Cinema Cultura Comunicazione. In TV.
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Cinema Cultura Comunicazione. In TV. presenta MMINILE FE L DE E LE HI SC A M L DE TI EN M TA IT SL BOLOGNA. 13-23 NOVEMBRE 2003 Con il patrocinio di • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI • REGIONE EMILIA ROMAGNA • PROVINCIA DI BOLOGNA • COMUNE DI BOLOGNA • FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA • CINETECA DI BOLOGNA • CINEMA LUMIÉRE • UNIVERSITÀ DI BOLOGNA • DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO UNIVERSITÀ DI BOLOGNA • ISTITUTO DI CULTURA GIAPPONESE DI ROMA JAPAN FOUNDATION • DE.GENERE • ASSOCIAZIONE ORLANDO • CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E BIBLIOTECA ITALIANA DELLE DONNE • CENTRO DI DOCUMENTAZIONE IL CASSERO • LIBERA UNIVERSITÀ OMOSESSUALE Direttore artistico Daniele Del Pozzo Direzione organizzativa The C ulture Business Direzione operativa Andrea Romeo Coordinamento generale Stefano Cacciani Segreteria organizzativa Emanuela C eddia Logistica e ospitalità Monica Ghisleri Responsabile tecnico e di sala Achille Fiorentini Gestione contenuti web David S altuari Graphic designer Giovanni Battistini Assistente organizzativo Fabri zio Di Tommaso Tecnico audio video Michela Paolucci Curatori Alessandra Gori Walter Rovere Paolo S alerno Marc o Uri zzi Consulente e curatore progetto Mishima Luca S carlini Curatrici convegno Streghe Sante e Madonne Postmoderne Monica Baroni Alessandra Gribaldo Anna Maria Tagliavini Ufficio stampa Ministero Grandi Eventi Enric o C ostan za Bendetta C ucci Manuel Marc uccio Sigle animate Saul S aguatti Daniela Cattivelli Web designer Samuele Cavadini Schede a cura di Walter Rovere (cinema) Daniele Del Pozzo Paolo S alerno Ufficio tecnico Luciano Pignotti Traduzioni Daniele Pacini TRA I GENERI O C IO G L A I S S E TRA I S DALLA GUERRA Orlando, androgino protagonista del roma nzo woolfiano, al risveglio da un sonno che sembrava non dover mai finire, si guar essere diventato una donna. La cosa non da allo specchio e si accorge di lo sorprende: il suo aspetto, già abbastan za muliebre, non è cambiato molto. A varia visamente femminile, e questo sembra re è il genere, divenuto improvl’unico fatto degno di rilievo. Scrive bene Virginia Woolf: il mutamento di sesso pote non la sua identità. Al genere, infatti, è legat va cambiare, di fatto, il suo futuro, o il diverso destino della persona: nascere maschio o femmina non è una semplice Per la prima volta viene puntato il dito verso differenza anatomica. una delle caratteristiche più complesse della nostra cultura: sesso e genere, ed i rispe declinarla secondo uno schema nettamen ttivi ruoli, sembrano di fatto te binario, che identifica in maniera rigida gli appartenenti all’uno o all’altro gruppo, doveri, dei modelli di comportamento stabi assegnando degli obblighi, dei liti a priori. Esistono però tracce di inconfutabili ecce zioni alle regole, di vere e proprie incursioni sregolate nelle quali i generi, ricombinan tutto originali. dosi, danno vita a strutture del Gender Bender è un festival che intercetta e decifra le evoluzioni, sorprendentemen te rapide, con cui mutano gli immaginari poca dove l’unica cosa certa è il continuo legati al genere sessuale. In un’emutamento e la gestione della complessi tà, gli esempi offerti dalla cultura pop, dai stiche d’avanguardia, dalla ricerca teorica, media, dalle sperimentazioni artiindicano come sia possibile andare, in man iera creativa, oltre i determinismi di gene È un fenomeno talmente tanto spesso sotto re e di preferenza sessuale. i nostri occhi da passare inosservato: le dive iperfemminili, ma caratterialmente ricano, i baci lesbici di Madonna agli MTV mascoline, del cinema noir ameMusic Award e lo slittamento identitario di Marilyn Manson, le apparizioni di mamme la beffa degli stereotipi etero e omosess transessuali nella serie di Friends, uali nelle puntate de I Simpson, Lara Croft e le nuove eroine dei videogame, lottatrici letali, gli scombinamenti butch/femme nelle esperte in un mondo di pericoli pubblicità per auto e l’utilizzo di trans pelos e in quella dei cereali per la prima colazione; bilico tra tradizione e modernità, dagli anni il Giappone, in perenne sessanta di Mishima e Matsumoto, alle Shinjuku Boys, ai manga, le anime (Ran shonen ai di oggi, i fumetti gay letti preva ma, Sailor Moon, Lady Oscar), gli lentemente da ragazze eterosessuali; le mille derive della controcultura degli anni ’60, la per i/le quali lo scivolare tra i generi era un pansessualità delle Cockettes, percorso di cancellazione dei confini e non di chiusura entro nuove logiche binarie. Il nostro immaginario culturale, dunque, sembra supplire all’estrema rigidità dei gene ri e dei ruoli socialmente istituzionalizza tico e giocando con i loro confini. Nasce ti mettendoli in rapporto dialetcosì una dimensione generativa che, come in un’ipotetica grammatica, riutilizza singo pre nuovi discorsi. li elementi per articolare semDaniele Del Pozzo LEVA! piacevole e urgente è NASCE GENDER BENDER. CI VOè impo er è una di queste. Creare un festival così ssibile resistere e quella di Gender Bend ita e l’accoglienGB RINGRAZIA: SIMONA GIANNOBILE (WARNER BROS INT. TV ITALIA), YOLANDE MICHELIN (AOL TIME WARNER), FEDERICA FUNARO (SHARADA), ANTONIO ADINOLFI (EAGLE PICTURES), CRISTINA BARBIERI (EAGLE PICTURES), LUISA CERETTO (LUMIÉRE), ANDREA MORINI (LUMIÉRE), GIANLUCA FARINELLI (CINETECA DI BOLOGNA), GIOVANNI AZZARONI, EUGENIA CASINI ROPA, MARCO DE MARINIS, LAMBERTO TREZZINI, DAVIDE PIGNATELLI (DMS UNIVERSITÀ DI BOLOGNA), MARCO GIUSTI, ANTONELLA DI VITA, GINO DAL SOLER, DEBORAH KELLY, ANNA DUNWOODIE (LONDON LESBIAN AND GAY FILM FESTIVAL), EMANUELE CICCARELLA, FANNY & ALEXANDER, PAOLA TONELLA (BBC), CHIARA SORGATO E DANIELA SQUARZONI (BAULE DEI SUONI), ROBERTA NOVIELLI, ALBERTO ROSSINI (MTV ITALIA), ANDREA AMICHETTI (EDIZIONI ZERO), GIOVANNA GOZZI (ASSOCIAZIONE ORLANDO), MOMOKO OUCHI (ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA ROMA) , JUNKO TAKEKAWA (THE JAPAN FOUNDATION LONDON) , KAROLA GRAMANN (KINOTHEK ASTA NIELSEN), MATSUMOTO TOSHIO, KOYO YAMASHITA (IMAGE FORUM), ARIANNA LOMBINI , EMILIO PUCCI, BRUNO POMPA, BRENDAN GRIGGS (BRITISH COUNCIL DI ROMA), PETER WEIERMAIR (GAM), DEDE AUREGLI (GAM), ANNA ROSSI (GAM), EVA VON DEUSTER (GAM), ALESSANDRO BARILE, FULVIA NICOLI (MTV ITALIA), ALEX , LORELLA ZANARDO, GIOIA COGLIATI, LUCA DE SANTIS, E TUTTO LO STAFF DEL CASSERO. GENDER BENDER FESTIVAL SLITTAMENTI DEL MASCHILE E DEL FEMMINILE BOLOGNA 13-23 NOVEMBRE 2003 051 6494416 | www.genderbender.it | [email protected] Ci sono intuizioni alle quali erano implausibili, la formula del tutto ined sfide, di incognite, e di sorprese. I tempi complesso, spalmato su due settimane, stata un’avventura irresistibile: ricca di di produzione) si è delineato un festival due e ione ettaz prog musica, di (due i mes tro za insperata. In quat e geneticamente interdisciplinare: dalla te uniti dalla nuova Manifattura delle Arti, men ideal quanti i di luogh zione si agina diver i e l’imm olger rare coinv cattu di capace e. Un progetto, che ha saputo ision telev la e a ratur lette la , one. licità edizi pubb a la la nei giorni della sua prim all’arte, passando per il cinema, sono certo – vorranno celebrarla e viver ne – che tanti dei e e ita tifico nasc scien sua e alla rigor re il hanno deciso di contribui di indagare, intrecciando si associa all’universo che GB si prefigge ben che di a, etto vativ prog inno te nel uto men cred forte o ue hann dunq Una formula va a quanti nelle istituzioni scanzonata vena pop. Un ringraziamento ribuito a vario culturale delle riflessioni con una sana e impresa ed a tutte le realtà che hanno cont ta ques in ato lanci è si cui con ità estiv temp la e o gio, la crecorag siasm il The Culture Business, per GB, a Cult Network per l’entu ringraziare tutto lo staff del Cassero e di non e infin o poss non one, edizi a prim titolo a questa er Bender Festival. tato a tempo di record questo primo Gend Andrea Romeo atività e la professionalità con cui ha mon > CONVEGNO YUKIO MISHIMA VENERDÌ 14 E SABATO 15 NOVEMBRE Auditorium del Dipartimento di Musica e Spettacolo Università degli Studi di Bologna Via Azzo Gardino 65 Con il patrocinio di: · FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA · ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA A ROMA - JAPAN FOUNDATION · DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO VENERDÌ 14 NOVEMBRE > ORE 10.00 Apertura convegno > ORE 15.00 CORPO Mishima e il mito della mor te giovane > Ore 10.30 Proiezione The strange case of Yukio Mishima Relatore: Giorgio Amitrano > ORE 11.30 dibattito Relatore: Tommaso Giar tosio > ORE 13.00 Pausa pranzo Confessioni di una maschera: l ’omosessualità nell ’opera di Mishima > ORE 16.00 AZIONE Il cinema di Yukio Mishima Relatore: Pier Maria Bocchi > ORE 16.30 Dibattito SABATO 15 NOVEMBRE > ORE 10.00 Proiezione Yukok u > ORE 10.30 TEATRO Un passato che ri vi ve nel presente, un presente che trova c onferma nel passato Relatore: Giovanni Azzaroni Il mio di vano orientale è Mishima Relatore: Nic ola S avarese > ORE 11.30 Dibattito > ORE 13.00 Pausa pranzo > ORE 15.00 Proiezione Materiali televisi vi provenienti dalle Teche Rai > ORE 15.30 SCRITTURA Visioni del vuoto e c olori proibiti: la ric ezione di Yukio Mishima nella c ultura Occidentale Relatore: Luca S carlini > ORE 16.00 AZIONE Un c orpo per la mor te Relatore: Antonio Franchini > ORE 17.00 Dibattito > ORE 18 Chiusura convegno GENDER BENDER |9 pone di analizzare questo problema, pren dendo in considerazione, insieme ad alcun e delle opere più famose di Mishima, altre meno note e ancora inedite in Italia. Giorgio Ami trano insegna Lingua e Lette ratura Giapponese all’Università degli Stud i di Napoli “L’Orientale”. Ha tradotto dal giapp onese opere di Kawabata, Nakajima, Miya zawa, Murakami e Yoshimoto. Ha curato di recen te un Meridiano dedicato all’opera di Kawa bata Yasunari. UN PASSATO CHE RIVIVE NEL PRESEN TE, UN PRESENTE CHE TROVA CONFERMA NEL PAS SATO Yukio Mishima (1925-1970) rimane una delle presenze più ingombranti e compless e del secondo Novecento. La sua immagin e drammatica uscita di scena che sigill e resta connessa alla clamorosa ò una volta per tutte quel legame arte/ vita che fu centrale in tutta la sua esist rivoltegli in vita e in morte e giunto orma enza. Sdoganato da numerose accuse i allo status di “classico moderno”, il suo lascito si dà soprattutto nella creazione mille segnali sono l’elemento di maggior di un mondo in cui l’ambiguità e i suoi forza, in una continua poetica della cont raddizione. Nella sua carriera come narra politico, cineasta, si profila una fisionomia tore, saggista, attore, drammaturgo, sfuggente che, parafrasando Jean Coct eau, a cui fu devoto e su cui scrisse pagi spazi di silenzio e meditazione proprio ne acute, era sempre alla ricerca di nel cuore di una vita pubblica programm aticamente sfrenata. Le due giornate di opera, presentando in parallelo un’ampia studio bolognesi fanno il punto sulla sua rassegna di film e documentari a lui ispir ati o riferiti. Scrittori, storici del teatro e orientali, affronteranno l’universo compless del cinema, studiosi di lingue e culture o, spesso paradossale, dell’autore de Il padiglione d’oro, cantore del gesto categ vivere, tema su cui torna più volte. Un poet orico che cancella la “vergogna” del a sempre in bilico tra Oriente e Occidente , che sconta ancora oggi talvolta sbrigativi troppo facili. Come accade ai numerosi giudizi liquidatori o acquisizioni intellettuali del Novecento che si misero in gioco dialogando a trecentosessantag Gabriele Dannunzio (importante per la radi con la società in cui vivevano: da formazione dello scrittore giapponese che ne tradusse in gioventù lo stilizzatissimo Toller, da Jean Genet a Vladimir Majakovs Martyre du Saint Sebastien) a Ernst kij, a Pasolini a tanti altri ancora. Un’oc casione preziosa, quindi, di verifica e appr una delle personalità rilevanti del seco ofondimento, per conoscere meglio lo “breve” da poco concluso. Daniele Del Pozzo Luca Scarlini LLA MORTE PRECOCi Eche MISHIMA E IL MITO DE agg Mishima vi sono dei person 10 | di Nella mitologia personale artenenti to rilievo. Si tratta di eroi app olu ass di to pos un no occupa rti giomo ere ess omunati dal fatto di a luoghi e tempi diversi, acc che Ma n. Dea es Jam a , da Radiguet vani, da Antinoo ad Achille era di l’op nel tura ma pre rte mo della ruolo gioca la fascinazione del ideale estetico, espressione un di o sol ta trat Si a? him Mis GENDER BENDER enne, sotbellezza in una gioventù per desiderio di cristalizzare la ne erotissio sse un’o È po? traendola all’usura del tem pur chiste? È un o mecca, legata a pulsioni sadomaso osta a queste domande canismo narrativo? La risp lare rapporto dello scrittova cercata forse nel partico porto da lui stesso lucidare con il narcisismo, un rap ni. La mia relazione si promente esplorato in più occasio Yukio Mishima, il più “kabuki” degli scrittori giapponesi del secolo scorso, scrisse cinqu e nô moderni. L’immaginario poetico dell’autore è drammaticamente forte e con passioni che definiscono i personaggi in maniera scultorea. Tuttavia, confrontandosi con i drammi nô, Mish ima ne ritaglia il delicato tessuto della tradizione teatrale, ambientando nel Giappone mode rno le storie che fanno parte del suo patrimonio culturale. Nell’unione ideale tra il proprio furore intellettuale e il distacco poetico dei più grandi drammaturghi nô del passato, Mish ima, in questi drammi, riallaccia la cultura del prese nte a quella del passato, sanando brillantem ente le apparenti contraddizioni che laceravan o il Giappone alla soglia della modernità. Giov anni Azzar oni è docente di Teatri Orientali e Antropologia dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Bologna. Ha pubb licato Teatro in Asia vol. I (Malaysia - Indo nesia - Filippine - Giappone), Teatro in Asia vol. II (Myanmar Thailandia - Laos - Kampuchea - Viet Nam ) e Teatro in Asia, vol.III (Tibet - Cina - Mongolia - Corea) (Clueb), in uscita nel dicembre 2003, primi tre volum i di quattro dedicati al teatro asiatico. MISHIMA E IL CINEMA Una panoramica, tra Oriente e Occidente , sul complesso rapporto che ha legato Mishima al cinema. Dai film giapponesi tratti dalle sue oper e (Enjo di Ichikawa), ai suoi adattamenti (Black Lizard di Fukasaku) alle sue interpretazioni (Afrai d to Die di Masumura), fino allo sguardo cinemato grafico dell’Occidente: dal delicato equilibrio di Mishima di Schrader alla mediocrità di I giorni impuri dello straniero di Carlino, tratto da Il sapore della gloria . Pier Maria Bocchi è critico cinematografico che da anni studi il cinema dell’Estremo Orien te. É tra i redattori del dizionario del cinem a Il Mereghetti, scrive su numerose rivis te ed è autore, tra l’altro, di Michael Mann edito da Il Castoro. UN CORPO PER LA MORTE Si è spesso avuta la sensazione che Mish ima avesse condotto una doppia vita, una prima parte dedita alla letteratura, al pensiero e al culto per l’arte occidentale e una seco nda dominata dalla filosofia dell’azione, dal corp o e dal recupero della tradizione dei samu rai e dai riti del Giappone medievale. In realt à, quanto alla letteratura, Mishima cont inuò a scrivere fino all’ultimo e fino all’ultimo ne sostenne, in accordo con le sue posizioni di partenza, l’assoluta autonomia e la totale “irres ponsabilità”. E per quel che riguarda il suici dio, anche tutta la sua giovinezza ne fu fortemente condizionata. Dal dopoguerra all’inizio degli anni Cinquanta, la percentuale dei sucidi tra i giovani giapponesi già decim ati dalla guerra fu altissima. Haraguchi Tozo , uno studente dell’università di Tokyo, colle ga di Mishima e di un anno più giovane, si suicida nel 1946 con argomentazioni che sembrano abbastan za simili a quelle che ispirarono il nostro Michelstaedter: espr imersi significa commerciare, mercante ggiare e lui preferirebbe essere il “fantasma di uno di quei guerrieri di una volta, che disprezzavano le transazion i e le spiegazioni”. Ventidue anni dopo, nelle motivazioni che hanno ispirato la fondazione del Tate no kai, il suo esercito privato di giovani, Mishima, ribadendo l’ antic a fedeltà all’arte per l’arte (“Quale uomo di lettere io credo soltanto nelle parole perfettamente false delle opere letterarie (...) È questo il motivo che mi induce ad amare, nella letteratura giapponese, soprattutto la tradizione della raffinatezza”), aggiunge una clausola che suona perentoria e identica a quella del suo antic o compagno di corso: “Se tutte le parole che riguardano l’azione si sono corrotte, per resuscitare l’altra tradi zione del Giappone, il mondo dei guerrieri e dei samurai, è necessario agire in silenzio, senza l’ausilio delle parole, rassegnandosi ad ogni possibile fraintendimento.” Un corpo degno della morte plateale che stava architettando Mishima se lo costr uì attraverso la pesistica e le arti marziali. Seguire le tappe della costruzione di quel corpo significa forse seguire la strada più semp lice e diretta per comprendere l’enigma Mishima non volendo rasse gnarsi all’inevitabilità del fraintendimento. Antonio Franchini scrittore e saggista espe rto di arti marziali, è autore, tra l’altro, di Quando vi ucciderete, mae stro? La letteratura e il combattimento, edito da Marsilio. VISIONI DEL VUOTO E COLORI IBITI: LA RICEZIONE DI YUKIO MISHIMPRO A NEL LA CULTURA OCCIDENTALE Una ricerca realizzata per il convegno bolog nese e un inter vento sulla ricezione dell’opera di Yukio Mishima nella cultura europea e americana, con una parti colare attenzione al panorama italiano, dalla fine degli Anni ‘50 ad oggi. Corsi e ricorsi di un’opera e di una vita controver sa che interessò tra l’altro personalità come Alberto Arbasino, Marguerite Yourcenar, Ingmar Bergman, Henry Mille r, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini. Luca S carlini, saggista e traduttore, si è occupato tra l’altro di autobiografie (ha recen temente pubblicato sul tema da Rizzoli Equivoci e miraggi), è studioso di drammaturgia contemporanea e di lette rature comparate (con una serie di ricerche all’attivo su vari percorsi dell’esotis mo culturale) e drammaturgo. CONFESSIONI DI UNA MASCHERA: L’OMOSESSUALITÀ NELL’OPERA DI MIS HIMA La presenza dell’o mosessualità nell’opera di Yukio Mish ima. Prendendo in esame i romanzi Confessioni di una maschera e Colori proibiti si toccheranno alcune delle tante questioni che definiscono il lavoro e il laboratorio di Mishima scrit tore: l’investimento personale dell’autore nella scrittura, il tema della bellezza dell’opera d’arte, l’uso del simbolo, e il rapporto tra liber tà e responsabilità sociale, il problema del “romanzo a tesi” . Tommaso Giar tosio ha pubblicato il “sag gio romanzesco” Doppio ritratto (Fazi, Premio Bagutta Opera Prim a) e due racconti in Men on men. Antologia di racconti gay (Mondado ri). Collabora a Nuovi argomenti e Accattone, ed è tra i fondatori della rivista online Lo sciacallo. Ha curato e tradotto opere di Hawthorne, Isherwood, Thackeray, Waugh. IL MIO DIVANO ORIENTALE È MISHIMA Modernità e tradizione in Giappone sono la stessa faccia di due medaglie: l’Oriente e l’Occidente. Così per Yukio Mish ima: i suoi romanzi, la sua vita, il suo suicidio, i suoi film, la sua fama, il suo coraggio, i suoi comportamenti e soprattutto il suo teatro, cambiano continuamente come seguendo il sole, in un esempio perfetto e crudele di maschera postmoderna. Nic ola S avarese professore di Discipline dello Spettacolo presso l’Università di Rom a Tre. È autore di Teatro e spettacolo tra Oriente e Occidente (Late rza) e, in collaborazione con Eugenio Barb a, dell’Arte segreta dell’attore. Ha vissuto due anni in Giappone. 12 | Yukio Mishima, pseudonimo di Kimitake Hiraoka, nasce a Tokio il 14 gennaio 1925. Talento precocissimo (scrive il primo racconto a sette anni) pubblica due raccolte già a 16. Il successo internazionale giunge nel 1949 con Confessioni di una maschera, che lo afferma come nuova voce della letteratura giapponese. Educato secondo i rigidi dettami della tradizione nipponica, è legato da profonda amicizia con lo scrittore Yasunari Kawabata (nato nel 1899 e premio Nobel nel 1968), che lo considera, seppur più giovane, suo maestro, e dotato “di un talento che si manifesta ogni 300 anni”. Per tre volte ricevette la candidatura al Premio Nobel e la sua opera completa comprende più di 40 romanzi, poesie, saggi ed opere per il moderno teatro Kabuki e Nô. Autore di una smisurata produzione letteraria, teatrale, cinematografica, può essere ricordata come centrale la tetralogia di romanzi che compone Il mare della fertilità iniziata nel 1965 e conclusa il 25 novembre 1970, la stessa mattina del seppuku, il suicidio rituale con cui pose fine alla sua vita. Alla fama internazionale Mishima accompagnerà una grande cura per un graduale potenziamento muscolare tramite il culturismo e le arti marziali, in quella unione di Sole e Acciaio (1968) che considerava indispensabile per una cosciente autorealizzazione. Le foto di queste pagine sono tratte dal libro fotografico Bara Kei di Eikoh Hosoe GENDER BENDER YUKOKU > MISHIMA E IL CINEMA GIOVEDÌ 13 - DOMENICA 16 NOVEMBRE Cinema Lumiére, sala 1 Via Azzo Gardino 65 I MISHIMA FILMOGRAFIA D Sceneggiature o soggetti Fell from Grace with the Sea, · L'École de la chair, (1998) (1976) (novel Gogo no eiko) (novel) aka The School of · Shiosai (1975) (novel) aka Flesh, (USA) The Sound of the Waves · Markisinnan de Sade (1992) (1975) (TV) (play) · Ongaku (1972) (novel) aka · Rokumeikan (1986) (novel) Music (1972) aka Hall of the Crying Deer, · Shiosai (1971) (novel) aka High Society of Meiji The Sound of the Waves · Shiosai (1985) (novel) aka (1971) The Sound of the Waves, · Kuro bara no yakata (1969) (1985) (play) aka Black Rose (USA) · Kinkakuji (1976) (novel aka Mansion of the Black Temple of the Golden Rose (1969) Pavilion) aka Temple of the · Kurotokage (1968) (stage Golden Pavillion (1976) adaptation) aka Black Lizard · The Sailor Who (1968) · Fukuzatsuna kare (1968) · Ai no kawaki (1966) (novel) ’oro) d e n o li ig (Il pad aka Longing for Love (1966) e dello e da Enjo a, a partir are alla produzion o, in m · Ai no kawaki (1966) e in c il e iv tt a e rr ir a im d r h e Mis r, p tto e · Hundertste Nacht, Die zione tra l Schrade da lui scri a della rela er Mishima di Pau ku (Patriottismo) iv (1966) (TV) (play) tt e p s o Yuko ando p Una retr · Yukoku (1965) aka rarissimo lla sua vita. wa, pass a il ik o s h Ic lu c n in a di Ko Patriotism aka The Rite of schermo, con cui porrà fine ore per lo con il patrocinio di · FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA · ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA A ROMA - JAPAN FOUNDATION · CINETECA DI BOLOGNA · CINEMA LUMIÉRE scritt suicidio in scena il cui mise Love and Death (1965) · Nikutai no gakko (1965) aka School for Sex aka School of Love (1965) · Kemono no tawamure (1964) (novel) · Kedamono no tawamure (1964) · Ken (1964) · Kurotokage (1962) (stage adaptation) aka Black Lizard (1962) · Ojôsan (1961) (novel) · Todai (1959) · Enjo (1958) (novel) aka Conflagration, Flame of Torment, The Temple of the Golden Pavilion · Bitoku no yoromeki (1957) (novel) · Nagasugita haru (1957) (novel) · Shiosai (1954) (novel) aka The Sound of Surf, The Sound of Waves, The Surf. Interpretazioni · Hitokiri (1969) regia Shimbei Tanaka aka Tenchu! (1970) (USA) · Kurotokage (1968) regia Fukasaku Kinji aka Black Lizard · Yukoku (1965) regia Yukio Mishima aka Patriotism, The Rite of Love and Death · Karakkaze yaro (1960) regia Takeo Asahina aka · Afraid to Die (1960) (USA) attore protagonista · Fudotoku kyoiku koza (1959) Regia · Yukoku (1965) (Yukio Mishima, Giappone 1965) Appassionato di cinema, Mishima si interessava personalmente alle trasposizioni filmiche delle sue opere; si dilettò, con il narcisismo che gli era proprio, di fare qualche parte da attore, e ne scrisse talvolta da critico (nel 70 pubblicò un articolo su Visconti intitolato Dalla trasformazione sessuale alla trasformazione politica). Come regista diresse un unico film, adattando il proprio racconto Riti dell’amore e della morte (Yukoku, letteralmente Patriottismo), dove interpreta il ruolo di un tenente che, nel ‘36, per fedeltà all’imperatore, compie e del film risiede anche nella ress seppuku davanti alla propria moglie. L’inte protagonisti si muovono in due I Nô. o teatr dal sa messa in scena ieratica ripre da un kakemono sul quale sono tracuna scenografia bianca e nera, occupata assoluta” (shisei). La sola musica ciati due caratteri che significano “sincerità Isotta di Wagner. Il film si concene no Trista proviene da un vecchio 78 giri del sta alla moglie, sentimento tra sulla passione che unisce il protagoni cui i due si congedano salusimbolicamente figurato nella scena in dei rispettivi corpi. parte tando, centimetro per centimetro, ogni to nel febbraio 1936. tenta golpe il co, stori Yukoku si riferisce a un fatto Kita, convinti che il Giappone Ispirati dall’ideologo nazional-socialista tica in favore di una cieca stesse abbandonando la sua anima più auten aio 1936 circa 1400 solfebbr 26 il le, imitazione del mondo occidenta to occuparono in nome della dati guidati da giovani ufficiali dell’eserci uffici governativi, uccidendo restaurazione del potere imperiale diversi si sarebbero ritirati finché non che numerosi graduati e annunciando inizialmente riconosciuto non fossero partite le riforme; ma dopo aver e di sopprimere la rivolta. le loro ragioni, l’imperatore diede ordin ti si suicidarono. solda i molt Durante l’assedio durato tre giorni “nessun periodo della che ò indic ima Mish Nel testo di presentazione, sincero nei riti della morte storia del Giappone fu tanto astrattamente re assoluti in quei riti esse ro quanto l’anno 1936. Mai i giovani volle li anni. Non volequeg di riale impe dia quanto gli officiali della guar rai. Ma dalla samu dei zioni tradi le do man subli non vano esistere se ni avevano ricevuto anche il desiderio loro epoca e dalla loro età, questi giova questi, si volevano assoluti.” dell’amore e della sessualità. E anche in ritirato dalla distribuzione per volontà Apparso di rado all’estero, in Giappone fu che avvenne nel 1970 in circostanze della vedova dopo la morte dello scrittore, film: Mishima infatti tentò un colpo di del tutto simili alla vicenda narrata nel no-kai (Società dello Scudo), un eserstato insieme a quattro membri della Tatehi samurai. Dopo il fallimento nel antic i degl cito personale fondato sull’etica lari, lo scrittore affidò la propria vita reclutare uomini dalle truppe dei soldati rego al seppuku, il suicidio rituale. egno è più ammirabile dell’ipocrisia, l’iPer la politica radicale giapponese, “l’imp er), e, complici le divisioni della sinidealismo è preferibile al cinismo” (D. Dess Kita e Mishima vennero a esercitare stra ufficiale, a cavallo del 70 figure come parlamentare. È significativo che la una notevole attrazione per la sinistra extra registi antimilitaristi e di sinistra come stessa vicenda sia stata ripresa anche da ida (in Legge marziale, 73; - vi si alluSuzuki (in Elegia della violenza, 66) e Yosh ambientato anch’esso nel ’36), che de anche ne L’impero dei sensi di Oshima, ment sia propenso a manipolare blish l’esta la assunsero a paradigma di come gli ideali giovanili a fini politici. A THE STRANGE CASE OF YUKIO MISHIM (Michael McIntyre, GB 2000) a nessuno indifferente, Yukio Mishima Ridicolo per alcuni, ammirato da altri, ma morte. Questo documentario presenè rimasto un paradosso nella vita e nella ore, le interviste con i colleghi (anche ta il vasto materiale fotografico sullo scritt con due suoi traduttori e le letture delcon il suo biografo Henry Scott Stokes), scrittore, drammaturgo, attore e uomo l’attore John Hurt che ritraggono Mishima iri e diviso fra la tradizione giappoara-k dell’h o d’azione. Ossessionato dal gest cultura, il suo atto finale - al culmine nese e l’occidentalizzazione della propria to di discussione. della vita - è ancora oggi un vivo argomen ENJO (Kon Ichikawa, Giappone 1958) Enjo è la trascrizione filmica del romanzo Il Padiglione d’oro di Mishima, ispirato a un fatto realmente accaduto nel 1950, quando un giovane monaco diede fuoco al padiglione d’oro del tempio Kinkakuji di Kyoto. Il libro è il ritratto tormentato di un’esistenza spinta agli estremi, simbolo di un’innocenza tradita. Un giovane uomo giunge in una Kyoto post bellica per farsi monaco di un tempio sacro. Tuttavia, né il misero passato né l’innocenza lo hanno preparato alla corGENDER BENDER | 15 AFRAID TO DIE MISHIMA CON LA MOGLIE E ICHIKAWA SUL SET DI ENJO (Yasuzo Masumura, Giappone 1960) voga dei film di yakuza, mutazione e A cavallo del 1960 esplose in Giappone la a da registi come Suzuki, Fukasaku e reinvenzione del noir americano frequentat 1962 il protagonista del film di Shinoda Shinoda. Mishima era un fan del genere: nel grande divertimento, al suo persosuo con to, Tears on the Lion’s Mane fu ispira attore a Black Lizard, un giallo-hornaggio, mentre nel 1968 parteciperà come tieri la proposta della Daiei di interpreror di Fukasaku. Nel 1959 esaminò volen wave Yasuzo Masumura. Dopo aver new ta tare uno yakuza film diretto dal regis ima pretese tre condizioni dai produtrifiutato i primi soggetti propostigli, Mish personaggio doveva essere un gangtori per partecipare come protagonista: il suo morire nel finale. Le tre condizioni e ster, indossare un giubbotto di pelle nera o. In Afraid to Die Mishima è un prefurono soddisfatte e tradite allo stesso temp picchia le donne, egoista e privo del stante yakuza, ma è anche un pavido, che lia. A capo di una gang scalcinata comconcetto di onore e del rispetto della famig e lo zio) Takeo (Mishima), bersaglio llo frate posta solo da altri due elementi (il in una Tokyo allo sfascio tra rapimenti della vendetta del clan rivale, si destreggia eluttabile finale. Brutale e spietato e obblighi familiari a colpi di bluffs fino all’in ato a una colonna sonora in stile affid è e come un film di Fuller, il suo ritmo veloc liare senso dell’assurdo. Jazz, ad immagini strabilianti e a un pecu antico desiderio di apparire in un film Mishima ne scrisse sui suoi diari: “Il mio anche un solo film deve avere avuto è stato esaudito. Chiunque abbia mai visto nto, rivolge una preghiera alla purezruzione cittadina: in un atto risolutivo e viole za e appicca fuoco al tempio. dubbio se fosse possibile trasporre in Inizialmente Ichikawa rimase a lungo in nzo e rifiutò la regia; ma accettò quanfilm i concetti filosofici trattati nel roma ie Natto Wada e all’amico Keiji Hasebe, mogl do la sceneggiatura venne affidata alla e direttamente sul copione. cosa che gli avrebbe permesso di inter venir in Giappone, una povertà materiale “In questo film volevo mostrare la povertà sta in questo senso rappresenta goni che causa una povertà spirituale. Il prota ra, che deve scontrarsi contro il muro la gioventù giapponese nel primo dopoguer ca a cui aspira: la ricerca della verità della realtà e della disillusione nella ricer le autorità religiose chiesero di sospennella propria vita.” Poco dopo l’inizio però, sse spingere qualche folle a ripetere il pote dere le riprese per timore che il film giudicando in fondo il tema troppo difgesto, e la Daiei cancellò la produzione, di insistenze del regista, la produzioficile per il pubblico. Dopo quasi un anno biandone titolo (fu scelto Enjo, tracam ne acconsentì a riprendere il film, ma del tempio. Girato in bianco e nero con ducibile come Conflagrazione) e nome della fotografia di Rashomon e I racl’aiuto di Kazuo Miyagawa (già direttore ottenne straordinari risultati formata conti della luna pallida d’agosto), il regis inquadrature come nel donare effetti li nella composizione architettonica delle le musiche Ichikawa ricorse al compodi bassorilievo a tessuti e superfici. Per che mescolò timbri della musica tradisitore d’avanguardia Toshiro Mayuzumi, oni, secondo la lezione della musica zionale giapponese con effetti sonori sincr contemporanea occidentale. 16 | GENDER BENDER te centinaia di film ho visto io dalla questo sogno almeno una volta. Ma quan o migliaia ne vedrò nella mia vita? inaia cent ti mia infanzia ad ora? E quan come quello in cui sono apparTra queste migliaia posso ora indicarne uno il fattorino a mille matrimoni, fatto so io. Mi sento come una persona che ha film faccio la parte del boss Nel suo. il ta e che per la prima volta sperimen Il ruolo di un membro della Yakuza numero due della famiglia Yakuza Asahina. re più di ogni altro. (…) Girare queera quello che avevo desiderato interpreta ero libero di creare mondi attraora, ad sto film ha sconvolto la mia vita. Fino voluto. Ora ogni mio più piccolo atto o verso le parole in qualsiasi modo avessi de risultato di cui sono ora capace è gesto è comandato da un altro. Il più gran te nel modo in cui una certa persomen quello di muovere il mio corpo e la mia il militare e mi sono sempre chiesto na vuole che lo faccia. Non ho mai fatto avere un’idea di come possa essere, come fosse quel tipo di vita. Ora credo di e di questo film. La regia di Yasuzo grazie al ruolo che svolgo nella creazion ni né compromessi. Il valore del essio conc fa Masumura è severa, ed egli non Se il regista avesse detto cose come film dipende proprio da questa severità. to!’ - in altre parole, se le condizio‘Fantastico Mishima-san! Ottimo! Che talen e e rassicurazioni, il film che ne ilezz gent di ni delle riprese fossero state piene . Dal momento che il pubblico paghesarebbe risultato non sarebbe valso a nulla o è perfettamente naturale. La magrà per vedere la pellicola, l’entità dello sforz ucano un’esistenza priva di preoccond i gior parte della gente pensa che gli attor dell’attore richiede più disciplina di cupazioni. È un errore grossolano. La vita a di un atleta. Come il resto del cast, quella di uno scrittore; è più simile a quell lcool per la durata delle riprese. Ero ho dovuto promettere di astenermi dall’a atura di Ryuzo Kikushima per eggi scen dalla completamente affascinato ma anche la descrizione della persoKarakkaze Yaro. Non erano solo le azioni strabiliato dalle prove di continuità di nalità della yakuza. E ogni mattina ero ioni sui personaggi e su incredibili cidaz delu Masumura. Ogni volta ci forniva endo semplicemente il copione. intrecci che io non avrei mai colto legg a quello che la parola ‘performancÈ Francamente, non ho mai prestato attenzione o però, ho sviluppato un enorWaka o Ayak significa per l’attore. Lavorando con era solito dirle: ‘Per favore, fai questo me rispetto per quest’arte. Masumura ce era completa in un attimo. Una volta pezzo in due secondi’, e la sua performan esso a tre stadi, comincia lentamente le disse: ‘Per favore fai di questo un proc guardandomi in quel piccolo set polvee gradualmente accelera’. Allora Wakao, uno strumento musicale con perroso, eseguiva le indicazioni del regista come fetto controllo dei tempi.” MISHIMA (Paul Schrader, USA/Giappone 1985) della cultura giapponese (suoi il saggio Quando Schrader, profondo conoscitore ) manifestò l’intenzione di voler fare Ozu/Bresson/Dreyer e il bellissimo Yakuza iter. In Giappone la vicenda dello scritun film su di lui, dovette affrontare un lungo va di Mishima, che aveva già ostavedo tore è tutt’ora motivo di imbarazzo, e la di fare un film sulla storia, chiese n Kaza e son colato i tentativi di Polanski, Rafel tti della vita del marito: la sua omoche per contratto venissero taciuti due aspe o di addestramento paramilitacamp sessualità, e il fatto di aver organizzato un che avrebbero dovuto attuare un colpo re per un esercito privato di 150 uomini, di stato per restaurare l’impero in Giappone. dello scrittore giapponese. Le prime Mishima è un film in quattro capitoli sulla vita e: Il Padiglione d’oro, La casa di oper sue tre parti, a colori, coincidono con tre rive, in bianco e nero, l’ultimo giorKyoko e Cavalli in fuga, mentre la quarta desc film equilibrato che illustra gli episodi no della sua vita, il 25 novembre 1970. Un ni di una maschera e Sole e acciaio e i passi più celebri di testi come Confessio spesso abbagliante, grazie anche alle con una messa in scena di una bellezza musiche di Philip Glass. I tempi della scenografie astratte di Eiko Ishioka e alle ima sono inoltre scanditi dalle quattro vita e dell’espressione artistica di Mish Bunburyodo. La seconda e terza sezioe e, sezioni del film: Bellezza, Arte, Azion era una parola usata dai samurai, comne confluiscono nella quarta: Bunburyodo fica la distanza tra arte e azione. È posta da bun (penna) e bu (spada), e signi ader: quando le parole diventano Schr da questo il tema centrale posto nel film creare con l’azione? insufficienti? Quando l’artista dovrebbe pur essere un principio che riesca a deve ci parte he qualc “Da se: Mishima scris le. Accade che quel principio sia per mettere le due cose assieme e a riconciliar tenuta sotto controllo e tuttavia usata me la morte. (…) In letteratura, la morte è alla costruzione di vuote finzioni; la vita come forza trainante; l’energia è dedicata e per farle raggiungere il giusto grado, è tenuta in riserva, temperata con la mort produzione di opere d’arte che posnella igata trattata con prevenzione e prod - si può dire - perisce con lo sbocciare. siedono una fatidica vita eterna. L’azione naturalmente un fiore artificiale; quinLa letteratura è un fiore indistruttibile, ma unire il fiore che appassisce e il fiore fica di mettere assieme azione e arte signi che dura per sempre”. GENDER BENDER | 17 > STREGHE, MADONNE E SANTE POSTMODERNE Metamorfosi del femminile nei media e nella cultura popolare contemporanea SABATO 22 E DOMENICA 23 NOVEMBRE Dipar timento di S cien ze della C omunicazione via Azzo Gardino 23 Organizzato in collaborazione con · DE.GENERE · ASSOCIAZIONE ORLANDO · CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E BIBLIOTECA ITALIANA DELLE DONNE SABATO 22 NOVEMBRE > ORE 10.00 Apertura convegno > ORE 10.30 Relazione introduttiva ROSI BRAIDOT TI insegna Women’s Studies presso l’Università di Utrecht, Olanda, e dirige l’omonimo Dipartimento. > ORE 11.00 Madri assassine e f iglie ingrate Sull’affollamento mediatico, tra cronaca e fiction, di femmes fatales, mantidi voraci e angeli (caduti) del focolare familiare. Partecipano: PIER MARIA BOCCHI critico cinematografico e collaboratore del dizionario del cinema Il Mereghetti. DANIELE PROTTI direttore de L’Europeo, giornalista, insegna alla Facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino. PIERO RICCI narratologo, si 18 | GENDER BENDER occupa di testi e luoghi in cui il corpo diviene racconto. Insegna all’Università di Urbino e in quella di Siena. > ORE 12.00: dibattito > ORE 13.00: pausa pranzo > ORE 15.00 Veline, velone, mode e modelle Le “nuove” frontiere dell’esibizione del corpo femminile nei mass media Partecipano: CRISTINA DE MARIA si occupa di semiotica, analisi dei media, teorie di genere, postcolonialità. Lavora presso la Scuola Superiore di Studi Umanistici ed il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bologna. CARLO FRECCERO docente di Discipline dello Spettacolo, Università Roma 3. MARIA N ADOT TI giornalista e saggista, scrive di teatro, cinema e arte. BIA SARA SINI giornalista.. ALBER TO SIGISMONDI direttore di Link, rivista di Idee per la Televisione. > ORE 16.00 Techno -bodies Excursus negli immaginari tecnologici sul femminile nell’era digitale studi di genere. È dottoranda alla Graduate School and University Center, City University of New York. ROBERTA PISANZIO master in Multimedia Content Design dell’Università di Firenze e Rai, si occupa di cyberpunk femminista. > ORE 17.30: Dibattito Partecipano: FRANCESCA DE RUGGIERI Ricercatrice all’Università di Siena, si occupa di scrittura e nuove tecnologie, di studi di genere e di semiologia degli audiovisivi. LAURA FANTONE si occupa di sociologia della scienza, arti visive e tecnologia, DOMENICA 23 NOVEMBRE > ORE 10.00 Quell ’inc er to sentimento L’industria culturale e le differenze di orientamento e di identità sessuale. Lesbo chic, Trans Glam e le eccezioni che confermano la regola. Partecipano: DOMENICO BALDINI studioso di strategie di posizionamento di canali e contenuti mediali youth oriented e produttore audiovisivo. DANIEL A BRANCATI giornalista e saggista, insegna Sociologia dei Processi Culturali e comunicativi all’Università La Sapienza di Roma. FABIO CLE TO si occupa di politica della rappresentazione, immaginari della cultura di massa. Insegna Letteratura Inglese Moderna e Contemporanea e Metodologia e Storia della Critica Letteraria presso l’Università di Bergamo. MAR CO P USTIAN AZ si occupa di studi gay e lesbici e cultura queer. Insegna Lingue e Letteratura inglese presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale. GENDER BENDER | 19 millennio ha insistito su una temaPiero Ricci>La narrazione mediatica di fine : si pensi a Lady D., madre Teresa, inile” tica definibile come “eccedenza femm crimini commessi da donne, incomLorena Bobbitt, Moana Pozzi, nonché ai prensibili per mancanza di movente. ben presto contenuto attraverQuesto eccedere sulla scena globale è stato racconti di guerra, di torri castraso la ripresa dei classici racconti maschili: che domina è il pensiero binario, te, di lotta tra il Bene e il Male, su cui quel Schwarzenegger. In tali racconti di E l’opposizione senza differenza, il trionfo MADRI ASSASSINE E FIGLIE INGRAT Noir del s bionda, minuta, truccata Jessica ladie la dark sarà delle inili: ombrose c’è anche posto per figure femm Pier Maria Bocchi> Partendo dalle figure e enza femminile si tramuta oggi in Gardner), un excursus tra le piegh Linch, liberata dalle spire del Drago. L’ecced americano (da Barbara Stanwyck a Ava un in osi e capita ne La vita sessuale di morf (senza fine?) meta eccesso – dismisura del maschile – com della femminilità e della sua progressiva figlie le e ati) dann dei gio re (Il villag Catherine M. corpo “altro”. Se i figli nascono senza mad rdo di Satana), la mamma stessgua lo ie, (Carr rici genit le ro cont ano si rivolt fica) e si trasforma in guerriero VELINE, VELONE, MODE E MODELLE sa si cannibalizza (Brood - La covata male delle donne che non riesce ad avere compimen- Cristina De Maria> A partire dalla ricerca sulla rappresentazione (Alien). Dall’illusione di una femmnilità progetto del o sconosciuta), fino alla freakizza- nella televisione pubblica e commerciale condotta nell’ambit to, tipica del melodramma (Lettera da una che” prati ive “catt di pi musi su due esem (l’horror, la fantascienza, il clip Equal Portico, l’intervento si concentrerà zione di una specificità, attraverso generi lo picco nel inile femm vao inati corp nom del ta to La donna diven di costruzione dell’immagine e soprattut cale Eye for an Eye degli Unkle) e tipologie. ricerche di me l’esa nverso viole e ) attra lti nale racco infer dati hina dei - La macc schermo italiano. A conferma mente ‘oggetto’ (letteralmente: Christine l’Italia rimane infatti il paese in cui, Non c’è mai fine: 3). r inato (Term condotte in ambito europeo, e non solo, ibile trutt indis nte teme resentazione tele-visiva della donna e si rifanno tranne rare e preziose eccezioni, la rapp come la pelle e la carne che si liquefanno e i diversi ruoli professionali che inile femm inile si non solo non contempla il lavoro in Society - The Horror, anche il corpo femm mondo al di fuori della televisioensionale donne oggi, di fatto, hanno assunto nel adatta ai Tempi, diventando joystick bidim de sempre e comunque da quanenze e stili ne, ma, nella maggior parte dei casi, dipen le (Charli’’s Angels) e sarcofago di influ verso l’analisi semiotica di alcuAttra ile. ta “carne” femminile risulta visib (Kill Bill). la dimensione narrativa, ne immagini, si tratterà allora di indagare mento del corpo e il cone figlie ingrapatemica e valoriale che permette lo svela Daniele Protti> Non solo madri assassine inile: in che modo la femm ità dent dita da proseguente velamento dell’i te: la storia della “nera” del dopoguerra è scan orsi alla culturiescono “natura” femminile continua a contrapp tagoniste che, senza particolari forzature, , e in quale chile mas ra/tecnica (senza a esprimere la liason tra pulsioni “eterne” così mostrao corp il iera man e contempo: gelosia, vendetta, sesso, potere, ecc.) e una supertuisc costi to do stotingenze legate invece a un determinato perio iscrizione di di ficie unque irririco. La donna della cronaca nera è com p r at i c h e ruolo sociamediabilmente soggetta alle leggi del suo . rio maschile le e della sua collocazione nell’immagina efferato e scanpiù re semp è a donn della o delitt il Tanto che strumenti-sangue di à parit a daloso di quello del maschio, pur ni della sua “puniragio le sé con porta a ecc. E la donna vittim zione”. Bellentani, il caso Nigrisoli, Loredana Cianciulli, Rina Fort e la contessa ti Stampa, Terry Broome, Casa hesa marc rino, Claire Bebawi e Anna Falla di Novi Ligure e Annamaria Gigliola Guerinoni e le sorelle Peruffo, Erika sempre appassionato l’opinioo Franzoni. Perché queste protagoniste hann iostro? È la figura femminile inch di e talat ne pubblica, e fatto versare quin che attrae, oppure il delitto? RELAZIONE INTRODUTTIVA filosofico: quali sono i modi di Rosi Braidotti> Il mio inter vento ha un taglio biamento e di trasformazione cam rappresentazione teorica dei processi di impatto sul soggetto donna? loro dal e e ologi sociale indotti dalle nuove tecn questi processi, oltre che il loro verÈ possibile rappresentare la positività di sante negativo? il femminile sembra essere un oggetto e al cinema, alle riviste, ai new media, Negli immaginari mediali, dalla television o culturale. si può parlare di un vero e proprio fenomen privilegiato di rappresentazione, tanto che presenta come la superficie ideale si inile ne e alla mediatizzazione, il femm zazio mitiz alla , zione narra alla tarsi Nel suo pres di metamorfosi nel quale entrano in gente, eccedente, in un continuo processo sfug vole, mute oe rio: gina mma dell’i zioni per le proie in discussione i confini del genere, del corp orizzonti sociali e culturali che rimettono gioco esigenze di mercato ed aperture su della sessualità. l beauties, assistiamo a una continua girls alle modelle anoressiche e alle digita fight dalle e, velon otipi già alle ssine assa ri Dalle mad duzione seriale e normalizzante di stere e del corpo femminile, in bilico tra la ripro sovraesposizione e spettacolarizzazion ntazione. lità, sregolatezza, trasgressione: consolidati e nuove modalità di rapprese mediale in quanto dismisura, ecceziona enza cced dell’e a facci l’altra è inile femm L’eccedenza del i confini del genere, sessuale e mediale. di sé e si traduce in un continuo debordare o tacol spet fa che o ruos most getto s/og Streghe madonne e sante postmoderne prosegue idealmente il lavoro svolto da Monica Baroni, raccolto nell’omonimo testo Nasce con il desiderio di far emergere perc (Meltemi, 2002). orsi di senso dagli immaginari mediatici che fanno parte del nostro quotidiano. Il convegno metterà a confronto i saperi e la competenze di chi lavora nel mondo dei media con i percorsi teorici legati ai Sono quattro le grandi aree tematiche indiv women’s e gender studies. iduate, ognuna delle quali indaga un prec iso macro fenomeno mediatico. Madri assassine e figlie ingrate trova nella cronaca il bacino di costruzione di un femminile deviante ed eccedente: da Correggio” a Erika di Novi Ligure. Cianciulli, la “saponificatrice di Veline, velone, mode e modelle legge nell’a mbito della televisione e della carta stam pata gli stereotipi, le insistenze e le devia Techno -bodies si apre sulle nuove front zioni del corpo femminile esibito. iere del digitale e del virtuale, luoghi in cui il corpo sperimenta nuove possibilità ident Quell ’inc er to sentimento è dedicata all’in itarie, postumane e postgenere. teresse nutrito dall’industria musicale e dalla pubblicità nei confronti dell’ambiguità sessuale, vettore di attrazione/tras formazione dell’immaginario di genere. L’introduzione della filosofa Rosi Braidotti dispiega quel tema della metamorfosi graz ie al quale il convegno in qualche modo ha preso forma. de.genere è un network che si occupa di media, nuove tecnologie e cultura visiva contemporanea con particolare riferimento ai temi del gender e della sessualità. Promuove rassegne, mostre, ricerche ed eventi con un taglio multidisciplinare. 20 | GENDER BENDER Orlando è un’associazione nata nella seconda metà degli anni ‘70 a Bologna che promuove le esperienze, le capacità di scambio e le reti di relazioni delle donne a livello nazionale e internazionale. Ha progettato e realizzato il Centro di Documentazione delle Donne e la Biblioteca Italiana delle Donne. GENDER BENDER | 21 (oltre che fallo-logocentriche)? culturali ancora e sempre eurocentriche TECHNO-BODIES naggio femminile virtuale, nato Franc esca De Ruggieri> Lara Croft è un perso prodotto dalla Eidos Interactive, r, Raide nel 1996 all’interno di un videogioco Tomb verso la sua narrativizzazione mediaed entrato nell’immaginario collettivo attra musica, dalle aule universitarie al tica, dai discorsi televisivi e giornalistici alla aggio comune - il simbolo del lingu cinema. Lara Croft è diventata presto – nel e delle istanze di genere nei uzion ntrod dell’i e rapporto fra donne e tecnologie olizzazione si è fondato sulla rapprenuovi media; ma questo processo di simb hili. Lara Croft, infatti, non è porsentazione di stereotipi e punti di vista masc i comuni, ma è, invece, spazio luogh ai tto tatrice di eccedenza femminile rispe dotti discorsi e stereotipi. Non rapnarrativo in cui confluiscono e vengono ripro ne con cui Donna Haraway (1995) presenta l’incarnazione del cyborg – nozio maschile e femminile; rappresenfra ha inteso il superamento del dualismo e comunicazione mediatica (dunta, invece, il paradigma della produzione e prorompenti simbolo di femque culturale) di stereotipi di genere (le form à; ecc.), nonché l’incarnaolinit minilità; i muscoli e la forza simbolo di masc to personagques ma, Insom hili. zione di desideri e fantasie masc quel prodi olica simb a figur una to idera gio può essere cons himasc omia dicot cesso secondo cui i luoghi comuni della comun di rmo sche le/femminile vengono trasposti sullo ma, moda, teleputer, per migrare poi verso altri media (cine . visione, ecc.) temi emerLaura Fan tone> L’intervento ripercorre i usano che te artis e donn ne alcu di genti dal lavoro arteurre tecnologie digitali e biomediche per prod creala e der, outsi di fatti, enfatizzando il loro ruolo discorsi tività del loro posizionarsi in rapporto ai nza oscie tecn della i onic egem ente culturalm attuale. ra Rober ta Pisan zio> Il mio percorso di lettu canoun di ioni re-vis ibili poss delle una da parte k, ad ne, nella fattispecie quello del cyberpun e uttor cond filo Il e. inist femm opera di scrittrici i corpi, lio meg o o, corp il sarà o vent inter mio del , le sogin particolare i corpi cyborg, ibridi, muta(n)ti multigender, che, ietni mult tate, men fram gettività multiple, la figuracome re multiformi. In particolare cercherò di vede a Haraway Donn da zzata teori zione femminista del/la cyborg “miei” corpi I n. fictio nella ivi posit ntri risco possa trovare possibili oriali che sens apparati cyborg si configurano come potenziati 22 | GENDER BENDER i virtuali che metropoli postmotransitano e si muovono attraverso sia spaz iali che si ispirano megalopoli asiaderne fatte di architetture fluide, multimed insegne al neon, i megaschermi, tiche come Hong Kong e Tokyo, con le loro postmoderno. Con l’ausilio di file o gli accostamenti e le ibridazioni fra antic ti e approfonditi con particotratta , temi ti ques mati verranno presi in esame -corpo, al superamento della distinlare riferimento ai rapporti metropoli-rete i e il particolare uso della sinezione mente/corpo, alla questione dei sens tioni di genere, razza, virus, ques alle k, stesia che viene fatto nel cyberpun ltro nei corpi ibridi protagonisti dei contaminazione, incorporamento dell’A Maureen F. McHugh, Misha, Laura romanzi delle scrittrici, quali Pat Cadigan, Alien-La Clonazione, Ghost in come film J. Mixon, Melissa Scott, ma anche di the Shell, Serial Experiments Lain. QUELL’INCERTO SENTIMENTO c Awards, l’ennesiDomenic o Baldini> Nel 2003 agli MTV Musi sempre, Madonna, di ma celebrazione della più grande popstar cima di una torta sulla so” “spo vede Miss Ciccone vestita da rmente più in là legge iulle” “fanc due piedi matrimoniale. Ai suoi tina Aguilera, Chris e rs con gli anni rispetto alle TaTu, Britney Spea ecco l’ewood Holly e Virgin a sono vestite da “sposa”. Tra Like Spears ine spos le a lingu la con bacia nna vento: lo sposo Mado e Aguilera. renze di orienIl marketing sta strizzando l’occhio alle diffe i anni specialultim i Negl uale. sess ità tamento e di ident si è rinunciato a -visiv audio iale med tria ndus nell’i mente a target semiduav indiv al “marketing chirurgico”, che e di un “marfavor a io, megl rli colpi pre più specifici per ve rispetaltro da guar che ioni” zzaz ibridi delle keting rground “unde gli , to al mainstream, coglie le differenze afferra ne se, esclu o men o più vari”, le minoranze nicacomu e ative evoc , ative innov à zialit le poten rsi unive o oland tive, le lucida e le ibridizza, mesc enze differ e nze rtene appa di riferimento, estetiche, in quel gran pentolone che è il mainstream. “sbatI baci saffici, le “apparizioni lesbo” sempre più più re semp e ate patin tute in faccia”, sempre più sso. proce to ques di ati risult dei uno “appare-nti” sono la. La parola Non sono eccezioni che confermano la rego alla trama ito sfugg è eccezione fa pensare a qualcosa che tratta di si e invec Qui lia. oma dell’industria mediale: un’an sità. diver delle eting mark di etto prog rio un vero e prop motesti a inare Diversità da stimolare, traghettare e illum a senz eting mark Il à. novit nianza di un cambiamento, di una le “novità” muore. degli ultiFabio Cleto> Lo scenario della musica pop lesbico e gay flirt il lato, un da mi trent’anni – con, asivo perv il ltro dall’a e sa, mas di ra con la cultu alle sesammiccamento dell’industria culturale anni sualità liminari che ha segnato il glam degli ntics roma new dei h kitsc nto stime Settanta, il trave i anni dei primi anni Ottanta, fino al britpop degl inile femm di ze istan Novanta – offre numerose osparad gioco quale o ica, segn quale eccedenza rperfo e nto ame cher mas di to’ ‘aper salmente o ampi più un mance under cover, che testimonia ento ziam oten /dep zione processo di incorpora cool. dell’eversività attraverso la categoria del o, La popstar quale spia (indizio, segnale, scart e tuisc resti che agine agente segreto) è l’imm pratorie addit contr e plici molte a unitarietà le tà tiche inscritte in questo scenario, e la fluidi atto. identitaria che vi si pone in ttanto rette) svelandone la massificazione, è altre co”) lesbi o “baci il e vero che le TaTu (e in particolar mobi (le che politi oni litazi catalizzano azioni e mobi il stra dimo e com ure, cens varie le ro litazioni cont che resicaso TaTu in Inghilterra), nonché riscritture . Lena e Julia fra stono all’artificio dell’amore nta sia racco net inter siti dei n fictio fan In particolare la re, sia gli amo loro del e TaTu delle ione vers ria la prop ono a Julia amori di ragazze teenager che si sostituisc e Lena. parla la madre Come scrive Sere86 nel suo racconto in cui figlia AMA e mia , di Julia: “Mia figlia non è lesbica o etero avrete più non a parol ta ques di se conoscete il significato e nel suo Anch . ne!!” creti cosi ande dom bisogno di fare qualdice ci nto rifiuto della parola “lesbica” questo racco i” izzat “tatu i spaz degli e cosa dell’eccedenza delle tAtU . etero vs lesbo gay/ ci politi rispetto ai binarismi è un lesbismo in eccesso, e in Marc o Pus tianaz> Il lesbismo delle TaTu Shapovalov, è artificiale e fatto Ivan di tto proge difetto. È costruito, parte di un Ma pur nella sessualità costruita per essere (eccessivamente) consumato. tale e moltiplica i suoi scenari: l’artificialità rifiuta di essere semplicemente il “lesbismo” non li contiene tutti. dente creato dalle e intorno alle Vorrei fare un breve viaggio nello spazio ecce è vero che Shapovalov ha costruiTaTu, e in primo luogo dai fan e dalle fan. Se si appropria di immaginari teen che to consapevolmente una performance scola da sex (compresa la tenuta GENDER BENDER | 23 > GENDER BENDER MOVIE GIOVEDÌ 13 - DOMENICA 16 NOVEMBRE Cinema Lumiére, S ala 1 Via Azzo Gardino 65 In collaborazione con · EAGLE PICTURES · AB FILM · SHARADA DISTRIBUZIONE GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE > ORE 20.00 Yukok u di Yukio Mishima con Yukio Mishima, Yoshiko Tsuruoka Giappone 1965, 30’ The strange case of Yukio Mishima di Michael Macintyre GB 2000, video, 55’ > ORE 22.00 Faster, Pussycat! K ill! K ill! di Russ Meyer con Tura Satana, Haji, Lori Williams Usa 1965, 16mm, 83’ VENERDÌ 14 NOVEMBRE > ORE 16.00 GB TV1 SABATO 15 NOVEMBRE > ORE 16 GBTV 2 DOMENICA 16 NOVEMBRE > ORE 16 GBTV 3 > ORE 19 Shinjuk u Boys di Kim Longinotto e Jano Williams UK 1995, 16mm, 53’ > ORE 20 Enjo di Kon Ichikawa con Raizô Ichikawa, Tatsuya Nakadai, Ganjiro Nakamura Giappone 1958, 35 mm, 98’ > ORE 18 The C ockettes di Bill Weber e David Weissman con Dusty Dawn, Anton “Reggie” Dunnigan, John Waters, Divine, Sylvester Usa 2002, 16 mm, 98’ > ORE 17 All about My Father (Alt om min far) di Even Benestad Norv/Dan 2002, 16mm, 75’ > ORE 22 The Iron Ladies (Satreelek) di Yongyooth Thongkonthun con Anucha Chatkaew, Chaichan Nimpoolsawas, Jesdaporn Pholdee Thailandia 2000, 35mm, 104’ Anteprima nazionale in c ollaborazione c on Sharada. > ORE 20 Afraid to die di Yasuzo Masumura con Mishima Yukio, Wakao Ayako Giappone 1960, 35 mm, 95’ > ORE 22 La Chatte à deu x têtes di Jacques Nolot con Vittoria Scognamiglio, Jacques Nolot, Sébastien Viala Francia 2002, 35mm, 87’ > ORE 18 The Funeral Parade of Roses di Matsumoto Toshio con Higashi Nagawa, Giappone 1969, 16mm, 105’ In collaborazione con Japan Foundation > ORE 22 A mia madre piacciono le donne di Daniela Fejerman e Inés París con Leonor Watling, Silvia Abascal, Marìa Pujalte Spagna 2001, 35 mm, 96’ Anteprima nazionale in collaborazione c on A bi Film, Eagle Pic tures > ORE 20 Mishima di Paul Schrader con Ken Ogata, Masayuki Shionoya USA 1985, 35 mm, 120’ GENDER BENDER | 25 FASTER, PUSSYCAT! KILL! KILL! (Russ Meyer, Usa 1965) film mai realizzato nella sto“Faster, Pussycat! è in assoluto il miglior e film che verrà fatto nel ria, ed è forse anche migliore di qualunqu a adorino straparlare di cinem di enti futuro. Mi meraviglia che gli stud più grandi maestri della stoWelles o di Hawks quando ignorano i due on Lewis.” (John Waters) ria del cinema: Russ Meyer e Herschell Gord he Tarantino vi rende (anc ne Film di culto per più di una generazio ava lo slogan di lanrecit come nta, racco ), Bill omaggio nel nuovo Kill non sanno solamente come cio del film, di “bellezze mozzafiato, che go-go dancers (tra cui la tre spezzarti il cuore, ma anche il collo!”: hina, lanciate a tutta macc in e cors di ate lesbica Rosie), appassion deserto del mojave dove, velocità in una scorribanda criminale nel di karaté, rapiscono colpo dopo averne eliminato il fidanzato con un piglio tra una famiscom lo poi no una piagnucolosa fanciulla e porta che gestisce un ranch. glia solo maschile (padre e due figli) quanto dai fumetti di Al Influenzato dai romanzi rurali di Caldwell dei cartoons di Tex Avery ta ealis Capp (Li’l Abner) e dalla violenza iperr pragmatismo americatipico con , ormò trasf e Chuck Jones, Meyer tiche, realizzando con no, le difficoltà contingenti in scelte stilis ipercinetica di sesso sione Faster, Pussycat! il suo miglior film, esplo sua “poetica”: sesdella tipici tratti altri e e violenza che unisce anch nero” della provincia amedelusualità e umorismo, la parodia del “cuore relazioni con loro, ma la preocpadre e il gigante demente, sembra se dagli uomini biologici. Spesso intrecciano delle do visci il con h, ranc del glia fami (la a rican a tutte le pressioni sociali sulle a, di quella di The Texas Chainsaw cupazione se una tale relazione possa resistere quasi una prefigurazione, dieci anni prim o dei figli è sempre presente. Shinjuku tamento degli stereotipi, con i tipici ragazze perché si sposino e mettano al mond Massacre), sguardo sexploitation e ribal zzi”, ciascuno dei quali ha il pro“raga ti i e le superwomen meyeriane Boys è un ritratto della vita di tre di ques inett e vili e com ntati rese rapp i rican “duri” ame è un playboy elegante con un sacco anzi padrone di se stesse quanto di prio modo di affrontare la situazione. Gaish tut’altro che materne e rassicuranti, ma è la solitudine. Tatsu si è sentito un di ragazze attorno. La sua paura costante rado anche nel cinema “impegnato”. la sua ragazza Tomoe, ma non ha dopo lasciò il cinema, divenne una maschio fin dalla prima infanzia. Convive con Tura Satana (la sadica leader Varla), che poco ki intende sposare Kumi, che ha Kazu be. oltre onna te femminile e omosessuale, ai genitori di lei di essere un emen detto alent prev lico pubb un per culto di a figur delle più note ballerine transessuali Cramps a Diamanda Galàs agli omo- iniziato la sua vita come uomo ed è ora una che nell’ambito musicale americano (dai hezza i propri problemi, dall’intimità di Tokyo. I tre raccontano con estrema franc nini Faster Pussycat!) mere solo un ruolo attivo e di non assu di sessuale (Gaish ad esempio racconta ragazza: “il mio corpo non è quello di togliersi mai i vestiti quando sta con la sua SHINJUKU BOYS mentre Tatsu racconta come con la sua ) un uomo, perciò non voglio che lo veda”, (Kim Longinotto e Jano Williams, GB 1995 unto un’intesa tale da sentirsi a suo raggi ragazza abbia festiai ario ment docu or migli come Premiato agio nello spogliarsi e val di Los Angeles, Madrid e Houston, nell’entrare in una magShinjuku Boys è ambientato al New Marilyn giore reciprocità sesclub di Tokyo nel quale tutti gli anfitrioni sono suale), allo status di e donne che hanno deciso di vivere com emarginazione sociale maschi, e che si guadagnano da vivere lavoche pesa sulle loro relarando in un club assieme ad altri “onnabe” zioni, per le quali in locail enta frequ che ela client La loro. come Giappone non è previsto un le è composta quasi esclusivamente da matrimonio legale. donne eterosessuali che sono rimaste 26 | GENDER BENDER THE IRON LADIES (Yongyooth Thongkonthun, Thailandia 2000) Gender Bender presenta, in anteprima sull’uscita italiana nelle sale (prevista per il 2004), The Iron Ladies, scatenato e diver tente film thailandese che è stato numero 1 al box office nei paesi asiatici e un sorprendente successo internazionale. The Iron Ladies racconta la vera storia della squadra di pallavolo composta per la mag gior parte da gay, travestiti e transessu ali, che vinse il campionato nazionale thaila ndese del 1996. I due protagonisti, gli amici Mon e Jung, erano giocatori di talento scar tati da tutte le squadre in quanto gay. Quan do il Governo Provinciale incaricò un nuova allen atrice di formare una squadra vincente, annu nciò che tutti avrebbero potuto accedere alle selezioni. Ma quando i due furon o scelti, alcuni dei giocatori più macho della squadra si dimisero in segno di prote sta. A sostituirli entrarono gli amici di Mon: Nong, un sergente gay dell’eserci to, Pia, una star transessuale del cabaret e il suo fidanzato Chat, e Wit, figlio unico di una famiglia thai-cinese che non sa che è gay. Alla fine quasi l’intera squa dra fu composta da gay, una situazione senza precedenti in Thailandia, e, malg rado lo scherno degli altri giocatori e dei funzionari spor tivi e le difficoltà delle loro vite private, riuscirono a emergere come vincenti da tutte le sfide, dand o una lezione di dignità e rispetto a tutti gli avversari e all’intera nazione. A interpretare il film il regista ha chiamato, accanto all’attrice tv e modella trans Gokgorn Benjathikul nel ruolo di Pia e agli stilisti gemelli gay Phromsit e Suttipong Sittichumroenkhun, in maggiora nza attori eterosessuali, volti famosi come la rock star Sahaparp Virakamin , che avrebbero aiutato il pubblico a “entrare” nei personaggi. “Sahapar p ha avuto più ammiratrici come conseguenza del film.”, ha raccontato il regis ta. “le ragazze gli hanno scritto che il ruolo che ha interpretato è così femminile che ora lo vedono come una delle loro amiche”. Gli attori sono stati allenati per tre mesi nel pallavolo e nei modi “katoey” dalle vere Iron Ladie s, che si possono vedere lungo i titoli di coda del film. Visto il successo avut o, un sequel/prequel, The Iron Ladies 2, è in preparazione. riconosciuta ispirazione di registi come John Waters (“quella che mettevano in scena era l’anarchia sessuale totale, il che è sempre una cosa meravigliosa”, ricorda, inter vistato dagli autori), film come il Rocky Horror Picture Show e dell’intero fenomeno del Glam Rock (Bowie, New York Dolls, Alice Cooper, ecc). Durati dal ’69 al ’72, gli spettacoli delle Cockettes erano ricreazioni stravaganti di musical hollywoodiani degli anni 20 e 30, con costumi elaboratissimi accanto a nudità in scena che spes so avevano più rilevanza dei copioni, semi-imp rovvisati e sovente recitati sotto l’effetto dell’LSD. Al caos si aggiungeva la provocazione sessuale di una troupe diretta dal carismatico Hibiscus i cui show e le cui scelte di vita mettevano in discussione ogni percezione e aspettativ a binaria di genere e identità sessuale. I loro spettacoli erano gratuiti: gli attor i vivevano con i sussidi di disoccupazione e facevano parte di un circuito di comu ni di San Francisco sostenute sul principio della mutua assistenza. Nel loro ultimo periodo ne fecero parte anche Sylvester, divenuto poi celebre nell’era della disco music, e Divine, che, racconta Waters, decise di assumere la sua nuov a identità assistendo ai loro spetta- THE COCKETTES (Bill Weber e David Weissman, USA 2002 ) Grande successo di pubblico ai festival Sundance e di Berlino, e di tutta la critica americana, è un imperdibile document ario sulla coloratissima e oltraggiosa troupe teatrale di hippies-travestiti-p erformers che fecero sensazione nella San Francisco a cavallo degli anni 70. I loro spettacoli furono ammirati da personaggi come Truman Capote, Janis Joplin e Allen Ginsberg, e fonte di GENDER BENDER | 27 i due ambienti, la cassa “dove si sente zionista . Diviso anche simbolicamente tra delle persone” e la sala nel seminil rumore della strada, dove si vedono i volti storia, i propri fantasmi o le proprie ria terrato “dove al buio ciascuno vive la prop la coreografia di un balletto” e con una frustrazioni”, il film mette in scena “come sfiora e scivola sui corpi, la piccola macchina da presa mobile e sensuale che sale; la solitudine, l’eccitazione della comédie humaine che popolava queste a d’amore. “Uomini di tutte le età, di canz “caccia” e il rifiuto, l’amore e la man sociali. Travestiti, omosessuali, eterotutte le nazionalità, di tutte le categorie rimozioni. Gli stessi che fuori picchiasessuali, che possono liberarsi delle loro stire. Il titolo illustra la codardia trave no i ‘finocchi’ possono venire qui a farsi il sesso del travestito. Molte delle degli uomini, l’ipocrisia del loro sguardo verso canza d’amore. Non so se lo trovepersone che vengono qui soffrono di man parte. È questo che dà una dimenhe ranno, ma bisogna pure andare da qualc è particolarmente forte nell’uomo di sione tragica a tutti i personaggi, ed essa cinquant’anni.” ALL ABOUT MY FATHER in occasione della prima trasferta a coli . Il gruppo subì una battuta d’arresto (Diana Vreeland, John Lennon, Yoko set New York, alla quale accorse tutto il jet il “dilettantismo” e l’esuberanza del Ono, Andy Warhol) ma che finì in disastro: ssionalità e la seriosità delle produgruppo non erano compatibili con la profe so infatti avevano avuto i Velvet zioni newyorchesi (speculare insucces table Show di Warhol quando andaroUnderground con l’Exploding Plastic Inevi San Francisco). no a esibirsi di fronte al pubblico hippy di dell’epoca e preziosissimi filmati origiMescolando inter viste ai sopravvissuti film Tricia’s Wedding, oltraggiosa paroloro il nali delle performance (compreso Weber e Weissman con The Cockettes dia del matrimonio della figlia di Nixon) del tempo, riuscendo a comunicare lo sono riusciti a costruire una vera capsula in cui “tutto sembrava possibile” e in , spirito della controcultura di quegli anni ne psichedelica, liberazione sessuale cui idealismo comunitario, sperimentazio ttate di comportamento sociale coincie trasgressione gioiosa alle norme acce a di venire spazzati via dalla violensero per un brevissimo arco di tempo, prim za degli anni settanta. LA CHATTE À DEUX TÊTES 28 | (Jacques Nolot, Francia 2002) in regard, La Chatte à deux têtes è Presentato a Cannes nella sezione Un certa eggiatore Jacques Nolot (suo Niente il secondo film del regista, attore e scen cinema porno dismesso della perifeun baci sulla bocca di Techiné). Girato in che ammette di aver frequentato l’auria di Parigi (il cinema in realtà è lo stesso di grande allegria, molto frequentore, il Merri, 18° arrondissement: “un luogo ’io per scrivere. La gente veniva anch tato prima della sua chiusura. Ci andavo scambisti”), il film racconta, con tocin coppia all’epoca, ora vanno nei club per e ricchi d’humour, il triangolo amochi scabrosi e poetici, disturbanti ma anch o di cinquant’anni e il giovane proieroso tra la cassiera del cinema, un uom GENDER BENDER ) (Even Benestad, Norvegia/Danimarca 2002 di calore e di ironia, realizzato da ricco o, intim to ritrat un è er Fath All About My ni di famiglia in 8 e 16mm, sulla filmi e Even Benestad montando riprese video re di una piccola cittadina del nordfigura (reale) di suo padre, rispettato dotto , con l’hobby del travestitismo. europa dalle severe tradizione religiose teglisi fin da bambino, il padre si rivela Nascondendo a tutti le sue preferenze, volta scoperto dalla moglie, la convinera sposato generando due figli, ma una lmente all’interno delle mura domese ad accettare che si travestisse occasiona tere anche i suoi amici personali. stiche, cominciando poi a invitare ad assis za e, sorprendentemente, ad accetscen cono a Buona parte del paese venne così del padre era in effetti di rivelarsi al tare di buon grado la situazione. Ma l’idea decise di presentarsi alla televisione mondo, e, quando il figlio fu diciottenne, ga di reazioni sensazionalistiche valan una nazionale norvegese, provocando il canale Juritzen-T V propose di fare sui tabloid e sulle altre emittenti. Quando un documentario su di lui, Benestad disse al padre di considerarsi la sola persona giusta per girarlo, chiedendogli di attendere alcuni anni fino a che non avesse acquisito le necessarie conoscenze tecniche. “Contrariamente all’idea di mio padre che questo film lo promuoverà come una figura originale e anticonformista che impiega tutti i propri sforzi e tempo per combattere la burocrazia culturale, volevo realizzare un ritratto profondamente personale in cui si esplorasse il tema del rapporto tra padri e figli, e nel quale si potesse misurare l’ammontare del danno che l’autorealizzazione di una persona può generare negli altri. Il travestitismo di papà forma la base del film, ed è un tema ricorrente che fa da guida ad una saga familiare che possiamo dire diversa dalle altre. È importante però per me mostrare che la mia famiglia non è unica - ci sono molte famiglie come la mia, e realizzando questo film spero che altri potranno vedere le loro famiglie in prospettiva. Per giungere a ciò, ho dovuto scegliere di evitare i compromessi - un confronto aspro è stato sia pertinente che significativo per arrivare a fare un film sincero.”- Even Benestad THE FUNERAL PARADE OF ROSES (Matsumoto Toshio, Giappone 1969) Primo film giapponese a parlare di omosessualità, Funeral Parade of Roses è una delirante rilettura rovesciata del mito di Edipo, con un travestito, Edi, che trama per spodestare la sua rivale Leda, madame del “Bar Genet” a Shinjuku, che convive con il padrone del locale. Ma quando finalmente ne prenderà il posto, scoprirà che il padrone è suo padre. Il tutto ambientato nella Tokyo contemporanea con “veri omosessuali come interpreti” (annunciava la pubblicità) e stile in linea con le più aggiornate ricerche cinematografiche internazionali, con film nel film, spiazzamenti surrealisti e Brechtiani, scarti narrativi, interviste agli interpreti (“ragazze” ye-ye che ai party usano stilosissime droghe sotto forma di collirio) e inserti documentari sugli scontri di piazza tra studenti e polizia. Per il regista, il mondo della prostituzione gay aveva valenza di metafora del Giappone moderno e, secondo lo studioso Noël Burch, questo film portò “alla massima chiarificazione il confronto produttivo tra la cultura giapponese e le teorie materialiste occidentali di rappresentazione”. In quegli anni Shinjuku era il centro dei movimenti underground in teatro, arte e cinema e, anche per Oshima, “un maschio dai tratti femminili era l’aspetto più significativo di quell’epoca, gli anni delle dimostrazioni del 68-69” (inoltre anche nel suo Diario di un ladro di Shinjuku – ’68, che omaggia nel titolo un libro di Genet – appaiono riprese di una manifestazione di protesta nel quartiere: “non una vera dimostrazione politica, ma un grande raduno di hippies, gente che viveva nelle strade del distretto e studenti, che fu molto importante per tutti noi, perché la prima a non venire organizzata da un partito”). “Mi sembra doveroso lodare il regista Matsumoto per la scena in cui Edi, disperato e coperto di sangue, si scaglia contro la folla, una folla rappresentata come una massa stupida, malvagia e prigioniera di una logica di gruppo (...) Nella figura di Edi ho intravisto il poeta. Non il poeta inquadrato, ma il poeta che lavora secondo una logica diversa. Non il poeta che è al servizio delle masse, ma il poeta che è solo, senza famiglia, e che si scontra con esse per far conoscere il loro destino.” (Iijima Koichi, Eiga Geijutsu 9/69) Il celebre travestito Peter, allora diciassettenne, si rivedrà al cinema nell’83, nella parte del fool androgino del Ran di Kurosawa. A MIA MADRE PIACCIONO LE DONNE (Daniela Fejerman e Inés París, Spagna 2001) Divertentissima commedia dai colori acidi della movida spagnola, racconta la reazione di tre sorelle, Elvira, Jimena e Sol, alla notizia che la madre, celebre pianista separata da anni dal marito, ha trovato un nuovo amore in una donna più giovane di lei. All’inizio le tre figlie reagiscono da donne moderne, tolleranti e progressiste quali si pensa debbano essere. Ma mentre la più giovane Sol, rockettara pop alla Britney, presenta in concerto ai suoi fan e agli sconcertati famigliari una canzone sui nuovi gusti della madre, la nevrotica Elvira (Leonor Watling, la ballerina di Parla con lei di Almodovar) sprofonda in una crisi d’identità sessuale, proprio nel momento dell’incontro con quello che può diventare l’uomo della sua vita. E alla notizia che la madre intende dividere il suo patrimonio con l’amante (emigrata cecoslovacca) le figlie dimenticano tutti i loro buoni propositi e si imbarcano nella delirante avventura di cercare di separarla dalla sua nuova compagna. Ma il piano prenderà una deriva inaspettata, conducendo la commedia a un beffardo finale. “L’idea centrale del film fornisce degli strumenti per parlare di come riusciamo a sopravvivere in un mondo dove la famiglia non è più ciò che era prima. Nessuno – i tuoi genitori, il/la tuo/a compagno/a, i tuoi figli – reagisce come tu ti aspetti che faccia. I modelli tradizionali non vengono più usati, ma non abbiamo ancora nuove formule per salvarci dalla confusione. Alla fine, l’unica certezza che rimane è che, in un mondo in continuo cambiamento, siamo destinati ad interrogare continuamente noi stessi e il mondo che ci circonda. Tutto ciò forse stanca, ma è l’unico modo per raggiungere la felicità”. GENDER BENDER | 29 > GENDER BENDER TV VENERDÌ 14 - DOMENICA 16 NOVEMBRE Cinema Lumiére, S ala 1 Via Azzo Gardino 65 In collaborazione con · WARNER BROS INT. TV ITALIA · YAMATO VIDEO VENERDÌ 14 NOVEMBRE > ORE 16.00 Anteprima nazionale in c ollaborazione c on Warner Bros Int. T V Italia SI X FEE T UNDER Interpreti: Lauren Ambrose Eric Balfour Frances Conroy Rachel Griffiths Michael C. Hall Richard Jenkins Peter Krause Freddy Rodriguez Jeremy Sisto Mathew St. Patrick EPISODIO 1 Pilot Regia e sceneggiatura: Alan Ball EPISODIO 2 Il testamento Regia: Miguel Arteta Sceneggiatura: Christian Williams EPISODIO 5 Un libro aper to Regia: Kathy Bates Sceneggiatura: Alan Ball SABATO 15 NOVEMBRE > ORE 16 In collaborazione con Yamato Video LADY OS CAR di Tadao Nagahama Giappone 1979 EPISODIO 19 Un matrimonio imposto (Sayonara Imoto Yo!) EPISODIO 23 Il proc esso (Zurugashikokute Takuma Shiku) DOMENICA 16 NOVEMBRE > ORE 16 LA PRINCIPESSA Z AFFIRO di Osamu Tezuka Giappone 1967 EPISODIO 1 Il cavaliere principessa EPISODIO 38 Il cavaliere nero EPISODIO 39 La bellezza rubata All’interno del programma di GB TV verranno proiettate Pillole di C ult Network GENDER BENDER | 31 SIX FEET UNDER In anteprima nazionale, Gender Bender TV presenta Six Feet Under (ovvero “due metri sottoterra”, espressione usata per indicare un defunto o l’idea della morte in generale), una serie cult centrata su una famiglia americana che gestisce un’impresa di pompe funebri. Scritta da Alan Ball (lo sceneggiatore di American Beauty) e giocata abilmente su uno spiazzante senso dello humour, la serie è una rilettura Noir della vita e della morte vista dalla prospettiva di una travagliata famiglia che gestisce un’impresa di pompe funebri in California. Lo sceneggiato è ambientato a Los Angeles, dove il patriarca Nathaniel Fisher muore in un incidente d’auto alla vigilia di Natale, proiettando un ombra nefasta sul ritorno del Figlio Nate. Oltre a dover accettare la morte del padre, Nate si trova anche a dover affrontare la madre Ruth che all’insaputa di tutti ha avuto una relazione extraconiugale. Ci sono poi il fratello David, segretamente fidanzato con un poliziotto di colore, che si occupa dell’impresa di famiglia, e la sorella Claire, una teen ager ribelle che apprende della morte del padre mentre ha appena ingerito uno stupefacente con il suo nuovo ragazzo. Episodio 1 Pilot veloGender Bender TV presenta una iomaz ram prog a sull ica ce panoram sore sull e le iona naz va visi tele ne proprese contenute all’interno di un alcu do ean allin , iglie dotto per le fam ivi ntat rese rapp più mpi ese li ni deg olto e rappresendi come la televisione abbia acc sociale delle nuove idenolare, l’apparizione sulla scena pop l nza, la TV ha il compito di intrationa naz otto tato, in un prod osmosi tra il reale e Strumento casalingo per eccelle le. sua ses ento ntam orie no naturali, sembra stabilire una di e paio tità che iden ità di plic ze sem eren diff una e a alle te tità lega ema culturale coerente che Con una immediatezz di un’incessante quotidianità. om, serie TV costituiscono un sist sitc ni, azio anim p, , lesbici soa al, Seri . tenere lo spettatore all’interno telefilm i storie, vicende e personaggi gay ione in racconto audiovisivo: il spettatori. Negli ultimi 25 ann ri prop ruoli di dei con e e tum se la sua più immediata rappresentaz cos ples di e com iali lità Settanta alle persona ompagnato le trasformazioni soc ginali e stereotipate degli anni mar ioni ha fedelmente registrato e acc ariz app e prim e dall comparsa, passando e transgender hanno fatto la loro . anta Nov i primo piano degli ann 32 | GENDER BENDER Los Angeles, vigilia di Natale. Nathaniel Fisher, proprietario dell’impresa di pompe funebri Fisher and Sons, muore alla guida del suo nuovo carro funebre scontrandosi con un autobus municipale. La tragedia coincide con il ritorno del figlio Nate (che lavora per una cooperativa di cibi organici a Seattle), che ora si trova ad fare i conti con il fragile ego della madre Ruth (che sta avendo una relazione segreta con il suo parrucchiere Hiram) il fratello David (segretamente omosessuale e innamorato di un poliziotto di colore di nome Keith) e la sorella Claire (una studente ribelle che apprende della morte del padre subito dopo essersi drogata con il suo nuovo ragazzo Gabe). L’unica cosa postiva per Nate sembra la presenza di Brenda, una donna che ha incontrato in aereo subito prima di venire a conoscenza della morte del padre. LADY OSCAR NO BARA (VERSAILLES ERSAILLES) o Ikeda LA ROSA DI V illes no Bara di Riyok nga Versa Anime tratto dal ma ’ya, Shunzo Kato Gin Produttori: Seiichi hiro Yamada, Keiko imi Shinozaki, Masa Sceneggiatura: Yosh Sugie u Dezaki dal , sostituito da Osam ma ha ga Na ao Tad : Regia 19° episodio Araki, Michi Himeno Animazione: Shingo wai, Tadao Kubota Art Director: Ken Ka yauchi Takahashi, Masao Mi ata Fotografia: Hirok ino Musiche: Koji Maga Intanto a casa, David rinuncia ai servizi del suo abilissimo imbalsamatore Fredrico per occuparsi in persona della salma del padre. Il funerale che segue mette alla luce i più profondi turbamenti della famiglia e ci porta a riconsiderare in maniera critica alcune delle nostre piu’ assurde tradizioni. In seguito il vecchio Fisher continuerà ad apparire alla famiglia, seriamente intenzionato a comunicare con tutti loro. Episodio 2 Il Testamento L’inventore di uno schema di franchising a piramide muore in un incidente in piscina, lasciando una vedova e una figlia in fasce con un mucchio di debiti e senza i soldi per un funerale decente. Nate offre una soluzione: affittare la bara piu’ costosa per poi cremare il cadavere dopo il funerale. C’è solo un problema: secondo la legge una bara usata non può essere nuovamente venduta. Alla lettura del testamento del signor Fisher, la moglie Ruth riceve contante, azioni e una somma dall’assicurazione. David e Nathan ricevono in eredità l’impresa di famiglia e Claire i fondi per frequentare il college, che lei medita di trasformare quanto prima in contante. Più tardi, Nate impara il significato di Angel Lust (ovvero la lussuria degli angeli), Ruth lascia il suo amante Hiram durante una scampagnata, David riceve una visita inaspettata dalla ex fidanzata Jennifer e Gabe si fa succhiare le dita dei piedi da Claire nel retro di un carro funebre. Episodio 5 Un Libro Aperto La morte di una pornostar sciocca Ruth, che non è preparata all’invasione dei colleghi che accorrono alla camera ardente di casa Fisher per rendere omaggio alla defunta. David è combattuto tra il desiderio di rimpiazzare il padre nel ruolo di diacono presso la sua chiesa e le richieste di Keith, il suo fidanzato, poliziotto di colore, di manifestare più apertamente la sua omosessualità e la loro relazione. Claire e Ruth decidono di passare più tempo insieme come madre e figlia. Nate va a cena con i gentori di Brenda, Bernard e Margaret, e ha un incontro inquietante con il fratello della ragazza, Billy. il concetto di azione che anticipa nim d’a ti ot od pr i pponesi che hanno Uno dei prim scar, tra le anime gia O y d a L è andò er nd Be Gender generazioni. La serie ginario delle nuove iyu ma sa ru l’im Be . ato ‘80 gn se re più settemb l 10 Ottobre ‘79 al 3 onimo om a ng Ma l da in onda su Italia 1 da tto ale giapponese, è tra les. no Bara, il titolo origin è La Rosa di Versail traduzione letterale i cu sala ba è da te, Ike o nta ok pu di Riy rial in 40 o definire un mini se L’anime, che possiam GENDER BENDER | 33 SSA ZAFFIRO tore giapponese Osamu Tezuka, fa la LA PRINCIsaPE Zaffiro, il classico dell’au blico femEternamente combattuta nel suo doppio ruolo non riuscirà ad impedire al suo Cuore di Donna di innamorarsi. Corteggiata ed invidiata da donne e uomini affascinati da tanto coraggio e bellezza, incontrerà personaggi più o meno importanti e sventerà congiure contro la Famiglia Reale incrementando il proprio valore come militare. Intanto Parigi matura il tempo della Rivoluzione Francese. Oscar tenta inutilmente di rinnegare per sempre il suo passato di donna, e proprio quando la sua decisione sembra inoppugnabile, il suo istinto femminile prende il sopravvento e la sua vita una svolta incontrollabile. Proprio come la Francia in cui nuovi pensieri, nuovi sogni, prendono forma abbattendo le vecchie barriere ideologiche. “Libertà, Fratellanza, Eguaglianza” è questo il grido unanime. Libertà di amare, di esserci. Di essere un popolo, un uomo, una donna... Libertà! to su fatti storici realmente accaduti e ha come protagonisti molti personaggi illustri dell’alta borghesia francese dell’epoca della Rivoluzione Francese. La protagonista è una ragazza allevata come un uomo dal padre generale che voleva un figlio maschio; divenuta comandante delle Guardie Reali sotto identità maschile, viene corteggiata da donne e uomini. Il successo del manga fu tale che ne vennero scritte delle riduzioni per il musical e per il cinema (indimenticabile quella realizzata dal regista Jacques Demy). Francia, Versailles, XVIII secolo. Nel 1755 nasce una bellissima bambina in casa Jarjayes. Il Generale omonimo rifiutando l’idea di non poter avere un erede maschio cui trasferire le proprie ambizioni, decide di allevarla come un uomo imponendole il nome di Oscar François. Mette poi a tacere la sua coscienza di padre affiancando a “suo figlio” il giovane attendente André Grandier con il ruolo di servo-protettore. André farà molto più di questo: s’innamorerà perdutamente di Lei. A soli 14 anni Oscar diviene comandante delle Guardie Reali e guardia del corpo della principessa Maria Antonietta (futura Regina di Francia e moglie di Luigi XVI). 34 | GENDER BENDER il sesso delle persone o fare a meno di rivelare end pot non o, ian ital e Il traduttor tretto di volta in volta si della nostra lingua, è cos tas sin la e del sa cau a lte coinvo aggi e del testo per cercar lisi psicologica dei person na, don una e com o o ad una non semplice ana uom siderando Zaffiro come un na di capire se essi stiano con ta condotta scena per sce sta è lisi ana Tale za. uen seg con è di hi firo log Zaf dia i cui e in e render sequenze comunque prevalenti le più ata am chi ne vie e frase per frase. Risultano a ess lta suffragata dal fatto che ovista come un uomo, sce chi è perfettamente a con di te par da he anc ” ipe inc “Pr di vo firo lati Zaf pel di so l’ap volte con risaltare il ses minile. È altresì difficile far scenza della sua natura fem ole utilizzare, a seconend fac za den evi in uka lo mette he se comunque ciò quando è lei a parlare e Tez anc ile o quel lo femminile, sch ma gio uag ling il i, da dei cas he nei dialoghi italiani. traspare chiaramente anc La Principes rattutto a un pub 3 come manga rivolto sop 195 di nel ne zio ari app sua nano ben presto al di là e le sue avventure sconfi trache ie ser la del le minile. Ma il personaggio ina orig odo. Ribon no Kishi (titolo bamuna collocazione di com fiocco) non è una storia per del re alie cav Il è: o ian ital in forse nte a, lme ocu era inn lett tta to dot e favole anni l’ha etichettata com agom un si qua te, bini, anche se la critica per ian egg lto delicato e rotond mo qui , uka Tez edi rov tto io tra a causa del trario, il personagg i della Walt Disney. Al con agg etr uno gom lun con ati nne am i ice gio agl è una sed i miti favolisti occidentali, scia ed è teso a rovesciare strano scherzo del destiuno per , che ile min fem to tut , oro kok un spirito, e quindi tto a crescere come un gi del suo Paese, è costre leg e dur alle si gar pie no e per emaschio. per nascere. Cioppy, ang i cuori ai bimbi che stanno ebsar che , firo Zaf a In paradiso si assegnano bin bam guaio e come risultato la lo pasticcione, combina un he un cuore da ragazre da ragazza, ha in sé anc cuo un con e cer nas uta dov be femminile, presenti concre due elementi, maschile e a irat isp nte me ara chi zo. La tensione tra questi ria, sto firo è il motore di tutta la . tamente all’interno di Zaf sono interpretati da attrici ili sch ma li ruo i he anc cui in al a, ire zuk sal ara o tak son tro pos i al tea o i masch terra dove vive Zaffiro, sol io sch ma a dut cre ne Nel regno di Silverland, la vie di situazioni Zaffiro ie ser ssa ple com ire una cap ta di trono e per tut o i molti tentativi quindi si dipana attravers fin dalla nascita. La storia erosi personaggi/antanum co gio in e . Tezuka fa entrar chi sia veramente Zaffiro ntrarsi. pe/Principessa dovrà sco il cammino, e Zaffiro gonisti contro cui il Princi e stioni fatte sorger lungo que le e olv ris ria sto la e Alla fin rio interiore. riesce a trovare un equilib tato non pochi problemi, sto capolavoro ha presen que di a ian ietà di stili linguistici La traduzione ital la di rendere appieno var ltà fico dif nte aide l’ev per non solo uliare e per certi versi par per una caratteristica pec to tut rat sop ma ti, sen pre pponese ha. In dossale che la lingua gia esiste il genenon tti, infa , ma questo idio un linguaggio re, ma vi sono per contro E’ possibile leggeile. min maschile ed uno fem loghi riguardanti un persore pagine e pagine di dia al conso dello stesso, mentre è naggio senza capire il ses o attenzione end fac te sesso del parlan trario facile individuare il molto bene di queo utilizza. Tezuka si ser ve e al fulcro della stoalle parole che quest’ultim tam che si adatta perfet ent ua ling sua la del utiliztà iali sta potenz , maschile e femminile, in Zaffiro, di due nature a, enz molto res la cop der la è ren cio per ria, i passi, e a natura di Zaffiro in alcun zandola per celare la ver evidente in altri. > QUEI BRAVI RAGAZZI > CORPI MUTANTI Il cinema gay più bello del mondo. Ovvero: Il rischio della militanza e la consapevolezza del Tempo che passa. Quando l’omosessualità si trasforma in bandiera e il cinema si ferma all’età della pietra. GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE H 18 Estratti dalla trasmissione televisiva Stracult VENERDÌ 14 NOVEMBRE H 18 Cassero via Don Minzoni 18 Cassero via Don Minzoni 18 Presentazione dell’omonimo dossier pubblicato dalla rivista Nocturno. A cura di Pier Maria Bocchi, critico cinematografico. Organizzato in collaborazione con · LUO - LIBERA UNIVERSITÀ OMOSESSUALE Organizzato in collaborazione con · LUO - LIBERA UNIVERSITÀ OMOSESSUALE Il cinema gay è il più brutto del mondo. Non lo è sempre stato. Lo è adesso, e lo è diventato nel giro degli ultimi vent’anni. L’omosessualità al cinema ha acquisito una presunzione autarchica che ha fatto dimenticare a sceneggia tori e registi lo scopo principale, fare un bel film. L’idea di girar e un film gay ora è idea di partito, prima che di cinema. Arriva di cons eguenza che adesso la maggior parte del cinema gay si identifica con “la tematica”, e non col fatto stesso di essere cinema. Non è una grossa novità, difatti, che il cinema gay venga etichettato, ricon osciuto, parlato e proiettato come cinema “a tematica”. “Mi si permetta la prima persona, così evitia mo fastidi a chi non c’entra. Non mi sono mai sentito soddisfatto da nessuna delle “guide” al cinema gay che si sono rincorse negli anni . Ognuna di esse si è sobbarcata l’incarico di tirare le fila di quasi un secolo di gaytudine sullo schermo con atteggiamenti assolutistici e di partito che stridono con la lucidità e l’oggettività. La scelta dei titoli da schedare è stata lunga e penosa, e, riguardo alle esclusioni, è bene mettere subit o le carte in tavola, ché ogni lettore avrà da dire la sua in merito (ne ha il pieno diritto). Sono arrivato alla conclusione che sarebbe stato più opportuno e stimolante preferire opere poco “dette e viste” come The Genesis Children o Cold Light of Day, piuttosto che tornare sul cinema di Derek Jarman o Luchino Visconti o Pier Paolo Pasolini. Il nome del Dossier doveva esse re inizialmente “Smoking & Hard-Ons”, un titolo (con la ‘&’ commerciale) che espri meva un equilibrio tra una visione azzimata ed elegante che il cinema ha dato dell’o mosessualità, e un’altra più cruda e sporca. Credo che entrambe siano doverose ed essenziali: “smoking” come indumento che come atto del fumare, a voler dire di uno stile e di un “porsi” ben preciso, con ogni variabile del caso (per esem pio, Domenica, maledetta domenica, Il banchetto di nozze, Another Country); e “hard -ons”, esplicitazione volgare ed erotica di “erezione”, a dimostrare una “nud ità” d’approccio senza veli (Cruising, Querelle, Head On). Alcuni dei film presenti, inoltre, si inseriscono sorprendentemente tra i due estremi (La chatte à deux têtes , Ad occhi chiusi).” Pier Maria Bocchi. 36 | GENDER BENDER PS: Ho voluto a tutti i costi evitare di utiliz zare in questo Dossier le parole “diverso” o “normale”, virgolettate corsivate o altro non importa. Le ho sempre detestate, e le ritengo molto più offensive e setta rie di “frocio” o “finocchio”. Preferisco allora “a-normalità”, “a-normale”, esattame nte nel significato etimologico (che ha anche un’accezione bellamente radicale e anticonformistica, ma sembra che nessuno lo capisca). PPS: Se a qualcuno interessa, e restando tra i titoli e i nomi citati in questa sede, considero i dieci migliori film del cinema gay degli ultimi trenta/quaranta anni (con le varie ed eventuali traiettorie di gene re e specificità, e perché prima degli anni Settanta bisognerebbe utilizzare un altro metro di giudizio e gradimento) i seguenti, in ordine alfabetico (ma ne amo alla follia altrettanti): Cruising, Ecstasy Generation, Lan Yu, Quasi niente, Querelle , Le regole dell’attrazione, The Rocky Horror Picture Show, Spetters, Tras el crist al, La vergine dei sicari. Estratti e spezzoni dall’omonima puntata di Stracult dedicata alle pioniere delle sessualità fluttuanti, persone e personaggi che animarono il cinema, il teatro, il varietà, la televisione. Un percorso che va dalla mitica Coccinelle, la prima diva transessuale nella Parigi degli anni 50, a Marilyn Manson, la rockstar che nel nome unisce la celebrazione della femminilità hollywoodiana al sadismo rituale. Ma anche spezzoni di film italiani e stranieri, videoclip musicali e installazioni di videoarte sul corpo mutante, dalla transessualità chirurgica alle identità virtuali dell’era digitale. Un tema animato dalle esperienze di vita e di spettacolo raccontate da Alessandra Di Sanzo, divenuta celebre con il film Mery per sempre; Giorgia O’Brien, la voce d’angelo dell’avanspettacolo che lavorò con Sylvano Bussotti, Mauricio Kagel e Lucilla Poli; Marcella Di Folco, presenza costante sui set felliniani (e non solo: ricordiamo anche il Rossellini di Cosimo DÈ Medici), poi passata alla politica; Giò Stajano, animatore delle notti della dolce vita romana, oggi dedita alla fede cristiana. Mentre lo storico Massimo Consoli traccia un ricordo di Franco Caracciolo, fondamentale caratterista gay del cinema italiano e “ragazza coccodé” per Arbore. Caronte di questo breve viaggio nei corpi mutanti è Eva Robin’s. Partecipano alla serata: Marc ella Di Folc o presidente del MIT Giorgia O’Brien cantante e attrice Eva Robin’s attrice GENDER BENDER | 37 > GENDER BENDER PARTY& LIVE SET VENERDÌ 14 - DOMENICA 23 NOVEMBRE Cassero Via Don Minzoni 18 VENERDÌ 14 > ORE 23 POP UP Elec tronicat -li ve (Francia, Disko B) Club Le Bomb-li ve (Scozia-Germania) dj Wawashi & Massimo Peccia Vj set by LaTavia Tovarich SABATO 15 > ORE 23 Choose the gender of your house warm up by Gayonmars dj little fluffy luke dj Joker dj Peter Edison vj set by Topo & Rosp Frst floor music research by Rubistein dj DOMENICA 16 > ORE 22.30 Absolutely queer disco night Glamourbrown dj Fiandrix dj Vj set by Mizz Pravda GIOVEDÌ 20 > ORE 23 POP UP Chicks On Speed dj-live performance (Germania) Vanity K ills live (Italia) dj Wawashi & Bebe La Maitresse Vj set by LaTavia Tovarich SABATO 22 > ORE 23 Neo classic house warm up by Gayonmars Emanuel dj Unzip Project djs special guest dj Francesco Del Garda vj set by Mizz Pravda frst floor’s music research by Penfield DOMENICA 23 > ORE 23 Absolutely queer disco night Fiandrix dj Rubinstein dj