maggio 2000 - Rotary Club Golfo di Genova
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maggio 2000 - Rotary Club Golfo di Genova
DISTRETTO 2030 - ITALIA Anno 2° NUMER0 10 Maggio 2000 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ PROGRAMMI DEL CLUB MESE DI MAGGIO 2000 Mercoledì 3 ore 18,30 Riunione aperitivo Jolly Hotel Plaza Informazione rotariana e note del Segretario Ing.Enrico Brizzolara. Mercoledì 10 ore 20,00 Cena - Jolly Hotel Plaza - Ing.Giorgio Contegiacomo, Responsabile Commissione Distrettuale Pro H - Proscuola: La testimonianza di servizio di un rotariano. Mercoledì 17 ore 18,30 Riunione aperitivo - Jolly Hotel Plaza - La Dott.sa Maria Teresa Amore, responsabile della Sede di Genova della European School of Economics, ci intratterrà sul tema New Economy in diretta. Interverranno gli studenti dei corsi universitari Andrea Isola e Anna Turco. Mercoledì 24 ore 19.00 Interclub con Genova-Ovest e Genova-Golfo Paradiso alla Commenda di Prè con visita artistica e cocktail nella sala dellordine di Malta. Relazione del M.se Gian Giacomo Chiavari del SMOOM Lanno del Giubileo dopo 900 anni di storia dellordine di Malta nel monumento costruito dai Cavalieri nel 1180 e recentemente restaurato. Mercoledì 31 Rotary International: Gruppo di Studio Argentino in visita al Distretto 2030. Durante la sosta di Genova il nostro Club riceverà gli studenti argentini per una visita pomeridiana al centro storico e per una conviviale serale. Tutti i soci sono invitati a partecipare alla visita e soprattutto alla conviviale. Il programma dettagliato seguirà a breve. Si prega di comunicare alla Segreteria le eventuali assenze telefonando, almeno due giorni prima della riunione, al n. 010-587691 2 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 3 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 4 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ATTIVITA DEL CLUB Mercoledì 5 ore 18,30 Riunione aperitivo - Jolly Hotel Plaza - Relazione professionale Dott.ssa Francesca Gullaci dal titolo: Dal mito della bellezza ai valori del volontariato DAL MITO DELLA BELLEZZA AI VALORI DEL VOLONTARIATO Il raccontarsi è sempre unoperazione ai limiti del velleitario, soprattutto se deve essere esaurita in poco più o poco meno di mezzora. E tuttavia tenterò di intrattenervi con quanto della mia vita possa avere un qualche interesse: professione e volontariato. Indubbiamente laspirazione che conduce nel mio studio i pazienti è quella di migliorare il loro aspetto, correggere le imperfezioni oppure rimediare ai gusti inevitabili del tempo, anche se, come dice Anatole France: Invecchiare è lunico modo per vivere a lungo. Ma la ricerca esasperata di modelli di bellezza proposti dalla cultura corrente o le aspettative che non hanno la possibilità di essere soddisfatte trasformano la speranza in profonda e talvolta insopportabile sofferenza: questo è uno degli aspetti meno conosciuti e comunque problematico di una professione che non è solo abilità, manualità, continuo aggiornamento scientifico e tecnologico, ma anche guida per il paziente a quella grammatica della felicità, che comprende anche la bellezza. Scendendo nei particolari vi illustrerò brevemente alcune tecniche ambulatoriali dellattuale medicina e chirurgia estetica. Fino a ieri per migliorare lo stato generale della pelle, le rughe profonde, le cicatrici traumatiche o da acne, si ricorreva soprattutto ai peeling, al fenolo, o allacido tricloroacetico, o alla dermoabrasione meccanica con effetti più o meno tossici, difficilmente controllabili e talora altamente traumatici. Oggi queste tecniche vengono sostituite da peeling chimici come gli alfaidrossiacidi, o dalle microiniezioni con i cosiddetti filler o riempienti come il collagene o lacido ialuronico che sono attualmente le sostanze più sicure. Gli alfaidrossiacidi sono contenuti in numerosi prodotti naturali come gli agrumi: lacido citrico viene estratto dal limone, lacido malico dalla mela, lacido tartarico dalluva, lacido lattico dal latte (già scoperto dalla storica Poppea) e infine lacido glicolico dalla canna da zucchero, la cui molecola per le sue piccole dimensioni è particolarmente adatta alluso dermatologico. A seconda delle concentrazioni usate le sue indicazioni sono il miglioramento Cellule adipose durante la terapia anticellulite superficiale della cute, del viso del corpo, riduzione delle piccole rughe, della pigmentazione o delle macchie senili e grosso miglioramento dellacne. In quanto ai filler-riempienti in questi ultimi anni la fantasia degli operatori e delle case farmaceutiche si è notevolmente sbizzarrita. Partendo dallormai fuori legge silicone si è giunti allinnesto di fili doro, di goretex, di polimeri sintetici, e non ultimo di tossine botuliniche che, paralizzando i muscoli mimici rendono il viso liscio ma completamente inespressivo. Ma a tuttoggi il collagene di origine proteica e lacido ialuronico si rivelano i filler più validi e collaudati per la correzione di rughe, solchi, depressioni o per laumento del profilo delle labbra (arco di cupido, creste filtrali e angoli sottocommissurali). 5 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Questi possono essere usati anche per laumento di volumi quali lo zigomo la zona mentoniera e il profilo sottomandibolare. Ma ad un viso disteso e curato non può non corrispondere un corpo altrettanto in forma. Talvolta non sono i chili in eccesso a renderlo meno gradevole, ma le sproporzioni: può capitare che ragazze o donne, pur essendo abbastanza sottili presentano degli inestetismi localizzati, difficilmente eliminabili con la sola terapia dietetica. Come avete già capito sto parlando della cellulite o ... più esattamente della dermoipodermosi, fenomeno tipicamente femminile provocato dagli ormoni tipici di questo sesso quali gli estrogeni, il progesterone o la prolatina che in molti casi creano come effetto secondario ritenzione idrica, edema e stasi provocando lispessimento della trama reticolare di sostegno e la formazione di vere e proprie strutture capsulari che formano la famosa buccia darancia. Già da molti anni mi occupo di questo argomento e nel 1985 ho portato ad un congresso internazionale a Parigi i risultati relativi ad una ricerca sperimentale effettuata presso lIstituto di Anatomia Umana e Normale di Genova diretto dal prof. Zaccheo che ha consentito di osservare le sequenze evolutive della cellulite esaminata attraverso la microscopia elettronica a scansione. Questo è uno strumento che oltre ad avere un forte potere di risoluzione consente di vedere in maniera tridimensionale e a fortissimo ingrandimento la sequenza delle immagini che dalle cellule adipose normali evolvono nei diversi quadri di cellulite più o meno grave o nei quadri di miglioramento dopo opportuna terapia. Ma se torniamo al titolo della mia conversazione Mito della bellezza e valori del volontariato quali legami possono sussistere fra questi due aspetti così apparentemente distanti? Questa professione medica volta a soddisfare esigenze estetiche - e certamente non solo estetiche - io lho messa da molti anni al servizio del volontariato della Croce Rossa Italiana. Ho organizzato e condotto corsi di formazione e di primo soccorso rivolti alla popolazione, alle Forze dellOrdine, alla Polizia di Stato e alla Forze Armate, al Nucleo Sommozzatori e ai Comandanti delle Unità Navali della Guardia di Finanza e al personale stesso della Croce Rossa Italiana. Unaltra esperienza che per me è tuttora indimenticabile è quella di aver partecipato a due interventi umanitari, sotto legida del C.I.C.R. (Comitato Internazionale della C.R.I. di Ginevra) in Croazia e in Bosnia nel 1991 e nel 1992, laddove la purificazione etnica aveva provocato e tuttora provoca morte, persecuzioni e torture. Abbiamo visitato le vittime di questa follia razzista nei campi in cui erano rifugiati i sopravvissuti delle città martiri di Vukovar, Osijek, Dubrovnik, Goradzè e Sarajevo e i centri di raccolta di bambini delle diverse etnie smarriti dai genitori in fuga dalle loro case in fiamme sotto i bombardamenti. Ci siamo recati nel reparto di ostetricia dellospedale Mercur di Zagabria ove erano ricoverate donne vittime della violenza brutale del nemico, donne serbe o croate con il capo scoperto, vicino a donne musulmane con il ciador bianco o nero. Corsi della Sezione Aerea della Guardia di Finanza (Francesca Gullaci è la terza da sinistra, in piedi) Quelle di loro che, a costo di porsi fuori dalla famiglia e dal gruppo etnico, non avevano rifiutato una maternità così tragica, stringevano a sé i loro bambini fasciati come anticamente fasciavamo i nostri. Nei tanti campi che accoglievano un inverosimile numero di gruppi familiari composti quasi esclusivamente da donne e bambini, poiché gli uomini o erano in guerra o ne erano morti abbiamo constatato la capacità della donna di qualsiasi etnia di ricreare anche con mezzi estremamente poveri le consuetudini proprie della cultura di loro appartenenza. 6 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ A Karlovaz abbiamo visitato un enorme, squallido edificio, che ospitava 3.300 uomini liberati dalla prigionia dei serbi a seguito delle trattative fra il C.I.C.R. e le tre potenze belligeranti. Lesperienza più emozionante di questa visita è stato larrivo del pulmino della C.R.I. internazionale dal quale sono usciti i prigionieri liberati in seguito alle trattative e consegnati al delegato del C.I.C.R.. Molti avevano subito torture atroci, ne ho visitato alcuni su richiesta del delegato del Comitato Internazionale. Ad attendere il pulmino cerano gruppi familiari ospiti del centro che scrutavano ansiosamente gli uomini che scendevano nella speranza di riconoscere un loro congiunto che fra essi potesse essere il padre, il marito o il fratello. In un centro per feriti di Vukovar abbiamo visto, raccolti in due stanze, o meglio in una stanza e in un soppalco, stipati in letti a castello di tre piani, settanta relitti umani anche giovanissimi. Voglio concludere questi ricordi accennando allesperienza del campo di Kutina, una zona grigia di confine contesa fra le due posizioni, ove già erano stati stipati circa duemila profughi musulmani e cristiani e ove ogni giorno ne arrivavano altri cui nessuno chiedeva a quale etnia appartenessero o donde provenissero in quanto fuggivano dagli orrori di una guerra barbara, e ciò bastava: erano tutti vittime. Postazione C.R. a Karlovaz Soci presenti:Bagnasco, Brizzolara, Fuselli, Gullaci, La Luce, Mascia,Militenda, Parodi Annamaria, Ridella, Savioli, Schoch, Tomaselli, Vassallo Ospiti di soci: di Gullacila la figlia Dott.ssa Annamaria De Marini, di Ridella Sig.ra A.Ginocchio. Visitatori rotariani: Dott.De Marini R.C. di Genova, e Dott.Lagomarsino del R.C. Golfo Paradiso. Effettivo del Club:37 Mercoledì 12 Soci presenti:15 Percentuale di assiduità: 35.2 ore 18,00 - Visita guidata (Dott. Campodonico) al Museo della Navigazione (Magazzini del Cotone) ore 20,30. Cena presso Ristorante TRE MERLI Palazzina Millo - Porto Antico Visita al Museo della Navigazione, accomp.Dott.ssa Lorenza Fazzari: Soci presenti: Amalfitano, Bagnasco, Bozzini, Brassesco, Brizzolara, Chimenti, Loiaconi, Parodi Annamaria, Schoch, Capone. Soci presenti 9+1 onorario Ospiti di soci: di Bozzini il figlio Giacomo, di Brassesco il coniuge Antonello Pace, di Loiaconi lIng. Andrea Quaiat e la Dott.ssa Cristina Borgogni Cena al Risotrante Tre Merli: Soci presenti:Amalfitano, Bagnasco, Bozzini, Brassesco, Brizzolara, Chimenti, Costa, Garaventa, Loiaconi, Parodi Annamaria, Piana, Capone. Soci presenti:11 + 1 onorario Ospiti di soci: di Capone la consorte, di Bozzini il figlio Giacomo, di Brassesco il coniuge 7 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Antonello Pace, di Garaventa la Dott.ssa Paola Castagnino, di Loiaconi lIng. Andrea Quaiat e la Dott.ssa Cristina Borgogni Effettivo del Club:37 Giovedì 20 Soci presenti:12 Percentuale di assiduità: 33 ore 18,00 - Visita di Nave Vespucci e Nave Palinuro Porto Antico (Molo Vecchio) - Aperitivo a bordo. Nave Vespucci Diario di bordo Rotary Club di Genova, Genova - Ovest, Genova - Est, Genova - Nord, Genova Golfo Paradiso, Genova - Sud Ovest, e Golfo di Genova Giovedì, 20 Aprile 2000, circa 300 rotariani, fra soci e coniugi, hanno avuto lopportunità di uninsolita e straordinaria riunione: la visita al veliero Amerigo Vespucci, nave scuola della nostra Marina Militare, cui va il nostro ringraziamento. Loriginale interclub, voluto e realizzato dal nostro Presidente, Alberto Bagnasco, si è inserito splendidamente nel programma annuale del nostro club, che ha avuto nella vela, intesa come sport, storia, cultura e scuola di vita, un motivo conduttore che ha sottilmente coinvolto lintera annata. Tutti ricordiamo la toccante relazione di Nucci Novi Ceppellini, sul rapporto fra i disabili e lo sport della vela, le anticipazioni di Giovanni Novi, presidente della STA ITALIA, sul raduno pasquale delle Tall Ships a Genova, il ricco patrimonio storico che ci ha offerto il Museo del Mare e della Navigazione. La visita al Vespucci ci ha aperto gli orizzonti di un mondo passato, fatto di rigore e coraggio, che oggi rivive, attualissimo, grazie alla nostra Marina Militare come scuola di formazione e palestra di vita. 8 Un momento dellaperitivo a bordo ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Foto di gruppo a poppa Dallintervento del Comandante Ugo Bertelli, dalle narrazioni degli ufficiali e durante le brevi conversazioni con i marinai abbiamo apprezzato la profonda preparazione, limpegno, lo spirito entusiasta e la semplicità che animano lequipaggio, convinto e fiero del proprio ruolo. La nave è splendida e riunisce ad un tempo caratteristiche di viva realtà e di storici ricordi; è un museo di crest, una raccolta di aneddoti, un esempio di sobria eleganza e, per chi ama il mare e lo sport, uno spunto per romantici sogni. Un ufficiale fa da Cicerone ad un gruppo di visitatori E così, mentre la cerimonia dellammaina bandiera, accompagnata dalla Preghiera del Marinaio, concludevano la serata, molti di noi, commossi, si lasciavano rapire dai ricordi e d a l l e fantasie e andavano c o l pensiero agli eroi favoriti di gioventù. Per un breve momento siamo tornati tutti quindicenni sognando una fuga verso i confini dellOceano nascosti in uno di quei gioiellini che sono le scialuppe di nave Vespucci. (Emma Tomaselli) Lo scambio di doni tra il nostro Presidente , Alberto Bagnasco, e il Comandante di Nave Vespucci. A lato la pergamena consegnata al Comandante, fimata dai Presidenti dei Rotary Club genovesi, 9 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Soci presenti:Bagnasco, Bozzini, Brizzolara, Chimenti, Dodero, Ghezzi, Giacomazzi, Gullaci, Iachino, Loiaconi, Marconi, Mascia, Piana, Rollandi, Savioli, Tomaselli, Vassallo. Soci presenti:17 (Effettivo club:37-1Rosciano dispensato per convalescenza) Coniugi di soci:Bagnasco, Bozzini, Brizzolara, Chimenti, Dodero, Iachino, Marconi, Vassallo Ospiti di soci:di Bozzini il figlio Giacomo, di Gullaci la figlia Dott.ssa Annamaria De Marini, di Loiaconi lIng. Quaiat e Signora, di Piana il figlio Tommaso Botta, di Vassallo il figlio Enrico e la Sig.ra Donatella Picasso. Visitatori rotariani: Dott. Nicola Manes, Presidente del R.C. Chiavari - Tigullio. Effettivo del Club:37 Mercoledì 26 Soci presenti:17 Percentuale di assiduità: 45.9 ore 20,00 Cena - Jolly Hotel Plaza - PDG Ing. Pino Capone: Rotary e Servizio: diario di un viaggio in Kenia Di seguito riportiamo il testo dellintroduzione fatta dallamico Pino Capone alla sua conferenza. Il testo completo è a disposizione degli interessati presso la redazione. Caro Presidente, carissime Amiche, cari Amici, come sapete, nellottobre dello scorso anno mi sono recato in Kenya insieme con un altro Rotariano del mio Club, il Past President Bartolomeo Maggiolo. Al rientro da quel viaggio, il Presidente del nostro Club ci chiese di parlarne in una delle riunioni settimanali. Entrambi non affetti da velleità di protagonismo, abbiamo subito cercato di scaricarci lun laltro lonere della chiacchierata. Alla fine abbiamo deciso di affidare alla sorte il compito della scelta. Io ho perso, e così i Soci del mio Club si sono dovuti sorbire, incolpevoli, la mia non entusiasmante oratoria. La cosa è giunta allorecchio del Vostro Presidente che, in uno slancio generoso di solidarietà verso gli amici Rotariani del Genova Nord, ne ha voluto condividere lavversa fortuna, costringendo così anche Voi, del pari incolpevoli, ma solo sfortunati, a subirVi il mio resoconto africano. Ricostruito così il mio alibi e assegnate a chi di dovere le pertinenti responsabilità, in modo che sappiate dove indirizzare le immancabili espressioni .. benedicenti, quando i primi sbadigli cominceranno a sostituirsi ai compiacenti ed educati atteggiamenti di un primo, benevolo interesse, dò inizio al mio dire, non senza prima ringraziare il Presidente ed il Consiglio Direttivo per linvito, che ho colto con piacere per due motivi: anzitutto perché mi offre loccasione di stare in mezzo a cari amici come Voi, quindi perché mi dà la possibilità di parlare del mio Rotary, di quel Rotary Servizio che io concepisco come genuina, essenziale espressione della nostra Associazione. Veniamo dunque al viaggio. Per offrirne un quadro completo, mi sembra opportuno rispondere in primo luogo ad una domanda, che forse qualcuno di Voi si è posto o vorrebbe pormi: Perché proprio il Kenya e non, ad esempio, la Costa dAvorio, lEtiopia, il Perù o altro Paese? Occorre qui rifarci alla memoria storica del mio Club. E alla memoria storica si affianca subito quello visiva, che mi fa rivedere in questo momento, seduti attorno ad un certo tavolo, lindimenticabile Prof. Silvano Mastragostino, Augusto Pagliani, Enzo Rogione, Francesco Cattanei ed il sottoscritto, in 10 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ serena, allegra e rumoreggiante compagnia, tutti piacevolmente intenti ad ascoltare le colorite e schiette espressioni di Sivano, Rotariano d.o.c., che auspicava un Rotary meno pomposo e retorico, meno parolaio e formalista, ma più vicino ai bisognosi, più aperto e pronto al servizio, più coerente con le finalità così spesso conclamate. E il pensiero ritorna ai suoi racconti africani, a quel suo modo di sorridere, luminoso e commosso, quando parlava della Missione, di quelle Suore meravigliose e miracolose, dei suoi bambini, così sfortunati e poveri. Mastragostino, Primario Ortopedico del Gaslini di Genova, medico di fama internazionale, soleva recarsi in Kenya più volte allanno, anche consumando colà, sul lavoro, il suo periodo di ferie, per curare, operare, guarire poveri fanciulli storpi, affetti da malformazioni agli arti e alla colonna: il tutto con autentico spirito rotariano, senza strombazzamenti, in silenzioso e concreto servizio. Ricorderò, per quanti ancora non ne sono informati, che nellarco di dieci anni Silvano effettuò in Kenya, gratuitamente, 1.800 interventi. Non solo: con innegabile intelligenza e profondo senso di responsabilità si preoccupò di evitare di dar vita a dispendiose, ma alla fine inutili cattedrali nel deserto (così egli amava definire i molti esempi di opere costose finite in disuso per mancanza di addetti al loro funzionamento), cercando invece di assicurare un seguito pratico ed efficace al suo impegno, attraverso leducazione in loco di elementi indigeni e la sensibilizzazione in patria di altri medici in grado di seguirlo e di amici o enti benefattori in grado di fornire materiali, mezzi finanziari, appoggi alle strutture che, nel corso degli anni, egli andava via via ampliando. I nomi di OL KALOU, NARO MORU, NORTH KINANGOP (sedi di missioni e ospedali) erano ricorrenti nei suoi racconti e cominciavano a diventare familiari a noi, suoi fedeli e ammirati ascoltatori, agendo senza che ce ne accorgessimo come un seme fecondo, alimentato un po dalla curiosità, un po da un innato senso di solidarietà, e tanto dalla voglia di fare Rotary sul serio, come lui, e non soltanto a parole. E debbo dire, a posteriori, che forse fu questo seme ad ispirarmi nel 1997 quando, nominato Governatore del nostro Distretto, decisi di affidare proprio a Silvano la Presidenza della Commissione Distrettuale A.P.I.M. Azione di Pubblico Interesse Mondiale, rilevando in lui quelle caratteristiche, quella disponibilità, quella concretezza, che senza dubbio ci avrebbero consentito di realizzare qualcosa di veramente utile nel contesto del servizio rotariano. Il terribile e crudele male che lo ha colpito lo sottrasse anzitempo allaffetto della sua famiglia e dei suoi amici e al compimento dei nostri propositi. Per onorarne la memoria e perché i suoi sforzi in Kenya non andassero frustrati, mi sono dedicato col massimo impegno per lottenimento di una Sovvenzione Paritaria da parte della Rotary Foundation a favore dellospedale di North Kinangop che, grazie ad un preciso e costoso progetto (per circa lire 140 milioni), ha potuto arricchirsi di un Reparto Oculistico dotato di moderne e aggiornatissime strutture. Inoltre sono riuscito ad inserire nel bilancio del Distretto lacquisto di un trapano chirurgico elettrico, che è stato donato ai chirurghi ortopedici genovesi che, presso quegli ospedali, continuano la meravigliosa opera di Silvano. Come vedete, cari Amici, le premesse per verificare de visu il buon esito dei nostri interventi cerano tutte. In più Bartolomeo Maggiolo aveva personalmente ed efficacemente collaborato con Mastroagostino per la creazione di una particolare Associazione denominata G.O.A. Genova Ortopedia per lAfrica che, tra laltro, fornisce il necessario supporto morale e finanziario ai medici volontari che si recano in Africa per seguire con abnegazione ed altruismo lesempio del Maestro. Una frase buttata là, a quel famoso tavolo, da uno di noi due: . Mi piacerebbe andare in Kenya per rendermi conto di quanto è stato fatto . , trovò immediata eco nellaltro e il 29 settembre 11 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ scorso ci siamo ritrovati allaeroporto Cristoforo Colombo, destinazione Nairobi. Ci sono stati attenti, cordiali e cortesi compagni di viaggio Peppino Cipparrone, Rotariano del Genova Nord-Ovest, e la sua signora, Laura Oristano. Soci presenti:Adani, Amalfitano, Bagnasco, Brassesco, Costa, Gehzzi, Iachino, la Luce, Mascia, Ridella, Rosciano, Sanguinetto, Savioli, Tomaselli, Brizzolara (solo a cena). Soci onorari: Capone (Relatore), Desideri. Coniugi dei soci: Patrizia Iachino e Giuliana La Luce. Visitatori rotariani: Luciano Ghezzi e Signora Milly del R.C. Genova- Golfo Paradiso. Effettivo del Club:37 Soci presenti:15 Percentuale di assiduità: 40.5 NOTIZIE DAI CLUB Rotary Club Genova Golfo Paradiso PROGRAMMA MESE DI MAGGIO 2000 Lunedì 1 Festività – Riunione Annullata. Sabato 6 Ore 15,00 Non Conviviale Valida ai fini della assiduità RECCO – SALA CONSILIARE DEL COMUNE. Convegno organizzato dal nostro Club sul tema “Per una valorizzazione delle associazioni di volontariato nel Golfo Paradiso”. Il nostro Club intende con questo incontro offrire alle Associazioni che si ispirano ai medesimi ideali di servizio sul territorio un apporto di conoscenza e di esperienza per mezzo dei suoi associati. Copia dei programmi in Segreteria. Lunedì 8 Ore 20,00 Con Signore Associazione Motonautica Ligure – Genova. “I Giovani ed il Rotary”. All’incontro parteciperanno i Presidenti dei due Rotaract genovesi e loro Soci. Sono caldamente invitati a partecipare i figli dei Soci. Lunedì 15 Ore 20,00 Associazione Motonautica Ligure – Genova. Relazione del Socio Prof. Fausto Cuocolo, sul tema: “CARIGE : SVILUPPO E PROSPETTIVE”. Lunedì 21 posticipata a Mercoledì 24 Con Signore VISITA ALLA COMMENDA DI PRE’. Interclub con il Rotary Club Genova Ovest ed il Rotary Club Golfo di Genova. “L’anno del giubileo dopo quasi 900 anni di storia dell’Ordine di Malta nel monumento costruito dai cavalieri del 1180”. Relazione del Marchese Giangiacomo Chiavari sul recupero della Commenda di Prè. Programma: Ore 19,00 – Appuntamento dei partecipanti alla Commenda di Prè - Relazione – Segue visita guidata e cocktail rinforzato. Costo: £ 40.000 per persona. Segnaliamo che c’è la possibilità di parcheggiare l’auto nel parcheggio a pagamento di fronte alla Commenda. Lunedì 29 VISITA AL SANTUARIO DELLA GUARDIA. Programma in via di definizione. 12 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ VITA DEL CLUB Auguri di buon compleanno a Giorgio Chimenti ed Emma Tomaselli (18maggio), Gianandrea Rollandi (29 maggio). Buon onomastico a Emma Tomaselli (13 maggio) Hanno partecipato a riunioni di altri RC i nostri soci: Annamaria Parodi il 5/4/2000 al R.C.Golfo di Genova, Francesca Gullaci l11/4/2000 al R.C. Golfo di Genova. 13 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ LA PREGHIERA DEL MARINAIO A Te, o grande eterno Iddio, Signore del Cielo e dellabisso, cui obbediscono i venti e le onde, noi, uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai dItalia, da questa sacra nave armata dalla Patria leviamo i cuori! Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione. Dà giusta gloria e potenza alla nostra Bandiera, comanda che le tempeste ed i flutti servano a lei; poni sul nemico il terrore di lei; fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro, più forti del ferro che cinge questa nave, a lei per sempre dona vittoria! Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care genti. Benedici nella cadente notte il riposo del popolo, benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare! BENEDICI! Distribuzione riservata ai Soci Rotariani Direttore responsabile Ing.Alessandro Savioli Tel.010.543.305 Fax 010.570 88 90 E-mail: [email protected] Web: www.savioli.it 14