Giornalino 3 - Cattaneo
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Giornalino 3 - Cattaneo
Aprile 2013 Giovanni Tizian nell’Aula Magna durante l’incontro con gli studenti Giovanni Tizian agli studenti modenesi: - Non èpossibile dire Io non mi impiccio A Modenauna succursale del clan dei casalesi Storia di una persona che si chiama Giovanni Tiziana a cuinon è stato possibile dire “Io non mi impiccio”. Ha perso il padre, una persona onesta, in una terra di ndrangheta. La sua famiglia ha voluto sfuggire ad un incubo e si sono trasferiti al nord, a Modena. Ma la minaccia ti corre dietro, ti viene attorno. Giovanni ha fatto la scelta di fare il giornalista eciò, in un paese a rischio, diventa un mestiere a rischio, per cui dopo averfattoinchieste sull’infiltrazione della mafia nel territorio modenese, ha ricevuto minacce di morte e ora vive sotto scorta. Nell’Aula Magna del Policlinico di Modena, Giovanni Tizian ha incontrato gli studenti di alcuni istituti superiori per parlare del tema dell’illegalità, dell’infiltrazione della ndranghetain Emilia Romagna e per presentare il suo nuovo libro. Lo abbiamo intervistato: Perché ha scritto il secondo libro “La nostra guerra non è mai finita”? -L’inchiesta giornalistica ha regole che non mi permettono di raccontare le emozioni, deve essere fredda, documentata, seguire un piano. Questo libro invece è intimo e personale, infatti, nasce dal bisogno di raccontare soprattutto me stesso. E’ la mia storia, quella della mia famiglia, della battaglia quotidiana iniziata non per nostro volere. A guerra già cominciata abbiamo trovato già due persone in meno: mio nonno e mio padre. Racconto in questo libro- diario tre generazionie la storia di altri, come quella di Debora , alla quale fu rapito e ammazzato il padre, il corpo fu ritrovato poi in Aspromonte. Il 22 luglio, attraversiamo insieme San Luca, mamma della ndrangheta, luogo dove la mafia detta legge, con noi,in questa marcia in Aspromonte, ci sono i familiari di altre vittime. E’una vera rivoluzione culturale. Il libro contiene queste esperienze, insieme a ricordi che custodivo da tempo, grazie alle confidenze di mia nonna . Mio padre è stato ucciso nell’89 e da allora non si sono mai trovati i colpevoli, io avevo solo 7 anni, per cui, in seguito, ho sentito il bisogno di capire come erano andate le cose da chi aveva vissuto quel dramma in prima persona: mia nonna. Lei mi riferì che un investigatore le disse che,non avendo trovato ombre sulla condotta di mio padre, non si sarebbe mai trovato il responsabile, la verità. Definisco ciò il “paradosso dell’onestà”: chi è onesto difficilmente troverà giustizia. Mio nonno e mio padre, persone oneste, sono statevittime entrambedella logica della violenza. Mia nonna assume un ruolo decisivo nella famiglia, trova la forza di portarci via dalla Calabria, ma la sua narrazione continua, mi consegna e regala ricordi, le sue memoriesono state lo stimolo a scrivere questo libro. Intanto,la ndrangheta ha una crescita esponenziale: il ricavato dei sequestri viene investito al nord, il narcotraffico si incrementa sempre di più. Questi fenomeni spiegano come le nostre vite sfiorino o siano minacciate dalla mafia, “anche se non ciimpicciamo”. In Emilia Romagna,vale quando entriamo in contatto con l’ultimo anello del narcotraffico, cioè quando consumiamo cocaina, dobbiamo sapere che dietro c’è un sistema miliardario che porta danaro alla ndrangheta calabrese. La mafia controlla pezzi dell’economia:trasporto e imballaggio della frutta, sicurezza in alcune discoteche milanesi, spaccio di stupefacenti. Sistemi politici, imprenditoriali, che hanno complicità nascoste o opachecon la ‘ndrangheta, fondano il loro potere sull’indifferenza e sul silenzio della gente. Cosa diresti ai giovani di fare? -Noi possiamo fare la nostra parte, rimanendo onesti, non accettando compromessi ma denunciandoli ad alta voce. Come cittadinipossiamo usare il voto, decidendo chi eleggere, questa scelta va fatta con criterio, evitando le logiche del clientelismo, scegliendo in basse alle proprie passioni. Quandosi denuncia che il diritto si trasforma in un favore, è già un’ azione antimafia importante. La situazione di precarietà nel lavoro favorisce l’illegalità. Ai giovani è stata consegnata un’Italia, dove esistono svariate tipologie di contratti di lavoro, dove molto spesso la flessibilità equivale a sfruttamento, perché la mafia fonda il suo potere sul rinnovamento del contratto, allora bisogna reclamare i propri diritti,in quella che viene definita “macelleria sociale”. E’necessarioessere consapevoli che la lotta alla mafia non è individuale, essa deve passare alla dimensione collettiva, cioè dobbiamo unirci in associazioni, informarci prima di decidere e quindi scegliere in base a criteri etici. Come ha fatto a trovare la forza per affrontare la paura? -Non mi è mai venuto il dubbio di fare una cosa diversa dal mio desiderio di fare il giornalista. La paura è normale, altrimenti si sarebbe incoscienti, l’angoscia paralizza, invece la paura ci fa stare vigili, ci aiuta ad affrontare la realtà attrezzandoci degli strumenti necessari. Quanto fanno le autorità locali nel contrasto alle mafie? -Dal 2010 ci sono state oltre 100 inchieste della Procura di Bologna, 20 sul territorio di Modena. Dall’inizio del 2013 l’antimafia ha sequestrato 100 milioni di euro a Modena e Reggio. A Modena c’è una strutturamafiosa, succursale del clan dei casalesi, che presuppone un’organizzazione identica a quella dei luoghi di origine. Patrizia Di Francesco, Severi Cristina, Grenza Giulia. E’ ora di cambiare! I bidelli denunciano: - Lo stato delle aule al termine delle lezioni non è accettabile! Cartacce sul pavimento, lattine vuote ed involucri di merendine lasciati sotto i banchi, oltre ad essere uno spettacolo poco piacevole da vedere, rallentano il normale svolgimento delle pulizie del personale ATA. II bidelli hanno a disposizione solo 2 ore per rendere accoglienti gli ambienti scolastici per le lezioni dell’indomani, se si attardano a rimuovere il “rusco” lasciato ovunque, non ce la fanno con i tempi. Viene da chiedersi come maigli studenti non collaborano, gettando i rifiuti negli appositi contenitori? Angela, Nicoletta e Onelia E’ quasi superfluo dire che la scuola appartiene a tutti, anche a noi . E’ il luogo in cui lavoriamo, per questo dovrebbe essere tenuto in ordine e pulito. Nel laboratorio di disegno, nella nuova sede, una macchia di caffè decora la parete appena sopra il cestino dei rifiuti, è facile ricostruire il gesto che l’ha provocata. Abbiamo intervistato le bidelle dell’indirizzo moda : In che condizioni trovate le aule al termine delle lezioni? - Tutte le aule sono sporche e in pessime condizioni, soprattutto nelle prime. I ragazzi usano i banchi come bidoni della spazzatura e non utilizzano gli appositi contenitori, pur avendo a disposizione cestini per la raccolta differenziata in classe e nei corridoi. Il tempo non è sufficiente per pulire tutte le aule in soli 40 minuti, anche i laboratori non vengono curati e nonostante le sollecitazioni non c’è un miglioramento del comportamento dalla parte degli studenti. Angela, Nicoletta, Onelia e Luigi chiedono collaborazione, così il loro lavoro potrà essere davvero più efficace. Giorgia Vernia ,EzinneOnwukwe, Vanessa Mendoza Il terremoto non ferma i giovani. Si va avanti con Radio Emilia 5.9 E’ appena nata e già ha numerosi ascoltatori. I ragazzi di Radio Emilia 5.9 al Cattaneo. Federico Gualdi, Jasmine Azouz, Matteo Silvestri, Luca Modena, DoinaCaraus, studenti e giovani lavoratori, hanno deciso di aprire una radio in un momento particolarmente difficile per i comuni in cui vivono: San Prospero, Mirandola e Cavezzo, per far sentirela voce della gente che è stata vittima del sisma del maggio scorso e dare il messaggio che la vita va avanti e bisogna avere il coraggio di intraprendere nuove esperienze, I ragazzi di radio 5.9 con le studentesse del Cattaneo come “Radio Emilia 5.9”. Questa loro iniziativa ha trovato sostegno tra i giovani, in particolare gli studenti del Cattaneo – Deledda che hanno raccolto fondi per sostenere “Radio Emilia 5.9” e incontrato i fondatori a scuola. Intervista ai fondatori: Com’è nata l’idea della radio? Matteo Silvestri, detto Sippo risponde: -Tutto è partito dall’esigenza di tenere alta l’attenzionesulle zone terremotate, non solo della nostra provincia ma di tutto il mondo, infatti la radio si occupa delle ricostruzioni delle terre terremotate di tutto il mondo insieme ad altri temi, come l’educazione sentimentale, musica, attualità … Rinunce? Ovviamente a livello personale abbiamo dovuto rinunciare a tanto ma fortunatamente siamo anche riusciti a ‘’ incastrare’’ il lavoro con il tempo che ci occupa la radio. Sostenitori? -I sostenitori sono stati molti: i nostri genitori innanzitutto e soprattutto persone che non conoscevamo. Per questo vogliamo ringraziare gli studenti dell’istituto Cattaneo-Deledda per la donazione che ci avete fatto, Radio Bruno, Radio Pico e tutte le associazioni e i Comuni che ci hanno aiutato. In poche parole ringraziamo tutti quelli che ci seguono e che ci sostengono. Stefania Govi,AnnaViola,GiuliaGrenza, Sara Agoulif Negozi stile shopbox a Cavezzo come a Londra e a New York Inaugurazione centro commerciale di Cavezzo A meno di un anno dal sisma del 29 maggio 2012 la popolazione di Cavezzo, uno dei paesi più colpiti, non si arrende, così, dopo l’iniziativa dei ragazzi di Radio Emilia 5.9, realizza l’apertura di un centro commerciale nei container: “Shop Box Cavezzo 5.9”. Shop Box Cavezzo5.9 I commercianti di Cavezzo si sono inventati, in linea con le grandi metropoli, originali ambienti, dove riavviare le loro attività, interrotte drammaticamente dal terremoto. Si sono rimboccati le maniche e hanno costruito un centro commerciale di container, dove hanno trovato posto 17 attività, radio 5.9 e uno spazio per bambini. Tutto ciò per consentire alla gente di fare shopping, usufruire di servizi, trascorrere momenti di relax, insomma animare il paese come sempre. Intervista volontario: Cosa ne pensa Shop Box Cavezzo 5.9”? Penso che sia un modo perricominciare e per ritrovarsi.” Com’è la situazione lavorativa per le fabbriche e le aziende che hanno subito danni? La situazione è molto critica: solo pochi hanno potuto riprendere le attività, investendo i propri soldi. C’è invece chi aspetta ancora gli aiuti dallo Stato perché da solo non ce la fa a ripartire. Intervista a Filippo Barbieri, barista del centro commerciale di Cavezzo Com’è la situazione dopo il terremoto? Per quanto mi riguarda questa situazione la vivo arrangiandomi. Per me il terremoto è stata un’esperienza piuttosto brutta perché ho perso sia la casa sia il lavoro. Intervista a Paola, parrucchiera di Cavezzo Aspetti positivi di ”Shop Box Cavezzo 5.9”? Penso che questa iniziativa possa far riprendere le nostre attività anche se con qualche difficoltà. L’intervistatrice Anna con la parrucchiera Anna Viola Stage da Bensone Sono una studentessadella 3^F della moda e ho svolto il mio primo stage che desidero raccontare, perché è stata un’esperienza importante . Ho svolto lo stage presso il negozio Bensone, di Ennio Sitta, in centro a Modena; è uno di quei negozi, dove ci puoi trovare molti oggetti di design e cose particolari. Il giorno avevo l'ansia ma sono stata accolta con una tale ospitalità da sentirmi subito a mio agio. Con il passare del tempo ho iniziato ad ambientarmi sempre di più. Andavo a lavorare con il sorriso, non vedevo l'ora di scoprire cose nuove e così è stato. Il mio datore di lavoro mi ha fatto provare tutte le sue invenzioni: stampi, timbri, cose che non avevo mai visto realizzate dal vivo. Osservavo tutto, mi guardavo intorno, tastavo le magliette per sentire il materiale, mi Studentessa in stage interessavo al lavoro dei titolari, e, a volte, nei momenti meno impegnativi, mi divertivo a spolverare. Il negozio Bensone nasce sei anni fa ed è di proprietà di Ennio Sitta, persona di grande intelligenza e creatività, che si impegna a far nascere progetti di vario genere, uno a cui ho partecipato attivamente riguarda una campagna contro l’uso delle droghe. Ho svolto, infatti, un set-fotografico con indosso delle magliette con immagini contro la droga create direttamente da Ennio. Posso dire che questa esperienza, senza togliere nulla ai professori, mi ha insegnato più di tutti gli anni di scuola che ho svolto finora. Nella vita si possono trovare brutte e belle persone, io, durante la mia esperienza di due settimane, ho avuto la fortuna di trovare persone adorabili che mi hanno fatto vivere e mi hanno insegnato senza libri un pezzo di realtà particolarmente significativa, contrariamente alla scuola che spesso ci tiene un po' chiusi, con pochi contatti con la vita vera, come una mamma che protegge i suoi figli. Sono rimasta molto soddisfatta di ciò che ho appreso da questa esperienza che rifarei altre cento volte, nonostante tutto però, sono contenta di essere tornata tra i banchi di scuola. Intervista al titolare della ditta “Bensone” , sig. Ennio Sitta: Perché prende le stagiste? ''Bensone” è una boutique creativa, negozio di design che offre la possibilità di apprendere sul campo l'esperienza della vita lavorativacontaminata da vere e proprie incursioni creative, che portano ad imparare varie tecniche che vanno dall'uso dei timbri a quello degli stencil. Da quanto tempo svolge il suo lavoro? Faccio questo mestiere da 24 anni, ma solo in “Bensone” ho potuto realizzare uno spazio lavorativo simile alle mie caratteristiche e capacità. Quali sbocchi occupazionali per i giovani? Credo che questo sia un momento difficile, ma potrebbe essere anche il tempo delle grandi opportunità per chi ha delle idee, per chi osa rischiare e fare ricerca. Purtroppo, a mio parere, l'offerta in questi anni si è Ennio Sitta abbastanza appiattita, capita spesso che le scelte siano fatte dai rappresentanti, talvolta chi fa questo mestiere, vuoi per indolenza, vuoi per mancanza di preparazione, smette di scegliere. Quali caratteristiche occorrononel lavoro? Curiosità ed interesse a quanto succede intorno a noi. Aspetti positivi ed altri negativi del suo lavoro? Gli aspetti positivi sono tanti, primo fra tutti la libertà, quella che tutti i giorni mi permette di realizzare quello che ho in testa, il rapporto con le persone , specialmente dal punto di vista umano;gli aspetti negativi, diciamo che, se ci fosse un po’ più di ottimismo, sarebbe meno preoccupante rischiare. Come ha iniziato la sua attività lavorativa ? Ho iniziato studiando e lavorando insieme. Volevo fare l'Accademia di Belle Arti a Bologna, mio padre non mi ha mai ostacolato, ma mi ha messo di fronte alla necessità di prendermi le mie responsabilità, perché era convinto che “di arte non si campa”. Trovai un lavoro e mi mantenni agli studi. Devo dire che mi ritengo anche molto fortunato perché, per mia natura, spesso vedo nelle difficoltà delle opportunità. Rifarebbe tutto? Lo rifarei. Ho solo qualche rimpianto per avere visto poco del mondo che mi sta attorno, e se dovessi dare unconsiglioa un giovane, gli direi di viaggiare, di vedere più cose possibili, il grande limite della bottega è checomunque ti tiene sempre lì. Noemi Vernacchia Olimpiadi di matematica al Cattaneo Forza ragazzi! E che vinca il migliore … in matematica Si è svolto,presso il Cattaneo,un concorso di matematica a cui hanno aderito ben 7 classi: 2N 1N 2L 1H 1G 2G 1E. Saranno premiati i primi tre studenti a livello nazionale e cittadino, nonché i migliori studenti di ogni scuola.Il concorso, che si è già svolto in alcuni paesi europei (Germania, Svizzera, Portogallo, Spagna),coinvolge quest’anno 11 stati. Lo scorso anno in Europa si è registrata la partecipazione di 46.000 studenti di cui 23.000 in Germania; la cerimonia finale e la premiazione sono state trasmesse da alcune emittenti televisive.Il concorso è parte del Progetto Pangea Italia che ha lo scopo di promuovere lo studio dellamatematica da parte di studenti di qualsiasi lingua nativa.Il Progetto Pangea Italia nasce dalla collaborazione tra diverse associazioni interculturali appartenenti a una rete internazionale di enti morali che promuovono l’integrazione e la convivenza pacifica tra le diverse culture.Tale approccio interculturale anima il dialogo con le scuole che aderiscono al progetto al fine di coniugare la valenza universale del linguaggio matematico con la complessa varietà delle lingue naturali e delle culture di provenienza di tutti gli studenti.Pangea intende pertanto comunicare un messaggio di unità e integrazione, ma anche di scambio tra modelli culturali differenti.Gli enti promotori mettono a disposizione delle istituzioni scolastiche e dei centri di ricerca universitari la loro Esperti “Progetto Pangea” e la prof. Levoni esperienza pluriennale nel campo dell’inter-cultura, affinché si possa approfondire, anche con il metodo scientifico, il rapporto tra linguaggio matematico e lingua di origine per approntare modelli didattici rispondenti alle esigenze di una società multietnica. E’ stato istituito un comitato scientifico formato da docenti di matematica, i quali si occuperanno della realizzazione dei test e di instaurare e mantenere il contatto con le scuole. La direzione del comitato scientifico è stata affidata alla professoressa Marina Cazzola, docente di didattica della matematica presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Abbiamo chiesto alla prof.ssa Chiara Levoni, coordinatrice del progetto al Cattaneo, che valore attribuisce a questa iniziativa: Ritengo che il concorso sia una buona opportunità per avvicinare sempre più gli studentialla matematica e offrire loro occasioni in cui usare la logica, il ragionamento e mettere in pratica le loro conoscenze senza temere una valutazione. Inoltre, questo concorso costituisce un’occasione di incontro e confronto con realtà scolastiche di altri paesi. Vanessa Caparotta Buk, la fiera dell’editoria Studenti del Cattaneo alla reception e al servizio stampa Il 23 e il 24 marzo, al Foro Boario si èsvoltaBuk , l’annuale fiera della piccola e media editoria, giunta con successo alla sua sesta edizione. Oltre novanta tra piccoli e medi editori, provenienti da tutta l’Italia, hanno trovato una grande visibilità e comunicazione. Presenti gli studenti del Cattaneo: Cavallini Andrea, Mussini Federica, Tuccio Dalia,BortolazziGiulia,Zoboli Eleonora, Tedesco Yelenia, TekinAyisin, Ben SalahRim, Borsari Valentina, Ciccarese Laura che hanno svolto attività di accoglienza dei visitatori, sono stati al banco delle informazioni, hanno prestato servizio come hostess nelle sale delle conferenze e svolto attività manuali, come sistemare cartelloni, pannelli ecc., invece la redazione del giornalino scolastico “Openair”, ha lavorato, insieme ad altri studenti di istituti superiori modenesi, nel servizio stampa curato da “Voci dal Br(a)nco”, pagina pubblicata periodicamente su “La Gazzetta di Modena”. E’ straordinario vedere gli studenti così attivi in un contesto interessante e stimolante come Buk. Dimostrano di avere voglia di mettersi in gioco e di essere tutti all’altezza della situazione - ha commentato Ismaele Elswaky , coordinatore del servizio stampa. Abbiamo intervistato alcuni studenti Come avete vissuto quest’esperienza? -E’ stata una bella esperienza, i rapporti con soggetti come poeti e scrittori sono stati molto costruttivi. Abbiamo svolto un’attività di assistenza di palco alle conferenze che ci è sembrato molto Le addette stampa di Voci dal Branco interessante e ci ha permesso di stare a contatto con gli artisti Comenius partnerschip Museum in Fashion the end Si conclude il 19 maggio, a Modena, il progetto europeo Foto di gruppo in Turchia. Patrizia Di Francesco e Sara Augoulif Il Deledda Moda, dall’ anno scorso, ha cominciato un progetto di scambio culturale con alcuni paesi Europei: Finlandia, Turchia e Romania, chiamato Comeniuspartnerschip. Le studentesse selezionate hannofatto un tour nella città dei paesi partner, accompagnate dalle loro insegnati : prof.sse Di Iorio , Campana e Vecchi per conoscere le culture, ma soprattutto studiare i costumi tradizionali. Sono stati inoltre realizzati nei laboratori delle diverse scuoleabiti storici ed attualizzazioni che saranno presentati nella sfilata il 19 maggio al Museo Civico Estense, nell’ambito della manifestazione culturale “Il ratto d’Europa”. Donna turca che prepara focacce. Veduta di Istanbul. Cena turca. In che cosa consiste il Comenius? Il Comenius è un progetto Europeo che tratta di scambi culturali tra scuole Europee tra cui Finlandia, Turchia e Romania. Quali sono le date di presenza in Italia dei partner stranieri? Sarannoa Modena dal 14 Maggio al 18 Maggio, data in cui si concluderà il progetto. Qualiattività sono previste? Visiteremo la triennale a Milano, un’azienda di abbigliamento, la “Liu-Jo” di Carpi , realizzeremo una sfilata e la mostra degli abiti realizzati, al Museo Civico di Modena. 1. La delegazione italiana imbucata ad un matrimonio. 2. Moschea blu, Istanbul3. Cisterna romana, Istanbul