piaccametro

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piaccametro
Innovazioni Tecnologiche
Strumentazione
5.2
di Ernesto Faravelli e Paolo Beccaro
PIACCAMETRO
pH è un termine usato per descrivere la concentrazione idrogenonica di un sistema, il
suo valore può variare da 0 a 14; una soluzione con pH compreso tra 0 e 7 è acida,
mentre una soluzione con pH compreso tra 7 e 14 è alcalina.
È di fondamentale importanza controllare routinariamente il pH del materiale seminale
prelevato, poiché, il seme durante o dopo il prelievo, può inquinarsi con sostanze che
alterano il suo pH (urina, pus, ecc.) con conseguente diminuzione della vitalità degli
spermatozoi o la morte degli stessi.
Gli spermatozoi possono vivere solo entro un determinato range che varia tra 6,8 e 7,4.
Per determinare questo parametro in modo semplice e preciso si può usare uno strumento
chiamato PIACCAMETRO, facilmente reperibile in commercio.
Lo strumento deve essere fornito completo di elettrodo e di una sonda per il rilievo della
temperatura.
Quando il pHmetro arriva in laboratorio, bisogna effettuare le seguenti operazioni:
a) Leggere attentamente le istruzioni prima di iniziare ad usare lo strumento al fine di
montarlo correttamente ed attribuire il giusto significato a tutti i simboli dei tasti.
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b) Calibrare il pH seguendo scrupolosamente le istruzioni della ditta costruttrice.
c) Verificare periodicamente il funzionamento dell’elettrodo rimuovendo
eventualmente le incrostazioni residue che possono alterare la lettura dei valori di
pH.
La calibrazione del pHmetro
L’operazione di calibrazione è piuttosto delicata, ma va effettuata periodicamente ed ogni
qual volta lo strumento fornisce valori troppo diversi da quelli attesi.
La procedura di calibrazione prevede l’accensione del pHmetro in modalità pH, il
risciacquo dell’elettrodo in una soluzione neutra, la selezione del tasto di calibrazione e la
scelta di almeno due soluzioni standard per l’assegnazione dei valori corretti
È di fondamentale importanza lavare ripetutamente l’elettrodo prima di utilizzare il secondo
tampone, controllando di aver memorizzato la prima lettura, procedere poi con il successivo
tampone e memorizzare anche questo valore.
La manutenzione dell’elettrodo
1) Se sulla superficie del bulbo si creano incrostazioni o si formano depositi proteici
bisogna eliminarli con apposite soluzioni detergenti, in genere fornite da chi vende
lo strumento.
2) Nel caso di elettrodi a riempimento è importante controllare il livello della
soluzione di riferimento prima di iniziare ad usarlo, se l’elettrodo non è pieno va
rabboccato con la specifica soluzione
3) La calibrazione deve essere eseguita ogni mese o quando:
ª si sostituisce l’elettrodo;
ª si vuole avere la massima precisione;
ª in caso di interruzione della linea di alimentazione.
4) Risciacquare abbondantemente l’elettrodo con acqua di rubinetto e mantenerlo
sempre immerso in un beacker contenente acqua di rete e mai acqua distillata
perché demineralizza la soluzione di riferimento.
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