . Diviso anche simbolicamente tra
delle persone” e la sala nel seminil rumore della strada, dove si vedono i volti
storia, i propri fantasmi o le proprie
ria
terrato “dove al buio ciascuno vive la prop
la coreografia di un balletto” e con una
frustrazioni”, il film mette in scena “come
sfiora e scivola sui corpi, la piccola
macchina da presa mobile e sensuale che
sale; la solitudine, l’eccitazione della
comédie humaine che popolava queste
a d’amore. “Uomini di tutte le età, di
canz
“caccia” e il rifiuto, l’amore e la man
sociali. Travestiti, omosessuali, eterotutte le nazionalità, di tutte le categorie
rimozioni. Gli stessi che fuori picchiasessuali, che possono liberarsi delle loro
stire. Il titolo illustra la codardia
trave
no i ‘finocchi’ possono venire qui a farsi
il sesso del travestito. Molte delle
degli uomini, l’ipocrisia del loro sguardo verso
canza d’amore. Non so se lo trovepersone che vengono qui soffrono di man
parte. È questo che dà una dimenhe
ranno, ma bisogna pure andare da qualc
è particolarmente forte nell’uomo di
sione tragica a tutti i personaggi, ed essa
cinquant’anni.”
ALL ABOUT MY FATHER
in occasione della prima trasferta a
coli . Il gruppo subì una battuta d’arresto
(Diana Vreeland, John Lennon, Yoko
set
New York, alla quale accorse tutto il jet
il “dilettantismo” e l’esuberanza del
Ono, Andy Warhol) ma che finì in disastro:
ssionalità e la seriosità delle produgruppo non erano compatibili con la profe
so infatti avevano avuto i Velvet
zioni newyorchesi (speculare insucces
table Show di Warhol quando andaroUnderground con l’Exploding Plastic Inevi
San Francisco).
no a esibirsi di fronte al pubblico hippy di
dell’epoca e preziosissimi filmati origiMescolando inter viste ai sopravvissuti
film Tricia’s Wedding, oltraggiosa paroloro
il
nali delle performance (compreso
Weber e Weissman con The Cockettes
dia del matrimonio della figlia di Nixon)
del tempo, riuscendo a comunicare lo
sono riusciti a costruire una vera capsula
in cui “tutto sembrava possibile” e in
,
spirito della controcultura di quegli anni
ne psichedelica, liberazione sessuale
cui idealismo comunitario, sperimentazio
ttate di comportamento sociale coincie trasgressione gioiosa alle norme acce
a di venire spazzati via dalla violensero per un brevissimo arco di tempo, prim
za degli anni settanta.
LA CHATTE À DEUX TÊTES
28 |
(Jacques Nolot, Francia 2002)
in regard, La Chatte à deux têtes è
Presentato a Cannes nella sezione Un certa
eggiatore Jacques Nolot (suo Niente
il secondo film del regista, attore e scen
cinema porno dismesso della perifeun
baci sulla bocca di Techiné). Girato in
che ammette di aver frequentato l’auria di Parigi (il cinema in realtà è lo stesso
di grande allegria, molto frequentore, il Merri, 18° arrondissement: “un luogo
’io per scrivere. La gente veniva
anch
tato prima della sua chiusura. Ci andavo
scambisti”), il film racconta, con tocin coppia all’epoca, ora vanno nei club per
e ricchi d’humour, il triangolo amochi scabrosi e poetici, disturbanti ma anch
o di cinquant’anni e il giovane proieroso tra la cassiera del cinema, un uom
GENDER BENDER
)
(Even Benestad, Norvegia/Danimarca 2002
di calore e di ironia, realizzato da
ricco
o,
intim
to
ritrat
un
è
er
Fath
All About My
ni di famiglia in 8 e 16mm, sulla
filmi
e
Even Benestad montando riprese video
re di una piccola cittadina del nordfigura (reale) di suo padre, rispettato dotto
, con l’hobby del travestitismo.
europa dalle severe tradizione religiose
teglisi fin da bambino, il padre si
rivela
Nascondendo a tutti le sue preferenze,
volta scoperto dalla moglie, la convinera sposato generando due figli, ma una
lmente all’interno delle mura domese ad accettare che si travestisse occasiona
tere anche i suoi amici personali.
stiche, cominciando poi a invitare ad assis
za e, sorprendentemente, ad accetscen
cono
a
Buona parte del paese venne così
del padre era in effetti di rivelarsi al
tare di buon grado la situazione. Ma l’idea
decise di presentarsi alla televisione
mondo, e, quando il figlio fu diciottenne,
ga di reazioni sensazionalistiche
valan
una
nazionale norvegese, provocando
il canale Juritzen-T V propose di fare
sui tabloid e sulle altre emittenti. Quando
un documentario su di lui, Benestad
disse al padre di considerarsi la sola
persona giusta per girarlo, chiedendogli di attendere alcuni anni fino a
che non avesse acquisito le necessarie conoscenze tecniche.
“Contrariamente all’idea di mio padre
che questo film lo promuoverà come
una figura originale e anticonformista
che impiega tutti i propri sforzi e tempo
per combattere la burocrazia culturale,
volevo realizzare un ritratto profondamente personale in cui si esplorasse il
tema del rapporto tra padri e figli, e nel
quale si potesse misurare l’ammontare
del danno che l’autorealizzazione di una
persona può generare negli altri. Il travestitismo di papà forma la base del film,
ed è un tema ricorrente che fa da guida ad una saga familiare che possiamo dire
diversa dalle altre. È importante però per me mostrare che la mia famiglia non
è unica - ci sono molte famiglie come la mia, e realizzando questo film spero che
altri potranno vedere le loro famiglie in prospettiva. Per giungere a ciò, ho dovuto scegliere di evitare i compromessi - un confronto aspro è stato sia pertinente che significativo per arrivare a fare un film sincero.”- Even Benestad
THE FUNERAL PARADE OF ROSES
(Matsumoto Toshio, Giappone 1969)
Primo film giapponese a parlare di omosessualità, Funeral Parade of Roses è
una delirante rilettura rovesciata del mito di Edipo, con un travestito, Edi, che
trama per spodestare la sua rivale Leda, madame del “Bar Genet” a Shinjuku,
che convive con il padrone del locale. Ma quando finalmente ne prenderà il posto,
scoprirà che il padrone è suo padre. Il tutto ambientato nella Tokyo contemporanea con “veri omosessuali come interpreti” (annunciava la pubblicità) e stile
in linea con le più aggiornate ricerche cinematografiche internazionali, con film
nel film, spiazzamenti surrealisti e Brechtiani, scarti narrativi, interviste agli
interpreti (“ragazze” ye-ye che ai party usano stilosissime droghe sotto forma
di collirio) e inserti documentari sugli scontri di piazza tra studenti e polizia. Per
il regista, il mondo della prostituzione gay aveva valenza di metafora del Giappone
moderno e, secondo lo studioso Noël Burch, questo film portò “alla massima
chiarificazione il confronto produttivo tra la cultura giapponese e le teorie materialiste occidentali di rappresentazione”.
In quegli anni Shinjuku era il centro dei movimenti underground in
teatro, arte e cinema e, anche per
Oshima, “un maschio dai tratti
femminili era l’aspetto più significativo di quell’epoca, gli anni
delle dimostrazioni del 68-69” (inoltre anche nel suo Diario
di un ladro di Shinjuku – ’68, che omaggia nel titolo un
libro di Genet – appaiono riprese di una manifestazione
di protesta nel quartiere: “non una vera dimostrazione
politica, ma un grande raduno di hippies, gente che viveva nelle strade del distretto e studenti, che fu molto importante per tutti noi, perché la prima a non venire organizzata da un partito”).
“Mi sembra doveroso lodare il regista Matsumoto per la
scena in cui Edi, disperato e coperto di sangue, si scaglia contro la folla, una folla rappresentata come una
massa stupida, malvagia e prigioniera di una logica di
gruppo (...) Nella figura di Edi ho intravisto il poeta. Non
il poeta inquadrato, ma il poeta che lavora secondo
una logica diversa. Non il poeta che è al servizio delle masse, ma il poeta che è
solo, senza famiglia, e che si scontra con esse per far conoscere il loro destino.”
(Iijima Koichi, Eiga Geijutsu 9/69)
Il celebre travestito Peter, allora diciassettenne, si rivedrà al cinema nell’83, nella
parte del fool androgino del Ran di Kurosawa.
A MIA MADRE PIACCIONO LE DONNE
(Daniela Fejerman e Inés París, Spagna 2001)
Divertentissima commedia dai colori acidi della movida spagnola, racconta la
reazione di tre sorelle, Elvira, Jimena e Sol, alla notizia che la madre, celebre pianista separata da anni dal marito, ha trovato un nuovo amore in una donna più
giovane di lei. All’inizio le tre figlie reagiscono da donne moderne, tolleranti e
progressiste quali si pensa debbano essere. Ma mentre la più giovane Sol, rockettara pop alla Britney, presenta in concerto ai suoi fan e agli sconcertati famigliari una canzone sui nuovi gusti della madre, la nevrotica Elvira (Leonor Watling,
la ballerina di Parla con lei di Almodovar) sprofonda in una crisi d’identità sessuale, proprio nel momento dell’incontro con quello che può diventare l’uomo
della sua vita. E alla notizia che la madre intende dividere il suo patrimonio con
l’amante (emigrata cecoslovacca) le figlie dimenticano tutti i loro buoni propositi e si imbarcano nella delirante avventura di cercare di separarla dalla sua
nuova compagna. Ma il piano prenderà una deriva inaspettata, conducendo la
commedia a un beffardo finale.
“L’idea centrale del film fornisce degli strumenti per parlare di come riusciamo a
sopravvivere in un mondo dove la famiglia non è più ciò che era prima. Nessuno
– i tuoi genitori, il/la tuo/a compagno/a, i tuoi figli – reagisce come tu ti aspetti
che faccia. I modelli tradizionali non vengono più usati, ma non abbiamo ancora
nuove formule per salvarci dalla confusione. Alla fine, l’unica certezza che
rimane è che, in un mondo in continuo
cambiamento, siamo destinati ad
interrogare continuamente noi stessi e il mondo che ci circonda. Tutto
ciò forse stanca, ma è l’unico modo
per raggiungere la felicità”.
GENDER BENDER
| 29
> GENDER BENDER TV
VENERDÌ 14 - DOMENICA 16 NOVEMBRE
Cinema Lumiére, S ala 1
Via Azzo Gardino 65
In collaborazione con
· WARNER BROS INT. TV ITALIA
· YAMATO VIDEO
VENERDÌ 14 NOVEMBRE
> ORE 16.00
Anteprima nazionale
in c ollaborazione c on
Warner Bros Int. T V Italia
SI X FEE T UNDER
Interpreti:
Lauren Ambrose
Eric Balfour
Frances Conroy
Rachel Griffiths
Michael C. Hall
Richard Jenkins
Peter Krause
Freddy Rodriguez
Jeremy Sisto
Mathew St. Patrick
EPISODIO 1
Pilot
Regia e sceneggiatura:
Alan Ball
EPISODIO 2
Il testamento
Regia: Miguel Arteta
Sceneggiatura:
Christian Williams
EPISODIO 5
Un libro aper to
Regia: Kathy Bates
Sceneggiatura: Alan Ball
SABATO 15 NOVEMBRE
> ORE 16
In collaborazione con
Yamato Video
LADY OS CAR
di Tadao Nagahama
Giappone 1979
EPISODIO 19
Un matrimonio imposto
(Sayonara Imoto Yo!)
EPISODIO 23
Il proc esso
(Zurugashikokute
Takuma Shiku)
DOMENICA 16 NOVEMBRE
> ORE 16
LA PRINCIPESSA Z AFFIRO
di Osamu Tezuka
Giappone 1967
EPISODIO 1
Il cavaliere principessa
EPISODIO 38
Il cavaliere nero
EPISODIO 39
La bellezza rubata
All’interno del programma di
GB TV verranno proiettate
Pillole di C ult Network
GENDER BENDER
| 31
SIX FEET UNDER
In anteprima nazionale, Gender Bender TV presenta Six Feet Under (ovvero “due
metri sottoterra”, espressione usata per indicare un defunto o l’idea della morte
in generale), una serie cult centrata su una famiglia americana che gestisce
un’impresa di pompe funebri.
Scritta da Alan Ball (lo sceneggiatore di American Beauty) e giocata abilmente
su uno spiazzante senso dello humour, la serie è una rilettura Noir della vita e
della morte vista dalla prospettiva di una travagliata famiglia che gestisce un’impresa di pompe funebri in California.
Lo sceneggiato è ambientato a Los Angeles, dove il patriarca Nathaniel Fisher
muore in un incidente d’auto alla vigilia di Natale, proiettando un ombra nefasta
sul ritorno del Figlio Nate. Oltre a dover accettare la morte del padre, Nate si trova
anche a dover affrontare la madre Ruth che all’insaputa di tutti ha avuto una
relazione extraconiugale. Ci sono poi il fratello David, segretamente fidanzato
con un poliziotto di colore, che si occupa dell’impresa di famiglia, e la sorella
Claire, una teen ager ribelle che apprende della morte del padre mentre ha appena ingerito uno stupefacente con il suo nuovo ragazzo.
Episodio 1 Pilot
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Strumento casalingo per eccelle
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di un’incessante quotidianità.
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32 |
GENDER BENDER
Los Angeles, vigilia di Natale. Nathaniel Fisher, proprietario dell’impresa di pompe
funebri Fisher and Sons, muore alla guida del suo nuovo carro funebre scontrandosi con un autobus municipale. La tragedia coincide con il ritorno del figlio
Nate (che lavora per una cooperativa di cibi organici a Seattle), che ora si
trova ad fare i conti con il fragile ego della madre Ruth (che sta avendo una relazione segreta con il suo parrucchiere Hiram) il fratello David (segretamente omosessuale e innamorato di un
poliziotto di colore di nome Keith) e la sorella Claire (una
studente ribelle che apprende della morte del padre
subito dopo essersi drogata con il suo nuovo ragazzo
Gabe). L’unica cosa postiva per Nate sembra la presenza
di Brenda, una donna che ha incontrato in aereo subito
prima di venire a conoscenza della morte del padre.
LADY OSCAR NO BARA
(VERSAILLES ERSAILLES)
o Ikeda
LA ROSA DI V
illes no Bara di Riyok
nga Versa
Anime tratto dal ma
’ya, Shunzo Kato
Gin
Produttori: Seiichi
hiro Yamada, Keiko
imi Shinozaki, Masa
Sceneggiatura: Yosh
Sugie
u Dezaki dal
, sostituito da Osam
ma
ha
ga
Na
ao
Tad
:
Regia
19° episodio
Araki, Michi Himeno
Animazione: Shingo
wai, Tadao Kubota
Art Director: Ken Ka
yauchi
Takahashi, Masao Mi
ata
Fotografia: Hirok
ino
Musiche: Koji Maga
Intanto a casa, David rinuncia ai servizi del suo abilissimo imbalsamatore Fredrico
per occuparsi in persona della salma del padre. Il funerale che segue mette alla
luce i più profondi turbamenti della famiglia e ci porta a riconsiderare in maniera critica alcune delle nostre piu’ assurde tradizioni. In seguito il vecchio Fisher
continuerà ad apparire alla famiglia, seriamente intenzionato a comunicare con
tutti loro.
Episodio 2 Il Testamento
L’inventore di uno schema di franchising a piramide muore in un incidente in
piscina, lasciando una vedova e una figlia in fasce con un mucchio di debiti e
senza i soldi per un funerale decente. Nate offre una soluzione: affittare la bara
piu’ costosa per poi cremare il cadavere dopo il funerale. C’è solo un problema:
secondo la legge una bara usata non può essere nuovamente venduta. Alla lettura del testamento del signor Fisher, la moglie Ruth riceve contante, azioni e
una somma dall’assicurazione. David e Nathan ricevono in eredità l’impresa di
famiglia e Claire i fondi per frequentare il college, che lei medita di trasformare
quanto prima in contante. Più tardi, Nate impara il significato di Angel Lust (ovvero la lussuria degli angeli), Ruth lascia il suo amante Hiram durante una scampagnata, David riceve una visita inaspettata dalla ex fidanzata Jennifer e Gabe
si fa succhiare le dita dei piedi da Claire nel retro di un carro funebre.
Episodio 5 Un Libro Aperto
La morte di una pornostar sciocca Ruth, che non è preparata all’invasione dei colleghi che accorrono alla camera ardente di casa Fisher
per rendere omaggio alla defunta. David è combattuto tra il desiderio
di rimpiazzare il padre nel ruolo di diacono presso la sua chiesa e le
richieste di Keith, il suo fidanzato, poliziotto di colore, di manifestare
più apertamente la sua omosessualità e la loro relazione. Claire e
Ruth decidono di passare più tempo insieme come madre e figlia.
Nate va a cena con i gentori di Brenda, Bernard e Margaret, e ha un
incontro inquietante con il fratello della ragazza, Billy.
il concetto di
azione che anticipa
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L’anime, che possiam
GENDER BENDER
| 33
SSA ZAFFIRO tore giapponese Osamu Tezuka, fa la
LA PRINCIsaPE
Zaffiro, il classico dell’au
blico femEternamente combattuta nel suo doppio ruolo non riuscirà ad impedire al
suo Cuore di Donna di innamorarsi. Corteggiata ed invidiata da donne e
uomini affascinati da tanto coraggio e bellezza, incontrerà personaggi più
o meno importanti e sventerà congiure contro la Famiglia Reale incrementando il proprio valore come militare.
Intanto Parigi matura il tempo della Rivoluzione Francese. Oscar tenta inutilmente di rinnegare per sempre il suo passato di donna, e proprio quando la sua decisione sembra inoppugnabile, il suo istinto femminile prende
il sopravvento e la sua vita una svolta incontrollabile. Proprio come la Francia
in cui nuovi pensieri, nuovi sogni, prendono forma abbattendo le vecchie
barriere ideologiche. “Libertà, Fratellanza, Eguaglianza” è questo il grido
unanime. Libertà di amare, di esserci. Di essere un popolo, un uomo, una
donna... Libertà!
to su fatti storici realmente accaduti e ha come protagonisti molti
personaggi illustri dell’alta borghesia francese dell’epoca della Rivoluzione
Francese. La protagonista è una ragazza allevata come un uomo dal padre generale che voleva un figlio maschio; divenuta comandante delle Guardie Reali sotto
identità maschile, viene corteggiata da donne e uomini.
Il successo del manga fu tale che ne vennero scritte delle riduzioni per il musical e per il cinema (indimenticabile quella realizzata dal regista Jacques Demy).
Francia, Versailles, XVIII secolo. Nel 1755 nasce una bellissima bambina in casa
Jarjayes. Il Generale omonimo rifiutando l’idea di non poter avere un erede maschio
cui trasferire le proprie ambizioni, decide di allevarla come un uomo imponendole il nome di Oscar François. Mette poi a tacere la sua coscienza di padre affiancando a “suo figlio” il giovane attendente André Grandier con il ruolo di servo-protettore. André farà molto più di questo: s’innamorerà perdutamente di Lei.
A soli 14 anni Oscar diviene comandante delle Guardie Reali e guardia del corpo
della principessa Maria Antonietta (futura Regina di Francia e moglie di Luigi XVI).
34 |
GENDER BENDER
il sesso delle persone
o fare a meno di rivelare
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La Principes
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scia ed è teso a rovesciare
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spirito, e quindi
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per nascere. Cioppy, ang
i cuori ai bimbi che stanno
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In paradiso si assegnano
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femminile, presenti concre
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terra dove vive Zaffiro, sol
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Nel regno di Silverland, la
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di situazioni Zaffiro
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o i molti tentativi
quindi si dipana attravers
fin dalla nascita. La storia
erosi personaggi/antanum
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chi sia veramente Zaffiro
ntrarsi.
pe/Principessa dovrà sco
il cammino, e Zaffiro
gonisti contro cui il Princi
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stioni fatte sorger lungo
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Alla fin
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riesce a trovare un equilib
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ietà di stili linguistici
La traduzione ital
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per una caratteristica pec
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pponese ha. In
dossale che la lingua gia
esiste il genenon
tti,
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questo idio
un linguaggio
re, ma vi sono per contro
E’ possibile leggeile.
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maschile ed uno fem
loghi riguardanti un persore pagine e pagine di dia
al conso dello stesso, mentre è
naggio senza capire il ses
o attenzione
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molto bene di queo utilizza. Tezuka si ser ve
e al fulcro della stoalle parole che quest’ultim
tam
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in Zaffiro, di due nature
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molto
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per
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i passi, e
a natura di Zaffiro in alcun
zandola per celare la ver
evidente in altri.
> QUEI BRAVI RAGAZZI
> CORPI MUTANTI
Il cinema gay più bello del mondo.
Ovvero: Il rischio della militanza e la consapevolezza del Tempo che passa.
Quando l’omosessualità si trasforma in bandiera e il cinema si ferma all’età della pietra.
GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE H 18
Estratti dalla trasmissione televisiva Stracult
VENERDÌ 14 NOVEMBRE H 18
Cassero
via Don Minzoni 18
Cassero
via Don Minzoni 18
Presentazione dell’omonimo dossier pubblicato dalla rivista Nocturno. A cura di Pier Maria Bocchi,
critico cinematografico.
Organizzato in collaborazione con
· LUO - LIBERA UNIVERSITÀ OMOSESSUALE
Organizzato in collaborazione con
· LUO - LIBERA UNIVERSITÀ OMOSESSUALE
Il cinema gay è il più brutto del mondo. Non
lo è sempre stato. Lo
è adesso, e lo è diventato nel giro
degli ultimi vent’anni.
L’omosessualità al cinema ha acquisito
una presunzione autarchica che ha fatto dimenticare a sceneggia
tori e registi lo scopo
principale, fare un bel film. L’idea di girar
e un film gay ora è idea di
partito, prima che di cinema. Arriva di cons
eguenza che adesso la
maggior parte del cinema gay si identifica
con “la tematica”, e non
col fatto stesso di essere cinema. Non è
una grossa novità, difatti,
che il cinema gay venga etichettato, ricon
osciuto, parlato e proiettato come cinema “a tematica”.
“Mi si permetta la prima persona, così evitia
mo fastidi a chi non c’entra. Non mi sono mai sentito soddisfatto
da nessuna delle “guide” al
cinema gay che si sono rincorse negli anni
. Ognuna di esse si è sobbarcata l’incarico di tirare le fila di quasi
un secolo di gaytudine sullo
schermo con atteggiamenti assolutistici
e di partito che stridono con la
lucidità e l’oggettività. La scelta dei titoli
da schedare è stata lunga e penosa, e,
riguardo alle esclusioni, è bene mettere subit
o le carte in tavola, ché ogni lettore
avrà da dire la sua in merito (ne ha il pieno
diritto).
Sono arrivato alla conclusione che sarebbe
stato più opportuno e stimolante preferire opere poco “dette e viste” come The
Genesis Children o Cold Light of Day,
piuttosto che tornare sul cinema di Derek
Jarman o Luchino Visconti o Pier Paolo
Pasolini. Il nome del Dossier doveva esse
re inizialmente “Smoking & Hard-Ons”,
un titolo (con la ‘&’ commerciale) che espri
meva un equilibrio tra una visione azzimata ed elegante che il cinema ha dato dell’o
mosessualità, e un’altra più cruda e
sporca. Credo che entrambe siano doverose
ed essenziali: “smoking” come indumento che come atto del fumare, a voler dire
di uno stile e di un “porsi” ben preciso, con ogni variabile del caso (per esem
pio, Domenica, maledetta domenica, Il
banchetto di nozze, Another Country); e “hard
-ons”, esplicitazione volgare ed erotica di “erezione”, a dimostrare una “nud
ità” d’approccio senza veli (Cruising,
Querelle, Head On). Alcuni dei film presenti,
inoltre, si inseriscono sorprendentemente tra i due estremi (La chatte à deux têtes
, Ad occhi chiusi).” Pier Maria Bocchi.
36 |
GENDER BENDER
PS: Ho voluto a tutti i costi evitare di utiliz
zare in questo Dossier le parole “diverso” o “normale”, virgolettate corsivate o
altro non importa. Le ho sempre detestate, e le ritengo molto più offensive e setta
rie di “frocio” o “finocchio”. Preferisco
allora “a-normalità”, “a-normale”, esattame
nte nel significato etimologico (che
ha anche un’accezione bellamente radicale
e anticonformistica, ma sembra che
nessuno lo capisca).
PPS: Se a qualcuno interessa, e restando
tra i titoli e i nomi citati in questa sede,
considero i dieci migliori film del cinema
gay degli ultimi trenta/quaranta anni
(con le varie ed eventuali traiettorie di gene
re e specificità, e perché prima degli
anni Settanta bisognerebbe utilizzare un
altro metro di giudizio e gradimento)
i seguenti, in ordine alfabetico (ma ne amo
alla follia altrettanti): Cruising, Ecstasy
Generation, Lan Yu, Quasi niente, Querelle
, Le regole dell’attrazione, The Rocky
Horror Picture Show, Spetters, Tras el crist
al, La vergine dei sicari.
Estratti e spezzoni dall’omonima puntata di Stracult dedicata alle pioniere delle
sessualità fluttuanti, persone e personaggi che animarono il cinema, il teatro, il varietà, la televisione. Un percorso che va dalla mitica Coccinelle, la prima
diva transessuale nella Parigi degli anni 50, a Marilyn Manson, la rockstar che
nel nome unisce la celebrazione della femminilità hollywoodiana al sadismo
rituale. Ma anche spezzoni di film italiani e stranieri, videoclip musicali e installazioni di videoarte sul corpo mutante, dalla transessualità chirurgica alle identità virtuali dell’era digitale. Un tema animato dalle esperienze di vita e di spettacolo raccontate da Alessandra Di Sanzo, divenuta celebre con il film Mery
per sempre; Giorgia O’Brien, la voce d’angelo dell’avanspettacolo che lavorò
con Sylvano Bussotti, Mauricio Kagel e Lucilla Poli; Marcella Di Folco, presenza costante sui set felliniani (e non solo: ricordiamo anche il Rossellini di
Cosimo DÈ Medici), poi passata alla politica; Giò Stajano, animatore delle notti
della dolce vita romana, oggi dedita alla fede cristiana. Mentre lo storico Massimo
Consoli traccia un ricordo di Franco Caracciolo, fondamentale caratterista gay
del cinema italiano e “ragazza coccodé” per Arbore. Caronte di questo breve
viaggio nei corpi mutanti è Eva Robin’s.
Partecipano alla serata:
Marc ella Di Folc o presidente del MIT
Giorgia O’Brien cantante e attrice
Eva Robin’s attrice
GENDER BENDER
| 37
> GENDER BENDER PARTY& LIVE SET
VENERDÌ 14 - DOMENICA 23 NOVEMBRE
Cassero
Via Don Minzoni 18
VENERDÌ 14
> ORE 23
POP UP
Elec tronicat -li ve
(Francia, Disko B)
Club Le Bomb-li ve
(Scozia-Germania)
dj Wawashi
& Massimo Peccia
Vj set by LaTavia Tovarich
SABATO 15
> ORE 23
Choose the gender
of your house
warm up by Gayonmars
dj little fluffy luke
dj Joker
dj Peter Edison
vj set by Topo & Rosp
Frst floor music research by
Rubistein dj
DOMENICA 16
> ORE 22.30
Absolutely queer disco night
Glamourbrown dj
Fiandrix dj
Vj set by Mizz Pravda
GIOVEDÌ 20
> ORE 23
POP UP
Chicks On Speed
dj-live performance
(Germania)
Vanity K ills
live (Italia)
dj Wawashi
& Bebe La Maitresse
Vj set by LaTavia Tovarich
SABATO 22
> ORE 23
Neo classic house
warm up by Gayonmars
Emanuel dj
Unzip Project djs
special guest dj Francesco
Del Garda
vj set by Mizz Pravda
frst floor’s music research
by Penfield
DOMENICA 23
> ORE 23
Absolutely queer disco night
Fiandrix dj
Rubinstein dj