Le vacanze del piccolo Nicolas - Cinema Teatro San Giuseppe

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Le vacanze del piccolo Nicolas - Cinema Teatro San Giuseppe
BRESSON APERTO 2015
Brugherio
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Martedì 1 settembre 2015 ore 21.00
“Quando da piccolo leggevo Il Piccolo Nicolas, provavo un senso di identificazione molto
forte: mi paragonavo senza difficoltà a quel bambino che ha nei confronti della vita uno
sguardo un po' sfasato poiché la osserva attraverso il prisma della sua immaginazione.”
Laurent Tirard, il regista
LE VACANZE DEL PICCOLO NICOLAS
di Laurent Tirard con Valérie Lemercier, Kad Mérad, Dominique Lavanant, François-Xavier Demaison
Francia 2014, 97'
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Francia Anni '70. Le tanto attese vacanze estive sono arrivate
e il piccolo Nicolas può andare finalmente al mare con la sua
famiglia (nonna materna compresa). (…)Laurent Tirard,(…) si
fa attrarre nuovamente dal bambino nato dalla creatività di
René Goscinny e dalla matita di Jean-Jacques Sempé. (…)
Rimane immutata la curiosità di base di regista e
sceneggiatori per la ricostruzione non solo filogicamente
accurata sul piano del dècor ma anche su quello dei
comportamenti. A partire dalle cartoline animate che
movimentano i titoli di testa si viene proiettati in un passato
che sembra lontanissimo ma non lo è poi così
tanto. (…)Riflessione sul mondo così come è visto 'dal basso'.
Antoine de Saint-Exupéry nella dedica a Leone Werth de "Il
piccolo principe" scrive: "dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stato". Film come Le vacanze del
piccolo Nicolas, mentre prendono bonariamente in giro usi e costumi di un tempo che fu, ricordano sorridendo agli adulti che i
bambini hanno una lettura di ciò che li circonda che non necessariamente coincide con la nostra. E' importante sapersi
mettere in ascolto e non importa in quale epoca o contesto ci si trovi.
Giancarlo Zappoli – Mymovies
Consapevole di nuotare in acque conosciute, Laurent Tirard si fa coraggio e non solo mette qualcosa di sé
in Nicolas, ma trasforma le 18 “storie” inventate nel 1962 dall'impareggiabile duo in un omaggio ai film che lui
stesso adorava vedere al cinema in tenera età, in primis le commedie di Jacques Tati.
Ma c'è anche altro in questa cronaca di un'estate sull'Atlantico: ci sono Hitchcock e Kubrick e perfino il
nostro Federico Fellini, citato nella grandeur tronfia e benevola di un produttore italiano interpretato da Luca
Zingaretti. L'ex Commissario Montalbano ci prova gusto a far ridere e aggiunge a un contesto francese dalla
testa ai piedi un tocco di raffinato ed eccentrico esotismo.(…)
Carola Proto – Comingsoon
Sequel del fortunato 'II piccolo Nicolas e i suoi genitori', il nuovo capitolo sulla saga della famiglia francese anni 70 tra il
goffo e il parvenu continua a spopolare in madrepatria, sintomo di una endemica necessità a prendersi meno sul serio.
Anna Maria Pasetti - Il Fatto Quotidiano
Colori, atmosfere di nostalgia vintage anni 60 con peripezie da commedia balneare all'italiana e una parentesi spiritosa
sulla dolce vita del cinema col bravo Luca Zingaretti, produttore cialtrone. Tra peccati mortali e veniali, meschinerie e
fughe, citazioni (in agguato 'Shining', i 'Tenenbaum', Burton e Wes Anderson), le cartoline dal passato giungono a
destinazione con i bravissimi attori che passeggiano nella mediocrità felice di un'epoca finita e di un cinema passato da
rimpiangere.
Maurizio Porro – Corriere della Sera
Attento alla delineazione dei personaggi (ne cura adeguatamente la psicologia), fra rimandi e citazioni («Le
vacanze di Monsieur Hulot», la serie TV «Hotel de la Plage», ma anche «Psyco» e «Shining»), Laurent Tirard ha
firmato una commedia balneare adatta a ogni pubblico, una tradizionale commedia degli equivoci, disseminata di
trovate originali e di inattesi colpi di scena, di battute e di dialoghi spesso esilaranti: tutto rapportato e calibrato
sull'età, la sensibilità e gli interessi dei giovani personaggi.
Achille Frezzato – L’Eco di Bergamo
Le vacanze del piccolo Nicolas è cinema ai massimi livelli di complessità, stratificato, intelligente e allo
stesso tempo gioiosamente epidermico. C’è un lavoro sul testo originale, sulla trasposizione in immagini in
movimento e sul cambio di tempi (dai tempi della carta a quelli del cinema) che è uno splendore. Tante sono
le trovate e le idee filmiche per cambiare ogni volta maniera in cui Nicolas entra ed esce dalle inquadrature
(come pensa e vive la realtà), che il film sembra nato per il cinema e non adattato ad esso.
Gabriele Niola – Badtaste.it