maggio 2000 - Rotary Club Golfo di Genova

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maggio 2000 - Rotary Club Golfo di Genova
DISTRETTO 2030 - ITALIA
Anno 2° NUMER0 10 Maggio 2000
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PROGRAMMI DEL CLUB
MESE DI MAGGIO 2000
Mercoledì 3
ore 18,30 Riunione
aperitivo Jolly Hotel Plaza Informazione rotariana e note del Segretario Ing.Enrico Brizzolara.
Mercoledì 10
ore 20,00 Cena - Jolly Hotel Plaza - Ing.Giorgio Contegiacomo,
Responsabile Commissione Distrettuale Pro H - Proscuola: La
testimonianza di servizio di un rotariano.
Mercoledì 17
ore 18,30 Riunione aperitivo - Jolly Hotel Plaza - La Dott.sa
Maria Teresa Amore, responsabile della Sede di Genova della European
School of Economics, ci intratterrà sul tema New Economy in diretta.
Interverranno gli studenti dei corsi universitari Andrea Isola e Anna Turco.
Mercoledì 24
ore 19.00 Interclub con Genova-Ovest e Genova-Golfo Paradiso
alla Commenda di Prè con visita artistica e cocktail nella sala dell’ordine
di Malta. Relazione del M.se Gian Giacomo Chiavari del SMOOM
L’anno del Giubileo dopo 900 anni di storia dell’ordine di Malta nel
monumento costruito dai Cavalieri nel 1180 e recentemente
restaurato.
Mercoledì 31
Rotary International: Gruppo di Studio Argentino in visita al
Distretto 2030. Durante la sosta di Genova il nostro Club riceverà gli
studenti argentini per una visita pomeridiana al centro storico e per una
conviviale serale. Tutti i soci sono invitati a partecipare alla visita e
soprattutto alla conviviale. Il programma dettagliato seguirà a breve.
Si prega di comunicare alla Segreteria le eventuali assenze telefonando, almeno due giorni prima
della riunione, al n. 010-587691
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ATTIVITA’ DEL CLUB
Mercoledì 5
ore 18,30 Riunione aperitivo - Jolly Hotel Plaza - Relazione
professionale Dott.ssa Francesca Gullaci dal titolo: Dal mito della
bellezza ai valori del volontariato
DAL MITO DELLA BELLEZZA AI VALORI DEL VOLONTARIATO
Il raccontarsi è sempre un’operazione ai limiti del velleitario, soprattutto se deve essere esaurita in poco più o poco
meno di mezz’ora.
E tuttavia tenterò di intrattenervi con quanto della mia vita possa avere un qualche interesse: professione e volontariato.
Indubbiamente l’aspirazione che conduce nel mio studio i pazienti è quella di migliorare il loro aspetto, correggere le
imperfezioni oppure rimediare ai gusti inevitabili del tempo, anche se, come dice Anatole France: “Invecchiare è l’unico
modo per vivere a lungo”.
Ma la ricerca esasperata di modelli di bellezza proposti dalla cultura corrente o le aspettative che non hanno la possibilità
di essere soddisfatte trasformano la speranza in profonda e talvolta insopportabile sofferenza: questo è uno degli aspetti
meno conosciuti e comunque problematico di una professione che non è solo abilità, manualità, continuo aggiornamento
scientifico e tecnologico, ma anche guida per il paziente a quella grammatica della felicità, che comprende anche la
bellezza.
Scendendo nei particolari vi illustrerò brevemente alcune tecniche ambulatoriali dell’attuale medicina e chirurgia estetica.
Fino a ieri per migliorare lo stato generale della pelle, le rughe profonde, le cicatrici traumatiche o da acne, si ricorreva
soprattutto ai peeling, al fenolo, o all’acido tricloroacetico, o alla dermoabrasione meccanica con effetti più o meno
tossici, difficilmente controllabili e
talora altamente traumatici.
Oggi queste tecniche vengono
sostituite da “peeling chimici” come
gli alfaidrossiacidi, o dalle
microiniezioni con i cosiddetti “filler”
o riempienti come il collagene o
l’acido ialuronico che sono
attualmente le sostanze più sicure.
Gli alfaidrossiacidi sono contenuti in
numerosi prodotti naturali come gli
agrumi: l’acido citrico viene estratto
dal limone, l’acido malico dalla mela,
l’acido tartarico dall’uva, l’acido
lattico dal latte (già scoperto dalla
storica Poppea) e infine l’acido
glicolico dalla canna da zucchero, la
cui molecola per le sue piccole
dimensioni è particolarmente adatta
all’uso dermatologico. A seconda
delle concentrazioni usate le sue
indicazioni sono il miglioramento
Cellule adipose durante la terapia anticellulite
superficiale della cute, del viso del
corpo, riduzione delle piccole rughe, della pigmentazione o delle macchie senili e grosso miglioramento dell’acne.
In quanto ai filler-riempienti in questi ultimi anni la fantasia degli operatori e delle case farmaceutiche si è notevolmente
sbizzarrita.
Partendo dall’ormai fuori legge silicone si è giunti all’innesto di fili d’oro, di goretex, di polimeri sintetici, e non ultimo
di tossine botuliniche che, paralizzando i muscoli mimici rendono il viso liscio ma completamente inespressivo.
Ma a tutt’oggi il collagene di origine proteica e l’acido ialuronico si rivelano i filler più validi e collaudati per la correzione
di rughe, solchi, depressioni o per l’aumento del profilo delle labbra (arco di cupido, creste filtrali e angoli
sottocommissurali).
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Questi possono essere usati anche per l’aumento di volumi quali lo zigomo la zona mentoniera e il profilo
sottomandibolare.
Ma ad un viso disteso e curato non può non corrispondere un corpo altrettanto in forma.
Talvolta non sono i chili in eccesso a renderlo meno gradevole, ma le sproporzioni: può capitare che ragazze o donne,
pur essendo abbastanza sottili presentano degli inestetismi localizzati, difficilmente eliminabili con la sola terapia dietetica.
Come avete già capito sto parlando della cellulite o ... più esattamente della dermoipodermosi, fenomeno tipicamente
femminile provocato dagli ormoni tipici di questo sesso quali gli estrogeni, il progesterone o la prolatina che in molti casi
creano come effetto secondario ritenzione idrica, edema e stasi provocando l’ispessimento della trama reticolare di
sostegno e la formazione di vere e proprie strutture capsulari che formano la famosa buccia d’arancia.
Già da molti anni mi occupo di questo argomento e nel 1985 ho portato ad un congresso internazionale a Parigi i
risultati relativi ad una ricerca sperimentale effettuata presso l’Istituto di Anatomia Umana e Normale di Genova diretto
dal prof. Zaccheo che ha consentito di osservare le sequenze evolutive della cellulite esaminata attraverso la microscopia
elettronica a scansione. Questo è uno strumento che oltre ad avere un forte potere di risoluzione consente di vedere in
maniera tridimensionale e a fortissimo ingrandimento la sequenza delle immagini che dalle cellule adipose normali
evolvono nei diversi quadri di cellulite più o meno grave o nei quadri di miglioramento dopo opportuna terapia.
Ma se torniamo al titolo della mia conversazione “Mito della bellezza e valori del volontariato” quali legami possono
sussistere fra questi due aspetti così apparentemente distanti?
Questa professione medica volta a soddisfare esigenze estetiche - e certamente non solo estetiche - io l’ho messa da
molti anni al servizio del volontariato della Croce Rossa Italiana. Ho organizzato e condotto corsi di formazione e di
primo soccorso rivolti alla popolazione, alle Forze dell’Ordine, alla Polizia di Stato e alla Forze Armate, al Nucleo
Sommozzatori e ai Comandanti delle Unità Navali della Guardia di Finanza e al personale stesso della Croce Rossa
Italiana.
Un’altra esperienza che per me è tutt’ora indimenticabile è quella di aver partecipato a due interventi umanitari, sotto
l’egida del C.I.C.R. (Comitato Internazionale della C.R.I. di Ginevra) in Croazia e in Bosnia nel 1991 e nel 1992,
laddove la purificazione etnica aveva provocato e tutt’ora provoca morte, persecuzioni e torture.
Abbiamo visitato le vittime di questa follia razzista nei campi in cui erano rifugiati i sopravvissuti delle città martiri di
Vukovar, Osijek, Dubrovnik, Goradzè e Sarajevo e i centri di raccolta di bambini delle diverse etnie smarriti dai genitori
in fuga dalle loro case in fiamme sotto i bombardamenti. Ci siamo recati nel reparto di ostetricia dell’ospedale Mercur
di Zagabria ove erano ricoverate donne vittime della violenza brutale del nemico, donne serbe o croate con il capo
scoperto, vicino a donne musulmane con il ciador bianco o nero.
Corsi della Sezione Aerea della Guardia di Finanza (Francesca Gullaci è la terza da sinistra, in piedi)
Quelle di loro che, a costo di porsi fuori dalla famiglia e dal gruppo etnico, non avevano rifiutato una maternità così
tragica, stringevano a sé i loro bambini fasciati come anticamente fasciavamo i nostri.
Nei tanti campi che accoglievano un inverosimile numero di gruppi familiari composti quasi esclusivamente da donne
e bambini, poiché gli uomini o erano in guerra o ne erano morti abbiamo constatato la capacità della donna di qualsiasi
etnia di ricreare anche con mezzi estremamente poveri le consuetudini proprie della cultura di loro appartenenza.
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A Karlovaz abbiamo visitato un enorme, squallido edificio, che ospitava
3.300 uomini liberati dalla prigionia dei serbi a seguito delle trattative fra il
C.I.C.R. e le tre potenze belligeranti. L’esperienza più emozionante di questa
visita è stato l’arrivo del pulmino della C.R.I. internazionale dal quale sono
usciti i prigionieri liberati in seguito alle trattative e consegnati al delegato
del C.I.C.R..
Molti avevano subito torture atroci, ne ho visitato alcuni su richiesta del
delegato del Comitato Internazionale.
Ad attendere il pulmino c’erano gruppi familiari ospiti del centro che
scrutavano ansiosamente gli uomini che scendevano nella speranza di
riconoscere un loro congiunto
che fra essi potesse essere il
padre, il marito o il fratello.
In un centro per feriti di
Vukovar abbiamo visto, raccolti
in due stanze, o meglio in una
stanza e in un soppalco, stipati
in letti a castello di tre piani,
settanta relitti umani anche giovanissimi.
Voglio concludere questi ricordi accennando all’esperienza del campo di
Kutina, una zona grigia di confine contesa fra le due posizioni, ove già
erano stati stipati circa duemila profughi musulmani e cristiani e ove ogni
giorno ne arrivavano altri cui nessuno chiedeva a quale etnia appartenessero
o donde provenissero in quanto fuggivano dagli orrori di una guerra barbara,
e ciò bastava: erano tutti vittime.
Postazione C.R. a Karlovaz
Soci presenti:Bagnasco, Brizzolara, Fuselli, Gullaci, La Luce, Mascia,Militenda, Parodi
Annamaria, Ridella, Savioli, Schoch, Tomaselli, Vassallo
Ospiti di soci: di Gullacila la figlia Dott.ssa Annamaria De Marini, di Ridella Sig.ra A.Ginocchio.
Visitatori rotariani: Dott.De Marini R.C. di Genova, e Dott.Lagomarsino del R.C. Golfo Paradiso.
Effettivo del Club:37
Mercoledì 12
Soci presenti:15
Percentuale di assiduità: 35.2
ore 18,00 - Visita guidata
(Dott. Campodonico) al Museo della
Navigazione (Magazzini del Cotone) ore 20,30. Cena presso Ristorante
TRE MERLI Palazzina Millo - Porto Antico
Visita al Museo della Navigazione, accomp.Dott.ssa Lorenza Fazzari:
Soci presenti: Amalfitano, Bagnasco, Bozzini, Brassesco, Brizzolara, Chimenti, Loiaconi, Parodi
Annamaria, Schoch, Capone. Soci presenti 9+1 onorario
Ospiti di soci: di Bozzini il figlio Giacomo, di Brassesco il coniuge Antonello Pace, di Loiaconi
l’Ing. Andrea Quaiat e la Dott.ssa Cristina Borgogni
Cena al Risotrante “Tre Merli”:
Soci presenti:Amalfitano, Bagnasco, Bozzini, Brassesco, Brizzolara, Chimenti, Costa, Garaventa,
Loiaconi, Parodi Annamaria, Piana, Capone. Soci presenti:11 + 1 onorario
Ospiti di soci: di Capone la consorte, di Bozzini il figlio Giacomo, di Brassesco il coniuge
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Antonello Pace, di Garaventa la Dott.ssa Paola Castagnino, di Loiaconi l’Ing. Andrea Quaiat
e la Dott.ssa Cristina Borgogni
Effettivo del Club:37
Giovedì 20
Soci presenti:12
Percentuale di assiduità: 33
ore 18,00 - Visita di Nave Vespucci e Nave Palinuro Porto Antico
(Molo Vecchio) - Aperitivo a bordo.
Nave Vespucci
Diario di bordo
Rotary Club di Genova, Genova - Ovest, Genova - Est, Genova - Nord, Genova Golfo
Paradiso, Genova - Sud Ovest, e Golfo di Genova
Giovedì, 20 Aprile 2000, circa 300 rotariani, fra
soci e coniugi, hanno avuto l’opportunità di
un’insolita e straordinaria riunione: la visita al
veliero “Amerigo Vespucci”, nave scuola della
nostra Marina Militare, cui va il nostro
ringraziamento.
L’originale interclub, voluto e realizzato dal
nostro Presidente, Alberto Bagnasco, si è inserito
splendidamente nel programma annuale del
nostro club, che ha avuto nella “vela”, intesa
come sport, storia, cultura e scuola di vita, un
motivo conduttore che ha sottilmente coinvolto l’intera annata.
Tutti ricordiamo la toccante relazione di Nucci Novi
Ceppellini, sul rapporto fra i disabili e lo sport della
vela, le anticipazioni di Giovanni Novi, presidente
della STA ITALIA, sul raduno pasquale delle Tall Ships
a Genova, il ricco patrimonio storico che ci ha offerto
il Museo del Mare e della Navigazione.
La visita al “Vespucci” ci ha aperto gli orizzonti di
un mondo passato, fatto di rigore e coraggio, che
oggi rivive, attualissimo, grazie alla nostra Marina
Militare come scuola di formazione e palestra di
vita.
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Un momento dell’aperitivo a bordo
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Foto di gruppo a poppa
Dall’intervento del Comandante Ugo Bertelli, dalle
narrazioni degli ufficiali e durante le brevi
conversazioni con i marinai abbiamo apprezzato la
profonda preparazione, l’impegno, lo spirito
entusiasta e la semplicità che animano l’equipaggio,
convinto e fiero del proprio ruolo.
La nave è
splendida e
riunisce ad
un tempo
caratteristiche
di viva realtà e di storici ricordi; è un museo di ”crest”,
una raccolta di aneddoti, un esempio di sobria
eleganza e, per chi ama il mare e lo sport, uno spunto
per romantici sogni.
Un ufficiale fa da Cicerone ad un gruppo di visitatori
E così, mentre la cerimonia dell’ammaina
bandiera,
accompagnata
dalla Preghiera
del Marinaio,
concludevano
la
serata,
molti di noi,
commossi, si
lasciavano
rapire dai
ricordi e
d a l l e
fantasie e
andavano
c o l
pensiero
agli eroi favoriti di gioventù.
Per un breve momento siamo tornati
tutti quindicenni sognando una fuga
verso i confini dell’Oceano nascosti
in uno di quei gioiellini che sono
le scialuppe di nave Vespucci.
(Emma Tomaselli)
Lo scambio di doni tra il nostro Presidente ,
Alberto Bagnasco, e il Comandante di Nave Vespucci.
A lato la pergamena consegnata al Comandante, fimata dai
Presidenti dei Rotary Club genovesi,
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Soci presenti:Bagnasco, Bozzini, Brizzolara, Chimenti, Dodero, Ghezzi, Giacomazzi, Gullaci, Iachino,
Loiaconi, Marconi, Mascia, Piana, Rollandi, Savioli, Tomaselli, Vassallo.
Soci presenti:17
(Effettivo club:37-1Rosciano dispensato per convalescenza)
Coniugi di soci:Bagnasco, Bozzini, Brizzolara, Chimenti, Dodero, Iachino, Marconi, Vassallo
Ospiti di soci:di Bozzini il figlio Giacomo, di Gullaci la figlia Dott.ssa Annamaria De Marini, di Loiaconi
l’Ing. Quaiat e Signora, di Piana il figlio Tommaso Botta, di Vassallo il figlio Enrico e la Sig.ra Donatella
Picasso.
Visitatori rotariani: Dott. Nicola Manes, Presidente del R.C. Chiavari - Tigullio.
Effettivo del Club:37
Mercoledì 26
Soci presenti:17
Percentuale di assiduità: 45.9
ore 20,00 Cena - Jolly Hotel Plaza - PDG Ing. Pino Capone:
Rotary e Servizio: diario di un viaggio in Kenia
Di seguito riportiamo il testo dell’introduzione fatta dall’amico Pino Capone alla sua conferenza. Il testo completo è a
disposizione degli interessati presso la redazione.
Caro Presidente, carissime Amiche, cari Amici,
come sapete, nell’ottobre dello scorso anno mi sono recato in Kenya insieme con un altro
Rotariano del mio Club, il Past President Bartolomeo Maggiolo.
Al rientro da quel viaggio, il Presidente del nostro Club ci chiese di parlarne in una delle riunioni
settimanali. Entrambi non affetti da velleità di protagonismo, abbiamo subito cercato di scaricarci
l’un l’altro l’onere della chiacchierata. Alla fine abbiamo deciso di affidare alla sorte il compito della
scelta. Io ho perso, e così i Soci del mio Club si sono dovuti sorbire, incolpevoli, la mia non
entusiasmante oratoria.
La cosa è giunta all’orecchio del Vostro Presidente che, in uno slancio generoso di solidarietà verso gli
amici Rotariani del Genova Nord, ne ha voluto condividere l’avversa fortuna, costringendo così
anche Voi, del pari incolpevoli, ma solo sfortunati, a subirVi il mio resoconto africano.
Ricostruito così il mio alibi e assegnate a chi di dovere le pertinenti responsabilità, in modo che
sappiate dove indirizzare le immancabili espressioni …….. benedicenti, quando i primi sbadigli
cominceranno a sostituirsi ai compiacenti ed educati atteggiamenti di un primo, benevolo interesse,
dò inizio al mio dire, non senza prima ringraziare il Presidente ed il Consiglio Direttivo per l’invito,
che ho colto con piacere per due motivi: anzitutto perché mi offre l’occasione di stare in mezzo a cari
amici come Voi, quindi perché mi dà la possibilità di parlare del “mio” Rotary, di quel “Rotary –
Servizio” che io concepisco come genuina, essenziale espressione della nostra Associazione.
Veniamo dunque al viaggio. Per offrirne un quadro completo, mi sembra opportuno rispondere in
primo luogo ad una domanda, che forse qualcuno di Voi si è posto o vorrebbe pormi: “Perché
proprio il Kenya e non, ad esempio, la Costa d’Avorio, l’Etiopia, il Perù o altro Paese?”
Occorre qui rifarci alla memoria storica del mio Club. E alla memoria storica si affianca subito quello
visiva, che mi fa rivedere in questo momento, seduti attorno ad un certo tavolo, l’indimenticabile
Prof. Silvano Mastragostino, Augusto Pagliani, Enzo Rogione, Francesco Cattanei ed il sottoscritto, in
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serena, allegra e rumoreggiante compagnia, tutti piacevolmente intenti ad ascoltare le colorite e
schiette espressioni di Sivano, Rotariano d.o.c., che auspicava un Rotary meno pomposo e retorico,
meno parolaio e formalista, ma più vicino ai bisognosi, più aperto e pronto al servizio, più coerente
con le finalità così spesso conclamate.
E il pensiero ritorna ai suoi racconti africani, a quel suo modo di sorridere, luminoso e commosso,
quando parlava della Missione, di quelle Suore meravigliose e miracolose, dei “suoi” bambini, così
sfortunati e poveri.
Mastragostino, Primario Ortopedico del Gaslini di Genova, medico di fama internazionale, soleva
recarsi in Kenya più volte all’anno, anche consumando colà, sul lavoro, il suo periodo di ferie, per
curare, operare, guarire poveri fanciulli storpi, affetti da malformazioni agli arti e alla colonna: il tutto
con autentico spirito rotariano, senza strombazzamenti, in silenzioso e concreto “servizio”.
Ricorderò, per quanti ancora non ne sono informati, che nell’arco di dieci anni Silvano effettuò in
Kenya, gratuitamente, 1.800 interventi. Non solo: con innegabile intelligenza e profondo senso di
responsabilità si preoccupò di evitare di dar vita a dispendiose, ma alla fine inutili “cattedrali nel
deserto” (così egli amava definire i molti esempi di opere costose finite in disuso per mancanza di
addetti al loro funzionamento), cercando invece di assicurare un seguito pratico ed efficace al suo
impegno, attraverso l’educazione in loco di elementi “indigeni” e la sensibilizzazione in patria di altri
medici in grado di seguirlo e di amici o enti benefattori in grado di fornire materiali, mezzi finanziari,
appoggi alle strutture che, nel corso degli anni, egli andava via via ampliando.
I nomi di OL’ KALOU, NARO MORU, NORTH KINANGOP (sedi di missioni e ospedali) erano ricorrenti
nei suoi racconti e cominciavano a diventare familiari a noi, suoi fedeli e ammirati ascoltatori, agendo
– senza che ce ne accorgessimo – come un seme fecondo, alimentato un po’ dalla curiosità, un po’
da un innato senso di solidarietà, e tanto dalla voglia di “fare Rotary” sul serio, come lui, e non
soltanto a parole.
E debbo dire, a posteriori, che forse fu questo seme ad ispirarmi nel 1997 quando, nominato
Governatore del nostro Distretto, decisi di affidare proprio a Silvano la Presidenza della Commissione
Distrettuale A.P.I.M. – Azione di Pubblico Interesse Mondiale, rilevando in lui quelle caratteristiche,
quella disponibilità, quella concretezza, che senza dubbio ci avrebbero consentito di realizzare qualcosa
di veramente utile nel contesto del “servizio rotariano”.
Il terribile e crudele male che lo ha colpito lo sottrasse anzitempo all’affetto della sua famiglia e dei
suoi amici e al compimento dei nostri propositi.
Per onorarne la memoria e perché i suoi sforzi in Kenya non andassero frustrati, mi sono dedicato col
massimo impegno per l’ottenimento di una Sovvenzione Paritaria da parte della Rotary Foundation a
favore dell’ospedale di North Kinangop che, grazie ad un preciso e costoso progetto (per circa lire
140 milioni), ha potuto arricchirsi di un Reparto Oculistico dotato di moderne e aggiornatissime
strutture.
Inoltre sono riuscito ad inserire nel bilancio del Distretto l’acquisto di un “trapano chirurgico elettrico”,
che è stato donato ai chirurghi ortopedici genovesi che, presso quegli ospedali, continuano la
meravigliosa opera di Silvano.
Come vedete, cari Amici, le premesse per verificare “de visu” il buon esito dei nostri interventi
c’erano tutte. In più Bartolomeo Maggiolo aveva personalmente ed efficacemente collaborato con
Mastroagostino per la creazione di una particolare Associazione denominata “G.O.A. – Genova
Ortopedia per l’Africa” che, tra l’altro, fornisce il necessario supporto morale e finanziario ai medici
volontari che si recano in Africa per seguire con abnegazione ed altruismo l’esempio del Maestro.
Una frase buttata là, a quel famoso tavolo, da uno di noi due: “.… Mi piacerebbe andare in Kenya
per rendermi conto di quanto è stato fatto …. ”, trovò immediata eco nell’altro e …… il 29 settembre
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scorso ci siamo ritrovati all’aeroporto Cristoforo Colombo, destinazione Nairobi. Ci sono stati attenti,
cordiali e cortesi compagni di viaggio Peppino Cipparrone, Rotariano del Genova Nord-Ovest, e la
sua signora, Laura Oristano.
Soci presenti:Adani, Amalfitano, Bagnasco, Brassesco, Costa, Gehzzi, Iachino, la Luce, Mascia,
Ridella, Rosciano, Sanguinetto, Savioli, Tomaselli, Brizzolara (solo a cena).
Soci onorari: Capone (Relatore), Desideri.
Coniugi dei soci: Patrizia Iachino e Giuliana La Luce.
Visitatori rotariani: Luciano Ghezzi e Signora Milly del R.C. Genova- Golfo Paradiso.
Effettivo del Club:37
Soci presenti:15
Percentuale di assiduità: 40.5
NOTIZIE DAI CLUB
Rotary Club Genova Golfo Paradiso
PROGRAMMA MESE DI MAGGIO 2000
Lunedì 1
Festività – Riunione Annullata.
Sabato 6 Ore 15,00 Non Conviviale Valida ai fini della assiduità
RECCO – SALA CONSILIARE DEL COMUNE. Convegno organizzato dal nostro Club sul tema “Per una
valorizzazione delle associazioni di volontariato nel Golfo Paradiso”. Il nostro Club intende con questo
incontro offrire alle Associazioni che si ispirano ai medesimi ideali di servizio sul territorio un apporto di conoscenza
e di esperienza per mezzo dei suoi associati. Copia dei programmi in Segreteria.
Lunedì 8 Ore 20,00 Con Signore
Associazione Motonautica Ligure – Genova. “I Giovani ed il Rotary”. All’incontro parteciperanno i Presidenti
dei due Rotaract genovesi e loro Soci. Sono caldamente invitati a partecipare i figli dei Soci.
Lunedì 15 Ore 20,00
Associazione Motonautica Ligure – Genova. Relazione del Socio Prof. Fausto Cuocolo, sul tema: “CARIGE
: SVILUPPO E PROSPETTIVE”.
Lunedì 21 posticipata a Mercoledì 24 Con Signore
VISITA ALLA COMMENDA DI PRE’. Interclub con il Rotary Club Genova Ovest ed il Rotary Club Golfo di
Genova. “L’anno del giubileo dopo quasi 900 anni di storia dell’Ordine di Malta nel monumento costruito
dai cavalieri del 1180”. Relazione del Marchese Giangiacomo Chiavari sul recupero della Commenda di
Prè. Programma: Ore 19,00 – Appuntamento dei partecipanti alla Commenda di Prè - Relazione – Segue
visita guidata e cocktail rinforzato. Costo: £ 40.000 per persona. Segnaliamo che c’è la possibilità di
parcheggiare l’auto nel parcheggio a pagamento di fronte alla Commenda.
Lunedì 29
VISITA AL SANTUARIO DELLA GUARDIA. Programma in via di definizione.
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VITA DEL CLUB
Auguri di buon compleanno a Giorgio Chimenti ed Emma Tomaselli (18maggio), Gianandrea Rollandi
(29 maggio).
Buon onomastico a Emma Tomaselli (13 maggio)
Hanno partecipato a riunioni di altri RC i nostri soci: Annamaria Parodi il 5/4/2000 al R.C.Golfo
di Genova, Francesca Gullaci l’11/4/2000 al R.C. Golfo di Genova.
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LA PREGHIERA DEL MARINAIO
A Te, o grande eterno Iddio, Signore del Cielo e dell’abisso, cui obbediscono i venti e
le onde, noi, uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai d’Italia, da questa sacra
nave armata dalla Patria leviamo i cuori! Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la
nostra Nazione. Dà giusta gloria e potenza alla nostra Bandiera, comanda che le
tempeste ed i flutti servano a lei; poni sul nemico il terrore di lei; fa che per sempre la
cingano in difesa petti di ferro, più forti del ferro che cinge questa nave, a lei per
sempre dona vittoria! Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care genti.
Benedici nella cadente notte il riposo del popolo, benedici noi che, per esso,
vegliamo in armi sul mare! BENEDICI!
Distribuzione riservata ai Soci Rotariani
Direttore responsabile Ing.Alessandro Savioli
Tel.010.543.305 Fax 010.570 88 90
E-mail: [email protected]
Web: www.savioli.it
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